Numero 25 Giugno 2010
Mensile Gratuito di Arte & Cultura
Nella Nebbia
Sommario Giugno 2010
Editoriale Ancora euforici per i festeggiamenti dei 2 anni di Nella Nebbia ci ritroviamo ad annunciare un’altra grande novità: Novara!
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MAI PAGHI DI DE CHIRICO
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UNA CRISI DA NEURO
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Maestro Eugenio Sacchetti
Metafisiche occasioni tra Firenze e Roma
Dietro le quinte delle follie finanziarie. E non solo.
una memoria a trenta anni dalla scomparsa
Dopo Vercelli, Biella e Torino l’amichevole mensile di quartiere raggiunge anche Novara, e lo fa con una redazione qualificata che porta già in questo numero tante novità e nuovi spunti per approfondimenti, consentendo a Nella Nebbia di essere sempre più diffuso sul territorio, sempre più letto e sempre più interessante!
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L’ECCELLENZA DIETRO L’ANGOLO
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Officine Sonore
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galliate master guitar
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italia’s got carmen da novara alla tv
Vi ricordiamo inoltre che continua la nostra ricerca di liberi professionisti del settore commerciale e per saperne di più potete contattarci inviando una mail a marco@studiokaboom.it
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c’e’ nessuno in casa?
Buon Giugno a tutti
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A Santhia’, un’attivita’ di successo
La meccanica dell’incontrarsi
un festival della chitarra dov’e’ nata la prima solid body
a novara una dichiarazione d’amore
il 14 giugno a stresa...
Invitiamo tutti a venire a trovarci e festeggiare con noi il 9 giugno al Blues Cafè in viale Grandi, 2 a Novara per l’appunto.
Studio Kaboom
incontri cinematografici
24
rubriche
26
agenda
30
fumetto
pensieri, idee e stravaganze
come, dove e quando
forse non tutti sanno che...
NellaNebbia Mensile Gratuito di Arte & Cultura
Editore:
p.zza Risorgimento, 12 13100 Vercelli tel. 0161 1850396 Redazione Novara Via Giovanni De Agostini, 2 28100 Novara tel: 0321. 393756 email: nn.novara@gmail.com
Registr. Tribunale di Vercelli n.347/2008 del 15/04/2008 N.25 Giugno 2010 Rivista Mensile
Direttore Responsabile Andrea Bellavita Editor Testi: Eliana Frontini Hanno collaborato Laura Albergante, Guido Andrea, Alberto Antonini, Alessandro Barbaglia, Chiara Bernardi, Barbara Bozzola, Elisabetta DellaValle, Antonella Ferrari, Eliana Frontini, Serena
Galasso, Veronica Gallo, Roberta Invernizzi, Elena Leone, Savio Loquace, Gianluca Mercadante, Simon Panella, Alberto Piccolini, Marco Pozzo, Michele Trecate Concessionaria pubblicitaria StudioKaboom s.n.c. / Ufficio Commerciale Cristiano Carpo cell. 366 1689727
Stampa: Sarnub Via Santhià, 58 13881 Cavaglià (BI) Con il patrocinio di PROVINCIA DI VERCELLI
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04 arte
testo: Roberta Invernizzi
I D I H G A P I A M
O C I R I H C DE ioni s occa Metafisiche e Roma e z n Fire tra
PIù CAAF CGIL MENO PENSIERI COLF E BADANTI: regolarizzare conviene Con l’approvazione, nel mese di agosto del 2009, del “pacchetto sicurezza” si sono inasprite le sanzioni amministrative e penali a carico di chi ospita e/o sfrutta un lavoratore clandestino. Per questo va ricordato che in caso di lavoro domestico non denunciato è bene provvedere al più presto alla regolarizzazione: chiunque voglia assumere una colf o una badante deve sapere che è attivo presso la sede del CAAF CGIL un servizio che viene svolto con professionalità e trasparenza a tariffe concorrenziali e con particolari sconti per gli iscritti alla CGIL.
SUCCESSIONI: RISPARMIARE SI PUò
S
olo o in (ottima) compagnia, Giorgio De Chirico è senza dubbio al centro dell’attenzione, in questi mesi in cui ricorre il centenario della nascita della corrente Metafisica: Roma ospita una mostra che, attraverso 140 opere, ricostruisce il rapporto tra l’artista e la natura, benevola e maligna insieme; Firenze, invece, legge la sua pittura nel contesto più ampio di un Novecento percorso da riflessioni ed espressioni variamente legate a sogno e “surrealtà”. Achille Bonito Oliva, presentando l’esposizione romana in TV, ha definito De Chirico un artista “nazional-popolare”, quindi in sintonia con le celebrazioni dell’Unità d’Italia, in particolare per il valore quasi patriottico che possiamo attribuire alle sue celebri piazze. Noi, per cominciare, siamo andati a Firenze, attratti dalla sempre elegante struttura di Palazzo Strozzi e da una ragione storica ben precisa: fu proprio a Firenze, precisamente in piazza Santa Croce, nell’ottobre 1909, che il giovane De Chirico ebbe la prima intuizione del misterioso rapporto che lega le cose che appaiono ed il loro reale significato. Bimbo golosissimo e adulto non immune dalle tentazioni da dol-
ciumi: così mi piace pensare a questo affascinante artista, colpita da una sua curiosa natura morta in cui figurano, fra oggetti più “classici” del genere, anche invitanti biscotti coperti da granelli di zucchero. Si possono perfino contare, uno ad uno! Residui della realtà “gretta” che presto De Chirico avrebbe accantonato: come rivelano lettere intense (e anche sorprendenti) dei primi anni del Novecento, innanzitutto attraverso la filosofia di Nietzsche (ma c’è anche lo zampino di Schopenhauer), il pittore sente di aver varcato una soglia di vitale importanza, di aver scoperto un nuovo mondo, bruciante e meraviglioso, e di aver sgranato finalmente su di esso nuovi occhi. Ecco l’enigma e, insieme, la rivelazione che lo scioglie sempre e solo in parte; ecco l’inquietudine, composta, ma carsica e onnipervasiva; e poi magia, spaesamento, simbolismi atavici e innovativi gli uni accanto agli altri: De Chirico rende visibile l’invisibile, traduce in immagini i misteri delle cose e della vita, svela mettendo fra parentesi l’ovvio. I quadri di De Chirico esposti sono fra i più riconoscibili e rappresentativi, eppure, nonostante questo, riescono a non puzzare di “già visto”: lunghe e nette ombre, atmosfere rarefatte e spazi delimitati da insinuanti muri; statue e templi classicheggianti, vele spiegate verso
In Piemonte le Società Fiscali della CGIL offrono anche l’assistenza per le “Pratiche di Successione” che consente, a chi ne necessita, di avere un servizio di alta qualità ad un costo molto vantaggioso. Per gli iscritti alla CGIL il risparmio è di alcune centinaia di euro.
SEDI VERBINOVA
VERCELLI Via Stara, 2 - Tel. 0161/211984 SANTHIA’ Via Ospedale, 50 -Tel. 0161/931155 BORGOSESIA Via V. Veneto, 60 -Tel. 0163/200414 GATTINARA Corso Vercelli, 76 -Tel. 0163/831407
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mete ignote, i famosi manichini (solitari, a coppie, a matita o ad olio su tela), il tutto immerso in silenzi che sembra di toccare. Accanto ai De Chirico, magnifiche opere che ricostruiscono la ragnatela d’influenze, dirette e indirette, che rapidamente si sono intessute attorno alle nuove suggestioni metafisiche: il movimento Dada, e poi Surrealismo, Neue Sachlichkeit e Realismo Magico; in concreto, quadri di Giorgio Morandi (nature morte), Carlo Carrà (manichini, anche in questo caso), René Magritte (oltre all’inquietante Il senso della notte e ad altre tele, c’è anche La prova del sonno, abitualmente conservato a Biella), Max Ernst (il freudianissimo Edipo re!), Balthus (le sue sono le scene più “animate”), ma anche Arturo Nathan, Pierre Roy, Alberto Savinio e Niklaus Stoecklin (il suo Domino comunica un sottile e sospeso attendere…). Dieci artisti in tutto, dieci voci contro la cecità quotidiana che tutti avvince. Mi emozionano, queste tele? Sì: mi pare non si tratti di un’emozione passionale ordinaria, ma di un fremito quasi “cerebrale”; trema l’intelletto, barcollano le certezze del sapere di sempre, scolorano le arroganti istantanee che pretendevano di cogliere ciò che è vero. La comune sensualità rimane alle mie spalle, nella dimensione dell’ordinario: la pittura metafisica che m’invade occhi e mente mi porta altrove, mentre percorro sale e corridoi, sola, anzi in compagnia della fida e discreta audio guida. L’approccio complessivo della mostra è accattivante, anche ludico-interattivo: d’altra parte, è noto che quando si parla (su qualsiasi piano e a qualsiasi titolo) di psicologia, ci sentiamo tutti chiamati in causa e le antenne si drizzano in maniera pressoché irriflessa. E così le famiglie, oltre che partecipare agli immancabili laboratori domenicali, possono noleggiare una valigia “metafisica” in cuoio, old style, che contiene oggetti e stimoli per attività ed esperienze creative a tema, dedicate a bambini dai 3 ai 12 anni che non si accontentano della contemplazione, manina nella mano della mamma; i più grandi, invece, possono riflettere sui condizionamenti che la psiche subisce per esempio quando, senza spiegarne i motivi, si proibisce di calpestare una determinata porzione di pavimento, semplicemente scrivendo l’ingiunzione sulla piastrella stessa (una didascalia spiega,
citando gli studi condotti in materia, che l’obbedienza non è sempre un valore positivo…); anche il sito seduce, invitando ad inserire il proprio sogno (e chi non ne ha almeno una manciata sempre in tasca?) per vederlo galleggiare in un’atmosfera (ovviamente) surreale che si fa bacheca virtuale, insieme a quelli di tutti gli altri navigatori partecipanti ad una sorta di twitter tematico (140 sono i caratteri a disposizione). Giochi furbetti e divertissement a parte, l’intellettualismo e le sue mongolfiere dirette verso il mondo delle idee sono in agguato dietro l’angolo; ma noi quell’angolo non lo svolteremo, aggrappati al bisogno di tangibili scenari interpretativi e alle energiche parole di Bonito Oliva. E poi, profondità non significa necessariamente pesantezza o astrusità: certo, nelle sale di Palazzo Strozzi potrebbe patire un po’ di disorientamento chi si ostina (o si abbandona) a saziarsi con la sensibilità di superficie che reality, gossip, ma anche pseudoartistiche espressioni neopostultracontemporanee, alimentano con cura nel cosiddetto “pubblico”. Per tutti gli altri, invece, c’è solo da divertirsi e riflettere insieme: che goduria!
“De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile” A cura di Paolo Baldacci, Guido Magnaguagno, Gerd Roos Palazzo Strozzi - FIRENZE Orario: h 9.00-20.00 tutti i giorni; giovedì h 9.00-23.00. Biglietto di ingresso: € 10,00; ridotto € 8,50; scuole € 4,00. Fino a domenica 18 luglio 2010. Catalogo Mandragora – € 38,00. Info: tel. 0552645155 www.palazzostrozzi.org “La natura secondo De Chirico” Palazzo delle Esposizioni – ROMA Fino a domenica 11 luglio 2010. http://www.palazzoesposizioni.it/mediacenter/FE/home.aspx
, poeti e cantanti, tanto dipinte da te nta co rac to tan … tte no La notte, la sera e poi la tastiche davanti ad un caminetto scoppiettante. tanto sussurrate in storie fan e stravolge tempo che avvolge, cambia l ne zio spa o un è , ne stio ge La notte è sug sia ece alla produttività, alla frene inv a dic de rno gio il e ch i gh spazi e luo oro. dei gesti di appuntamenti di lav sera, nel enta più lungo e sconfina nella Poi arriva l’estate, il giorno div sto e che erso, più popoloso, meno nasco primo buio… ma è un buio div no e del giorno e le piazze accolgo nd ce fac ali rm no le uire seg pro invoglia a rno. questo dolce sconfino del gio ria sto di o ricc io cc bra ab un con narsi in e tutto questo, per accompag far r pe to tes pre un è LLE STE SALDI SOTTO LE tati gesti, per reinventare orari inconsueti e con reinterpre ontrare e istare, per scoprire di potersi inc qu ac me co à ivit att ne mu co in una da notte, anche in quelle ore tar a e ch an tra ’al un ed a trin rivedere tra una ve stelle fanno luce. cui di solito tutto tace e solo le isti in ggiata in centro per fare acqu sse pa a un , tivo llet co e rale co Un evento chi cerca. rapporto diretto tra chi offre e un n co li nzo fro za sen , nia ag o evento, offrendo comp à protagonista e regina di quest sar a olt inv co à ivit att ni og e Musica, luci e voci, ne… pace e del prodotto che propo ognuna l’originalità di cui è ca dicare a se acolo del vivere, del potersi de ost o rat gu lau ma , ica om on ec à coinvolte La Crisi, maledetta crisi vivere, ma per vivere, le attivit rav sop r pe ti fat mo sia n no é stessi… proprio perch mente appetibile cercheranno di rendere ulterior nti ce ser nfe Co da LLE STE LE in SALDI SOTTO le. offrirvi una notte davvero specia un’occasione così unica, per he di storia, arte e sue piazze e le sue strade ricc le n co lli rce Ve . are lizz rea ò pu e del Tutto questo si voglia di sentirsi padroni di sè di e io gg sse pa di tte no a est cultura potrebbe aprirsi a qu proprio vivere.
08 eventi
testo: Roberta Invernizzi
L
a parola “crisi” e la miriade di associazioni mentali che dilaga attorno al concetto corrispondente sono indiscutibilmente i tormentoni degli ultimi tempi. Ormai è diventato persino imbarazzante parlare di una propria crisi personale, magari di quelle in cui i soldi non c’entrano nulla: si passa per banali e qualunquisti in un istante! Eppure tenacemente mi accosto, con la curiosità di sempre, al convegno intitolato “CERVELLI E MERCATI” organizzato a Vercelli con l’ambizione di fornire una lettura “diversa” di questa maledetta crisi. Dunque: di mercati si parla tantissimo, accostando epiteti che spaziano da “ballerini” a “timorosi”, passando per “capricciosi”, “esplosivi” e soprattutto “imprevedibili”. Anche i non addetti ai lavori si confrontano con titoli roboanti, che dalle prime pagine dei giornali suggeriscono una sorta di stretta dipendenza delle nostre vite dalla finanza, ben al di là delle percezioni concrete ordinarie. Di cervelli, invece, si parla molto meno, se si escludono l’amara constatazione della fuga dei cervelli buoni dall’Italia all’estero (altro tormentone recente) e i tentativi di mantenere sufficientemente performanti i cervelli comuni attraverso varie pratiche di training,più o meno informatizzate. Comunque, una cosa è certa: i mercati sono il frutto di decisioni e azioni di attori dotati di cervello (più o meno funzionante...), dall’investitore qualsiasi all’operatore finanziario, ai capi degli istituti bancari. Il convegno parte proprio da qui. L’ impeccabile intervento di Michele Di Francesco, filosofo della mente che ha insegnato parecchi anni a Vercelli e ora è preside della Facoltà di Filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ci restituisce il senso del nostro ritrovarci a Palazzo Pasta, un pensoso sabato mattina: le teo-
rie economiche classiche e neoclassiche hanno preso fragorose cantonate premendo che gli attori dell’economia e della finanza siano guidati, nel loro agire come nel loro pensare, dalla più lucida razionalità; grazie alle scienze cognitive (siamo nella seconda metà del Novecento), abbiamo infatti scoperto che tutte le decisioni, e quindi anche quelle di natura economica e finanziaria, sono l’esito di processi in cui al puro calcolo si mescolano emozioni, attese, istinti, speranze, timori, suggestioni, insomma vari elementi decisamente opachi rispetto alla luminosa e trasparente razionalità. Le evoluzioni tecniche degli anni Novanta, poi, hanno dato ulteriore slancio alle ricerche delle neuroscienze: visualizzare le aree del cervello che si attivano in base alle operazioni che stiamo compiendo (l’indicatore è la concentrazione di sangue nelle varie zone) ha consentito di arricchire notevolmente di dati le osservazioni sulle quali sviluppare ipotesi interpretative circa il funzionamento della nostra mente. LA PRIMA SCELTA È LA VIA BREVE E FACILE. Il nostro cervello è tendenzialmente frettoloso e per istinto risparmia tempo ed energia; così, di fronte ad un problema (un quesito da risolvere, una decisione da prendere), risponde inserendo in prima battuta una sorta di “pilota automatico”, cioè ricorrendo al cosiddetto “sistema 1”, optando per la via della spontaneità, dell’istintività, dell’abitudine consolidata; solo se il problema da affrontare richiede attenzione oppure se altri ci richiamano alla concentrazione e ad una scrupolosa disamina, il cervello ricorre al “sistema 2”, propriamente razionale, più preciso, ma anche più lento e più dispendioso in termini energetici. I due sistemi di fatto convivono costantemente ed è per questo che non esistono azioni razionali prive di componenti emotive e, d’altro canto, non esistono emozioni prive di basi cognitive. Certo è che il sistema 1 tende a spadroneggiare, anche perché è storicamente il più antico e consolidato, quello che si è formato quando
i s cri a n u euro n da
lie l o f e l l de nte ui q e l ro t Die . finanziarie . o l o s n o n E hobbydue MODELLISMO
C.SO LIBERTà 190 VERCELLI TEL.0161/869010
l’uomo doveva confrontarsi con predatori feroci e minacce naturali poco sensibili a discorsi persuasivi raffinati. E così, di solito, individualmente, finiamo per effettuare le nostre scelte in modo veloce ma approssimativo; il confronto con gli altri, il dialogo, la necessità di analizzare le situazioni insieme a qualcuno, invece, paiono stimolare la nostra razionalità, fiammante macchina di pensiero, costosa ma anche molto più attendibile rispetto al velocipede-“sistema 1”. PERDERE FA SCHIFO e ce lo conferma il brillante Matteo Motterlini (docente universitario, ma anche formatore operatori del mercato finanziario, come s’intuisce dal piglio oratorio), che parte da qui per condurci più propriamente nel cuore del tema: i comportamenti che si rilevano sui mercati finanziari. Scopriamo così che il panico e l’euforia innervano e guidano i mercati molto più saldamente delle formule di calcolo più cervellotiche e dei sistemi informatici più elaborati. Fin dal livello “micro”, quando ciascuno di noi deve decidere se investire in azioni o in obbligazioni, per esempio, scattano le emozioni: i centri del piacere o della ricompensa ci spingono a correre maggiori rischi, in vista del guadagno cui aspiriamo; l’area cerebrale che intercetta il disgusto, invece, c’induce alla paura della sconfitta e spegne lo slancio. In particolare, è stato accertato che il doloredispiacere per le perdite è superiore alla gioia-piacere che deriva dalle vincite: questo spiega molti nostri comportamenti in presenza di rischi. Ha radici emotive anche la diffusione del ‘teorema del contagio’ per il quale, dopo il disastro greco, in molti ci siamo convinti che presto toccherà al Portogallo, alla Spagna e poi, magari, anche all’Italia. In ogni caso, infatti, che prevalga in noi l’audacia fiduciosa o abbiano la meglio cautela e prudenza, la nostra percezione e la nostra decisione finale conterranno una determinante componente arazionale, ulteriormente alimentata dal cosiddetto “effetto incorniciamento”, cioè dall’influenza di fattori esterni quali il modo in cui le
informazioni ci vengono presentate oppure le nostre false certezze (vedi anche profezie che si autoadempiono o si autofalsificano…). Emozioni su emozioni, le onde si propagano, fuori controllo, crescono a dismisura e travolgono ogni logica, ogni previsione, ogni calcolo. L’esito sono le oscillazioni dei mercati, davvero da montagne russe con sussulti da tagadà, che sentiamo ogni sera al TG oppure (se siamo del mestiere) seguiamo ogni istante sui monitor. Uno scenario inquietante. Ma quasi dimenticavo il sottotitolo scelto per il convegno, un interrogativo che avrà attratto (per rimanere in tema…) un buon numero di ansiosi in cerca di speranze: “LE NEUROSCIENZE CI PORTERANNO FUORI DALLA CRISI?”. La risposta la svela Edoardo Boncinelli, il relatore di gran lunga più solido e incisivo della giornata, ed è un lapidario “probabilmente no”. Delusione? Non direi, mi pare inevitabile. Ricordo la legge con cui il buon vecchio Hume (siamo nel ‘700 e lui è un empirista moderatamente scettico) aveva sancito l’impossibilità di inferire una prescrizione da una descrizione, vale a dire l’illegittimità di quei doveri definiti direttamente a partire da fatti, eventi, dati, come se questi ultimi implicassero, senza soluzione di continuità, degli obblighi. Per farla più semplice e per provare a rimanere in tema, non è detto che perché tante persone (per inconsapevolezza, per impulsività, avidità o gusto del brivido) si rovinano “giocando” con strumenti finanziari rischiosi, allora, automaticamente, questi strumenti debbano essere proibiti tout court: certo, si può arrivare a questa conclusione, ma prima è necessario definire, come principio normativo, che non devono essere resi disponibili strumenti così rischiosi per esempio perché non tutelano i più deboli oppure un equilibrio complessivo. Non è detto che perché un Paese dell’area Euro è sull’orlo della bancarotta, gli altri dovranno intervenire per sostenerlo: si tratta di un’opzione da valutare riferendosi a specifici principi, morali e non. Insomma, quando si vogliono risolvere i problemi attraverso un intervento che dica cosa si deve e cosa si può fare, è indispensabile scegliere dei
principi che guidino, che delimitino l’agire, e proprio questa è la responsabilità più pesante quando si affrontano temi delicati, che alla fine concernono la nostra stessa sussistenza: capire come funzionano le cose non basta per dire cosa se ne debba fare e come. Ecco: le neuroscienze descrivono in modo sempre più accurato e meravigliosamente ricco come funzionano il nostro cervello, i nostri meccanismi decisionali, le interferenze e i compromessi fra emozione e razionalità che mille volte al giorno si verificano; tuttavia, sarà al decisore politico (nazionale e/o internazionale) che, alla luce di queste conoscenze (forse, in qualche misura, chi lo sa?), toccherà fare il suo mestiere, vale a dire legiferare per regolamentare i mercati come gli altri ambiti della vita comunitaria. Motterlini cita Obama e la sua scelta di farsi aiutare da due economisti cognitivi, Thaler e Sunstein, per affrontare le nuove sfide poste dai mercati e dall’economia reale. Governante illuminato, certo, ma quanto sarà libero (posto che lo desideri!) di plasmare le riforme sulle scoperte dei due “esperti” in materia di finanza comportamentale? Aggiungo: quanto tali scoperte opereranno nella mente di Obama a livello di “sistema 2” e quanto invece attiveranno il suo “sistema 1”, con le conseguenze che abbiamo imparato a conoscere? La circolarità di quanto abbiamo appreso è evidente: ogni decisore, nessuno escluso, è coinvolto da interferenze a-razionali. Sembra impossibile uscire dal loop. Ma ecco che emerge il valore del lavoro d’èquipe come contesto almeno potenzialmente “salvifico” rispetto alle distorsioni che travolgono l’individuo, spesso a sua insaputa: il nostro ‘sistema 2’ si sveglia se qualcuno lo acchiappa per una spalla e gli dà uno scossone, la razionalità prende il comando se il singolo è chiamato da qualcun altro ad uscire dal suo solipsismo “al risparmio” dominato dal “sistema 1”. In altri termini, sulla base di un meccanismo di reciprocità, una comunità di cervelli è in grado di contenere le degenerazioni e di compensare i limiti di ogni singolo cervello. Insomma: la tirannide (in senso proprio e in senso lato) non è solo eticamente spregevole, ma anche razionalmente inefficiente…
Mi dispiace non potermi confrontare su questa lettura con i relatori e con il folto pubblico, ma, come si borbotta in platea, la tavola rotonda finale (che pare obbligatoria anche in assenza di veri motivi) sta diventando un tavolino da caffè per tautologici e pelosi salamelecchi fra specialisti: incrociati complimenti e ringraziamenti vari, la conversazione si arrotola sul ruolo della scienza nella società (qui ci ha portato un’altra superstar della giornata, il politologo Angelo Panebianco) e sui meccanismi di controllo che si dovrebbero applicare agli studi scientifici (peer reviewing o non peer reviewing? Questo è il problema...). L’economista Barba Navaretti, visibilmente innamorato del suo sapere, invita a riflettere sul paradosso fra la bulimia informativa che pare caratterizzarci e l’ignoranza in cui di fatto viviamo e in cui proliferano tutte le paure possibili, dalle più fondate alle più fantasiose. E Armando Massarenti, autore di astuti e azzeccati volumi divulgativi sul pensiero filosofico, curatore delle pagine Scienza e Filosofia “Il Sole 24 Ore”, si affretta persino a tranquillizzare: non sussiste una reale dicotomia tra i paradigmi delle neuroscienze e quelli dell’economia neoclassica, tutti gli approcci in fondo si mescolano, condividono qualche aspetto, presentano convergenze e possibili sinergie... Così, si finisce per salutarsi con la vaga sensazione di aver perso il filo. Nonostante ciò, sono davvero soddisfatta di aver scelto questo appuntamento, in attesa del Festival dell’Economia (a Trento, dal 3 al 6 giugno), fra quelli che si affollavano nell’agenda di maggio, dalla fiera del libro a Torino in giù: un livello di consapevolezza in più, una chiave di lettura diversa, un’intrigante conferma della logica che si nasconde dietro ogni follia. E la soluzione della crisi? Chi vivrà vedrà. Qualche riferimento bibliografico assai incompleto. Michele Di Francesco, Introduzione alla filosofia della mente, Nuova Edizione, Carocci, 2002. Edoardo Boncinelli, Mi ritorno in mente. Il corpo, le emozioni, la coscienza, Longanesi, 2010. Edoardo Boncinelli, Come nascono le idee, Laterza, 2008. Matteo Motterlini, Economia emotiva, Rizzoli, 2008. Matteo Motterlini, Massimo Piattelli-Palmarini (a cura di), Critica della ragione economica, Il Saggiatore, 2005. Richard H. Thaler, Cass R. Sunstein, Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità, Feltrinelli, 2009.
Nella Nebbia
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10 musica
testo: Arturo Sacchetti
nti a t i b a i l g “Per ctae n Sa Burgi del Agathae il nio uge E ro t s ae M era, , i t t Sacche tite sotto men ”. iu n e G l , ie spogl a memoria a n (u lla da i n n a a t tren ) scomparsa
P
er un figlio è estremamente difficile parlare del proprio padre, dopo aver trascorso 39 anni con lui, senza indulgere al sentimentalismo ed alla esaltazione celebrativa. Ma, in queste brevi memorie, desidero raccontare soprattutto la storia di un uomo, grande nella sua umanità e umile servitore dell’arte della musica. Era nato a Pinerolo nel 1913, colà venuto alla luce a cagione della dipendenza del padre Felice alle Officine Magliola, specializzate in costruzioni e manutenzioni di mezzi ferroviari; nel 1916 approdò a Santhià, ove il padre conservava lo stesso rapporto di lavoro. Negli anni della crescita la musica non fece parte dei suoi interessi, volti verso la pittura e l’arte decorativa; forse la presenza di una sensibilità innata, intorno agli anni ’30, gli fece incontrare il pianoforte e, appassionatosi ad esso, dopo un periodo di intenso studio effettuato con il Maestro Rinaldo Varalda di Vercelli, conseguì alla Regia Accademia Filarmonica di Bologna, nel 1935, il diploma di pianoforte. Bruciò rapidamente le tappe imponendosi con autorità su vari concorrenti ai concorsi per gli incarichi di direttore della banda musicale e di Maestro di cappella ed organista della Collegiata. Il prosieguo fu conseguente, al passo coi tempi nei quali la musica jazz, proveniente dall’America, alimentava la passione per il ballo: inventò un’orchestrina sin dal 1930, in seguito denominata “Il jazz” ed un depliant fascinoso, con la sua fotografia in prima pagina, così recita: “Il jazz Sacchetti Eugenio di Santhià lancia le ultime novità della stagione”. All’epoca, il regime fascista era ancora all’apogeo e socialmente una tranquillità acquisita si esprimeva nella danza; si può affermare che nel piccolo paese si danzava in ogni dove e, di conseguenza, la presenza di un’orchestrina diveniva fondamentale. In un battibaleno mio padre si organizzò: acquistò un pianoforte, che veniva trasportato al seguito dei musicisti non solo nelle varie sale, ma anche nei famosi balli a palchetto posati nei centri vicini in occasione delle feste patronali, adibì la propria abitazione a sala prove, formò cantanti e strumentisti atti ad esprimere un buon livello musicale artistico, organizzò un repertorio moderno con brani importati soprattutto dall’America o tratti dalle colonne sonore dei primi film, ideò un’elegante divisa per il complesso, adottò leggii personalizzati dove una ‘S’ troneggiava. Il conquistato prestigio attirò a lui folle di allievi attratti dall’obiettivo di vivere sì la musica in prima persona, ma anche convinti sostenitori del “far musica insieme”: soltanto comprendendo ciò è possibile leggere il prosperare di determinate attività quali le citate banda musicale ed orchestrina, l’orchestra di fisarmoniche ed il coro polifonico della Collegiata. Il
suo operare, comunque, non si fermava a questi impegni; quante invenzioni musicali hanno connotato il suo viaggio artistico! Erano altri tempi e le aggregazioni, forti ed ambiziose, ambivano ad avere i loro inni; quindi sorgevano, quasi per incanto, le canzoni del Carnevale, dei coscritti, delle compagnie, dei sarti e delle sartine, dei parrucchieri, dei matrimoni. Accanto a queste sbocciavano marce e trascrizioni bandistiche, composizioni sacre, ballate, fantasie, potpourri e ballabili. Inconsapevolmente Eugenio Sacchetti divenne l’aedo, il cantore di un dialogo popolare che si tingeva di amicizia nel nome di un motivetto. Dotato di una forte personalità, retto, coerente, tetragono, ostinato, preparatissimo musicista, seppe divenire un punto di riferimento musicale in un’area, il Vercellese, non ricco di presenze musicali. Recitò la parte del “Maestro di musica” quando gli istituti musicali statali erano privilegio delle grandi città e la bottega costituiva l’unico appiglio per acculturarsi. Tempi beati! Si studiava per passione, per pochi denari, si ricevevano serie lezioni quasi tutti i giorni, si godeva dell’apprendere, si percepiva con umiltà il profumo dell’arte. Personalmente provengo, e a lui sono riconoscente, da quella bottega che mi ha visto bambino, adolescente, adulto, crescere tra le note, ricco di queste, ma anche educato alla semplicità, al rigore, alla serietà, alla responsabilità. Cito soltanto qualche esempio: all’età di dieci anni divenni tamburino della banda musicale a causa della dipartita del musicante titolare perito in un incidente motociclistico ed organista della Collegiata (l’incombenza mi piovve addosso perchè il suo vizio del fumo non andava d’accordo con la presenza sulla tribuna dell’organo durante le sacre celebrazioni!), dodicenne ricoprii il ruolo di fisarmonicista nell’orchestrina reggendo uno strumento quasi più pesante di me, quattordicenne fui direttore della banda musicale e a trentotto anni composi numerose canzoni per il Carnevale. Oggi è trascorso molto tempo dalla sua dipartita e trent’anni rappresentano ben oltre una generazione. “’l Geniu’, come era amichevolmente definito, vive ormai solo nel ricordo di pochi sopravvissuti di quella stagione della quale alcuni di noi hanno tanta nostalgia. Però i giovani devono conoscere la temperie delle precedenti generazioni, che scoprivano la gioia di dominare uno strumento musicale, di far parte di un insieme vocale e/o strumentale, di arricchirsi della creatività popolare e classica, di scoprire emozioni, di godere dell’arte. Tutto questo era reso possibile da semplici maestri di musica che assolvevano a compiti di alfabetizzazione musicale, autentici volani della cultura sociale.
Domenica Sabato
19
ore 17,30: Municipio, sala consigliare
“Eugenio Sacchetti senior Pinerolo (TO), 13.III.1913 Vercelli, 26.III.1980”
una vita per la musica relatori: Mario PISTONO, Arturo SACCHETTI
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ore 10.30: rimembranza al cimitero or ore 11.15: Collegiata dei santi Agata eG Giorgio, Santa Messa
Coro polifonico ‘Cantate Domino’ Co direttore: Ermanno SILANO dir
Coro polifonico ‘San Pietro’ Co direttore: Gabriele Ardizio dir
ore 18,30: piazza Municipale or
CONCERTO VOCALE-STRUMENTALE “DELLA RICONOSCENZA” Tromba: Tr romba: FRANCESCO TAMIATI dir direttori: Arturo ed Eugenio SACCHETTI junior Ar
(m (musiche di Novaro, Charpentier, Beethoven, Ve Verdi, E. Sacchetti, A. Sacchetti, anonimo)
Piazza
Roma
Domenica
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ore 21: piazza municipale
Concerto jazz PARADISE BIG BAND direttore: Luigi PEYLA d dire
(musiche (m mu di Frank W. Meachman, G Glen Glenn Miller, “Duke” Ellington, G Gers Gershwin, Dominguez, Porter, V Vela Velasquez, Coates, Barosso, P Pest Pestalozza, Peyla, De Abreu, R d Rodgers, Hart, Trovaioli, Garland, Bernie, Pinkard)
19/27
GIUGNO
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A NZ E LL E C C L’E O R T E I D O L O G L’AN
o s s ucce s di ’ a t i v i t t a ’ n u ’accordo A Santhia’, d e t t me che ne io z a v o n n i e e n io z radi t
E
cco una storia proprio bella da raccontare. Anzi: tante storie… Prendiamo quello che affettuosamente si suole chiamare “un paesone”; collochiamolo a 95 km da Milano, 55 da Torino, 22 da Vercelli, una cinquantina da Novara e poco più di un centinaio da Varese… lo riconosciamo: è Santhià. Prendiamo due fratelli, Fausto e Mauro Gualandris, che da tanti anni (era il 1987 quando iniziarono) si dedicano con passione ad un lavoro semplice e prezioso insieme: fanno i lattonieri. Attraverso un’innata cura artigiana coniugata con l’attenzione per le innovazioni tecniche e tecnologiche, l’impresa di Fausto e Mauro nel corso degli anni cresce, fino ad emergere non solo nel territorio circostante la cittadina: oggi il raggio d’azione della Gualandris srl si spinge oltre il Nordovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), in Lombardia ed in Toscana, in Emilia e persino in Francia, con realizzazioni di eccezionale livello che portano un po’ di Santhià ben lontano dalle sue risaie.
Rho
In oltre vent’anni di attività, l’azienda è cresciuta con regolarità, con il ritmo di chi lavora seriamente, ponderando le scelte, credendo in ciò che fa, a partire dalla qualità dei prodotti che i suoi partner propongono. Ci troviamo con Mauro Gualandris per un caffè e ne approfittiamo per chiedergli perché crede così profondamente e tenacemente in Santhià e nel suo territorio come humus ottimale per la sua impresa. Siamo santhiatesi da due generazioni, la nostra azienda si è costituita sulle basi di una piccola ditta artigiana nata qui e con cui abbiamo collaborato a metà degli anni Ottanta; l’ideatore di questo progetto fu nostro padre, desideroso di vedere mio fratello e me uniti nel lavoro e nella vita, sicuro che insieme avremmo realizzato qualcosa di importante. Sicuramente Santhià, per le nostre esigenze operative attuali, è logisticamente ideale; la nostra azienda, poi, è proprio in prossimità dello svincolo autostradale... Tuttavia, quando riflettiamo sul nostro paese e sulle sue potenzialità, prevale, sentiamo un profondo rammarico: una posizione così
Venaria Reale
strategica avrebbe potuto (e potrebbe ancora) dare luogo ad uno sviluppo economico-produttivo davvero notevole. Sicuramente sarebbe necessaria una diversa sensibilità da parte delle istituzioni, che dovrebbero stimolare e agevolare lo spirito imprenditoriale locale, come avviene in altre zone e regioni, per esempio in alcune aree lombarde... A Santhià continuiamo a voler bene, anche concretamente: in paese abbiamo lavorato su alcuni edifici privati, ma in particolare ci sta a cuore la realizzazione della copertura del nuovo oratorio parrocchiale edificato nel 2008 e ormai familiare a tutti. Nelle vicinanze, ci sono anche altre tracce di prestigio dei fratelli Gualadris: per le Olimpiadi invernali di Torino 2006, infatti, sono stati contattati proprio loro per prendersi cura dell’impianto dedicato alle gare di bob, slittino e skeleton. Le facciate di metallo delle otto palazzine di servizio dell’impianto, nel Comune di Cesana San Sicario, sono state posate dalla loro ditta. Quel lavoro è stato particolarmente impegnativo, vista l’entità e i limitati tempi di esecuzione, ma con il nostro impegno e quello di tutti i nostri collaboratori siamo riusciti a vincere una sfida emozionante e ambiziosa, ci racconta Mauro, con l’orgoglio di chi ancora una volta ha visto concretizzarsi le proprie intuizioni su di un palcoscenico davvero prestigioso. Le storie più belle arrivano lontano… La qualità che i fratelli e i loro collaboratori sono in grado di garantire, infatti, si fa notare anche all’estero, nella rigorosa Austria, all’avanguardia nella ricerca e sviluppo dei materiali: così, alla fine degli anni Novanta, Prefa, leader nella produzione di tegole in alluminio dal 1946, sceglie proprio loro come uomini di fiducia per far posare i suoi prodotti, così speciali da richiedere mani abili per essere valorizzati e dare il meglio di sé: è subito sintonia e, si sa, quando il cliente è particolarmente esigente l’intesa fra partner è importante per coglierne e soddisfarne bisogni e gusti. Per un profano, scoprire le tecniche di copertura e rivestimento in piscina di Aosta
alluminio è davvero affascinante. Anche perché un tempo dire tetto significava riferirsi ad un elemento indispensabile, certo, ma tutto sommato ordinario, in genere esteticamente poco rilevante, in fondo un po’ banale. Prefa ci parla di tutt’altro, ad iniziare dal logo, un tondo rosso su cui campeggia la sagoma di un toro nero: forza, resistenza e quindi affidabilità nel tempo sono le caratteristiche principali dei tetti, delle grondaie, delle facciate e dei sistemi fotovoltaici che recano questo marchio. L’alluminio, il metallo più diffuso sulla crosta terrestre, è pieno di virtù: è leggero, riciclabile al 100%, non arrugginisce, resiste molto bene agli agenti atmosferici, non è tossico, è ideale per numerosi settori d’applicazione ad alta tecnologia, dall’industria aerospaziale a quella automobilistica. Tecnicamente, il tetto Prefa, anche in alta quota, resiste al gelo, al calore, al vento, non si rompe, non si corrode, non richiede manutenzione. Prefa ha una gamma di prodotti di copertura che include anche grondaie e facciate, tutti accomunati dalla medesima qualità. Ultima novità sono le tegole fotovoltaiche con celle completamente integrate nelle tegole in alluminio, quindi quasi invisibili: ciò consente di produrre energia pulita senza interferire con l’estetica dell’edificio, antico, vecchio o nuovo che sia. Ma parlavamo di storie gustose da raccontare, fra l’Austria e l’Italia… C’era una volta, in un antico, borgo sabaudo, una reggia secentesca, immensa e lussuosa, sale, scuderie e parco, impaziente di tornare a splendere. Così la Reggia di Venaria Reale, alle porte di Torino, comincia un percorso di ristrutturazione e maquillage, che comprende anche la costruzione di un edificio pensato come provvisorio ambiente per l’accoglienza dei visitatori. Progettato dall’architetto Fucini di Torino, la struttura quadrangolare, con un’ampia apertura centrale, tutta legno e vetro, leggera e armoniosamente integrata con i giardini, richiede una copertura altrettanto elegante e versatile. Niente di meglio del nastro di alluminio prodotto da PREFA. Detto fatto: i fratelli Gualandris e la loro squadra posano la copertura color Teatro Puccini a Milano
rame antico in un battibaleno, che in questo caso equivale ad una sola giornata. E il risultato è talmente bello e funzionale che la costruzione viene promossa a pieni voti e diventa opera ricettiva permanente per chi vuole scoprire la principesca reggia. Le storie continuano ad intrecciarsi… C’era un(’altr)a volta un teatro dal passato glorioso che rischiava di diventare un ipermercato. Dai primi anni del ‘900, il Teatro Puccini di Milano aveva ospitato spettacoli equestri e incontri di boxe, operette, commedie dialettali, riviste, e poi le voci di Mario Del Monaco e Mimmo Modugno, l’avanspettacolo di Wanda Osiris e Macario, personaggi come Walter Chiari e Gino Bramieri. Poi, nel 1986 (l’anno prima della nascita dell’impresa Gualandris…), l’ultima proiezione (“Rocky IV”), la chiusura e la graduale occupazione da parte dei gatti del quartiere. Dopo ventiquattro anni di silenzio, nel marzo scorso ha riacceso i riflettori, in corso Buenos Aires. Il Puccini è salvo e gli spettacoli, dopo cinque anni di restauri, si svolgono sotto un meraviglioso tetto “marchiato Prefa e Gualandris”. Ecco quindi che le nostre storie, fatte di passione ed eccellenza, si chiudono, a Milano come in quel di Torino, all’insegna della bellezza: quella dell’arte che trova, grazie a due brillanti fratelli santhiatesi, un degno tetto sotto cui esprimersi.
Gualandris srl - Strada Moleto Prima - 13048 Santhià (VC) http://www.gualandris.it/ La ditta Gualandris è il referente e posatore di fiducia Prefa sul nostro territorio. Prefa produce rivestimenti in metallo per facciate e tetti: rivestimenti belli, resistenti, duraturi e senza bisogno di manutenzione. http://www.prefa.com/
Palazzo Diamante
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luoghi
testo: Elisabetta DellaValle
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’ rompe a l o sun s e n ’ e idea ia ‘Resistere l a n ag t u t a ’ b e ‘Una idea di anni 19, partigiano nome di lla Brigata ‘Iberati’
l di Luigi Cio era t t e l dall’ultima
dal nome di battaglia del partigiano Luigi Ciol, Resistere, e dalle sue ultime parole ai genitori, che parte il racconto su Officine, sulla loro Sonorità, sulla magia dell’incontro. Un racconto che inizia da un verbo particolare: è insieme azione e permanenza, movimento e fermezza, energia e saldezza. Come il lavoro fatto fino ad oggi da e nelle Officine Sonore di Vercelli. Resistere. Lavorare. Saldare. Tener duro e poi ripartire. In un modo o nell’altro, continuare.
de Caposquadra 45 ad Udine 19 e l apri 9 compagni il 8 2 n co o t fucila
E poi prendiamo spunto dalla frase centrale della lettera ai genitori, l’ultima prima di essere fucilato, costruita da poche parole dall’indefinibile forza:”Una idea è una idea e nessuno la rompe.” Esatto. Forza ed inconsistenza della materia: sintesi perfetta di ciò che intendiamo per ‘idea’. Non la puoi ‘rompere’, magari la puoi piegare ma, se di buona fibra, rinascerà. Ecco, in sintesi, l’energia che si respira alle Officine Sonore, un’energia dallo stampo antico, fatta di lavoro e di impegno sociale, intellettuale, culturale. Seriamente conviviale.
E poi Officine ha proprio il giusto suo nome: sa di lavoro faticoso ma onesto, di gente che crea con le mani ma lavora di fino con il cervello, di sapere e di saper fare. Sa di un’Italia, quella del primo boom economico, che fatica tutta la settimana e che poi, la domenica andando alla messa, si mette il vestito buono, la camicia bianca. Perché qui un’officina vera c’era davvero, nei magici Anni Sessanta, e l’imponente struttura dall’altissimo soffitto soppalcato ancora lo racconta. Poi la chiusura delle grandi fabbriche vercellesi, poi la nascita di un consorzio per la bonifica, poi il trasferimento in questa zona di grandi e piccole aziende, pensiamo alla Tipografia Arti Grafiche Gallo, e quindi ora, a 20 anni dall’inizio dei lavori, è sfruttato il 70% degli spazi disponibili: fari trainanti, con differenti conduzioni e
si è preposta fin dall’inizio, con i suoi soci fondatori, di diventare un punto di riferimento per tutti i soggetti di cui sopra si parlava. Varie vicissitudini hanno portato a cambiamenti radicali ed importanti, a scelte forse non del tutto comprese, ma che hanno reso questo circolo, perche è un vero circolo, a diventare il luogo che ci si era prefissati.” Così è. Da queste parole emergono i due interessi principali di questo Circolo Arci: la collaborazione costante con tante e tante realtà culturali- cinema e fotografia, teatro e danza, letteratura e poesia, pittura e scultura, volontariato e solidarietà, attenzione all’ambiente ed ai diritti, spesso negati e calpestati, dei più deboli, educazione alla legalità ed altro ed altro ancora -difficile sintetizzare 5 anni- e poi i concerti. Ancor più difficile, qui forse davvero impossibile ed inutile, sintetizzare. Perché per descrivere certe serate, certi sapori, certi suoni che o qui o mai più, che farsene delle parole?. Se li avete perduti amen, ma cercate di non farvi scappare quelli in arrivo, perseverare è diabolico.
scopi, Area 24 ed Officine Sonore. Bello questo Sonore, che smaterializza la forza e la rende aerea, aggettivo subito evocatore di suoni e di parole, di chiacchiere notturne, d’estate all’aperto ad ammazzar zanzare. D’inverno a tagliar fetide nebbie con birre gelate. Officine è spazio a se stante. Difficile, credo inutile, definirlo: luogo d’incontro è banale, superficiale chiamarlo bar, sciocco definirlo ritrovo, improbabile cabaret e per nulla, anche se è già capitato, dancing. Vocato all’impegno solidale, è Circolo ARCI e si entra rigorosamente solo con tessera, off course, Officine è uno di quei posti dei quali proprio non vorresti dover fare a meno, di quelli da inventare se non ci fossero già. In più Officine ha un valore aggiunto, come spesso i luoghi speciali, ha un ‘cuore umano’ che batte fortissimo e che, magari accusando contraccolpi e qualche difficoltà, tiene botta da un lustro. E’ il suo ‘padrone di casa’, Stefano Perino, destinato a questo luogo per amore direi generazionale: suo padre, che qui ora cucina panisse memorabili, fu proprio uno dei primi fautori della rinascita di questa parte di città, volendone fortemente una seconda vita, umana e sociale. Così ci racconta Stefano: “Il Circolo ARCI Officine Sonore, compiuti i 5 anni di attività, tira le somme dei risultati ottenuti. Oltre ai concerti, che con cadenza settimanale, hanno riempito le serate del circolo, questi anni sono stati segnati da una intensa attività svolta con associazioni, gruppi e singoli, che hanno trovato in Officine il luogo per presentare e sviluppare progetti. Sarebbe difficile citarli tutti, ma il segno è rimasto e la partecipazione ha rappresentato i momenti importanti di questa associazione. Tra i tanti, gli amici dell’Associazione Punto t.x.t., il Vam Fest, Emergency, ABIO, il canile di Borgovercelli, Anacoleti e molti altri ancora. Perché Officine
Così Perino ci aiuta di nuovo:“per chi vuole rinfrescarsi la memoria cominciamo dal fresco fresco Trev Sprouce, ex Mr; Bungle, che ha tenuto un concerto memorabile neanche un mese fa e, tornando indietro, le stupende sonorizzazioni dei film muti ad opere di ETB e I bruchi,i cani. Poi gli amici di sempre, Park Avenue, Catalano, Sirianni, il Ducoli, le stupende serate dei siciliani Matrimia Klezmer Band, AKKURA, Second Grace, Mimì Sterrantino, Rue Royale dal Belgio, (davvero memorabili) e, sempre da lì, i KRAAFS, imponenti, Va Van Fhare, Jane Tojours, EL GAFLA da Parigi, mondiali! E poi tanti, tantissimi altri che potrete ritrovare e ricordare sfogliando l’archivio del nostro sito. Spesso ci siamo chiesti come abbiamo potuto fare così tanto con così pochi mezzi? Risposta: sana passione!” E ce lo siamo chiesti anche noi, che i migliori li abbiamo per fortuna assaggiati e che aspettiamo il fine settimana dell’11 e del 12 giugno per l’OK FEST OUTDOOR che vedrà sul palco vercellese sei band di tutto rispetto. A proposito, ancora Perino: “L’OK FEST, nato ad Alba nel 2008, autogestito da sempre è fatto dai gruppi, sano rock’n roll allo stato puro, voluto da Canalese Noise Rec che, nel panorama indie italiano annovera FUH, ETB, Cani Sciolti ed altri. Quindi un festival autogestito, come sempre, fuori dalle logiche di quanto ritorno dovremo avere, quanta gente, quanti soldi etc. Tutto sommato pensieri frustranti per attività come la nostra che essendo senza scopo di lucro, non può utilizzare questi termini per valutare il buono o meno delle manifestazioni. Per questa due giorni saranno previste altre iniziative, tra le quali banchetti di associazioni, vendita e scambio di dischi, libri e vestiti usati”. E veniamo ai gruppi. Venerdi 11: Carlot-ta, la vercellese Carlotta Sillano, FUH da Canale(CN) e La monacada da Fossano(CN). Sabato 12: LAST MINUTE TO JAFFNA da Torino, ETB da Vercelli e Dogs for Breakfast da Fossano (CN). Serate che si preannunciano indimenticabili, come il finale di stagione:” regaleremo ancora chicche come la Folkermesse 2010, quinta edizione alle Officine, che si terrà il 19 giugno o Homesick Elephant, un duo fantastico che atterrerà direttamente da Los Angeles”. Vale la pena Resistere, no?
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EVENTI
testo: Serena Galasso
E T A I GALL ER MAST R A T I GU
A R R A T I H C A DELL L A V I ST E F body n u id l o s la prima a t a n � e v do
L
e dita veloci sulle corde tese. Il desiderio di farsi sentire. La voglia di suonare più di ogni altra cosa. La difficoltà dei pochi mezzi a disposizione, per quella passione che supera tutto e per la quale si sacrifica tanto. La storia di tutte le grandi passioni: in questo caso la passione per la chitarra, lo strumento certamente più popolare e diffuso, al quale Galliate, a pochi chilometri da Novara, dedica per il terzo anno consecutivo un festival: il Galliate Master Guitar. La kermesse affonda le radici in un episodio poco conosciuto, ma che molto rende onore e prestigio a Galliate. La storia, confermata
dai quotidiani dell’epoca, narra infatti di come nel 1937 Valentino Airoldi, un galliatese dipendente della Stipel, fosse un amante della chitarra e passasse le serate a suonare con gli amici. Ma Valentino, così come i suoi “colleghi” di oltreoceano, aveva un problema, anzi una necessità: amplificare il suono del suo strumento. Iniziò, così, ad armeggiare con vecchi ricevitori telefonici (questo il motivo per cui si sottolinea l’impiego alla Stipel, che poi diventò Sip) fino a costruire un dispositivo costituito da una calamita e da due bobine; piazzò quel rudimentale rilevatore su un manico di chitarra senza cassa, allacciò i capi delle bobine alla presa phono
della radio e dal cono uscì il suono della neonata chitarra elettrica. Nasceva una vera rivoluzione per la musica leggera. L’evento venne riportato dalla “Gazzetta della sera” di Torino, il 29 e 30 settembre 1937, anticipando i risultati che poi ottennero molti illustri personaggi, anche americani. Ma l’invenzione non fu commercializzata né sfruttata industrialmente e Valentino Airoldi si accontentò di continuare a suonare in osteria con gli amici e di appendere poi i suoi strumenti al chiodo... Un trascorso di questo genere non può essere certo ignorato. Ecco perché Galliate nel primo weekend di luglio, il 3 e il 4, celebra
la chitarra con il Galliate Master Guitar. Più di cinquanta concerti gratuiti, e la città invasa dalla musica. Galliate, con la sua piazza riconosciuta tra le più belle d’Europa e il suggestivo castello rinascimentale, è la cornice di una due giorni di musica live, che ha già visto sfilare, nelle edizioni precedenti, grandi nomi come Franco Cerri, Dominic Miller, Mike Stern, Yellowjackets, Stanley Jordan e The Rosenberg Trio. Il 2010 riserva ancora grandi sorprese con gli appuntamenti dedicati agli Incontri con lo Stile: dal jazz alla bossanova, dal flamenco al blues, fino alla chitarra classica. Spiccano i nomi di Marcio Rangel, Rino De Patre, Nicola Cattaneo, Melody makers, Triesis, Patrizia Giannone, Pino Russo... E poi il ricco cartellone del fingerpicking, curato da Dario Fornara, che mette in campo Massimiliano Cona, Pietro Nobile, Luca Pedroni, Riccardo Zappa, Giovanni Palombo, Luca Francioso. Le sere sono dedicate a due grandi concerti: in quella di sabato saranno protagonisti gli interpreti del fingerpicking; la domenica sarà ospite Gigi Cifarelli, il chitarrista che nella sua carriera ha accompagnato con il suo tocco grandissimi artisti, come Renato Zero, Mina, Tullio De Piscopo, Joe Cocker, Paul Young... e che ora arriva a Galliate per una performance a ingresso gratuito. Per chi non vuole solo ascoltare, ma vuole conoscere, approfondire, imparare o fare acquisti, il Galliate Master Guitar offre anche la
possibilità di visitare il ricchissimo Mercato in Corte, allestito sotto lo splendido colonnato del castello: liutai, etichette discografiche, negozi di musica, case editrici aspettano i visitatori per dare consigli e offrire ogni genere di supporto. Tante sono le iniziative e le collaborazioni nate da questo evento: il 2010 non farà eccezione. E poi l’incontro con la liuteria. La terza edizione conferma un appuntamento che ha già riscosso un enorme successo nel 2009, Chitarre in Rivolta – Liutai a convegno, durante il quale i maggiori esponenti della liuteria italiana si ritrovano per confrontarsi, raccontare, aggiornarsi, esporre le proprie chitarre, incontrare il pubblico, consigliare i musicisti. E per chi vuole suonare? Ci sono gli spazi off: postazioni musicali, già munite di service, messe a disposizione di chiunque abbia piacere di esibirsi davanti al pubblico della manifestazione per un proprio personale momento di spettacolo. Basta iscriversi mandando una email a scrivi@masterguitar.it. Grande l’orgoglio e la soddisfazione del direttore artistico Graziano Genoni (anch’egli musicista di lunga esperienza): “Quando – dice Genoni – abbiamo pensato a questa manifestazione e quindi a fondare l’associazione dedicata a Valentino Airoldi non potevo credere che finalmente stessimo realizzando un sogno. Questa città ha dato i natali a chi ci ha permesso di innamorarci di questo strumento. Ho ricordato le serate che passavo in piazza a suonare con i miei amici, i primi accordi, le emozioni. La musica è un grande amore. Immaginare un mondo senza la chitarra è quasi impossibile! In fondo tutta la nostra vita è fatta di una lunga colonna sonora: molto spesso suonata sulle sei corde”.
palco off
mercato in corte
Per chi vuole suonare oltre ad ascoltare, ci sono i PALCHI OFF: ben due postazioni attrezzate in cui gli appassionati della chitarra possono esibirsi davanti al pubblico della manifestazione prenotando il loro spazio su WWW.MASTERGUITAR.IT
Lo splendido colonnato del castello di Galliate ospita liutai, produttori, collezionisti, scuole di musica, etichette di distribuzione, editori, stampa specializzata per esporre ed allacciare nuovi contatti e collaborazioni
50 concerti
chitarre in rivolta
Più di 50 concerti completamente gratuiti tra incontri con lo stile, palchi off ed eventi serali. Dalla chitarra acustica a plettro, al rock, dal gipsy al flamenco, dal fingerstyle al tapping.
I maggiori esponenti della liuteria italiana si ritrovano nel castello di Galliate per confrontarsi, raccontare, aggiornarsi, esporre le proprie chitarre e consigliare il pubblico.
Cucina integrata! UÊFunzionalità, UÊ`ià } ] UÊÌiV } >] UÊvivibilità, UÊv iÃà L ÌD] UÊivv V i â>Êi iÀ}iÌ V>] UÊiV V «>Ì L ÌD°
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UN’ALTR A CASA Nella Nebbia
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Un’altra casa
20 PERSONAGGI
testo: Barbara Bozzola
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t go s italia’ n carme
iffidate di chi afferma che le favole non esistono perché talvolta, complici il destino, la fortuna e una vocazione innata, i sogni si avverano. Lo può provare Carmen Masola, trentottenne di Granozzo, presso Novara, che lunedì 17 maggio ha trionfato nel programma di Canale 5 Italia’s got talent, vincendo il montepremi di centomila euro e strappando alla Sony un contratto per il primo disco. Perché Carmen, e il nome già la dice lunga, si è presentata come cantante, o meglio come soprano, interpretando alla prima selezione e nella serata finale il suo cavallo di battaglia, Casta diva, e conquistando i tre giudici della trasmissione, Gerry Scotti, Maria De Filippi e Rudy Zerbi, letteralmente stregati dall’ugola d’oro novarese. Una vittoria inaspettata, ma soprattutto una rivincita nei confronti di un passato non facile, fatto di rinunce e mortificazioni. Sì, in passato sono andata incontro a diverse delusioni. Ho sempre avuto la passione per il canto anche se ho cominciato come musicista suonando l’arpa. Ma al conservatorio non ho poi potuto proseguire, perché lo strumento era troppo costoso, e così ho deciso di provare a usare la voce.
i s are v o n e n campag e tv l l a e l n o e t s a t n pae inca da un ha che la voce
Scelta che si è rivelata azzeccata. Lo posso dire solo ora, perché gli anni passati non sono stati facili. Non avendo possibilità, mi sono adattata a fare tantissimi lavoretti, dall’assistenza anziani al carico bancali, fino alla gestione di un’edicola. Poi nel 1991 sono entrata nella corale San Gregorio di Trecate, dove ho studiato per 15 anni, prima di avere quella che credevo fosse la mia opportunità. E che invece si è rivelata un buco nell’acqua. Circa quattro anni fa mi avevano chiamato per un importante concerto a Parma: ho provato molto ed era quasi tutto pronto quando mi hanno chiamata per dirmi che avevano scelto un’altra, solo perché più magra. Per settimane non ho voluto più provare, ero disperata, ma poi ho deciso di non arrendermi. Ed ecco arrivare l’avventura su Canale 5. Lo scorso dicembre ho partecipato alla puntata zero del programma, ma non sapevo nemmeno se sarebbe andato in onda. Poi il format ha funzionato e io ho continuato a passare le selezioni. Lo staff del programma è sempre stato molto gentile con me; mi sono sentita subito a casa, ma davvero non ho creduto fino all’ultimo di poter vincere.
Scarsa autostima o retaggi del passato? Sapevo che Rudy Zerbi e Gerry Scotti avrebbero apprezzato le mie capacità, ma conquistare Maria De Filippi mi sembrava molto difficile; lei è più “pop”. Quando l’ho vista esprimere la sua preferenza scrivendo il mio nome sulla lavagnetta, la sera della finale, il cuore mi è esploso di gioia. Inoltre temevo la concorrenza dei più piccoli, il batterista e il bimbo che imitava Michael Jackson, ad esempio, perché si sa, oltre alle effettive qualità, il talento in erba ha sempre presa sul pubblico. Che invece ha scelto la lirica. Sembra incredibile anche a me. Continuo a darmi pizzicotti sulla faccia per realizzare che mi è successo davvero e che ora partirò per Bologna per incidere il mio primo disco. Su Facebook ci sono molti gruppi in mio onore e mi ha scritto un mio fan di otto anni dalla Germania; non poteva finire meglio di così, in un mese la mia vita si è davvero totalmente stravolta. E visse, felice e contenta.
o n u s s e n c’E’ sa? in ca
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Luoghi del CUORE
testo: Antonella Ferrari
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a novara Una dichiarazione d’amore
l rischio di perdere uno dei monumenti più significativi della città ha toccato le corde sensibili di una cospicua parte di novaresi, i quali, nel mese di gennaio 2010, si sono pubblicamente espressi con una dichiarazione d’amore e si sono associati quali amanti a pari merito in un Comitato d’amore. Si tratta di salvare la bella Casa Bossi dalla furia del tempo, dalla sostanziale incuria degli uomini, che in passato si sono dimostrati pessimi amanti, dalle contemporanee e frettolose brame di riequilibrio di bilancio e opinione. L’edificio antonelliano, infatti, fa parte del patrimonio immobiliare del Comune di Novara per volontà del suo ultimo proprietario, il quale, forse consapevole del valore dell’opera che consegnava, ne dispose vincolo a pubblica utilità. Un bell’imbarazzo! Mai soldi a sufficienza e idee sempre un po’ confuse, così per circa vent’anni: pezzi di interventi, pezzi di progetti, pezzi di studi di fattibilità, pezzi... Come quelli di intonaco e murature e decori ai piedi della nostra amata, in mezzo a una vegetazione arrogante che ha preso il sopravvento sull’antico giardino. Un degrado tale da vietare l’accesso, tanto che, sino alle giornate d’apertura promosse dai volontari del Comitato d’amore, molti novaresi – alcuni non propriamente giovani – avevano disperato di poter vedere di persona le meraviglie antonelliane narrate dagli storici. Si badi, non solo locali!
Il Comitato d’amore Casa Bossi, invita a votare per Casa Bossi nel 5° Censimento dei Luoghi del Cuore promosso dal FAI.
La Casa Bossi rappresenta uno dei migliori esempi di architettura civile ottocentesca. È un palazzo signorile, espressamente residenziale, nella zona più elevata lungo il margine occidentale del centro storico di Novara. Si presenta con un orientamento inconsueto che, caratterizzandolo in modo originale, diventa il tramite di lettura più immediato per coglierne alcune prerogative di eccezionale qualità e valore. L’indipendenza dal tracciato viario e dalle relative servitù urbane risulta ulteriormente amplificata dall’autorevole e incontrastato rivolgersi dell’edificio verso il magnifico paesaggio sottostante. Se dall’esterno appaiono evidenti il dominio dell’ambiente circostante e il particolare rapporto con la città e la cupola gaudenziana, con altrettanta determinazione emergono, dall’interno, le scelte progettuali di questa straordinaria opera antonelliana. Estrema avanguardia e grandissima qualità architettonica contraddistinguono infatti tutti i diversi organismi del palazzo. In un armonico insieme sono concentrate numerose e audaci risoluzioni strutturali, spesso accompagnate da originali e innovative tecniche costruttive, mentre di notevole interesse risulta l’esito complessivo di tali particolari risoluzioni, che si traduce in una serie molto varia di spazi differentemente fruibili e in una raffinata applicazione dei diversi apparati decorativi utilizzati. L’effetto generale è di grande suggestione e di forte impatto emotivo. È un vero peccato che il patrimonio di straordinaria ricchezza che Casa Bossi rappresenta non possa essere pubblicamente fruito e apprezzato e che, anzi, si constati come i valori storico-culturali, che questo bene unico e irripetibile incarna in modo esemplare, siano progressivamente compromessi. Franco Bordino
www.casabossinovara.it
www.fondoambiente.it.
Ordine degli Architetti, PPC di Novara e VCO www.no.archiworld.it
22 Il 14 giugno tta cinema
testo: Barbara Bozzola
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ca s a s a streics l’ora
he siano chiari e luminosi o scuri e profondi non importa. Perché in entrambi i casi sono l’unico filtro che rende possibile l’ingresso in un mondo, quello della settima arte, che innanzitutto, ancor prima di valutarne i significati, va analizzato scomposto nelle sue cellule prime: le immagini. Il cinema si guarda e attraverso gli occhi ogni pellicola può entrare nella mente dello spettatore, abbatterne le barriere razionali e arrivare all’inconscio in maniera diretta. Gli occhi diventano strumento fondamentale per afferrare un universo altro e si tramutano in porta d’ingresso per entrare nella vicenda, conoscerne i personaggi, comprendere i
ri incontici f ogra t ema n ci di stresa
meccanismi e farli propri; non servono lenti che modifichino o migliorino; per vivere il cinema bastano gli occhi. Ed è proprio Occhi il titolo del film che inaugurerà la quinta edizione degli Incontri Cinematografici di Stresa; sette giorni di festival, dal 14 al 20 giugno, finalizzati a promuovere collaborazioni e progetti di coproduzione internazionale (info sul sito www.stresacinema.org). ICS: un momento d’incontro per gli addetti ai lavori, che anno dopo anno è divenuto punto di riferimento per il confronto fra il cinema italiano e il cinema europeo. “Abbiamo cominciato tenendo i piedi ben saldi a terra – commenta
il direttore artistico Luca Evangelisti – e oggi possiamo dire di esserci allargati come in un Risiko che si gioca in dimensioni naturali. I primi tre anni le opere selezionate provenivano solo da Italia e Svizzera, paesi cui si è aggiunto lo scorso anno il Belgio francofono. Quest’anno il festival si apre anche al Belgio fiammingo e al Portogallo”. E il Portogallo riporta al discorso iniziale, a quegli Occhi di cui si diceva, thriller psicologico di Lorenzo Bianchini e frutto concreto degli “Incontri professionali” del 2006, che hanno favorito la collaborazione tra il regista italiano e il produttore portoghese Francisco Villa Lobos.
“Il contatto – continua Evangelisti – è il nostro obiettivo primario; abbiamo favorito l’occasione perché eravamo convinti che i due potessero trovarsi in sintonia e così è stato. Noi non rientriamo poi nella produzione del film, ma seguiamo comunque da vicino il percorso dei lavori che nascono. Occhi è stato girato nel 2007 e ora è pronto per essere distribuito; a Stresa ospiteremo la prima mondiale”. All’edizione 2010 partecipano lungometraggi provenienti da ciascuno dei paesi coinvolti; tra gli altri, per l’Italia Velma, del regista friulano Piero Tomaselli, e per la Svizzera l’atteso Cargo, di Ivan Engler e Ralph Etter. “Al nostro festival partecipano paesi dal volume produttivo medio-piccolo; è una scelta ben precisa, perché sono più gestibili e perché hanno ovviamente più interesse a presenziare. Noi andiamo oltre il concetto di ’festival vetrina’ e lavoriamo sugli aspetti tecnici ed economici della cinematografia. Persino il Torino Film Festival ha creato un progetto di tutoring chiamato Torino Film Lab, in cui si forniscono input per produrre”. Incontri, quindi, a sostegno della creatività dei professionisti e, allo stesso tempo, organizzati per spiegare, far conoscere al pubblico l’universo delle pellicole indipendenti. “La cittadina di Stresa – conclude Evangelisti – è un soggetto fondamentale, anche perché molte iniziative sono dislocate negli angoli più suggestivi della perla del lago Maggiore: dalle tradizionali serate all’aperto fino agli aperitivi-concerto, dai reading dal vivo fino alle animazioni e ai workshop di formazione cinematografica indirizzati ai giovani del territorio. In omaggio ai Mondiali verrà anche proiettato sullo schermo di piazza Cadorna un documentario sul mondo del calcio internazionale e non mancherà la collaborazione con il concorso di Miss Stresa”. La bellezza, in fondo si sa, è declinata in molteplici forme e gli occhi da sempre si schiudono per cercarla. Di fronte a una passerella così come a uno schermo, che diventa specchio di una realtà altra in cui immergersi e sognare.
tive ia z i n i e l e m l i if L’apertura Lunedì 14 giugno, alle 18.30, inaugurazione con l’anteprima mondiale di Occhi, firmato da Lorenzo Bianchini, che al termine incontrerà il pubblico presso l’Enoteca da Giannino (ore 20). A seguire, in omaggio ai Mondiali in Sudafrica, gli ICS proiettano sul grande schermo di piazza Cadorna la prima partita dell’Italia e a seguire Les arbitres di Yves Hinant, documentario belga sul mondo delle giacchette nere, girato dietro le quinte con l’autorizzazione della UEFA.
Per la Svizzera: un’altra anteprima italiana, Complices, opera dedicata al mondo della prostituzione giovanile, presentata al 62° Festival Internazionale del Film di Locarno e premiata all’ultimo Festival del Cinema di Chicago, brillante debutto di Frédéric Mermoud nel lungometraggio; Verso - L’ombra del crimine, di Xavier Ruiz, thriller fantascientifico che ruota attorno a un poliziotto tormentato dal fantasma del fratello morto; e l’affascinante documentario Hugo en Afrique, girato con passione dal regista svizzero Stefano Knuchel, che l’annuncia come il primo di quattro film dedicati alla vita e all’arte di Hugo Pratt. La proiezione, alla presenza del regista, è uno degli eventi speciali di questa edizione degli ICS. Il Portogallo, oltre a Occhi, il thriller psicologico di Lorenzo Bianchini, porta a Stresa A corte do Norte, del maestro João Botelho, melodramma al femminile che, partendo da Giuditta e Oloferne di Caravaggio, racconta la storia di Emília de Sousa, la più grande attrice teatrale lusitana del XIX secolo. Ci sarà poi l’anteprima italiana di Call Girl, di António-Pedro Vasconcelos, film incentrato su una vicenda di corruzione politica, che in madrepatria è stato uno dei maggiori successi degli ultimi anni; infine Aquele Querido Mes de Agosto, di Miguel Gomes, presentato alla Quinzaine di Cannes nel 2008, una sorta di diario delle vacanze intessuto nei ritmi della musica popolare, che racconta una storia in cui realtà e finzione sono indistinguibili. Stresa in Luce La tradizionale collaborazione con il concorso di bellezza Miss Stresa (da cui nacque Miss Italia) quest’anno vede l’esclusiva proiezione, giovedì 17 giugno, nei giardini del Regina Palace, di un’antologia di cinegiornali dell’Istituto Luce, che racchiude fotogrammi di sessant’anni di storia, costume e società stresiana, e non solo, dagli anni Trenta agli anni Novanta: dai concorsi di bellezza alle passerelle di moda, dai saloni automobilistici e di promozione turistica all’annuale consegna del Bagatto d’Oro, premio per le pubblicità radiotelevisive, fino alle presenze ai convegni cinematografici e politici di grandi ospiti come Ernest Hemingway e Goffredo Lombardo. Stresa Off Completano il programma iniziative dislocate negli angoli più belli di Stresa: dalle tradizionali proiezioni serali all’aperto (quest’anno nella centralissima piazza Cadorna) agli aperitivi-concerto dell’Ora ICS in luoghi inusuali del centro storico; dai reading dal vivo agli incontri con autori e ospiti del festival. Tra i gruppi musicali che suoneranno all’ora dell’aperitivo: Soul Sissy (il giorno 17 all’Enoteca La Cambusa), Fabolous Fifty (il 18 al Bar Caffè Moka Stresa), Shot on sight (il 19 all’Enoteca da Giannino), D Soul (il 20 al Camelot Pub).
Le proiezioni Il programma prevede titoli per ogni paese partecipante. Per l’Italia: Velma, del regista friulano Piero Tomaselli, girato nella splendida laguna di Marano e già vincitore del Premio del Pubblico al Trieste Film Festival e del Gold Remi Award al 43° WorldFest di Houston, in Texas; Mirna, di Corso Salani, poetico road movie sulla femminilità di una giovane sudamericana in fuga da Buenos Aires, presentato con successo al Festival Internazionale del Film di Locarno, nel 2009; e L’uomo fiammifero, di Marco Chiarini, tra i titoli indipendenti più apprezzati dell’ultima stagione cinematografica, metafora dolce e struggente, ironica e giocosa della fanciullezza e della crescita. Per il Belgio francofono: il pluripremiato Amer, di Hélène Cattet e Bruno Forzani, omaggio al cinema erotico-fantastico degli anni Settanta e più in particolare al giallo italiano, di cui riprende stili e musiche (nella colonna sonora brani di Stelvio Cipriani, Ennio Morricone e Bruno Nicolai); e Simon Konianski, di Micha Wald, commedia picaresca, con una decisa componente jiddisch, presentata fuori concorso al Festival Internazionale del Cinema di Roma 2009. Per il Belgio fiammingo: in anteprima italiana l’atteso My Queen Karo, di Dorothée Van Den Berghe, ritratto vivace e realistico del passaggio all’età adulta di una bambina, all’interno di una comune hippy di Amsterdam nei primi anni Settanta.
Nella Nebbia
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Facciamo quello che ci pare di Marco Guerrieri
Toxic Poison - The Beast is Back Le istituzioni parlano di Vercelli ‘città d’Arte’; “Nella Nebbia” sottolinea: ‘città con il più alto numero di band’ Incontro Alessandro (Alo) Sogno e facciamo due chiacchiere nel suo studio alle porte di Vercelli. Ci sono chitarre appese alle pareti, monitor e pc che spuntano dal gigantesco mixer, insieme a tante altre piccole e grandi diavolerie che si sono accumulate ed ammassate negli anni nei pochi metri quadri vivibili della sala regia. L’elemento comune, negli incontri di questo tipo, a prescindere dai musicisti che s’intervistano e dai generi che propongono, è la riflessione iniziale sulla situazione molto particolare nella quale versa la musica a livello globale e di come ci sia soltanto la passione a mandare avanti tutto ciò che
in tv non ci arriva. “È il bisogno di fare musica!” dice Alo, “perché la crisi la vedi anche dai negozi di strumenti musicali, dove la qualità negli anni si è progressivamente abbassata, dove raramente ormai ti capita di rimanere abbagliato dal pezzo esposto in vetrina. Basti pensare che anche le grandi case produttrici di strumenti hanno delocalizzato gli stabilimenti per produrre in Cina o Corea.” Questo fenomeno è figlio legittimo della morte del mercato discografico che porta a vivere la musica quasi esclusivamente come un hobby spesso costosissimo, fatto di mille speranze e di sogni che si spaccano contro il muro della realtà e di mille stratagemmi che possano permettere di vendere qualche cd ma soprattutto di fare serate live,
perché rimane forse l’ultima possibilità per cavare qualche euro da questa meravigliosa passione. Sì, i live, ma anche su questo tema Alo è impietoso: “perché spesso al pubblico del locale in cui si va a suonare non interessa nulla (o poco) di chi si sta esibendo e di che cosa sta facendo. Da questa dura riflessione parte la scelta di fare con The Beast is back solo quello che ci va di fare! Perché comunque non porta a molto e soprattutto non è un lavoro!” Da qui in avanti, però, entro in campo io, che comprendo lo sfogo di Alo, ma che il disco l’ho sentito e risentito un sacco di volte e lo trovo potente e diretto, crudo e sincero. Trovo che la scelta di fare ciò che si vuole piuttosto che strizzare l’occhio al pubblico sia stata pie-
namente azzeccata. I pezzi sono una splendida miscela di passione e tecnica, di hard rock alla Black Sabbath e di blues, con forti influen-
ze Zeppeliniane e anche momenti di pura psichedelia. Che poi i Toxic Poison abbiano aperto concerti per i Lacuna Coil nel 2004 e che
abbiano vinto nel 2002 il festival nazionale TENDENZE lo aggiungo con orgoglio, con ‘orgoglio di uno che crede nella passione che lega una città come Vercelli alla musica. Che poi per le istituzioni sia più semplice esporre generici cartelli ‘città d’Arte’ piuttosto che evidenziare che la nostra è anche la ‘città con il più alto numero di band’, sta a “Nella Nebbia” sottolinearlo con entusiasmo. Toxic Poison, The Beast is Back, www.myspace.com/ toxicpoisonband, distribuzione AudioGlobe, nei negozi di dischi
Stai al tuo posto di Davide Vergnano
Keep your seat La stagione 2010 della Galleria d’Arte Moderna di Torino si è aperta con la mostra Keep Your Seat, visitabile fino al 23 maggio, curata da Danilo Eccher e Maria Cristina Didero, dedicata all’oggetto sedia fra design e arte contemporanea. L’idea di fondo dell’esposizione è quella di indagare sul significato e sulla forma che la sedia può assumere a seconda dell’ambito di intervento e del contesto storico, culturale e filosofico di ogni singolo artista e designer coinvolto. Le opere ospitate provengono in buona parte dal Vitra Design Museum di Weil am Rhein e dalla collezione privata del suo direttore, Alexander von Vegesack, cultore e collezionista di sedie. L’uomo si confronta con la sedia fin dai tempi più antichi, oggetto onnipresente nella vita di tutti, dal seggiolone alla poltrona presidenziale, passando per la sedia della cucina e del barbiere. La creazione di una sedia è una sfida costante, in bilico fra ergonomia e forma perfetta. Su questo rapporto l’esposizione indaga, presentando lavori molto diversi fra loro, in cui la molteplicità dei linguaggi costituisce il filo conduttore del percorso espositivo, dal bisogno comune di trovare un posto su cui sostare… e all’impossibilità di fermarsi. L’oggetto concreto diventa metafora spaziale di lontananze e di solitudini, alla ricerca continua e costante di un senso.
Le 63 opere in mostra sono decisamente eterogenee, c’è lo sgabello Butterfly del designer giapponese Sori Yanagi, dalle forme orientaleggianti ottenute utilizzando le moderne tecniche di lavorazione e deformazione del legno, il cui profilo ricorda le ali di una farfalla. Si prosegue con le geometrie essenziali della sedia “respingente” di Marisa Merz, la sedia AT di Armando Testa, costituita dalle sue iniziali. C’è poi la sedia Grano del designer Alessandro Mendini, opera in plexiglas trasparente e riempita di chicchi di mais. Interessante è la rilettura di Christoph Büchel della storica sedia di Gerrit T. Rietveld Red and Blue del 1918, che diventa un inquietante strumento di costrizione con cinghie e lacci di cuoio per caviglie e polsi. Ci sono poi le sedie intagliate del gardenese Adolf Vallazza, le cui forme richiamano stili tribali africani. Suggestiva è la composizione spaziale Right of Return (By Themselves and Of Themselves) dello statunitense Marc André Robinson, realizzata appositamente per la mostra, che unisce più di venti sedie, recuperate nei mercatini dell’usato torinesi, in una forma circolare sospesa, creando una struttura fluida per rappresentare la circolarità della memoria. Una sala è dedicata ad alcuni lavori del torinese Carlo Mollino ed al cortometraggio di Simon Starling Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five, che esplora le forme ed i dettagli della Sedia del 1959 di Mollino. Il video è proiettato a ciclo continuo attraverso
un’installazione in cui la pellicola è a vista e si snoda per tutta la sua lunghezza scorrendo su rocchetti e pulegge. C’è poi il divano antropomorfo Corpse Sofa del gruppo multidisciplinare Atelier Van Lieshout , in cui inquietanti sagome umane di schiuma, dipinte di nero, si intrecciano e costituiscono la struttura della seduta e dello schienale. Un’altra opera evocativa è Le Salon Courbé dell’egiziana Ghada Amer, un divano in stile classico neocoloniale, ricamato a mano con disegni astratti, che reca sullo sfondo della seduta carta da parati su cui si ripetono le parole terrore e terrorismo in inglese, facendo emergere un sottile senso di inquietudine, in contrasto con lo stile elegante e la bella forma del divano. Continuando il percorso incontriamo un’installazione interessante, Blue and White State dello statunitense Tony Oursler, composta da una poltrona rovesciata sotto la quale è disteso un ovale che è uno schermo su cui viene proiettato un volto che parla, creando un forte contrasto fra la desolazione degli oggetti sparsi e lo spaesamento dell’immagine narrante. I materiali utilizzati nei lavori esposti sono i più diversi, oltre al legno e al metallo, c’è il cartone arrotolato delle sedie di Frank O. Gehry, progettista del museo Guggenheim di Bilbao, la cera fusa e le candele utilizzate dall’artista cinese Chen Zhen nell’opera Un Village sans frontières, che raccoglie sedie di bambini di diversi paesi del mondo e
le trasforma in piccole case di candele da attaccare al muro, per creare una sorta di villaggio universale. Questo progetto ha una sua poetica a livello visuale, ma solleva anche questioni ideali più complesse ed universali: l’uguaglianza, la convivialità, la tolleranza e la comprensione reciproca, una coesistenza, un dialogo senza frontiere. La mostra si chiude con le esili strutture filiformi degli Eroi, installazione di Giuseppe Gallo composta da dodici sedie in bronzo, alte più di due metri, dalle gambe sghembe e irregolari, che si allungano verso l’alto, instabili e precarie, per non dimenticare la fragilità dell’esistenza. Da segnalare ancora è il percorso visivo che lega i lavori fra di loro, un circuito elettrico stampato sul pavimento delle sale, metafora della relazione intermittente fra arte e design che propone l’idea del corto circuito come rapporto dialettico fra elementi e mondi apparentemente distanti, ma in realtà comunicanti: la cosa importante è che ognuno stia al suo posto.
Artisti in mostra: Ghada Amer, Cristoph Büchel, Felice Casorati, Giuseppe Gallo, Phillip Lai, Marisa Merz, Tony Oursler, Marc André Robinson, Doris Salcedo, Alberto Sartoris, Simon Starling, Adolf Vallazza, Vedovamazzei, Chen Zhen. Designer in mostra: Gae Aulenti, Carlo Bugatti, Fernando e Humberto Campana, Joe Colombo, Martino Gamper, Frank O. Gehry, Coop Himmelblau, Massimo Iosa Ghini, Shiro Kuramata, Charles Rennie Mackintosh, Alessandro Mendini, Carlo Mollino, Jasper Morrison, Olivier Mourgue, Rick Owens, Verner Panton, Gaetano Pesce, Gerrit T. Rietveld, Armando Testa, August Thonet, Herbert Von Thaden, Sori Yanagi, Tokujin Yoshioka. http://www.gamtorino.it/ http://www.design-museum.de
In città di Studio Kaboom
Terapia e borsette di Veronica Gallo
FeisBùk
Profumo di cambiamentio
Un incidente ciclistico, un perone fratturato, FaceBook e un pennarello nero a punta grossa… questi gli ingredienti che mescolati sapientemente creano “a Book from FeisBùk” di Lello Ardizzone, personalità eclettica di una per nulla consueta Vercelli. Commerciante, musicista, ciclista amatoriale e disegnatore satirico Lello Ardizzone, in arte Ardilello, raccoglie in questo piccolo tomo fitto fitto di bianchi e neri potenti e irriverenti, tutto il succo della nostra bizzarra società, con l’arma della satira e la virale diffusione di un mezzo come FaceBook, appunto,
in grado di mettere in contatto e condivisione ogni informazione in tempo reale tra una comunità di amici tutti in rete tra loro. Un libro divertente da sfogliare e risfogliare, accompagnato passo passo dai commenti degli amici dell’autore, commenti riportati anche graficamente come da social network, commenti divertiti, sintetici come il mezzo richiede, appassionati, e soprattutto molto vicini all’autore… una sorta di spiata nella vita affettiva di Ardilello che si diverte giocando con i personaggi che impazzano su giornali e tv di tutta Italia, che sono il nostro costume, la nostra società. Importante sottolineare che parte del ricavato di questo libro sarà devoluto all’Associazione “INSIEME” di Vercelli, che si occupa di fornire assistenza domiciliare non sanitaria a pazienti oncologici in fase avanzata.
Il profumo della lavanda in fondo al cassetto. Il profumo d’India dei camicioni di cotone. Il profumo di pomeriggi in bici degli abiti a fiori. L’odore di pioggia d’agosto sulla giacca a vento blu. Il profumo di zagare del vestito da cerimonia Il sentore di sabbia degli infradito da mare.
Il profumo delle sere d’estate dei maglioncini di cotone. L’odore di cuoio delle paperine scollate. L’aroma di sughero delle zeppe alte alte. Non sto delirando, sto facendo il cambio dell’armadio! E nel mentre prendo gli appunti necessari ad un ragionato elenco pro saldi. Ecco cosa cercherò appena il simbolo della percentuale apparirà nelle vetrine dei negozi; prima di tutto leggins in colori chiari: sono quest’anno il sostituto del collant, già da mesi li porto blu, viola e neri con piede nudo e paperina, incurante dei geloni! Il colore chiaro è un azzardo, ma sempre meglio delle gambe bianchicce che mi ritrovo. Meno zeppe più Audrey, queste ultime sono le scarpine anni cinquanta col tacco piccolo e sottile, sì proprio quelle pericolosissime per
le caviglie, evidentemente sono gli ortopedici a dettar legge nel mondo della moda! Qualcosa con maniche o spalle importanti: ebbene sì le spalline imbottite stanno tornando. Un vestito in stile dama inizio ottocento: non so se andrà di moda, ma sto rileggendo l’opera omnia di Jane Austen e mi sento tanto Elisabeth Bennet. Dopo queste considerazioni ritorno alle sensazioni olfattive chè il cambio non si fa da solo! Il profumo della seta, perché la seta “sa” di liscio e voluttuoso, di tutti i miei foulards. L’odore di carta velina nelle cappelliere. L’aroma di legno svedese nei porta abiti dell’Ikea. L’odore di eccitazione e paura nel tailleur del momento importante. Questo allora lo metto a lavare. L’odore di cloro dei costumi da bagno. Mi correggo, il profumo di focaccia e cornetto dei costumi da bagno, dal momento che passano più tempo al bar che in acqua. Il profumo di nuovo di tutti i capi taglia 42, che diligentemente ripongo nella parte “Grandi speranze” dell’armadio. Il profumo di me in tutti quei capi che viaggiano da anni da un posto all’altro dell’armadio e non si spostano mai dal mio cuore.
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Inviaci le tue segnalazioni a: agenda@nellanebbia.it
INFORMAGIOVANI CITTA’ DI VERCELLI
C.so Libertà, 300 - 13100 Vercelli Tel. 0161.25.27.40 - Fax 0161.54.384
E-mail: informagiovani@comune.vercelli.it
Web: www.informagiovanivercelli.it
“Cultura”
da Lun. a Ven. alle ore 17.40
“Segnalibri”
da Lun. a Ven. alle ore 18.40
Michele Trecate
www.vercellink.com
4 venerdì Musica
Biella XXIX Rassegna Organistica Internazionale Achille Berruti Cattedrale di Santo Stefano Ore 21.00 Per info:Associazione Culturale Storici Organi del Piemonte - Tel. 015 767350 www.storiciorganipiemonte.com storgap@gmail.com Vercelli officine Sonore Luca Francioso solo concert Dalle 22.00 Per info: www.officinesonore.org
Novara Blues Cafè NovaraJazz, Djset Parco dell’Allea Ore 24.00 Per info:www.novarajazz.org
Orta San Giulio (NO) Ortissima Percorsidorta 2010. Rabarama Palazzo Penotti Ubertini Via Albertoletti, 31 Ore: 14.30 Fino al 3 ottobre Per info: www.ortissima.com
Prato Sesia (NO) Prato Sesia Music Festival, concorso per gruppi emergenti Fino al 6 giugno Per info www.pratosesia.com
5 sabato
Incontri
Nibbiola (NO) Aspettando l’Estate La Pineta Ore: 19.30 Fino al 7 giugno Per info: www.comunedinibbiiola.it
Vercelli Rioni alla ribalta spettacolo di musica celtica P.za Cavour Dalle 20.30 alle 24.00 Per info: ASCOM Tel. 0161.250045
Mercatini
Briona (NO) Salone del Castello Solaroli Musaicum Piazza Solaroli Per info: 0321/826080
Arte
Galliate (NO) Castello Sforzesco Vintage Festival Ciao Ciao Bambina Fino al 6 giugno Per info: www.prolocogalliate.it Novara NovaraJazz, Jam session giovani Piazza delle Erbe Ore 10.00 Per info:www.novarajazz.org Novara NovaraJazz, Gallo and the Rooster e Hazmat Modine Piazza Duomo Ore 21.00 Per info:www.novarajazz.org Novara Birreria San Marco NovaraJazz, Jam session giovani Via Negroni, 3 Ore 22.00 Per info:www.novarajazz.org
Arona (NO) 48° Fiera del Lago Maggiore Piazza Aldo Moro Ore: 14.30 Fino all’8 giugno Per info: www.fieralagomaggiore.it Arona (NO) Marilyn Monroe, l’arte della bellezza Villa Ponti Via San Carlo, 63 Ore: 10.00 Fino al 28 novembre Per info: www.marilynmonroeartebellezza.it Landiona (NO) Il mondo di Guareschi Salone dell’Oratorio Parrocchiale Strada Provinciale, 16 Fino a fine giugno Per info: www.comune.landiona.no.it Novara Geminemuse, Bilderadas. Omaggio a Agy Warburg Biblioteca Negroni Corso Felice Cavallotti, 4/6 Fino al 18 luglio Per info: www.comune.novara.it Orta San Giulio (NO) Il Lago. La pittura dell’Ottocento tra Piemonte e Lombardia Palazzo Penotti Ubertini Via Albertoletti, 31 Fino all’11 giugno Per info: www.associazioneoperaprima.it
Incontri
Biella Notte Bianca dei Bambini Fondo Edo Tempia, Via Italia e Piazza Martiri Ore: 15.00 Per info: Play Eventi - Tel. 015 8493728 o 335 5447027 Biella Strabiella 2010 Riedizione della storica corsa podistica Per info: Claudio Bisoglio - Tel. 349 6007691 Vercelli Dare Voce ai Siblings “cosa significa crescere con un fratello disabile” Villa Cingoli (via Ariosto 2) Ore: 15.00 Per info: Gruppo AMA, Via L. Ariosto 2 - Vercelli, Tel. 3663676801 Novara Novara Jazz: Visita guidata alla città Ore: 10.00 Per info:Sig. www.novarajazz.org Novara NovaraJazz: Presentazione dei volumi ‘Jazz is a woman’ e ‘Speak Jazzmen’ di Guido Michelone, con Antonio Ribatti Libreria Lazzarelli Via Rosselli, 45 Ore 11.00 Per info: www.novarajazz.org Casalbeltrame (NO) Invito alla Poderia: degustazioni e cena Poderia Vicolo della Chiesa, 1 Ore 20.00 Per info: www.casalbeltrameonline.it
Arte
Vercelli Uno sguardo sull’Antico Egitto “Mistero di una mummia - Il progetto Ankhpakhered”
Museo Leone Ore 18.00 Per info: Museo Leone Tel. 0161.253204 Borgomanero (NO) Mostra personale di Silvia Ceffa Palazzo Tornielli Corso Cavour, 16 Ore: 10 Fino all’11 giugno Per info: www.comune. borgomanero.no.it
Per info: Comunità Ebraica Tel. 339.2579283 Vercelli Premiazione “Concorso Nazionale di Poesia” Alle 16.30 presso il Piccolo Studio premiazione del concorso. Per Info:Famija Varsleisa Tel. 0161.213430
Novara Mercatino dell’antiquariato Piazza IV Novembre Ore 8.00 Per info: 0321/3703360
Novara “L’Esplora. Cerca. Osserva. Gioca” - La domenica al Museo Faraggiana Ferrandi: ‘Charles Darwin la natura in evoluzione’ Museo Faraggiana Via G. Ferrar13 Ore10.00 Per info: www.comune.novara.it
Musica
Musica
Mercatini
Vercelli officine Sonore UNe Passante+CARLOT-TA in concerto Dalle 22.00 Per info: www.officinesonore.org Novara NovaraJazz: Fermata Jazz Djset davanti al Teatro Coccia Via Rosselli, 47 Ore 18.00 Per info: www.novarajazz.org Novara NovaraJazz: Willem Breuker Kollektief Baby Charles Piazza Duomo Ore 21.00 Per info: www.novarajazz.org Novara Blues Cafè NovaraJazz: Djset Parco dell’Allea Ore 24.00 Per info: www.novarajazz.org Romagnano Sesia (NO) NovaraJazz: “Tramonto in Jazz” Jazz&wine - Gioel Severini trio Villa Caccia Viale Antonelli, 1 Ore 18.00 Per info: www.novarajazz.org Vicolungo (NO) Saturdayght summer, Electric Jam, Tributo a Pino Daniele New Fantasy Bar Piazza Mazzini, 6 Ore 22.30
Teatro
Sordevolo Cena con delitto La Compagnia Anubisquaw presenta “Troppo odio per Madame”: giallo brillante in tre atti Villa Cernigliaro Ore 22.30 Per info: Villa Cernigliaro - Tel. 015 2562174 o 015 2562793 www.villacernigliaro.it villa.cernigliaro@libero.it
6 domenica Mercatini
Candelo, Ricetto Mercato dei produttori agricoli Partecipazione espositori gratuita. Botteghe di artigiani ed artisti del borgo aperte ai visitatori. Per Info: Comune di Candelo - Tel. 015 2534118 www.prolococandelo.it prolococandelo@tin.it Novara Quartiere San Martino San Martino in fiore Ore 8.00
Incontri
Vercelli Relazione “Tien-Tsin: ebrei nella Cina moderna, 1900-1945” Sala Foa Ore17.30
Carpignano Sesia (NO) Note Dipinte – Rassegna musicale nel romanico novarese Esibizione allievi del Civico Istituto musicale Brera Chiesa di S. Pietro Ore18.00 Per info: www.turismonovara.it Oleggio (NO) NovaraJazz: Jazz & Wine Brunch Parco Beldì Ore12.00 Per info: www.novarajazz.org Stresa (VB) XX Festival Organistico Internazionale: Daniel Matrone Chiesa Parrocchiale SS Ambrogio e Theodulo Via Pr. Margherita, 1 Ore21.15 Per info: www.storiciorganipiemonte.com Biella Gran Galà dell’Operetta Compagnia La Belle Epoque Teatro Sociale Villani Ore16.00 Per info: Confartigianato sig.re Anna o Anna Maria - Tel. 015 8551711 www.confartigianatobiella.it biella@biella.confartigianato.it
8 martedì Incontri
Vercelli Conversazioni Musica e Vino: Il vino nella Divina Commedia Corte dell’Oca Via Pertossi, 27 Ore 21.00 Per info: www.lacortedelloca.it
9 mercoledì Nella Nebbia Party Novara Blues Cafè Presentazione Nella Nebbia con i Park Avenue Parco dell’Allea Ore 22.00
10 giovedì Musica
Vercelli “Area 24 live” Concerto di Moonrock e Windburn Area 24 via Caduti sul Lavoro Ore 23.00
Incontri
OrtaCirkos, Kermesse di Circo contemporaneo Orta San Giulio (NO) Piazze e vie del centro storico Ore: 18.00 Per info: www.ortacirkos.it
11 venerdì
Musica
Vercelli Jazz:Re:Found - Vercelli Music Art Festival 11/12/13 giugno Per info: www.jazzrefound.com Biella XXIX Rassegna Organistica Internazionale “Achille Berruti Basilica di S. Sebastiano 10.30, 11.30, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00. Per info: Comunità Ebraica tel. 339.2579283 Vercelli officine Sonore OK FESTIVAL OUTDOOR Dalle 22.00 Per info: www.officinesonore.org
Incontri
Biella Aperitivi informativi Evento finale di “Oltre i confini”: Palazzo Ferrero, corso del Piazzo 25 dalle 18 alle 23 Per info: Informagiovani - Tel. 015 3507380/381/385 www.comune.biella.it infogio@comune.biella.it Novara Novara Art Festival Piazze e vie del Centro storico Ore: 21.00 Fino al 13 giugno Per info: www.novarartfestival.org Oleggio Castello (NO) Festa della birra Centro Don Orlando Ore: 21.00 Fino al 13 giugno Per info: www.prooleggiocastello.it
12 sabato Incontri
Biella 80° di Fondazione Gruppo Alpini Biella Centro Vernato Monumento ai Caduti Ore12 .00 Bolzano novarese (NO) Alla corte sul Lago, Rievocazione medievale Dimora Borsini-Marietti Via Torre, 36 Ore10.00 Fino al 13 giugno Per info: 329/0903694
Arte
Arona (NO) Collettiva Quantarte Spazio Moderno Piazza Martiri della Libertà, 36 Fino al 27 giugno Per info: www.arteadarona.net
Musica
Vercelli officine Sonore OK FESTIVAL OUTDOOR Dalle 22.00 Per info: www.officinesonore.org Casalvolone (NO) Chiesa di San Pietro Musaicum Via Dosso, 10 Per info: www.comune.casalvolone.no.it Stresa (VB) Chiesa Parrocchiale SS. Ambrogio e Theodulo XX Festival organistico internazionale: Orchestra Filarmonica Biellese Via Pr. Margherita, 1 Ore 21.15 Per info: www.storiciorganipiemonte.com Vicolungo (NO) New Fantasy Bar Saturday night summer, 8 note Piazza Mazzini, 6 Ore 22.30
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Nella Nebbia segnala: “Giornate Musicali”: tre concerti d’eccezione per l’originale rassegna di Borgosesia. Venerdì 11 giugno alle 21.00, presso la Chiesa Parrocchiale Cantores Mundi Sabato 12 giugno al Teatro Pro Loco alle 21.00 Dino Piana Domenica 13 giugno al Teatro Pro Loco alle 21.00 Paolo Fresu
Nella Nebbia segnala:
14_22
13 domenica Incontri
Sordevolo “Passione di Cristo 2010” Anfiteatro Giovanni Paolo I Ore 16.00 Per info: Associazione Teatro Popolare di Sordevolo - Tel. 015 2562486 www.passionedicristo.org passione@passionedicristo.org Roppolo “Ottimi d’Oro 2010” Castello di Roppolo Ore 16.00 Per info: Enoteca della Serra - Tel. 0161 987520 info@enotecadellaserra.it Novara Festa delle Mondine Parco dell’Allea Ore 10.00 Per info: 0321/513657
Mercatini
Trecate (NO) Mostra mercato di oggetti antichi e usati Piazza Cavour Ore 8.00 Per info: www.comune.trecate.no.it
Musica
San Nazzaro Sesia (NO) Abbazia Benedettina Esibizione Orchestra Giovanile scuola di Musica Dedalo Via Barbavara, 1 Ore 18.00 Per info: www.turismonovara.it
14 lunedì Cinema
Stresa (VB) Regina Palace Incontri Cinematografici di Stresa Corso Umberto I, 33 Ore: 15.00 Fino al 20 giugno Per info: www.stresacinema.org
APERTURA SERALE DELLA GALLERIA FRANCO SOFFIANTINO OGNI GIOVEDì SERA FINO ALLE ORE 22 - DAL 10 GIUGNO COCKTAIL DALLE 19.30 Giovedì 10 giugno: Alessandro Castiglioni intervista Andrea Nacciarriti h 21>24 PER MAGGIORI INFO SU APPUNTAMENTI E INIZIATIVE W_WWW.FRANCOSOFFIANTINO.COM INFO@FRANCOSOFFIANTINO.IT
Con il supporto di: NICOLA’S WINE AND PASTA, via Rossini 14b, Torino
Nella Nebbia segnala:
ZAION Sabato 5giugno ore 18.00 Galleria Zaion - Salita di Riva, 3 (ex lanificio Pria), 13900 Biella 380 5140212 zaira@zaiongallery.com
Paola Ravasio “L’intimità del Divenire”
15 martedì Incontri
Arona (NO) Corte dell’Oca Conversazioni Musica e Vino: il fuoco nel cuore del vuoto: valenzesoteriche nell’arte di Yves Klein, con Cristina Trivellin Via Pertossi, 27 Ore 21.00 Per info:Comune di Candelo - Tel. 015 2534118 www.prolococandelo.it prolococandelo@tin.it
16 mercoledì Incontri
Fontaneto d’Agogna (NO) Palatenda Fontaneto Arte e Sapori Piazza Castello Fino al 3 luglio Per info: www.comne.fontaneto.no.it Candelo Candelo sotto le stelle Corsa non competitiva km 7/8. Ore 20.00 Per info: Comune di Candelo - Tel. 015 2534118
17 giovedì
della propria creatività. Per info: Confesercenti Tel. 0161.501595
Musica
Vercelli “Area 24 live” Concerto di Cantina Sociale Ore 23.00 Area 24 via Caduti sul Lavoro
18 venerdì Incontri
Magnano 45° anniversario di fondazione del Gruppo Alpini Chiesa di S. Marta Ore 21.00 Per info: www.prolocomagnano.it segreteria@prolocomagnano.it Galliate (NO) Street Games 2010 Piazza Vittorio Veneto Fino al 28 giugno Per info: www.comune.galliate.no.it Oleggio Castello (NO) Festa della birra Centro Don Orlando Ore: 21.00 Fino al 20 giugno Per info: www.prooleggiocastello.it
Mercatini
Novara “Curiosità a Novara”, mercatino antiquariato, artigianato, etnico, collezionismo Piazza Gramsci e Corso Mazzini dalle 8.00 Fino al 19 giugno Per info:0321/3703361
Musica
Biandrate (NO) Musaicum, Concerto dell’Orchestra Sinfonica della Rai Chiesa di San Colombano Piazza della Chiesa, 6 Per Info: 0321/83122
19 sabato
Musica
Vercelli officine Sonore FOLKERMESSE 2010 Dalle 22.00 Per info: www.officinesonore.org Arona (NO) Saturday night summer, Travellin’ road New Fantasy Bar Piazza Mazzini, 6 Ore 21.15 Per info: www.sonataorgani.it Vicolungo (NO) V Festival Organistico Internazionale “Sonata Organi”, Magnificat per Soli, Coro e orchestra di Johann Sebastian Bach Chiesa San Graziano Ore 22.30
20 domenica Incontri
Vercelli Una serata in piazza per un approccio al 150° dell’Unità nazionale “Da vedere, da ascoltare: luci, voci, movenze di danza raccontano quadri di storia piemontese” Piazza Cavour Ore: 21.00 Per Info: Vercelliviva Tel. 0161.257640 Magnano 45° anniversario di fondazione del Gruppo Alpini Ore: 8,45 Per info: www.prolocomagnano.it segreteria@prolocomagnano.it Sordevolo Pranzo spettacolo Ore: 13.00 Per info: Villa Cernigliaro - Tel. 015 2562174 o 015 2562793 www.villacernigliaro.it villa.cernigliaro@libero.it
Musica
Incontri
Candelo Concerto di musica popolare (anni ’60 e ’70) all’interno del Ricetto nell’ambito della festa della musica. Candelo, interno Ricetto Per Info: Comune di Candelo - Tel. 015 2534118 www.prolococandelo.it prolococandelo@tin.it
Magnano Festa di inizio estate Ore 19.00 Per info: www.prolocomagnano.it segreteria@prolocomagnano.it
Novara Seminario Tecnica Vocale con Wayne Ellington e Jason Thompson Teatro Coccia Piazza Martiri Ore 9.30 Per Info: www.novaragospel.it
Viverone Escursione del viandante Per info: Comune di Viverone - Tel. 0161 987021
Novara Notte Bianca Piazze e vie del centro storico Ore: 15.00 Per Info: www.nottebiancanovara.com
Arte
Vercelli Uno sguardo sull’Antico Egitto - appuntamenti egittologici Museo Leone Ore 18.00 Per info: Museo Leone Tel. 0161.253204 Borgomanero (NO) Mostra personale di Silvia Travino Palazzo Tornielli Via Cavour, 16 Ore: 10.00 Fino al 25 giugno Per info: www.comune.borgomanero.no.it
Mercatini
Vercelli Mercatino Art & Decoupage Dalle 8.00 alle 19.00 sotto i portici di Piazza Cavour hobbisti e artigiani espongono il lavoro
Mercatini
Viverone Mercato prodotti tipici lungo lago Per Info: Comune di Viverone - Tel. 0161 987021
21 lunedì Mercatini
Viverone Fiera Per info: Comune di Viverone - Tel. 0161 987021
23 mercoledì Incontri
Incontri
Vercelli La notte della prevenzione Dalle 20.30 alle 23.30 portazioni in P.za Cavour, Via V. Veneto e in V.le Garibaldi dove ci saranno esibizioni di gruppi musicali e personale sanitario e collaboratori LILT disponibili a rispondere a domande e dubbi. Per info: LILT Vercelli Tel. 0161.255517
25 venerdì Incontri
Sordevolo “Passione di Cristo 2010” Anfiteatro Giovanni Paolo II Ore: 21.30 Per info: Associazione Teatro Popolare di Sordevolo - Tel. 015 2562486 www.passionedicristo.org passione@passionedicristo.org Billa 3^ Maratonina di Biella Piazza Duomo Ore 14 apertura Villaggio maratonina Per Info:ASD Gruppo Amici Corsa - Tel. 015 8445219 www.biellasport.net biellasport@alice.it Vercelli 26 Campagna Amica - il tipico delle terre d’acqua Piazza Cavour dalle 8.00 alle 19.00 Per Info:Tel. 0161.261600
Arte
Sizzano (NO) Promoter 2010 – Il gusto e i Castelli centro città Fino al 27 giugno Per Info:www.comune.sizzano.no.it
Arona (NO) Mercatino degli hobbisti zona “Parlamentino” Ore 10.00 Per Info: www.prolocoarona.it
Vercelli Sagra di San Pietro - fino a martedì 29 Ore: 19.00 Per info:Comitato Rione Canadà Tel. 0161.596373
Sizzano (NO) 40a Mostra del Vino Sizzano DOC Centro città Fino al 3 luglio Per Info:www.comune.sizzano.no.it
Musica
Oleggio (NO) Noi, nati nei mitici anni ‘60 Piazza Martiri Ore: 20.30 Per Info: www.noinatineimiticianni60.it
Vercelli Il venerdì della Borsa Merci Alle 18.00 presso la Camera di Commercio concerto del “Varade Ensemble” e a seguire aperitivo. Per info: Camera di Commercio Tel.
Pombia (NO) E... state con noi centro cittadino Ore:14.00 Fino al 27 giugno Per Info: 0321/95333
Castellazzo Novarese (NO) Musaicum Per info: 0321/83718
Vicolungo (NO) Saturday night summer, Ball & chian, Tributo a Janis Joplin New Fantasy Bar Piazza Mazzini, 6 Ore 22.30
Borgomanero (NO) Mostra personale di Maria Teresa Quaretta Palazzo Tornielli Via Cavour, 16 Ore: 10 Fino al 2 luglio Per info: www.comune.borgomanero.no.it
27sabato Mercatini
Oleggio (NO) Cose d’altri tempi Piazza Martiri della Libertà dalle 8.00 alle 20.00 Per Info: www.comune.oleggio.no.it
Incontri
Masserano Castelli barocchi del Biellese Ore 8 .00 Per Info: Tel. 011 8179451 Viverone “LagoVagando” “LagoVagando… di giorno” e “LagoVagando… di sera ” Ore: 11 e 19 Per Info: Enoteca Regionale della Serra - Tel. 0161 987520 info@enotecadellaserra.it Roppolo Visite guidate alla dimora storica del Castello di Roppolo Roppolo, Castello Per Info:Enoteca Regionale della Serra - Tel. 0161 987520 info@enotecadellaserra.it Sordevolo “Passione di Cristo 2010” Anfiteatro Giovanni Paolo II Ore: 16.00 Per info: Associazione Teatro Popolare di Sordevolo - Tel. 015 2562486 www.passionedicristo.org passione@passionedicristo.org INFORMAGIOVANI CITTA’ DI VERCELLI
Biella Mercatino dell’Antiquariato Minore Quartiere Riva Il mercatino si svolgerà anche in caso di maltempo. Per Info: Ufficio Polizia Urbana e Commercio Tel. 015 3507224 o 015 3507295 manifestazioniriva@libero.it Biella Biella e Buona, il Mercato del Contadino Iniziativa volta a promuovere le eccellenze
a Viale V N O VA R A Cor erdi om so T R orin e o Vial re Via a le V s olt e a Via .C Ga le G G lile . V i a l e i
Via M
Corso Vercelli
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Vercelli “Area 24 live” Concerto di Alltheniko + guest Ore 23.0 Area 24 via Caduti sul Lavoro
Incontri
Arona (NO) V Festival Organistico Internazionale “Sonata Organi”, Luca Scandali Chiesa Collegiata di Santa Maria Ore 21.15 Per info: : www.sonataorgani.it
agroalimentari del territorio biellese dalle 9 alle 13 Per Info: Provincia di Biella - Tel. 015 8480611 www.provincia.biella.it
attei
at te
Musica
26 sabato
Musica
aM
24 giovedì
0161.598216
Vi
Verbania Letteraltura, inaugurazione e Michel Gazich in concerto Villa Rusconi – Clerici Via Vittorio Veneto, 12 Ore: 17 Fino al 27 giugno Per info: www.letteraltura.it
solomacello
Ufomammut Amen Ra 16
Fine Before You Came Psychofagist (con Luca Zu) Jacopo (Zu) + Giulio “Ragno” Favero Lento Viscera/// Gandhi’s Gunn Putiferio 3/4HadBeenEliminated Vulturum performing The Life Ovo+Nadja & Death Of A Wasp Tsubo Fuzz Orchestra Mongolian Barbecue (con massimo Zu) .. Be Maledetto Now! gRaFENBERg Dyskinesia dalle 18.00 Zeus! Orange Man Theory dischi+merchandise+strumenti musicali+cibo Idroscalo - via Circonvallazione, 41 - Segrate (MI) per info: www.circolomagnolia.it - miodi.blogspot.com - www.rockit.it/miodi
ALLA REGGIA DI VENARIA
Feste d’Estate a Corte 100 giorni di grande musica, arte e svago nella Reggia e nei Giardini
REAL MUSIC BIG EVENTS NEL GRAN PARTERRE
5 giugno - 30 luglio 2010 MUSIC LOUNGE IN CORTE D’ONORE 5 giugno EvEnto spEcialE in Esclusiva
Wim mertens enseMBle michael nyman e DaviD mcalmont + Michael nyMan BanD “TrumpeT power” spEcial projEct con Frank lonDon, marco markovic, Paolo Fresu e Jerry Gonzales
8 giugno nicola Piovani 10 giugno erri De luca e Gianmaria testa 16 giugno sWinG out sister 18 giugno steFano Di Battista Jazz Quartet spEcial guEst nicky nicolai 22 giugno manu katche 29 giugno malika ayane
28 giugno Paolo conte EvEnto spEcialE 4 luglio PhoeniX 5 luglio Dalla e De GreGori 6 luglio massive attack 8 luglio the cranBerries 19 luglio Gala roBerto Bolle and FrienDs 23 luglio kinGs oF convenience 26 luglio Gotan ProJect 28 luglio simPle minDs unica data italiana 30 luglio arturo Brachetti
SPETTACOLI OSPITI NEL GRAN PARTERRE 23 giugno BeAT DANCe muSIC FeSTIVAL 12 luglio GiGi D’alessio 15 - 16 - 17 luglio TrAFFIC Free FeSTIVAL
Mertens
lonDon
nyMan McalMont
Markovic
Fresu
gonzales
katche
Di Battista nicolai
Piovani
ayane
conte
Phoneix
De gregori
Dalla
Bolle
kings oF convenience gotan Project
Massive attack
the cranBerries
Brachetti
tRAFFIC FREE FEstIVAL
D’alessio in collaborazione con
Media Partners
swing out sister
testa De luca
siMPle MinDs
www.venariarealmusic.it www.lavenariareale.it tel. +39 011 4992333