Mzk news n°5 - Novembre 2017

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I PROFESSIONISTI DEL SETTORE

MTVmusic & VH1 con il music editor MARCO DANELLI

di Alessio Boccali

C

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uando la musica diventa lavoro rischiano di cambiare diverse cose nel rapporto con essa. Per non rovinare il proprio rapporto con la musica bisogna saper separare bene ciò che ci piace da ciò per cui si lavora. Nel mio caso questa separazione è ancor più fondamentale che in altri lavori dell’industria musicale. Quando lavoro non sono più “io che ascolto la musica che voglio” ma devo diventare un pubblico, devo immedesimarmi in diversi tipi di persone, considerando che i miei ipotetici fruitori avranno gusti molto differenti dai miei. La musica che trasmetto deve avere dellecaratteristiche oggettive, sociali e funzionali.”

20 |MusicaZeroKm / mzknews.com

iao Marco, cosa significa esattamente essere un music editor oggi? Come è nata questa tua professione? Significa veicolare la musica verso i giusti percorsi e canali di fruizione, per fare in modo che il pubblico entri in contatto con la musica che desidera o che desidererà ascoltare nel futuro prossimo. Ho cambiato spesso l’immagine mentale della mia professione: in questo momento storico la vedo come un grosso imbuto che ha il compito di filtrare solo le produzioni musicali interessanti per un determinato scopo. Da un primo e più magnanimo imbuto musicale sono ri-filtrate da altri imbuti sempre più piccoli e specializzati, da cui alla fine esce solo il meglio per la messa in onda dei vari programmi che gestisco. È un po’ quello che sognavo di fare da ragazzo quando non volevo rinchiudermi in un genere musicale. Sapevo che da qualche parte questa passione musicale multiforme avrei dovuto provare ad usarla per lavoro. Non ci ho mai sperato troppo, è solo quando sono stato ammesso al Master in Comunicazione Musicale [dell’Università Cattolica di Milano] che ho cambiato ottica e son diventato più consapevole dei miei mezzi. Poi da lì è stato tutto più veloce, ancor prima che finissi le lezioni del Master ottenni un colloquio per uno stage a MTV, che è dove quest’anno festeggio dieci anni di lavoro. Lavori con due giganti dei video musicali in TV: MTV e VH1. Quali caratteristiche deve possedere un video per essere adatto alla rotazione televisiva? Non ci sono delle leggi scritte. Sicuramente deve dialogare con il contesto musicale contemporaneo, deve aver qualcosa da dire ad un pubblico difficile come quello attuale e deve risultare godibile all’interno di una successione di altri video musicali per un pubblico eterogeneo. Fondamentale è l’equilibrio dei suoi aspetti: la fotografia è un elemento importante ma spesso viene sottovalutata in favore di scelte registiche decisamente troppo ambiziose, oppure alcuni video si scollano completamente dalla canzone o dall’ artista che stanno rappresentando, perdendo per strada l’obiettivo primario di saper comunicare l’immaginario della canzone e dell’interprete. L’unico banale requisito imprescindibile è puramente tecnico, cioè che la clip sia in un formato audio/video idoneo ad una messa in onda televisiva: HD broadcast. Poi meglio che il


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