Parlando di Organizzazione - eBook

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attori organizzativi a dinamiche relazionali in un continuo fieri, attraverso un inevitabile confronto caratterizzato dall’esplorazione oltre «confine» di spazi intermedi, altri da quelli usuali di una cultura organizzativa dettata dalla logica binaria dell’aut-aut. La quotidianità fa toccare con mano, con maggiore pregnanza che in un recente passato, la non scindibilità della dimensione affettiva e di quella cognitiva, coinvolte nell’esperienza di lavoro, e una conseguente maggior onerosità di ogni apprendimento e cambiamento. Siamo, con questa sottolineatura, di fronte alla seconda pietra d’angolo della costruzione organizzativa del nostro autore; in altre parole siamo di fronte alla testimonianza di una intera vita spesa nell’organizzazione, ispirata dalla profonda convinzione che i collaboratori e le collaboratrici vadano, prima di tutto, riconosciuti nelle loro emozioni, nei loro sentimenti da parte di chi ha l’autorità; passaggio indispensabile questo perché, riconosciute e riconosciuti, le collaboratrici e i collaboratori si attivino all’interno della responsabilità di ruolo per conseguire i loro risultati. “Il riconoscimento non è una rivendicazione marginale di chi lavora. Al 13


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