diario_dulp

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ferrare la prossima preda. Letale. Questo è un figlio di mignotta da cui guardarsi sempre le spalle. «Sembra che ora tu sia uno dei liquidatori più quotati della piazza». Traggo una lunga tirata di sigaretta e non rispondo. Fa molto fico e poi non saprei davvero cosa dirgli. Io faccio il mio lavoro, prendo i soldi e non cago il cazzo a nessuno. Semplice ed efficace. Fa scorrere la foto di un ragazzo verso di me. «Tommasino Esposito. Ti dice qualcosa?» «No, chi cazzo è? Uno di quei deficienti che si fanno chiudere in una casa finta con le telecamere?» «Non dire cazzate, Sellero. Questo è il figlio di Carmine Esposito». «Il Ricottaro?» «Esatto». «Va liquidato?» «Non lo so ancora. Per ora va prelevato e portato in un posto sicuro». «Un sequestro? Hai finito di fare affari con il Ricottaro?» «Forse. Sembra che quello stronzo abbia deciso di stabilirsi a Roma e di rubarmi un po’ di lavoro. Voglio capire quanto questa cosa sia importante per lui. Preferirei che tornasse a Napoli con le sue gambe». Questa strategia non si addice al Murena, sono sicuro che non la prenderebbe così alla larga se potesse. Io faccio il mio lavoro, ma devo capire sempre in cosa mi sto cacciando. «Perché non ammazzarlo subito?» «Perché non posso senza aver tentato prima la via diplomatica. Se lo ammazzassimo senza un motivo lampante, si scatenerebbe una reazione a catena tra Roma e Napoli e mi hanno suggerito di evitare». «L’Imperatore?» 201


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