Mug Magazine #23

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Mug Magazine issue 23, year XIII

L’occasione di incontrare il lavoro di Dries Van Noten avviene ogni qual volta in redazione amiamo raccogliere il pensiero, per astrarci dalla meccanica del fare ed andare alla ricerca di uno spazio d’attenzione, di sospesa tranquillità. Perciò l’occasione dell’uscita del libro che ne festeggia le 50 collezioni, "Golden Anniversary", dal primo show per l’Uomo nel 1992 sino alla recente collezione Donna della primavera-estate 2005, rappresenta una frattura spazio/temporale cui infilarsi alla ricerca di una quiete interiore mista alla sorpresa di ri-scoprire le creazioni dello stilista belga. Passando dalle pagine dorate di questa raccolta si ha modo, come aprendo una vecchia scatola di ricordi, di rimanere stupiti dalla metodicità calibrata, in misura e qualità, di ogni scelta estetica: dai tessuti ai loro abbinamenti, dai tagli alle trame, dai colori alla scelta delle location per le sfilate, il tutto interpretato

con l’ironia fiamminga che ne percorre ogni sfumatura. Sfogliare le 50 collezioni in un salto unico dà l’idea di assistere ad una collezione infinita, che dai primi anni novanta ci ha espresso mutevolmente lungo orizzonti riconoscibili, un’idea di moda capace di accenti formali, cromatici e materici squisitamente raffinati: per coloro cercano in un capo non un prodotto ma l’espressione del proprio mood interiore! Una collezione lunga 14 anni, che ha nelle atmosfere care a Bruegel e Van Dyck il filo che incornicia una precisa idea di stile. Capace di creazioni lontane dagli eccessi, forti un’immagine mai arzigogolata e rivolta allo sterile piacere del “sé” ma protesa a rappresentare il capo come espressione di una vestibilità legata al momento e alla necessità. Dries Van Noten ci piace per la capacità che ha di esprimere idee e concetti usando la parole al posto giusto: il colore, la

cucitura, il ricamo, la trama, e poi i fiori, gli inviti, i luoghi, la luce, quindi ancora i tagli, le forme, il disegno, gli accostamenti per poi rimanere rapiti dal dettaglio di un tacco, di un risvolto, di uno sguardo, dal movimento del braccio. Questo libro, come nelle carte del 1500 di Gerardo Mercatore, rappresenta un’illusione di mondo, riesce a dare un’idea precisa di una geografia interiore che coglie nei capi di Dries Van Noten l’espressione di un valore calibrato.

2005年6月発行のMug Magazine 9号に掲載されたものです。 Articles and images from the issue #9 of Mug Magazine – June 2005 / 文章とイメージは、


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