sardegnaquotidiano_20111030_bis

Page 17

17

DOMENICA 30 OTTOBRE 2011

Ficcadenti «Ci mancano gol e punti loro forti, non li temiamo» IL TECNICO «Solo col Siena abbiamo creato poco. Nainggolan al posto di Conti, devo decidere chi far giocare tra Ekdal e Sampaio»

info

di Gabriele Lippi n Stanchi forse, ma il turn-over no. Massimo Ficcadenti conferma di non amare i cambi di formazione e, contro la Lazio, è pronto a confermare la stessa formazione che ha pareggiato a Cesena. Con una differenza sostanziale: la squalifica di Conti sposta al centro Nainggolan, e alla sua sinistra sarà ballottaggio tra Ekdal e Rui Sampaio. «Sono due giocatori diversi – spiega Ficcadenti – ci sto ancora pensando. Ekdal è più tecnico e bravo nello stretto, Rui Sampaio è un giocatore di corsa, capace di recuperare palla, ripartire e inserirsi in fase offensiva». Una scelta tattica importante, ma non solo: «Ekdal ha più esperienza in serie A, ma è arrivato a Cagliari dopo un mese e mezzo di allenamenti differenziati con la Juventus». Insomma, il dubbio è anche di natura atletica. Per il resto non dovrebbe cambiare nulla. Nessun riposo per Thiago Ribeiro, anche se sta attraversando una fase di stanca: «Con il Cesena ha anche preso una

MASSIMO FICCADENTI «Ribeiro quando si accende dà qualità, è l'unico che si sposa perfettamente con Cossu e Nené»

botta, ma è un giocatore che quando si accende dà qualità, ed è l'unico che per caratteristiche si sposa perfettamente sia con Cossu che con Nené». Difficile vedere Larrivey al suo posto, improbabile Ibarbo in attacco: «Se giochiamo con Larrivey, Nené si deve allontanare dalla porta, Ibarbo non giocherà davanti». Lo scopo resta comunque quello di ritrovare il gol, su azione e al Sant'Elia. «Il rigore di Cesena è importante soprattutto per Nené – continua Ficcadenti – ma i gol ci mancano. La squadra sta bene e ha qualità, ma in alcuni casi siamo stati sfortunati. L'unica partita in cui abbiamo creato poco è quella con il Siena». Dall'altra parte ci sarà una Lazio che l'allenatore del Cagliari vede ancora più forte di un anno fa: «Hanno un attacco forte e di grande personalità, una buona difesa e un giocatore come Hernanes. Li rispettiamo, ma non li temiamo». Rispetto, non paura, entrambe le squadre hanno realizzato più punti in trasferta che in casa: «Squadra di qualità, arriverà a fine campionato con 7-8 vittorie fuori casa per questo motivo. La cosa non ci stupisce né ci spaventa». Qualcosa in difesa però la concedono e il Cagliari dal canto suo ha voglia di recuperare il tempo perduto: «Quei 2 o 3 gol che ci mancano e quei punti in classifica che avremmo meritato e che ci avrebbero portato lì in testa».

REJA «ROSSOBLÙ TOSTI DIFFICILE FARLI FUORI» n L'aquila biancoceleste vola basso, ma punta dritta alla vetta. A Cagliari, Edy Reja cerca la quarta vittoria consecutiva in trasferta: «Se riusciamo a concretizzare di più possiamo essere una squadra che può lottare per le prime posizioni. La nostra consapevolezza è di avere qualità importanti e di poter fare il massimo per arrivare il più in alto possibile». L'obiettivo intanto è prendere punti a Cagliari che Reja vede «diverso rispetto allo scorso anno, attento sul piano difensivo che concede poco ed è molto organizzato». L’ex tecnico rossoblù spiega le caratteristiche del Cagliari: «Sono più tosti, sarà difficile farli fuori. Anche se in casa hanno vinto poco, sono una sorpresa per questo campionato. Complimenti a Ficcadenti. Noi perà abbiamo la possibilità di andare a vincere dappertutto». Mercoledì la Lazio ha sciupato l’occasione di stare da sola in vetta, agguantata dal Catania. «Mi piacerebbe andare in vantaggio e mantenerlo come accadeva lo scorso anno, dobbiamo migliorare in difesa. Fuori riusciamo a concretizzare di più, in casa forse c'è più apprensione», chiude Reja.

Inter e Roma sconfitte Un lampo di Cavani Catania reagisce, Scatto di Juve e Milan ilrimonta e vince 2-1 lo scudetto è affare loro NAPOLI, VETTA PIÙ LONTANA

LE GARE I bianconeri sbancano San Siro e restano in vetta, Ibra trascina i rossoneri all’Olimpico. Allegri: «Iniezione di autostima» n L’Inter è un bluff, la Roma è una crisalide e ancora non puà volare, vincono perciò Juve e Milan che ingaggiano il duello scudetto. ROMA-MILAN 2-3 Terza sconfitta in quattro partite per la Roma senza Totti, e il Milan passa all'Olimpico, dove non vinceva contro i giallorossi dal marzo del 2005. La squadra di Allegri fa capire di essere tornata al ruolo che le compete, ovvero di grande favorita per lo scudetto, trascinata dal solito Ibrahimovic ed agevolata dai ritmi bassi e dal non gioco dei giallorossi. Primo tempo, caratterizzato però da amnesie difensive da cui erano nati i gol, tutti e tre segnati (da Ibra, Burdisso e Nesta) con dei colpi di testa. Sull'1-2 Abbiati salva il Milan, Boateng espulso a metà ripresa ma poi la Roma subisce ancora una volta una rete a difesa schierata, con super Ibra, di testa su assist di Aquilani. Osvaldo non ha inciso, Borini si è infortunato lasciando spazio a Bojan, messosi in evidenza solo in occasione della rete del 2-3 segnata con un tap-in su tiro di Lamela. Un'ultima prodezza al 94' di Abbiati, autentico kamikaze. Per Allegri la vittoria contro la Roma «è una bella

Info

ZLATAN IBRAHIMOVIC Con i due gol di ieri lo svedese raggiunge Nocerino a quota 4 reti non più cannoniere solitario del Milan

CLAUDIO MARCHISIO Il bianconero si scatena contro le milanesi, ieri ha giustiziato l’Inter dopo aver steso il Milan.

iniezione di autostima» e «ci avvicina alla vetta». Il tecnico rossonero elogia la Roma «una squadra che farà benissimo in campionato ed è una delle pretendenti al titolo, insieme alle altre sei squadre». Luis Enrique, deluso, ammette: «Mai questa sera ho visto la possibilità di battere questo Milan. Devo lavorare meglio io per far giocare meglio la squadra». INTER-JUVENTUS 1-2 Lo spettacolo a San Siro non è di certo mancato grazie a Inter e Juventus che hanno giocato per vincere. L’hanno spuntata i bianconeri che tornano in testa dopo aver ceduto il primato solitario per qualche ora al Milan. Per Zanetti & Co. la crisi è nerissima, sfortunati in avvio con un tacco di Pazzini e un diagonale di Cambiasso. Al primo vero affondo (12’), bianconeri in vantaggio tira Matri, ribatte Castellazzi e Vucinic mette dentro. L’Inter pareggia al 28’ con Maicon, gran destro deviato da Bonucci. Nerazzurri sfortunati al 31' con la traversa di Pazzini (colpo di testa). Passano 2’ e segna Marchisio dopo una grande azione partita da Pirlo. Ranieri con l’amaro in bocca: «Abbiamo fatto la gara e loro ripartivano cinici e pungenti, purtroppo nella ripresa ci siamo un po' bloccati lì davanti». Mirko Vucinic euforico: «Che siamo forti lo dobbiamo dimostrare anche contro il Napoli, perché fare tre punti qui e non vincere contro i partenopei sarebbe una delusione».

ROMA MILAN

2 3

RETI 17' pt Ibrahimovic, 28' pt Burdisso, 30' pt Nesta; 33' st Ibrahimovic, 43' st Bojan ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg 5; Cassetti 4.5, Burdisso 6, Juan 5 (25' st Heinze s.v.), Josè Angel 4.5; Pizarro 5, De Rossi 5, Gago 6 (18' st Lamela 5.5); Pjanic 6; Borini 5 (39' pt Bojan 5), Osvaldo 4.5. Allenatore Luis Enrique 4.5 (18 Curci, 20 Perrotta, 22 Borriello, 23 Greco) MILAN (4-3-1-2) Abbiati 7; Abate 6.5, Nesta 7, T.Silva 7, Zambrotta 6; Aquilani 6.5, Van Bommel 6, Nocerino 5.5 (43' st Ambrosini sv); Boateng 6 (20' st Emanuelson 6); Ibra 7.5, Robinho 6.5 (28' st Cassano sv) Allenatore Massimiliano Allegri 7 (1 Amelia, 2 Taiwo, 25 Bonera, 76 Yepes) ARBITRO Damato di Barletta 6 NOTE Espulsi Boateng al 21' st e Allegri al 45 st .

INTER JUVENTUS

1 2

RETI 12' pt Vucinic, 28' Maicon, 33' Marchisio INTER (4-3-1-2) Castellazzi 5.5, Maicon 6.5, Lucio 5.5, Chivu 4, Nagatomo 6, Zanetti 6, Cambiasso 6, Obi 5.5 (19' st Stankovic 5.5), Sneijder 6 (33' st Alvarez 4.5), Zarate 5.5 (1' st Castaignos 4), Pazzini 6. Allenatore Claudio Ranieri 5 (Orlandoni, Cordoba, Jonathan, Milito) JUVENTUS (4-3-3) Buffon 6, Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Barzagli 6, Chiellini 6, Vidal 6 (44' st Pazienza sv), Pirlo 6, Marchisio 7, Pepe 5.5, Matri 6.5 (25' st Estigarribia 6), Vucinic 6.5 (39' st Del Piero 6). Allenatore Antonio Conte 6 (Storari, De Ceglie, Elia, Quagliarella) ARBITRO Rizzoli di Bologna 4.5 NOTE Ammoniti Bonucci, Vidal, Chiellini, Pepe, Chivu, Pirlo per gioco falloso. Sneijder per proteste

EDINSON CAVANI Segna dopo 29 secondi, ma il gol più veloce in A è di Paolo Poggi (Piacenza) del 2001 in gol quasi 9’’

C

avani illude il Napoli, Marchese e Bergessio firmano la vittoria in rimonta del Catania. La partenza sprint dei partenopei non basta:21 per la squadra di Montella, in superiorità numerica per tutto il secondo tempo dopo l'espulsione di Santana. Pronti, via e il Napoli è già in vantaggio dopo 29’’: Mascara per Dossena, cross, taglio sul primo palo e sinistro vincente del matador. Dopo il black-out iniziale il Catania mette alle corde i partenopei. Il pareggio arriva al 25': Zuniga devia un tiro di Gomez, il pallone carambola fra i piedi di Marchese che beffa De Sanctis. Al 42' il rosso a Santana, il Catania ne approfitta in avvio di ripresa con Bergessio di testa. che vale l'aggancio al Napoli. Mazzarri a fine gara: «Sono contento della prestazione della squadra, superlativa, mi dispiace avere perso in questo modo, direi immeritatamente».

CATANIA NAPOLI

2 1

RETI 1' pt Cavani 25' Marchese, 3' st Bergessio CATANIA (3-5-2) Andujar 5.5, Bellusci 6, Legrottaglie 6.5, Spolli 7, Izco 6 (33' st Delvecchio sv), Ricchiuti 6.5 (14' st Barrientos 6.5), Lodi 6.5, Almiron 7, Marchese 7, Gomez 6.5 (30' st Catellani 6), Bergessio 7. Allenatore Vincenzo Montella 7 (Campagnolo, Potenza, Lanzafame, Maxi Lopez) NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis 6, Fernandez 5, Cannavaro 5.5, Fideleff 5 (14' st Maggio 5.5), Zuniga 5.5, Santana 4.5, Inler 5.5, Dossena 5 (23' st Hamsik 5), Mascara 5.5 (4' st Dzemaili 5.5), Lavezzi 6, Cavani 6. Allenatore Walter Mazzarri 5 (Rosati, Grava, Aronica, Lucarelli) ARBITRO Celi di Bari 5 NOTE Espulso Santana al 43' pt per doppia ammonizione. Ammoniti: Cannavaro e Bellusci.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.