Z Platform special - I Trimestre 2012

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Overview di comparto Nel primo trimestre dell'anno i fondi bilanciati hanno saputo approfittare delle diverse opportunità offerte da un mercato azionario che ha dato segni di risveglio. I fondi di questa categoria venduti in Italia e censiti da Morningstar, da gennaio a marzo hanno guadagnato (mediamente) il 4,3%. Sul fronte equity la spinta è arrivata dal rally dei mercati più sviluppati, in particolare Europa e Stati Uniti. L'elemento di rilievo del periodo è stata la stabilizzazione della questione del debito governativo europeo. Dopo qualche tensione la Grecia è stata in grado di assicurarsi un altro round di aiuti (130 miliardi di euro) e ha convinto i bondholder ad accettare un haircut del 53% ai loro crediti. Il tutto in cambio di ulteriori misure di austerità. La Bce, intanto, ha dato un altro impulso al Long Term Refinancing Operation (LTRO) che pomperà liquidità nel sistema bancario per tre anni. Gli analisti, tuttavia, sono concordi nel dire che la situazione del debito è lontana dall'essere risolta. Sui tavoli delle istituzioni finanziarie e politiche europee stanno arrivando altri dossier, come quello della Spagna e del Portogallo, del tutto simili a quello greco. Migliora intanto la situazione negli Stati Uniti, dove i numeri macroeconomici usciti nel primo trimestre, soprattutto quelli relativi alla disoccupazione, hanno sorpreso anche gli economisti più ottimisti. L'andamento dell'azionario ha compensato la debole performance dell'obbligazionario governativo. Secondo gli indici elaborati da Bank of America Merrill Lynch i bond statali (a livello globale) nel primo trimestre dell'anno hanno dato un rendimento dello 0,4%. Per quanto riguarda l'Europa il calo degli yield va attribuito proprio all'interventismo della Bce. I soldi prestati alle banche, infatti, sono stati investiti per acquistare titoli governativi dei paesi più a rischio. Secondo i calcoli degli analisti di Crédit Agricole, per esempio, anche grazie all'aiuto della Banca centrale nei mesi scorsi sono stati acquisti Bonos spagnoli e Btp italiani per un controvalore superiore a 250 miliardi di euro. Un bel salto rispetto ai 216 miliardi di debito venduto dai due paesi nello stesso periodo dell'anno passato. Quanto questi acquisti aiuteranno i paesi in difficoltà è da vedere. In base ai calcoli di Ubs, Madrid ha già raccolto il 44% dei mezzi finanziari di cui ha bisogno per ripagare i debiti di quest'anno. L'Italia ha venduto carta per coprire il 28% del fabbisogno, la Francia il 32% e la Germania il 25%. Al di là delle percentuali, quello che differenzia Spagna e Italia dagli altri paesi è il fatto che, nel loro caso, i titoli sono stati acquistati principalmente da investitori domestici.

Analisi del rischio Orizzonte di analisi: da 04/2009 a 03/2012 (3 anni) BGF Global Allocation Hdg D2 EUR Carmignac Patrimoine A

Deviazione Standard*

Sharpe

Morningstar Rating Overall

Morningstar SRRI**

11.76

1.13

QQQQQ

5

6.27

0.90

QQQQQ

4

DWS Concept ets LC

4

DWS Invest Multi Asset Allocation LC

5

Fidelity Multi Asset St Def A-Acc-EUR

4.33

0.98

QQQ

4

12.50

0.71

QQQQ

5

JPM Gl Cap Preserv.(EUR) A (acc)-EUR

5.38

0.36

QQ

MS INVF Diversified Alpha Plus Z EUR

5.16

0.70

16.73

0.70

FMM-Fonds Invesco Balanced-Risk Alloc E

5

PIMCO GIS Glbl Multi-Asset Inst € Hdg R Club C

4 5

QQQQ

6

* Deviazione Standard annualizzata ** L'SRRI rappresenta la volatilità storica annualizzata dei fondi in un periodo di 5 anni e consente all’investitore di comprendere le incertezze relative ai rendimenti del suo investimento. Tale indicatore prevede una scala di sette possibili giudizi: da 1, poco rischioso, a 7, molto rischioso. I dati storici utilizzati per il calcolo dell’indicatore sintetico potrebbero non costituire un’indicazione affidabile circa il futuro profilo di rischio dei fondi. La categoria di rischio/rendimento indicata potrebbe non rimanere invariata e, quindi, la classificazione dei fondi potrebbe cambiare nel tempo. L'indicatore sintetico di rischio/rendimento (SRRI) è l’indicatore di riferimento presente in tutti i nuovi documenti d’offerta (Kiid).

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