Il segreto della longevitĂ sitivitĂ e etica del lavoro, testardaggine e un legame forte con la famiglia, la religione e la terra. Al centro dellâindagine 29 âanzianissimiâ (centenari) provenienti da nove Paesi del Cilento. Lâamore per la propria terra è un tema comune, che ha fornito uno scopo nella vita: molti stanno ancora lavorando nelle loro In Cilento, vivono diverse centi- case e in campagna. I ricercatori naia tra ultranovantenni e cente- hanno usato delle scale di valutanari. I ricercatori dellâUniversitĂ zione per salute mentale e fisica, Sapienza di Roma e dellâUniveroltre a interviste personali sulla sitĂ della California a San Diego vita di ciascun soggetto. Le rispoli hanno studiati identificando ste hanno anche suggerito che i alcuni tratti psicologici comupartecipanti abbiano una notevoni. La ricerca ha rivelato che le le sicurezza in se stessi e chiare persone tra i 90 e 101 anni hanno capacitĂ decisionali. Affermano un benessere mentale migliore i ricercatori: âStudiare le straterispetto ai membri piĂš giovani gie di individui eccezionalmente della famiglia, tra i 51 ei 75 anni. longevi, che non solo sopravviGli studi, finora, hanno preso in vono ma prosperano, migliora la esame le caratteristiche associate nostra comprensione della salute alla migliore salute mentale della e delle capacitĂ funzionali in tutte popolazione rurale, dovute a: po- le fasce dâetĂ â. MENTRE NEI PAESI OCCIDENTALI IL TATUAGGIO è sinonimo di giovinezza ed è di moda, in altre parti del mondo i disegni sulla pelle sono unâusanza che - complici i retaggi culturali e religiosi abbraccia tutte le generazioni. In Turchia, ad esempio, sono le persone piĂš anziane e le donne in particolare, ad andare orgogliose dei propri tatuaggi. In alcune realtĂ tribali tatuarsi abbondantemente, con simboli e ghirigori evocativi, le mani, il viso e il petto, viene considerato un vero e proprio culto. Nel Borneo alcune simbologie dei decori sono da attribuirsi a funzioni protettive.
âQUALITĂâ DEL RIPOSO Lâultimo congresso della SocietĂ Italiana di Gerontologia e Geriatria ha rimarcato come oltre dieci milioni di over 65 abbiano difficoltĂ ad addormentarsi. Gli anziani dormono poco? Non è questo il problema, dal momento che - superati i 65 anni - sono sufficienti 5 ore a notte. Il problema, semmai, è dato dalla âqualitĂ â del riposo; un buon sonno permette il recupero delle energie, ma anche il consolidamento della memoria dei fatti significativi e la rimozione dei ricordi irrilevanti. Dormire poco può avere delle ripercussioni sullo stato generale di salute: rallenta i riflessi, indebolisce il sistema immunitario, altera lâumore e la capacitĂ di concentrazione, aumenta il rischio di cadute ed è un fattore di rischio anche per il decadimento cognitivo correlato allâetĂ . Alcuni farmaci possono nuocere al sonno, altri favorirlo come gli antidepressivi e i farmaci anti-Parkinson. Anche la dieta ha un ruolo: mangiare carboidrati la sera aiuta, cosĂŹ come lâattivitĂ fisica per 30-40 minuti al giorno e lâassunzione di tisane ed erbe rilassanti.
GENNAIO 2018 | MONDO AGRICOLO | 61