Mirano Magazine Aprile 2011

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Mirano Magazine

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Cesvitem: quando il sostegno a distanza cambia la vita

Il miracolo di Alexander

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lexander ha 18 anni, spalle larghe, voce da uomo e uno sguardo fiero e attento. È iscritto all’università, facoltà di ingegneria agroindustriale, e sogna di laurearsi e trovare un buon lavoro per aiutare la sua famiglia. A prima vista, niente di eccezionale. Se non fosse che Alexander è nato e cresciuto al Milagro, una delle zone più povere delle periferie di Trujillo, terza città del Perù. Una distesa di terra e sabbia dominata da un’enorme discarica dove viene raccolta l’immondizia prodotta da un milione di persone. E dove migliaia di uomini e donne lavorano per appena 75 centesimi di euro al giorno, differenziando a mano i rifiuti e rivendendoli alle aziende del riciclaggio. “Milagro”, triste ironia, in spagnolo significa “miracolo”. Ma qui l’unico miracolo è quello di Alexander. Che si sta costruendo un futuro migliore grazie alla generosità di una famiglia italiana che da anni lo sostiene a distanza attraverso i progetti del Cesvitem. Mai la sua famiglia (papà tassista, mamma casalinga e un fratello di 10 anni) si sarebbe potuta permettere di pagargli gli studi alle scuole secondarie. E tantomeno l’iscrizione all’università. Il talento di Alexander rischiava di andar perso, condannandolo ad una vita di miseria e di umili lavori, magari all’interno della discarica. Eppure questo ragazzo di talento ne ha da vendere: ai test d’ingresso all’Università Nazionale di Trujillo, su 120 candidati (e solo undici posti disponibili), si è classificato quarto. “Quando mi hanno comunicato che ce l’avevo fatta - racconta - la gioia mi è esplosa dentro. Sono felice per me, ma anche per i miei ge-

nitori e per la mia madrina che in tutti questi anni mi ha aiutato dall’Italia: loro mi hanno sostenuto nei primi passi della mia vita, ora potrò cominciare ad aggiungere da solo i passi che mi mancano”. “I successi scolastici di Alexander - sottolinea Simone Naletto, presidente del Cesvitem - sono per noi motivo di grande orgoglio. La sua storia va ad aggiungersi a quelle di tanti ragazzi che in questi anni, grazie alla nostra associazione e ai nostri progetti di sostegno a distanza, hanno potuto dare una svolta alle loro vite, uscendo da una condizione di povertà estrema e assumendo ruoli sempre più significativi all’interno delle loro comunità. Questo, per noi, è il vero autosviluppo”. Alexander, infatti, è solo uno dei 10 mila bambini e ragazzi del Sud del mondo che in questi anni, grazie ai progetti del Cesvitem e alla generosità di tanti sostenitori, hanno ricevuto un aiuto in settori fondamentali come l’istruzione, la salute e l’alimentazione, potendo così gettare le basi per un futuro migliore per sé stessi, le loro famiglie e i loro paesi. Un impegno, quello dell’associazione miranese, basato da sempre su valori quali la fiducia, l’efficacia e l’efficienza, per una solidarietà trasparente e di qualità. Non a caso, negli scorsi mesi, il Cesvitem è stato tra le prime associazioni in Italia ad aderire alle Linee guida per il Sostegno a distanza (Sad) e ad essere di conseguenza inserita nell’Elenco delle Organizzazioni per il Sad promosso dall’Agenzia per le Onlus, il massimo organo di controllo e promozione del non profit italiano. “Il sostegno a distanza - conclude Naletto - è un ponte tra sostenitore e beneficia-

rio finale, una relazione tra persone prima ancora che un contributo economico. In tutto ciò le associazioni giocano il delicato ruolo di intermediari tra il Nord e il Sud del mondo, un ruolo per cui non si è mai preparati a sufficienza: per questo per noi del Cesvitem l’iscrizione all’Elenco non è un traguardo, ma una tappa di un percorso di continuo miglioramento”. Per maggiori informazioni sui progetti del Cesvitem è possibile consultare il sito www.cesvitem.org o contattare la segreteria dell’associazione (via Mariutto 68, tel. 041 5700843, info@cesvitem.it): il “milagro” di Alexander aspetta solo di essere ripetuto.

Riqualificazione del parco di Via Torino

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inalmente dopo 20 anni, per la prima volta, viene risistemato e riqualificato il parco di Via Torino. Da anni i cittadini, riuniti nel Comitato Via Gramsci Via Torino, chiedevano un intervento sul parco, ma l’unica risposta ottenuta dalla precedente amministrazione era stata la presentazione in modo sibillino, senza alcuna concertazione con gli abitanti, di un progetto per un parcheggio di 120 posti auto. All’epoca si era appreso di tale terribile disgrazia direttamente dal giornalino del comune che annunciava la costruzione del parcheggio entro pochi giorni. Immediata fu la reazione dei genitori e dei cittadini della zona preoccupati per una decisione tanto imposta quanto scellerata. Il risultato fu una dura lotta contro l’amministrazione dell’epoca con la conseguente cancellazione del progetto e la minaccia, non tanto velata, che comunque dopo le nuove elezioni il progetto sarebbe comunque stato attuato. Con la nuova amministrazione di colori opposti alla precedente, la conclusione della disputa si ha, invero, oggi: riqualificazione del parco. Vale a dire: acquisto di nuovi giochi per i bambini, messa in sicurezza e ripulitura dei precedenti recuperati, risistemazione del viale centrale,

potenziamento e pulizia dell’illuminazione, recinzione della zona di gioco per i bambini. Niente parcheggi. Solo verde, ordine e amore per il quartiere. Ricevo e rendo nota a tutti una lettera che fa capire quale sia il sentimento che ha pervaso e che ora c’è in Via Torino e Via Gramsci: “IL PRATO. Dopo tanto penare, dopo aver incassato perfino l’arroganza del sindaco della precedente amministrazione, coloro che si sono impegnati affinché il grande prato di Via Gramsci - Via Torino tale rimanesse, oggi possono vantare un importante successo: il risultato è ben visibile a tutti, basta andare in Via Torino. La visuale è notevole: maggior cura del manto erboso, meno sporcizia, alberi rigogliosi, spazio per tutti, specialmente per i bambini che, al riparo dal traffico automobilistico, possono correre sotto gli occhi delle mamme. Quest’area verde è diventata un gioiello da aggiungere alla preziosa collezione dei parchi che già esistono e che sono una particolarità di Mirano. Propongo ai miranesi un sopralluogo per rendersi conto del gran valore pratico e simbolico di questo luogo già destinato ad essere ridotto a parcheggio, anche perché è fondamentale che l’ambiente urbano arricchisca il verde per

il piacere estetico e per il beneficio fisico della gente. Dunque tutto è per il meglio? Vediamo: il gruppo di teppistuncoli notturni pare si sia allontanato dopo che le forze dell’ordine sono state attivate. Finite le scuole gli studenti dell’istituto agrario che erano soliti lasciare i resti delle vettovaglie sul prato, per ora non si sono ancora fatti vivi. Allora tutto apposto? È auspicabile ma non è detto: basta abbassare la guardia ed è possibile che tutto torni come prima. Sarebbe bello un controllo più attento da parte della gente che ha il privilegio di vivere in abitazioni con vista sul prato. Ancora più bello sarebbe che gli studenti dell’istituto agrario, tenuto conto della competenza che dovrebbero avere o acquisire, progettassero soluzioni e s’impegnassero a fare manutenzione pratica. L’attuale amministrazione ha dimostrato finalmente una sensibilità degna di nota per la manutenzione del prato, nonostante i noti problemi economici in cui versa il Comune, ed è suo merito non aver disperso la somma necessaria, come spesso accade, in mille rivoli”. La promessa fatta dal Sindaco Roberto Cappelletto di non fare parcheggi ma di riqualificare il parco è stata mantenuta; naturalmente non è stato pos-

sibile attuarla appena insediato perché i problemi di bilancio erano e sono notevoli, ma grazie allo sforzo congiunto con gli assessori Baschiera, Venturini e Spolaore, grazie a richieste continue di contributi ministeriali e regionali, grazie allo sforzo degli uffici di trovare i soldi nelle pieghe del bilancio, la sistemazione si è stata conclusa nel migliore dei modi. Lo sforzo successivo sarà quello di una riqualificazione della fascia spartitraffico centrale di Via Gramsci, vuota di quei pochi oleandri chiaramente non consoni né al nostro territorio, né all’ambiente in cui sono stati piantati per morire. Risistemare ora via Gramsci diventa necessario, per far rinascere quel quartiere che ancor oggi piange lo stupro subìto dalla selvaggia urbanizzazione che tutti conosciamo e di cui tutti continuano a domandarci i perché. Enrico Baschiera Assessore al Turismo

OSTARIA NOVA La famiglia Libralesso vi augura una BUONA PASQUA BUON APPETITO Aperitivo Antipasti

Primi Secondi Dessert

Prosecco extra dry Carpaccio marinato di branzino, sgombro agli agrumi e julienne di castraure, Fiore di zucca in pastella al baccalà e capasante al prosecco Tagliatelle di pasta fresca alle code di scampo e asparagi Riso del' Grumolo delle Abbadesse alla marinara Dentice al forno ai profumi di primavera Insalata mista Focaccia fresca con crema alla vaniglia e fragole fresche Caffè acqua Vino Incrocio Manzoni bianco doc MENÙ 50.00 CAD


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