Collezione degli strumenti storico scientifici del Liceo Cagnazzi.
Se il maggio del 1799 era stato funestato dalle truppe del Cardinale Ruffo, i mesi seguenti non trascorsero più sereni. Era infatti iniziata una stagione di inesorabile declino per l’Università di Altamura con l’allontanamento di alcuni professori accusati di aver promosso gli ideali repubblicani e di aver aderito alla municipalità. L’attività didattica diventò discontinua e, nonostante qualche generoso tentativo, non fu possibile riportare all’antico splendore l’Ateneo, che nel secondo decennio dell’Ottocento venne addirittura chiuso. Ma l’attività didattica non cessò del tutto. Per diversi anni alcuni professori continuarono a insegnare a casa propria e a portare avanti, pur non senza compenso, le loro ricerche. Forse utilizzarono anche le macchine del Gabinetto di Fisica, che probabilmente vennero spostate dall’antica sede in un luogo più sicuro. Non sappiamo dove, ma si può ipotizzare che qualche professore si fosse assunto l’onere della custodia e manutenzione dei beni. Negli anni Quaranta dell’Ottocento, l’indomito Cagnazzi e il professore di fisica Gioacchino Grimaldi, portatori dell’antico disegno didattico, proposero di istituire in città un Gabinetto di scienze. Era un momento felice per il Regno delle Due Sicilie, retto da un sovrano che appariva ancora progressista ma che di lì a breve avrebbe indossato i panni di Re Bomba15. Ottenuta l’approvazione, i due professori s’interessarono personalmente della scelta e dell’acquisto degli strumenti, riuscendo in poco tempo ad aprire il Gabinetto Fisico Mineralogico di Altamura. Della sua custodia e della manutenzione delle apparecchiature 15 M. Capaccioli, G. Longo, E. Olostro Cirella, op. cit.
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