24 marzo 2014
STRATEGIA ELETTORALE PER GIORGIO GORI SINDACO
Mauro Ferrari
Considerazioni preliminari I dati in nostro possesso e la carenza di informazioni sulle strategie elettorali del nostro principale competitor rende le riflessioni contenute in questo piano preliminare suscettibili di
adeguamento alla realtà . Ciò che emerge fin d’ora con chiarezza sono,in estrema sintesi,
i profili e i punti di forza e di debolezza percepiti (reali e potenziali) dei due principali candidati
Mauro Ferrari - lunedĂŹ 24 marzo 2014
TENTORIO – Polenta e furbizia Potremmo definirlo « Il padre di Bergamo » Punti di forza - Interpreta, nello stile e in buona parte dei contenuti, il sentire della città - Linguaggio semplice ed efficace, con ampio utilizzo di figure del pensiero - Ha capito che appiattendo le differenze in salsa bergamasca ne esce molto avvantaggiato - Solido e affidabile quasi come un buon padre di famiglia - Gradimento personale da oltre la metà degli elettori (dato con qualche contraddizione) - Sostenuto da una coalizione esteriormente ampia e unita - Sceglie di apparire indipendente dalle forze politiche che lo sostengono - Famigliarizza con i suoi competitor per attutirne le differenze - Potrebbe elaborare un programma per molti aspetti simile al nostro - La solidità è la sua grande forza, ma è lì che potrebbe risiedere anche la sua debolezza.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
TENTORIO – Polenta e furbizia Potremmo definirlo « Il padre di Bergamo » Punti di debolezza - I suoi forti caratteri personali sono indeboliti dai fatti, anzi, dai non fatti - E’ debole nel ruolo di protagonista di una stagione di rilancio delle città - Giocherà molto in difesa cercando di convincere che il suo è stato il miglior buon governo possibile - Userà come il prezzemolo i vincoli del patto di stabilità subìti. - Potrebbe essere messo in seria difficoltà se il nostro programma trasudasse coraggio, speranza e certezze per il futuro, soprattutto se materializzate in punti qualificanti ad alto gradimento trasversale - Può contare su un bacino elettorale ampio ma sostanzialmente ingessato - Ha paura del ballottaggio
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
GIORGIO GORI - Bergamo cambia passo Potremmo definirlo « Il figlio di Bergamo » Punti di forza - Incarna innovazione e capacità di visione (ma occorre lavorare sodo per far percepire queste doti come imprescindibili per il futuro di Bergamo) - Allarga il bacino elettorale oltre la sua coalizione - Quando è convinto portatore di temi qualificanti, l’efficacia della sua dialettica migliora molto - Anche se è di chiara appartenenza politica, prevale la percezione del suo carattere di indipendente - Potrebbe essere avvantaggiato dalle vicende della politica nazionale - Sarà Sindaco a tempo pieno - Non ha paura del ballottaggio
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
GIORGIO GORI - Bergamo cambia passo Potremmo definirlo « Il figlio di Bergamo »
Punti di debolezza - Appare di non avere ancora pienamente liberato la consapevolezza dei propri punti di forza - Il suo stile educato e controllato non crea sufficiente coinvolgimento ed emozione - Utilizza con troppa moderazione certi aspetti del proprio fascino personale - Il nome di Giorgio Gori è molto conosciuto in città, molto meno conosciute sono le sue doti umane e la sua vera passione per Bergamo.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
OPPORTUNITA’ - Segnare la differenza accorpando alcune doti personali “del padre” per attutire il pericolo insito nel nuovo che volente o nolente Gori rappresenta (Bergamo in Italia è forse l’ultima roccaforte di questa paura) - Costruire un programma che, sui temi più sensibili (Lavoro-Sicurezza-Viabilità-Sociale) abbia contenuti più efficaci di quello del competitor - Cogliere e amplificare i problemi irrisolti e le promesse non mantenute dal sindaco uscente utilizzandole come virus della sua campagna - Ampio spazio di riposizionamento dell’immagine di Gori, direttamente proporzionale al numero e alla qualità degli incontri con/tra la gente che verranno organizzati.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
MINACCE
- Se il programma non contiene differenze capaci di valorizzare la candidatura di Gori - La coalizione di Gori potrebbe non essere percepita come convinta e solida intorno a lui - Credere oltre misura che i bergamaschi abbiano paura del nuovo - Eventuali turbolenze nelle vicende politiche nazionali
Mauro Ferrari - lunedĂŹ 24 marzo 2014
OBIETTIVI DI BASE - Accudire l'elettorato acquisito. Non dare mai l’ impressione che il candidato dimentichi questo importantissimo zoccolo di elettori. - Intercettare e dialogare con l’elettorato potenziale del candidato - Sedurre l'elettorato indeciso. Si tratterà di inclinare i “voti flottanti” e l'insieme degli elettori critici verso il proprio candidato. - Fare dubitare l'elettorato opposto. Portarli a mettere in discussione la vision del competitor e le sue opzioni.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
OBIETTIVI DELLA CAMPAGNA - Far conoscere il vero Giorgio Gori e vincere i pregiudizi su di lui - Ascoltare i cittadini - Diffondere un’idea di città attraverso un programma efficace e facile da capire - Affidare ad ogni lista un ruolo e un piano di azione - Gestire e motivare l’esercito dei candidati al consiglio - Vincere le elezioni - Se vincenti, gestire con attenzione la scelta della giunta - Se vincenti, nei primi 30 giorni agire bene per gratificare il proprio elettorato
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
I TARGET PRIORITARI Target naturali o “il voto duro” Segmenti di elettorato più permeabili alle proposte politiche dei partiti e delle formazioni presenti nella nostra coalizione. Il compito principale dei partiti/liste è - Raggiungere e coinvolgere progressivamente il maggior numero di potenziali sostenitori, a partire dal proprio database. - Contribuire, se necessario, al corretto riposizionamento del candidato adottando un linguaggio comune di risposte alle obiezioni più frequenti. - Coordinare la propria comunicazione con le linee guida della campagna del candidato Sindaco, imtegrando nei propri strumenti di comunicazione spazi dedicati al candidato Sindaco. - Attivare, nella prima parte della campagna, azioni che mettano in luce presso un pubblico più ampio possibile, i problemi irrisolti e il degrado della città imputabile alla amministrazione uscente
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
I TARGET PRIORITARI Leader di opinione Chi, per professione, status sociale, popolarità o personalità possono esercitare forte influenza sulla decisione di voto di piccoli o grandi gruppi. Identificarli e fornire loro i materiali della campagna Molto spesso chi tea loro produce più vantaggi concreti sono gestori di bar, locali pubblici, aziende di servizi alla persona, sportivi, persone comuni conosciute nel rione in cui abitano.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
I TARGET PRIORITARI Elettori “flottanti” Cambiano facilmente candidato o partito di preferenza, anche nel corso della stessa campagna. Sono le categorie meno interessate alla politica. Persone poco informate, a basso coinvolgimento, sprovviste di ideologia strutturata. Rappresentano mediamente il 25% della popolazione e hanno un peso strategico nell’esito delle elezioni. Si recluta tra i più giovani e i più anziani, tra le donne e nelle zone più periferiche della città. nei settori con reddito più basso e tra gli elettori con reddito più basso e minore livello di scolarizzazione.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
I TARGET PRIORITARI Elettori “flottanti” Sono il target più sensibile all’influenza della campagna elettorale. Chi dedica loro più risorse e crea il migliore approccio con questo segmento ha alte probabilità di vincere le elezioni. Il contatto diretto con il candidato produce il massimo di efficacia. Lo strumento di comunicazione più penetrante per questo target è il mailing mirato. Anche gli spot tv sono importanti.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
SEGMENTAZIONE E CAMPAGNA DIFFERENZIATA
Una campagna “global”, tante campagne “local” Il corpo elettorale è, evidentemente, un insieme molto eterogeneo di individui. occorre tenere conto che esistono diversità, poiché una campagna unica, indifferenziata, indirizzata ad un supposto “elettore medio” rischia di non incontrare nessun elettore reale. Per contro non è (ancora) possibile fare una campagna su misura per ogni elettore. La soluzione è far convivere con miglior coerenza possibile due campagne parallele,
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
SEGMENTAZIONE E CAMPAGNA DIFFERENZIATA La campagna “global” E’ la campagna del candidato sindaco, il format comunicativo che veicola la qualità della persona e gli assi strategici della sua visione di città. Utilizza un ampia gamma di media tradizionali e online concentrando la comunicazione all’inizio della campagna e negli ultimi venti giorni. Opera, attraverso eventi speciali, al mantenimento della “frequenza” con gli elettori e controlla costantemente i mutamenti dello scenario. Strumenti e media sono visualizzabili nella sezione “Timeline”
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
SEGMENTAZIONE E CAMPAGNA DIFFERENZIATA Le campagna “local” Sono basate sulla conoscenza socio-demografica e georeferenziata del nostro territorio e sull’analisi approfondita dei desiderata. Cito per semplificare due segmenti significativi: - Anziani - Abitanti nei quartieri più popolari della città (no città alta-no centro storico basso) In questi due segmenti è presente una alta percentuale di elettori “flottanti” Saranno oggetto di azioni mirate, semplici nel linguaggio e efficaci nelle soluzioni proposte
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
GLI ASSI DELLA CAMPAGNA Il Lavoro Approfondire l’esistenza di interventi che creino una cittadella di credibilità a questo impegno. La maggior parte degli elettori auspica che l’amministrazione prenda seriamente in carico questa tematica. Non è facile trovare soluzioni ma, in qualità di prima speranza della gente occorre trovare un mix di azioni che portino acqua a questo obiettivo, a cominciare dal dichiarare che sarà il primo obiettivo anche di tutti gli assessorati che non saranno più concepiti come compartimenti stagni. Il lavoro, in tanti casi, è il “ciò che diventa” l’innovazione, la creatività e la passione. Se troveremo una formula convincente l’equazione Gori=Lavoro sarà credibile e avremo un plus competitivo forte.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
GLI ASSI DELLA CAMPAGNA La sicurezza Tema delicato ma di assoluta importanza strategica. Il sostanziale fallimento dell’amministrazione uscente su questa partita ci può avvantaggiare. nonostante ciò occorre arrivare al nervo sensibile con un mix di idee concrete (illuminazione, telecamere, ecc) e con stimoli per la partecipazione e per la rivitalizzazione delle aree critiche.
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014
LE 6 FASI DELLA CAMPAGNA Ascoltiamo la città
Fase di raccolta puntuale dei desiderata della città, per aree, per categorie, finalizzate alle azioni di comunicazione mirata
Facciamolo toccare
Incontri di Gori con la gente comune di varia natura, fino allo sfinimento
Scalpelliamo la roccia
Analisi del degrado, delle promesse non mantenute, dei problemi irrisolti e del fare malfatto. Attività di comunicazione social e tradizionale
Sotto il vestito progetti
Creazione della sintesi di programma che evidenzia i punti qualificanti del programma condiviso
Sindaco prima di diventarlo
Padronanza dei progetti del programma con un livello di rendering espressiva e visisa ad alto impatto. Conferenze stampa nelle locations della trasformazione.
Sono pronto (votami)
Azioni finali di comunicazione global e local con facsimile scheda elettorale
Mauro Ferrari - lunedì 24 marzo 2014