Dalla rete italiana della positività
SETTEMBRE / OTTOBRE 2021
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - N°1941/2019 Pubblicazione informativa no-profit
UGO NESPOLO
Diplomato all’Accademia Alebano, madreperla, avorio, porbertina di Belle Arti di Torino cellana, argento). Gli anni Ottanta sono il cuore del “periodo e laureato in Lettere Moderne, ARTISTA americano”: le strade, le vetriUgo Nespolo entra nel panorama artistico italiano negli anni “L’artista vero è quello ne, i venditori di hamburger di Sessanta ispirandosi alla Pop New York diventano i protagoniche ragiona” sti dei suoi quadri. Convinto che Art, all’Arte Povera e Concettuale. La sua produzione fin da subito rivela un’accen- l’artista contemporaneo debba varcare i confini tuata impronta ironica, trasgressiva, un personale dello specifico assegnato dai luoghi comuni, realizsenso del divertimento. Negli anni Settanta si ap- za manifesti per esposizioni ed eventi, scenografie propria di un altro mezzo di espressione, il cinema, e costumi teatrali, le videosigle Rai (come “Indietro in particolare quello sperimentale, d’artista: ai suoi Tutta” con Renzo Arbore), campagne pubblicitarie f i l m hanno dedicato rassegne istituzioni (una per tutte, quella della Campari), ceramiche culturali di innegabile fama, (assume la direzione artistica della Richard-Ginocome il Centre Georges ri), cartellonistica e totem nelle stazioni ferroviarie Pompidou di Parigi, il o della metropolitana, un cartone animato in 52 Philadelphia Museum of episodi disegnato per RAI YoYo. Cura l’allestimento Modern Art, il Museo Na- artistico per la zona ricevimento pazienti del Nuozionale del Cinema di Tori- vo Ospedale di Biella. Alla Basilica di San Francesco no. Inaugura poi una fase di ad Assisi la cerimonia di Natale del 2006 vede un rilettura-scomposizio- volo di bianche colombe da lui ideate come simne-reinvenzione bolo di pace. Nel 2008 realizza per la De Agostini dell’arte altrui, “Nespolo legge Dante”, un prestigioso trittico a tis p e r i m e n t a ratura limitata per la lettura della Divina Commetecniche (rica- dia attraverso l’arte figurativa. Illustra lo storico mo, intarsio) calendario 2018 dei Carabinieri dedicato ai “valori e materiali etici e sociali dell’Arma” e “Le avventure di Pinocinconsueti chio” con oltre cento tavole a colori. Lo stesso anno (alabastro, realizza due nuovi Swatch per il 35mo anniversario dell’azienda svizzera, celebrato anche con una mostra personale dal titolo “Numbers”. Personali a lui dedicate sono state allestite nei più importanti musei internazionali. INTERVISTA ESCLUSIVA PER MEZZOPIENO PAG. 16/17
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Slow news: nel buon giornalismo l’elogio della lentezza
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La Sierra Leone abolisce la pena di morte
Scoperto come evitare i rigetti nei trapianti
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La cura per la laucemia linfoide funziona: i primi tre guariti
MEZZOPIENO 1 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
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LAVORARE 4 GIORNI ALLA SETTIMANA: L’ISLANDA CI RIESCE
LA SIERRA LEONE ABOLISCE LA PENA DI MORTE
Dal 2015 al 2019 l’Islanda ha condotto due grandi studi che hanno valutato la riduzione delle ore lavorative fino a 35 ore a settimana senza variazioni di stipendio per 2500 lavoratori e i relativi datori di lavoro. I risultati di questo esperimento sono stati analizzati dal gruppo di ricerca indipendente inglese Autonomy e dall’organizzazione Association for Sustainable Democracy: il successo dell’iniziativa è stato
Con una delibera parlamentare storica è stata abolita la pena di morte nello Stato africano della Sierra Leone. La pena era stata inserita nella Costituzione del 1991 per i reati di rapina aggravata, omicidio, tradimento e ammutinamento, ma già dal 1998 non era stata più in pratica eseguita. La nuova legge, oltre a sancire l’abolizione definitiva della pena capitale, prescrive la commutazione in ergastolo delle sentenze dei 99 detenuti nel braccio della morte del Paese africano. “Oggi ho portato a termine l’impegno assunto dal governo di abolire in modo permanente la pena di morte. Ringrazio i cittadini, i parlamentari e i gruppi per i diritti umani che sono stati dalla nostra parte nel fare la storia”, ha affermato il Presidente della Sierra Leone Julius Maada Bio. Già a maggio infatti il ministro
significativo, al punto che l’86% dei lavoratori coinvolti ha continuato a lavorare un giorno in meno a settimana e, in generale, tutto il sistema lavorativo del Paese ha incominciato ad adeguarsi, procedendo nella medesima direzione. I principali risultati osservati sono stati due: la produttività è rimasta invariata e il benessere dei lavoratori è notevolmente migliorato, poiché sono riusciti al contempo a produrre benefici per l’azienda e a dare più spazio al tempo libero e alla vita privata. Il governo islandese e il consiglio comunale di Reykjavík hanno proposto di applicare questo principio anche ad altre aziende, a testimonianza che ridurre la settimana lavorativa di un giorno funziona sia per i lavoratori che per i datori di lavoro. Numerosi altri test sono in corso in tutto il mondo per applicare questa pratica in altri contesti, Paesi e aziende per ristabilire un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e tempo libero e per umanizzare il lavoro e la produzione. Fonte: Autonomy Association for Sustainable Democracy
MEZZOPIENO 2 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
della Giustizia Umaru Napoleon Koroma aveva annunciato l’intenzione del governo di muoversi per “difendere i diritti umani fondamentali dei sierraleonesi”. Fonte: Reuters
IL PRIMO STATO AL MONDO A RINUNCIARE AL PETROLIO La Groenlandia è il primo Paese al mondo a decidere di smettere di estrarre il greggio dal suo sottosuolo. Il governo a prevalenza Inuit, la popolazione originaria dell’Artico, ha scelto di rinunciare allo sfruttamento dell’attività mineraria legata ai giacimenti petroliferi e di interrompere contestualmente anche l’estrazione dell’uranio. “Il futuro non è nel petrolio, ma appartiene all’energia rinnovabile”, ha affermato il Ministero delle Risorse Minerarie. La considerazione che ha spinto questa scelta è che il prezzo dell’estrazione del petrolio è diventato troppo alto, sia dal punto di vista economico che di impatto sul clima e sull’ambiente. Da secoli, la popolazione groenlandese basa il proprio sostentamento sulle risorse naturali e il sottosuolo della più grande isola del mondo contiene grandi giacimenti di petrolio inesplorati. Il parlamento del Paese ha deciso
di cessare il rilascio di nuove licenze per l’esplorazione di petrolio e gas: “Questo passo è stato fatto per il bene della nostra natura, della nostra pesca, della nostra industria del turismo e per concentrare la nostra attività su potenziali sostenibili”. Il ministro per le risorse minerarie H. Nathanielsen ha affermato: “Come società dobbiamo osare fermarci e chiederci perché vogliamo sfruttare una risorsa. La decisione si basa su informazioni aggiornate e sulla convinzione che sia la cosa giusta da fare?” La Groenlandia dipende in gran parte dalla Danimarca, che sostiene circa i due terzi dell’economia dell’isola. La scelta di interrompere le estrazioni rappresenta un’importante presa di posizione che supera gli interessi economici e le pressioni finanziarie. Fonte: Governo della Groenlandia
SOCCORSO PER L’ANIMA: LE PANCHINE-LIBRO
“Il buon lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino d’altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli” (Italo Calvino)
I RINOCERONTI AUMENTANO E SI ALLONTANANO DALL’ESTINZIONE
Sono sempre più le panchine-libro in tutto il mondo: nei parchi pubblici, nelle biblioteche, in stazioni, scuole, università e persino alle fermate dei mezzi pubblici. La voglia di libri e l’abbinamento con la pausa, la sosta e la riflessione, sono elementi di ispirazione che hanno spinto tante municipalità e appassionati di lettura a creare veri e propri monumenti ai libri, gigantesche rappresentazioni letterarie a forma di panchina su cui adagiarsi e leggere, immersi letteralmente dentro a un libro. Le panchine-libro sono spesso opere d’arte create da artisti o dai ragazzi delle scuole e non sono solo oggetti di
arredo urbano, ma stimoli a leggere e innamorarsi dei libri, per liberare la fantasia e migliorare la propria capacità di comprendere e vedere il mondo con punti di vista differenti. Fonte: Linette’s Painting
Il numero di rinoceronti viventi nei parchi nazionali di Nepal e India è aumentato notevolmente negli ultimi anni, segnando un successo senza precedenti negli sforzi di conservazione per questa specie fino a pochi anni fa vicina all’estinzione. Secondo i risultati dell’ultimo censimento delle autorità faunistiche indiane e nepalesi, il numero di rinocenti è tornato a 3.600 esemplari contro i circa 200 rimanenti nei primi anni del 20° secolo, quando i grandi mammiferi erano nella lista degli animali a rischio di estinzione. La specie oggi è considerata “vulnerabile” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e il loro ritorno in Nepal e in India è uno dei più grandi successi di conservazione naturalistica in Asia. Il Nepal è uno dei pochi Paesi al mondo in cui vivono i rinoceronti con un corno e l’aumento della loro popolazione è il risultato di una campagna decennale che vede impegnati i parchi nazionali insieme all’organizzazione International Rhino Foundation e al WWF. Il censimento che si tiene ogni 5 anni, ritardato a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di coronavirus, raccoglie i risultati del lavoro di conservazione di zoologi e biologi che stanno lavorando per garantire che i rinoceronti abbiano l’habitat e le condizioni per riprodursi e sopravvivere, anche di pari passo con lo sviluppo della presenza umana e delle sue attività, in forte aumento in India e Nepal. Fonte: Department of National Parks and Wildlife; WWF Nepal
MEZZOPIENO 3 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
mondo
LA GERMANIA CHIEDE PERDONO ALLA NAMIBIA Con una dichiarazione storica, il Ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha riconosciuto la responsabilità della Germania coloniale nei fatti avvenuti tra il 1904 e il 1908 in Namibia: “Qualificheremo ufficialmente questi eventi per quello che sono dalla prospettiva odierna, un genocidio”. Tra il 1904 e il 1908, a seguito di una rivolta contro i sequestri delle terre da parte dei coloni, i soldati tedeschi uccisero circa 65.000 Herero e 10.000 Nama, etnie locali. La dichiarazione giunge dopo più di cinque anni di difficili negoziati ed è affiancata da una donazione di 1,1 miliardi di euro alla Namibia destinata a progetti di ricostruzione e sviluppo. “Alla luce della responsabilità storica e morale della Germania, chiederemo perdono alla Namibia e ai discendenti delle vittime per le atrocità commesse”, ha inoltre affermato Maas, precisando però che il programma finanziario non è un risarcimento e non vuole essere l’apripista di una richiesta legale di risarcimento. Il Presidente della Namibia, Hage Geingob, ha accolto l’offerta della Germania come “un primo passo nella giusta direzione”. Fonte: Reuters
LE GOMME DA MASTICARE DIVENTANO RUOTE DA SKATEBOARD Due giovani studenti di design francesi hanno sviluppato un metodo per riciclare le gomme da masticare al termine della loro vita e trasformarle in ruote da skateboard. Hugo Maupetit e Vivian Fischer hanno installato pannelli di raccolta dedicati nelle aree urbane della città di Nantes, in Francia, dove i passanti possono attaccare la gomma dopo averla masticata, piuttosto che buttarla per terra. La gomma viene lavata, mescolata con un legante e coloranti naturali prima di essere stampata a iniezione per creare le ruote da skateboard, in quattro misure e tre diversi livelli di durezza. Una volta consumata, la ruota della gomma da skateboard può essere nuovamente macinata e fusa per creare una nuova ruota, creando un sistema a circuito chiuso. La connessione tra l’abitudine di masticare chewingum e lo skateboard è l’anello che lega i due passaggi di
questa pratica che potrebbe cambiare le abitudini dei ragazzi che spesso lasciano le gomme da masticare sul pavimento delle strade con la conseguenza di inquinare le città. Si stima che solo il 10% delle gomme da masticare vengano smaltite correttamente mentre il restante 90% deve essere rimosso dai pavimenti di tutto il mondo. Il solo Regno Unito spende circa 60 milioni di euro ogni anno per questa pulizia. Sempre più designer stanno cercando di dare una nuova prospettiva di vita a oggetti di plastica comunemente disseminati, da chi crea sgabelli impilabili da mascherine scartate a chi raccoglie mozziconi di sigaretta per creare ciotole e vasi multicolori. Fonte: Hugo Maupetit; Vivian Fischer; Birmingham Mail
MEZZOPIENO 4 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
LO STESSO TETTO PER TRE RELIGIONI: UNITI PER RISPETTARSI Alla fine di maggio è iniziata la costruzione della “House of One” a Berlino, un luogo di culto interreligioso che è una chiesa, una moschea e una sinagoga allo stesso tempo. L’edificio è a Petriplatz, nella ex Berlino Est, nel luogo in cui sorgeva una delle chiese più antiche di Berlino del Tredicesimo secolo, abbattuta al tempo della Repubblica Democratica Tedesca e riportata alla luce nel 2007 durante alcuni scavi archeologici. Alla posa della prima pietra, Wolfgang Schauble, presidente del parlamento federale tedesco, ha definito la casa comune “un luogo di tolleranza e apertura per aprirsi ad altre prospettive spirituali con uguale rispetto”. Il sindaco di Berlino, Michael Mueller, ha voluto dichiarare ufficialmente che: “Nella nostra società non c’è spazio per l’odio, la violenza, l’antisemitismo, l’islamofobia e il razzismo”. Una casa per le tre religioni monoteiste, la House of One (Casa dell’Uno) sarà il primo edificio del suo genere: composto da diversi volumi cubici che si compenetrano diventando un luogo unico, il progetto esprime il concetto metafisico della “diversità nell’unità”. Lo spazio così studiato crea una condizione per lo scambio e la conoscenza reciproca. Ogni fede ha il proprio spazio di rito appropriato, mentre una serie di spazi centrali comuni permettono la relazione e la condivisione di pratiche e attività. Fonte: House of One; Kuehnn Malvezzi; Wolfgang Kumm
LE DONNE SAUDITE POTRANNO VIVERE DA SOLE: LA LEGGE L’Arabia Saudita ha cancellato una legge che non consentiva alle donne single di vivere da sole e di gestire la propria vita in maniera indipendente da un uomo. La monarchia islamica più grande del mondo ha rivisto una norma inclusa nell’antico ordinamento della Sharia che prevedeva che, dall’infanzia all’età adulta, ogni donna saudita fosse sotto il controllo di un tutore legale maschio della famiglia, per tutto il corso della sua vita. I tutori legali sono solitamente il padre o il marito ma possono anche essere un fratello o un figlio. Dopo la recente apertura da parte della monarchia saudita a una serie di diritti per le donne, l’abolizione di questa legge rende legale per le donne non sposate, divorziate e vedove di vivere da sole senza
bisogno del permesso della famiglia e senza il timore di essere affidate a un tutore. La legge, parte dell’articolo 169 della legge di procedura della Sharia che riportava “consegnare una donna al suo mahram (tutore)”, è stata eliminata e sostituita da un emendamento che consente alle donne adulte sole di vivere in alloggi separati. La legge è stata modificata come parte di una sentenza storica a favore della 32enne Mariam al Otaibi, una scrittrice che ha vinto la sua causa nei tribunali sauditi per vivere da sola. Dopo aver trascorso più di 100 giorni in prigione, dopo la denuncia del padre per aver lasciato la casa e aver lavorato senza permesso, la ragazza è riuscita a far ribaltare la vecchia norma e a stabilire una nuova era per le donne arabe. Fonte: Makkah Newspaper
L’AFRICA IMPARA E VINCE LA SECONDA EPIDEMIA DI EBOLA L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la fine ufficiale della seconda epidemia di Ebola in Guinea. Dopo oltre quattro mesi dallo scoppio delle infezioni del virus mortale nell’Africa occidentale, le autorità sanitarie guineane hanno verificato la scomparsa dei contagi e il ritorno alla normalità, con un bilancio complessivo di 12 decessi dall’inizio dell’epidemia, contro gli oltre 11.000 registrati 5 anni fa. “Sulla base delle lezioni apprese dall’epidemia del 2014-16 e attraverso risposte rapide e coordinate, impegno della comunità, efficaci misure di salute pubblica e uso equo dei vaccini, la Guinea è riuscita a controllare l’epidemia e a prevenirne la diffusione oltre i suoi confini”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. “Siamo riusciti molto rapidamente a portare a termine gli sforzi sulla vaccinazione per l’Ebola e a contenere le trasmissioni utilizzando approcci diagnostici efficaci”, ha detto Sterghios Moschos, biomedico esperto di malattie virali. Tra questi approcci, ha spiegato Moschos, c’è l’implementazione di schemi di vaccinazione ad anello che consentono alle persone che si trovano intorno agli infetti di essere vaccinate molto rapidamente e protette con un’efficacia del 100%. “La risposta internazionale che è stata messa insieme per cercare di invertire la tendenza ha portato molti strumenti alle comunità locali e ha rinvigorito la formazione professionale sanitaria ma ha anche permesso la comunità locale di comprendere la malattia”, ha detto Moschos. Fonte: World Heath Organization
MEZZOPIENO 5 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
IL MONDO SI ACCORDA PER TASSARE LE MULTINAZIONALI I ministri delle finanze mondiali hanno raggiunto un accordo per costringere le multinazionali a pagare le tasse in tutti i Paesi in cui operano, superando le manipolazioni fiscali operate da molti gruppi internazionali per eludere le imposte. Il gruppo delle nazioni del G7 ha firmato un documento storico per stabilire, per la prima volta, un’imposta globale minima sulle società operanti in più Stati. Il principio dell’accordo siglato a Londra è che le multinazionali dovrebbero pagare un’aliquota fiscale minima di almeno il 15% in ogni Paese in cui operano e in cui hanno sede. “Si tratta di un accordo davvero storico e sono orgoglioso che il G7 abbia dimostrato una leadership collettiva in questo momento cruciale della nostra ripresa economica globale”, ha dichiarato il cancelliere inglese Rishi Sunak, rappresentante del Paese presidente di turno del G7 . Anche le aziende digitali come Amazon, Google e Facebook che hanno costruito enormi attività in tutto il mondo dichiarando profitti relativamente piccoli in ciascun paese, saranno coinvolte nell’accordo e i leader del G7 sperano che nel corso dell’anno l’accordo sarà approvato anche dal gruppo allargato delle nazioni del G20 che comprende Paesi cone Cina, Russia, Sud Africa e Arabia Saudita. Più di 130 nazioni stanno partecipando a uno sforzo comune per concordare un quadro fiscale globale, come parte di un accordo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OSCE), che dovrebbe seguire l’esempio del G7. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden punta a innalzare il tasso di imposizione globale al 21% e qualche ministro pensa addirittura di poter raggiungere il 25%. Fonte: Rishi Sunak
Mezzopieno è innanzitutto un modo di pensare, un approccio alla vita ed una maniera di essere. Il pensiero Mezzopieno è sempre pro, mai contro. Mezzopieno si pone come risposta costruttiva al vittimismo, alla polemica e al disfattismo. Il modo di essere Mezzopieno collabora con tutti per stimolare risposte positive all’atteggiamento pessimista, a quello conflittuale e alla ricerca di capri espiatori. Vivere Mezzopieno significa non avere timore di caricarsi delle responsabilità e dell’impegno di individuare stimoli creativi e fecondativi diversi dalle dinamiche distruttive e di contrasto. Il cambiamento è responsabilità di chi costruisce con umiltà, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile in relazioni collaborative. Piuttosto che cercare di demolire ciò che è ritenuto sbagliato, Mezzopieno propone alternative, pratiche e comportamenti che perseguono l’armonia e che non impiegano energia per contrastare ma per creare. La scelta buona prende il posto di quella cattiva. Chi si identifica nel Mezzopieno non esalta il buonismo ma ha un approccio positivo e aperto al diverso ed al nuovo. Il cambiamento è un processo che va condiviso da tutti e può avvenire soltanto lentamente, con la presa di coscienza e la partecipazione costruttiva di ogni elemento della società. L’alternativa alla rivoluzione è l’evoluzione. La vera forza che manda avanti il mondo da sempre e che lo ordina attraverso la crescita e la collaborazione di tutti. Chi giudica questo modo di pensare come naif… ha ragione! Non è obiettivo del pensiero Mezzopieno produrre utili o generare profitto. È dimostrato che i buoni esempi “sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta duratura capace di influenzarne le azioni future. Questo fenomeno, che in psicologia prende il nome di “elevazione morale’” può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione sociale”.
MEZZOPIENO 6 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
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Indice di benessere
La comunità Mezzopieno è un movimento formato da persone, gruppi, enti e associazioni che condividono l’impegno per la diffusione della cultura della positività e che credono nell’importanza di promuovere un approccio costruttivo e armonioso nella società e nella vita.
CALANO LE SIGARETTE E I CANCRI AI POLMONI
L’UFFICIO STUDI MEZZOPIENO L’attività di ricerca è lo strumento attraverso il quale il movimento Mezzopieno approfondisce la sua capacità di interpretare ed analizzare la società e le sue evoluzioni. I programmi di ricerca del movimento sono un laboratorio permanente che coinvolge università, ricercatori, associazioni e gruppi di lavoro. In particolare, Mezzopieno svolge l’attività di studio e analisi in collaborazione col Gruppo di Ricerca Valori, Etica ed Economia dell’Università di Torino, di cui è membro. MEZZOPIENO NELLE SCUOLE La cultura della positività entra nelle scuole con laboratori di lettura e comunicazione gentile. Attraverso attività, giochi ed esperienze si trasmettono i valori della fiducia, della gratitudine e della collaborazione, per stimolare il lato migliore di ogni studente e la capacità di educare la propria volontà al bello e al buono.
INFO SU WWW.MEZZOPIENO.ORG
DIFFUSIONE DI MEZZOPIENO NEWS: IL CERCHIO DELLA GRATITUDINE Il “cerchio della gratitudine” è il progetto che prende vita dalle relazioni di gratuità e di gratitudine che si vengono a creare intorno a Mezzopieno News: il periodico, nella sua forma cartacea, viene consegnato di mano in mano nel cerchio delle conoscenze e delle persone vicine ai membri della comunità e diventa uno strumento di relazione e di condivisione. I volontari della comunità Mezzopieno sono attivi nella distribuzione di Mezzopieno News in: Ospedali - Case di cura e di degenza - Centri di accoglienza per anziani Carceri ed istituti penitenziari - Scuole - Parrocchie - Associazioni - Aziende - Circoli - Comunità.
Il consumo di sigarette nel mondo sta calando e con esso anche le morti per tumore ai polmoni. Ogni anno circa 8 milioni di persone muoiono prematuramente a causa del fumo, circa un decesso su sette nel mondo è dovuto al consumo di sigarette. Questa tendenza è tuttavia in diminuzione e i decessi dovuti a malattie cardiache e tumori, conseguenza del fumo, sono in sensibile calo. Il tabacco ogni giorno causa più vittime di quante ne faccia il terrorismo in un intero anno e nei Paesi ad alto reddito il fumo di sigaretta è la causa più importante di morte, soprattutto per gli uomini. Le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno analizzato un secolo di tabagismo e hanno potuto dimostrare che l’aspettativa di vita di chi non fuma è di circa 10 anni superiore di quella dei fumatori abituali. Il fumo è stato un problema del ventesimo secolo. Il lavoro statistico che identificava il fumo come la principale causa dell’aumento dei decessi per cancro ai polmoni iniziò nel dopoguerra e culminò nel rapporto del 1964 del Surgeon General; un punto di svolta che dimostrò quanto fumare fosse mortale. Oggi, dopo decenni di campagne e di politiche pubbliche mirate, quasi la metà di tutti gli ex fumatori ha smesso definitivamente, le vendite di sigarette sono scese a un terzo di quelle che erano una volta e il tasso di mortalità per cancro ai polmoni è diminuito. Nella maggior parte dei Paesi del mondo il tasso di mortalità per fumo è oggi inferiore a quello del 1990. Fonte: Ufficio Studi Mezzopieno | International Agency for Research on Cancer
MEZZOPIENO AL LAVORO Il movimento Mezzopieno promuove l’organizzazione positiva del lavoro. All’interno delle aziende della rete Mezzopieno si realizzano percorsi di condivisione di pratiche e modelli finalizzati al benessere delle persone che vi lavorano, per un approccio costruttivo con il gesto lavorativo, con la comunità in cui si lavora, con il mercato e con il mondo.
MEZZOPIENO NEI COMUNI
Mezzopieno è presente nei Comuni italiani con programmi per la diffusione della cultura della gentilezza e della pratica positiva attraverso l’istituzione degli Assessori della gentilezza, nominati dai Sindaci per la realizzazione di iniziative per stimolare la collaborazione e ridurre la conflittualità nelle comunità. MEZZOPIENO 7 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
SLOW NEWS: NEL BUON GIORNALISMO L’ELOGIO DELLA LENTEZZA
fondato una società di produzione cinematografica e televisiva indipendente, IK Produzioni: “Nel 2016 venivamo da alcune esperienze televisive terribili e ci stavamo riorganizzando per cambiare il nostro metodo di lavoro, per renderci sempre più indipendenti e sostenibili. Per poter fare, insomma, le cose che volevamo, a modo nostro e con i nostri tempi. Inoltre, sia io, sia Alberto eravamo diventati padri in quegli anni, e questo ha aumentato ulteriormente il nostro senso di responsabilità verso quello che facevamo. Slow News. Un documentario parla di giornalismo, ma la filosofia di fondo, la visione del mondo dei protagonisti del film può abbracciare ogni aspetto della vita contemporanea. Sicuramente, anche la maggior parte degli ambienti e delle modalità di lavoro. L’informazione è solo l’aspetto più evidente di una deriva generale del mondo in cui viviamo. Quello che volevamo raccontare non era solo la descrizione di quello che, secondo noi, non va bene. Volevamo raccontare possibili soluzioni. Questa è sempre stata una delle prerogative dei nostri documentari ed è anche uno dei punti fondamentali dello slow journalism.
Non bisogna mai smettere di provare a cambiare il mondo, perché un altro mondo è possibile
Lo slow journalism in una definizione
focus
ELISABETTA GATTO
Le notizie hanno bisogno di autorevoli del giornalismo internazionale, in un ritmo lento, nella produzione primis quella di Peter Laufer, oggi professoe nella fruizione. I professionisti re di Giornalismo all’Università dell’Oregon, dell’informazione hanno la respon- dopo l’esperienza di inviato in Afghanistan sabilità di dedicare tempo e cura durante l’invasione sovietica e a Berlino alla ricerca e all’elaborazione dei durante la caduta del Muro, passando per contenuti. Anche per una questione la direzione delle più importanti redazioni di etica della profeseuropee, e di testate come sione e di rispetto il “New York Times” o emitnei confronti dei tenti come BBC, per esplo“Se il giornalista è cieco destinatari delle rare e raccontare la situavede solo le ombre. Se il notizie. Come consumazione dell’informazione giornalista non è cieco tori, tutti hanno il diritto nel mondo contemporavedrà anche le luci.” di non essere bombardati neo. da notizie affrettate, infonGiorgio Napolitano date, ingannevoli e di pretenLa genesi di Slow News dere un altro tipo di informaAlberto Puliafito racconta che zione. Tutto questo è possibile: ne tutto è partito dal suo vecchio danno prova Alberto Puliafito e Fulvio lavoro: “Sono stato direttore di Blogo. Nebbia, nel loro lavoro Slow News. Un docu- it per anni. Il modello di business scelto, mentario, un film che raccoglie le voci più quello della pubblicità – cioè far fare clic
sui banner alle persone che navigavano sul sito – aveva iniziato a mostrare tutti i suoi lati peggiori. È una caccia al titolo più forte per far fare clic. Questo porta a storture indicibili nel mondo del giornalismo, fino a deformarne il senso più profondo. Un senso già profondamente minato da una sostanziale incapacità di ripensarsi, di adattarsi al mondo che cambia, di smettere di rendere le persone ciniche, divise e arrabbiate. Per offrire loro, invece, anticorpi e comprensione della complessità del mondo. Così ho iniziato a cercare in rete altri tipi di giornalismo. Ho scoperto che, nel mondo, in tanti condividevano non solo il mio disagio ma anche la voglia di fare qualcosa di diverso. Da lì, con alcuni colleghi ho fondato una piccola testata indipendente che si chiama Slow News. E poi ho detto a Fulvio: perché non ne facciamo un documentario?” Fulvio Nebbia con Alberto Puliafito ha
MEZZOPIENO 8 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
Per Alberto Puliafito è un altro giornalismo possibile, fatto insieme al pubblico. Un giornalismo al servizio delle persone,
focus
che scende dal pulpito Nel documentario viene suggerito un padel so-cosa-è-meglio- ragone tra cibo e notizie, sottolineando per-te e si pone in ascolto. come l’informazione sia sempre più trattata È un giornalismo fatto da come junk food, cibo spazzatura. E allora giornalisti che non fanno cos’è più indigesto, nel modo di fare giornafinta di sapere tutto e che lismo di oggi? I due autori riferiscono l’ansia tratta il proprio pubblico per tutto ciò che è eccezionale, nuovo, incredibile, mai raccontato come un atprima. L’ansia di arrivare tore attivo e primi anche a costo di con compe“Un giornale che è fedele al suo prendere cantonate, di scopo si occupa non solo di come tenze, especreare emergenze, di stanno le cose, ma di come rienze, inteldovrebbero essere” indignare, di colpire, di ligenze, idee, spararla più grossa. E tutfonti da utilizJoseph Pulitzer ta quest’ansia, sommata a zare per mivelocità, distacco dai lettori gliorare. Fulvio e dalle lettrici, presunzione, Nebbia aggiunsovrapproduzione crea danni terge: “Usando una ribili sul lungo periodo. E poi il bombarmetafora, io penso che sia come immergersi insieme damento isterico di informazioni irrilevanti, agli altri nella cacofonia del che distraggono dagli argomenti veramenmondo, senza perdere il pro- te importanti per la vita sociale e quotidiaprio ritmo. Cercando di estrarre na delle persone. O li minimizzano o li ponla musica da tutto il caos. È un po’ come gono in prospettive distorte e funzionali al una band: ognuno porta il suo stile, il potere di turno. suo contributo, il suo suono e l’insieme di tutto questo è di gran lunga supe- Giornalismo e democrazia riore alla somma dei singoli elementi”. Quella per un giornalismo buono, pulito, giusto è anche una battaglia per la democrazia. Renderla popolare è forse la sfida più grande, ma PARITA’ DI INFORMAZIONE POSITIVA anche la più importante. La campagna #mezzopieno è stata lanciata in tutta Italia nella 52° Giornata Riguarda sicuramente, Mondiale della Libertà di Stampa, delle Comunicazioni Sociali e del in primo luogo, chi proGiornalismo di Pace del 13 maggio 2018. duce e diffonde le notiÈ stata presentata alla Camera dei Deputati in data 4 luglio 2019. Al terzo anno zie. Nel film si raccontadal suo lancio, (sulla piattaforma Change ha raccolto finora oltre 6500 adesioni) no le storie di chi cerca sono centinaia le redazioni e i professionisti della comunicazione che hanno di farlo in modo nuovo. aderito e che si sono organizzati per proporre modelli informativi più costruttivi Ma è altrettanto impore responsabili, limitando le logiche di parte, alleviando la polemica, la sfiducia e tante il ruolo di chi fruisce la conflittualità. La campagna ha raccolto nel 2021 tutti i suoi aderenti, partner e firmatari creando delle informazioni, di tutti la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva, un evento per rendere noi. “È un processo cultuoperativi i proponimenti promossi dalla campagna su tutto il territorio. Il 3 maggio rale, prima di tutto, che di ogni anno la #GNIC ripropone questa azione collettiva e il confronto aperto fra i dovrebbe cominciare già principali protagonisti dell’informazione costruttiva in Italia. a scuola e nelle famiglie”, www.giornatainformazionecostruttiva.site afferma Fulvio Nebbia. “Insegnare ai bambini l’im-
portanza dello spirito critico (che non significa facile cinismo, anzi, è l’esatto opposto), l’abitudine a cambiare punto di vista, cercare di mettersi nei panni degli altri per comprendere a fondo le cose. Il piacere della scoperta del mondo e la formazione del proprio punto di vista, sapendo distinguere le cose davvero importanti da quelle che sono invece solo distrazioni o distorsioni. Ma anche dai semplici retaggi più retrivi del passato. Non è detto che se si è sempre fatto in un modo, allora sia giusto così. Bisogna tornare a coltivare la nostra curiosità, la nostra empatia e anche la nostra meraviglia”.
“Slow News. Il film” è stato al cinema Anteo di Milano, al Nuovo Cinema Aquila di Roma, al Cinema Lux di Torino. Il 17 settembre ci sarà una proiezione a Roma all’Università La Sapienza, con presente Peter Laufer. Le date delle proiezioni in continuo aggiornamento: https://www.movieday.it/movie/ index?movie_id=1439 Infine, il film si può vedere in digitale (in Italia) in VOD qui: https://vimeo.com/ondemand/ slownewsitalia
MEZZOPIENO 9 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
Italia L’ESTATE DEI CANI BAGNINI: ITALIA PRIMO PAESE A RICONOSCERLI Sulle spiagge italiane sono apparsi i cani bagnini, veri e propri animali salva-vita, grazie al loro istinto e all’addestramento specifico. Sono oltre 350 i cani appositamente preparati dalla Scuola Italiana Cani Salvataggio, attivi su circa 30 delle spiagge più frequentate del nostro Paese. Grazie alla loro
determinazione e alla loro forza fisica sono in grado di eseguire salvataggi anche in condizioni estreme, impossibili per un bagnino tradizionale. Ogni anno questi animali riescono a salvare decine di persone dall’annegamento. Nella settimana prima di ferragosto i cani bagnini hanno salvato 8 bambini e 6 adulti al largo della spiaggia di Sperlonga (LT), in pericolo a causa del forte vento e delle onde. Con l’aiuto dei loro compagni umani, i cani Eros, Mya e Mira hanno portato tutti in salvo in circa 15 minuti. “Il programma di addestramento è duro. Dopo 18 mesi di addestramento di base, solo i cani che hanno completato con successo le prove richieste sono ritenuti pronti per passare agli aspetti più intensivi delle tecniche di salvataggio, come saltare dagli elicotteri e dalle barche in corsa”, racconta Ferruccio Pilenga, che ha avuto l’idea. “Un cane bagnino ha trainato un gommone pieno d’acqua con tre persone a bordo per mezz’ora”, ha detto Pilenga. “Un essere umano non può farlo”. L’Italia è attualmente l’unico Paese a riconoscere i bagnini cinofili certificati. Fonte: Scuola Italiana Cani Salvataggio; Latina Today
GLI UFFIZI PRIMI AL MONDO A DIVENTARE A MISURA DI BAMBINO Gli Uffizi compiono una rivoluzione nel mondo dei musei: opere fissate a un’altezza di 65 cm da terra, a misura di bambino. Gli educatori museali e gli assistenti di sala del museo di Firenze accolgono positivamente l’incontro tra arte e bambini nella mostra monotematica del pittore Beato Angelico, frate domenicano vissuto nella prima metà del 1400. Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, spiega: “Gli esperti del nostro dipartimento per l’educazione ci hanno segnalato che la Tebaide è l’opera prediletta dai bimbi che entrano in Galleria. Tanti piccini, ogni giorno, si fermano a osservarla affascinati, scoprendo le tante storie, i tanti personaggi, i molti animali raffigurati in questo capolavoro. Abbiamo dunque deciso di pensare a una collocazione che tenesse conto del punto di vista di questa speciale e importantissima categoria di osservatori, in maniera da stimolare ancora di più la loro interazione con l’arte e con questo dipinto in particolare, che in modo così evidente cattura la loro attenzione. Così, da oggi possiamo dire di essere il primo museo al mondo con un capolavoro a misura di bambino”. Fonte: Museo degli Uffizi
SCOPERTO COME EVITARE I RIGETTI NEI TRAPIANTI Il rigetto nei trapianti può essere prevenuto ed evitato grazie a un nuovo esame che si può effettuare con un semplice prelievo di sangue. La scoperta è stata realizzata dai medici della Città della Salute di Torino e apre la strada a interventi più sicuri e con meno recidive. Un paziente su tre rischia un episodio di rigetto acuto durante il primo anno successivo a un trapianto. La ricerca torinese ha realizzato un nuovo metodo di analisi per riconoscere il rigetto in anticipo, attraverso l’analisi del DNA del donatore che circola libero nel sangue del ricevente. “Nella nostra ricerca abbiamo dimostrato che l’aumento del DNA derivato dall’organo trapiantato nel sangue del ricevente è un biomarcatore specifico di rigetto. Il suo aumento è infatti correlato al danno delle cellule del trapianto, causato dalla risposta immunitaria del rigetto”, spiega Silvia Deaglio, medico del Servizio di Immunogenetica e Biologia dei Trapianti dell’ospedale Molinette. “Un semplice prelievo di sangue, al posto della più complessa biopsia endomiocardica, consente di riconoscere in maniera veloce e affidabile la presenza del rigetto nei nostri pazienti e di avviare precocemente le terapie per combatterlo”, ha dichiarato Massimo Boffini, cardiochirurgo del Centro di Trapianto cardiaco universitario delle Molinette. La Città della Salute di Torino è il primo ospedale per numero di trapianti eseguiti ogni anno in Italia e un punto di riferimento europeo nella ricerca, un’eccellenza che attira pazienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea. Fonte: Città della Salute di Torino
MEZZOPIENO 10 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
VENEZIA APRE LA CICLABILE SULL’ACQUA PIÙ LUNGA D’EUROPA
17 PIANTE CHE PAREVANO ESTINTE SONO TORNATE
Una pista ciclabile inserita in un contesto ambientale e naturalistico estremamente ricco e singolare, quello della Laguna di Venezia, offre la possibilità di visitare un territorio così delicato senza alterarlo. La Pordelio è una nuova tratta della ciclabile che collega Cavallino Treporti, comune della città metropolitana di Venezia, con la parte finale della lunga pista VeneziaMonaco, percorribile interamente in bicicletta. Il nuovo tratto, appena inaugurato, di 7 km, di cui 5 sospesi a sbalzo sulla laguna, è una nuova infrastruttura studiata per integrarsi con l’ambiente, tra i moli e le barene (terreni di forma tabulare tipici delle lagune periodicamente sommersi dalle maree) e scoprire la sua flora e la sua fauna.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma Tre ha scoperto che 17 specie di piante che si credevano estinte da tempo in realtà non lo sono. Il lavoro che ha impiegato per diversi anni gli studiosi in una ricerca estremamente dettagliata e complessa ha rilevato che diverse specie non erano state cercate da anni e che alcuni esemplari vivi erano presenti in orti botanici e banche del germoplasma europei, mentre altre sono state riclassificate come specie diverse sulla base di nuovi dati. Il prof. Thomas Abeli riporta come esempio il ritrovamento dell’Armeria arcuata, una specie endemica portoghese ritenuta estinta da decenni che era invece conservata inconsapevolmente nell’Utrecht University Botanic Garden.
Un’arteria che permette di ricevere un nuovo tipo di visitatori e di turisti, attenti alla natura e alla sostenibilità e che contribuirà allo sviluppo economico ed ecologico del territorio. La nuova pista sull’acqua è la più lunga d’Europa, secondo i dati del Comune di Cavallino Treporti, e adotta soluzioni tecnologiche innovative, come l’operazione di posa della struttura ciclabile in acciaio e legno lungo via Pordelio, sospesa sull’acqua, che non ricopre il terreno, né modifica l’assetto idrogeologico dell’area. La ciclabile è illuminata con led a basso impatto ed è utilizzabile in sicurezza anche in orario notturno.
La ricerca dimostra che il continuo monitoraggio e la ricerca floristica possono portare alla riscoperta di specie ritenute estinte. Orti botanici e banche del germoplasma, su cui in Europa sono stati fatti investimenti importanti, permettono di evitare la perdita definitiva di biodiversità anche quando il contesto ambientale non è più favorevole. In questo tipo di indagini è importante la classificazione delle specie per studiarne la variabilità. La ricerca floristica, ad esempio, studia il materiale conservato negli erbari, ed effettua ricerche sul campo; vengono così elaborati gli “inventari floristici”, strumenti indispensabili per conoscere la distribuzione delle piante e la tutela della biodiversità vegetale.
Fonte: Parco Cavallino Treporti
Fonte: Nature Plants Università di Roma
MEZZOPIENO 11 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
Italia
I CANI POLIZIOTTO IN PENSIONE TROVANO FAMIGLIA Anche i cani poliziotto vanno in pensione e dopo l’onorato servizio sul campo nelle squadre cinofile, la Polizia di Stato è impegnata nel ricollocarli presso persone che se ne possano prendere cura. Spesso, quando questi cani si congedano dal servizio vengono adottati dai conduttori con cui hanno fatto squadra e creato un legame affettivo durato anni. Non sempre tuttavia questo è possibile e la Polizia di Stato ha creato un programma di affidamento degli agenti a quattro zampe in pensione che è impegnato a renderne possibile l’adozione da parte di civili intenzionati a dargli una seconda vita. Si tratta per lo più di pastori tedeschi, rottweiler, pastori belga e labrador che possono essere adottati da privati o da associazioni. La pagina web della Polizia di Stato riporta le schede dettagliate e aggiornate dei cani adottabili, con le loro caratteristiche fisiche e attitudinali. La Polizia valuta le richieste e analizza la capacità di prendersi cura dell’animale e la compatibilità caratteriale tra l’affidatario e il cane, di solito docile ed addestrato ma in genere dal carattere molto forte. Dopo anni di impegno nella ricerca di armi ed esplosivi, di sostanze stupefacenti, di persone scomparse o negli stadi, in occasione di concerti o eventi e nelle diverse attività a supporto del personale della Polizia di Stato, questi fedelissimi compagni di lavoro si godono così la meritata pensione in compagnia di qualcuno che continui ad accudirli nei loro ultimi anni di vita. Fonte: Polizia di Stato
LA CURA PER LA LEUCEMIA LINFOIDE FUNZIONA: I PRIMI 3 GUARITI Tre bambini affetti da leucemia linfoide acuta, estremamente difficile da curare con le terapie tradizionali, sono stati guariti con la nuova terapia a base di cellule CAR-T. Tutti e tre hanno ottenuto la remissione completa della malattia dopo due settimane dall’inizio della terapia. Questo particolare tipo di leucemia è molto refrattaria agli approcci terapeutici classici come la chemioterpia e l’immunoterapia e ha spesso ricadute e recidive. La nuova produzione di cellule potenziate attraverso un innovativo processo sviluppato presso l’Officina Farmaceutica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha permesso di istruire le cellule T dei pazienti stessi e di sconfiggere la leucemia linfoblastica acuta recidivante con notevole efficacia. La terapia genica a base di CAR-T (Chimeric Antigen Receptor) permette di creare cellule ingegnerizzate per riconoscere le cellule tumorali, individuarle e distruggerle. Queste cellule gestiscono la risposta immunitaria e hanno il compito di uccidere le cellule infettate da agenti patogeni tumorali eliminandole.
DOPO IL FURTO SALVA IL LADRO CHE LO STAVA DERUBANDO A Brescia la vittima di un furto ha visto accasciarsi il ladro che gli stava portando via il portafoglio dalla macchina e senza temporeggiare ha chiamato i soccorsi, salvando la vita all’uomo. Il ladro 45enne stava tentando di derubare una macchina parcheggiata usando lo stratagemma della gomma sgonfia. Bucato di nascosto lo pneumatico con un coltello, ha costretto il proprietario del veicolo a mettersi al
lavoro per sostituire la ruota, lasciando così il cellulare e il borsellino sul sedile
dell’auto, rimasta con lo sportello aperto. Il malvivente ha approfittato della distrazione per prendere la refurtiva ma mentre tentava di scappare si è accasciato a terra colpito da un infarto. Il primo a intervenire è stato proprio il derubato che ha immediatamente allertato i soccorsi e coinvolto i passanti, dapprima un infermiere che si trovava nei paraggi e poi un’ambulanza che ha portato l’infartuato in ospedale, dove è ancora ricoverato fuori pericolo di vita. Fonte: Brescia Today
MEZZOPIENO 12 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
La prima guarigione ottenuta grazie a questa tecnica è del 2012 negli Stati Uniti e a partire da quel momento numerose sperimentazioni in tutto il mondo hanno permesso di giungere alla recente approvazione del primo farmaco a base di CAR-T disponibile in commercio. I tre bambini in cura presso L’Ospedale Bambin Gesù di Roma sono stati i primi a essere inseriti nel protocollo di trattamento e a debellare con successo la loro malattia. Fonte: Ministero della Salute; Alleanza contro il cancro
LA PRIMA LINEA DI BUS AD IDROGENO NASCE A BOLZANO La prima città in Italia e tra le prime in Europa a dotarsi di una flotta di mezzi per il trasporto pubblico ad idrogeno è Bolzano.
I nuovi autobus urbani a emissioni zero hanno 350 chilometri di autonomia con una ricarica e vanno ad aggiungersi ai prototipi che già circolavano in città da alcuni anni. I 12 mezzi del gestore per il trasporto pubblico trentino SASA rappresentano il primo passo di un programma per convertire l’asse del Brennero in un corridoio verde europeo. “Per ora i mezzi sono in servizio principalmente in ambito urbano”, spiega Petra Piffer, direttrice di SASA, “tuttavia è già in fase di studio l’impiego di veicoli a zero emissioni anche fuori dalle città”. Nel 2014 fu inaugurato a Bolzano il primo impianto in Italia per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno verde, ossia generato da fonti rinnovabili. Nel deposito della SASA sono iniziati i lavori per la costruzione di una nuova stazione di rifornimento di idrogeno pulito che renderà possibile l’ampliamento della flotta di bus anche per altre destinazioni extraurbane. Fonte: Sasa
ARRIVA LA RISONANZA APERTA: BASTA CLAUSTROFOBIA
La risonanza magnetica ‘a cielo aperto’ è il primo macchinario al mondo inventato per effettuare l’esame di risonanza magnetica nucleare eliminando le possibilità di reazione claustrofobica.
NASCE IL PRIMO CONDOMINIO AUTOSUFFICIENTE D’ITALIA Il primo condominio energeticamente autosufficiente d’Italia è stato inaugurato a Pinerolo, in provincia di Torino. L’edifico, costruito nel 1965, è stato rinnovato con una azione di retrofit e ora produce il suo fabbisogno elettrico e termico senza bisogno di attaccarsi alla rete, grazie a un sistema integrato di interventi che lo rendono unico in Italia e tra i pochi al mondo. I principali impianti di produzione di energia sono solari, uno termico e uno fotovoltaico, e consentono di produrre l’acqua calda, di riscaldare le abitazioni d’inverno e rinfrescarle d’estate e di produrre energia elettrica per il consumo dell’edificio. Il progetto fa parte del programma europeo Buildheat realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino che coinvolge l’intera catena delle costruzioni nel processo di retrofit, affrontando prospettive tecniche, comportamentali, culturali ed economiche per raggiungere il massimo nel processo di integrare nuove tecnologie o funzionalità a un sistema vecchio, prolungandone così la vita utile. L’intervento è stato realizzato da Acea Energie Nuove, nell’ambito del progetto Energheia con Tecnozenith e ha una facciata ventilata sulle quattro pareti, l’isolamento delle superfici orizzontali con cappotto di EPS, l’installazione 13 Enerbox per la distribuzione, la contabilizzazione termica e l’accumulo sanitario in ogni alloggio; un sistema BMS (Building Management System) per lettura e gestione da remoto di tutti gli impianti. Il condominio necessita, solo in caso di picchi estremi di freddo, di una minima percentuale di gas o energia elettrica prelevati dalle reti esterne per circa il 10% del totale. Fonte: Buildheat; Acea Energie Nuove; Tecnozenith
MEZZOPIENO 13 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
Inventata in Italia nei laboratori della ASG Superconductors di Genova e installato presso il centro Nuova Lamp di Settimo Torinese, la macchina è stata studiata con un innovativo scanner in grado di offrire confort al paziente durante tutta la durata dell’esame medico poiché riesce a mantenere un’ampia visuale verso l’esterno, eliminando ogni barriera con l’ambiente circostante, a differenza dei tradizionali sistemi chiusi a tunnel. La nuova risonanza magnetica a cielo aperto, oltre a permettere l’accesso anche a pazienti paralizzati o immobilizzati riducendo l’ansia e il disagio che spesso inducono alcuni alla rinuncia dell’esame stesso, è anche basata su una tecnologia superconduttiva cryogen free che non utilizza una risorsa preziosa e difficile da reperire come l’Elio, elemento utilizzato nei precedenti sistemi. Fonte: ASG Superconductors; Torino Today
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52passi
sito
Ogni primo Martedì del mese, dalle ore 20 alle 22,30 il cammino individuale prosegue con momenti di incontro comuni, per condividere i passi settimanali e dialogare intorno ad essi. Ci trovi a Torino, presso la Casa del Quartierie di S. Salvario in Via Morgari 14, nella sala torretta al 1° piano. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Se vuoi partecipare registrati inviando una e-mail a info@mezzopieno.org.
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Ecco i prossimi incontri del gruppo di Torino
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Martedì 5 OTTOBRE:
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I 52 PASSI SONO UN PERCORSO DI IMPEGNO PERSONALE CHE CONSISTE NELL’AFFRONTARE PICCOLI PROPOSITI SETTIMANALI, UNO PER OGNI SETTIMANA DELL’ANNO, CON L’OBIETTIVO DI VEDERE IL LATO MEZZOPIENO DEL MONDO. LE QUATTRO AREE DI IMPEGNO: - IL RAPPORTO CON SE STESSI - LE RELAZIONI - IL RISPETTO DELL’AMBIENTE - LA SPIRITUALITÀ
LE BUONE ABITUDINI
UN ALLENAMENTO ALLA FELICITÀ La migliore versione di te Prenditi un momento per immaginare il tuo futuro. Qual è la vita migliore che puoi desiderare? Prendi in considerazione tutti gli aspetti rilevanti come la carriera, gli studi, le relazioni, gli hobby e la salute. Che cosa succederà in queste aree della tua vita nel migliore futuro che riesci ad immaginare? Per quindici minuti metti per iscritto come ti figuri il tuo migliore futuro: -Potrebbe essere di aiuto analizzare in che senso la tua vita attuale non rispecchia il futuro che immagini. Sarai tentato di pensare a quando realizzare certi obiettivi è risultato difficile in passato oppure agli ostacoli finanziari, di tempo e sociali che ti hanno impedito di trasformare in realtà certe aspettative. Ai fini di questo esercizio, tuttavia, ti incoraggiamo a focalizzarti sul futuro: immagina un domani in cui sei la migliore versione di te e le circostanze cambiano quanto serve perché questi cambiamenti si realizzino. -Questo esercizio è utile quanto più è specifico: se pensi a un nuovo lavoro MEZZOPIENO 14 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
immagina esattamente cosa faresti, con chi e dove. Il più specifico sarai e maggiore sarà il tuo coinvolgimento nell’esercizio. -Sii più creativo e fantasioso che puoi e non preoccuparti della grammatica. Alle volte i nostri obiettivi nella vita possono essere sfuggenti. La ricerca suggerisce che costruire ottimismo circa il futuro ci motiva a lavorare verso gli obiettivi che desideriamo e a trasformarli in realtà. Nel pensare al migliore futuro possibile puoi imparare qualcosa in più su te stesso e su ciò che vuoi nella vita. Questo modo di pensare può aiutarti a stabilire le tue priorità al fine di raggiungere i tuoi obiettivi. Inoltre, può aumentare il tuo controllo sulla vita mettendo in evidenza che cosa devi fare per raggiungere i tuoi sogni. (In collaborazione con Greater Good Science Center University of Berkeley California greatergood.berkeley.edu)
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Cerca un angolo di bellezza e fermati a contemplarlo
MEZZOPIENO 15 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
tto u t a z z i l i t u i R ato, z n a v a o b i c il rne senza spreca
intervista conia della fine occorre guardare avanti, non essere limitati a se stessi.
Ugo Nespolo Artista GATTO
ELISABETTA
Portare l’arte nel sociale “per non morire d’arte” Lei ha parlato spesso di “ottimismo del fare”. Cosa significa per lei vedere il bicchiere mezzo pieno? È un’attitudine intellettuale, non un fatto specifico, come gua-
dagnare bene o trovare l’anima gemella. È pensare che esista la storia lontana, rifuggendo l’idea postmoderna che tutto è uguale, che tutto è brutto, che in futuro non ci sarà niente. Io recupero le idee degli illuministi, anche
se non in maniera così ottimistica. Ma io credo che ci sia un futuro per la vita sociale. La tristezza deriva dal fatto che un individuo sente la fine. C’è anche una malinconia positiva, creativa, ma per arginare la malin-
MEZZOPIENO 16 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
ra high e cultura low. Nella prospettiva postmoderna arte e vita si compenetrano e cultura alta e cultura Cosa significa oggi “portare popolare si mescolano e si l’arte nella vita”? contaminano. Lo vediamo È uno slogan troppo easy. nel cinema di serie b, nel Non basta disegnare righe cinema porno, nei cartoni bianche sul muro per poranimati, nella pubblicità. tare l’arte nella vita. Questo Oggi la logica sottesa al concetto ha un significato sistema dell’arte è di tipo talmente grande che ci ha monetario: ciò che costa, provato solo qualche avanvale. È quello che Baudrillard guardia, come il futurismo, evidenzia quando parla di con l’idea del cambiamen“sparizione dell’arte”. to, della rivoluzione, della Più serio oggi è portare l’armeccanizzazione, arrivando a dire nel manifesto che un automobile (rigorosamente senza apostrofo) ruggente “è più bello della Vittoria di Samotracia”. Portare l’arte nella vita è un’impresa degna di Sisifo o di Titano. E te nel sociale attraverso la scuola, la didattica, senza poi è molto rischiosa come definizione, perché significa raccontarla in termini di mito o di sogno. abbassare il livello: l’arte nella vita per definizione la Lei ha definito gli artisti porta l’arte minore, l’arte “fragili amplificatori e selelow, per riprendere la tradizionale distinzione tra cultu- zionatori di ritagli di vita”.
intervista Qual è il ruolo mento, quando la pala dell’artista? della Maestà È da poco L’ottimismo è di Duccio di uscito per un’attitudine Buoninsegna Einaudi il intellettuale fu portata dal mio saggio suo studio al “Per non morire d’arte”. Ecco, Duomo di Siena oggi l’artista ha un nel trionfo popolare con una processione ruolo marginale, finito, opzionale al sociale. Non ha solenne. Io non sono un laudator temporis acti, ma è un ruolo come nel Rinasci-
necessario un atto di contrizione, l’arte deve ripensarsi.
dell’arte. Tutti siamo piccoli traditori di noi stessi, ma io credo di avere l’onestà intellettuale di pensare che i problemi esistano. L’artista tutto genio e sregolatezza non è non c’è, non è mai stato. L’indipendenza è qualcosa che hai dentro, è l’eclettismo.
Cosa significa essere indipendente come uomo e come artista? Di indipendente non c’è nessuno. Tutti i lavori dipendono da una struttura e anche il sistema dell’arte è una catena, dove ciascuno C’è una collabora prende zione che ha segnala porto particolarmente zione Guardare avanti, il suo perche non essere corso artipuò limitati a se stico? o che stessi Ho collariesce. È borato con un’illusione talmente tanti del Romantiartisti… Michelancismo essere indipendenti perché non gelo Pistoletto, con Enrico Baj abbiamo si lavora trascorso 30 anni per un insieme, Boetto. E committente, ma poi, ad esempio la collaborazione con ciò non Lamborghini, quelsignifica la con Swatch culessere minata nella mostra indipen“Numbers”, curata denti con Piergiorgio Odidalle idee freddi, poi Campari, generali Fiat. o dall’ambiente. Si possono fare Nel suo percorso attraversato gesti di indi- ha pendenza. Si l’arte figurativa, quella applicata, può essere la scultura, il cineeclettici, dire ma, il teatro: quale cose diverse, linguaggio sente essere una più suo? C’è un fil variante rispetto al sistema MEZZOPIENO 17 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
rouge che li tiene insieme? C’è un fil rouge che li tiene insieme. L’artista è un impiegato di se stesso se fa sempre la stessa cosa. Occorre fare un gesto diverso, non una semplice operazione commerciale. Io sono un uomo che legge, che scrive, che studia: l’artista non può non essere intellettuale, altrimenti è un mero esecutore. L’artista vero è quello che ragiona.
fotografia
“Abbiate cura di coltivare un vostro pensiero perchè sarà esso a costruire di giorno in giorno il mondo che ci circonda”. Crisitina Isaila (Instagram @imorgaine_) Come vedi il mondo Mezzopieno? Invia la tua foto a redazione@mezzopieno.org
MEZZOPIENO 18 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
intervista
MEZZOPIENO 19 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
cultura
TEDx di Rob Orchard
STORIA DI UNA LUMACA CHE SCOPRÌ L’IMPORTANZA DELLA LENTEZZA
LOVAGLIO
STEFANIA MILENA
In questa rubrica porto lo sguardo costruttivo dell’arte attraverso fonti diverse che qui raccolgo con un focus comune. In questo numero, il Giornalismo lento o Slow Journalism, di cui un esempio•portavoce è l’italiano slow-news.com. Contrario al flusso iper e continuo di notizie (“bulimia informativa”), in questa modalità di giornalismo trovo due parole chiave: tempo, quello necessario per creare un’informazione di qualità, e credibilità, cardine per una relazione di fiducia autentica con chi legge. Anche perché oggi “la censura non opera bloccando il flusso di informazioni, ma inondando le persone di disinformazione e distrazioni” e noi, allora, possiamo tenere a mente che “in un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti, la lucidità è potere”
LA RIVOLUZIONE DELLO SLOW JOURNALISM
di Luis Sepùlveda
[La tartaruga] Le raccontò che durante la sua permanenza presso gli umani aveva imparato molte cose. Per esempio che quando un umano faceva domande scomode, del tipo: “È necessario andare così di fretta?” oppure “Abbiamo davvero bisogno di tutte queste cose per essere felici?”, lo chiamavano Ribelle. “Ribelle, mi piace questo nome!” sussurrò la lumaca. “A te gli umani hanno dato un nome?” “Sì, visto che non ho mai dimenticato la strada di andata né quella di ritorno mi hanno chiamato Memoria… ma poi sono stati loro a dimenticare me”
Un giornalismo (…) che ti porta storie che non sapevi di voler leggere, ma che poi han cambiato la tua visione del mondo. (…) È un giornalismo, soprattutto, che non sta cercando di essere Twitter o qualunque altro social media. (…) Come i movimenti SlowFood e SlowTravel, si tratta di prendersi il tempo per fare qualcosa di qualità. (…) Offre qualcosa di nutriente, di profondità e di interesse. (…) Qualcosa che fornisce un antidoto all’iper: iper velocità di produzione di notizie di oggi
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CITAZIONE
Dal film “The Help” di Tate Taylor “Da noi le cose vanno bene, perché sollevare problemi?”
DESTINY
di M. Alligné, S. Wurster e V. Debatisse Un cortometraggio muto di 5 minuti e 25 secondi sul tempo di vita. A chi e cosa dedichiamo il nostro?
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MEZZOPIENO 20 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
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Il notiziario della positività dei giovani giornalisti gentili
DALLE REDAZIONI GENTILI LOCALI I RAGAZZI DIVENTANO GUIDE JUNIOR IN APPENNINO
A Berceto, nell’Appennino parmense, un gruppo di giovani guide locali ha trovato un modo intelligente per coinvolgere gli adolescenti locali nella promozione del territorio, lavorando sul senso di appartenenza e di responsabilità per valorizzare il patrimonio ambientale e culturale della propria terra. Dal settembre 2020 i ragazzi delle scuole medie hanno frequentato lezioni tenute da un’antropologa, un geologo, una dottoranda in scienze naturali e un insegnante di teatro. Hanno studiato la storia, le tradizioni e la geomorfologia del loro territorio per prepararsi ad affiancare le guide abilitate durante le escursioni turistiche nell’estate 2021. Nel corso dell’anno scolastico hanno approfondito la storia del loro paese, la conoscenza e la cura dei sentieri, imparato a valorizzare la biodiversità che li circonda e rafforzato il legame con la comunità della quale fanno parte. Le lezioni di teatro hanno insegnato loro a esprimersi in modo disinvolto di fronte a un pubblico. La maggior parte delle lezioni si è svolta all’aperto, tra boschi e sentieri. Il progetto ambisce a creare sbocchi professionali, in un luogo, la montagna, che molto spesso viene abbandonato dai giovani per cercare lavoro altrove.
Berceto (PR)
AFFRONTARE LE DIVERSITÀ IN CLASSE
Pesaro
Il comune di Pesaro ha deciso di inserire nelle scuole secondarie anche il contrasto al fenomeno del body shaming, ovvero la discriminazione e la derisione di una persona per il suo aspetto fisico. «Le parole e gli sguardi sono proiettili pesanti, capaci di creare ferite a cui spesso è difficile rispondere con un sorriso». Con queste parole è intervenuto, il 30 giugno scorso durante il Consiglio comunale, il presidente del consiglio di Pesaro, Marco Perugini, che ha dichiarato come nella sua vita abbia dovuto affrontare e contrastare con dolore i momenti in cui è stato vittima di questi attacchi alla sua fisicità. «Quello del body shaming è un problema culturale su cui si deve applicare sia la scuola, sia la famiglia che deve essere attenta alle fragilità che i figli vivono nel loro contesto quotidiano» aggiunge Giuliana Ceccarelli, assessore alla Crescita e Gentilezza del comune. Proprio l’analisi culturale può venire incontro, infatti, nel decostruire i modelli e le categorie con cui siamo inconsciamente portati a giudicare l’altro, aiutando i giovani a fare percorsi di autocritica dei propri schemi.
L’ANNUNCIAZIONE DI DA VINCI SALVA UN MURO VANDALIZZATO L’artista Andrea Mattoni, in arte RAVO, ha inaugurato ufficialmente la sua opera ‘Annunciazione’ che riproduce il famoso dipinto di Leonardo Da Vinci realizzata sul muro di un edificio da tempo vandalizzato nel Comune di Lonate Pozzolo (VA). I giovani giornalisti gentili della Redazione gentile del Comune lo hanno intervistato: “Da Lonate Pozzolo passa il Naviglio Grande - spiega RAVO - e quindi sicuramente Leonardo è passato da qui. Ho iniziato con le bombolette spray a fare l’artista di strada e le uso perché riescono a riprodurre le sfumature della pittura a olio e mi consentono di essere veloce: in una settimana ho ultimato questa opera. Con i pennelli ci avrei messo mesi! Ho iniziato a 14 anni a utilizzare l’arte e i colori per esprimermi attraverso i graffiti. Da lì è partito tutto. Le persone sono i veri possessori di mio lavoro, coloro che ne godranno tutti i giorni. È parte fondante del progetto dialogarci, confrontarmi e rispondere alle loro domande”.
MEZZOPIENO 21 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
Lonate Pozzolo (VA)
lavoro
DARE VALORE AL RIFIUTO L’Italia è in Europa il Paese che più riutilizza gli scarti civili e industriali con un tasso di riciclo quasi doppio della media europea. ll riciclo di tutti i rifiuti arriva al 68% e il settore impiega 519.000 persone, circa l’1,7% della forza lavoro nazionale, un campo in forte espansione. La A2A è un’azienda che da oltre 100 anni si occupa di acqua, ambiente ed energia, leader nazionale per promuovere la crescita sostenibile operando nell’economia circolare e nella transizione energetica per la crescita sostenibile del nostro Paese. “Utilizziamo al meglio tutta l’energia disponibile, minimizzando l’impatto sull’ambiente e sui territori”. Simone Malvezzi, responsabile Impianti di Termovalorizzazione di A2A Ambiente spiega che: “Gli scarti sono valore e possono ritornare ad essere una risorsa in forma di materia o energia”. “Sulla materia esistono molte forme di recupero - sottolinea Malvezzi “ Ogni cosa contiene energia ” - Nelle città ricicliamo le frazioni Simone Malvezzi classiche (plastica, carta, vetro) che
sono trattate per produrre materiale pronto per il riuso ma esiste un grande potenziale ancora da valorizzare in Italia. L’uso della discarica è ancora molto alto nel sud e molte risorse naturali possono essere riutilizzate per reintrodurle nei cicli produttivi o per una valorizzazione all’interno delle città in cui sono estratte. A Milano e Brescia siamo riusciti praticamente ad azzerare la discarica e a trasformare quasi tutti i rifiuti non utilmente riciclabili in energia e calore”. “Lo scorso anno abbiamo prodotto 230 milioni bottiglie nuove da scarti del vetro e 1800 milioni di KiloWatt/ora elettrici più 1500 milioni di KiloWatt/ora termici. Nella città di Brescia i nostri impianti riescono a trasformare i rifiuti della popolazione in energia elettrica per circa 200.000 famiglie e energia termica per circa 80.000 abitazioni, quasi il fabbisogno domestico di tutti gli abitanti della città”.
“Recuperiamo anche le terre di spazzamento, il residuo delle spazzatrici delle strade, dalle quali possono essere estratti elementi inerti che sono utilizzati nell’industria delle costruzioni. Nei nostri impianti per il recupero energetico dei rifiuti (termovalorizzatori) abbiamo sviluppato un metodo per il recupero delle ceneri che vengono trasformate in pietre in gres porcellanato da un’industria specializzata nostra partner, questo materiale sostituisce perfettamente le pietre naturali e torna sul mercato come pietre da spacco per la pavimentazione e l’arredo urbano, questo evita che vengano scavate le montagne”.
LE BUONE PRASSI MEZZOPIENO AL LAVORO
Dal programma Mezzopieno per l’organizzazione positiva del lavoro nelle aziende
UNA NUOVA CULTURA DELLO SCARTO
Luca Streri
Le tre R dell’economia circolare: riciclo, riuso, riduzione sono la risposta all’urgente necessità di mantenere un progresso solido e sostenibile. ll nostro Paese ha un tasso di uso circolare di materia del 19,3% contro una media europea dell’11,9%; indice che valuta la percentuale di risorse materiali utilizzate provenienti da prodotti riciclati e materiali recuperati. Questo elemento permette di abbattere le nuove estrazioni di materie primarie ed i relativi costi per la società e per l’ambiente. Questa buona pratica permette all’Italia di generare 3,3 euro di PIL per ogni chilogrammo di risorse consumate, un valore che genera ricchezza all’indotto produttivo senza impattare sull’ambiente. Concepire una nuova cultura dello scarto significa ripensare al modo di utilizzare le risorse, comprenderne il ruolo in tutte le fasi di produzione, utilizzo e dismissione e imparare a prevederne le trasformazioni e gli usi. Programmare la riciclabilità dei prodotti è uno dei punti chiave per raggiungere questo risultato e si ottiene con la conoscenza e l’armonizzazione di tutti i processi che precedono e seguono l’immissione di ogni bene sul mercato. Gli impianti di recupero e riutilizzo di energia dai rifiuti e dagli scarti possono essere soluzioni applicabili anche a livello aziendale, il loro corretto impiego può abbattere i costi di smaltimento e generare risparmi e persino utili per un’azienda. Nel caso di A2A, le centrali di trattamento dei rifiuti si autoalimentano dal punto di vista energetico e trasformano circa il 90% del materiale immesso in energia e calore (un’automobile a combustione ne trasforma circa il 30%, il resto è utilizzato per il funzionamento del processo). L’Unione Europea ha stanziato 750 miliardi di euro nell’ambito del progetto NEXT generation EU per stimolare l’economia green. Programmare processi di recupero e riciclo dei materiali usati nelle aziende è un costo che può essere sostenuto da numerosi incentivi a cui Comuni, aziende e cooperative in tutta Italia possono accedere attraverso diversi programmi e reti di economia circolare, per contribuire alla transizione ecologica e alla crescita del benessere di tutta la società e del pianeta.
MEZZOPIENO 22 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
MEZZOPIENO
Progetto della cooperativa La Meridiana Monza (articolo tratto dal n. 4 / 2021 di Scriveresistere)
SOGNI & PENSIERI
I sogni forse sono una rivincita, una seconda occasione Quando sogno me stesso, quasi sempre non sono più ammalato. Sogno di andare alle olimpiadi e di vincere i 400 metri, i 200 metri, i 400 a ostacoli e ovviamente i 100 metri, probabilmente perché l’atletica leggera è lo sport che ho fatto per 10 anni. Sogno anche di fare l’astronauta e di andare su Marte, poi in guerra e poi ancora all’università. …E quando mi sveglio sono a letto con la SLA…
MESSA
CLAUDIO A.F.
Questa rubrica è scritta con gli occhi e con il cuore da persone che amano il mondo ma che non hanno più la possibilità di muoversi e di parlare perché immobilizzati dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica; un sistema elettronico di scrittura oculare permette loro di redigere questa rubrica, una lettera alla volta. Le loro riflessioni, il loro approccio alla vita, diventano un percorso condiviso con tutti, un’opportunità di andare oltre il quotidiano donata da chi ha un rapporto radicale e intimo con il tempo e con lo spazio, persone che la vita ha scelto per aiutarci a guardare più lontano. Il progetto di scrittura insieme a queste persone nasce soprattutto dal coraggio e dalla capacità di chi non si rassegna alla malattia e che continua a vedere avanti, al futuro, senza mai perdere la gratitudine per la vita e per il mondo.
È vero, ero un atleta e il mio fisico era libero di muoversi, però, mi sono reso conto che la mobilità forse non appartiene solo al mio corpo, ma anche alla mente che mi consente di spaziare ovunque, ad esempio, quando libero la fantasia per scrivere i miei racconti di fantascienza… In questo modo mi sento ancora un “atleta” anche se sono costretto a stare fermo… E se permetto alla mia mente di andare a tante velocità, di muoversi e spaziare… ecco che non mi sento ammalato…. Qualcuno dentro di me sembra che dica: “Vai, Claudio, non smettere di correre!” Non so che persona sono, se buona, altruista, generosa, coraggiosa o cattiva… Forse tutte queste insieme. Non so neppure perché spesso sogno di andare in guerra. Guardo tanti film di questo genere: la guerra d’indipendenza Americana, la prima guerra mondiale, chiamata anche LA GRANDE GUERRA, la seconda guerra mondiale, la guerra di Corea, il Vietnam e ovviamente la guerra in Iraq… Ho comprato molti ebook di tutte le guerre citate, perché cerco a tutti i costi di capire per quale motivo sono iniziate. La guerra è terribile, perché l’uomo fa cose orrende al nemico. Forse si sogna la guerra perché magari si è arrabbiati o perché in realtà non ci si sente abbastanza coraggiosi per parteciparvi. Non so. A militare ero nei paracadutisti, ma non mi sono mai lanciato. Di questo mi pentirò per sempre. Credo che il sogno sia come una rivincita o una seconda occasione che ci si concede… Forse la guerra a cui penso è quella che faccio ogni momento contro la SLA, il “nemico” di cui cerco giustamente di conoscere l’origine, il perché di questo attacco alla mia vita, al mio mondo… Me lo chiedo ormai da diciassette anni, senza ancora riuscire a “fare la pace”. È per questo che forse, nel tentativo di sconfiggere la SLA, ho come bisogno di attivarmi per cercare di conoscere e capire le cause che hanno scatenato la mia malattia! Attraverso i miei sogni, di guerra in guerra, capisco che forse nella vita non bisogna mai stancarsi di combattere e non serve a niente rimpiangere il passato. Anche se non mi sono lanciato con il paracadute, mi rendo conto che da anni faccio incredibili “voli” che richiedono molto più coraggio di quel lancio. MEZZOPIENO 23 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
incontra
I ricostruttori
Un cammino di rientro in se stessi per raccogliere il proprio sguardo, disperso all’esterno e disorientato, e introdurlo nel cuore. “La vita ci sfida a metterci in comunione con tutto”
MARIANI
DIEGO
In Val di Vara (SP), lungo le rive del Borsa, un vecchio borgo seicentesco emerge dal verde delle colline e affonda le sue radici nel torrente sottostante. Dalla metà degli anni ’90 parecchi giovani si sono avvicendati nell’avventura del recupero di queste vecchie case per farne il cuore di una proposta di vita ideale, valorizzando le terre abbandonate e il patrimonio immateriale dei luoghi. L’attuale comunità, che trova il suo cuore pulsante nella meditazione profonda, coniuga tre diverse realtà di vita: le famiglie con bambini, i volontari e un gruppo di monaci e monache. È qui che un giorno di fine estate incontro Gianni, che da circa dieci anni vive con la sua famiglia all’interno della comunità. Mi accoglie sorridente dal balcone della sua casa in pietra e, dopo una breve passeggiata all’interno del borgo, mi invita a prendere posto nell’ufficio ricavato all’interno di un carrozzone gitano che sembra uscito da un film di Kusturica.
Come nasce l’esperienza di cascina san Michele? Nasce in seno al movimento dei Ricostruttori, ispirato in tutta in Italia dalla figura di Gian Vittorio Cappelletto, un padre gesuita che – negli anni ‘70 - incontra sul suo cammino un monaco indiano che lo introduce alla pratica della meditazione profonda. Da quel momento padre Cappelletto dedica la vita a diffondere la meditazione tra i cristiani di Occidente tenendo corsi e creando luoghi di preghiera e di spiritualità, nelle città ma anche in ruderi e cascine abbandonate delle campagne, che possano catalizzare i diversi gruppi e favorirne l’aggregazione. Qui a San Pietro Vara, il nucleo originario si è riunito intorno a padre Tiziano Camussi a cui nei primi anni 2000 sono state affidate le parrocchie dei paesini circostanti. A seguito del suo trasferimento in un’abitazione che alcuni giovani della zona utilizzavano per i ritrovi di meditazione, alcuni di noi hanno deciso di seguirlo, recuperando mano a mano gli spazi di questo borgo contadino in parte diroccato. Con il passare del
tempo la comunità si è ampliata, recuperando alcuni terreni per coltivarli a biologico, per aumentare la nostra autosufficienza e offrire opportunità lavorative e maggiore stabilità a chi desiderava trasferirsi qui. Attualmente ci sono una ventina di persone tra famiglie, comunitari e ospiti di breve o lunga permanenza. Tutti viviamo uno stile essenziale, in armonia con la natura e coltivando soprattutto la nostra parte interiore. I veri e propri comunitari sono coloro che hanno fatto voto di dedizione ai valori della comunità. Alcuni sono sacerdoti, altri sono laici, ma tutti vivono per la comunità e da essa dipendono. Il loro ruolo è soprattutto quello di curare gli aspetti legati alla spiritualità: si occupano dei ritiri di preghiera e di meditazione e delle funzioni religiose. Mentre i volontari, che si fermano per poche settimane oppure per mesi o anni, sono più dediti alla parte organizzativa e pratica delle attività. All’inizio eravamo maggiormente impegnati dalle attività agricole mentre oggi siamo più rivolti al
MEZZOPIENO 24 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
sociale. Soprattutto in questo particolare momento di disgregazione, abbiamo organizzato centri estivi per ragazzi e per famiglie. Organizziamo anche conferenze, laboratori di vetro ed erboristeria, lavorazione del ferro e qualche tempo fa abbiamo lanciato l’autobooks, una biblioteca itinerante che porta libri in prestito nelle
scuole della zona. Qual è il valore del ricostruire? Il nostro fondatore era un estimatore dell’arte, in grado di cogliere e valorizzare il bello ovunque. L’esperienza del ricostruire contiene il messaggio di non buttare via ciò che c’è di buono ma piuttosto di rivalutarlo. Simbolicamente, la ri-
incontra costruzione dei luoghi è anche un po’ la ricostruzione di noi stessi. Dare valore alle cose ha un grande significato dal punto di vista spirituale. Che ruolo ha in tutto ciò il lavoro manuale? I vecchi padri del deserto insegnavano che lavorare è pregare e questo aspetto si apprezza nel risultato del nostro lavoro. Qui l’arte fiorisce in maniera naturale. La meditazione ti porta quasi inevitabilmente a sensibilizzarti e cogliere il bello delle cose per portarlo fuori; in questo senso l’arte è una
manifestaizone del nostro vivere l’interiorità.
LA BUONA PRATICA SUGGERITA DAI RICOSTRUTTORI:
molto aggregante. Ciò che accomuna le diverse esperienze dei Ricostruttori in tutta Italia è l’aspetto spirituale. Senza questo legante non potremmo affrontare con successo i conflitti e le difficoltà quotidiane.
Cosa significa per Compi un gesto di servizio verso gli voi meditare e in che animali, le piante, gli uomini e le donne. modo ciò favorisce il vostro vivere in comunità? do è praticata seriamente. Nella mia esperienza meditare significa cogliere il signifi- Noi teniamo quattro meditazioni *** cato dell’esistenza per viverla ap- al giorno, per chi desidera partepieno. Alle volte siamo talmente cipare. Ogni meditazione dura 30 distratti da trascurare l’aspetto più minuti in cui ci si ferma e, attraver- Raggiungiamo lo studio di padre importante della nostra esistenza. so il respiro, si cerca di entrare in Tiziano, il quale ci accoglie a pieIn questo senso la meditazione ri- sé fermando i pensieri per cercare di scalzi e con occhi di un azzurro sulta molto impegnativa ma porta di arrivare in profondità. Al di là profondo, per proseguire la noi suoi frutti di questi momenti, il corso del- stra conversazione. quan- la giornata è scandito dalla preghiera. In particolare per mezzo Padre Tiziano, come può la midi una giaculatoria la cui formula stica metterci in comunione con è riportata nei “Racconti di ciò che è altro da noi ? un pellegrino russo”, un La dimensione mistica è un punto testo ascetico scritto a d’incontro delle diverse tradiziometà ‘800. Una parte ni, anche religiose. Nel silenzio, della preghiera viene favorisce l’interazione a livelli più pronunciata in in- profondi. È lì che ci si unisce. Prospirazione e l’altra in prio perché universale, la mistica espirazione. non chiude mai ma apre e accoAll’inizio di ogni me- glie qualunque titpo di visione e ditazione recitiamo di forma che assumono i diversi in sanscrito la parola percorsi spirituali. “Sam”, che significa Noi cerchiamo di formarci e di aiu“insieme”. L’essere tare le persone a entrare in questa orientati verso un dimensione che è di per sé incluideale comune è siva. Entrando in profondità, ac-
quistiamo coscienza della nostra interdipendenza con tutti gli esseri viventi che animano il creato, e favoriamo un rapporto di contemplazione e gratitudine verso tutto ciò che esiste. Come Ricostruttori, ci accomuna il desiderio di prepararci un ambiente semplice e naturale dove poterci incontrare ed entrare in comunione. Il vivere insieme affonda le radici dentro questa dimensione. Mistica vuol dire abbracciare il mistero, tenere conto che la nostra vita non è razionalmente scontata ma che è aperta all’esplorazione, all’abbraccio di un aspetto che la rende affascinante, meno prevedibile. Se non siamo pronti ad accogliere il mistero dell’altro come possiamo entrarvi in relazione? L’altro si presenta come qualcosa di diverso da noi ma allo stesso tempo è misteriosamente connesso al nostro essere attraverso la compassione, l’ascolto e il perdono. In altre parole la dimensione mistica ci introduce sul piano dell’essere, non tanto del fare o dell’avere. Su questo piano sviluppiamo l’idea del servizio, del farci dono. Credo che l’interazione tra gli esseri viventi tutti si fondi su questo.
MEZZOPIENO Incontra è dedicato a nuovi stili di vita improntati all’etica e alla sostenibilità. Andiamo a trovare persone, associazioni ed enti che sono alla ricerca di alternative positive ai modelli tradizionali nel loro vivere quotidiano e nella loro attività. Per conoscerli e trascorrere del tempo insieme, per farci ispirare e contagiare dal loro esempio…e per condividere con loro il senso del messaggio Mezzopieno. MEZZOPIENO 25 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
ringraziarevoglio
Ringraziare voglio Per l’ora del riposo pomeridiano - Andrea
Ringraziare voglio il divino labirinto degli effetti e delle cause per la diversità delle creature che compongono questo singolare universo, per la ragione, che non cesserà di sognare un qualche disegno del labirinto... ... per lo splendore del fuoco, per l’arte dell’amicizia, per l’odore medicinale degli eucalipti... RingraziareVoglio è un progetto che ha l’obiettivo di riconoscere e portare alla luce le sensazioni, le emozioni e i pensieri che danno prodondità e colore all’esistenza, rendendoli patrimonio comune. Un racconto collettivo ispirato dalla poesia di Borges a cui ognuno può partecipare scrivendo e condividendo il proprio personale contributo per celebrare la bellezza della vita, il proprio ringraziamento. Il progetto è ideato e curato da Lorenza Anselmi.
Per le risposte gentili - Valeria Per poter sentire i suoni del mondo - Sabrina
Per la bellezza delle cose semplici - Federica Per ogni volta che sono inciampato e mi sono rialzato - Andrea Per il sale e lo zucchero - Giorgia
Per la calma dopo la tempesta - Gianni
Per vedere gli occhi di mio padre ogni volta che mi guardo allo specchio - Michela
Per le sorprese - Anita
Per la natura - Virginia
Per il mare - Fabiana
Per gli amici che si ritrovano dopo tanti anni - Zoe
Per scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo - Raffaela
Per i giorni senza problemi - Filomena
Per il canto delle cicale - Ugo Per le risate a crepapelle - Salvatore Per le scoperte impreviste - Ignazio Per l’allegria - Adriana MEZZOPIENO 26 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
Per i tramonti che fermano il tempo - Beppe Per il mare che è un deserto risplendente - Erminio (Borges) Per ................................................................................................ - Scrivi qui il tuo ringraziare voglio
progetti POVERTÀ SALUTE ECONOMIA ETICA ECOLOGIA APPROVVIGIONAMENTO IDRICO SOSTEGNO ALL’INFANZIA COSTRUZIONE DI STRUTTURE BUONE PRATICHE INSERIMENTO LAVORATIVO RICERCA SCIENTIFICA DIALOGO INTERRELIGIOSO DISABILITÀ
I 52 PASSI – COME GUARDARE AL LATO MEZZOPIENO DEL MONDO I 52 passi sono un percorso di impegno personale che consiste nell’affrontare piccoli e grandi propositi, uno per ogni settimana dell’anno, con l’obiettivo di scoprire il lato Mezzopieno del mondo. Le quattro aree di impegno: - Il rapporto con se stessi - Le relazioni - Il rispetto dell’ambiente - La spiritualità L’articolo 6 del nostro manifesto recita “Il cambiamento è un processo che va condiviso nella molteplicità e può avvenire lentamente, con la presa di coscienza e la partecipazione costruttiva ed allargata”. Il percorso dei 52 passi ci dona un punto di vista nuovo, aiutandoci a generare in noi un cambiamento tangibile e duraturo. Ogni primo Martedì del mese, dalle ore 20 alle 22,30 il cammino individuale prosegue con momenti di incontro comuni, per condividere i passi settimanali e dialogare intorno ad essi. Il gruppo di Torino si riunisce presso la Casa del Quartierie di S. Salvario in Via Morgari 14, nella sala torretta al 1° piano. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Se vuoi partecipare registrati inviando una e-mail a info@mezzopieno.org. Gli incontri riprenderanno Martedì 5 Ottobre con la presentazione del percorso annuale.
CRESCITA PERSONALE
Ogni passo, le sue applicazioni e le reazioni che vengono sperimentate, diventano oggetto di confronto e di condivisione e spunto per i tavoli di lavoro tematici e per l’attività del movimento. Per conoscere i gruppi territoriali o per crearne uno contattaci info@mezzopieno.org
SPIRITUALITÀ
IL PROGETTO: www.mezzopieno.org (sezione progetti) PARTNER COINVOLTI: rete Mezzopieno
CULTURA DELLA POSITIVITÀ
CULTURA / CONOSCENZA
MEZZOPIENO 27 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
tralagente
NOTIZIEflash
Cos’è una buona notizia? Lo abbiamo chiesto ad alcuni dei giornalisti che hanno aderito alla Campagna per la Parità di Informazione Positiva #mezzopieno e sono testimoni eccellenti nel lavoro di diffusione della cultura della positività
SILVIA BACCI
Una buona notizia è una storia o una testimonianza positiva. È raccontare la verità e far rientrare nel minutaggio della storia anche un risvolto positivo: se stai parlando di mafia c’è sicuramente anche la notizia dell’imprenditore che ha detto no. Se stai parlando di camorra, ci sono i ragazzi che, pur vivendo immersi nella sua cultura, la rifiutano a favore della pace sociale. Oppure se parli di ambiente in una Sardegna che fa di tutto per importare metano, ti focalizzi anche sulle storie di chi riesce a prodursi energia elettrica da solo. Noi siamo giornalisti e narratori e dobbiamo guardare il mondo con occhi puri, cogliendo il negativo, ma anche il positivo.
MILENA BOCCADORO
La notizia non è in sé buona o cattiva. Bisogna tornare chiedersi che cos’è una notizia. La notizia non è necessariamente quella catastrofica e dovremmo anche superare il concetto delle buone notizie relegate in una sezione a parte, invece che essere inserite nel flusso informativo. Invitare a riflettere sulle buone notizie è utile per riflettere sulla notiziabilità dei fatti, sul motivo per cui si sceglie una notizia o l’altra.
GLI STATI UNITI SOSPENDONO TUTTE LE ESECUZIONI CAPITALI 1 luglio – Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti FIRMATO L’ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA EMIRATI ARABI E ISRAELE 2 luglio - Yair Lapid LA CINA SCONFIGGE UFFICIALMENTE LA MALARIA 2 luglio – World Health Organization L’EUROPA METTE FINE ALL’USO DELLA PLASTICA MONOUSO 3 luglio - Unione Europea LA FRANCIA SI RITIRA DAL SAHEL 9 luglio 2021 – Presidenza della Repubblica francese AVVIATA LA COSTRUZIONE DELL’AUTOSTRDA CHE UNISCE UCRAINA E MOLDOVA 14 luglio - Volodymyr Zelensky EMIRATI ARABI E ARABIA SAUDITA RAGGIUNGONO UN’INTESA SULLA POLITICA PETROLIFERA 15 luglio - Opec
MONICA MONDO
Una buona notizia non è una notizia condita di rose e fiori ma è una notizia data bene, con responsabilità, con rispetto e con attenzione umana e con puntualità e veridicità. È una notizia che smentisce una lezione corrente, ad esempio l’accoglienza, la generosità. Notizie che riescono a costringere la riflessione, a far trasparire un sorriso, un pensiero buono e che riescono a far capire che non tutto è perduto e che l’umanità resiste.
MEZZOPIENO 30 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
L’UE PRESENTA IL PACCHETTO PER RIDURRE LE EMISSIONI DEL 55% RISPETTO AL 1990 16 luglio – Commissione europea LE DUE COREE APRONO AL DIALOGO RECIPROCO 28 luglio – Moon Jae-in
tralagente
NOTIZIEflash LEONARDO CECCHI
È una notizia che ci rende più consapevoli su un qualunque fatto, dotandoci sempre più degli strumenti necessari per capire il mondo che ci circonda. Come cittadini, sì, ma soprattutto come esseri umani. Quella contro l’ignoranza (in senso scientifico) è una crociata e l’informazione è una delle armi con cui combatterla.
OLIVIER TURQUET
Una buona notizia collabora con il progresso della società fungendo da esempio di buone pratiche e di possibilità di cambiamento. È anche qualcosa che al leggerla mobilizza il lettore verso l’imitazione di ciò che descrive, traccia percorsi positivi di miglioramento personale e sociale. Paradossalmente anche quella che consideriamo di per sé una cattiva notizia può essere considerata buona se crea un reale senso critico e una coscienza di valore.
JODIE JACKSON
Notizie che diano il contesto e la prospettiva, così come delle soluzioni. Non parliamo di storielle tenere ma di “giornalismo rigoroso che riporti criticamente i progressi tangibili apportati per consentirci di capire come affrontare le varie problematiche.” Continuiamo a informarci sul problema, che però non è il punto finale della storia; infatti poi proseguiamo indagando e cercando di capire come questo venga risolto, come hanno reagito le persone, che misure sono state adottate e ci domandiamo se queste siano efficaci. Questo, non per il semplice fatto di farci sentire bene, ma per una migliore comprensione, un resoconto più accurato della realtà.
MEZZOPIENO 31 NOVEMBRE-DICEMBRE 2020
MEZZOPIENO 31 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
CUBA APRE ALL’INIZIATIVA PRIVATA 13 agosto – Governo di Cuba L’UE HA GENERATO OLTRE IL 10% DELLA SUA ENERGIA CON I PANNELLI SOLARI 23 agosto – Ember LA BENZINA AL PIOMBO ABOLITA IN TUTTO IL MONDO 30 agosto – Organizzazione della Nazioni Unite
editoriale
LIBERTÀ E FELICITÀ Liberi come farfalle, come il vento, come un pensiero. È così grande il desiderio di sentirsi liberi da essere a volte addirittura paragonato alla felicità o da diventare un obiettivo, un ideale o persino un mito. Intesa come possibilità di agire e di scegliere senza costrizioni né condizionamenti o come mancanza di vincoli e confini estesa all’infinito, per alcuni la massima affermazione della propria volontà e della individualità, la libertà è sempre stato uno dei principi universali a cui tendono tutti gli esseri umani. Tutti vogliono sentirsi liberi: liberi di fare ciò che si vuole, liberi dalle preoccupazioni, dai ruoli sociali, dalla sofferenza, liberi di non faticare, di avere ogni cosa, di andare dove si vuole, di poter dire tutto ciò che passa per la testa. Uno dei più grandi paradossi, tuttavia, è quello di legare la libertà all’avverarsi di specifici obiettivi o alla realizzazione di determinate condizioni. Pensare, ad esempio, di essere liberi quando non si dovranno più pagare le tasse, non ci renderebbe forse schiavi del denaro che vorremmo poter tenere per noi? O concepire la libertà come la mancanza di orari e di regole, non ci priverebbe inesorabilmente della possibilità di organizzare e di coordinare la nostra vita all’interno di una comunità? Sembra paradossale ma la ricerca della libertà può rischiare di diventare una schiavitù. Cercare di togliere barriere e limitazioni, ci obbliga a porre in atto dei meccanismi di eliminazione che ci legano al loro esito, incatenandoci all’oggetto che ci impedisce di sentirci liberi. Affermare la propria libertà all’interno di una comunità, come il mondo in cui viviamo, è inevitabilmente legato alla scelta di mettere liberamente in condivisione con gli altri una parte della propria libertà per poter costruire la libertà collettiva. Per questo sono nate le regole, gli accordi e addirittura le società, luoghi dove lo spazio
di incontro tra diverse libertà individuali diventa un arricchimento reciproco trasformandosi in quella che viene chiamata collettività. Siamo nati liberi, come frutto di una emanazione libera di amore della vita, incontenibile e potente e ogni volta che nasce una persona, il mondo si trova ad affrontare il modo di creare nuovo spazio, costruire una nuova libertà, all’interno delle libertà già esistenti. Tutto è connesso e si espande grazie all’arbitrio che liberamente agisce allargando le possibilità e la condivisione sociale, mettendo in connessione tante libertà e diverse capacità, costruendo così nuove opportunità liberanti. Essere liberi non vuol dire volare come un uccello, una possibilità che non fa parte del patrimonio umano, ma significa poter cercare il modo di elevarsi in cielo grazie alla libertà di ingegnarsi e di utilizzare gli strumenti offerti dall’ambiente e dal mutuo concorso nella ricerca di modi diversi per volare. La libertà è definibile solo all’interno delle nostre possibilità, oltre queste si tratta di capacità che possiamo acquisire con l’impegno e la collaborazione di cui siamo liberi di disporre. Non è la fantasia a stabilire i limiti alla nostra libertà ma la capacità, e siccome le capacità sono presenti sotto forma di doti, di apprendimento o di condivisione, la libertà è uno stato che tutti possediamo ma in maniera diversa e che si può ampliare soprattutto all’interno di una dimensione collettiva. L’errore più grave che si possa fare è di confondere la libertà con il desiderio. Il desiderio slegato dalla possibilità diventa illusione, schiavitù e aspettativa, presupposti dell’infelicità. La vera libertà che tutti abbiamo è quella di poter partecipare alla costruzione della libertà del mondo, del nostro cerchio di vita, del nostro vicino, una libertà che ci permette di elevare il nostro ruolo nella storia, come costrut-
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tori sempre più liberi e liberatori di compiere atti gratuiti e vivificanti, dopo aver riconosciuto in ognuno di noi la libertà di prendere parte alla costruzione del cammino del mondo. Non possiamo camminare sull’acqua ma siamo liberi di costruire una barca per farlo. Non sappiamo parlare tutte le lingue del mondo ma abbiamo la libertà di impararle. Non possiamo cambiare il futuro ma possiamo decidere come viverlo. La libertà è un punto di partenza, non di arrivo. Dal momento in cui ci sentiamo liberi apriamo il nostro mondo ad un’infinità di possibilità e ci liberiamo dai condizionamenti che vorrebbero imporre dei modelli di libertà che invece rischiano di diventare catene. Liberi di avere ogni cosa, di non avere regole, di fare ciò che ci va, di non soffrire: non sono queste libertà ma dipendenze ad una idea di felicità che non esiste. La libertà non è che una possibilità di essere migliori, un’autonomia di pensiero che ci permette di non desiderare ciò che non ci è possibile avere, una consapevole presa di coscienza dell’infinita essenza del nostro essere e delle sue potenzialità. Essere liberi ha molto di più a che fare con uno stato mentale che con delle condizioni o dei compromessi. Tutti, presto o tardi, abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una certa strada nella vita: questo è il richiamo della libertà. Ogni atto compiuto liberamente si incastra nel mosaico che costruisce l’armonia universale. Assaporiamo una parte minuscola di questa vita ma sappiamo che c’è molto di più: è ciò che ci lasciamo sfuggire a determinare la nostra capacità di sentirci liberi. La libertà non è il volo della farfalla, è la farfalla. Luca Streri
MEZZOPIENO NEWS: Iscrizione al n° 19 del 24/7/2015 del registro del Tribunale di Torino PROPRIETARIO ED EDITORE: Semi onlus, piazza Risorgimento 12, Torino DIRETTRICE RESPONSABILE: Elisabetta Gatto COMITATO EDITORIALE: Elisabetta Gatto, Diego Mariani, Luca Streri HANNO COLLABORATO: Diana Cossi, Stefania Milena Lovaglio, Manuela Jana Pavia, Vanessa Vidano, Federica De Angelis, Valentina Di Gregorio
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MEZZOPIENO 32 SETTEMBRE - OTTOBRE 2021
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