GENNAIO/FEBBRAIO 2019
Aveva nove anni quando, terminata la sua counter.org) per misurare i progressi dell’ipresentazione in classe sulla crisi climatica, “Piantare alberi è talmente niziativa. annunciò ai compagni della scuola elemen- semplice che può farlo anche Nel suo discorso di fronte alla Nazioni Uniun bambino” tare la sua idea: “Perché non piantiamo un te nel 2011, rivolgendosi ai leader mondiamilione di alberi in tutto il mondo?”. Felix li, Felix ha detto: “Per noi ragazzi le foreste FELIX FINKBEINER Finkbeiner e i suoi amici piantarono così il sono il futuro. Sappiamo che gli adulti sono Ambientalista primo albero fuori perfettamente coscienti delle sfide che dodalla loro scuola vremo affrontare e di come affrontarle. Ma dando il via non capiamo perché venga fatto così poco. alla campagna Plant-for-the- Per la maggior parte degli adulti il futuro sembra voler dire 20, Planet (Pianta per il Pianeta) 30, 40 anni. Ma per noi ragazzi il 2100 è ancora all’interno del che a distanza di undici anni nostro orizzonte di vita”. L’iniziativa lanciata da Felix nel 2007 ha piantato oltre 15 milioni di coinvolge oggi oltre 70.000 bambini e ragazzi in 67 paesi del alberi in 193 diversi paesi su- mondo. Per sostenere le sue iniziative Plant-for-the-Planet ha perando di gran lunga l’obiet- lanciato la campagna “Smetti di parlare. Inizia a piantare” in tivo inizialmente fissato. Tan- cui numerosi personaggi pubblici, tra cui il re Filippo di Spato che nel 2011 il Programma gna e l’attore Harrison Ford, sono stati immortalati mentre Fedelle Nazioni Unite per l’Am- lix tappava loro simbolicamente la bocca invitandoli ad agire biente (UNEP) ha simbolica- per implementare soluzioni alla crisi climatica. “Noi bambini mente passato le consegne del- abbiamo capito che per salvare il nostro futuro non possiamo la sua campagna per piantare un fare affidamento solo sugli adulti”, diceva il giovane Felix alle miliardo di alberi a Plant-for-the- Nazioni Unite. “Dobbiamo prendere in mano il nostro futuro. Planet che ha raccolto la sfida La prima cosa da fare è ridurre le emissioni di CO2 a zero enutilizzando il conta- tro il 2050”. tore ufficiale di Il suo prossimo obiettivo? Piantare mille miliardi di alberi. alberi messo a INTERVISTA ESCLUSIVA PER MEZZOPIENO a pagina 16/17 punto da UNEP (treeFoto di Plant-for-the-planet
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NUOVI TRAPIANTI SENZA RIGETTO PAGINA 2
3060 COMUNI DIVENTANO RINNOVABILI: ELETTRICITÀ VERDE AL 100% PAGINA 11
piemonte I BAMBINI TRASFORMANO I RIFIUTI IN UN’OPERA D’ARTE PAGINA 20
LA PIÙ GRANDE OPERAZIONE DI PULIZIA DELL’OCEANO È INIZIATA Se ne parlava da molto tempo e ora è diventata realtà: la più grande operazione di pulizia degli oceani è partita dalla baia di San Francisco (USA). Il sistema di bracci flottanti è stato rimorchiato a circa 2.200 Km dalla costa verso la spazzatura e sta raccogliendo i rifiuti galleggianti. Il cordone
galleggiante fluttua insieme alle correnti locali, raccogliendo la spazzatura con la rete che ha sotto di sé, profonda 10 metri. Quando il sistema è pieno, una nave passa a raccogliere la plastica trattenuta e la trasporta a terra per lo smistamento e il riciclaggio. Il grande mangia-rifiuti si chiama Ocean Cleanup ed è stato progettato per ripulire 1.800 miliardi di pezzi di rifiuti galleggianti nel Great Pacific Garbage Patch,
l’enorme vortice di plastiche che viaggia attraverso gli oceani. Si stima che il sistema fluttuante potrà ripulire metà dei Great Pacific Garbage Patch nei primi cinque anni di lavoro e che intrappolerà fino a 150.000 chili di plastica all’anno per ogni struttura galleggiante installata. Le strutture saranno almeno 6 già nel primo anno. Fonte: Ocean Cleanup; Great Pacific Garbage Patch
In Africa nasce il Ministero della Pace Nuovi trapianti senza rigetto
L’Etiopia, un paese africano appena uscito da una lunga guerra con l’Eritrea durata quasi 20 anni, ha istituito il primo Ministero della Pace. Dopo lo storico accordo di pace dello scorso 9 luglio, lo Stato del Corno d’Africa con oltre 105 milioni di abitanti apre la strada per un nuovo approccio alla politica e alla gestione militare, passando dal tradizionale Ministero della Difesa al nuovo concetto di Ministero della Pace. Il primo ministro Abiy Ahmed, tra i principali promotori della fine del pluridecennale conflitto con l’Eritrea, ha annunciato che il nuovo governo funzionerà con solo venti ministeri invece che i precedenti ventotto e che la metà dei ministeri saranno presieduti da donne. Abiy Ahmed è riconosciuto come il vero responsabile della pace tra Etiopia ed Eritrea, un successo ottenuto con un lungo processo di trattative diplomatiche e di colloqui con i leader delle parti coinvolte e che dopo un ventennio ha permesso il ritorno di migliaia di eritrei in fuga dal proprio Paese. Per questo motivo Ahmed è da più parti citato come uno dei possibili candidati per il premio Nobel per la Pace. Fonte: All Africa News;
Un team di ricercatori israeliani ha inventato il primo impianto di tessuto derivante da cellule dello stesso paziente, totalmente personalizzato. La nuova tecnologia consente di progettare qualsiasi tipo di trapianto da una piccola biopsia di tessuto. “Siamo stati in grado di creare un idrogel personalizzato con i tessuti della biopsia, di differenziare le cellule di grasso in diversi tipi di cellule e di generare impianti cardiaci, midollo spinale, corticali e di altri tessuti per trattare diverse malattie”, ha detto il ricercatore capo Tal Dvir del Centro di Nanoscienza e Nanotecnologie dell’Università di Tel Aviv e Centro Sagol per la biotecnologia rigenerativa. “Poiché le cellule e il materiale utilizzati derivano dal paziente, l’impianto non provoca una risposta immunitaria, garantendo una corretta rigenerazione dell’organo difettoso”. La scoperta è stata annunciata dal ricercatore del Dipartimento di Ricerca e Immunologia Cellulare e pubblicata sulla rivista scientifica “Advanced Materials”. Attualmente nella medicina rigenerativa i tessuti vengono isolati dal paziente e coltivati in biomateriali sintetici o naturali derivati da piante o animali ma dopo il trapianto possono indurre una risposta immunitaria che porta al rigetto del tessuto impiantato. I pazienti in seguito sono trattati con immunoprotettori che possono mettere a repentaglio la loro salute. Il nuovo metodo risolve alla base e definitivamente questo problema. “Con questa tecnologia possiamo rigenerare efficacemente qualsiasi organo malato o ferito: un cuore dopo un infarto, un cervello dopo un trauma o con il morbo di Parkinson, un midollo spinale dopo l’infortunio”, ha dichiarato Dvir.
Addis Standard
Fonte: Advanced Materials
MEZZOPIENO 2 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
L’Europa approva l’acqua gratis nei ristoranti Il Parlamento Europeo ha approvato un nuovo piano per rendere l’acqua più potabile e accessibile a tutti, anche nei ristoranti. Il nuovo piano incoraggia il consumo dell’acqua del rubinetto e indica agli Stati membri le misure da adottare per fornire un accesso universale all’acqua pulita e migliorare la fruizione dell’acqua
nelle città e nei luoghi pubblici. Le nuove regole inoltre riducono notevolmente i limiti massimi per alcuni elementi inquinanti come il piombo, che è stato ridotto della metà. Secondo i nuovi parametri i livelli di micro-plastiche entrano a far parte di controlli molto più severi e serrati. “Il modo in cui usiamo l’acqua definirà il futuro dell’umanità: tutti dovrebbero avere accesso ad acqua pulita e di buona qualità e dovremmo fare del nostro meglio per renderlo il più accessibile possibile per tutti”, ha dichiarato l’europarlamentare francese Michel Dantin. La norma
ha lo scopo di aumentare la fiducia dei cittadini europei nel consumo di acqua del rubinetto e una drastica riduzione dell’uso della plastica e dei rifiuti legati ai contenitori: un risparmio economico, una riduzione dell’inquinamento e acqua accessibile a una maggior utenza. La manovra favorisce non solo il consumo casalingo di acqua del rubinetto ma anche quello nei ristoranti, garantendo meno spese e meno inquinamento. Una norma in particolare stabilisce anche la creazione di più fontane gratuite.
Fonte: European Parliament
Camminare di nuovo per chi era paralizzato è realtà Per chi ha subito una lesione grave della colonna vertebrale la possibilità di muoversi viene fortemente compromessa. Molte persone dopo un incidente non possono più camminare e sono costrette a spostarsi su una sedia a rotelle. Un gruppo di ricercatori americani ha realizzato il primo esoscheletro robotico indossabile che fornisce il movimento motorizzato dell’anca e del ginocchio, per consentire alle persone con lesioni del midollo spinale di ergersi in piedi, camminare e
salire e scendere le scale. Frutto di tanti anni di lavoro, è il primo prodotto per uso privato a ricevere l’autorizzazione dall’ente nazionale americano, la Food and Drug Administration. Il sistema alimentato a batteria è leggero e indossabile e ha dei motori sulle articolazioni dell’anca e del ginocchio che permettono il movimento attraverso il controllo elettronico del centro di gravità del corpo. Un’inclinazione in avanti della parte superiore del busto viene rilevata dal sistema che
mette in moto il primo passo e il ripetuto spostamento del corpo genera una sequenza di passaggi che imita un’andatura naturale delle gambe. Il sistema di riabilitazione ReWalk può essere personalizzato per adattarsi a ogni diversa persona e grazie a un’interfaccia utente computerizzata consente ai terapisti di controllare una vasta gamma di parametri per ogni individuo e di modificarli man mano che questi progrediscono. Fonte: Rewalk; Argo Medical Tecnologies
MEZZOPIENO 3 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
Mai più animali nelle gabbie: allevamenti più liberi Un recente referendum in California (USA) ha approvato l’abolizione delle gabbie per ovini, suini e vitelli in cattività. La Proposition 12 stabilisce che gli animali debbano essere liberi di razzolare e che abbiano uno spazio in cui vivere e muoversi non eccessivamente restringente. Il 61,18% degli elettori californiani ha votato sì al quesito che chiedeva di stabilire dei requisiti minimi di spazio per vitelli, maiali e galline, nonché di vietare la vendita di carne ottenuta da animali confinati in spazi al di sotto di alcuni requisiti minimi di benessere dell’animale. Il risultato concreto si traduce nel fatto che non potranno più essere confinati in gabbia, ma avranno a disposizione recinti o capannoni con uno spazio minimo stabilito per legge. I nuovi spazi individuali di vita di questi animali non potranno essere inferiori a 930 cm2 per ciascun esemplare. Nel 2008 la Humane Society aveva promosso sempre in
California un’altra iniziativa entrata in vigore nel 2015 per vietare la detenzione di scrofe gravide, vitelli e galline ovaiole in condizioni tali da impedire loro di girare liberamente intorno a se stessi, alzarsi e stendere completamente le zampe. Lo Stato del Massachussets approvò già nel 2016 una proposta simile a quella californiana. Nel referendum di novembre lo Stato della Florida ha inoltre approvato di vietare le scommesse a pagamento per le corse tra levrieri effettuate nello Stato. Negli USA 39 Stati hanno già vietato e abolito definitivamente le competizioni tra cani. Fonte: Voters Guide California; National Law Review; Boston Globe
La superstar di Bollywood paga i debiti di 1400 contadini indiani
La compagnia di telefoni n.2 al mondo è dei suoi dipendenti Nell’agosto 2018 Huawei ha superato Apple diventando il secondo produttore di smartphone al mondo dopo Samsung. Sebbene l’azienda cinese sia diventata in pochi anni un colosso da quasi 1000 miliardi di euro, la proprietà dell’azienda è nelle mani dei suoi dipendenti. Nonostante i tentativi di acquisto da parte di numerosi uomini d’affari, banche e fondi di investimento, la società è rimasta un’entità privata interamente controllata da chi lavora al suo interno. Questo significa che non è presente su nessun mercato borsistico e che solo i suoi dipendenti possono decidere sulla sua gestione e percepire gli utili che vengono generati dalla sua attività. Oltre a creare smartphone, l’azienda costruisce anche reti e servizi di telecomunicazione e fornisce soluzioni aziendali per grandi e piccole imprese. L’azienda cinese ha più di 180.000 dipendenti in 170 Paesi del mondo. La società ha venduto 153 milioni di smartphone nel 2017, raddoppiando la propria presenza sui mercati mondiali nel giro di 15 mesi. Huawei è detenuta dai suoi dipendenti della sede in Cina. Trentatré membri del sindacato dei lavoratori eleggono ogni anno nove candidati per partecipare alla riunione annuale degli azionisti. Tutti i dipendenti azionisti ricevono i pagamenti di dividendi e un bonus in base alla performance. Anche i loro stipendi sono rivisti su base annuale. Fonte: Huawei; Investopedia
È la più grande stella del cinema indiano di tutti i tempi Amitabh Bachchan, un idolo per due generazioni di indiani e protagonista assoluto del grande mondo di Bollywood. The Hero, come viene chiamato in India, ha pagato nei giorni scorsi di tasca propria, cancellandoli, 40 milioni di rupie (circa 500.000 euro) di prestiti da cui erano oppressi 1398 agricoltori nel suo stato d’origine, l’Uttar Pradesh, nel nord dell’India. Una grave crisi agricola in atto ha colpito duramente gli agricoltori indiani con un calo dei prezzi delle materie prime, salari stagnanti, prezzi record del carburante e alti costi dei fertilizzanti. Interi villaggi e decine di migliaia di piccoli proprietari terrieri sono in ginocchio. “È un grosso problema che ha lasciato gli agricoltori in tutto il Paese in gravi difficoltà”, ha dichiarato Rakesh Tikait, portavoce dell’Unione dei Contadini indiana. I lavoratori agricoli costituiscono oltre la metà degli abitanti dell’India. “Il gesto di Bachchan ha significato molto per gli agricoltori che stanno lottando per sopravvivere”, ha detto Tikait. Più di 12.600 agricoltori si sono suicidati nello scorso anno (circa il 10% di tutti i suicidi in India) e nel 60% dei casi le cause sono bancarotta e indebitamento, secondo i dati ufficiali. Fonte: Times of India
Veglia per 12 anni il figlio che infine si sveglia dal coma Dopo 12 anni in stato semi-vegetativo Wang Shubao, un uomo cinese di 48 anni, si è risvegliato. Rimasto tetraplegico in seguito a un incidente automobilistico avvenuto nel 2006 a Shandong, in Cina, quando aveva 36 anni, Wang è stato assistito giorno e notte dall’anziana madre Wei Mingying, che ha venduto tutto ciò che aveva per curare il figlio. Per oltre 4000 giorni la mamma lo ha curato, lavato e nutrito con una sonda, si è presa cura dei suoi bisogni igienici e lo ha massaggiato e riposizionato continuamente per prevenire le piaghe da decubito. L’amore di Wei Mingying ha fatto quello che i medici hanno definito “un miracolo che ha toccato gli dei”: il figlio che era stato diagnosticato come una persona in stato neurovegetativo ha incominciato a sorridere e infine ha aperto gli occhi. Wang Shubao ora sente e può ascoltare la madre, anche se non può parlare ma solo gesticolare, guarda la TV e ride al suo programma preferito. La mamma è rinata con il figlio e ha detto in un’intervista: “Sono felice. Spero che si riprenda completamente e che un giorno possa di nuovo chiamarmi mamma”. Fonte: Jining News
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Il cappellino che salva dalle cadute in bici Un cappellino sportivo all’apparenza, in pratica un dispositivo capace di proteggere i ciclisti in caso di impatto. Realizzato in materiale pieghevole che può essere arrotolato e messo in tasca, il nuovo cappellino antinfortunistico è una soluzione per chi non indossa il caschetto perché lo considera scomodo o antiestetico. L’idea è venuta a due ingegneri statunitensi che, dopo un tragico incidente avvenuto in bici alla sorella di uno dei due, si sono interrogati su cosa fare per migliorare la sicurezza dei ciclisti. I due amici hanno racchiuso in un
cappellino, che piegato occupa il posto di una bottiglietta d’acqua, una tecnologia che può salvare la vita. Dopo numerosi test iniziati nel 2016, ora il casco, chiamato Park&Diamond, è stato approvato e si può pre-ordinare on-line su Indiegogo. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, lo scorso anno si sono verificati in Italia incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti. Tra le vittime i ciclisti sono in aumento. Tra le cause principali vi sono la violazione del codice della strada e il mancato uso di dispositivi di
sicurezza, in particolare del casco. La differenza con i caschi rigidi tradizionali è che questo non si rompe all’impatto, ma si deforma in modo plastico. Il caschetto pesa in tutto 227 grammi e soddisfa gli standard di sicurezza US CPSC e EU EN-1078. Fonte: Park⋄ Indiegogo
Indonesia: il biglietto del bus si paga con la plastica riciclata La seconda città più grande dell’Indonesia, Surabaya, ha ideato una nuova strategia per incoraggiare i suoi cittadini a riciclare. Chiunque si presenti al terminal dei bus con almeno dieci bicchieri o cinque bottiglie di plastica ha diritto a un biglietto per utilizzare i mezzi pubblici. I residenti possono anche conferire la plastica usata direttamente sui bus, che possono raccogliere fino a
250 kg di rifiuti plastici in un solo giorno. Dopo aver rimosso etichette e tappi, la municipalità mette all’asta i rifiuti così raccolti tra le compagnie che si occupano di riciclo, utilizzando il ricavato per finanziare il trasporto pubblico e le aree verdi della città. Le statistiche mostrano che quasi il 15% dei rifiuti prodotti giornalmente da Surabaya, pari a 400 tonnellate, è costituito
da materie plastiche, con l’Indonesia seconda a livello globale soltanto alla Cina per inquinamento da micro plastiche negli oceani. “Attraverso questa iniziativa”, ha dichiarato il responsabile del servizio trasporti di Surabaya, “ci auguriamo di aumentare la consapevolezza del pubblico sull’ambiente, in particolare per quanto riguarda i rifiuti plastici. Fonte: Reuters
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La nonnina regala le mele a tutti: “non volevo sprecarle” In Norvegia fin dal medioevo si coltivano prugne, pere e mele, ma sono poche le specie di alberi da frutto resistenti alle basse temperature tipiche di questi luoghi. L’aumento costante della temperatura globale registrata negli ultimi anni ha portato un evento inaspettato per gli abitanti di questo luogo: la frutta, infatti, cresce sempre di più e matura sempre prima, favorendo l’economia locale e le produzioni nazionali. Quest’anno la produzione è stata più generosa del solito e una donna norvegese proprietaria di un frutteto, noto per l’ottima qualità delle sue mele, ha deciso di condividere questo genero-
so raccolto con tutti i suoi vicini e tutte le persone del suo quartiere, anche quelle che non conosce. Ingers Garas ha deciso di donarle: le ha messe in sacchetti che ha appeso al di fuori della staccionata della sua abitazione perché possano essere prese da chiunque passi. Alcuni le hanno suonato alla porta per chiederle se davvero potevano prenderle, altri addirittura per regalarle delle torte fatte da loro con le sue mele e qualcuno ha pensato di portarle il succo di mela che ha fatto in casa con i suoi frutti. Il circolo di gratitudine è partito e il quartiere si è ritrovato più unito e solidale. Fonte: Drammens Tidende
MEZZOPIENOpensiero
Mezzopieno è innanzitutto un modo di pensare, un approccio alla vita ed una maniera di essere. Il pensiero Mezzopieno è sempre pro, mai contro. Mezzopieno si pone come risposta costruttiva al vittimismo, alla polemica e al disfattismo. Il modo di essere Mezzopieno collabora con tutti per stimolare risposte positive all’atteggiamento pessimista, a quello conflittuale e alla ricerca di capri espiatori. Vivere Mezzopieno significa non avere timore di caricarsi delle responsabilità e dell’impegno di individuare stimoli creativi e fecondativi diversi dalle dinamiche distruttive e di contrasto. Il cambiamento è responsabilità di chi costruisce con umiltà, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile in relazioni collaborative. Piuttosto che cercare di demolire ciò che è ritenuto sbagliato, Mezzopieno propone alternative, pratiche e comportamenti che perseguono l’armonia e che non impiegano energia per contrastare ma per creare. La scelta buona prende il posto di quella cattiva. Chi si identifica nel Mezzopieno non esalta il buonismo ma ha un approccio positivo e aperto al diverso ed al nuovo. Il cambiamento è un processo che va condiviso da tutti e può avvenire soltanto lentamente, con la presa di coscienza e la partecipazione costruttiva di ogni elemento della società. L’alternativa alla rivoluzione è l’evoluzione. La vera forza che manda avanti il mondo da sempre e che lo ordina attraverso la crescita e la collaborazione di tutti. Chi giudica questo modo di pensare come naif… ha ragione! Non è obiettivo del pensiero Mezzopieno produrre utili o generare profitto. È dimostrato che i buoni esempi “sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta duratura capace di influenzarne le azioni future. Questo fenomeno, che in psicologia prende il nome di “elevazione morale’” può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione sociale”.
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MEZZOPIENOcosafacciamo Indice di benessere
La comunità Mezzopieno è un movimento formato da persone, gruppi e associazioni che credono nell’importanza di promuovere ed interpretare un approccio costruttivo ed armonioso nella società e nella vita, nel rapporto con gli altri e nella gestione delle sfide e delle difficoltà. La comunità Mezzopieno: Semi Onlus International, Voluntas Foundation, Fondazione Arbor, Gruppo di ricerca Valori, Etica ed Economia dell’Università di Torino, associazione Volonwrite. Il gruppo di lavoro Mezzopieno è aperto. Nei primi due lunedi di ogni mese ci incontriamo alle 19 alla Casa del Quartiere di via Morgari 14 a Torino, in zona San Salvario.
Sono circa 250 milioni ogni anno le persone che nel mondo lasciano il proprio Paese e si spostano come migranti. Il loro numero è in costante crescita ma le dinamiche rimangono sempre pressoché le medesime, con dati a volte differenti dal pensare più comune. La maggioranza dei migranti parte da Paesi con reddito medio (il 64% di essi). Il continente da cui si emigra di più è l’Asia, con oltre il 43% del totale, seguito dall’Europa (il 25%); dall’Africa sono partiti solo il 13% dei migranti complessivi. Il Paese in cui sono approdati più migranti in assoluto sono gli Stati Uniti, dove ne è giunto circa un quinto del totale mondiale (il 19%); la Germania e la Confederazione Russa sono
al secondo e terzo posto, al quarto l’Arabia Saudita. La maggior parte delle persone che cambia Paese lo fa per restare nel proprio continente e l’Europa è quello in cui i propri migranti rimangono di più (il 66% di coloro che si spostano). In Asia sono il 60% i cittadini asiatici che hanno cambiato Paese rimanendo nel proprio continente, mentre in Africa il 52%. La più grande diaspora di migranti parte dall’India, con 16 milioni di persone che se ne sono andate, seguita dal Messico (12 milioni), dalla Confederazione Russa e dalla Cina.
Fonte: Ufficio Studi Mezzopieno su dati Organizzazione delle Nazioni Unite
INFO SU WWW.MEZZOPIENO.ORG
Il mondo si muove senza confini
DIFFUSIONE DI MEZZOPIENO NEWS: IL CERCHIO DELLA GRATITUDINE Mezzopieno News è un veicolo di condivisione per diffondere la cultura della positività, per sensibilizzare e motivare le persone a mettere in gioco le proprie capacità e la propria intelligenza propositiva. Il “cerchio della gratitudine” è il progetto che prende vita dalle relazioni di gratuità e di gratitudine che si vengono a creare intorno a Mezzopieno News: il periodico, nella sua forma cartacea, viene consegnato di mano in mano nel cerchio delle conoscenze e delle persone vicine ai membri della comunità e diventa uno strumento di relazione e di condivisione. I volontari della comunità Mezzopieno sono attivi nella distribuzione di Mezzopieno News in: Ospedali - Case di cura e di degenza - Centri di accoglienza per anziani - Carceri ed istituti penitenziari - Scuole - Parrocchie - Associazioni - Aziende - Circoli - Comunità. L’UFFICIO STUDI MEZZOPIENO L’attività di ricerca è lo strumento attraverso il quale il movimento Mezzopieno approfondisce la sua capacità di interpretare ed analizzare la società e le sue evoluzioni. I programmi di ricerca del movimento sono un laboratorio permanente che coinvolge università, ricercatori, associazioni e gruppi di lavoro. In particolare, Mezzopieno svolge l’attività di studio e analisi in collaborazione col Gruppo di Ricerca Valori, Etica ed Economia dell’Università di Torino, di cui è membro. MEZZOPIENO NELLE SCUOLE La cultura della positività entra nelle scuole con laboratori di lettura e comunicazione gentile. Attraverso attività, giochi ed esperienze si trasmettono i valori della fiducia, della gratitudine e della collaborazione, per stimolare il lato migliore di ogni studente e la capacità di educare la propria volontà al bello e al buono.
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MEZZOPIENOfocus
Leggere storie che offrono soluzioni e speranza può farci sentire maggiormente coinvolti
Perché abbiamo bisogno di notizie piene di speranza JILL
SUTTIE
Recentemente Google ha annunciato che il suo assistente vocale (Google Assistant) metterà a disposizione una nuova funzionalità chiamata “Raccontami qualcosa di buono”. Gli utenti possono inviare quel comando vocale e ricevere sul loro dispositivo un fiume di notizie e storie positive. Google non è il solo a offrire alternative alle previsioni pessimistiche con cui ci confrontiamo ogni giorno. Il New York Times ha una pagina on line chiamata “Fixes” che si concentra su ciò che le persone stanno facendo per fronteggiare il malessere so-
ciale negli Stati Uniti e nel mondo. Il giornale olandese on line de Correspondent si propone di informare e ispirare allo stesso tempo, così come una sezione del Montgomery Advertiser dell’Alabama. Come ci spiega Karen McIntyre, ricercatrice sui media dell’Università del Commonwealth in Virginia, tutto questo fa parte di un movimento dell’informazione chiamato giornalismo costruttivo. Ciò comporta, dice la ricercatrice, “la creazione di storie che sono più produttive, più lungimiranti, più concentrate sulle soluzioni”.Significa che notizie allarmanti – di città dalle acque
inquinate, violenza sessuale o uccisioni da parte della polizia, ad esempio – sono pervase da notizie più speranzose riguardanti ciò che viene fatto per prevenire eventi simili nel futuro. Anziché causarci stress e ansia, questo stile di giornalismo sempre più popolare ha il potenziale di aiutarci a rimanere informati, coinvolti e ottimisti. CATTIVE NOTIZIE, BUONE NOTIZIE Tradizionalmente i mezzi di informazione seguono l’antico adagio “se c’è del sangue, fa notizia”. Siamo naturalmente attratti dalle brutte notizie, anche perché il nostro
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cervello è programmato per analizzare l’ambiente circostante in cerca di pericoli e ricordare le minacce per il futuro, come modalità atta a garantire la nostra sopravvivenza. Tuttavia essere esposti ripetutamente a stimoli che inducono paura – con immagini inquietanti che giungono da tutto il mondo grazie alle moderne tecnologie – può farci sentire senza difese, il che non porta benessere né a noi né alla società nel suo insieme. “Quando le persone si sentono depresse e senza speranza sono meno coinvolte dalle notizie”, dice McIntyre. Un recente sondaggio della Scuola di Harvard sulla Salute Pubblica, la Fondazione Robert Wood Johnson e l’organizzazione Nazionale della Radio Pubblica, ha scoperto che leggere, guardare o ascoltare notizie negative è una delle principali cause di stress fra gli americani. La ricerca suggerisce che le persone esposte regolarmente a notizie negative tendono inoltre ad avere meno fiducia nei leader politici, una minore considerazione degli altri e delle loro comunità, e più problemi psicologici. I programmi di notizie negative “esasperano una serie di preoccupazioni personali che non sono specificamente rilevanti rispetto al contenuto del programma stesso”, hanno scritto i ricercatori in uno di questi studi. In altre parole, il turbamento che deriva dai notiziari giornalieri può inficiare altri aspetti della nostra vita. Allora in che senso il giornalismo costruttivo offre qualcosa di diverso? In primo luogo si distingue dalle semplici buone no-
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mirano a drammatizzare il racconto senza aumentare la comprensione. tizie, come un pompiere che salva il gattino In un altro studio alcuni studenti universull’albero o una persona che offre abbrac- sitari hanno letto tre diverse versioni di ci gratuiti per la strada, cioè da storie che uno stesso articolo sul problema dei grafispirano sentimenti positivi ma non neces- fiti all’interno del campus oppure sull’ausariamente offrono una copertura appro- mento delle rette universitarie: una storia fondita di tematiche importanti. Queste dove si discuteva di possibili soluzioni al storie piacevoli hanno anproblema; una in cui vech’esse i loro benefici ma niva menzionata una soil giornalismo costruttivo Il giornalismo costruttivo luzione inefficace; e una mette enfasi sulle offre una più completa, e versione che non offriva soluzioni e non sui convincente, versione delalcuna soluzione. I parproblemi le notizie, dice McIntyre. tecipanti all’esperimento In un articolo accademico che avevano letto la versione pubblicato su Journalism Practiorientata al trovare una soluzioce, lei e la giornalista danese Cathrine ne hanno provato più emozioni positive e Gyldensted spiegano che il giornalismo mostrato un approccio più favorevole nei costruttivo presenta diverse componen- confronti della notizia rispetto agli stuti. Oltre a mettere il focus sulle soluzioni, denti che avevano letto le altre due versioprevede di illustrare il contesto storico e ni. Oltre a incrementare la nostra salute e sociale di un dato evento, di utilizzare dati longevità, provare più emozioni positive affidabili per osservare trend di lungo pe- può portarci ad allargare il nostro campo riodo, e di evitare tecniche di intervista che di attenzione e indagine, il che è benefico per la nostra salute mentale e per le nostre relazioni. E può prevenire la perdita di interesse verso ciò che accade nel mondo. “Se incorporiamo alcune di queste storie costruttive nella nostra dieta mediatica abituale, possiamo mitigare
tizie come facciamo oggi, mettendo enfasi sul conflitto e sulla negatività”. C’è ancora molto che non sappiamo sull’impatto che questo tipo di giornalismo IL FUTURO DELLE BUONE NOTIZIE Sia i giornalisti che i lettori sembrano ri- ha sul comportamento. La ricerca è ancora spondere bene al giornalismo costruttivo, agli inizi eppure uno degli studi di McInsecondo i sondaggi effettuati da McIntyre tyre ha mostrato un risultato interessante: e dai suoi colleghi dell’Università dell’Ore- dopo aver letto notizie ispiranti le persone gon. Tuttavia i quotidiani hanno successo erano più disposte ad aderire ad azioni gesoltanto se sono letti e perciò gli editori nerose collegate con quanto avevano letto, potrebbero essere meno interessati al gior- come firmare una petizione o donare denalismo costruttivo se non fossero convin- naro a supporto di una certa causa. Questo ti che questo abbia il potenziale di coinvol- è confermato da altri studi che hanno rigere i loro lettori. scontrato come le persone che sperimenSebbene McIntyre dia atto di queste pre- tano il sentimento edificante dell’elevaziooccupazioni, la ricerca ha ne morale – che le notizie dimostrato l’esatto contraispiranti e orientate alla rio. soluzione hanno il potere Dobbiamo aggiungere Per esempio, in uno studi generare – agiscono in storie costruttive dio che ha messo a conmodo più altruistico. alla nostra dieta fronto le diverse reazioni Sebbene resti da vedere se mediatica delle persone di fronte a stoquesti nuovi modelli di giorrie scioccanti da un lato e storie nalismo possano aumentare la che si concentrano sulle soluzioni gentilezza nel mondo, McIntyre è indall’altro, le persone sono risultate mag- coraggiata da successi raggiunti fino a oggi. giormente intenzionate ad approfondire C’è voglia di questo tipo di notizie, afferma un certo argomento dopo aver letto l’arti- la ricercatrice, le quali non sostituiscono le colo che offriva soluzioni. Un altro studio notizie negative ma le argomentano. ha dimostrato che coloro che leggevano on “I giornalisti dovranno sempre riportare line una storia che parlava di povertà of- notizie che sono per loro natura negative”, frendo soluzioni al problema spendevano ci dice. “Ma riportarle in modo costruttivo, più tempo sulla pagina rispetto a chi leg- mi auguro possa aiutare le persone ad avere geva una storia simile senza un focus sulla un’immagine del modo più realistica”. soluzione. Tratto dal Greater Good Magazine “Come giornalisti vogliamo coinvolgere le persone in ciò che facciamo”, dice McIn- in collaborazione con Università di Berkeley California tyre, “perciò non ha senso riportare le noTraduzione a cura di Diego Mariani alcuni degli effetti delle notizie negative”, dice McIntyre.
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3060 COMUNI DIVENTANO RINNOVABILI: ELETTRICITÀ VERDE AL 100% Sono oltre 7900 i comuni italiani dotati di almeno un impianto alimentato a fonti energetiche rinnovabili nel loro territorio. 37 municipalità hanno già raggiunto una completa autosufficienza energetica grazie a sole, vento, acqua e biomassa. A fotografare la transizione energetica italiana è il nuovo rapporto annuale di Legambiente. Lo studio riporta 7.862
comuni in cui sono presenti impianti fotovoltaici, 6.822 quelli dotati pannelli di solare termico, 1.489 quelli che sfruttano il mini idroelettrico, 1.025 quelli dell’eolico, 4.130 quelli delle bioenergie e 595 quelli della geotermia. Già 3060 città impiegano oggi unicamente elettricità sostenibile e 58 possono contare su un’energia termica verde. A livello regionale la Lombardia è il territorio a detenere il maggior numero di impianti a fonte rinnovabile mentre alla Puglia va il primato per le nuove
fonti di energia rinnovabile, ossia solare ed eolico. Secondo Legambiente “siamo uno dei Paesi più avanti nel mondo in questa prospettiva e con le maggiori opportunità, grazie a risorse rinnovabili diffuse e differenti, da nord a sud che possono essere valorizzate e integrate in una prospettiva di sviluppo locale. Non smentiamo la nostra fama di ‘Paese del Sole’ con un dato importante come quello per cui in ogni comune italiano è installato almeno un impianto fotovoltaico”. Fonte: Legambiente; Rinnovabili
Arrivano i maglioni fatti con gli scarti Apre la banca del sangue per gli animali
“Rifò” è un nuovo processo produttivo per produrre capi di abbigliamento di alta qualità, realizzati completamente con fibre tessili scartate e rigenerate. L’idea è partita dall’Italia, a Prato, dove due giovani designer hanno scoperto un innovativo metodo di riciclo della lana e degli scampoli che riesce a donare una nuova vita alle rimanenze delle lavorazioni, riducendo del 90% l’uso di acqua, del 77% quello di energia, del 90% l’uso di prodotti chimici, del 95% le emissioni di CO2 e del 100% l’uso di coloranti rispetto a un capo nuovo. Niccolò Cipriani e Clarissa Cecchi hanno elaborato un approccio ecologico per creare capi con le rimanenze delle lavorazioni del cotone e attraverso il recupero di vecchi indumenti. Recuperano le fibre di lana e cashmere: “Raccogliamo indumenti tramite associazioni e aziende che fanno questa raccolta dagli Stati Uniti al Nord Europa, presto anche online. Li selezioniamo per colore e qualità e li riportiamo allo stato di fibra e a filato, fino al prodotto finale. È un processo meccanico, non sprechiamo nulla, non tingiamo nulla”. Attraverso un processo di rigenerazione dei tessuti nato a Prato 100 anni fa, chiamato “rigenerazione delle fibre tessili“, i ragazzi di Rifò hanno anche ottenuto una T-shirt di cotone rigenerato tessuto con materiale ottenuto dalle bottigliette di plastica raccolte dal mare. Ogni t-shirt è fatta con un 1kg di scarti di cotone e 4-5 bottigliette di plastica. Il cotone vergine è una delle fibre più inquinanti dell’industria tessile: per la produzione di una t-shirt sono utilizzati 2700 litri d’acqua e tantissimi pesticidi.
Anche gli animali possono aver bisogno di trasfusioni o di recuperare il sangue perso durante un intervento chirurgico, per una grave emorragia o per alcune particolari malattie. Un ospedale pubblico a Napoli nell’ex manicomio Frullone cura gratis i randagi. Pochi chilometri più lontano, a Portici, è recentemente nata la banca del sangue per gli animali. Banche simili esistono anche a Milano, Perugia e Padova, dove è l’università ad averla organizzata. L’ultima nata è quella di Roma. La banca del sangue per cani e gatti di Roma si occupa della raccolta e della conservazione del sangue e del suo utilizzo a scopo terapeutico tramite un programma volontario di donazione. Nella sede di “Amici per sempre” la terapia trasfusionale permette di salvare animali in situazioni di grave emergenza e in alcuni casi rappresenta un rimedio indispensabile per la salvezza della vita degli animali feriti o in carenza di plasma. I cani che donano devono essere in buona salute, regolarmente vaccinati, un’età compresa tra 1 e 10 anni, peso più di 20 Kg se cane e 4 kg se gatto. I soggetti idonei entrano a far parte della lista dei donatori e possono donare sangue fino a un massimo di 4 volte l’anno. Nei casi in cui è necessario il sangue viene anche consegnato a veterinari o a cliniche.
Fonte: Rifò
Roma
Fonte: Banca del Sangue di
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Le operaie ricomprano l’azienda e la salvano La Basilica Trasparente: La loro azienda stava per chiual femminile. “Abbiamo subito suna di noi dimentica l’angoscia dere, ma ventidue lavoratrici assunto 11 nuove lavoratrici di quando ci hanno comunicato il più bell’edificio del mondo non si sono date per vinte e dipendenti per 33 posti di lavoro che saremo rimaste senza lavoro. hanno deciso di non lasciare che l’attività in cui avevano lavorato una vita fallisse. Così si sono organizzate, hanno richiesto consulenze, si sono rimboccate le maniche e hanno salvato la loro azienda. È successo a Stienta, in provincia di Rovigo, dove la cooperativa Centro Moda Polesano è stata appena presa in mano dalle proprie lavoratrici, salvando posti di lavoro e creandone di nuovi. Si tratta del settimo salvataggio di questo tipo nel Veneto e il primo tutto
complessivi, ulteriori lavoratori sono stati assunti in seguito”, dicono le neoimprenditrici. “Dopo un momento di grande sconforto ci siamo subito date da fare per salvare la fabbrica”, ha spiegato la presidente della neo cooperativa Claudia Tosi. “Abbiamo così ripreso l’attività e riagganciato gli stessi ex clienti, che hanno mantenuto i propri ordini e confermato l’intenzione di lavorare insieme a noi. Non avremmo mai immaginato di arrivare a questo giorno. Nes-
Ci abbiamo creduto, abbiamo fatto una corsa contro il tempo per mantenere tutti i clienti, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Abbiamo salvato l’azienda e oggi siamo operaie imprenditrici”. Fonte: Il Resto del Carlino
L’Italia è il più grande paese al mondo nel settore del vino Il più grande produttore ed esportatore netto di vino al mondo è oggi l’Italia, seguita da Spagna, Francia, Cile e Australia. La tendenza in atto già da alcuni anni si conferma e l’ultima vendemmia appena conclusa è considerata ottima. La qualità della raccolta, a detta dei vignaioli, potrebbe essere grande o grandissima perché le condizioni meteorologiche hanno da un lato favorito le malattie della vite, ma dall’altro hanno messo i vigneti in condizione di produrre una materia prima dalle grandi caratteristiche,
con maturazioni equilibrate, notevole spessore aromatico, strutture interessanti e buone acidità. “Una vendemmia generosa - osserva Silvano Brescianini, direttore generale della franciacortina Barone Pizzini - I dati parlano di un +15% sulla media delle ultime annate”. Secondo un’indagine francese l’Italia mantiene la sua posizione di leadership grazie a una viticoltura molto produttiva e molto diversificata. E’ il primo paese produttore di vino nel mondo in volume, anche di spumanti, grazie MEZZOPIENO 11 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
La Basilica trasparente di Siponto, a Manfredonia (FG), costruita dall’architetto Edoardo Tresoldi, sembra un sogno che si può toccare. L’edificio ha sbalordito la giuria del più prestigioso riconoscimento nell’architettura, vincendo la “Medaglia d’oro per l’architettura italiana - Premio speciale alla Commissione”. La scultura in rete metallica riprende e reinterpreta i volumi, ricostruendo la parte crollata di soprattutto al Prosecco. La sua grande riserva di vitigni autoctoni e lo sviluppo dell’attività vivaistica negli ultimi 20 anni ha funzionato bene in un contesto di declino del “Vigneto Europa”. Gli Stati Uniti sono il più grande mercato di vino del mondo, con un consumo pro capite annuo di circa 10 litri tuttavia
una basilica paleocristiana che precedentemente si trovava sul sito della maestosa opera alta 14 metri che ha richiesto 5 mesi di lavoro. Lo schema funge come da ponte verso la memoria del luogo e ispira la contemplazione della storia e del passaggio del tempo. Fonte: Edoardo Tresoldi; Archdaily
hanno ancora un’abitudine a bere vino inferiore a quella di quasi tutti gli altri Paesi. La Cina sta crescendo moltissimo ed è il quinto mercato mondiale di vino, ma il consumo pro capite annuale è ancora modesto e si attesta a 1,3 litri. Fonte: Worldmapper; France Agrimer; I numeri del vino; Wine News
Gli alberi abbattuti dalla catastrofe ritrovano vita
Il primo circo dove gli animali sono di luce Gli animali del circo Roncalli sono fatti di luce, è il primo circo al mondo a sostituire le specie selvagge con immagini tridimensionali in movimento a dimensione naturale. Sono ologrammi proiettati in pista da sofisticate apparecchiature elettroniche che riproducono gli animali in 3D. Uno spettacolo di altissima qualità che grazie a una tecnologia all’avanguardia restituisce dignità allo spettacolo più antico del mondo e anche agli animali. Il circo Roncalli ha da poco festeggiato i suoi 40 anni di attività con un’innovazione che ha fatto diventare il circo uno spettacolo umano e rispettoso e vi ha riportato le persone, anche
quelle che non volevano vedere animali in cattività, sfruttati o ridicolizzati. Dopo le diversi leggi per l’abolizione degli animali dai circhi, approvate da diversi Paesi del mondo, tra cui l’Italia nel novembre 2017, il futuro del circo moderno si sta delineando con spettacoli sempre più rispettosi e gentili con la natura e i suoi abitanti. Le proiezioni luminose di pesci, cavalli ed elefanti creano un atmosfera magica e lasciano a bocca aperta grandi e piccoli. Nello spettacolo si uniscono clown e acrobati che in mezzo alla tecnologia restituiscono il tocco umano e fiabesco tipico del circo tradizionale.
Dopo la strage di alberi causata dal maltempo lo scorso novembre non si sono fatte attendere le iniziative che cercano di mettere in atto attività di recupero e l’impegno di chi ha deciso di non lasciarsi demoralizzare. Nelle comunità montane dell’area dolomitica esiste un’antica istituzione nella quale le famiglie proprietarie in modo indiviso e collettivo dei beni fondiari sono coinvolte nella gestione delle foreste attraverso le cosiddette Comunioni Familiari. Tramite le “Regole” tramandate di generazione in generazione con lo scopo di preservare e migliorare la terra e di incrementare il benessere di tutto il territorio in modo sostenibile, queste comunità si stanno organizzando insieme per affrontare le attività necessarie per salvare il
patrimonio boschivo rimasto e per ripristinare la vita nelle foreste. Centinaia di iniziative in tutte le regioni colpite stanno prendendo vita. Nella provincia di Udine, giovani volontari stanno recuperando le cime degli abeti caduti a terra per farne alberi di Natale e creare con i ricavi un fondo per la riforestazione. Alcuni artisti hanno deciso di ridare vita agli alberi abbattuti facendone sculture, altri ne cercheranno di utilizzare i rami per creare composizioni artistiche o per fare cesti doni per le festività. Comuni come Brescia, Civitanova Marche o Faenza hanno invitato le famiglie dei nati nell’anno 2017 a partecipare alla messa a dimora
di centinaia di giovani alberi. Il prossimo 21 novembre per la Giornata Nazionale degli Alberi molti altri comuni faranno lo stesso. Una legge del 1992 prevede che in Italia ogni Comune pianti un albero per ogni nuovo bambino nato.
Fonte: Ravenna Today; Messaggero Veneto; Qui Brescia; Oggi Treviso; Comune Civitanova Marche
Alloggiare gratis per riscoprire l’Italia nascosta
Trovare ospitalità negli ostelli in tutta Italia senza pagare nulla. Dal 15 ottobre al 30 novembre l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù ha lanciato l’iniziativa “scopri l’Italia gratis” e mette a disposizione 10 mila posti letto per una notte a costo zero. L’iniziativa di offrire il pernottamento gratis ha come obiettivo quello di rilanciare il turismo del nostro Paese incoraggiando la pratica della vacanza al di fuori dei soliti periodi di alta stagione. L’idea mira a favorire la cultura e l’economia attraverso la riscoperta del nostro territorio, come ha dichiarato il presidente nazionale della A.I.G Filippo Capellupo. La campagna organizzata in patrocinio con Federturismo, Anci, Unpli e Forum Nazionale giovani è svolta in collaborazione con Meraviglia Italiana, un progetto per valorizzare i tesori nascosti d’Italia. Sul territorio nazionale hanno aderito all’iniziativa molte strutture delle principali città tra cui Roma, Milano, Napoli, Firenze, Torino, Salerno, Perugia, Vicenza, Lecce, Potenza e tante altre importanti località turistiche. Il pernottamento è possibile per mezzo di una prenotazione che avviene attraverso l’ufficio centrale della sede nazionale di AIG dove i tesserati possono scegliere il soggiorno gratuito per una notte. Un’occasione per godere di un fine settimana all’insegna della cultura Fonte: Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù e dello scambio per tutti, senza doversi caricare di un costo aggiuntivo.
Fonte: Circus Roncalli
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Smettere di invecchiare: l’italiano che lo sta dimostrando Il primo traghetto a gas naturale La rivista “Time” ha inserito nella lista dei 50 personaggi più influenti del 2018 lo scienziato italiano Valter Longo per le sue scoperte nel campo della longevità. Il ricercatore lavora da 25 anni per individuare i meccanismi dell’invecchiamento e ha inventato un regime alimentare riconosciuto a livello mondiale per i suoi risultati nel mantenere l’organismo giovane più a lungo. Lo scienziato ha dato vita a una nuova branca della ricerca, la iuventologia, dedicata alla comprensione dei meccanismi responsabili della longevità programmata. Questo approccio elaborato nei laboratori all’IFOM di Milano e all’Università della Southern California, sta dimostrando non solo di riuscire a proteggere gli organi da diverse patologie ma anche di promuovere un rinnovamento cellulare. La Dieta Mima Digiuno da lui inventata induce una rigenerazione multi-sistemica del corpo “ingannando” l’organismo che, pensando di digiunare, produce cellule nuove eliminando quelle non funzionanti. Valter Longo e il suo team stanno lavorando a un metodo che potrebbe estendere il periodo della gioventù da 40 a 70 anni. “Gli studi dell’invecchiamento si sono quasi sempre focalizzati sul perché invecchiamo e non sul perché rimaniamo giovani”, ha commentato il professore. “Il processo di deterioramento, che inizia dopo i 40-50 anni di età, non è un parametro sufficiente, bisogna studiare anche la fase della vita che lo precede“. Il suo libro “La Dieta della Longevità” è stato tradotto in 14 lingue e ha venduto oltre 500.000 copie solo in Italia e negli Stati Uniti. Fonte: Fondazione Valter Longo
È stato varato nei giorni scorsi il primo traghetto a gas naturale del Mediterraneo. Si tratta di una nave di 132 metri che opererà nello stretto di Messina per il trasporto di passeggeri e merci, senza inquinare i mari siciliani. La costruzione di questo mezzo ha richiesto due anni di lavoro e apre una nuova era del trasporto marittimo pulito. La compagnia che ha avviato questa rivoluzione è la Caronte & Tourist, la prima con bandiera italiana a utilizzare questo tipo di carburante. Il traghetto è stato chiamato Elio, in omaggio al cofondatore della
A Roma il primo parco inclusivo: acrobazie anche in carrozzella
A Roma è nato il primo parco inclusivo al mondo che riunisce gli sport d’azione a ruote adattive e non adattive insieme in un’unica struttura: attività estreme su ruote tra cui BMX (Bicycle Moto Cross), Skateboarding e WCMX (WheelChair Moto Cross). Il motto è “Il potere della ruota per trasformare il modo in cui le persone interagiscono tra loro”. Si tratta di un luogo in cui praticare alcuni degli sport più diffusi tra i giovanissimi di tutto il mondo, tra i più popolari e accessibili a tutte le fasce di età per i suoi bassi costi. I ragazzi sono costretti di solito, per svolgere questa attività, a cercare spazi cittadini abbandonati come vecchie scale, androni, strutture dismesse o cortili, correndo molti rischi, oltre ad andare contro il divieto da parte delle autorità. L’Hybrid Skatepark di Roma è gratuito ed è progettato anche per le esigenze degli atleti con disabilità fisica e permette di realizzare quell’inclusione che nello sport risulta a volte difficile perseguire e inoltre la rigenerazione urbana e il sostegno a nuove comunità sportive miste. Che si tratti di due o quattro ruote, seduti o in piedi, i praticanti di questi sport d’azione su ruote condividono un modo di vedere il mondo, uno stile di vita e una comunità molto unita e solidale. Fonte: CONI; Toyota
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compagnia Elio Matacena, imprenditore napoletano e innovatore industriale che ha sempre perseguito l’uso di fonti energetiche alternative, scomparso nel 2012. La nave trasporta 1.500 passeggeri e 290 veicoli. La Società navale ha anche svelato un piano per la costruzione di altri 10 traghetti ibridi a gas naturale liquefatto nei prossimi 10 anni, precisando che queste imbarcazioni potrebbero viaggiare solo a gas naturale liquefatto se si risolveranno gli attuali problemi di approvvigionamento. Elio Matacena fu un imprenditore visionario e progettò in Italia e in Grecia tunnel flottanti a mezz’acqua non permanenti per l’attraversamento di bracci di mare. Venti anni fa la sua società avviò studi per lo sfruttamento energetico delle correnti marine e nel 1998 ha brevettato la turbina Kobold ad asse verticale che sfrutta la forza delle correnti marine per produrre energia elettrica, un prodotto che ha trovato applicazione in Indonesia, nelle Filippine e nella Repubblica Popolare Cinese. Fonte: Sefine Shipyard; Ship2Shore
MEZZOPIENO52passi
Ogni primo Lunedì del mese, dalle ore 19 alle 21, il cammino individuale prosegue con momenti di incontro comuni, per condividere i passi settimanali e dialogare intorno ad essi.
I 52 PASSI SONO UN PERCORSO DI IMPEGNO PERSONALE CHE CONSISTE NELL’AFFRONTARE PICCOLI PROPOSITI SETTIMANALI, UNO PER OGNI SETTIMANA DELL’ANNO, CON L’OBIETTIVO DI VEDERE IL LATO MEZZOPIENO DEL MONDO. LE QUATTRO AREE DI IMPEGNO:
Ecco il prossimo appuntamento aperto a tutti presso la Casa del Quartiere di San Salvario di Via Morgari 14 a Torino (saloncino in fondo al cortile): cri r is Pe
- IL RAPPORTO CON SE STESSI E CON IL PROPRIO INCONSCIO
4 febbraio - Le buone abitudini
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- LE RELAZIONI
4 marzo - Esercizi di Felicità
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- IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
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- LA SPIRITUALITÀ
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LE BUONE ABITUDINI
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UN ALLENAMENTO ALLA FELICITÀ
Ogni istante scegli la prospettiva dalla quale osservare. Ogni istante scegli la tua illusione (Buddha)
3. Nonostante gli ostacoli, è possibile adottare con successo questa prospettiva di una terza parte. Nei prossimi quattro mesi, fai del tuo meglio per utilizzare questa strategia, soprattutto durante le discussioni.
Mettere le discussioni in prospettiva
Litigi e discussioni possono portare molta negatività in una relazione romantica dal momento che le critiche e le
È facile rimanere imprigionati dal nostro punto di vista quando discutiamo con i nostri partner. Questo esercizio vi
accuse dell’uno possono scontrarsi con la chiusura e la rabbia dell’altro. La qualità della relazione può così peggiorare,
aiuterà a vedere i vostri sentimenti in prospettiva durante un conflitto.
causando un danno alla salute fisica e mentale.
Pensa a un’importante divergenza che hai avuto con il tuo partner negli ultimi quattro mesi e a quanta sofferenza ti
Durante le discussioni, una parte del nostro dolore emotivo deriva dalla valutazione che facciamo circa il comporta-
sta ancora causando. Poi, segui questi passi:
mento e le intenzioni del nostro partner, ma queste valutazioni non sempre sono corrette. La tecnica del “riesame
1. Immagina il disaccordo con il tuo partner dalla prospettiva di una terza parte neutrale che vuole il meglio per
emozionale” può aiutarci a reinterpretare eventi carichi di emotività in modo più accurato, positivo e costruttivo. Ad
tutte le persone coinvolte, una persona che vede le cose da un punto di vista neutro. Cosa pensa questa persona della
esempio, potremmo sentire che un partner che cancella le cene programmate insieme con frequenza non ci rispetta,
divergenza? Come lui o lei vedrebbero il comportamento e il punto di vista del tuo partner? Come lui o lei potrebbero
ma possiamo anche tenere a mente che al momento è oberato di lavoro e perciò sta dimostrando cura e rispetto in altri
trovare ciò che di buono che ne deriva? (5 minuti)
modi. Certamente non vogliamo utilizzare questo esercizio per scusare o razionalizzare comportamenti inaccettabili.
2. Alcune persone trovano utile adottare la prospettiva di una terza parte durante le interazioni con il loro partner.
Ma nel contesto di una relazione generalmente sana, questa pratica può aiutarci a diminuire i sentimenti negativi,
Tuttavia, quasi tutti fanno fatica ad adottarla con continuità. Nella tua relazione, quali ostacoli incontri nell’adottare
costruire connessione ed empatia e, nel complesso, a migliorare la nostra relazione.
questa strategia, specialmente durante una discussione? Cosa potrebbe aiutarti a superarli? Per esempio se l’atmosfera si surriscalda potrebbe essere utile fermarsi un momento e fare un profondo respiro. (5 minuti)
MEZZOPIENO 14 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
(In collaborazione con The Greater Good Science Center presso UC Berkeley http://ggia.berkeley.edu; http://greatergood.berkeley.edu)
MEZZOPIENO52passi
VUOI FARE IL PRIMO PASSO?
erità c n i s n o c i m i r Esp rovi p e h c a m i t s la di nei confronti qualcuno
Pensa a una situazione che ti preoccupa e trova il modo di scherzarci su
Assaggia un cibo che non hai mai mangiato prima
MEZZOPIENO 15 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
di o l o g n a n u a c Cer mati bellezza e fer lo a contemplar
MEZZOPIENOintervista
comprensibile anche ad un bambino. E così ho proposto ai miei compagni di classe di piantare un milione di alberi in tutto il mondo, perché quello era il numero più grande a cui riuscissi a pensare. La nostra insegnante ha sostenuto l’iniziativa e quando abbiamo piantato il primo albero di fronte alla nostra scuola due giornalisti locali hanno riportato la notizia e così altri studenti sono venuti a sapere di noi. Ora ho 21 anni e dubito che saprei essere così audace come lo sono stato quando ero uno studente di quinta elementare!
Foto di Plant-for-the-planet
Felix Finkbeiner DIEGO
MARIANI
Un sogno verde diventato realtà
Come ti è venuta, a porteranno. Perciò, di fatto, ho nove anni, l’idea di semplicemente iniziato a piantare piantare un milione di alberi. Quando dovevo preparare la presentazione del mio alberi?
In realtà quando hai nove anni non riesci a prevedere interamente le conseguenze delle tue azioni e non sai con precisione dove ti
progetto, in quinta elementare, ho guardato il documentario di Al Gore - una scomoda verità – che per l’epoca era piuttosto innovativo e poi ho letto sul
web di Wangari Maathai che è stata per me una straordinaria fonte di ispirazione. Non solo è stata la prima professoressa donna in Kenya ma ha anche promosso numerose iniziative per la salvaguardia del clima e la giustizia sociale. Naturalmente all’epoca non comprendevo la portata delle sue azioni ma sono rimasto comunque colpito dalla sua campagna per piantare alberi perché era un’azione talmente semplice e positiva da risultare MEZZOPIENO 16 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
Perché piantare alberi è un modo efficace per contrastare il cambiamento climatico?
Innanzitutto gli alberi immagazzinano diossido di carbonio, che di per sé non risolve la crisi climatica ma ci dà più tempo per trovare soluzioni di lungo periodo. Se il genere umano riuscisse a piantare mille miliardi di alberi, ogni anno si potrebbe estrarre un quarto di tutta la CO2 prodotta dall’uomo che è presente in atmosfera. E poi gli alberi possono sostituire il cemento come materiale da costruzione: la metà degli edifici che esisteranno nel 2050 devono ancora essere costruiti, e il legno rappresenta una valida alternativa al cemento che è responsabile da solo del 5% delle emissioni umane di CO2 nell’atmosfera. Infine gli alberi creano posti di
MEZZOPIENOintervista
lavoro, piantarne milioni nel Sud Come si possono mobilitare del mondo potrebbe diventare le persone per una causa il più grande comune? programma Credo sia mondiale importante É necessario presentare di impulso fornire risposte azioni chiare e alla economico semplici in modo portata di tutti che l’umanità da coinvolgere gli abbia conosciuto. altri. È necessario Tutti sappiamo cosa presentare azioni chiare va fatto per scongiurare il e alla portata di tutti. Anche cambiamento climatico: la sfida il modo in cui comunichiamo più importante che affrontiamo queste tematiche è estremamente consiste nel mobilitare le importante: possiamo infatti persone. Bisogna agire e occorre commettere l’errore di far farlo adesso. sembrare tutto troppo disperato e terribile facendo cadere le persone nell’apatia come ci hanno detto molto chiaramente le ricerche del centro di Yale per la comunicazione sul cambiamento climatico.
Che ruolo possono giocare i bambini nel risolvere la crisi climatica? Innanzitutto credo che bambini e ragazzi possano essere messaggeri eccezionali. Le
persone comprendono immediatamente che i bambini sono coinvolti perché si tratta del loro futuro. Che saranno loro a soffrire maggiormente per questo problema. Perciò è di grande effetto quando un dodicenne si rivolge a una platea di adulti, ai leader politici ed economici, chiedendo loro di agire per scongiurare gli effetti negativi del cambiamento climatico.
occorre fare per evitare l’innalzamento delle temperature globali sopra la soglia del grado e mezzo.
Come è nata l’idea della campagna “Smetti di parlare. Inizia a piantare”?
Ci è stata proposta da un’agenzia di comunicazione che Devi essere un ottimista ha seguito pro bono per lanciare un’iniziativa il nostro progetto. del genere e aspettarti che All’inizio eravamo funzioni. Cosa significa scettici perché si per te vedere il bicchiere trattava di fare un gesto mezzopieno? molto provocatorio, Significa concentrarsi sulle mettendo una mano sulla bocca a soluzioni anziché soltanto personaggi pubblici esposti, che sui problemi. Perciò anche di fatto hanno speso la loro vita nella nostra comunicazione cercando di guadagnarsi il diritto enfatizziamo di parola. In l’impatto realtà abbiamo p o s i t i v o avuto un’ottima Non saprei essere così prodotto dalle risposta e tutte audace come quando nostre azioni le persone a cui avevo nove anni piuttosto che abbiamo chiesto le conseguenze hanno dato la loro negative del disponibilità. Alcuni riscaldamento globale. incontri sono nati per caso come Proprio come ha fatto il quando a una conferenza , Gruppo Intergovernativo sul in Giappone , Cambiamento Climatico nel abbiamo visto nella hall un uomo suo ultimo report, illustrando circondato da un capannello di chiaramente tutto ciò che persone e uno dei nostri ragazzi MEZZOPIENO 17 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
ha detto “non so chi sia quello ma deve essere importante”… era Harrison Ford e quando gli abbiamo chiesto di posare per la nostra campagna lo ha fatto volentieri.
Hai 21 anni e stai conseguendo un dottorato di ricerca. Dove ti vedi tra cinque anni? Nel lontano futuro immagino che potrei entrare in politica ma al momento mi sono posto l’obiettivo di convincere il mondo a piantare mille miliardi di alberi e credo mi ci vorrà un po’ di tempo.
piemonte LA TORINESE CHE PROTEGGE LE VILLE DEI VIP CON I DRONI Ha solo 18 anni Alessia Russo, una giovane imprenditrice torinese che da pochi mesi ha creato un startup che ha cambiato il modo di concepire la sicurezza delle proprietà private, arrivando anche oltreoceano e alle ville dei vip. Alessia ha pensato di utilizzare i droni per la sorveglianza. Ha creato una rete di piloti che con i loro droni possono tenere d’occhio
qualsiasi luogo, anche il più inaccessibile. Gli apparecchi sostano invisibili a centinaia di metri di altezza e registrano immagini in tempo reale ad alta risoluzione e segnalano qualsiasi attività insolita mostrandola al proprietario sul suo cellulare o eventualmente alle forze dell’ordine. Tutto si svolge con una App, DroneGuardy con cui i piloti iscritti, geolocalizzati, ricevono la notifica di un volo da effettuare nelle loro vicinanze, oppure nelle vicinanze di una stazione automatizzata con un drone
pronto al decollo. Accettata la missione, il drone del pilota si alza in volo e in breve raggiunge il luogo, iniziando a trasmettere immediatamente immagini in tempo reale al proprietario e alla centrale operativa. Se necessario il drone può anche inseguire i ladri o i disturbatori senza farsi vedere e individuare il luogo in cui si nascondono o dove nascondono la merce rubata. Fonte: Drone Guardy
Arriva il camper per viaggiare con la sla La raccolta differenziata non è più uno stress. Un’app la fa per noi
La nuova iniziativa di “Tutti in Camper” è il progetto “Io posso”: si tratta di un camper attrezzato che ha già permesso a persone con patologie altamente invalidanti come la SLA di andare in spiaggia e godersi la balneazione. L’idea è nata perché nessun mezzo tradizionale può permettere lo spostamento di pazienti con questo tipo di disabilità, che necessitano di spazi, ausili e apparecchiature mediche come il concentratore di ossigeno, il sollevatore, il letto motorizzato e molti altri ausili salvavita. Questo progetto di accessibilità risponde al bisogno di libertà e di mobilità di tante persone colpite da sindromi immobilizzanti. “Io posso” è lo slogan di Gaetano Fuso, 42enne ex poliziotto, e della moglie Giorgia Rollo, presidente dell’associazione 2HE, che dopo aver vissuto un’esperienza diretta di mobilità assistita grazie all’aiuto di Michele Riva di Torino (anche lui affetto da SLA e ideatore del primo camper attrezzato), hanno messo a disposizione il loro personale camper. Dopo la morte di Michele, l’associazione “Una voce per Michele”, grazie a una campagna di crowdfunding, ha dato vita a questo progetto che consentirà di viaggiare a tante persone che altrimenti non avrebbero mai potuto farlo.
Si chiama Junker – dalla parola inglese junk che significa spazzatura – e serve appunto a semplificare la vita ai cittadini alle prese con la raccolta differenziata. Basta un click con la telecamera del proprio smartphone sul codice a barre del prodotto da buttare per visualizzare le materie prime di cui è composto e sapere in quale cassonetto smaltirle. Tradotta in dieci lingue, tra cui russo cinese e rumeno, Junker offre già informazioni su un milione e mezzo di prodotti ma, nel caso che l’oggetto scansionato non venisse riconosciuto, l’utente può alimentare il database inviando una fotografia alla app, con esperti che rispondono in tempo reale. Tra le altre informazioni a disposizione: ubicazione dei punti di raccolta rifiuti, calendari del porta a porta e indicazioni per la gestione dei rifiuti speciali. È anche possibile segnalare criticità relative alla raccolta differenziata allegando una fotografia scattata dal telefonino. Junker, già attiva a Bolzano, Cagliari e Ancona, è stata adottata in questi giorni dal Comune di Torino il cui obiettivo è di raggiungere il 65% della raccolta differenziata entro il 2023, secondo quanto dichiarato dall’assessore all’ambiente Alberto Unia.
Fonte: Io Posso
Fonte: Junkerlife; Comune di Torino
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Le strade amiche: percorso sicuro per tornare a casa
Avere figli con la sclerosi multipla: a Torino si può Sono oltre 118 mila italiani a essere affetti da sclerosi multipla, una malattia autoimmune cronica e degenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale e che per sua natura segue un decorso imprevedibile e progressivamente invalidante. Le donne colpite sono il doppio rispetto agli uomini e la malattia, che sorge spesso in giovane età, ha sovente conseguenze invalidanti per la fertilità e la gravidanza. L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino è il primo in Italia che permette anche alle donne che soffrono di questa patologia di avere una gravidanza e di portarla a termine in sicurezza. Il servizio interdisciplinare tutela la salute delle donne colpite da sclerosi multipla con disturbi ginecologici,
infertilità indicazione a consulenza preconcezionale e assistenza alla gravidanza, al parto e al puerperio/allattamento, o disturbi perimenopausali e prevede anche l’attività coordinata di ambulatori, Day Service e Day Hospital dedicati e di reparti di degenza. Su 45 ospedali che hanno avviato in Italia un servizio interdisciplinare per il benessere della donna con sclerosi multipla nelle diverse fasi della sua vita riproduttiva, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna ha premiato l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino per essere un’eccellenza nell’assistenza alle donne con questa patologia.
Per consentire alle persone di camminare da sole in città senza timore per la propria sicurezza, soprattutto di notte e in luoghi poco conosciuti, alcuni giovani creativi torinesi hanno pensato di creare una mappatura monitorata costantemente da una comunità di persone che si aiutano a vivere in serenità la circolazione in città. Si chiama Wher ed è una applicazione che permette di avere una situazione costantemente aggiornata delle strade e di scambiarsi consigli e
Fonte: Osservatorio Nazionale della Salute della Donna e di Genere
MEZZOPIENO 19 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
indicazioni sui percorsi migliori da prendere per rientrare a piedi la sera oppure per prenotare un albergo quando si viaggia da soli in città che non si conoscono. La comunità che ha l’applicazione sul proprio smartphone traccia le strade delle città secondo la propria esperienza, consigliando i percorsi migliori e più sicuri. Le informazioni sono riferite sulla mappa e riportano parametri oggettivi condivisi da tutti gli utenti, come il livello di luminosità e di affollamento di
ogni strada in base alla fascia oraria e anche altri parametri soggettivi come il livello di sicurezza consigliato dalle persone che conoscono quella zona o quartiere o ci sono passate. Sono inoltre riportati i locali aperti lungo il percorso e le fermate dei mezzi pubblici e dei taxi. Le città finora attivate per questo servizio sono Torino, Milano, Roma, Bologna, Catania, Palermo, Napoli e Londra. Fonte: Wher
piemonte
Il Piemonte è la Regione da visitare nel mondo nel 2019!
I bambini trasformano i rifiuti in un’opera d’arte
È questo il consiglio che Lonely Planet dà ai suoi lettori. La popolare guida di viaggio ha infatti inserito il Piemonte al primo posto tra i suoi “best in travel” per l’anno prossimo, e cioè tra le destinazioni da non perdere per i viaggiatori di tutto il mondo. Al secondo e terzo posto nella categoria Regioni, Lonely Planet ha inserito le montagne Catskills nello stato di New York e il nord del Perù. Ecco cosa non bisogna perdersi in Piemonte secondo gli autori della guida: una visita a Palazzo Madama e Venaria Reale, residenze reali sabaude già patrimonio Unesco; una gita al Lago d’Orta e al villaggio medievale di San Giulio che si trova sull’isola omonima; il carnevale di Ivrea con la sua celebre battaglia delle arance; e, infine, non poteva mancare una visita nelle Langhe dove assaporare Barolo e tartufo d’Alba. Ad aggiudicarsi il “best in travel 2019” nella categoria Paesi c’è lo Sri Lanka, mentre al primo posto delle Città da visitare si trova la capitale danese Copenhagen.
Non solo buttare o riciclare ma anche dare nuova vita a ciò che sembra non averne più. È quello che hanno fatto i ragazzi della scuola Zandrino di Mombercelli (AT): hanno raccolto tappi, capsule e bottiglie di plastica e hanno realizzato un grande fiore colorato utilizzando esclusivamente materiali di recupero e trasformando in questo modo il rifiuto in una risorsa creativa. Il soggetto che hanno creato è un mandala, una rappresentazione simbolica del cosmo della tradizione buddista che ha preso vita come un tappeto materico per restituire valore a materiali a cui nessuno ne attribuisce più. Gli studenti delle scuole hanno portato nel loro Comune il messaggio dei Green Soldiers, i soldati verdi, e il loro impegno come volontari per eliminare le montagne di plastica e immondizia in Nepal. Questo gemellaggio ha creato un ponte ideale che attraverso i mandala ha unito le montagne dell’Himalaya con i territori astigiani, patrimonio dell’Umanità protetto dall’Unesco.
Fonte: Lonely Planet
Mombercelli (AT); Gaia AT
Cade dal tetto in piedi: operaio si salva per miracolo Il 26 novembre a Calamandrana, in provincia di Asti, verso le 3.30 del pomeriggio, un operaio è caduto dal tetto di un’impresa edile mentre lavorava, facendo un salto di oltre 4 metri. L’operaio è caduto in piedi in mezzo a degli spuntoni che lo hanno trattenuto, senza fargli subire conseguenze gravi e probabilmente salvandogli la vita. Sul posto sono intervenuti il 118 di Nizza Monferrato, i Carabinieri di Canelli e l’eli-
soccorso e l’operaio ferito è stato trasportato all’ospedale di Alessandria. Il personale dello Spresal di Asti, il Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’ASL di Asti è intervenuto per indagare sull’incidente e dalle prime informazioni, si tratterebbe di una fatalità. Articolo scritto dai piccoli giornalisti della 2^A - Scuola Zandrino Mombercelli (AT)
MEZZOPIENO 20 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
Fonte: Scuola Zandrino
MEZZOPIENO NELLE SCUOLE Giornalisti Gentili
MEZZOPIENOlafotografia
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“Tra gli alti e bassi della vita ... sto in mezzo” MEZZOPIENO 21 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
redazione@mezzopieno.org
Foto di Giovanni Galasso
MEZZOPIENOincontra...
Torino
Moschea Taiba
Uno spazio per il dialogo interreligioso e la formazione alla cittadinanza attiva e positiva
Moschea Taiba non è soltanto un luogo di preghiera. Come è nato e che obiettivi ha questo spazio?
Per la religione islamica la moschea è innanzitutto un luogo di culto, ma anche un luogo di incontro e dialogo. Per istruire i mussulmani a comprendere la loro religione e al contempo spiegare loro come relazionarsi nei confronti dei non mussulmani in Italia, un ambiente diverso dal loro paese di origine in cui le occasioni di scambio con culture e fedi diverse sono molto amplificate. Così usiamo i nostri testi sacri per rispondere alle loro domande. Cerchiamo in questo modo di fare da ponte tra culture diverse.
Abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda (Il Corano)
DIEGO
MARIANI
Arrivo davanti alla moschea quando i fedeli, terminata la preghiera della sera, stanno uscendo per rientrare alle loro case. Subito mi colpisce l’edificio modesto che nel quartiere Aurora – a Torino - ospita il centro di culto islamico Taiba.
Non c’è nulla della magnificenza delle moschee che ho incontrato durante i miei viaggi nel mondo islamico, dall’Iran alla Turchia. In Italia, sebbene i fedeli musulmani siano circa due milioni (stima ISMU), non esiste un’intesa tra lo Stato e la confessione islamica,
come avviene per altre minoranze religiose. Come conseguenza dell’attuale vuoto normativo, solo quattro moschee in Italia sono riconosciute come tali mentre la maggioranza degli edifici per il culto dell’Islam sono considerati sale di preghiera o associazioni culturali. Mi accoglie MEZZOPIENO 22 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
fuori dalla moschea l’imam Said Ait El Jide, capo spirituale della comunità, in Italia dal 2004. Mi spiega che Said in arabo significa “felice” e il suo sorriso caldo e accogliente fa onore all’etimo del suo nome. Tolte le scarpe entriamo nella moschea e iniziamo il nostro incontro.
Perché promuovere il dialogo interculturale e interreligioso?
L’idea di dialogo non è nuova per l’Islam, è già presente tanto nel Corano quanto nella nostra tradizione profetica. Molti passaggi ci invitano a dialogare con gli altri ma il problema è come calare i testi sacri nella vita di tutti i giorni per farli comprendere ai musulmani prima,
MEZZOPIENOincontra...
LA BUONA PRATICA DI MOSCHEA TAIBA: Spegnere la T.V.
e ai nostri concittadini poi. C’è una sura (versetto n.d.r.) molto bella nel Corano dove si dice: “O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda”. La famiglia umana è formata da tanti popoli e molte fedi ma ha genitori
comuni. Il passo da fare è andare incontro a uomini e donne come noi anche se vengono da un’altra religione; come comunità organizzata cerchiamo di creare queste occasioni di incontro ma penso che ognuno di noi, nella sua vita, dovrebbe sforzarsi di dedicare maggiore tempo all’altro. Ci raggiungono intanto gli altri membri del gruppo mezzopieno dei 52 passi e Brahim Baya, portavoce dell’associazione culturale islamica delle Alpi che promuove le attività all’interno della moschea e in altri luoghi della città. Tutti insieme prendiamo posto intorno al tavolo al centro della moschea, trovandovi una teiera con il tè alla menta, accompagnato da
deliziosi pasticcini arabi a base pasta sfoglia, miele e frutta secca. Mentre il sapore del pistacchio ci avvolge la bocca, riprendiamo il discorso.
Quali sono le difficoltà principali che incontrate nel promuovere questo dialogo?
a questa sofferenza. Da un clima negativo di sfiducia è nato perciò un evento molto bello, replicato con successo in tutta Italia.
Fatemi alcuni esempi concreti con cui promuovete l’incontro culturale
sumando l’iftār, il pasto serale, insieme ai nostri vicini non mussulmani. Quest’anno hanno partecipato oltre tremila persone, inclusi il Sindaco e l’Arcivescovo che hanno dato un “soffio” importante per il dialogo, attribuendo importanza all’ambiente della moschea che sta diventando sempre più un luogo all’interno della città, non più un qualche cosa di esterno ad essa, da temere. Torino in questo è un laboratorio speciale perché si percepisce una forte voglia di avvicinarsi all’altro tra i suoi cittadini e le sue istituzioni. Oltre quattro ore sono volate a parlare e sorseggiare tè e arriva purtroppo il momento di andare. Nel salutarci Brahim ci augura buon natale. “Siete i primi a cui lo dico quest’anno”, aggiunge, e dopo avere chiuso la moschea si allontana in compagnia dell’imam.
Le difficoltà sono di diversa natura, dice Brahim. Dall’11 settembre in poi si è venuto a creare un im- I nostri vicini e concittadini – maginario molto negativo dell’I- continua Brahim - ci chiedono slam nella maggior parte della cos’è l’Islam e la moschea organizcittadinanza. Soprattutto il modo za molte attività per aprirsi verso in cui i media hanno presentato l’esterno. questo fenomeno, spesso cavalca- Ogni anno circa mille ragazzi delto dalla politica, ha trasformato i le scuole e università visitano la musulmani da semplici uomini moschea. che credono in una fede diversa Il 27 di Ottobre organizziamo a motivo di minaccia e pericolo. anche la giornata per il dialogo Perciò nel raccontare quello che cristiano islamico con oltre quatsiamo, per integrarci nel tessuto trocento ospiti. Il sermone del Vecittadino, ci è richiesto innanzi- nerdì, da tempo, è bilingue italiatutto di allontanare da noi questi no-arabo e tratta temi che stanno crimini, dissociandoci dalle azio- a cuore ai nostri fedeli ma anche ai ni violente. Questo clima difficile, nostri concittadini. per altri versi, ci dà più stimoli In collaborazione con la città di nel creare occasioni di incontro e Torino, durante il mese del Radialogo. Per esempio l’evento delle madan, rompiamo il digiuno conmoschee aperte a cui aderiscono MEZZOPIENO Incontra è dedicato a nuovi stili di vita improntati all’etica e alla sostenibilità. Andiamo quindici centri a trovare persone, associazioni ed enti che sono alla ricerca di alternative positive ai modelli tradizionali islamici a Torinel loro vivere quotidiano e nella loro attività. Per conoscerli e trascorrere del tempo insieme, per farci no, nasce anche ispirare e contagiare dal loro esempio…e per condividere con loro il senso del messaggio Mezzopieno. per rispondere MEZZOPIENO 23 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
MEZZOPIENOringraziarevoglio
Ringraziare voglio
Ringraziare voglio il divino labirinto degli effetti e delle cause per la diversità delle creature che compongono questo singolare universo, per la ragione, che non cesserà di sognare un qualche disegno del labirinto... ... per lo splendore del fuoco, per l’arte dell’amicizia, per l’odore medicinale degli eucalipti...
per la bellezza nascosta delle cose -Flavia
per gli antidolorifici
per avere una casa calda e accogliente -Lara, 1^ media scuola Perotti Maritano
per l’acqua calda della vasca alla fine di una giornata
per essere stato preso per i capelli in un momento difficile della mia vita
per chi ti sorride senza motivo
-Fabrizio
-Graziano
-Eliana
-Mario
per essere stata capace di perdonare una persona che mi ha fatto del male
per tutte quelle volte che ti capisci con qualcuno senza neanche parlarti -Nuccio
-Lorella
RingraziareVoglio è un progetto che ha l’obiettivo di riconoscere e portare alla luce le sensazioni, le emozioni e i pensieri che danno prodondità e colore all’esistenza, rendendoli patrimonio comune. Un racconto collettivo ispirato dalla poesia di Borges a cui ognuno può partecipare scrivendo e condividendo il proprio personale contributo per celebrare la bellezza della vita, il proprio ringraziamento. Il progetto è ideato e curato da Lorenza Anselmi.
per gli abbracci per la forma dei fiocchi di neve
-Magda, 5^ scuola Bobbio
-Ugo
per il giorno e la notte per il tempo passato con le persone che mi vogliono bene
-Federica
per il mio quaderno di appunti, per le poesie di Franco Arminio, per le lenzuola profumate, per la doccia dopo una giornata di sole, per me stessa quando non mi arrendo, per me stessa quando mi arrendo.
-Filomena, 3^ media scuola Matteotti
per il respiro del mondo -Laura
per chi ti guarda negli occhi senza paura -Mirella
MEZZOPIENO 24 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
-Rosanna
MEZZOPIENOprogetti POVERTÀ
UN GIORNALISMO CHE LAVORI PER IL BENESSERE DELLA SOCIETÀ
SALUTE
Il 13 maggio scorso la rete della positività Mezzopieno ha lanciato una campagna nazionale per chiedere Parità di Informazione Positiva nei giornali, nei telegiornali e nelle scuole. La petizione sostenuta da giornalisti, insegnanti, ricercatori, lettori, associazioni e persone comuni che si riconoscono nell’impegno per la diffusione della cultura della positività, chiede che nei notiziari venga riservata almeno la metà dello spazio per le buone notizie e che in tutte le scuole venga dedicato un monte ore minimo per l’insegnamento della comunicazione gentile. La campagna #mezzopieno ha coinvolto nei primi sei mesi di attività oltre 3000 firmatari in tutta Italia e il lavoro di diffusione sul territorio ha visto la partecipazione di 960 scuole e 24.800 studenti con la realizzazione di laboratori sulla gentilezza, la Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza e il TG delle buone notizie dei ragazzi. L’obiettivo è promuovere una nuova cultura della positività attraverso la riscoperta della fiducia e della gratitudine come valori fondamentali e fecondanti per il benessere personale e della società. Decine di giornalisti e ricercatori si sono attivati in un confronto aperto e condiviso sul valore dell’informazione e sul ruolo che questa ha nel creare armonia e attenuare i conflitti nella società. Il dibattito attorno alla campagna Parità di Informazione Positiva vede esperti di comunicazione, ordini professionali, editori ed emittenti, insieme all’Accademia, in una riflessione sul valore della scelta dei contenuti, sullo stile narrativo e sulle parole e i valori del giornalismo, per restituire all’informazione il suo ruolo fondamentale di promotore di conoscenza e di benessere. La campagna si avvale del supporto metodologico di un gruppo di Università che lavora per analizzare in modo multidisciplinare e monitorare l’effetto dell’applicazione dei principi della campagna sui media, per realizzare una misurazione del suo effetto pratico e per elaborare una sintesi scientifica dell’impatto della buona informazione sul benessere della società.
FINANZA ETICA ECOLOGIA APPROVVIGIONAMENTO IDRICO SOSTEGNO ALL’INFANZIA COSTRUZIONE DI STRUTTURE HIV/AIDS TERAPIE SANITARIE INSERIMENTO LAVORATIVO RICERCA SCIENTIFICA DIALOGO INTERRELIGIOSO DISABILITÀ CULTURA DELLA POSITIVITÀ CRESCITA PERSONALE SPIRITUALITÀ
Per aderire alla campagna Parità di Informazione Positiva su Change.org cerca l’hashtag #mezzopieno
CULTURA / CONOSCENZA MEZZOPIENO 25 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
MEZZOPIENOtralagente
NOTIZIEflash
Cos’è per te una buona notizia? Quali sono gli elementi essenziali di una buona notizia? LO ABBIAMO CHIESTO AD ALCUNI GIORNALISTI CHE ABBIAMO INCONTRATO E COINVOLTO NELLA CAMPAGNA “PARITÀ DI INFORMAZIONE POSITIVA”. ECCO IL LORO PUNTO DI VISTA.
ANNULLATE DUE CONDANNE A MORTE IN SUD SUDAN 31 ottobre – Corte suprema Sud Sudan
IN GRAN BRETAGNA LA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI SUPERA LE FOSSILI 6 novembre – London Imperial College
L’ITALIA EMETTE IL SUO PRIMO TITOLO DI STATO SOSTENIBILE 6 novembre - Cassa Depositi e Prestiti
DAVIDE DEMICHELIS
Buone notizie, non notizie buone Per me è una buona notizia non è necessariamente una notizia buona. Secondo me il primo elemento essenziale è che quella notizia deve essere vera. Poi deve essere anche raccontata bene: la forma non va mai separata dal contenuto. Il terzo elemento di una buona notizia è che deve essere raccontata anche con uno spirito positivo.
L’ITALIA DIVENTA PRIMO PRODUTTORE DI VINO AL MONDO 13 novembre – Winenews
L’UE APPROVA L’ATTO EUROPEO UNIFICATO SULL’ ACCESSIBILITÀ PER I DISABILI 22 novembre - Parlamento Europeo
LE FORZE SIRIANE LIBERANO 56 COMBATTENTI MINORENNI FEDERICO FERRERO
Dare strumenti per pensare e conoscere qualcosa di nuovo Credo sia buona la notizia filtrata attraverso il detto “tutto ciò che vale la pena di essere stampato”. Dare notizie buone significa dare strumenti alle persone per pensare, valutare, conoscere la realtà o una parte della realtà. Bisogna poi che sia utile a chi la riceve, che faccia conoscere ciò che non si sa o qualcosa di nuovo su ciò che già si sa, o su cui si sa poco. Che sia riportata con fedeltà, il che non significa imparzialità, ma va mantenuta l’obiettività, separare la notizia dalle opinioni sulla notizia.
STEFANELLA CAMPANA
Aiutare a migliorare la società attraverso la consapevolezza Una buona notizia mette in risalto fatti, persone, pensieri che aiutano a migliorare la società, ad accrescere la positività e la consapevolezza. È data secondo i dettami della deontologia professionale, nel rispetto della libertà di stampa e della dignità della persona. Tiene conto del linguaggio corretto rispetto anche alla differenza di genere.
MEZZOPIENO 26 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
3 dicembre – Geneva Call
LA DIAGNOSI PRECOCE DIVENTA ESTESA A TUTTI I BAMBINI CON LO SCREENING NEONATALE 4 dicembre – Osservatorio Malattie Rare
LA BANCA MONDIALE LANCIA LA PRIMA OBBLIGAZIONE CHE INVESTE SUL CAPITALE UMANO 4 dicembre – Banca Mondiale
LA RICERCA SCAGIONA I CELLULARI: NON CAUSANO I TUMORI 8 dicembre – University of Auckland
MEZZOPIENOtralagente
NOTIZIEflash APPROVATO L’ACCORDO COMMERCIALE DI ABBATTIMENTO DEI DAZI TRA UE E GIAPPONE 12 dicembre – Parlamento Europeo
CONFERMATO L’ACCORDO MONDIALE SUL CLIMA 14 dicembre - Katowice
RILASCIATI 289 PRIGIONIERI POLITICI IN CAMERUN MARCO BERRY
LUCIA SCHILLACI
Fare qualcosa per gli altri senza aspettare una richiesta
Far luce sulle piccole storie che cambiano un pezzettino di mondo
Una buona notizia diventa tale quando qualcuno si è messo a disposizione degli altri. Quando si è fatto qualcosa per gli altri senza che nessuno lo chiedesse. Per essere buona una notizia deve incuriosire, deve essere vera e positiva. Un racconto positivo dovrebbe trasmettere delle emozioni e permettere a queste di fare la loro strada nelle persone per cambiarle intimamente.
Dare una buona notizia significa porre l’accento su chi si sta impegnando a cambiare anche soltanto un pezzettino di mondo. Anche piccole storie che partono dal basso e possono diventare esempio per tanti altri diventando delle grandi storie di cambiamento. I tre elementi essenziali di una buona notizia: verità, speranza e possibilità di partecipare.
13 dicembre – Paul Biya Presidente del Camerun
L’EUROPA APPROVA L’ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI DELLE AUTO 17 dicembre - Commissione Europea
L’EUROPA ABBANDONA LA PLASTICA MONOUSO 20 dicembre – Unione Europea
SLA: SCOPERTO UN NUOVO FARMACO CHE RIDUCE GLI SPASMI
SILVIO MALVOLTI
Ricercare una prospettiva diversa per dare completezza E’ una diversa prospettiva sulla medesima cosa. Ogni evento può essere raccontato in modi molto diversi. Dipende da dove il giornalista punta la sua lente di ingrandimento. Anche un fatto drammatico porta sempre con sé degli aspetti positivi da raccontare. In un evento drammatico, come un terremoto, raccontare i gesti di solidarietà, fornire dati che dimostrino come oggi i rischi siano drasticamente diminuiti rispetto al passato, fare le domande giuste alle vittime della tragedia, sono tutti elementi utili per costruire uno scenario tutto sommato positivo rispetto al fatto che l’ha generato.
MEZZOPIENO 27 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
23 dicembre – IRCCS Università Ospedale S. Raffaele
MEZZOPIENOeditoriale
Abbracciare il mondo per non perderselo Abbiamo imparato a volare, ad andare sott’acqua, a dominare la materia e a conoscere le forze che muovono l’universo ma a volte sembriamo ancora così inesperti nel gestire i rapporti con il mondo e con le persone e nel riuscire a far partecipare tutti alla conoscenza e al benessere che abbiamo. In nessuna epoca storica come in questa si è vissuto un benessere così diffuso e condiviso. Eppure, giunti a questo punto, ci interroghiamo su quanto la società umana possa sostenere ciò che ha raggiunto, quale sia il futuro della sua presenza sul pianeta. La domanda che tuttavia dovremmo porci non è tanto se ciò che abbiamo basterà per tutti, quanto: riusciremo ad andare d’accordo e a spartire in armonia ciò che abbiamo, permettendo così a tutti di beneficiarne e di condurre una vita degna di essere vissuta? Da questo dipende non solo il nostro futuro ma soprattutto il nostro presente. Il più grande legame che abbiamo con il mondo è la nostra fame, quella fisica ma anche il bisogno di nutrirci di relazioni, di conoscenza, di amore. Questi bisogni quando non sono soddisfatti diventano desideri e nel cercare di raggiungerli diamo un senso alla nostra vita. Nutrirci ogni giorno ci mantiene uniti con la terra e con i suoi frutti, con le persone che ci permettono di vivere e di partecipare al banchetto della vita; un mondo che si muove e lavora per noi.
Mezzopieno News è pubblicato ogni due mesi dal movimento Mezzopieno nelle versioni locali di Piemonte, Umbria e Marche. Gli articoli riportati sono frutto della ricerca e del lavoro giornalistico del comitato editoriale, dell’ufficio studi, del gruppo di ricerca, dei volontari e dei membri della comunità Mezzopieno. Ogni articolo è un’elaborazione originale e riporta fatti e situazioni reali. Le fonti originali sono verificate e citate per esteso. SE CREDI NELLA BELLEZZA E NELLA POSITIVITÀ, CONDIVIDILA Mezzopieno News è scritto dalla gente e riporta le notizie dei suoi lettori e dei simpatizzanti del Movimento Mezzopieno. Articoli, lettere, suggerimenti e collaborazioni sono inseriti nella pubblicazione secondo i parametri della linea editoriale condivisa. Consulta il sito per collaborare
E noi facciamo lo stesso. Nessuno di noi è in grado di sopravvivere senza il contributo di altri, anche quando non li vediamo, gli altri ci sono e in tanti modi diversi alimentano la nostra esistenza. A volte pensiamo che il mondo sia troppo grande o troppo complicato per essere compreso ma non serve capirlo tutto per farne parte e per nutrirlo. È fondamentale per la nostra serenità e per la pace accettare i nostri limiti e le nostre potenzialità, per dare un valore alla nostra presenza, ai nostri comportamenti e a quelli degli altri; è un atto di amore tra i più profondi verso sé stessi e verso il prossimo. Ogni gesto lascia il mondo diverso da come era prima. Riconoscendo che vediamo sempre frammenti della realtà e da differenti angolature, storditi dal rumore dell’egoismo e dalla superficialità, dovremmo tornare ad ascoltare i legami umani che ci uniscono, le nostre radici più profonde, i bisogni che ci accomunano, per apprezzare la bellezza del far parte di un mondo che cammina insieme nella stessa direzione. Anche se siamo tutti diversi per età, genere, razza, cultura, classe sociale, queste ineguaglianze sono temporanee e superficiali, lo spirito che ci anima è uno solo ed è identico e si riconosce nell’unione con gli altri e con il mondo. Esiste una profonda e sostanziale unità sotto l’infinita varietà che ci circonda. Il mondo non è nostro, ne siamo dei passeggeri, amministratori, non proprietari; nulla ci appartiene, quindi non possiamo avere paura di
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perderlo. Proteggere la propria casa con alte recinzioni ci preserva dagli attacchi ma ci impedisce di vedere il mondo fuori e di goderne. La paura è la peggiore nemica dell’uomo e insieme alla rabbia lo incatena e lo rende schiavo delle sue emozioni. La libertà si raggiunge man mano che ci si libera dalla paura e dalle aspettative e solo raggiungendo la nostra libertà individuale possiamo capire il senso profondo di essere vivi qui e in questo momento e il sublime piacere di spendersi e rinunciare a un po’ di sé stessi per mettersi al servizio del benessere del mondo e prenderci cura delle persone che la vita ci fa incontrare. Capito questo, potremmo metterci in gioco in modo diverso, incominciare ad avere un pregiudizio positivo, dilatare lo sguardo, far sbocciare il nostro talento, abbracciare le sofferenze, dare speranza con la nostra presenza e nutrire le vite degli altri, svelando al mondo la bellezza che non riesce più a vedere. Abbiamo bisogno degli altri per vivere e per essere felici, per mettere a frutto le nostre doti nell’impegno collettivo di spingere in avanti il mondo, nella famiglia, nel lavoro, nel rapporto con gli altri, nella vita di tutti i giorni: quando l’unione dei nostri sforzi è per un obiettivo comune e per alimentare il circolo del sostegno reciproco, allora stiamo vivendo in pienezza. Se non capisci il mondo, fermati in silenzio e guardalo negli occhi. Luca Streri
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MEZZOPIENO 28 GENNAIO-FEBBRAIO 2019
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