Meloleggo Magazine n.42 - Dicembre 2017

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spalmabile, prosciutto cotto morbido, qualche fetta di dolce tipo casalingo, tè robusto o caffè lungo col minimo di zucchero. E ovviamente un uovo fresco (A Extra) con albume solido e tuorlo semiliquido. L’uovo sodo è buonissimo, ma meglio andarci piano. 5) Ridurre al minimo il consumo di zucchero e di alimenti dolci, senza eliminarli completamente per non toglierci uno dei pochi piaceri della vita! Evitare totalmente (in quanto inutili) caramelle, bibite dolci, meringhe, frutta candita (inclusi marrons glacée). Dovunque sia possibile al posto dello zucchero usare il miele (ovviamente con un miele dal sapore compatibile). Ad esempio il tè addolcito con miele di fiori d’arancio è perfetto! Il diabete è purtroppo una malattia in continuo aumento: oggi abbiamo i mezzi per tenerlo sotto controllo, ma sempre con sacrifici, rinunce, preoccupazioni e costi. 6) E’ utile iniziare il pasto con un bel piatto di verdure e legumi in insalata, variando ogni giorno la miscela, sfruttando le decine di confezioni di insalate già pronte per l’uso che offrono i supermercati. L’aggiunta di cubetti di mela, olive snocciolate, barbabietole in agrodolce, capperi, scaglie di parmigiano, ecc. rende il piatto più appetitoso. 7) Una giusta dose di gelato può concludere in modo piacevole qualsiasi pasto. Attenzione però: la base di un

buon gelato deve essere panna, tuorlo d’uovo, zucchero e vaniglia naturale, con eventuale aggiunte di cacao, nocciole, caffè. Qualche buon biscotto croccante al burro assieme e ci si alza da tavola col sorriso sulle labbra. 8) Alimentarsi sempre con cibi che danno un piacevole desiderio quando vengono portati alla mente. Il nostro organismo sa benissimo cosa gli serve per stare bene e cerca in tutti i modi di farci capire quello che vuole e quello che è meglio evitare. Lo stesso vale per il bere: la sete viene quando l’acqua scarseggia, come la spia rossa sul cruscotto dell’auto. Una piacevole (e un po’ costosa) forma di terapia alternativa è quella di portare la persona da curare davanti a un tavolo di grandi dimensioni, pieno di cibi di tutti i tipi e qualità, crudi e cotti, caldi e freddi, dolci e salati, cucitati in tutte le salse, dicendogli: adesso mangia quello che vuoi e quanto ti senti. Le guarigioni sono garantite!

Giancarlo Franzelin

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