MW Magazine - Gen / Feb 2023

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INVERNO: UNA STAGIONE DIFFICILE PER I DENTI

Sommario

1. Che cos’è l’ipersensibilità dentinale?

2. Le cause dell’ipersensibilità dentinale

3. Rimedi naturali per contrastare l’ipersensibilità dentinale

4. I rimedi professionali

5. Le regole per una buona igiene orale

6. L’inverno è arrivato. L’alimentazione giusta per combattere freddo e stanchezza

7. EVENTI 2023: Gli eventi Meetingworks

8. TIME FOR NEWS: Inverno 2022 / 2023

Alcuni anni arriva in anticipo, altri in ritardo. Possiamo comunque star certi che prima o poi arriva sicuramente. Il “grande freddo”, tipico di ogni inverno. Tra tutte le stagioni, l’inverno è quella più delicata per i denti, che sono messi infatti a dura prova non solo dai dolci natalizi, ma anche e soprattutto dagli agenti atmosferici, quali principalmente vento e freddo. Se lo smalto dei denti è logorato oppure se le gengive si sono ritirate, i denti risultano molto sensibili. Il dolore che si percepisce è uguale a quello che si verifica quando si entra in contatto con cibi molto freddi (come quando si morde un ghiacciolo o un gelato, per esempio). Dobbiamo sapere, quindi, che, durante l’iverno, i denti si contraggono, causando delle piccole ferite. numero 32 - GENNAIO / FEBBRAIO 2023

1. Che cos’è l’ipersensibilità dentinale?

Questo disturbo può essere definito come una “sensazione fastidiosa ad un dente o a più denti.”

E’ una condizione molto frequente e che colpisce generalmente un adulto su sette. Deve essere trattata in modo tempestivo al fine di prevenire l’insorgenza di gravi complicanze, quali, per esempio, la formazione di carie, gengiviti e parodontiti. Si parla di denti sensibili e di ipersensibilità dei denti al caldo e al freddo come di un sintomo spesso sottovalutato dai pazienti. Ma non si tratta solo di un’irritazione. Nella maggior parte dei casi, il dente sensibile provoca un dolore improvviso, acuto e temporaneo.

I denti diventano maggiormente sensibili perché lo smalto e la dentina, elementi di protezione, perdono spessore e questo si verifica molto spesso a causa di spazzolamenti troppo aggressivi oppure uso di prodotti non idonei (dentifrici altamente abrasivi, ad esempio).

Il consiglio è sempre quello di contattare quanto prima il proprio dentista e di avvisarlo del dolore, perché il problema potrebbe anche essere altrove.

La causa, per esempio, potrebbe essere una carie, un dente rotto o scheggiato o una regressione gengivale.

2. Le cause dell’ipersensibilità dentinale

Secondo gli esperti della Società Italiana di Endodonzia, sviluppare un dente sensibile può accadere a tutti, uomini, donne, giovani e vecchi. Esistono molteplici cause e possono essere così riassunte:

• Uno dei principali motivi è sicuramente l’indebolimento della superficie esterna del dente a causa di un progressivo logoramento;

Uno smalto corroso o radici esposte sono le cause principali della sensibilità dentinale;

• Trattamento non adeguato della placca;

Può provocare l’indebolimento e fare insorgere delle patologie più gravi e

dolorose come la carie o la gengivite;

• Spazzolamento dei denti eseguito con eccessiva forza;

Spazzolare troppo forte o usare uno spazzolino con setole dure può consumare lo smalto ed esporre la dentina.

Ciò può anche portare a una recessione delle gengive e quindi a esporre le radici.

Ecco perché molti dentisti consigliano di usare uno spazzolino a setole morbide, sia che si tratti di uno spazzolino elettrico che manuale;

• Assunzione di alimenti acidi;

Acidi come la salsa di pomodoro, pompelmi, limoni o di bevande

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zuccherate: questi alimenti sono i principali responsabili della demineralizzazione.

La demineralizzazione si ha quando il contenuto minerale nello smalto del dente diminuisce. Quando lo smalto comincia a rompersi, i denti diventano sensibili.

• Impiego dei cosiddetti dentifrici sbiancanti;

• Digrignamento dei denti;

Digrignare i denti li indebolisce, crea danni allo smalto ed espone lo strato più interno della dentina;

Tra le altre cose, bisognerebbe aggiungere anche che molte persone effettuano lo sbiancamento dei denti per rimuovere le macchie in superficie e decolorarli per ottenere un sorriso più bianco. Quello che non si prende in considerazione, spesso, è che i trattamenti sbiancanti possono anche causare sensibilità dentinale. Il perossido, che è uno dei principali ingredienti per i prodotti di sbiancatura, può irritare il nervo del dente, provocando così il dolore temporaneo ed acuto che abbiamo descritto prima.

3. Rimedi naturali per contrastare l’ipersensibilità dentinale

Se non sussistono cause patologiche, allora si può pensare di provare ad alleviare la sintomatologia con uno dei tanti rimedi naturali disponibili:

1. Prendersi cura al meglio dei denti nella vita quotidiana;

2. Cambiare lo spazzolino: si può pensare di acquistare uno spazzolino manuale o elettrico con setole morbide, o una testina più soffice;

3. Spazzolare i denti nel modo corretto, chiedendo sempre consigli al proprio dentista;

4. Scegliere un dentifricio adatto ai denti sensibili;

5. Usare un collutorio specifico per i denti sensibili o erboristico alla camomilla, alla malva o ai chiodi di garofano in caso di gengive infiammate;

6. Risciacquare i denti con l’acqua tiepida;

7. Limitare l’assunzione di alimenti acidi e bevande zuccherate;

8. Utilizzare prodotti a base di fluoro: il fluoro stesso prende parte al processo di mineralizzazione dello smalto, promuovendo la formazione di uno strato indispensabile per proteggere tutti gli elementi dentinali;

9. Iniziare ad assumere infusi a base di olio essenziale di chiodi di garofano e cannella: bevande indicate nel trattamento dell’ipersensibilità dentinale;

10. Usare il bicarbonato di sodio e fare i gargarismi con acqua e sale; Allo stesso modo, si può provare a utilizzare l’olio di cocco, un antibatterico naturale, o l’olio di origano, che grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti aiuterà ad alleviare il dolore.

È molto importante però consultare sempre il proprio medico di fiducia / odontoiatra prima di iniziare qualunque tipo di cura.

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4. I rimedi professionali

I rimedi naturali non sempre danno i risultati sperati e questo accade quando vi è un problema diverso a monte. Se il disturbo persiste, è necessario contattare quanto prima il proprio odontoiatra di fiducia perché è indispensabile una visita di controllo accurata.

Le tecniche professionali dedicate alla riduzione dell’ipersensibilità dentinale hanno l’obiettivo di inattivare i nervi e chiudere i tubuli dentinali che sono la principale fonte del dolore accusato.

Una tecnica sicura, rapida e indolore per contrastare l’ipersensibilità dentinale si fonda sull’uso del laser. Tale pratica consente di risolvere definitivamente questo fastidioso disturbo e i primi miglioramenti arrivano già al termine della prima seduta. Generalmente viene impiegato il laser a erbio che garantisce ottimi risultati in virtù del meccanismo di ablazione termo-meccanica su cui si fonda. Viene applicato sugli elementi da trattare con conseguente evaporazione del fluido dentinale che scorre all’interno dei tubuli.

Un’altra tecnica sicura e che può essere consigliata dal proprio odontoiatra è l’utilizzo del sigillante. Si tratta di una sottile resina da applicare sui denti per aiutare a ridurre la sensibilità. È importante ricordare, però, che i sigillanti sono solo temporanei.

Nel caso in cui, invece, la causa dell’ipersensibilità dentinale sia il digrignamento dei denti, il dentista può consigliare l’utilizzo di un bite durante la notte. Questo strumento aiuterà non solo a ridurre il dolore causato dai denti sensibili, ma allevierà anche il dolore alla mascella ed i mal di testa che normalmente si hanno quando si digrignano i denti.

5. Le regole per una buona igiene orale

Quali sono dunque le regole per una buona igiene orale che metta al riparo da futuri (e spiacevoli) problemi orali?

Eccone cinque:

1. Iniziare da piccoli

Iniziare da piccoli, anzi da piccolissimi. Anche le gengive del neonato vanno tenute pulite, basta massaggiarle con una garza imbevuta di acqua oligominerale. Quando spuntano i primi dentini importante osservare già da subito la fondamentale regola del 3 x 3: lavarsi i denti tre volte al giorno per almeno tre minuti.

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Lo spazzolino

Quale spazzolino scegliere? Le setole troppo morbide non vanno bene perché non puliscono a fondo, quelle dure possono danneggiare gengive e denti. Dunque setole medie. E’ bene inoltre cambiare spazzolino o testine durante la giornata, perché le setole devono sempre essere asciutte.

3. L’inclinazione

Lo spazzolino dovrebbe essere inclinato di 45 °, per l’arcata superiore spazzolare dall’alto in basso e per quella inferiore il contrario. Prima pulire i denti posteriori, poi quelli davanti.

4. Il filo interdentale

E’ raccomandato l’uso del filo interdentale o dello scovolino interdentale, almeno una volta al giorno. E’ importante ricordare anche di pulire la lingua.

5. I cibi duri e croccanti

Ed infine, oltre allo zucchero, è bene tener conto di tutti gli altri alimenti che potrebbero complicare la salute della bocca. Il torrone, il croccante, la frutta secca, ad esempio, essendo cibi duri e croccanti, prima di morderli, tenerli in bocca un po’ per ammorbidirli.

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6. L’inverno è arrivato: l’alimentazione giusta per combattere freddo e stanchezza

Non tutti sono a conoscenza dei tanti “cibiantifreddo” che portano al nostro organismo le calorie necessarie a combattere le classiche giornate invernali: gelide.

Con l’avvicinarsi degli ultimi mesi dell’anno le temperature scendono, mentre i riscaldamenti si alzano. Allo stesso modo, bisognerebbe variare anche la nostra dieta che non può essere la stessa dell’estate. La nostra temperatura è regolata da dei microscopici sensori che sentono la temperatura esterna e avvertono il nostro corpo di agire di conseguenza per mantenere la sua temperatura intorno ai 37 gradi. Si tratta dei termorecettori.

Per tenere la stessa temperatura quando fa caldo e quando fa freddo dobbiamo consumare più energia, e questo vuol dire che d’inverno dobbiamo assumere più calorie. D’inverno servono effettivamente cibi caldi, ma non solo perché bollenti: conta soprattutto il loro apporto calorico. Questi alimenti ne forniscono di più e consentono quindi al corpo di riscaldarsi.

Attenzione però: più calorie non significa più grassi!!

Ecco, di seguito, alcuni accorgimenti:

• Mangiare di più:

Occorre infatti aumentare l’apporto calorico quotidiano, ma senza esagerare: quindi scegliere porzioni abbondanti di alimenti proteici ma magri come carni bianche, pesce, legumi, uova, ricotta, formaggi magri e yogurt. Specialmente questi ultimi sono molto utili perché ricchi di probiotici che

riducono il rischio di infezioni e rendono le influenze meno aggressive.

• Non seguire diete troppo drastiche e non saltare i pasti;

• Da appuntare: l’alcol non serve a riscaldarsi come molti invece credono!

• Mangiare alimenti ricchi di vitamina C, per rinforzare il sistema immunitario e combattere i malanni della stagione. Agrumi e spremute, kiwi, legumi, cavoli e verze sono particolarmente indicati perché velocizzano il metabolismo, che a sua volta produrrà più calorie.

• In generale, mangiare frutta e verdura di stagione: bilanciano l’aumento di grassi, proteine e carboidrati;

• Prediligire i cereali: quelli integrali, ma anche pane e pasta, sono un’ottima fonte di carboidrati che dà molta energia all’organismo senza appesantirlo;

• Bere molta acqua, tè e tisane: aiutano a riscaldarsi e a mantenersi idratati.

Saranno quindi super approvate le zuppe di cereali o i legumi, pasta e fagioli, lenticchie, ceci o piselli, minestroni di verdura, con o senza pasta e riso.

Piatti gustosi, caldi e ricchi delle giuste calorie.

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Fonti: www.studiodentgiva.it; www.greenme.it; www.odontobi.it; www.ilgiorno.it; www.studiobilotti.com;

7. EVENTI 2023:

Gli eventi Meetingworks

7.1 RIABILITAZIONE FULL-ARCH A CARICO

IMMEDIATO: IL COLUMBUS BRIDGE PROTOCOL

Prof. Francesco Pera, Prof. Paolo Pera

7.2 CORSO DI PREPARAZIONI VERTICALI TEORICOPRATICO SU PAZIENTE

Dott.ri Scutellà, Vivirito, Landi & Pradella

ABSTRACT DEL CORSO

Il Columbus Bridge ProtocolTM è un sistema di implantoprotesi a funzione immediata brevettato dal Prof. Paolo

Pera, dal Prof. dr. Tealdo e Dr. Bevilacqua.

I principi applicativi nell’implantoprotesi hanno subito negli ultimi anni importanti modifiche dovute allo sviluppo di procedure di intervento semplificate. Queste, grazie alla riduzione dei tempi di carico funzionale dell’impianto, hanno agevolato la gestione del trattamento rispettando un principio di minor invasività.

Il Columbus Bridge ProtocolTM nasce con un duplice obiettivo: da un lato mantenere

un’alta affidabilità del trattamento riabilitativo implantoprotesico a carico immediato, dall’altro tracciare le linee guida per garantire l’ottenimento di risultati di eccellenza estetica con la massima preservazione dell’anatomia del paziente. Il protocollo vanta una documentazione scientifica vasta, con un lungo follow up, che ne dimostra la validità con lusinghiere percentuali di successo nel lungo periodo.

Il Corso si rivolge a clinici dal sufficiente livello di esperienza chirurgica e protesica, che pur non avendo maturato una significativa esperienza nel carico immediato, desiderino inserire nella propria attività anche questa opzione di trattamento.

“Caro collega, durante questo corso di protesi teorico-pratico verranno presentati ed approfonditi alcuni temi relativi alla protesi fissa con geometrie verticali partendo dalla preparazione del dente e gestione del provvisorio, per passare alle impronte definitive ed alla selezione del materiale da restauro adeguato alle geometrie, per finire alla cementazione del manufatto definitivo ed al corretto utilizzo dei cementi selezionati in base al materiale da restauro scelto.

Inoltre, grazie al contributo di alcuni colleghi di grande fama nazionale e dalle assolute capacità cliniche, questo corso permetterà di comprendere meglio la stretta interconnessione esistente tra la protesi verticale e la parodontologia e tra il mondo dei cementi e delle tecniche di cementazione.

Infine una breve ma fondamentale parte sarà dedicata all’odontotecnica presentata da un esperto odontotecnico.

Peculiarità assoluta di questo corso, che lo rende unico nel panorama nazionale, è la parte pratica svolta direttamente su paziente prima dal relatore e successivamente dai corsisti sotto la supervisione del sottoscritto e del dr. Filippo Vivirito, mio stretto collaboratore da diversi anni.”

OBIETTIVI DEL CORSO:

In queste quattro giornate con relatori di livello internazionale imparerai:

• Le basi scientifiche delle preparazioni verticali, preparazione del dente step-by-step

• La ribasatura del provvisorio step-by-step

• La corretta gestione dei tessuti protesici Impronte definitive

• Cementi e cementazione definitivo

Il tutto con una dimostrazione live da parte del relatore e a seguire la pratica sul proprio paziente.

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LA RIABILITAZIONE ORALE GLOBALE NEI BAMBINI E NEGLI ADULTI

Come avrai già avuto modo di constatare, la maggior parte delle scuole di Gnatologia si avvalgono di una grande quantità di strumenti diagnostici piuttosto complessi e hanno una curva di apprendimento molto lunga e difficile, senza considerare i tempi e i costi elevati che tutta questa formazione comporta.

Io ho sviluppato una tecnica personale, che ho affinato negli anni, soprattutto dopo aver conosciuto la scuola dentosofica francese della dottoressa Marie Solange Raymond e del Dr. Rodrigue Mathieu, per cui eseguo una terapia Gnatologica molto efficace e con tecniche ripetibili, che, una volta acquisita la mentalità e praticità, diventano semplici e portano ad una grande quantità di soluzioni

per casi clinici all’apparenza molto complessi.

Le mie indagini diagnostiche avvengono in maniera molto semplice e consentono di avere un risultato applicabile immediatamente nella programmazione del caso che, contestualmente, donano al paziente i risultati che si attende in tempi molto rapidi. Grazie alle nostre semplici direttive, indirizzate da quella che è la cultura odontoiatrica di base che ti insegnerò durante il corso, l’odontotecnico potrà produrre i dispositivi interocclusali specifici per ogni paziente, che andranno di pari passo con la Terapia Mio Funzionale di cui ti potrai occupare personalmente almeno nella prima fase, e ad altri strumenti terapeutici già presenti sul mercato.

7.4 IL CARICO IMMEDIATO

Dott. Andrea De Maria

ABSTRACT:

Il corso si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti teorici e pratici per gestire in maniera predicibile e ripetibile riabilitazioni con impianti post estrattivi a protesizzazione immediata, sia in caso di elementi singoli che di arcate complete.

La parte teorica sarà arricchita da una sessione hands-on su modelli anatomici in occasione del primo incontro e da due sessioni di live surgery in occasione del secondo incontro.

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7.5 RIALZO DEL SENO MASCELLARE: tecnica laterale, crestale e gestione delle complicanze

Dott. Piero Casavecchia

ABSTRACT:

Un corso avanzato che dà la possibilità di vedere ogni passaggio della chirurgia del seno mascellare: dalla selezione del paziente e della tecnica chirurgica ai protocolli farmacologici preparatori, dalla preparazione della sala operatoria allo strumentario e ai biomateriali utilizzati.

7.6 LE PREPARAZIONI VERTICALI E LA GESTIONE DEI TESSUTI MARGINALI con la tecnica BOPT

Dott. Giovanni Bettega

FORMAT delle attività

• TEORIA:

Approfondimento dei concetti di preparazione Verticale e di gestione del provvisorio con tecnica BOPT. Verranno analizzati sia concetti clinici che di laboratorio indispensabili per l’ottenimento di un ottimo risultato protesico.

• PRATICA:

Il corsista avrà la possibilità di eseguire su dei modelli in resina, mediante un Kit di frese dedicate, tutte le fasi di preparazione step by step.

Particolare attenzione sarà poi dedicata alla ribasatura dei provvisori prelimatura, alla gestione dei profili emergenti ed all’invasione del solco.

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7.7 LA PROTESI AVVITATA IN IMPLANTOLOGIA

Dott. Rosario Prisco

ABSTRACT e obiettivi del corso:

Scopo di questo incontro è valutare le sostanziali differenze tra la protesi avvitata e quella cementata e come siano cambiate negli anni con l’avvento delle nuove tecnologie. Ottenere la stabilita del giunto implanto-protesico attraverso la conoscenza della componentistica in uso partendo dai drivers, le viti di connessione, gli strumenti di avvitamento e le connessioni stesse è passaggio di fondamentale importanza per una materia non trattata in modo molto diffuso. Analizzare l’esame occlusale cosi come normalmente viene attuato alla luce delle vecchie conoscenze e delle nuove tecnologie per ottenere negli anni un risultato clinico più predicibile è un passaggio non trascurabile cosi come la valutazione dell’impatto delle tecnologie digitali sulla implanto-protesi. Il corso è rivolto e particolarmente suggerito a neofiti della materia cosi come ad utilizzatori di media esperienza alla ricerca di una revisione clinica e scientifica delle proprie conoscenze. La componente culturale della protesi su impianti è fondamentale per la comprensione dello sviluppo corretto del piano di trattamento, della realizzazione pratica della parte clinica cosi come la comprensione delle eventuali complicanze che possono accadere sia in corso d’opera che nel breve, medio e lungo termine.

7.8 TECNICHE CHIRURGICHE E GESTIONE DEI TESSUTI MOLLI

Dott. Stefano Parma Benfenati

Negli ultimi trent’anni una serie di conoscenze hanno aumentato sempre di più la possibilità di trattare diversi tipi di difetti parodontali e ossei. Attualmente un gran numero di tecniche chirurgiche sono state descritte nel minimo dettaglio dandoci un’ottima predicibilità di risultato.

L’obiettivo del corso è quello di offrire ai partecipanti la possibilità di realizzare personalmente una serie di interventi su tessuti animali.

Verranno descritti gli elementi anatomici, diagnostici e prognostici per una adeguata terapia chirurgica parodontale.

OBIETTIVI DEL CORSO

• L’obiettivo principale del corso è quello di insegnare le tecniche chirurgiche in modo dettagliato ”step by step”, ma anche e soprattutto di trasmettere al clinico la capacità di capire le caratteristiche anatomiche delle strutture parodontali ed i concetti che devono guidare ogni scelta terapeutica.

• Il corso per questo prevede numerose attività pratiche ed il programma è impostato in modo che il partecipante possa:

• Assistere all’intervento chirurgico;

• Esercitarsi sui modelli animali mettendo in pratica le tecniche apprese.

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7.9 CORSO AVANZATO DI IMPLANTOLOGIA E DISSEZIONE ANATOMICA SU CADAVERE

Dott. Roberto Conte

Verso la pratica...

Esercitazioni pratiche di Dissezione su cadavere eseguite dai partecipanti c/o I’Universita’ di Saint Etienne (Francia).

Scopo del programma pratico:

L’obiettivo di questa parte pratica e’ di mettere il partecipante in grado di acquisire manualita’ nel posizionamento degli impianti.

E’ consigliato I’acquisto e la consultazione dei seguenti libri:

• “La chirurgia del Seno Mascellare” (Testori Tiziano)

• Testo di Anatomia Orale (Sicher).

7.10 CORSO TEORICO PRATICO DI PARODONTOLOGIA CLINICA

Dott. Roberto Rotundo

Durante il secondo modulo del corso verrà insegnato a COME RICERCARE, LEGGERE ED INTERPRETARE I RISULTATI DI UN ARTICOLO SCIENTIFICO. Inoltre verranno trattati argomenti di chirurgia parodontale avanzata riguardanti la CHIRURGIA RIGENERATIVA, MUCOGENGIVALE ESTETICA ed i RAPPORTI INTERDISCIPLINARI TRA PARODONTOLOGIA E ORTODONZIA.

In particolare il corsista imparerà ad eseguire una corretta diagnosi, attraverso la valutazione delle caratteristiche cliniche ed eventualmente radiografiche, dei difetti considerati, nonchè a valutarne la prognosi; scegliere la tecnica più appropriata; apprendere mediante un approccio step by step le differenti metodiche chirurgiche (uso di membrane riassorbibili, non-riassorbibili, biomateriali omologhi ed eterologhi, biomodulatori, sostituti di tessuti molli); imparare a gestire in maniera appropriata la fase post-operatoria. Il Corso si avvarrà di un’importante parte pratica svolta su appositi simulatori.

8. TIME FOR NEWS:

Inverno 2022/2023

Secondo l’ECMWF, il centro di calcolo europeo, l’inverno 2022/2023 potrebbe essere condizionato da una forte anomalia di pressione sul nord Europa. Questo significherebbe rapidi scambi di calore fra tropici e polo e un flusso perturbato atlantico debole e ondulato.

Mai come quest’anno il meteo sarà fondamentale per l’economia del continente: economia già messa a dura prova dalla pandemia e dalla guerra fra Russia e Ucraina. Il timore è che quello del 2022/2023 possa essere un inverno più freddo della media in buona parte degli stati europei. Il freddo, poi, porta con sè un aumento dei consumi energetici con conseguenti incremento dei costi. Per questo l’UE ha fissato l’obiettivo di ridurre del 15% i consumi energetici di ogni Stato, almeno fino a marzo 2023 e su base volontaria.

Fonte: www.ilmeteo.net

QUALCOSA SU DI NOI...

Meetingworks è una società che eroga servizi all’avanguardia. E’ specializzata nell’organizzazione di eventi, congressi e corsi di formazione in grado di offrire un servizio completo e di alta qualità “chiavi in mano”. Avvalendosi di collaborazioni esterne professionali e partner affidabili, offre un servizio di eccellenza, completo in ogni dettaglio.

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