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Dati Istat 2008

Tav. 1: Principali indicatori economici territoriali Regioni e ripartizioni

Unità di lavoro dipendente (x1000) 2008

Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Prov. Bolzano-Bozen Prov. Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Centro-Nord Sud e isole

2.013,2 62,5 4.594,5 265,4 239,8 2.341,5 581,2 667,7 2.199,6 1.700,5 389,2 730,6 2.453,7 518,1 125,1 1.761,9 1.347,8 214,6 644,5 1.517,4 316,8 24.996,3 7.337,9 5.627,5 5.274,0 18.239,4 6.746,2

Variazione % 2008 su 2007 –0,1 –0,5 –0,1 +0,7 +0,3 +0,3 –0,8 –0,6 +0,8 +0,8 –0,4 +0,2 –0,1 +1,2 +0,1 –1,6 +0,0 –1,8 –1,5 –0,7 –0,5 –0,1 –0,2 +0,4 +0,2 +0,1 –0,7

Prodotto interno lordo (milioni di euro) 2008 102.867,8 3.512,0 266.264,5 13.764,5 12.940,0 121.014,9 29.164,5 34.956,5 114.355,4 85.847,9 17.641,9 33.750,7 139.711,8 23.675,4 5.276,4 78.447,3 57.595,0 8.972,0 27.455,1 71.052,1 27.248,1 1.276.578,0 407.599,6 291.237,0 276.942,3 975.777,7 299.708,3

Variazione % 2008 su 2007 –1,5 –0,5 –1,0 –0,7 –0,8 –0,8 –1,2 –1,5 –0,7 –0,8 –1,5 –1,2 –0,4 –0,3 –0,5 –2,7 –0,2 –1,7 –1,7 –1,1 –1,6 –1,0 –1,2 –0,8 –0,7 –0,9 –1,4

Spesa delle famiglie (milioni di euro) 2008 60.607,2 2.227,7 140.035,1 7.828,4 8.179,1 68.787,1 17.003,7 23.326,7 63.728,2 52.946,9 10.981,8 19.485,0 78.946,5 14.462,3 3.359,7 53.740,2 38.842,9 5.372,8 19.645,9 51.560,0 17.976,2 759.064,6 226.195,7 165.552,6 162.363,5 554.125,6 204.948,3

Variazione % 2008 su 2007 –3,2 –4,4 –0,8 –2,1 –0,5 –0,9 +0,7 –0,5 –1,1 –0,4 –0,5 –1,7 +0,8 +0,6 –4,1 –2,4 –1,3 –0,8 –1,7 –0,8 –1,3 –1,0 –1,4 –0,8 +0,0 –0,8 –1,4

Pil ai prezzi di mercato per abitante (euro) 2008 28.721 33.834 33.648 34.366 31.092 30.456 29.394 27.143 32.397 28.727 24.455 26.652 30.623 21.949 20.259 16.867 17.520 18.954 17.008 17.443 20.402 26.278 31.614 31.274 29.031 30.737 17.866

Variazione % 2008 su 2007 +0,6 +1,1 +0,7 +1,2 +0,6 +0,7 +0,6 +1,2 +0,8 +1,1 –0,1 +0,6 +1,1 +1,5 +2,0 +0,0 +2,5 +1,5 +0,8 +1,7 +1,1 +1,0 +0,7 +0,8 +0,9 +0,8 +1,2

Fonte: ISTAT

mente più pronunciate nel Sud e nel Nord-Ovest della penisola. Se analizziamo infatti i risultati delle singole regioni, emerge un quadro abbastanza preoccupante. Nel Sud la regione che ha registrato il calo più consistente è stata la Campania con–2,7%. Non vanno meglio le cose in Calabria (–1,7%) e in Basilicata (–1,7%); le due isole registrano rispettivamente –1,6% (la Sardegna) e –1,1% (la Sicilia). Vanno fortunatamente meglio le cose in Centro Italia. Già detto dei buoni risultati dell’Abruzzo, ma anche il Lazio (–0,4%), il Molise (–0,5%), la Toscana (–0,8%) e l’Emilia-Romagna (–0,7%) si difendono dignitosamente. In calo maggiore l’Umbria con 1,5%. Al N ord, il Pil della Lombar dia cala nel 2008 dell’1,0%, perfettamente in linea con il dato complessivo nazionale. Buoni i risultati della Valle d’Aosta con –0,5% e delle province autonome di Trento e Bolzano, rispettivamente con –0,8% e 0,7%. Il Veneto tiene il passo con–0,8%.

Le cose ovviamente cambiano a livello di valori assoluti. Il Pil italiano nel 2008 si è attestato a 1.276.578 milioni di euro e il Nord-Ovest è la ripartizione in cui è più elevato: 407.599 milioni di euro. A livello di singola regione, in testa alla classifica tr oviamo la Lombardia con 266.264 milioni, seguita dal Lazio con 139.711 milioni e dal Veneto con 121.014 milioni. F analini di coda di questa classifica, la piccola Valle d’Aosta con 3.512 milioni e il Molise con 5.276 milioni. Spesa delle famiglie: in Lazio si respira un clima di fiducia

Analizzando le variazioni nei consumi delle famiglie tra il 2008 e il 2007, si scopr e come nel Lazio si respiri il clima migliore, visto che la spesa è cresciuta dello 0,8%. Ma è in generale tutto il Centro Italia ad aver avuto il migliore andamento in fatto di consumi, con un sostanziale pareggio rispetto alla situazione del ■

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2007. Le altre aree geografiche sono invece in flessione generalizzata. A livello nazionale la spesa delle famiglie è calata dell’1,0%, con il Nord-Ovest e il Mezzogiorno che scendono addirittura dell’1,4%, mentre il NordEst registra un –0,8%. Nel 2007 la crescita complessiva dei consumi era stata dell’1,1% e tutte le ar ee geografiche avevano registrato un segno positivo. A livello di singola regione, oltre al già citato Lazio, è buono il risultato del Friuli-Venezia Giulia, che ha visto crescere i propri consumi dello 0,7%. Anche l’Abruzzo, con +0,6%, ha un dato in controtendenza rispetto alla difficile situazione generale. Ma queste sono le uniche tre regioni a segno positivo. A registrare il calo maggiore sono quelle del Nord-Ovest, con il Piemonte che cala del 3,2% e laValle d’Aosta addirittura del 4,4%. Non se la passano bene neppur e il Molise con –4,1% e la Campania con–2,4%.


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