3 minute read

“Verificheremo se un accordo è possibile, ma non a tutti i costi”

Alex Marini, consigliere provinciale del Movimento 5 stelle

Advertisement

nostro lavoro in un sistema di sostanziale monopolio dell’informazione.

Quali sono le iniziative più importanti che avete promosso in questi anni e quali si potranno completare nei prossimi mesi?

Come detto le iniziative in questi anni sono state davvero tante. Ne cito 3: il lavoro sulle comunità energetiche, che di recente ha visto l’approvazione di una importante mozione per il loro potenziamento in Trentino. In questo momento per i cittadini avere energia più a buon mercato è fondamentale e le comunità energetiche possono realizzare questo obiettivo in maniera pulita ed etica. Altro intervento rilevante, la proposta di un disegno di legge per potenziare il fondo a favore delle famiglie con vittime sul lavoro. Purtroppo, pur avendo ottenuto il via libera da tutte le parti interessate, come sindacati e associazioni di categoria, la maggioranza si è rifiutata di approvarlo. Per citare un intervento locale infine, in Giudicarie abbiamo scoperto e reso nota la questione dell’inquinamento da PFAS nella falda acquifera del Chiese, ottenendo l’intervento degli uffici provinciali, con fondi per verificare lo stato della contaminazione e per capire da dove essa provenga. Fra i provvedimenti presentati dal M5S che potrebbero essere approvati nei prossimi mesi ci sono invece un disegno di legge per arrestare il consumo di suolo in Trentino e un altro per migliorare la normativa in materia referendaria.

In vista delle elezioni provinciali quali sono le linee principali dei programmi che state predisponendo e che presenterete agli elettori per il governo del Trentino nei prossimi cinque anni?

Il programma è articolato e rappresenta la prosecuzione del lavoro svolto fino ad oggi in Regione e Provincia (consultabile integralmente online, https://alexmarini.com/).

Riassumendo in maniera brutale, il M5S trentino vuole:

(1) investire per incrementare l’indipendenza energetica di famiglie e imprese, abbassando il costo delle bollette;

(2) aumentare la tutela del lavoro, sia dal punto di vista della qualità dell’occupazione che da quello della sicu- rezza; (3) incentivare le imprese a implementare sistemi di produzione meno inquinanti, più efficienti in termini energetici, ridurre il consumo di suolo preservando le bellezze e l’attrattività del territorio trentino; (4) potenziare la lotta alla criminalità e alla corruzione; (5) perseguire più autonomia e garantire la partecipazione e maggior trasparenza all’attività delle istituzioni; (6) difendere l’acqua pubblica che oggi, anche in Trentino è minacciata, come produzione idroelettrica ma anche come gestione degli acquedotti; (7) sostenere la sanità pubblica e sul territorio mettendo fine alla privatizzazione strisciante che è stata portata avanti in questi anni sia da destra che da sinistra;

(8) tutelare la scuola pubblica, servono investimenti seri e generalizzati dopo anni di magra; (9) favorire politiche energetiche volte a ridurre l’intensità energetica e i consumi; (10) chiudere il ciclo dei rifiuti provinciale con un deciso miglioramento della quantità e della qualità della raccolta differenziata e del recupero dei materiali.

Dal punto di vista politico, il suo partito sarà in coalizione con altri schieramenti ed è già stato individuato il candidato alla carica di presidente della Provincia? Allo stato attuale appare molto difficile trovare punti di convergenza con una delle altre coalizioni. La destra ha governato molto male il

Trentino in questi anni, e si è dimostrata lontanissima dal nostro modo di vedere le cose sui temi fondamentali: noi vogliamo la tutela del lavoro, loro vogliono umiliarlo, noi vogliamo ridurre inquinamento e consumo di suolo, loro concepiscono solo uno sviluppo fatto da cemento, asfalto ed emissioni climalteranti, noi siamo per la lotta alla criminalità, loro preferiscono chiudere tutti e due gli occhi,e potremmo andare avanti a lungo. Quanto al centrosinistra, hanno scelto di imbarcare forze che hanno come obiettivo dichiarato la distruzione del M5S (Azione e Italia Viva) e ci hanno trattati con sdegno e sufficienza. Oltre a questo, sui temi concreti sono molto simili alla destra. La privatizzazione della sanità provinciale ad esempio l’hanno innescata loro, la svendita dei diritti l’hanno iniziata loro, la gestione padronale delle istituzioni l’hanno praticata alla stessa maniera dei sostenitori di Fugatti. È comunque nostra intenzione verificare le possibilità di un accordo, ma non a tutti i costi. Proporremo alle altre forze politiche una serie di impegni concreti e vincolanti. Ci alleeremo con chi ci starà e se non si troverà nessuno non avremo paura di andare da soli.

Continua dalla Prima

Fratelli d’Italia vince e consolida il suo primato come primo partito italiano, ma in Lombardia la Lega non subisce il crollo che molti auspicavano per rovesciare Salvini accusandolo di aver ridotto il partito al lumicino proprio nella Regione dove è nato. Chi invece si sta avviando verso percentuali ormai da poco è Forza Italia che in Lombardia, terra natia, tocca un modestissimo 8 %. A questo punto si può immaginare un futuro della coalizione di governo in cui Salvini, che già s’è dichiarato vincitore, rialzerà la testa nei confronti della Meloni pretendendo posizionamenti di sostanza dei suoi uomini nel rinnovo delle nomine nelle grandi aziende pubbliche ed in particolare nei vertici della Rai. Altri problemi giungeranno anche da Berlusconi, che non si rassegna al declino defini-