Metamorph.

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Atmosphere

Tod’s Omotesando Building, Tokyo, Giappone

The Web of North Holland, Olanda

Toyo Ito Associates, Architects

ONL [Oosterhuis_Lénárd]

Toyo Ito (1941, Seoul, Corea). Vive e lavora a Tokyo, Giappone

Kas Oosterhuis (1951, Amersfoort, Olanda). Vive e lavora a Rotterdam, Olanda

http://www.toyo-ito.co.jp

http://www.oosterhuis.nl L’edificio sarà costruito lungo la via Omotesando, una strada costeggiata da bellissimi alberi di zelkova a Tokyo. L’edificio di sette piani sarà alto 27 metri e sarà la sede della Tod’s, la società italiana produttrice di borse e scarpe. I piani inferiori saranno usati per il negozio al dettaglio e i piani superiori saranno adibiti ad uffici e spazi per eventi. Caratteristica dell’edificio è la sua facciata che circonda il sito a forma di L come una fila di alberi di zelkova. Il muro della facciata è di calcestruzzo spesso 30 cm e sembra fatto di strati sovrapposti di carta che riprendono il disegno della struttura dell’albero. Il muro in calcestruzzo funge allo stesso tempo da struttura dell’edificio e da cornice per le finestre di forme e dimensioni diverse. In queste aperture dalle forme irregolari sono inseriti vetri poligonali. L’edificio della Tod’s nella strada di Omotesando godrà di una identità forte e unica in mezzo agli anonimi muri degli edifici circostanti. Le fronde degli alberi cambiano forma e funzione man mano che ‘crescono’ dai piani inferiori a quelli superiori. I tronchi degli alberi al primo piano sono usati per esporre le scarpe e le borse. Al quarto piano, la luce del sole entrerà negli uffici da finestre di modeste dimensioni. Nello spazio eventi al sesto piano i ramoscelli si incrociano lungo le pareti. La struttura bidimensionale, quasi un lavoro di 166 grafica, rende astratta la facciata.

Rendering dell’edificio visto dall’esterno.

Plastico di un piano dell’edificio visto dall’interno.

La facciata in costruzione vista dall’interno.

L’idea è stata quella di disegnare un’astronave, che non è facile come può sembrare in un film. Prima di tutto, un edificio ‘normale’ si poggia ‘nel’ suolo. Tutte le costruzioni hanno delle fondamenta, una struttura sotto il terreno, fatta per lo più di cemento, per fare in modo che la costruzione non affondi e non si inclini come la torre di Pisa. Il web è costruito ‘sul’ terreno che in Olanda è molto irregolare. Qui il suolo è così morbido che tutti i grandi edifici hanno fondamenta con colonne di calcestruzzo fino a 20 metri di profondità. Si é pensato che una costruzione che doveva sembrare una nave non potesse avere queste fondamenta: se una nave può galleggiare sull’acqua, allora un edificio può galleggiare sul suolo. In più, non si può costruire un’astronave come si costruisce un edificio normale. Una casa si costruisce con molti piccoli elementi uguali, i mattoni ad esempio. Per ciascuna funzione c’è un elemento tipo, ad esempio un muro è fatto di mattoni, una porta di legno, ecc.: in questo modo allora i muri dovrebbero essere per forza verticali e i pavimenti orizzontali, senza una via di mezzo. “Questa impostazione non ci convince”, dice Sander Boer, dello studio onl. Guardando le automobili, però, si nota che esse hanno forme molto irregolari. Non c’è niente di veramente orizzontale o verticale e non assomigliano più a scatole, come la maggior parte degli edifici. Allora si sono studiati da vicino i principi di costruzione delle auto che sono stati applicati alla costruzione dell’edificio. Invece di usare diversi materiali edilizi per funzioni differenti (mattoni, porte, pavimenti, soffitti, ecc.) si é disegnato un unico elemento che potesse essere pavimento, soffitto, muro, porta. Come per le tessere di un puzzle, ogni elemento è simile all’altro ma ha un’unica posizione nel disegno generale.

Esterno del padiglione.

Dettaglio della struttura del padiglione.

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