Viaggio nel Pianeta Sanità di Carlo Guccione e Franco Laratta

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Carlo Guccione

Franco Laratta

Viaggio nel pianeta sanità Franco Laratta

Carlo Guccione

Candidato al Consiglio Regionale nel 2005, ha ottenuto circa 8.000 voti di preferenza, rimanendo per tre mesi, nel 2010, in Consiglio prima di optare per la Camera. E’ deputato della Repubblica dal 2006. In Calabria si è sempre occupato di temi sociali quali: la sanità, l’immigrazione, il precariato, i trasporti, la questione morale, le condizioni dei carcerati, la corruzione in politica, l’ambiente. Alla Camera è membro della Commissione Trasporti e telecomunicazioni; della Commissione bicamerale per la Semplificazione; già membro della Commissione bicamerale Antimafia.

E’ stato eletto, nella circoscrizione di Cosenza per il Pd, con

La sua attività alla Camera

nazionale del Pd. Dal 2002 al 2006 è stato anche vicepresi-

7.654 preferenze. Nato a Cosenza, il 13 Marzo 1960, è sposato ed ha due figlie. Negli anni Ottanta, ha iniziato l’attività politica nel Movimento giovanile del Pci - la Fgci- di cui è stato segretario provinciale e componente della Direzione nazionale. Nel 1985 è stato eletto consigliere comunale a Cosenza e nel 1993 è stato segretario cittadino del Pds. Segretario provinciale dei Ds nel 2000, dal 2005 al 2007 è stato segretario regionale Ds della Calabria. Nel 2007 è stato eletto nell’Assemblea dente nazionale del Partito Democratico per il Mezzogiorno. In

Primo firmatario

Co-firmatario

disegno di legge

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popolare sottoscritto da oltre 100.000 cittadini per l’inserimento

mozione

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42

lavorativo di tutti i giovani inoccupati residenti nel Mezzogiorno.

interpellanza

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Alle primarie dell’ottobre 2009, è stato eletto segretario regio-

interrogazione a risposta orale

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nale del Pd in Calabria, ottenendo, con la mozione Bersani, il

interrogazione a risposta scritta

96

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78,6% dei voti. Tra le sue passioni, gli scacchi ed il cinema.

interrogazione in commissione

tipo di atto

quest’occasione, ha promosso un progetto di legge di iniziativa

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risoluzione in assemblea

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La sua attività in Consiglio Regionale

risoluzione in commissione

-

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Proposte di Legge presentate come primo firmatario

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risoluzione conclusiva

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Proposte di Legge presentate come cofirmatario

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odg in assemblea

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Interrogazioni

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emendamenti

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Mozioni Risultati

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Franco Laratta è anche autore di diverse pubblicazioni. Fra le altre: Cronache di fine impero (2012); P. Antonio Pignanelli a 25 anni dalla morte (2011); Miseria e nobiltà. della Politica e della Società (2009); La lunga notte della Calabria (2006); Riflessioni Libere (2004); Il Villaggio svanito (1999); Quando in Sila cade la neve (1994); La villa dei sette piani (1992); Non sparate sul cronista (1990); Biografia di P. Antonio Pignanelli (1987).

www.francolaratta.it

Interpellanze Risultati

www.carloguccione.com

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Comm. resp. L. 515/93 Luigi Oliverio - Stampa Pubblisfera

2ª edizione

Viaggi0 nel

Car lo Guccione

Fr anco Lar atta

pianeta

sanità

«Il piano di rientro è fallito. Non lo diciamo noi ma lo certifica il Tavolo Massicci, che ha prolungato di tre anni la gestione commissariale. Ma ci chiediamo: può chi ha già fal-

lito continuare a gestire la sanità in Calabria? Lo può fare chi è stato sindaco per molti anni di un Comune sciolto per mafia? Scopelliti faccia un passo indietro: affrontiamo insieme il dramma della sanità in Calabria. Tutte le forze politiche e sociali della Calabria si ritrovino per fermare il declino della sanità calabrese».


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estratto dal verbale del Tavolo Massicci

del 7 novembre 2012 RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI

ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Regione Calabria Riunione del 7 novembre 2012

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vigente e la certificazione dell’avvenuta risoluzione per nullità dei rapporti di lavoro instaurati illegittimamente;  in relazione all’accreditamento istituzionale non ritengono la documentazione adeguata a superare le criticità evidenziate; in relazione ai singoli decreti inviati, chiedono di inviare solo un report di aggiornamento sullo stato delle Oggetto nuovamente della riunione: autorizzazioni e dell’accreditamento ed una relazione dalla quale si evinca il rispetto della normativa vigente;  in relazione alle vicende della nominadebitoria del Direttore generale della ASP di Reggio - Aggiornamento posizione Calabria e alle connesse vicende giudiziarie, prendono atto delle dichiarazioni del Commissario in merito al trimestre reintegro dell’Arch. Carullo in ottemperanza - Andamento del II 2012 dell’ordinanza 65/2012; - Verifica attuazioneCampanella, del Piano di ribadendo rientro  in relazione alla Fondazione la necessità che la Regione individui un percorso che conduca alla ridefinizione a regime dell’assetto giuridico - Verifica Tommaso adempimenti. della fondazione Campanella, chiedono di ricevere specifiche informazioni rispetto:  alla collocazione e al numero dei posti letto della Fondazione, nonché alle tipologie di prestazioni effettuate dalla stessa;  ai rapporti della Fondazione Campanella con l’AOU Mater Domini e con l’AO Pugliese Ciaccio, nonché con l’Università Magna Grecia;  all’accreditamento della struttura; Sono presenti:  al personale;  per il Tavolo di verifica degli adempimenti: i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero a quantodell’economia espresso dal eSubcommissario D’Elia in ordine alladell’Agenzia procedura nazionale di delle finanze, Ministero della salute), per i liquidazione. Servizi Sanitari Regionali, della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province  in relazione ai beni servizi chiedono di Affari essere regionali, aggiornatiTurismo sulla collaborazione Autonome; del eDipartimento per gli e Sport dellatra Presidenza del Consip e Sua e sull’attuazione delle previsioni del DL 95/2012 Consiglio dei Ministri, dell’ulteriore rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle  in relazione alle prestazioni da privato ribadiscono la necessità di conoscere lo stato Province Autonome – Regione Veneto; di sottoscrizione di tutti i contratti con gli erogatori privati, riferiti a tutte le  per assistenziali. il Comitato permanente la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) i tipologie Chiedono diper conoscere le iniziative adottate per l’attuazione rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia delle finanze, di quanto disposto in merito alle prestazioni ospedaliere e specialistiche dall’art.e 15, Ministero della salute), dell’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, del comma 14, del DL. 95/2012, convertito, con modificazioni, dalla L. 135/2012. Dipartimento per gli Affari regionali, Turismo e Sport della Presidenza del Consiglio dei in ordine alla verifica adempimenti l’istruttoria è ancora in corso. Ministri, delle regioni – Campania e Toscana;

 il Commissario e i Sub commissari della Regione Calabria; In relazione alle numerose criticità in essere e al fine di consolidare e rendere effettivamente  l’advisor contabile. strutturali gli interventi previsti nel Piano di rientro la cui realizzazione sta avvenendo con ritardi, Tavolo e Comitato chiedono alla struttura commissariale di redigere ed adottare il Programma operativo per gli anni 2013-2015 entro il 31 dicembre 2012.

In tale stato di cose la valutazione sull’erogazione delle risorse è rinviata e si richiama la regione ad attivarsi al fine di risolvere tutte le criticità rappresentate nel corso della riunione.

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mercoledì 23 gennaio 2013

A Cariati si è consumato uno scempio. Noi sin dal primo momento abbiamo sostenuto la gravità della soppressione dei piccoli ospedali. Ma ne siamo ancora di più convinti oggi nel vedere come è stati ridotto il 'Cosentino' di Cariati. Un ospedale modello, punto di riferimento per tutta la fascia ionica, gestito e curato con mille attenzioni da fior di professionisti di notevole livello. La chiusura di questo ospedale grida vendetta. Oggi , nonostante tutto, vediamo un pronto di soccorso che, sebbene mortificato, garantisce 15.000 accessi all'anno, con un ambulatorio di cardiologia che da risposte importanti a tutto il territorio. Ma il 'Cosentino' ha urgente bisogno di vedere potenziato il pronto soccorso, anche per evitare le troppe perdite di tempo, tra uno spostamento e l'altro, per i pazienti costretti a vagare in cerca di interventi urgenti". L'on Laratta ha visitato l'intera struttura, trovandola in condizioni migliori rispetto a tanti altri presidi ospedalieri, auspicando che il presidente Scopelliti riveda il ruolo e la funzione di questa struttura ospedaliera, che potrebbe ancora dare molto a questo territorio. Qui funzione bene una R.S.A Medicalizzata di ottimo livello. Ma tutto ciò non basta se il 'Cosentino' viene sempre più ridotto e sottoutilizzato. Ci sono invece tutte le condizioni per un suo recupero all'interno del sistema ospedaliero regionale "

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Cariati: uno schiaffo durissimo la fine del 'Cosentino'!

Le dimissioni del direttore amministrativo dell’AO di Cosenza.

Cosa succede nella sanità cosentina? mercoledì 23 gennaio 2013

Franco Laratta e Carlo Guccione: “Le dimissioni di Achille Gentile e prima ancora di Fabio Cedolia da direttore amministrativo dell’Azienda Ospedalira di Cosenza, rivelano una spietata guerra di potere nella sanità calabrese. Perché Achille Gentile se n’è andato da direttore amministrativo? Perché le dimissioni costrette di Fabio Cedolia? Sono interrogativi che richiedono una risposta netta e chiara. Il caos nella sanità calabrese é sempre più evidente. Ma da parte dei suoi vertici non arrivano decisioni coraggiose. Arrivano invece giochi di potere finalizzati al controllo delle strutture sanitarie. Che in tempo di campagna elettorale hanno un valore particolare. Chi governa la Regione e la sanità della Calabria, usa metodi e mezzi sempre più spregiudicati sulla pelle dei cittadini e dei pazienti.

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Presentato un esposto denuncia sullo stato dell’ospedale spoke di Castrovillari lunedì 21 gennaio 2013

Il sindaco Mimmo Lo Polito, il consigliere regionale Carlo Guccione e il deputato Franco Laratta si sono recati presso la Procura della Repubblica di Castrovillari per consegnare l’esposto denuncia sullo stato dell’ospedale spoke della città che non è più nelle condizioni di garantire i Livelli Essenziali e la continuità Assistenziale, alla luce delle violazioni del Decreto 103/12 che prevede 223 posti letto per acuti, mentre nella realtà ad oggi sono solo 109 i posti letto attivati. SIGNOR PROCURATORE DELLA REPUBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CASTROVILLARI Esposto-Denuncia ex art. 333 c.p.p.

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I sottoscritti Laratta Francesco, nato a San Giovanni in Fiore (CS) il 26.12.1959 ed ivi residente, Guccione Carlo, nato a Rende (CS) il 13.3.1960 e residente in Cosenza, Lo Polito Domenico, nato a Castrovillari (CS) il 19.5.1966 ed ivi residente, rispettivamente Parlamentare della Repubblica Italiana, Consigliere della Regione Calabria, Sindaco del Comune di Castrovillari, espongono alla S.V. quanto segue. La Legge Finanziaria per l’anno 2005 ha previsto in capo alle regioni in squilibrio economico la necessità di procedere ad una ricognizione delle cause che lo determinano ed alla elaborazione di un programma di riorganizzazione e riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale. E così, versando la Regione Calabria in uno stato di squilibrio economico, con il decreto legge n°78/09, convertito con la Legge n°102/09, attesa la necessità e l’urgenza di tutelare l’erogazione delle prestazioni sanitarie comprese nei Livelli Essenziali di Assistenza, si è stabilito che la Regione predisponga un Piano di Rientro contenente misure di riorganizzazione e riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale, da sottoscriversi con l’Accordo di cui all’art. 1, comma 180, L. n°311/04 e s.m.i. Il Piano di Rientro in questione è stato predisposto con delibera della Giunta Regionale n°845 del 16.12.09 ed approvato con successiva delibera della Giunta Regionale n°908/09. Gli interventi previsti dal Piano di rientro hanno carattere vincolante per la Regione che è obbligata a rimuovere i provvedimenti, anche legislativi, ed a non adottarne di nuovi che siano di ostacolo alla piena

attuazione del Piano medesimo (Cfr. art. 2, comma 95, Legge Finanziaria 2010). Peraltro, con deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella seduta del 30.7.10, il Presidente pro tempore della Regione Calabria; dott. Giuseppe Scopelliti, è stato nominato Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del Settore Sanitario. In particolare il Commissario è stato incaricato di dare attuazione al piano di rientro e di provvedere alla realizzazione di specifici interventi, affiancato in tale compito da due sub commissari, identificati nel dott. Luciano Pezzi e nel dott. Luigi D’Elia, quest’ultimo in sostituzione del dimissionario dott. Navarria. In particolare, i compiti ed i poteri attribuiti al Commissario ad acta attengono all’adozione di tutte le misure indicate nel piano di rientro, nonché agli ulteriori atti e provvedimenti normativi, amministrativi e gestionali implicati dal PdR, in quanto presupposti o comunque correlati e necessari alla completa attuazione del Piano; alla verifica della piena ed esatta attuazione del piano a tutti i livelli di governo del sistema sanitario regionale; alla trasmissione al Consiglio Regionale dei provvedimenti legislativi regionali rivelatisi di ostacolo all’attuazione del piano di rientro e dei programmi operativi adottati. In considerazione di ciò, si è avuta la necessità di individuare presupposti, condizioni e limiti per riorganizzare la rete ospedaliera avendo riguardo al fabbisogno di assistenza della popolazione, all’appropriatezza clinica ed organizzativa del processo


negligenza o di scarsa sensibilità istituzionale ma del consapevole mancato compimento di atti a cui i soggetti pubblici funzionalmente preposti non hanno ottemperato. L’attuale condizione dell’ospedale di Castrovillari è frutto dell’inadempimento di disposizioni che si aveva il compito politico, ma prima ancora giuridico, di eseguire. Sussisteva una doverosità dell’esecuzione del decreto 103/12 da parte degli organi istituzionali a ciò deputati in assenza della quale è ipotizzabile la fattispecie di reato di cui all’art. 328 c.p. Non si tratta di mera inerzia o di un semplice non facere, né di una omissione o di un ritardo in relazione al quale vi sia una giustificazione di assoluta impossibilità, si è in presenza, al contrario, di condotte reiterate indebite in violazione dei doveri imposti dalla legge. Il disposto di cui all’art. 328 c.p è di assoluta chiarezza atteso che impone al pubblico ufficiale di agire senza ritardo per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o di ordine pubblico o di igiene e sanità e sanziona il medesimo pubblico ufficiale laddove rifiuti di compiere atti del suo ufficio. Alla luce di quanto esposto, i sottoscritti Laratta Francesco, Guccione Carlo e Lo Polito Domenico, sollecitano un tempestivo intervento della Procura della Repubblica al fine di verificare le condizioni in cui opera il nosocomio di Castrovillari e di individuare eventuali ipotesi di reato con la punizione dei soggetti responsabili.

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produttivo nonché al contesto territoriale. E così, da un lato si è giunti ad individuare l’entità dei posti letto esistenti per soggetti erogatori, pubblici e privati, articolati per area geografica, dall’altro l’entità dei posti letto derivanti dal fabbisogno. Con il DPRG n°18/10 la rete ospedaliera è stata riorganizzata in 1) n°3 ospedali con funzioni HUB, uno per il nord, uno per il centro ed uno per il sud, con previsione di centri di eccellenza e di alta specialità e punto di riferimento dell’area geografica prescelta; 2) n°8 ospedali con funzioni di spoke, ovvero collegamento tra territori diversi della stessa area, con specialità sanitarie di media complessità nel trattamento delle patologie e con DEA (dipartimento di emergenza e accettazione); 3) n°4 ospedali con funzione di base, ed ospedali generali con funzione di medicina interna, ortopedia, chirurgia generale, anestesia e pronto soccorso H24; 4) n°4 ospedali di zona montana per le zone disagiate; 5) n°13 centri di assistenza primaria territoriale, al fine di assicurare la continuità assistenziale derivante dalla riconversione di 17 ospedali. Nella successiva riorganizzazione della rete ospedaliera, avvenuta con DPGR 106/11, l’ospedale di Castrovillari veniva riconfermato con funzioni di spoke e gli venivano assegnati 223 posti letto. Il contenuto di tale provvedimento veniva recepito dal direttore Generale dell’ASP di Cosenza con atto deliberativo n°1782/12 con il quale veniva dichiarato l’avvio del processo di riordino in osservanza ai DDPGR 18/10 e 106/11. Acquisiti i necessari pareri è stato da ultimo emanato il decreto del Presidente della Giunta Regionale n° 103/12 con cui si è dato avvio al riordino ai sensi dei provvedimenti sopra citati. Ebbene, benché fossero stati individuati 223 posti letto, ad oggi l’ospedale di Castrovillari conta solo 114 posti letto, quindi ben 109 posti letto in meno rispetto a quanto stabilito dal decreto 103/12 e dai successivi provvedimenti attuativi. E’ indubbio che alcune scelte politiche ed amministrative siano dettate dalla necessità di razionalizzare la spesa pubblica in materia sanitaria epperò, laddove alcuni impegni vengano assunti attraverso provvedimenti aventi carattere vincolante, nel senso che ci si assume la responsabilità di assicurare piena attuazione a quanto in essi contenuto a garanzia di diritti inviolabili costituzionalmente garantiti e di situazioni giuridiche qualificate, occorre adottare senza ritardo tali atti. Nel caso descritto non si è in presenza di generica

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Dal “Decreto Trematerra” al “Decreto Scilipoti”! lunedì 21 gennaio 2013

Le mani della Regione sulla Sanità a fini elettorali. Dopo Acri ora San Giovanni in Fiore. Pronti a presentare formale denuncia. E’ andata: siamo alle mani sulla sanità. Siamo arrivati al pieno utilizzo delle strutture sanitarie al fine di raccogliere consensi elettorali! Dopo il ‘decreto Trematerra’ che utilizza l’ospedale di Acri ai fini meramente elettorali (lì si vota per le amministrative e prima ancora per le politiche che vedono un Trematerra in lista), con il quale si raccontano un cumulo di falsità agli elettori di quella cittadina, è la volta di San Giovanni in Fiore, dove è stato annunciato il ‘Decreto Scilipoti’ (il perché ve lo diremo la prossima volta, ma bastarebbe dare un’occhiata alla lista del Pdl al Senato). Miracolo dei miracoli, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Scarpelli, si accorge che anche a San Giovanni in Fiore c’è un ospedale. Anzi c’era un ospedale, oggi ridotto ad una larva per scelta di Scopelliti. Dopo 3 anni di denunce, manifestazioni popolari, proteste e rivolte dei cittadini, l’Asp di Cosenza (ma chissà chi è il ‘mandante’?) annuncia che ‘intende investire sull’’ospedale di San Giovanni in Fiore”! Magari fosse vero. Diremmo: meglio tardi che mai. In realtà si tratta solo di fumo negli occhi. Solo promesse, nessuna risorsa prevedibile. Stupisce, e non poco, vede-

re il dott. Scarpelli, che pure in passato si era rifiutato di sostenere alcuni provvedimenti a favore dei precari, oggi si presta a volgari operazioni elettorali. Saremmo felicissimi vedere gli interventi a favore dei piccoli ospedali calabresi che stanno morendo. Ma interventi veri, non il fumo negli occhi. Ad esempio: abbiamo proposto sin dal primo momento, che i cosiddetti ‘ospedali di montagna’ (che in realtà non sono altro che uno scatolone vuoto!) svolgessero tutte le funzioni di Ospedali Generali. Perchè la montagna calabrese ha bisogno di veri ospedali, non di surrogati senza alcuna funzione. Ed oggi la montagna e le aree interne sono state private di una qualsivoglia forma di assistenza e cure! Insistiamo su questa proposta. E su questo chiamiamo alla responsabilità Scopelliti e anche i Direttori generali per le loro competenze. Rispondano se hanno a cuore i piccoli ospedali e gli ospedali di montagna. Ma siamo pronti a denunciare all’opinione pubblica, e non solo!, tutti i tentativi di ‘sporcare’ la campagna elettorale con determinazioni false e ingannevoli. Noi su questo non molleremo un secondo. E siamo pronti a gesti clamorosi di denuncia. on Franco Laratta - deputato on Carlo Guccione - consigliere regionale

Ospedale di Rossano, la situazione sempre più grave venerdì 18 gennaio 2013

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18 gennaio 2013

Rossano, pronto soccorso del locale ospedale. Terza visita dell’on. Laratta nel giro di pochi mesi. Dopo i blitz estivi insieme al consigliere regionale Guccione, l’on Laratta ha voluto rendersi conto di persona nel pomeriggio di oggi, della situazione del Pronto Soccorso. Nella sala d’attesa numerose persone in attesa. Nelle stanze del Pronto Soccorso un medico, un infermiere e un altro addetto del 118. La tensione e la stanchezza del personale sono visibilissimi.“Abbiamo visto e toccato con mano come le condizioni siano ulteriormente peggiorate. Ogni giorno il pronto soccorso è preso d’assalto. Un centinaio di persone chiedono assistenza e cura. Ma qui trovano una situazione sempre più grave. Il personale medico e infermieristico non riesce a garantire la continuità assistenziale, i pazienti denunciano di sentirsi soli e abbandonati, i reparti dell’ospedale non riescono ad assorbire i pazienti da ricoverare. Con ogni certezza, qui a Rossano non sono garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza”!L’on Laratta ha poi sentito e parlato con i pazienti in attesa, raccogliendo amarezza e sofferenza per la lunga attesa e per l’assenza di certezze.“Vorremmo augurarci che il nostro esposto alla Procura della Repubblica di Rossano (presentato tre mesi fa) abbia prodotto un avvio di indagini approfondite. Perchè qui ci sono seri rischi per i pazienti. Mentre il personale dell’ ospedale è sottoposto a fortissime pressioni. In queste condizioni siamo molto preoccupati per la tenuta dell’ospedale e in particolare modo del Pronto Soccorso”!


sabato 5 gennaio 2013

All'ombra del nuovo ospedale Spoke Acri – Castrovillari si consuma anche una polemica, tutta politica, tra il deputato del Partito democratico Franco Laratta e l'europarlamentare dell'Udc Gino Trematerra. Ieri è stato Franco Laratta a replicare alle affermazioni del segretario regionale dello scudocrociato sull'ospedale Spoke. “L'On Gino Trematerra – scrive Laratta in una nota - ha una così lunga militanza politica che gli dovrebbe consentire di capire tante cose. Sa benissimo come si fa a far credere alla popolazione una cosa per poi farne un'altra. Sa benissimo – prosegue il deputato del Pd - che purtroppo l'ospedale di Acri rimarrà esattamente quello che è ora. Sa benissimo che il decreto è carta straccia. Sa benissimo che serve ora, serve per tre o quattro mesi e poi tutto resterà come prima”. Secondo Franco Laratta, “l'On Trematerra racconta una bugia grande come una casa quando mi fa dire cose che io a Castrovillari non ho mai detto. Per la precisione, alla conferenza stampa di Castrovillari io ho detto le stesse cose ripetute ai giornalisti di Acri. E cioè che il decreto è una bufala. L'accorpamento dei due ospedali è una bufala. Il tutto – si legge ancora nella nota - rimane una pura manovra elettorale. Se poi Trematerra sostiene il contrario, faccia parlare il vertice dell'Asp di Cosenza. Magari in una conferenza stampa a Castrovillari e poi ad Acri. Sentiamo i tecnici, mettiamo da parte la politica. Vogliamo conoscere le cifre, i tempi, le risorse. Acri merita un ospedale vero, non un cumulo di chiacchiere”.

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Il decreto sullo Spoke di Acri è carta straccia

Precari della Sanità, subito la proroga Senza di loro crollano letteralmente interi reparti! venerdì 28 dicembre 2012

Incontrando stamane a Cosenza una rappresenza dei lavoratori precari in servizio nel sistema sanitario della Calabria, l’on Laratta ha chiesto al Commissario Scopelliti di procedere all’immediata proroga dei precari calabresi! Dopo i decreti del Ministro Balduzzi e i provvedimenti approvati dal Parlamento con i quali si è proceduto alla proroga dei precari nei diversi settori della Pubblica Amministrazione fino al luglio 2013, ci aspettiamo che Scopelliti proceda immediatamente alla proroga dei lavoratori del comparto sanitario che non rientrano nelle norme della Legge sulla Stabilità e nei decreti governativi. Sappiamo tutti, e noi lo abbiamo toccato con mano nel corso del nostro viaggio nel ‘pianeta Sanità della Calabria’, che i precari delle ‘Asp di Cosenza, Crotone e Reggio Calabria, sono indispensabili al funzionamento degli ospedali e della rete assistenziale. Senza di loro crollano letteralmente interi reparti! Il Parlamento e il Governo del Paese hanno rispettato gli impegni presi. Noi ne abbiamo fatto una battaglia nelle Aule della Camera. Ma ora la Regione deve procedere alla proroga dei suoi precari. Si sta giocando non solo sulla pelle dei lavoratori ma anche su quella dei pazienti.

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Sanità calabrese sempre più al collasso! sabato 22 dicembre 2012

“Scopelliti irresponsabile annuncia cose da libro di sogni” lo sostengono Franco Laratta e Carlo Guccione nel corso di una visita all'ospedale di Castrovillari dove hanno duramente criticato le ultime uscite di del presidente Scopelliti in cui annunciava i successi delle sue scelte nel settore Ospedaliero. "Niente di più falso –continuano i due esponenti del Partito Democratico- Questa è sanità-elettorale. Si annunciano nuovi ospedali generali, perfino nuove assunzioni, ma tutto è campato in aria. Non fosse altro perché il Tavolo Massicci ha di fatto certificato il fallimento del Piano di rientro di Scopelliti. Prorogando di altri 3 anni la gestione commissariale in Calabria!” Quello di Castrovillari, secondo Guccione e Laratta, è un ospedale mortificato. Disattesi tutti gli impegni. La situazione del locale ospedale civile è molto seria. Quello che doveva essere un ospedale spoke, quindi di riferimento di un'intera area, in realtà è un ospedale depotenziato. Segno del fallimento del commissario Scopelliti. Ora il presidente si fermi, riveda l'intero suo piano, ragioni con tutte le forze politiche e sindacali su come fermare il caos nella sanità calabrese. Gli on. Laratta e Guccione, alla fine della visita a Castrovillari, hanno tenuto una conferenza stampa assieme al sindaco della città del Pollino Lopolito e il Consigliere provinciale Vico.

Nelle aree interne della Calabria siamo vicini all’emergenza sanitaria Cure negate e rischi per decine di migliaia di cittadini

15 dicembre 2012

sabato 15 dicembre 2012

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Visita stamane all’ospedale di San Giovanni in Fiore degli esponenti del Pd Franco Laratta, deputato, e Carlo Guccione consigliere regionale. Evidenziato con forza il forte declino dell’ormai ex ospedale silano ‘divenuto un simulacro, un fantasma di ospedale che si sta spegnendo come una candela”. Laratta e Guccione hanno messo in evidenza come ‘gli ospedali di montagna di Acri e San Giovanni in Fiore, stanno subendo un gravissimo declassamento, anzi sono ormai stati privati dei servizi essenziali, senza i reparti fondamentali, senza il personale necessario, del tutto inidonei a garantire il livello essenziale di cura e assistenza. Tenendo conto che si tratta di aree interne di forte disagio, senza più l’ospedale nel pieno delle sue funzioni, i cittadini rischiano la vita!! Gli inverni rigidi e lunghi, la neve e il ghiaccio per almeno 4 mesi all’anno, la distanza dagli ospedali vicini (almeno 60 km) ci fanno dire che qui sono a rischio decine di migliaia di cittadini. Acri e San Giovanni in Fiore contano infatti una popolazione residente di 20 mila abitanti, oltre al circondario.”! Laratta e Guccione hanno espresso dure critiche al presidente Scopelliti ‘che ha fallito su tutti i fronti’ e alle stesse amministrazioni comunali del posto, “ incapaci di difendere le strutture ospedaliere e di avanzare una proposta alternativa”! L’appello quindi alla Regione è quello di riconsiderare le scelte sugli ospedali di montagna, di fermare il declino, di potenziare i servizi essenziali, di avviare un percorso a medio di termine per la loro trasformazione in ospedali generali. Questa è la formale proposta di Laratta e Guccione, per la quale si chiede ai comuni interessati di farla propria e a Scopelliti di adottarla al più presto. Al termine della visita all’Ospedale di San Giovanni in Fiore si è tenuta un’affollata conferenza stampa durante la quale si è registrata la grande preoccupazione dei presenti per le condizioni dell’ospedale.


giovedì 13 dicembre 2012

on Laratta: "E' evidente l'incongruenza di un funzionario, delegato a recuperare un disavanzo ed un debito, che invece è imputato per avere prodotto un enorme debito pubblico, con una condotta continuata per diversi anni ed in diverse circostanze. tati Camera dei Depu

Atti parlamentari

GAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

XVI LEGISLATURA - INTERRO

nsiglio dei Ministri AL SIG. Presidente del Co e, Al Ministro degli Interni ut Al sig. Ministro alla Sal

Viaggio nel pianeta sanità

Può Scopelliti continuare ad essere Commissario straordinario per la Sanità in Calabria?

OSTA SCRITTA

INTERROGAZIONE A RISP i, A. Napoli

da on. Franco Laratta, L. Garavin

PER SAPERE

ma 2, del D.L.n.159/2007 ario ad acta, ai sensi dell’art.4, com Premesso che miss Com o inat saninom stato è i ellit e Scop del disavanzo e rientro dal debito Il presidente della Regione Giusepp obiettivo tecnico dell’abbattimento cati con .) indi s.i.m ente e 7 tam ifica /200 222 spec L. piti dalla com i e dello Stato, con funzioni (convertito con modificazion ale zion ecce ed orga ario ga rdin dero strao nea no pora di orga rative in regime di tem tario della Regione Calabria. E’ quin per l’esercizio di funzioni amminist ina, nom di istri Min dei o sigli nella deliberazione del Con per avere pubblico e abuso di atti di ufficio, nizzativa dell’ ente locale. giudizio per i reati di falso in atto a erma ogiato conf rinv sono stato è ne i e , ellit dini Scop citta te e danno per l’ente ed i suoi In data 20.7.2012 il presiden grav se pale e ente bria ed il evid Cala con li, gio una Reg ci com della Repubblica di concorso alla falsificazione dei bilan isteriali e dei periti della Procura min i organizttor ità ispe inal i degl crim la iche con tecn tà igui ioni cont gettiva le risultanze delle relaz glimento del Consiglio per scio lo o dop erno Gov dal a inat nom successivo lavoro della commissione oltre i 300 milioni di euro. riore buco di debiti fuori bilancio Catanzaro per la convenzione zata che avrebbe accertato un ulte dalla procura della Repubblica di nzia gara di so avvi un uto ricev 2 ha Lo stesso Scopelliti a febbraio 201 latura Regione-AIOP). per l’ospedalità privata (Patto di legis signora Sarlo Alessandra, alla io nell’ambito della nomina della firmata dalla Regione con l’AIOP uffic di so abu per certifigato inda stato è elliti nte affidato l’incarico di verifica e Successivamente, il presidente Scop della nomina apicale e successivame nze. fine fina al sue bria alle Cala ed ione ente Reg dell’ della ativa re nizz quale è stato creato un setto e danno alla struttura orga grav con tà, otto sani in prod e tro aver rien per di o o del pian che invece è imputat cazione del rispetto degli obiettivi perare un disavanzo ed un debito, recu a gato dele rio, iona funz un di E’ evidente l’incongruenza i ed in diverse circostanze. condotta continuata per diversi ann zzazione dei debiti in varie inquietanti circa la mancata contabili un enorme debito pubblico, con una ali segn pa stam dalla e nde azie dalle accertati. ti nità debi tidia dei quo % ti soltanto il 15 Si rilevano, peraltro, nella Calabria dove peraltro sono stati paga gio è indagato dalla procura Reg i, di ellit 5 Scop ASP te nell’ iden re pres icola dal part aziende e in , nominato intuitu personae ione Reg della tà erazione della giunta Sani delib ento nella artim esso Il direttore generale del Dip ere a proposito del parere espr ond risp non di ltà faco o (!) dal Comune della ittic lso è avva e destinato a mercato della Repubblica di Catanzaro e si acquistare dall’ASP 5 un immobil far di deva sub commissario deci del to ione Reg rven la inte cui su con erazione è stata poi revocata regionale n.375 del 2011 delib Tale . euro di oni mili 7 titi. di Pres uo mut Depositi e di Reggio Calabria, accendendo un o-economici richiesti dalla Cassa l’esistenza dei presupposti giuridic enire al Comune di Reggio preziose perv far di fine solo al a pres Pezzi che ritenne “ di non ravvisare stata e tale decisione della giunta fosse te gestione Scopelliti. Che i media hanno fatto rilevare com di dissesto, provocato dalla preceden ità ambientale’ e mancanione iaraz dich ucendo la ‘persistente incompatibil risorse per scongiurare la add rico inca dall’ esso inistrativo dim è si i Pezz missario non, o non solo, di carattere amm In data 5 ottobre 2012 il sub com a far ritenere pressioni di carattere ce indu che il , dato man il e etar za di “tranquillità” nell’espl zione di della Regione Calabria. lettera che mette in evidenza la situa dell’apparato politico e burocratico in data 24 ottobre 2012 con una ni issio dim le ato ritir ha i Pezz Successivamente il generale onale. etto ai rapporti con la politica regi ario Scopelliti sia arrivato a fare criticità in cui vive in Calabria risp di Cosenza nominato dal commiss era dali ospe nda azie dell’ d.g. il 2 gen. Pezzi. 201 taria bre sani otto in missario per l’emergenza Si assiste all’assurdo che o un provvedimento del sub Com ullat ann re vede per bria Cala Tar ricorso al ’ ha prorogato per altri tre anni il o, rivelando così il fallimento Proprio di recente, il ‘tavolo Massicci o stati raggiunti gli obiettivi di pian sian non che osto upp pres nel Calabria commissariamento della Regione Scopelliti, che sembra essere elliti. dell’azione del Commissario Scop ibilità allo scopo del Commissario tend inat ed tà paci inca dall’ no dipendo E’ evidente che gli scarsi risultati perare il disavanzo in sanità. almente e sostanzialmente per recu proprio la persona meno adatta form TUTTO CIO’ PREMESSO SI INTENDE SAPERE

Governo, laddove i fatti in se nte tutto, funzionario delegato del osta non , anga perm prire il ruolo i ellit Scop te abilmente anche di “titolo” a rico - come sia possibile che il presiden luta carenza di legittimazione, e prob a quelle per asso lare di e simi izion otta cond cond una una in o che io gon considerati lo pon considerato il serio e reale risch sì altre va nte rischio Ma . egue ifico cons spec con ente e il suo aggravamento di carattere straordinario ed altam ibilità di ridurre il debito se non anch poss l’im be ereb port com o, utat cui è indagato/imp aginazione; me debito della sanità le cui conseguenze sono di facile imm a occultato e poi dilatato il già enor di default della Regione Calabria, prim re vede di io risch del e e zion situa a dett di za scen cono a - se il Governo sia la immediata abilizzato per intero; commissario, deputato al fine, con calabrese, a tutt’oggi ancora non cont n indugio, alla nomina di nuovo alcu a senz re, vede prov nda inte - se il Governo non ione. revoca di Scopelliti e la sua sostituz

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 1 di Gazzetta del Sud 14 ottobre 2012

da pagina 16 di CalabriaOra 16 ottobre 2012

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lunedì 15 ottobre 2012

16 ottobre 2012

È' in corso da stamane a Catanzaro, presso il Dipartimento dell' Assessorato Regionale alla Salute, il presidio dei precari delle strutture ospedaliere calabresi, molti dei quali non sono ancora stati confermati. A sostenere la protesta ci sono i consiglieri regionali Carlo Guccione e Ferdinando Aiello e il deputato Franco Laratta. Da stamane sono in corso colloqui con il direttore generale Orlando e gli altri dirigenti del settore. Contatti diretti anche con la struttura del Commissario Scopelliti. In tarda mattinata si è svolta una tesa riunione dei precari che chiedono la riconferma del contratto e l'avvio al lavoro. Laratta, Guccione e Aiello hanno fortemente sostenuto che sono ormai a rischio diverse strutture ospedaliere, tra le quali quelle di Cosenza, Castrovillari, Acri, San Giovanni in Fiore, le quali senza il lavoro dei precari, rischiano la chiusura di interi reparti. Tra i precari ve ne sono molti in servizio da oltre dieci anni. Il Dipartimento ha garantito la massima celerità nel tentativo di risolvere il problema che si trascina da troppi giorni. Entro domani i Direttori delle Asp calabresi saranno sentiti dal Dipartimento regionale. I precari hanno ricevuto il sostegno dei sindacati calabresi presenti al presidio. Laratta, Guccione e Aiello hanno comunicato che resteranno a fianco dei precari ad oltranza a Catanzaro. Gli stessi sono costantemente a contatto con il Direttore Generale Salvatore Orlando, al fine di trovare una soluzione definitiva al precariato delle strutture ospedaliere calabresi: "non bastano più le semplici proroghe , servono soluzioni definitive. Diversamente gli ospedali calabresi rischiano il collasso".

Viaggio nel pianeta sanità

A Catanzaro il presidio dei precari del settore Sanità

da pagina 26 del Quotidiano della Calabria 16 ottobre 2012

da pagina 28 di Gazzetta del Sud 16 ottobre 2012

da pagina 16 di CalabriaOra 16 ottobre 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

Il management dell'AO di Cosenza vada in procura sabato 20 ottobre 2012

Il consigliere regionale Carlo Guccione e il deputato Franco Laratta, alla notizia che la Direzione generale dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza potrebbe richiedere il ricorso all'Autorit Giudiziaria per tutelare il nome dell'Azienda e la tranquillit degli utenti; considerato che entrambi hanno potuto verificare, nel corso di un anno e mezzo di 'sindacato ispettivo' nelle strutture ospedaliere della provincia di Cosenza, ritengono davvero opportuno che il Management procede con una denuncia alla Magistratura. Anzi, speriamo che non sia solo una notizia propagandistica ma che si proceda con le vie legali. Quello che abbiamo visto, sentito e toccato con mano in questi mesi del nostro'viaggio nella sanit calabrese', rappresenta una fotografia reale del disastro in cui si trovano i presidi ospedalieri regionali. Disastro che frutto di gravissimi errori di politica e di gestione sanitaria. Chi ne ha le responsabilit chiaro ed evidente a tutti. Noi abbiamo solo raccontato quello che abbiamo visto. E sar di supporto la pubblicazione nelle prossime settimane, di un corposo e documentato dossier sulla stato della sanit in Calabria. Dossier che sar distribuito ai cittadini affinch possano essere informati. Lo stesso sar trasmesso al Governo e alle Istituzioni competenti. E intanto sul DEA si chiede che questa importante struttura venga al pi presto consegnata ai cittadini. Dell'intera vicenda se ne parler la prossima settimana alla Camera con una interrogazione urgente dell'on Laratta.

da pagina 32 del Quotidiano della Calabria 17 ottobre 2012

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da pagina 26 di CalabriaOra

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4 ottobre 2012

Al Ministro della Salute Sanità calabrese al collasso senza i precari martedì 2 ottobre 2012

Interrogazione urgente dell' on Franco Laratta al ministro della Salute Balduzzi, in merito al rischio collasso per la sanità calabrese per la scadenza dei contratti dei precari.

Camera dei Deputati Atti parlamentari

AZIONE URGENTE

XVI LEGISLATURA - INTERROG

AL SIG. MINISTRO DELLA SALUTE da on. Franco Laratta

INTERROGAZIONE URGENTE

PER SAPERE interinali dell’ Azienda sanioperatori sanitari e dei 41 lavoratori 490 dei ici, med 1135 i dei ratti cont i di concorso, stabilizzati nel 2008/09, Scadano fra pochi giorni ra regionale mette a rischio i vincitori catu avvo dell’ re pare nte rece Un taria di Cosenza. ità nel settore. lavoro dopo circa 10-15 anni di attiv e interrogazioni quali potrebbero perdere il posto di o modo di denunciare con numeros avut amo abbi e com per e, bres cala tà sani proroga dei contratti del personale La situazione assai grave della la fine di dicembre se non ci sarà la entro ente iorm ulter precari si avar aggr di ia parlamentari, risch infatti a tutti noto il fatto che è sui a tempo determinato e interinale. E’ nto assu brese ico cala med tario para o, sani istic ma mier siste il , medico, infer bresi. Senza di loro delle diverse strututure sanitarie cala che si regge il lavoro di interi reparti nziali di assistenza. potrebbe non garantire più i Livelli esse TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE DI SAPERE:

to sopra denunciato; e, alla -se il Governo sia a conoscenza di quan collasso del sistema sanitario calabres ria competenza, al finire di evitare il prop della ti -che cosa intenda fare, nei limi 2000 operatori precari; za. luce della scadenza dei contratti di circa cittadini i Livelli Essenziali di Assisten do sempre più complicato garantire ai ntan dive sta bria Cala in che za scen -se è a cono

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Viaggio nel pianeta sanità 14

Lo scandalo degli ospedali di montagna in Parlamento lunedì 1 ottobre 2012

Con l'arrivo dell'inverno, a rischio decine di migliaia di cittadini di Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria"! Pieno sostegno al sindaco di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi che ha deciso di adire il Tar contro il depotenziamento del locale ospedale. La decisione è stata assunta dal consiglio comunale di Soveria del centro catanzarese e punta all’annullamento delle decisioni assunte dal Commissario per l’attuazione del Piano di rientro, Scopelliti. Sullo stesso piano si sono mossi anche altri ospedali delle aree interne calabresi. Secondo l'on. Laratta, con le decisioni di Scopelliti sono fortemente a rischio i livelli essenziali di assistenza e il diritto alla salute per come sancito dalla Costituzione e dalla leggi dello Stato. Il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli ha sempre garantito le prestazioni sanitarie ai cittadini di un'area che vive in condizioni di profondo disagio nel corso dei mesi invernali. Il suo depotenziamento, anticamera della soppressione vera e propria, comporterà gravi rischi per i cittadini di un'ampia zona, i quali non troveranno un presidio ospedaliero nel tempo massimo di 50/60 minuti. Ma ad essere in forte discussione, sostiene l'on. Laratta, è tutto l'impianto del Piano di Rientro del Presidente Scopelliti, soprattutto nella parte in cui provoca una rottura del diritto alle cure e all'assistenza nelle zone interne e nelle aree di montagna della Calabria. I cosiddetti 'Ospedali di Montagna' di Acri, San Giovanni in Fiore, Soveria Mannelli e Serra San Bruno (previsti dal Piano di Rientro) sono soltanto una presa in giro, perché non garantiscono in alcun modo i livelli essenziali di assistenza, sono stati ridotti a null'altro che a poliambulatori senza alcuna somiglianza con gli ospedali veri e propri. Nel corso dei lunghi e freddi inverni della montagna calabrese, decine di migliaia di cittadini si troveranno senza pronta assistenza, senza punti nascita, senza sale operatorie e senza reparti con i primari. Un rischio grave per ampie fasce della popolazione calabrese che, improvvisamente, faranno un salto indietro di 40 anni!". L'on. Laratta ha affermato che ancora una volta chiamerà in causa il ministro della Salute affinché intervenga sulla gravissime conseguenze del Piano di Rientro adottato in Calabria.


settembre 2012

da pagina 28 di CalabriaOra 29 settembre 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

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da pagina 18 di Gazzetta del Sud 29 settembre 2012

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Viaggio nel pianeta sanità

da pagina 17 del Quotidiano della Calabria 29 settembre 2012

Sanità in provincia di Cosenza situazione critica venerdì 28 settembre 2012

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L’on. Franco Laratta con i consiglieri regionali Carlo Guccione e Ferdinando Aiello si sono recati stamani presso il reparto di ortopedia dell’Annunziata di Cosenza che versa in condizioni critiche ed è ad un passo dalla chiusura. Subito dopo hanno chiesto di essere ricevuti con urgenza dal Prefetto di Cosenza Cannizzaro. Il Prefetto ha incontrato i tre esponenti politici ed è rimasto in colloquio con loro per oltre due ore. Al termine dell’incontro Laratta, Guccione ed Aiello hanno informato di avere dettagliatamente informato il Prefetto circa le condizioni gravissime in cui si trovano gli ospedali della provincia di Cosenza e lo stato di collasso in cui versa l’ospedale Hub di Cosenza, con particolare riferimento alla delicatissimo problema dei precari, che sono da anni impegnati nelle strutture ospedaliere, senza dei quali si rischia l’immediata chiusura di interi reparti. L’on. Laratta ha anche informato che di quanto constatato nella giornata di oggi all’ospedale Annunziata di Cosenza informerà direttamente il ministro della salute Balduzzi.


Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 23 del Quotidiano della Calabria 25 settembre 2012

da pagina 17 di CalabriaOra 25 settembre 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

23 settembre 2012

settembre 2012

da pagina 10 di CalabriaOra 23 settembre 2012

da pagina 8 di Mezzoeuro

22 settembre 2012

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da pagina 25 del Quotidiano della Calabria


martedì 18 settembre 2012

Il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione e il deputato del suo stesso partito, Franco Laratta hanno mantenuto la promessa assunta nei giorni scorsi. Stamattina, infatti, di prima ora, si sono recati entrambi presso la Procura della Repubblica di Rossano e hanno consegnato nelle mani del dott. Leonardo Leone De Castris un esposto-denuncia attraverso cui evidenziano la grave situazione creatasi all’ospedale “Giannettasio” di Rossano “affinchè –si legge nel documento- siano individuate, ravvisate e perseguite le violazioni di legge e le lesioni del diritto costituzionale alla tutela della salute che possono configurare anche fattispecie di penale responsabilità”. Immediatamente dopo, presso la delegazione municipale di Rossano (accanto all’ospedale civile) i due esponenti del Pd hanno tenuto una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il Capogruppo del Pd al Comune di Rossano Carlo Micciullo, il Consigliere comunale del Pd Teodoro Calabrò, il Consigliere provinciale del Pd Giuseppe Ranù e l’Assessore provinciale ai Trasporti Giovanni Forciniti. Nel corso dell’incontro con i giornalisti Guccione e Laratta si sono particolarmente soffermati sulla gravissima carenza di posti-letto e sulla situazione disumana del pronto soccorso del presidio ospedaliero rossanese. “L’assegnazione dei posti-letto per acuti all’ospedale di Rossano –hanno spiegato Guccione e Laratta- è assolutamente inadeguata alle necessità della popolazione residente ed assistita che, secondo i parametri di legge, dovrebbe contare su una dotazione effettiva di 445 posti letto (194 in meno di quelli assegnati dal DPGR 18/2010 che ne prevede 251 e 190 in meno di quelli assegnati dal DPGR 104/2012 che ne prevede 255). Abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura della Repubblica di Rossano dopo aver registrato la totale indifferenza mostrata dagli organi istituzionali di fronte alle ripetute e circostanziate sollecitazioni più volte rivolte da noi al Presidente della Regione ed alla Giunta sia nelle sedi istituzionali preposte che attraverso gli organi di informazione. Un’inerzia colpevole che, peraltro, è diventata omissione ed abuso rispetto alle formali censure rivolte ai preposti al Servizio Sanitario Regionale dal cosiddetto “Tavolo Massicci” e dal “Comitato per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza” i quali, tra le tante criticità del Servizio Sanitario in Calabria, hanno evidenziato che “alcune strutture hanno un numero di posti letto eccessivamente esiguo” nonché “la non corrispondenza tra posti letto individuati nel fabbisogno e quelli assegnati” (con particolare riferimento proprio al comparto Rossano/Corigliano così come “riordinato” con DPGR 104/2012). Ad oggi nessuno degli adempimenti richiesti da questi due importanti organismi nazionali per riportare la situazione alla normalità è stato realizzato, mentre la popolazione assistita continua ad essere esposta ai pericoli derivanti da queste gravissime omissioni”. “Per quanto riguarda il Pronto Soccorso –hanno aggiunto i due democrat- siamo di fronte ad una situazione da terzo mondo. Nonostante l’abnegazione e la straordinaria volontà, il personale sanitario ormai non riesce più ad assicurare la sicurezza delle prestazioni alla cittadinanza e a tutto il territorio della costa ionica e dell’entroterra montano. Mentre Scopelliti e soci si autocelebrano per gli obiettivi raggiunti, in questa struttura sono attivi solo cinque posti-letto occupati da dodici pazienti più i parenti, i locali sono senza ricambio d’aria, i servizi igienici sono impraticabili e il sistema di ventilazione è totalmente inadeguato. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria! In questo ultimo periodo, dopo la dismissione dei due nosocomi di Trebisacce e Cariati, il numero degli utenti provenienti dall’Alto e dal Basso Jonio cosentino è ulteriormente aumentato. Ogni giorno un numero considerevole di persone chiede assistenza alla struttura ospedaliera rossanese. Le conseguenze di tutto ciò sono davanti agli occhi di tutti: caos al pronto soccorso e allo sportello ticket, reparti sovraffollati e personale medico ed infermieristico costretto a turni massacranti per esaudire le richieste dei tantissimi pazienti ricoverati. Una situazione gravissima che ha messo in ginocchio l’intero sistema sanitario locale e che ha indotto gli abitanti di questo territorio, ormai esausti per i numerosi disagi, a chiedere un immediato intervento ai massimi vertici aziendali per riuscire a trovare

Viaggio nel pianeta sanità

Rossano, ospedale: Guccione e Laratta in Procura

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Viaggio nel pianeta sanità

una rapida soluzione all’ingravescente fenomeno. I numerosi appelli lanciati al Commissario Straordinario dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, per l’attivazione di iniziative finalizzate a superare l’emergenza sono, però, caduti nel vuoto. Il personale è allo stremo: con ferie ridotte a 5 giorni in estate, un medico e un infermiere per turno al pronto soccorso. C’è chi, nei giorni scorsi, ha atteso fino a tre giorni su una barella prima di essere ricoverato. I pazienti vengono trattati come “pacchi” e trasferiti a San Giovanni in Fiore (dove però trovano solo un “parcheggio”, essendo anche questo ospedale in fortissimo ridimensionamento, senza più reparto di chirurgia, né primari nei reparti rimasti attivi) o, addirittura, in Puglia. Tutti alla disperata ricerca di un posto, di un medico, di una visita, trasferiti in ambulanze (vecchie, con 400mila-500 mila km) e senza, talvolta, nemmeno un medico a bordo. Nei giorni scorsi si sarebbe addirittura toccato il fondo quando, per mancanza di posti, si è fatto accomodare un paziente anziano nel bagno. Il water è stato adattato a poltrona, visto che nelle stanze del reparto non c’erano più nemmeno posti in piedi. Una situazione veramente drammatica che qualche giorno fa ha indotto persino il medico di turno presso il Pronto Soccorso del “Giannettasio” a chiamare il locale Commissariato di Polizia ed a sporgere formale denuncia presso la Procura delle Repubblica”. “Considerata la drammaticità della situazione e l’inerzia insopportabile e gravemente colpevole dei massimi organi istituzionali calabresi –hanno concluso Guccione e Laratta- riteniamo che tutto ciò meriti un urgente approfondimento di indagini da parte della magistratura, affinchè siano accertate le responsabilità, le omissioni colpevoli e l’inerzia irresponsabile dei vertici istituzionali. Continuare ad andare avanti così è diventato davvero impossibile! In gioco c’è la salute e la sicurezza dei cittadini di un ampio territorio, che si vedono quotidianamente negati i più elementari e fondamentali presidi di assistenza sanitaria e la garanzia costituzionale della tutela del diritto alla salute”. da pagina 38 di Gazzetta del Sud 19 settembre 2012

da pagina 28 di Calabria Ora 19 settembre 2012

da pagina 16 del Quotidiano della Calabria 19 settembre 2012

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da pagina 16 del Giornale di Calabria 19 settembre 2012


18 settembre 2012

settembre 2012

da pagina 34 del Quotidiano della Calabria 18 settembre 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

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da pagina 37 di Gazzetta del Sud

da pagina 14 di Calabria Ora 19 settembre 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

14 settembre 2012

da pagina 32 del Quotidiano della Calabria 14 settembre 2012

da pagina 32 di Calabria Ora 14 settembre 2012

da pagina 34 di Gazzetta del Sud 14 settembre 2012

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settembre 2012

8 settembre 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

8/6

da pagina 23 del Quotidiano della Calabria

da pagina 16 del Corriere della Calabria 6 settembre 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 37 di Gazzetta del Sud 2 settembre 2012

29 agosto 2012

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da pagina 18 di Calabria Ora 29 agosto 2012


26 agosto 2012

Laratta e Guccione: "Nei prossimi giorni ci recheremo alla Procura di Rossano per denunciare quanto visto e sentito. Agli ospedali di Rossano e Corgliano è allarme rosso. Non possiamo più limitarci alla denuncia politica e agli atti di sindacato ispettivo. Non ce lo sentiamo in coscienza, perchè qui si rischia davvero la vita"! Laratta e Guccione toccano con mano, da oltre un anno, cosa stia accadendo alla rete ospedaliera calabrese dopo la chiusura di 17 piccoli ospedali in seguito al Piano di Rientro di Scopelliti. I due esponenti del pd si sono presentati di prima mattina, oggi Domenica, agli ospedali di Rossano e Corigliano, a distanza di due mesi dalla loro precedente visita. Dopo la lunga e dettagliata visita ispettiva, parlano ai giornalisti. L'on Laratta:" Con amarezza diciamo che la situazione non solo non è cambiata, ma è decisamente peggiorata"! Poi Carlo Guccione : "A Corigliano non hanno nemmeno avvertito il bisogno di sostituire quella poltrona del Pronto soccorso, vecchia di almeno 40 anni, rattoppata alla meno peggio, che già la volta scorsa avevamo segnalato tra le cose assurde che avevamo visto nel pronto soccorso. ". E ancora: "gli ospedali spoke di Rossano e Corigliano, sono solo Ospedali virtuali, perchè quello che è previsto nei decreti dell' Asp esiste solo sulla carta. Non c'è niente nella realtà quotidiana, nè i posti letto previsti, nè il personale e tantomeno le attrezzature". L'on Laratta racconta poi di un infermiere costretto a fare tre turni di notte consecutivi! Mentre i medici lavorano senza sosta, al di là di ogni norma e contratto. E ad agosto l'assalto ai pronto soccorso è stato continuo, giorno e notte, e in molti casi si è sfiorata la rissa, hanno chiamato i vigili, hanno rischiato di essere aggrediti anche i medici e gli infermieri di turno!' Laratta e Guccione non usano mezzi termini quando parlano delle condizioni che hanno trovato stamane: " Personale allo stremo: ferie ridotte a 5 giorni in estate. Un medico e un infermiere per turno al Pronto soccorso; A Rossano c'è chi nei giorni scorsi ha atteso fino a tre giorni in una barella del Pronto soccorso prima di essere ricoverato. I pazienti vengono trasferiti, come merce in scatola, fino a San Giovanni in Fiore (dove però trovano solo un 'parcheggio', essendo l'ospedale in fortissimo ridimensionamento, senza più chirurgia nè primari nei reparti rimasti in vita) e addirittura nelle Puglie. Tutti alla disperata ricerca di un posto, di un medico, di una visita, trasferiti in ambulanze (vecchie, con 400mila- 500 mila km!) senza un medico a bordo'. I due esponenti politici raccontano poi che al Pronto soccorso di Rossano: "Nei giorni scorsi hanno dovuto far accomodare un anziano paziente nel bagno! Il water si è adattato a poltrona, visto che nelle stanze del reparto non c'erano più nemmeno posti in piedi", afferma l'on Laratta dicendosi anche 'profondamente disgustato di quanto visto"! A questo punto, Laratta e Guccione hanno deciso di rivolgersi alla Procura per una formale denuncia: "Finora abbiamo utilizzato la strada politica e istituzionale. E' da circa due anni che presentiamo interrogazioni, scriviamo a Scopelliti e ai Ministri competenti, denunciamo il degrado della sanità calabrese con pubbliche conferenze stampa. Ma tutto questo non è servito a niente. IL presidente-Commissario Scopelliti va avanti come un treno impazzito. Distruggendo le rete ospedaliera operante da oltre 30-40 anni, per lasciare un deserto. Ora che temiamo chiaramente che sia rischio la salute, e in alcuni casi anche la vita di chi si rivolge ad un ospedale calabrese, non ci rimane che chiamare la Magistratura affinchè verifichi le responsabilità di tanto drammatico degrado"!

Viaggio nel pianeta sanità

Agli ospedali di Rossano e Corigliano è allarme rosso

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 19 di Gazzetta del Sud 27 agosto 2012

da pagina 9 di Calabria Ora da pagina 24 del Quotidiano della Calabria 27 agosto 2012

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27 agosto 2012


Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 25 del Quotidiano della Calabria 22 agosto 2012

da pagina 32 di Gazzetta del Sud 22agosto 2012

da pagina 12 di Calabria Ora 22 agosto 2012

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Viaggio nel pianeta sanità

20 agosto 2012

Incontro ad Acquappesa con i dipendenti delle Terme Luigiane lunedì 20 agosto 2012

L'on Franco Laratta ha incontrato oggi ad Acquappesa, alcuni dipendenti delle Terme Luigiane. Nei prossimi giorni farà visita agli altri stabilimenti calabresi on Laratta: " La Regione con le sue scelte sciagurate uccide gli stabilimenti termali calabresi. Autentici gioielli del settore turistico-economico calabrese"! La decisione di Scopelliti dello scorso 7 agosto, di tagliare del 30% i budget degli stabilimenti termali per il 2012, porta praticamente alla chiusura anticipata degli stessi. A rischio anche un'eccellenza del settore: le Terme Luigiane di Acquappesa (CS) che potrebbero perdere diverse centinaia di posti di lavoro diretti e indiretti. La consenguenza sarà anche un drastico ridimensionamento dell'economia di tutto il Tirreno cosentino. Il decreto di Scopelliti prevede che il budget per le strutture termali calabresi Sateca Spa Terme Luigiane, Terme di Spezzano Albanese, Terme Sibarite Spa, Terme Caronte Spa, Stabilimento Termale Fonti Sant’Elia e Consorzio Termale Antonimina, dovrà essere calcolato al lordo dei ticket e della quota-ricetta, anzichè al netto del ticket. Questo provocherà la chiusura anticipata degli stabilimenti termali. Mentre saranno a irschio anche i salari ai dipendenti. Il settore delle Terme ha in Calabria un lunga storia e una positiva ricaduta economica in vaste aree della nostra regione. Le sole Terme Luigiane garantiscono cinquecentomila prestazioni termali all’anno, con un fatturato di tre milioni di euro, con 700 posti di lavoro garantiti. Ottime anche le prestazioni e i posti di lavoro garantiti da tutti gli altri stabilimenti calabresi. Mentre ci si aspettava nuovi investimenti a sostegno delle Terme calabresi, si deve registrare una decisione del tutto negativa di Scopelliti, in grado di danneggiare fortemente l'intero settore. Chiediamo pertanto al presidente di rivedere il suo decreto con assoluta urgenza.

da pagina 20 del Quotidiano della Calabria 20 agosto 2012

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da pagina 27 di Calabria Ora 20 agosto 2012


Siamo davvero all'anno zero! lunedì 20 agosto 2012

Di primo mattino il deputato del pd Franco Laratta e il consigliere regionale Pd Carlo Guccione si sono presentati al Pronto soccorso dell' Ospedale di Paola, e subito dopo a quello di Cetraro. Ospedali 'spoke', quindi non ospedaletti di periferia. Una visita alla struttura e ai pronto soccorso, l'incontro con medici e dirigenti, due parole con i pazienti che affollano i corridoi e gli ingressi. Per Laratta e Guccione: "In questi ospedali si è toccato con mano un profondo senso di abbandono e d'impotenza. Qui si sono viste cose che dovrebbero farci vergognare di essere calabresi ed italiani. In entrambi i pronto soccorso il personale non può far fronte ad una media di 120-130 accessi al giorno: mancano medici ed operatori al tal punto che i primari non possono andare in ferie dal 2009! E questa estate turni forzati di tutto il personale per garantire il servizio. Nonostante ciò, di notte è in servizio un solo medico! Manca di tutto, c'è preoccupazione e scoramento negli operatori che si devono assumere responsabilità gravi, a volte decisive per la vita dei pazienti. Ma è difficile assumere decisioni se poi, come a Cetraro, in pieno agosto si guasta la TAC e nessuno la ripara. E ci si chiede sconsolati: ma come si può lavorare ad un pronto soccorso se non c'è la TAC? Ma accade anche che si veda arrivare d'improvviso un'ambulanza che, senza un medico a bordo, trasporta un infartuato: nessun preallarme, nessun avviso. Funziona cosi in un Pronto soccorso in cui due lettighe con 35 anni di vita funzionavano fino a qualche giorno fa ( e sono ancora in bella mostra lungo i corridoi). Le stesse durante il servizio si spaccavano e quasi lasciavano cadere per terra il paziente. Ora c'è una nuova lettiga, una sola, per 120 persone al giorno! A Paola l'assegnazione del codice al paziente che si presenta al pronto soccorso (scelta fondamentale per la vita delle persone e per il funzionamento dell'intero presidio) avviene in uno stretto corridoio all'interno dello stesso pronto soccorso. E qui si trova anche la Guardia medica: tutti insieme in una gran confusione di ruoli, segno di un degrado che non conosce limiti. Paola e Cetraro dovrebbe essere gli ospedali di riferimento dell'intero Tirreno cosentino, dopo la chiusura di altri presidi della zona, e anche quello di San Marco Argentano. Ma dopo la cura di Scopelliti, scopri strutture che non reggono l'urto, che non sono attrezzate per far fronte ad emergenze e anche all'ordinario. Durante la stagione estiva, sul tirreno cosentino gravitano anche 500 mila turisti. Che ovviamente reclamano cura e assistenza. Ma gli annunci e i decreti di Scopelliti sul potenziamento di questi ospedali, sul numero dei posti letto, su nuove attrezzature, cozzano con la realtà dei fatti. E gli ospedali spoke risultano più deboli e più poveri di un anno fa, prima cioè della chiusura di 17 piccoli presidi sanitari. E così il fallimento del Piano di rientro dal deficit si tocca con mano in quest strutture. E diventa il fallimento dell'intera sanità in Calabria'!

Viaggio nel pianeta sanità

Blitz al Pronto Soccorso di Paola e Cetraro

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 20 del Quotidiano della Calabria 20 agosto 2012

da pagina 27 di Calabria Ora 20 agosto 2012

da pagina 32 di Gazzetta del Sud 22agosto 2012

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7 agosto 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

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agosto 2012

da pagina 26 di Gazzetta del Sud

da pagina 10 del Quotidiano della Calabria 7 agosto 2012

da pagina 10 di Calabria Ora 7 agosto 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 11 di Calabria Ora 24 luglio 2012

da pagina 27 di Gazzetta del Sud 24 luglio 2012

da pagina 27 di Gazzetta del Sud 24 luglio 2012

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sabato 21 luglio 2012

Situazione sanitaria calabrese nel caos.Pazienti a rischio. Chiusi i piccoli ospedali, ma i grandi stanno scoppiando. L'on Laratta fa un bilancio del suo viaggio, fatto insieme al consigliere regionale Guccione, negli ospedali calabresi, mettendo in risalto una situazione drammatica che è stata verificata direttamente. L'on Franco Laratta chiama in causa in ministro della Salute, Balduzzi: " Fermi subito, sig.Ministro, lo scempio di Scopelliti. In Calabria la salute non è più garantita a nessuno"! Al termine di un viaggio nella sanità calabrese, durato circa un anno, durante il quale sono stati visitati decine di ospedali piccoli e grandi, il deputato del pd ha scritto al ministro della Salute, presentando un'interrogazione parlamentare urgente.

Viaggio nel pianeta sanità

Chiamato in causa in ministro della Salute. Situazione sanitaria calabrese nel caos

Camera dei Deputati

Atti parlamentari

AZIONE URGENTE

XVI LEGISLATURA - INTERROG

ità

AL SIG. MINISTRO DELLA SAn

INTERROGAZIONE URGENTE

da on. Franco Laratta

PER SAPERE e più grave. A ciò occorre l’assistenza e il diritto alla salute, è sempr da i italiani l’esborso è pari a 30-40 euro. riguar o quand per ria, Calab 100 euro all’anno, mentre in altre region la situazione della circa per vari i tribut e tasse di ento tivamente, di 0,15 e 0,30 punti. pagam rispet il a, rtare misur soppo nella a tti corso in costre osta sono lettera al I cittadini calabresi regionale Irpef per l’anno d’imp ria nel settore della Salute, con una delle aliquote fiscali Irap e Addizionale ciare le condizioni in cui versa la Calab aggiungere un ulteriore incremento Carlo Guccione, ha avuto modo di denun ria, Calab della ale region liere consig condizione Proprio di recente, il di 17 piccoli ospedali ha creato una ogazioni al presidente della Regione. i Essenziali di Assistenza: la chiusura e Ministro delle Salute e una serie di interr fiscale, la Calabria non rispetta i Livell non ha mai provveduto alla riconversion carico ne tesco Regio la è gigan il perch tante anche nonos cura, mo, e di assistenza Al punto in cui ci trovia ini sono smarriti, non trovano punti siano le attività sanitarie che dovranno cittad quali I ria. bene e Calab capisc si della non , centri i Salute divers di confusione e caos in rtiti, sulla carta, in Casa della oriale (CAPT), mentre gli ospedali conve gli obiettivi da raggiungere. rio della in 13 Centri di Assistenza Primaria Territ alcuna direttiva, senza sapere quali siano si sono rafforzate, nel sistema sanita senza sione, confu piena in ono ele che sopravvivono, e in alcuni casi client le e i garantire, per cui si muov sprech gli are e di elimin capac trata dimos è si non ria Calab non Nel contempo, la regione za che provoca gravi disfunzioni e riale ospedaliera e di emergenza-urgen Calabria. o nella ridefinizione della rete territo ritard forte un ed ria debito izione e Persiste, quindi, una grave espos enziale. one, sono state visitate e controllate divers ziali di Assistenza e la continuità assist regionale della Calabria, Carlo Gucci garantisce assolutamente i Livelli Essen dallo scrivente insieme al consigliere anno, un di corso nel fatto ese, Durante il viaggio nella sanità calabr anche come gli ospedali Spoke ed à con enormi punte di inefficienze, ma strutture ospedaliere della Calabria. presenta condizioni di particolare gravit solo disavanzo sanitario, il presidente non dal ro riale Rient territo di rio Piano sanita del a zione sistem per l’attua Si è così potuto verificare come il to nei decreti del Commissario ad acta defini viene che ciò da a divers ben Hub della nostra regione sono cosa dovuto soprattutto alla chiusura di rtare un peso eccessivo, spropositato, Scopelliti. dove i medici fanno miracoli per soppo Castrovillari dove si vive alla za, liano, Cosen di Corig ale no, Osped Rossa dell’ tia, rso di Vibo Valen Condizione molto grave al Pronto socco totale confusione, presso gli Ospedali della sarie. In questi ospedali si neces limiti e ai te li, previs diffici cure assai le tire izioni garan Cond possono essere tanti piccoli ospedali della provincia. il rischio per i pazienti, ai quali non garantire a tutti un livello o ciano dovut be denun i avreb medic che stessi aliere gli e osped mentr le strutture giornata, manca praticamente tutto, ha privato del minimo indispensabile che ale, region ria sanita a politic della tocca veramente con mano il fallimento ente ridimensionati, ridotti ai ni delle aree interne del cosentino, fortem di assistenza di particolare riguardo. nni in Fiore e Acri, due grandi comu comuni di Rogliano, Cariati, Giova i San per di ione gna cupaz monta di preoc la dali gli ‘ospe Grandissima Situazione ai limiti del collasso per a reale garanzia di cure e assistenza. alcun azioni interessate vi sia più è vi popol le non per ssate che intere senza gna ati, i di monta ente ridimension minimi termini, mentre per le popolazion ospedali sono stati smantellati o fortem li Tutto questo non può picco ellati. i smant relativ i ali dove osped o, dagli Lungr ti Argentano, rrivi di pazien Praja a Mare, Trebisacce, San Marco stati potenziati e rafforzati in vista dell’a siano ento riferim di ali osped gli senza che nza. una pur minima certezza e soprattutto l’ospedale Spoke za e la sicurezza delle cure e dell’assiste stabilisce come deve essere organizzato confusione, con gravi rischi per la certez io, il Decreto n. 103 del 05.07.2011 che far altro che portare al caos e alla totale posti-letto per esemp 106 ad o, solo eriam offre consid aliero Se . osped io villari ale di Castro di questo presid si accorge che, ad oggi, la situazione ci Particolarmente grave il caso dell’ Osped ini, cittad dei e sizion dispo a re posti-letto da mette acuti. di Castrovillari ed individua in 223 i ttura neanche no essere considerati posti-letto per ese, in cui non vengono rispettati addiri ry e 15 multidisciplinari che non posso in cui versa la situazione sanitaria calabr acuti, 14 in Day-Hospital e Day Surge toso coma stato dello sione dimen ante che dà la giusta Una situazione assolutamente allarm uazione nell’offerta che realizzano una fortissima spereq Piano di Rientro. la con, criticità, incongruenze di scelte miopi i parametri e gli standards previsti dal enza. Sul territorio non viene garantita da tempo denunciano inascoltate, limiti no assist di -Tirre ziali aritide essen o-Sib livelli i Pollin rano Uil e assicu ina non si Intanto Cgil, Cisl to alla costruzione della rete della medic territori fortemente penalizzati, nei quali rispet interi li con segna ria, rano Calab regist si della non aree e ri, divers eno di sanitaria fra le degli operatori sanita guente incapacità di arrestare il fenom a rischio la sicurezza dei cittadini e conse la mette con si rabili, cura, di intolle diritto sono il ed e zioni ersione tinuità assistenzial di attesa, che per molte presta alizzazione della spesa sanitaria. L’inv un pericoloso allungamento delle liste sentano il più grande ostacolo alla razion alizzaterritoriale. Per il sindaco si registra esi, con i costi che essa produce che rappre , che, lungi dal realizzare una razion calabr scelte i di per e sità guenz neces conse tata le ale, diven ria aziend to all’atto una emigrazione sanita tà di sfuggire ad ogni confronto rispet di offerta sanitaria. a volon sistem tente del persis nto la a, orame attuat peggi mai e atico di tendenza annunciata prodotto un ulteriore dramm zzazione delle professionalità, hanno zione efficace dei costi e una piena valori TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE DI SAPERE: cenza di quanto su esposto; -se il Ministro della Salute sia a conos tito il Livello Essenziale di Assistenza; sivo e insopportabile o i cittadini, ai quali non viene più garan di un esborso economico davvero ecces -se sia a conoscenza dei rischi che corron inefficiente e in piena confusione, a fronte rio sanita lliti, non hanno azzerato il debito un sistema Scope rtare issario soppo a tti Comm dal costre atto sono in esi -se sia a conoscenza che i calabr con il relativo Piano di Rientro messo momento le scelte di politica sanitaria, - se sia a conoscenza come fino a questo sanitario calabrese do in cui versa la sanità in Calabria. una fortissima sperequazione nell’offerta situazione di attuale profondo degra gruenze di scelte miopi che realizzano - che cosa intenda fare per fermare la ciano inascoltate, limiti, criticità, incon denun Sul territorio non viene garantita la contempo enza. da no assist di -Tirre ziali aritide i livelli essen Intanto Cgil, Cisl e Uil Pollino-Sib penalizzati, nei quali non si assicurano ente fortem costruzione della rete della medicina ri alla to territo rispet interi li con segna ria, non si registrano sanitaria fra le diverse aree della Calab dei cittadini e degli operatori sanitari, zza incapacità di arrestare il fenomeno di sicure e la o guent rischi a conse la mette con si intollerabili, tinuità assistenziale ed il diritto di cura, di attesa, che per molte prestazioni sono liste della spesa sanitaria. L’inversione delle to zione amen alizza allung razion loso alla lo perico un grande ostaco territoriale. Per il sindaco si registra essa produce che rappresentano il più che dal realizzare una razionalizzacosti i lungi con esi, che, , calabr scelte i di per e sità le conseguenz una emigrazione sanitaria diventata neces confronto rispetto all’atto aziendale, ogni ad ria. ire sanita sfugg a di tà offert di a volon sistem tente del la persis oramento di tendenza annunciata e mai attuata, prodotto un ulteriore drammatico peggi zzazione delle professionalità, hanno zione efficace dei costi e una piena valori

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

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da pagina 13 di Mezzoeuro

giugno 2012

23 giugno 2012

da pagina 38 di Gazzetta del Sud 23 giugno 2012

da pagina 30 di CalabriaOra 23 giugno 2012

Pronto soccorso di Corigliano

da pagina 35 del Quotidiano della Calabria 23 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 35 di Gazzetta del Sud 20 giugno 2012

da pagina 35 del Quotidiano della Calabria 19 giugno 2012

da pagina 15 di CalabriaOra 19 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

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da pagina 28 del Crotonese 9 giugno 2012

giugno 2012

da pagina 28 del Quotidiano della Calabria 9 giugno 2012

da pagina 33 di Gazzetta del Sud 9 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 30 del Quotidiano della Calabria 3 giugno 2012

da pagina 35 del Quotidiano della Calabria 1 giugno 2012

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 24 di CalabriaOra 29 maggio 2012

da pagina 32 di Gazzetta del Sud

da pagina 30 di CalabriaOra

29 maggio 2012

27 maggio 2012

da pagina 9 di CalabriaOra 11 maggio 2012

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da pagina 3 di Mezzoeuro 5 maggio 2012

Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 21 del Quotidiano della Calabria 1 maggio 2012

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Viaggio nel pianeta sanità

10 aprile 2012

Fondazione Campanella.

Non possiamo penalizzare la sanità che funziona! martedì 10 aprile 2012

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"Vogliamo si giunga al più prestoad una soluzione definitiva e positiva sulla Fondazione Campanella. Non è possibile sacrificare anche la sanità che funziona, sull’altare del Piano di rientro. Se ci sono delle eccezioni da fare la regione Calabriae il Tavolo Massicci ne dovranno prendere atto, non tanto per il gusto di mantenere in piedi le strutture, ma perché qui stiamo parlando di sanità di qualità,della salute dei cittadini e del destino di centinaia di persone che operano in uno dei poli d’eccellenza nel pianeta sanitario meridionale ”. Lo sostiene il parlamentare del Pd Franco Laratta che ieri sulla questione ha avuto un incontrocon il candidato sindaco delcentrosinistra a Catanzaro, Salvatore Scalzo. L'on Laratta haannunciato una interpellanza urgente al governo e al ministero della Salute in particolare,insieme ad altri suoi colleghi parlamentari, affinchè la questione della Fondazione Campanella venga affrontata con particolarissima attenzione dal Governo e dalla Regione Calabria. “Quella finora emersa nella vertenza Campanella sa di approssimazionee scarsissima capacità della nostra regione di trovare unasoluzione positiva. Noi vogliamo salvaguradare un’eccellenza che ha dato sollievo a tanti calabresi ed è stata un freno per l’emigrazione sanitaria. Non si può buttare a mare tutto per soddisfare la burocrazia della carta e dei timbri, né tantomeno per ottemperare a un piano che prevede il rientro economico da un lato ma dall’altro costringe ad ulteriori esborsi verso altre regioni coi malati di cancro che si fanno curare altrove. Ai pazienti calabresi - prosegue Laratta - non interessa se la Campanella sia di diritto privato o di diritto pubblico, interessa esclusivamente se in quel centro fanno una buona sanità. E così è! Se deve essere di diritto privato, così come giustamente auspicano le parti sociali, si faccia di tutto per farla restare tale, in modo da continuare a garantire prestazioni di elevata qualità. Si trovi una soluzione adeguata anche per scongiurare il rischio di licenziamento del personale che - conclude il deputato - negli anni, con impegno e abnegazione ha reso possibile il sogno di una sanità che funziona"!


Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 23 di Gazzetta del Sud 3 aprile 2012

da pagina 21 del Quotidiano della Calabria 1 maggio 2012

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Sui precari Asp di Cosenza, Regione in stato confusionale martedì 3 aprile 2012

"Che i vertici politici della Regione Calabria fossero in piena confusione era dato acclarato da tempo, ma che venissero smentiti anche dai vertici burocratici da loro stessi nominati significa che le denunce dell'opposizione non sono campate in aria ma giuste e puntuali". Lo afferma in una nota il parlamentare del Pd, on. Franco Laratta in riferimento alla stabilizzazione dei 439 precari dell'Asp di Cosenza. Il deputato fa propria "la posizione espressa nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Pd Carlo Guccione che aveva appreso come il dott. Antonino Orlando, Direttore Generale del Dipartimento “Tutela della Salute” della Regione Calabria aveva reso noto, con una lettera del 14.02.2012, che la Giunta regionale, con nota n. 30724 dell’11.12.2008 del Dipartimento alla Salute ha autorizzato l’Asp di Cosenza alla stabilizzazione di una serie di figure professionali di cui alla Deliberazione n. 686/06". Non solo", scrive Laratta. "Il dottor Orlando ha ulteriormente rafforzato le procedure di stabilizzazione, affermando che esistono due note: la n. 6469 dell’11.04.2008 e, una successiva, la n.7309 del 23.04.2008 del Dipartimento “Tutela della Salute” della Regione Calabria, attraverso le quali vengono date direttive precise all’individuazione del personale destinatario delle stabilizzazioni, prevedendo altresì di richiamare in servizio coloro i quali, in servizio alla data dello 01.01.2008 ma cessati per scadenza contrattuale, avrebbero potuto maturare i requisiti normativamente previsti. In sostanza - prosegue Laratta - il dott. Orlando, con la lettera del 14 febbraio scorso ha chiarito definitivamente le ragioni giuridiche e amministrative per le quali va revocata la Delibera n. 777 del 2011 che annullava le stabilizzazioni dei 439 lavoratori precari. Revoca che tuttavia non è ancora stata formalizzata dalla Regione pur essendoci i presupposti tecnici e giuridici messi nero su bianco non dal tribunale amministrativo regionale, né dal Consiglio di Stato, bensì dalla stessa Regione per il tramite del dirigente generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, dott. Antonino Orlando. Ci aspettiamo ora dai vertici della Regione (politica) che ottemperi all'indirizzo dato dalla Regione (amministrativa) e procedano con la revoca dell'atto che cancellava la stabilizzazione di 439 precari che da 15 anni sono al servizio della Sanità calabrese. E' vergognoso - conclude il parlamentare del Pd - che si continui a giocare sulla pelle dei lavoratori basandosi su falsi pregiudizi".

da pagina 11 di CalabriaOra 31 marzo 2012

da pagina 24 del Quotidiano della Calabria 31 marzo 2012


30 marzo 2012

da pagina 27 di Gazzetta del Sud 30 marzo 2012

Viaggio nel pianeta sanità

da pagina 18 di CalabriaOra

No alla chiusura dell'ospedale di Praja a Mare! mercoledì 28 marzo 2012

“Tutti gli appelli dei cittadini di una vasta area, dei sindaci e degli amministratori locali, le interrogazioni parlamentari e regionali, tutto è caduto nel vuoto. Il presidente Scopelliti non si è fermato. L'ospedale di Praia a Mare va chiuso, nonostante il bilancio in attivo, un'utenza vasta in una zona di confine particolarmente delicata, una zona ad altissima densità turistica che d'estate attrae decine di migliaia di persone dalle province vicine e dalle regioni del sud. Nell'imminenza della stagione estiva, chiediamo al Commissario ad acta di sospendere il provvedimento di chiusura, che se attuato porterebbe anche ad una grave crisi nel settore turistico di tutto l'alto tirreno cosentino. A settembre si può tornare a discutere dell'ospedale con maggiore serenità e consapevolezza. Ma ora è necessario sospendere la chiusura”. L’on. Laratta si è rivolto al Ministro della Sanità.

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Viaggio nel pianeta sanità

Basta precariato

Siamo ormai oltre ogni limite! mercoledì 21 marzo 2012

L'on. Franco Laratta è ritornato sul tema dei precari dell' Asp di Cosenza, chiedendo alla regione Calabria di prendere al più presto una decisione che porti alla stabilizzazione dei lavoratori. Condivido le ragioni della protesta dei precari, mentre auspichiamo un rapido intervento del Presidente Scopelliti. Troppo ritardo e troppo disinteresse davanti ad una situazione così grave che rende impossibile la vita dei precari dell'Asp cosentina. da pagina 1 del Quotidiano della Calabria 19 marzo 2012

da pagina 1 del Quotidiano della Calabria 12 marzo 2012

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marzo 2012

Fermiamo lo smantellamento dei piccoli e medi ospedali domenica 11 marzo 2012

On. Franco Laratta (PD): "Sanità e rete ospedaliera in Calabria. Bene il direttore generale Antonio Orlando. Ma ora fermiamo davvero lo smantellamento dei piccoli e medi ospedali. Il sistema sta implodendo.Si rischia di mettere seriamente a rischio la salute dei cittadini e il diritto all'assistenza e alle cure garantito dalla Costituzione"! Lo stiamo dicendo da molto tempo, lo sentiamo ora anche e finalmente a voce forte dal Direttore Generale del Dipartimento Antonio Orlando. Ce lo ha confermato il ‘giro negli ospedali calabresi' che abbiamo effettuato in queste settimane (con il consigliere regionale Guccione), ma ce lo chiedono dal primo momento i sindaci e le popolazioni interessate: il sistema ospedaliero calabrese va rivisto, riorganizzato, riqualificato. Ma non si possono chiudere, ridimensionare e cancellare le strutture sanitarie prima di avere realizzato i nuovi ospedali e riqualificato gli esistenti. Occorrono investimenti prima dei tagli. Lo stiamo dicendo da molti mesi, stiamo ascoltando la rabbia e la disperazione delle popolazioni. Ma finora il presidente Scopelliti è andato avanti per la sua strada come un treno, senza fermarsi a riflettere. La rete ospedaliera calabrese è sotto una pressione fortissima, i pronto soccorso stanno esplodendo in tutti gli ospedali, i medici sono letteralmente assaliti ogni giorno da centinaia di pazienti disperati. Il sistema esploderà se prima delle chiusure e dei tagli non si pensa ad un forte rilancio delle strutture sanitarie, alla riorganizzazione della medicina nel territorio, al coinvolgimento dei medici di famiglia in nuovi compiti e responsabilità. Fermarsi è necessario, 'battere i pugni' sui tavoli ministeriali è d'obbligo. Ma la regione deve fermarsi. E avviare una nuova fase, con maggiore coinvolgimento e ascolto. Prima i nuovi ospedali, la riqualificazione di quelli esistenti, nuovi e consistenti investimenti, poi si può passare alla seconda fase del ridimensionamento. Ma attenzione: i piccoli ospedali svolgono ancora oggi un compito importantissimo. Quelli inutili possono essere trasformati, ma la maggior parte di essi sono ancora fondamentali per la salute e le cure dei cittadini.

Viaggio nel pianeta sanità

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Viaggio nel pianeta sanitĂ

da pagina 10 di CalabriaOra 4 marzo 2012

da pagina 4 del Quotidiano della Calabria 26 marzo 2012

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Urge intervento del Commissario Scopelliti. lunedì 5 marzo 2012

Camera dei Deputati Atti parlamentari

AZIONE URGENTE

XVI LEGISLATURA - INTERROG

ità

AL SIG. MINISTRO DELLA SAn

INTERROGAZIONE URGENTE

Viaggio nel pianeta sanità

Laurignano, salvare la Casa di cure "Madonna della Catena"

da on. Franco Laratta PER SAPERE

ben eri l’anno; 180 dipendenti che lamentano siva extraospedaliera; circa 1000 ricov esten one litazi riabi di posti 16 più LA CASA DI CURA: 135 posti letto, di euro di debiti. 7 mensilità arretrate; circa 18 milioni ). a Laurignano di Dipignano (Cosenza Madonna della Catena srl, con sede cura di Casa pegtà o socie quell e della esser crisi sse di zione logo della crisi dove E’ ormai nota a tutti la gravissima situa 180 dipendenti dell’azienda e, ove l’epi di cura una berando i suoi drammatici effetti sui riconoscono ormai da anni nella casa che bria) Cala a inter Questa situazione sta da tempo river dell’ (ma tina cosen area dell’ glie fami le e ini cittad i giore, colpirà inevitabilmente anche ria, oncologica, ospedaliera presente nel territorio. litazione intensiva neurologica, moto realtà importante nella rete di assistenza è nata 16 anni fa e si occupa di riabi ne, regio ra, alla quale la dalie con ospe nata extra enzio siva conv ta esten La casa di cura, una clinica priva letto, più 16 posti di riabilitazione edie, oncologie, reparti di litativa. Assicura un totale di 135 posti ortop riabi rgie, nza chiru dege neuro lungo e, di e a ologi logic (neur uro-gineco dalieri per acuti della to, pazienti provenienti dai reparti ospe re operato in questi anni al massimo accedono, anche per trasferimento diret ne, e anche da fuori. La struttura ha semp regio vo la ficati tutta di signi one) dato mazi (un riani orio hè territ nonc ione la crescente affermazione sul geriatria, reparti di medicina interna zia di sanità pubblica: ne è dimostraz Agen dall’ i izzat autor et budg dei e ti capienza dei repar i da parte della regione, sia per una per tutti: circa 1000 ricoveri l’anno). un anno, sia per problemi nei pagament oltre Da . ative inistr amm denti delle cliniche oni gesti ate tre – a differenza di altre regioni - i dipen Nel corso di questi anni si sono altern degli stipendi (tra l’altro, in Calabria zione (tra personale eroga denti nell’ i dipen 180 ritard i ti ti, infat inizia sono ento, cattiva gestione aziendale, particolarmente svantaggiati): al mom sono ue dunq e ndio stipe dello zione private non godono della c.d. canalizza arretrate, oltre alla tredicesima. la inistrativi) lamentano ben 7 mensilità società finanziaria (in particolare con medico, paramedico, terapisti ed amm zione debitoria dell’azienda con una situa a grave banc una di dalla a nati scenz nomi , cono a re atori inolt inistr to amm i venu Dal mese di agosto 2011 si è di assemblee dei lavoratori con i nuov paio un in o tà i!); socie debit di della euro ne di ni dazio 18 milio il rischio della liqui Agrileasing di Roma : si parla di circa nda crisi finanziaria, senza sottacere sforzi per salvare la società dalla profo creditrice, sono stati comunicati gli una così importante realtà di loro posto di lavoro, né a disperdere addirittura del fallimento. oltà e determinati a non rinunciare al diffic di sensibilizzare con tutti i a, delle oli clinic apev nella cons ioni loro, mans parte loro I lavoratori, da (praticamente gratis!) a svolgere le do nuan conti to, cerca o hann bria, assistenza sanitaria della Cala i. mezzi a disposizione le autorità local si sono tradotti dalle parole in fatti! diritti promesse ricevute, gli impegni non 21 febbraio, dell’avviso di vendita dei Purtroppo, però, nonostante le tante licazione sui giornali locali, lo scorso pubb itato dalla eserc vate soci aggra li ente attua gli iorm do ulter aven società (pari a 5.104.371 euro), non Anzi, le ragioni di preoccupazione sono capitale deliberato dall’assemblea della di nto aume dell’ ione scriz sotto la d’opzione per loro nuare responsabilmente a svolgere la i relativi diritti d’opzione. ndio, i lavoratori hanno deciso di conti stipe di bili anza agina manc la imm e ente stant nono facilm e he e per la collettività: ma, oltre alle Nonostante queste condizioni drammatic della clinica servizio che credono davvero important un agine ere imm romp di inter crisi di la , re evita zione per situa e ile opera nella clinica, anch o quotidiano, la sempre più diffic della società sulle condizioni di lavor all’orizzonte e i conseguenti timori per conseguenze del dissesto finanziario re più negative che sembrano profilarsi semp ettive prosp le eri), ricov di ro nume del , mesi i ultim negli (con riduzione, ili. o e di no le responsabilità ormai insostenib e difficile trovare occasioni di lavor la sorte di lavoratori e famiglie, rendo resto del Paese, rende particolarment nel che più r anco , quale la rese, calab Tanto più in una realtà, come quella occupazione. TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE DI SAPERE: - - - -

situazione sopraesposta; se il governo sia a conoscenza della di cura Madonna della Catena; Casa la re salva per fare da che cosa inten e il posto di lavoro dei dipendenti; o sicur al re mette onto e discussione con le parti interessat che cosa intenda fare per Calabria, per avviare un tavolo di confr in à i Sanit rtant la impo per ono ario tragg miss ne Com re il ndo migliaia di cittadini che da semp che cosa intenda fare, anche attraverso crisi della Casa di cura che sta colpe alla ione soluz una te amen rapid e al fine di individuar benefici.

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Viaggio nel pianeta sanità

Sui 439 precari dell'Asp di Cosenza: siamo al Medioevo della politica. venerdì 2 marzo 2012

L'assurda Via Crucis dei 439 precari dell'Asp di Cosenza dà la misura dello sfruttamento operato ai danni di centinaia di lavoratori. Una politica cieca e cinica, per mero calcolo decide chi può oltrepassare la soglia verso la libertà e chi invece deve restare nei labirinti del precariato, laddove i diritti sono annullati, la dignità lesa e le professionalità mortificate, come nel caso dei 439 precari dell'Asp cosentina che scontano, probabilmente, la colpa di essere stati stabilizzati da un dirigente generale nominato dal centrosinistra. Un manager che aveva operato una scelta saggia, dettata non soltanto dal cuore, quanto soprattutto dalle leggi vigenti. Dieci, dodici, quindici anni di lavoro precario svolto con diligenza e abnegazione senza nessuna tutela, nessun articolo 18. Arriva finalmente la stabilizzazione, il blasonato posto fisso. Si avvera un sogno inseguito chissà quanto tempo: la sicurezza che garantisce una famiglia, dei figli, un mutuo per l'acquisto della prima casa. Ma ecco spuntare gli avvoltoi della politica. Quanti vivevano e vivono ricattando i precari con improbabili promesse e giri di parole che riempiono il vuoto della politica calabrese. Gente che non sogna ma opera per distruggere quello degli altri, com'è accaduto con l'Asp cosentina, perché Franco Petramala, firmatario della delibera che stabilizzava le centinaia di lavoratrici e lavoratori, era di fede politica opposta agli attuali assetti guidati dal Pdl. Questo è Medioevo. Non è sana politica. Democrazia dell'alternanza non significa disfare come la tela di Penelope tutto ciò che hanno prodotto le precedenti amministrazioni. E questo vale per tutti gli avvicendamenti politici, poiché soprattutto chi lavora non può essere strumento di guerre intestine interne agli apparati politici".

da pagina 4 del Quotidiano della Calabria 26 marzo 2012

da pagina 10 di CalabriaOra 4 marzo 2012

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da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 28 febbraio 2012

lunedì 27 febbraio 2012

da pagina 28 di Gazzetta del Sud 28 febbraio 2012

da pagina 9 di CalabriaOra 28 febbraio 2012

Il deputato Franco Laratta e il consigliere regionale Carlo Guccione (PD) nel loro giro per gli ospedali calabresi hanno fatto tappa, oggi, a Cosenza dove, di prima mattina, hanno visitato il centro operativo per le emergenze del 118, il pronto soccorso e lo stesso ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Sul 118 si è potuto registrare l’enorme mole di lavoro: 25mila interventi nel corso del 2011, 50mila richieste e circa 600mila telefonate. La struttura risponde bene all’emergenza, sebbene si registra un parco automezzi formato da ambulanze ormai vecchie ed eccessivamente sfruttate con all’attivo almeno 200-300mila chilometri. Il 118 cosentino, che garantisce il pronto intervento in circa 10-20 minuti in gran parte della provincia, fa i conti con un sistema informatico per lo più datato ed obsoleto. Grave è la situazione al pronto soccorso di Cosenza, dove si riesce a far fronte ad oltre 300 pazienti al giorno grazie allo spirito di sacrificio e alla grande passione degli operatori medici ed infermieristici, che in una struttura del tutto inadeguata ed insufficiente rispondono con impegno e grandi sacrifici. Il pronto soccorso è il cuore di un sistema sanitario che a Cosenza è stato dichiarato già vecchio negli anni ’70 mentre, la Regione Calabria, dal almeno 20 anni non sa ne come, ne dove, ne quando, costruire una nuova ed efficiente struttura. Laratta e Guccione hanno espresso grande preoccupazione, inoltre, per l’imminente attuazione del “piano di rientro” previsto dal commissario Scopelliti che, dal prossimo mese di marzo, prevede la chiusura o il ridimensionamento di 7 presidi ospedalieri del territorio. Questo provocherà una vera e propria emergenza negli ospedali come quello di Cosenza, che dovranno fare fronte a migliaia di domanda di cure, che si dovrà scongiurare. Annunciato un dossier per il Presidente del Consiglio ed il Ministro della Salute su questi gravissimi rischi che corrono i cittadini calabresi. Previste nei prossimi giorni, dai due esponenti democratici calabresi, nuove tappe negli ospedali della regione, che vivono in un profondo stato di confusione.

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L'ospedale di Cosenza in piena emergenza

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Visita a sorpresa al pronto soccorso di Castrovillari

26 febbraio 2012

sabato 25 febbraio 2012

Un medico per circa cento accessi al giorno, 3 infermieri ed un portantino; stanze attrezzate chiuse, altre in pieno sovraffollamento. Attese di anche 5 ore nella giornata di oggi, 13 ore per un’anziana signora nella giornata di ieri. Questa la situazione che hanno fotografato nel corso della loro visita, il deputato Franco Laratta ed il consigliere regionale Carlo Guccione, durante la prima iniziativa promossa dai due esponenti politici del PD nelle strutture ospedaliere della Calabria. All’uscita del pronto soccorso, hanno dichiarato: “Questi sono i devastanti risultati dei tagli indiscriminati previsti nel ‘piano di rientro’ del presidente Scopelliti. Gli ospedali calabresi sono al collasso, su di essi si scaricano le continue e crescenti domande di sanità che vengono dai territori che si sono visti sopprimere o ridimensionare i piccoli ospedali e gli ospedali di frontiera”. L’on. Laratta, inoltre ha dichiarato “Invitiamo il presidente Scopelliti a fare un giro senza preavviso e senza farsi accompagnare da dirigenti e primari, per rendersi conto di persone della gravissima situazione in cui versa la sanità calabrese ormai priva di risorse, di personale, di attrezzature e di un progetto qualificato di rilancio”.

da pagina 36 di Gazzetta del Sud 26 febbraio 2012

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da pagina 1 di CalabriaOra

da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 26 febbraio 2012


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da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 18 febbraio 2012

da pagina 7 di Mezzoeuro 11 febbraio 2012

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da pagina 14 di CalabriaOra 10 febbraio 2012

da pagina 14 di CalabriaOra 31 gennaio 2012

da pagina 1 del Quotidiano della Calabria 16 gennaio 2012

da pagina 9 di CalabriaOra 16 gennaio 2012

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novembre 2011

Sanità in Calabria. Il fallimento del Piano di Rientro! lunedì 28 novembre 2011

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28 Al convegno di oggi pomeriggio a San Giovanni in Fiore sulla sanità in Calabria, durissimo è stato il giudizio del Pd sulla situazione in Calabria. Durissime le critiche del deputato Franco Laratta, del consigliere regionale Carlo Guccione e di Franco Pacenza esperto del Gruppo Consiliare regionale del Pd. "Scopelliti si è dimostrato del tutto incapace di attuare il Piano di rientro dal deficit. Piano che il Tavolo Massicci ha di fatto considerato fallito, visto che non ha inteso sbloccare l'erogazione delle premialità per la Calabria (e si tratta di centinaia di migliaia di euro!) mentre li ha sbloccati per le altre regioni del sud". Secondo i relatori al convegno: "La Calabria si trova a dover pagare i mutui, a vedersi ridurre sempre più le prestazioni sanitarie eassiste allo smantellamento dei servizi sanitari. Mentre il deficit cresce e l'emigrazione sanitaria verso altre regioni costa sempre di più alla Calabria. Chiaro segno del fallimento del Commissario Scopelliti che a questo punto potrebbe essere a sua volta commissariato dal governo per manifesta incapacità di agire e di applicare il Piano di Rientro!". Il Pd, nel corso del convegno di San Giovanni in Fiore ha duramente contestato Scopelliti sullo smantellamento già in atto dei piccoli ospedali, di quelli di confine e di quelli di montagna: "Ma così avremo cancellato il diritto alla salute in buona parte della Calabria senza aver raggiunto nemmeno uno degli obiettivi del Piano!" Per l'on. Franco Laratta "il presidente commissario Scopelliti non può che prendere atto del fallimento della sua azione, che appare evidente non solo nell'attuazione del Piano di Rientro ma anche in tante scelte contraddittorie e confuse messe in atto nel corso dell'ultimo anno, alcune delle quali palesemente illegittime e fortemente clientelari. Se continua così, il danno alla Calabria sarà ancora più grave!"

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Dieci domande al presidente Scopelliti martedì 18 ottobre 2011

Dopo un'ampia disamina dei problemi della Calabria e dure critiche all'operato del presidente della Regione, sono state poste dall’’on. Laratta, nel corso di una conferenza stampa, a Scopelliti dieci nuove domande. Il futuro della Calabria 1) “Tsunami demografico” per i prossimi anni. Lo rivela lo Svimez. Si prevede uno scenario drammatico per la Calabria, con paesi fantasmi, fuga di decina di migliaia di giovani, crollo della ricchezza prodotta, del lavoro, dello sviluppo civile e sociale. Ma davanti a questi dati, il presidente della Regione, come intende muoversi? Come mai non ha ancora pensato ad un vertice politico-economicoistituzionale per tentante di mettere in piedi un progetto per la Calabria? Turismo 2) Estate 2011, stimato un incremento degli arrivi in Calabria del 3,2% e delle presenze del 2,5%. Il Sit (sistema informativo turistico) della Regione ha comunicato in agosto i dati RELATIVIVI al periodo giugno- agosto 2011. “ Il 2011 fa segnare una tendenza positiva dell’andamento dei flussi turistici. Si stima un incremento degli arrivi del 3,2% e delle presenze del 2,5% con circa 150.000 pernottamenti in più rispetto al 2010”. I dati che danno albergatori ed operatori turistici sono ben altri. E segnano tutti una percentule di presenze piuttosto negative. Puo' dirci il presidente della Regioni qual'è la realtà dei fatti? Com'è stata la stagione turistica estiva in termini di prensenze, di inquinamento del mare, di servizi offerti ai turisti? E, soprattutto, qual'è il piano per la stagione 2012? Lavoro nero 3) Scopelliti e la Commissione regionale presentano a Roma il settimo rapporto sul sommerso in Calabria. La sostanza è che il lavoro nero è in forte discese mentre l'occupazione aumenterebbe. Ma com'è possibile diffondere questi dati quando ci troviamo in piena crisi, che produce solo licenziamenti, mobilità, cassa integrazione. E il lavoro nero, secondo quanto riferisce la CGIL, aumenta in modo "iperbolico" Legge regionale sull'emersione 4) E a proposito di lavoro nero. Che fine ha fatto la proposta di legge regione per il contrasto del lavoro nero e per favorire l'emersione del lavoro e delle impres irregolgari o del tutto sconosciuti? Che cosa ne pensano l'assessore regionale al lavoro e il presidente del consiglio regionale? Quando sarà portate all'approvazione questa proposta di legge, ferma da anni?

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Porto Gioia Tauro 5) Giorni fa, in una conferenza stampa, i sindacati informavamo che, sui finanziamenti al Porto di Gioia


Emergenza Rifiuti 6) Il commissario per l'emergenza rifiuti, Graziano Melandri, minaccia di dimettersi. “Pagare la società Enertech che gestisce la discarica catanzarese di Alli e rischiare di reiterare una condotta ritenuta illecita dalla Procura della Repubblica che lo ha indagato o non pagare ed esporsi ad un'azione ingiuntiva della società'? Questo l'amletico dubbio di Melandri, che ha avanzato l'ipotesi delle dimissioni, ha invocato l'aiuto di ''qualcuno che, nell'interesse della comunità, mi sappia suggerire la risposta giusta''. Ma il tema è quello più generale e drammatico dei rifiuti in tutta la Regione. Cosa intende fare il presidente Scopelliti? Non pensa che la gestione commissariale dei rifiuti debba rapidamente finire? E quali sono le prospettive, quali le proposte per evitare che la Calabria finisca in piena emergenza?

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Tauro, il castello di false promesse e “bugie”, edificato dal governo nazionale e dalla giunta Scopelliti stava drammaticamente crollando. Il governo nazionale a Gioia Tauro poco più di cinque milioni di euro, mentre la vice presidente della Regione, Stasi, ne aveva garantito ben diciotto milioni. Lo stato dell’arte è davvero tragicomico. La dote finanziaria di 5 milioni non è sufficiente a mantenere gli sgravi sulle tasse di ancoraggio. Tutto questo mentre c'è un sottosegretario calabrese all' Economia, Gentile, un sottosegretario- ora promosso viceministro, alle Infrastrutture, Misiti. Chiediamo a Scopelliti se la Regione Calabria possa sopportare che muoia il porto di Gioia Tauro, che si perdano 3000 posti di lavoro (diretti e indotto).

Sanità. Aumento del deficit 7) Appare sempre più evidente il fallimento del Piano di Rientro dal debito. Secondo alcuni dati, nel 2010 il deficit è aumentato di 10 milioni di euro, a causa dell'impennata dell'emigrazione sanitaria . E per il 2011 vi è il forte rischio di un aumento ancora più di forte, fino a 15 milioni di euro, sempre per il costante aumento dei ricoveri ospedalieri nelle strutture di altre regioni italiane da parte di pazienti calabresi. Appare quindi verificato il sospetto che chiudendo i piccoli ospedali aumentasse l'emigrazione sanitaria e quindi il deficit. Il commissario Scopelliti intende continuare con il suo Piano di Rientro, nonostante sia certo che provochi l'aumento del deficit? Ferrovie della Calabria 8) La situazione finanziaria della società FDC è molto grave. Da troppi anni, né il governo né la regione finanziano la società, nonostante impegni e promesse fatte e nonostante un Accordo di Programma sottoscritto. Il governo nazionale, da noi più volte interpellato, se n'è letteralmente lavato le mani, scaricando ogni responsabilità sulla regione, giuridicamente responsabile di FDC. La regione risulta quindi debitrice di 70-80 milioni di euro verso la società. Nelle settimane scorse i dipendi di FDC hanno duramente manifestato, bloccando il servizio. A rischio sono mille dipendenti, mentre il servizio con pullman rischia di finire in mano ai privati, quello con treno diventa sempre più marginale. La Regione Calabria ha un piano, un progetto, per salvare FDC, ma soprattutto per endere più efficace ed economico il servizio dei trasporti pubblici in Calabria? Burocrazia Regionale 9) Il problema dell'efficienza della macchina burocratica-amministrativa regionale è un tema sempre attuale . In campagna elettorale il presidente Scopelliti ha promesso a più riprese e con molta enfasi, la rotazione dei dirigenti regionali che in alcuni casi hanno creato veri e propri centri di potere e nascondono giganteschi conflitti di interesse. Vale ancora quella promessa elettorale del presidente Scopelliti? E' forse migliorata la macchina burocratica regionale nel tanto decantato impegno di rinnovamento e cambiamento sbandierato dal presidente della Regione? Lotta alla ‘ndrangheta 10) Il magistrato Mario Andrigò, ex pm antimafia a Reggio Calabria, ha proprio di recente affermato che ' la politica in Calabria è incapace di reagire alla ndrangheta'. Tenendo conto che gran parte delle istituzioni calabresi sono rette dal centro-destra, qual'è l'azione di contrasto alla ndrangheta messa in atto dalla Regione Calabria e dagli enti locali più importanti della Regione?

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da pagina 19 del Quotidiano della Calabria 19 settembre 2011

da pagina 6 del Domani

19 settembre 2011

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venerdì 17 giugno 2011 La visita di Guccione e Laratta all’ospedale di Rogliano. “Si scoprono tutte le bugie elettorali del presidente Scopelliti. I piccoliospedali chiudono tutti, così come quelli di media grandezza, così come gli ospedali di montagna di Acri, San Giovanni in Fiore e Soveria Mannelli. A vuoto anche le promesse su Rogliano. Molti territorie le aree interne resteranno senza cure e assistenza. Ecco il modello vincente di Scopelliti. Ma la sanità sarà il ‘Vietnam’ per il presidente e per il centro destra in regione. I cittadini hanno paura e reagiranno”.

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In visita all’ospedale di Rogliano

21 febbraio 2011

Centinaia di donne hanno invaso l’ospedale dilunedì San Giovanni in Fiore 21 febbraio 2011 Centinaia di donne hanno invaso l’ospedale di San Giovanni in Fiore nella serata di oggi. Le donne contestano la chiusura già in atto di ostetricia e da oggi anche di ginecologia. Mentre per i mesi prossimi si teme la chiusura di altri reparti. Le donne di San Giovanni in Fiore hanno occupato tutte le aree comuni del presidio. Molte sono rimaste all’ingresso. Hanno annunciato di voler rimanere tutta la notte. In serata sono giunti a sostegno il deputato del PD Franco Laratta e il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il sindacato e diverse associazioni. Il comitato delle donne ha annunciato il blocco totale della città per giovedì prossimo. Dure le accuse al commissario ad actaScopelliti: “Sei venuto a prendere migliaia di voti ed ora sei scappato via. Ma San Giovanni in Fiore ti aspetta e non dimentica”. Il deputato sangiovannese, Franco Laratta: «il piano di rientro dal deficit sanitario è fallito prima della sua stessa approvazione a Roma. É un piano fallimentare, privo di logica, che colpisce i territori, chiude i piccoli ospedali, colpisce le migliori cliniche private. Scopelliti lo ritiri, apra un tavolo di trattative e in un mese possiamo trovare insieme una soluzione con un nuovo piano».

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da pagina 14 di CalabriaOra 4 dicembre 2010

da pagina 14 di CalabriaOra 27 novembre 2010

da pagina 6 di CalabriaOra 16 novembre 2010

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sabato18 settembre 2010

18 settembre 2010

"Scopelliti è senza coraggio, non ha un piano né un progetto per la sanità in Calabria". Lo afferma in una nota il deputato Pd, Franco Laratta. "Scopelliti – aggiunge – fa solo il commissario liquidatore, chiude i piccoli ospedali, non tocca i potentati e il malaffare che si annidano nelle strutture sanitarie e fanno affari, importanti affari. Chiudere i piccoli ospedali è semplice, non necessità nessun particolare impegno. Ma è una vigliaccata politica, che pagheranno le fasce deboli, gli anziani e i deboli che non si possono permettere nemmeno di andare nella città capoluogo a farsi curare. Cosi non ci possiamo stare, non lo possiamo accettare".

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Scopelliti non ha alcun progetto per la sanità

Una vigliaccata chiudere l’ospedale di Cariati venerdì 10 settembre 2010 "Chiudere l'ospedale di Cariati è una 'vigliaccata politica', soprattutto perchè le intese erano altre, perchè lo scorso anno erano state raggiunte intese importanti fra Regione, Asp e Comune in presenza del Prefetto; perchè le prospettive erano state individuate, perchè questa struttura sanitaria ha tutte le potenzialità per una riconversione strategica, non certamente per la sua chiusura". Lo afferma in una nota l'on Franco Laratta del PD. "Decidere oggi che l'ospedale di Cariati va chiuso -spiega Laratta- è stato facile, semplice, senza grandi sforzi per la Regione. Uccidere i più deboli è sempre stato facile, serve anche da esempio e ti fa apparire un gigante. Ma se questo avviene, si tratta di una atto di superbia ed arroganza". da pagina 6 di CalabriaOra 2 settembre 2010

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Carlo Guccione

Franco Laratta

Viaggio nel pianeta sanità Franco Laratta

Carlo Guccione

Candidato al Consiglio Regionale nel 2005, ha ottenuto circa 8.000 voti di preferenza, rimanendo per tre mesi, nel 2010, in Consiglio prima di optare per la Camera. E’ deputato della Repubblica dal 2006. In Calabria si è sempre occupato di temi sociali quali: la sanità, l’immigrazione, il precariato, i trasporti, la questione morale, le condizioni dei carcerati, la corruzione in politica, l’ambiente. Alla Camera è membro della Commissione Trasporti e telecomunicazioni; della Commissione bicamerale per la Semplificazione; già membro della Commissione bicamerale Antimafia.

E’ stato eletto, nella circoscrizione di Cosenza per il Pd, con

La sua attività alla Camera

nazionale del Pd. Dal 2002 al 2006 è stato anche vicepresi-

7.654 preferenze. Nato a Cosenza, il 13 Marzo 1960, è sposato ed ha due figlie. Negli anni Ottanta, ha iniziato l’attività politica nel Movimento giovanile del Pci - la Fgci- di cui è stato segretario provinciale e componente della Direzione nazionale. Nel 1985 è stato eletto consigliere comunale a Cosenza e nel 1993 è stato segretario cittadino del Pds. Segretario provinciale dei Ds nel 2000, dal 2005 al 2007 è stato segretario regionale Ds della Calabria. Nel 2007 è stato eletto nell’Assemblea dente nazionale del Partito Democratico per il Mezzogiorno. In

Primo firmatario

Co-firmatario

disegno di legge

6

164

popolare sottoscritto da oltre 100.000 cittadini per l’inserimento

mozione

-

42

lavorativo di tutti i giovani inoccupati residenti nel Mezzogiorno.

interpellanza

6

36

Alle primarie dell’ottobre 2009, è stato eletto segretario regio-

interrogazione a risposta orale

2

19

nale del Pd in Calabria, ottenendo, con la mozione Bersani, il

interrogazione a risposta scritta

96

47

78,6% dei voti. Tra le sue passioni, gli scacchi ed il cinema.

interrogazione in commissione

tipo di atto

quest’occasione, ha promosso un progetto di legge di iniziativa

11

30

risoluzione in assemblea

-

1

La sua attività in Consiglio Regionale

risoluzione in commissione

-

11

Proposte di Legge presentate come primo firmatario

2

risoluzione conclusiva

-

3

Proposte di Legge presentate come cofirmatario

7

odg in assemblea

15

39

Interrogazioni

49

emendamenti

19

470

Mozioni Risultati

13

Franco Laratta è anche autore di diverse pubblicazioni. Fra le altre: Cronache di fine impero (2012); P. Antonio Pignanelli a 25 anni dalla morte (2011); Miseria e nobiltà. della Politica e della Società (2009); La lunga notte della Calabria (2006); Riflessioni Libere (2004); Il Villaggio svanito (1999); Quando in Sila cade la neve (1994); La villa dei sette piani (1992); Non sparate sul cronista (1990); Biografia di P. Antonio Pignanelli (1987).

www.francolaratta.it

Interpellanze Risultati

www.carloguccione.com

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Comm. resp. L. 515/93 Luigi Oliverio - Stampa Pubblisfera

2ª edizione

Viaggi0 nel

Car lo Guccione

Fr anco Lar atta

pianeta

sanità

«Il piano di rientro è fallito. Non lo diciamo noi ma lo certifica il Tavolo Massicci, che ha prolungato di tre anni la gestione commissariale. Ma ci chiediamo: può chi ha già fal-

lito continuare a gestire la sanità in Calabria? Lo può fare chi è stato sindaco per molti anni di un Comune sciolto per mafia? Scopelliti faccia un passo indietro: affrontiamo insieme il dramma della sanità in Calabria. Tutte le forze politiche e sociali della Calabria si ritrovino per fermare il declino della sanità calabrese».


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