Atlante del consumo di suolo

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Leonardo Setti

le aree con precipitazioni abbondanti dovute a eventi estremi che registra un aumento del 7%. Su questa base di dati convergenti, i climatologi hanno annunciato che la zona intertropicale, caratterizzata da abbondanti precipitazioni, si sta ampliando, spostando le traiettorie delle tempeste tropicali verso i poli. Seppure i modelli matematici siano discordanti - all’incremento della forza degli uragani conseguirà probabilmente una riduzione del numero degli stessi - il 2011 è stata una della stagioni peggiori nella storia dei tornado negli Stati Uniti mentre il 2012 ha registrato per la prima volta una forte tempesta tropicale alle latitudini di New York la cui imprevedibilità ha causato morti e danni nello Stato del New Jersey. In Italia il fenomeno delle “bombe d’acqua” si sta verificando con una periodicità crescente rispetto agli ultimi 40 anni. Nel nostro Paese, la periodicità dei fenomeni climatici ha reso fiducioso l’uomo agricolo trasformato in industriale spingendolo a edificare e bonificare aree solo all’apparenza sicure. Il settore edile ha avuto un ruolo centrale negli ultimi 40 anni come motore dello sviluppo economico tanto che l’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha evidenziato un calo di 250.000 posti di lavoro dall’inizio della crisi del 2008. La spinta edificatrice ha innescato processi di trasformazione del territorio in cui il consumo del suolo ha alterato principalmente le funzioni svolte dal suolo stesso portando ad una progressiva impermeabilizzazione del territorio. La cementificazione selvaggia è stata innescata da un governo del territorio sostanzialmente deregolamentato in cui maggior semplificazione e più spazio al libero mercato hanno rappresentato il motto portante dello sviluppo economico. Paradossalmente si è innescato un effetto boome-

rang in cui lo sviluppo economico ha spinto verso maggiori consumi che hanno causato incremento della permeabilizzazione del suolo e un maggiore consumo di energia. Quest’ultimo è stato, e continua a essere, la prima causa di emissioni di gas serra che, provocando il riscaldamento globale, ha incrementato l’intensità delle precipitazioni le quali, per ricaduta indiretta, stanno allagando proprio i territori più impermeabilizzati. Questo effetto boomerang può però innescare una reazione a catena, allor quando, per adattarci ai cambiamenti climatici, saremo costretti, se non stiamo attenti e non pianifichiamo bene, a incrementare l’impermeabilizzazione del suolo. L’Unione Europea ha individuato i processi di impermeabilizzazione tra le otto principali cause indicate nell’ambito della Soil Thematic Strategy4. IL CONSUMO DI SUOLO NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

Il consumo del suolo è un processo non rinnovabile per cui l’avvenuta impermeabilizzazione dovrà essere governata attraverso scelte oculate di riqualificazione urbana. La produzione di energia da combustibili fossili è un processo non rinnovabile per cui la decarbonizzazione dell’atmosfera dovrà necessariamente tendere all’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia. Le costruzioni sono responsabili di circa il 40% di tutti i consumi nella maggior parte dei Paesi industrializzati e tale

4 – Strategia tematica per la protezione del suolo - COM(2006) 231


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