La medicina preventiva: antinvecchiamento, demenza senile e longevità

Page 1

La medicina preventiva: antinvecchiamento, demenza senile e longevitĂ Dalla riabilitazione termale e fisioneurale alle nuove frontiere della medicina

Obiettivi del connettoma: funzione recettoriale-neurale funzione cardiocerebro-vascolare

www.gruppomontisalutepiu.it


Un network integrato

2

Un network integrato di strutture, servizi e professionisti Il grande obiettivo della riabilitazione e chinesiterapia, oggi, non è solo quello di curare le disfunzioni post-chirurgiche e post-traumatiche, ortopediche e fisiatriche, ma è quello di arrivare a una nuova frontiera delle cure, contro i disturbi della memoria, della mente obnubilata, della parola e della propriocettività . Per arrivare a questo è necessaria una grande organizzazione, fatta di strutture, servizi e professionisti.


A tale scopo il Gruppo Monti Salute Più mette in campo fra le province di Bologna, Ferrara e Venezia un network unico nel suo genere, composto da: 5 complessi termali 12 piscine termali coperte 12 poliambulatori 10 circuit training mirati in palestra 50 fisioterapisti 15 fisiatri e ortopedici un centro di medicina residenziale al Villaggio della Salute Più, integrato da percorsi riabilitativi e chinesiterapici nella natura fra prati, laghi e alberi terapie integrative durante il ciclo riabilitativo: tecar, laser yag, onde d’urto focali, magnetoterapia… cure manu medica: iniezioni di sostanze terapeutiche nell’articolazione, iniezioni di acido jaluronico, manipolazioni vertebrali, low dose medicine… tutte le metodiche riabilitative, da quelle tradizionali (Souchard, Mézièr, McKenzie, rieducazione posturale 3


globale) fino a quelle più innovative come Kabat, tecnica di Schultz, sofronizzazione e alle funzioni recettoriali-neurali (RCR) e cardio-cerebro-vascolari. Grazie a queste varie tecniche si possono curare traumi, fratture, malformazioni, deformazioni, deviazioni, osteodistrofie, patologie radicolari e tutta la gamma di servizi della riabilitazione post-chirurgica e posttraumatica, ma si possono effettuare anche cure mirate antiaging per l’efficienza della memoria, della mente e della propriocettività.

L’importanza del CONNETTOMA La continuità tra patologie articolari e prevenzione delle funzioni mentali contro i processi degenerativi è data da una recente teoria del neuroscienziato Sebastian Seung: il connettoma cerebrale è una mappa delle nostre connessioni neurali, comprendente i neuroni, i neurotrasmettitori e i recettori. Il connettoma di ognuno cambia per tutta la vita, data la grande plasticità del cervello e il suo notevole potenziale di apprendimento. Le esperienze cambiano, dunque, le connessioni tra i neuroni, creando adattamento e apprendimento. 4


Le due funzioni della medicina preventiva

ANTIInvecchiamento, DEMENZA SENILE E LONGEVITà

Come abbiamo precedentemente sottolineato, il Network riabilitativo, termale e fisioneurale va dalla medicina post-chirurgica e post-traumatica fino alle cure non invasive, mentali, cognitive e mnemoniche contro le disfunzioni di una mente obnubilata, memoria smarrita, parola disturbata e della mancanza di controllo della propria corporeità. Per arrivare a questi obiettivi non ci si deve limitare al singolo organo, ma ancora estendere l’analisi alle due funzioni organiche fondamentali: la recettoriale-neurale (RCR) e la cardio-cerebro-vascolare (CCV). La funzione recettoriale-neurale parte dalle catene recettoriali delle capsule articolari, fino ad arrivare a quelle midollari, neuronali e neurotrasmettitoriali. Essa controlla tutta l’attività neuro-scheletrica ed osteo-articolare nelle sue molteplici manifestazioni, ed è responsabile di patologie come le sindromi dolorose del rachide e delle radici nervose, fino alle patologie neurodegenerative e alla demenza senile.

5


La funzione cardio-cerebro-vascolare esercita invece il controllo globale della circolazione sanguigna e linfatica, a partire dalla sua sorgente che è data dal metabolismo, per arrivare al trasporto dei numerosi metaboliti (ossigeno, glucosio, aminoacidi, acidi grassi…) a tutte le cellule. Per questo la sua principale antagonista è l’aterosclerosi, le cui conseguenze – vere e proprie metastasi per come si diffondono nell’organismo – sono rappresentate da vasculopatie periferiche, atero-trombosi, embolie, infarti, ischemie, cardiopatia ischemica, embolia polmonare, ictus cerebrale, ischemia cerebrale… Sono tutte patologie croniche diffuse nella popolazione, fortunatamente non trasmissibili, e oggetto di una Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari promossa dal Ministero della Salute nel 2017. Queste due funzioni sono interdipendenti al punto che non è possibile godere di piena salute senza il possesso di entrambe nella loro integrità. Esaminiamole più dettagliatamente: prima la funzione cardiocerebrale, poi la riattivazione delle catene recettoriali-neurali (RCR).

6


INFARTO e ICTUS: i principali fattori di rischio PER INFARTO CARDIACO

Fumo di sigaretta

Diabete

Obesità

Errori alimentari

Sedentarietà

Situazione di stress e tipo di personalità Aumento nel sangue di: Glicemia Colesterolo Fibrinogeno Proteiva C reattiva Omocisteina Condizioni rilevabili con visite o esami strumentali Fibrillazione atriale Ischemia cardiaca da sforzo Ingrandimento ventricolo sinistro Stenosi della carotide Omocisteina Glicemia Colesterolo Fibrinogeno

PER ICTUS CEREBRALE

Fonte Ministero della Salute

FATTORE DI RISCHIO Ipertensione arteriosa

7


Dalle gambe, al cuore, al cervello: le minacce della salute e della vita Le vasculopatie periferiche, le alterazioni dell’asse cardioencefalico e i deficit cognitivi sono tre affezioni interdipendenti, che condizionano lentamente e negativamente la vita di ognuno di noi senza che nessuno se ne renda pienamente conto. Le alterazioni circolatorie o posturali degli arti inferiori sono spesso la manifestazione e/o la causa di patologie piÚ profonde che riguardano complessivamente il sistema cardio-cerebro-vascolare; a loro volta queste disfunzioni condizionano il volume di sangue (e quindi di nutrienti, metaboliti e ossigeno) fornito al cervello, causando nel tempo un decadimento neuronale e cognitivo. Infatti le disfunzioni vascolari legate ai processi stenotici e alle placche ateromatosiche/aterosclerotiche delle vie carotidee riducono il diametro delle arterie collegate direttamente al cervello, e conseguentemente riducono il flusso sanguigno generando un decadimento della conoscenza, della memoria e un invecchiamento precoce della mente. Senza contare che queste placche, distaccandosi, possono portare a emboli dei vasi cerebrali e ictus. Queste alterazioni degenerative portano alla perdita e morte dei neuroni, generando una vera atrofia e restringimento del cervello, con tutti i disturbi della memoria e il decadimento cognitivo, fino ad arrivare a una mente obnubilata, a disturbi della parola e alla perdita di controllo della postura. Ci sono studiosi che affermano che verso i 60 anni sono piÚ le persone che presentano un cervello atrofico di quelle che ne hanno mantenuto uno in piena salute. 8


Nell’immagine: le carotidi costituiscono la sede più ricorrente di malattie cerebrovascolari di tipo occlusivo. Esse sono responsabili di vari eventi ischemici cerebrali, soprattutto in soggetti anziani. Le placche aterosclerotiche comportano la formazione di trombi, aggregati piastrinici ed emboli, che vengono trasportati verso la periferia, fino a raggiungere i rami terminali del sistema vascolare, con conseguenti pericoli di ischemie e ictus.

Arteria basilare Origine dell’arteria cerebrale media Origine dell’arteria cerebrale anteriore Sifone carotideo Arteria vertebrale (porzione intracranica) Biforcazione dell’arteria carotide comune

Arteria vertebrale (porzione prevertebrale) Arteria succlavia

9


Le nuove frontiere della salute Il metodo RCR Per il Network riabilitativo, termale e fisioneurale il training fisico più innovativo è il metodo RCR (riattivazione delle catene recettoriali-neurali) che attraverso le mobilizzazioni articolari ha l’obiettivo di stimolare le catene delle capsule recettoriali, del midollo osseo, del midollo spinale, dei neuroni e dei neurotrasmettitori. Il metodo RCR rappresenta quindi una delle forme più importanti di chinesiterapia (cioè di training fisico), perché stimola tutte le catene recettoriali a partire dalla periferia del corpo (rappresentata dalle capsule articolari) per arrivare fino al cervello. Si tratta di una ginnastica globale (vedi schema a p. 12), che tutti possono fare in modo segmentale (cioè con applicazione sul segmento corporeo specifico) o total body. Anche il Ministero della Salute ha annoverato gli esercizi posturali propriocettivi tra le cure riabilitative. È importante annotare che i recettori non reagiscono tutti allo stesso modo: un tipo ha una soglia reattiva bassa (15-20 Hz), altri alta; alcuni posseggono una capacità di adattamento lento, altri più veloce… Tenere presente la reattività dei 4 tipi di recettori è fondamentale, così che la velocità delle mobilizzazioni articolari venga adeguata e regolata in rapporto alla reattività specifica.

10


Nella pratica: 1 si deve sempre partire dagli esercizi degli arti inferiori, fino alla coxofemorale, comprese le articolazioni delle dita dei piedi. Tali esercizi, se fatti a dovere, curano anche i dolori lombo-sacrali, e hanno un’azione positiva sul bacino pelvico. 2 si prosegue con gli esercizi degli arti superiori, che hanno un’azione particolare sulla colonna vertebrale cervico-dorsale e quindi sul midollo spinale. 3 importantissimi gli esercizi a livello cervicale e lombosacrale, perché costituiscono la parte più ampia e ricca di tessuto mieloide. Gli esercizi di livello 2 e 3, se fatti bene, curano le cervico-dorsalgie e le lombosciatalgie. 4 su ogni arto è consigliabile fare almeno 3/4 esercizi diversificati; ogni esercizio va fatto 20 volte a livello dell’articolazione: 10 al “rallentatore” e 10 più veloci. 11


SCHEMA: LE REAZIONI A CATENA RECETTORIALI DEL METODO RCR mobilizzazioni attive delle articolazioni (segmentarie o total body) azione esogena: legamenti e tendini

azione endogena: 4 tipi di propriocettori delle capsule articolari

stimolazione del sistema muscolare

stimolazione neurale

tonicitĂ del corpo

postura

controllo del glicogeno

funzione ematopoietica (produzione di sangue, globuli rossi e bianchi, piastrine, cellule staminali)

stimolazione del midollo spinale (neuroni motori, sensitivi, simpatici e parasimpatici) stimolazione dei neuroni e neurotrasmettitori encefalici cervello 12

funzione immunologica (sistema immunitario)

funzione osteogenica (osteociti, osteoblasti, osteoclasti)


MIDOLLO OSSEO PERIOSTIO OSSO SPUGNOSO OSSO COMPATTO LEGAMENTO CAVITÀ ARTICOLARE (contiene il liquido sinoviale) CARTILAGINE MEMBRANA SINOVIALE MEMBRANA FIBROSA

CAPSULA ARTICOLARE

13


Il metodo RCR integrato Per conoscere a fondo il metodo RCR integrato, è necessario approfondire due tematiche: la demenza senile con i suoi sintomi, e le diverse plasticità del cervello. La sindrome della demenza senile Il neurologo Paul Broca ha dimostrato che il cervello raggiunge il suo massimo di vitalità tra i 25 e i 35 anni di vita, mentre il vero inizio del decadimento encefalico si può registrare verso i 45 anni, quando cominciano a ridursi i fattori neutrofici che mantengono la vitalità dei neuroni, il mantenimento delle ramificazioni dendritiche e lo sviluppo delle plasticità sinaptiche. Dopo questa età, e specialmente dopo menopausa e andropausa, i neuroni encefalici cominciano a ridursi di numero; il cervello perde peso; e tendono a manifestarsi i sintomi dell’invecchiamento cerebrale. Lungo il tempo si registrano pertanto: amnesie sempre più numerose; una riduzione della visione cognitiva; una mancanza di lucidità espositiva e di ricchezza terminologica; gestualità legata a tic e movimenti rallentati… 14


Questa sintomatologia rappresenta la sindrome della demenza senile, la cui manifestazione è legata molto alla genetica, ma in quanto legata alla perdita neurale dell’encefalo rappresenta un fatto più o meno inesorabile se non si interviene sulla plasticità del cervello. La plasticità del cervello È dimostrato dalla diagnostica per immagini che il cervello può modificare le funzioni nervose, e che pertanto ci sono vari tipi di plasticità, con conseguente necessità di cure diverse. C’è la plasticità dei neuroni olfattivi, che si rigenerano mentre i rimanenti neuroni sembrano non essere soggetti a una vera neurogenesi. C’è la plasticità delle interconnessioni neurali, che in quanto tale è molto importante, perché può comportare profondi cambiamenti reattivi fra miliardi di neuroni. C’è la plasticità dendritica, capace di catturare i segnali elettrici degli assoni di altri neuroni. 15


C’è la plasticità reattiva, quando i neuroni compensano le funzioni perdute di altri neuroni. C’è infine la plasticità sinaptica, determinata dalle reazioni biochimiche, capaci di generare i neurotrasmettitori e i campi elettromagnetici. In sintesi, noi possiamo cercare di mantenere in forma il nostro cervello il più a lungo possibile, alla condizione che siamo in grado di controllare con cure mirate le funzioni nervose dell’encefalo, secondo l’esigenza e la natura delle sue varie forme di plasticità.

16


La persona che segue una dieta occidentale è una donna di 50 anni, con un regime alimentare di “cibo spazzatura”. Si osserva chiaramente che tale cervello ha registrato una perdita di neuroni, con conseguente atrofia e restringimento encefalico. Nello stesso tempo si vede come i ventricoli siano molto dilatati e l’ippocampo sia come bloccato da liquidi interstiziali. Dieta mediterranea

Dieta occidentale

Fonte: Lisa Mosconi, Nutrire il cervello.

Età similari, cervelli diversi. Nell’immagine: la persona che segue una dieta mediterranea è una donna di 52 anni, che presenta un cervello ideale: infatti esso occupa gran parte dello spazio all’interno del cranio (il nastro bianco che circonda il cervello nell’immagine diagnostica); presenta ventricoli (importantissimi) piccoli e compatti, e un ippocampo, che è il centro della memoria, arrotondato e a stretto contatto con i tessuti circostanti.

17


Le cure preventive antinvecchiamento, demenza senile e longevità Le cure delle interconnessioni neurali sono varie, e vanno applicate in rapporto alla natura della plasticità cerebrale che si vuole rafforzare. Esse sono: 1 Balneoterapia con metodo RCR per stimolare tutti i recettori osteo-articolari secondo le regole precedentemente descritte. È il metodo più importante per stimolare le interconnessioni neurali a livello generale e segmentario. 2 Training fisico termale e fisioneurale per stimolare il sistema muscoloscheletrico, perché una perdita della muscolatura comporta un calo delle vie recettoriali e quindi del rapporto tra il cervello e il corpo. 3 Magnetoterapia total body per stimolare e sinergizzare tutti i recettori del corpo e quindi le catene neurali ed encefaliche. 4 Proteine BDNF, capaci di alimentare le cellule gliali, che sostengono in vita i neuroni. 5 Cure inalatorie RCRO per stimolare con l’idrogeno solforato (H2S) le cellule cerebrali olfattive. Tali cellule sono capaci di rigenerarsi e quindi in grado di stimolare anche i neuroni interconnessi, non soggetti alla neurogenesi. 6 Terapie strumentali. Laser, onde d’urto focali, fotobiostimolazione… Vanno utilizzate a livello delle rime articolari (cioè dove si incontrano le due ossa). 7 Stimolazioni elettromagnetiche sui punti che regolano le varie tipologie della plasticità encefalica.

18

8 Iniezioni periarticolari e mesoterapia a livello delle rime articolari e sui punti focali.


9 Dieta mitocondriale® per mantenere in forma la muscolatura anche in tarda età, perché essa è fondamentale per inviare l’informazione propriocettiva al cervello, che a sua volta risponde con l’autocontrollo della propria corporeità, e per gestire la funzione cardio-cerebro-vascolare. 10 Infine è bene tenere presente quello che è stato scritto precedentemente: le funzioni organiche fondamentali sono due, la recettoriale-neurale (RCR) e la cardio-cerebro-vascolare. Quest’ultima poi deve sempre tenere sotto controllo le cinque forme patologiche del metabolismo: glicemia persistente, sindrome metabolica, insulinoresistenza, pre-diabete, diabete tipo 2 e 3. Conclusione: il connettoma è l’insieme di tutti i circuiti cerebrali percorsi da cariche elettromagnetiche di natura biochimica, e quindi legate anche alla natura della nutrizione. Pertanto tutte le interconnessioni neurali sono un campo di forza vibrazionale formato da onde magnetiche, elettriche, luminose e meccaniche. Solo se si parte da questa base fisica si può arrivare a capire quali cure si possono utilizzare. 19


Ferrara e provincia

Terme San Petronio – Antalgik – Bodi Pronto Intervento Ortopedico Via Irnerio, 12/A - 40126 Bologna (BO) Tel. 051.246534 termesanpetronio@maretermalebolognese.it

Terme dell’AgriturismoVillaggio della Salute Più Via Sillaro, 27 - 40050 Monterenzio (BO) Tel. 051.929791 termedellagriturismo@maretermalebolognese.it

Terme San Luca – Pluricenter Via Agucchi, 4/2 - 40133 Bologna (BO) Tel. 051.382564 termesanluca@maretermalebolognese.it

Poliambulatorio Fisioterapik Via Emilia Levante, 17 F/G - 40139 Bologna (BO) Tel. 051.545355 fisioterapik@circuitodellasalute.it

Terme Felsinee Via di Vagno, 7 - 40133 Bologna (BO) Tel 051.6198484 termefelsinee@maretermalebolognese.it

Poliambulatorio Riva Reno Galleria Ronzani, 7/27 - 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel. 051.592564 rivareno@circuitodellasalute.it

Terme Acquabios Via Garibaldi, 110 - 40061 Minerbio (BO) Tel. 051.876060 termeacquabios@maretermalebolognese.it

Poliambulatorio MultiMed Via dei Fornaciai 29/D - 40129 Bologna (BO) Tel. 051.320862 info@multimedbologna.it

Poliambulatorio Vitalis Via Ravenna, 163 - 44100 Ferrara (FE) Tel. 0532.740833 vitalis@circuitodellasalute.it Poliambulatorio S.Agostino Via E. Facchini, 34 - 44047 Terre del Reno (FE) Tel. 0532.350208 santagostino@circuitodellasalute.it Poliambulatorio di Mesola Via Pomposa, 26 - 44026 Mesola (FE) Tel. 0533.993704 mesola@circuitodellasalute.it

Venezia e provincia Poliambulatorio Antalgik Mestre Via Poerio, 16 - 30171 Venezia-Mestre (VE) Tel. 041.972949 antalgikmestre@circuitodellasalute.it

Informazioni e prenotazioni: tel. 051.4210046 riabilitazione@circuitodellasalute.it

www.grupposalutepiu.it

Questo depliant è un promemoria consegnato brevi manu e non può essere esposto in luogo pubblico. Il presente tariffario annulla e sostituisce il precedente. Le tariffe potrebbero subire variazioni. I.P. Sedi Legali e Amministrative: Ciemme Srl - Via Irnerio 10 - Bologna - P. I. 03835350376 Felsinee Srl - Via Irnerio 10 - Bologna - P. I. 02203870379 Essepienne Srl - Via Irnerio 10 - Bologna - P. I. 03355080379 Tre Effe Srl - Via Irnerio 12/2 - Bologna - P.I. 04045610377

Bologna città metropolitana


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.