Terza Relazione Intermedia

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Senato della Repubblica

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Atti Parlamentari

XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

maggiore impegno sul fronte della prevenzione, attraverso la formazione e l’informazione: ad esempio, la previsione del contratto collettivo nazionale del settore edilizio, che impone ai nuovi assunti 16 ore di formazione obbligatoria prima di entrare in un cantiere, potrebbe essere estesa a tutti i settori lavorativi, perche´ gli infortuni avvengono soprattutto nei primi giorni di lavoro, tra i giovani che per la prima volta si accingono ad un’esperienza lavorativa. I sindacati hanno inoltre sottolineato l’esigenza di dare maggiore risalto, in tutti i luoghi di lavoro, alla figura dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali (RLST), allargando ad altri settori la positiva esperienza maturata nell’edilizia sia per queste figure che per gli enti bilaterali come il Comitato paritetico territoriale (CPT). I sindacati hanno insistito molto anche sul rafforzamento dei controlli ispettivi e del coordinamento tra i vari enti preposti: in particolare hanno segnalato il persistere di ritardi nell’integrazione, a livello provinciale, tra INAIL e ISPESL, nonche´ piu` in generale nel raccordo tra ASL, INPS, INAIL, Ispettorato del lavoro e forze dell’ordine, che non sono tenute a lavorare insieme e spesso non lo fanno, mentre un effettivo coordinamento potrebbe garantire una piu` efficace azione di controllo e superare anche duplicazioni e sovrapposizioni. Una parte dei problemi, sempre secondo le organizzazioni sindacali, deriva anche da un contenzioso tra i diversi enti in ordine alle competenze di ciascuno in materia di vigilanza, sebbene tali competenze siano in realta` chiaramente indicate dalla legge. Occorrerebbe quindi un intervento forte delle istituzioni per mettere ordine nella situazione. Cio` si lega al fatto che in provincia di Avellino vi e` una forte carenza negli organici dei corpi ispettivi e che molti funzionari vengono impiegati in ruoli amministrativi anziche´ ispettivi, il che rende sempre piu` rari i controlli e favorisce l’aumento delle attivita` irregolari. In proposito le organizzazioni sindacali hanno evidenziato una forte contrazione del numero delle ispezioni a livello locale: secondo i dati da loro citati del CLES (il Comitato per l’emersione del lavoro sommerso attivato presso la Direzione provinciale del lavoro), infatti, nel 2010 sono state realizzate 2.018 ispezioni, mentre nel 2011, a tutto il secondo trimestre, ne sono state realizzate 486, con un calo quindi di oltre il 50 per cento. Anche nel settore degli appalti, c’e` bisogno di maggiori risorse umane ed economiche e di una maggiore responsabilizzazione a tutti i livelli per il controllo delle norme sulla sicurezza, dalle strutture amministrative degli enti appaltanti ai sindaci dei vari comuni, dal responsabile della sicurezza al direttore dei lavori che dovrebbero essere piu` presenti nei cantieri. Soprattutto i sindaci, attraverso gli uffici tecnici comunali e la polizia municipale, possono conoscere la situazione di tutti i cantieri aperti nei loro territori e dovrebbero dunque essere spinti ad accrescere le verifiche. Si e` poi lamentato il fatto che non vi siano adeguati controlli da parte di INPS e INAIL ai fini del rilascio del documento unico di regolarita` contributiva (DURC): questo prezioso strumento per il contrasto al lavoro nero, infatti, perde di significato se, nella maggior parte dei


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