Rivista giugno

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Distretto 108Ia1

Vercelli: al Museo Borgogna “caccia al falso” in favore della L.C.I.F.

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Con una full immersion nell’arte i partecipanti all’evento “Un falso al museo”, svoltosi l’8 aprile 2016 nella prestigiosa cornice del Museo Borgogna, hanno trascorso una piacevole e insolita serata all’insegna dell’amicizia, della convivialità e della fruizione di opere d’arte. Il presidente Piero Volpiano ha ringraziato i presenti (fra i quali il D.G. Rino Porini), le istituzioni e le persone che hanno collaborato al progetto: il Museo Borgogna, l’Arcidiocesi di Vercelli e soprattutto Roberto Gianinetti, che per diversi mesi ha lavorato duramente, senza fini di lucro ma per scopi di solidarietà, alla realizzazione dei bassorilievi su carta che sono poi stati esposti nelle due sedi (Museo Borgogna e Chiesa di San vittore) della sua mostra “Soft Machine e Annunciazioni”. L’artista vercellese ha poi spiegato al pubblico il significato del titolo, che, richiamandosi al nome di un gruppo musicale inglese degli anni sessanta da lui molto amato, rimanda alla morbidezza della carta bagnata usata come supporto dell’incisione. L’altro motivo di ispirazione per le sue “tavole tattili” è stato una Annunciazione di Bernardino Lanino custodita al Borgogna. Il momento ludico, che ha poi portato il pubblico all’individuazione di un falso (riproduzione del quadro “I musicanti” di Fernando Botero, dipinto dal pittore Giovanni Ferraris), ha preso l’avvio con la formazione di 4 squadre capitanate ciascuna da un caposquadra (Serenella Ferrara, Marina Federici, Daniele de Luca e Piero Bellardone) e condotte fra le sale del museo dalla conservatrice Cinzia Lacchia e da 3 sue collaboratrici lungo un originale percorso multisensoriale che, attraverso l’ausilio dell’udito, del tatto, dell’olfatto e della vista, ha consentito agli ospiti di ammirare alcuni

quadri e di raccogliere, risolvendo indovinelli e cruciverba, gli indizi utili per individuare il nome del misterioso pittore. Durante la visita guidata Roberto Gianinetti ha mostrato in anteprima i suoi bassorilievi, frutto di una lunga ricerca sperimentale, spiegando la particolare tecnica da lui impiegata che prevede l’uso della sgorbia per creare una matrice in linoleum e l’applicazione di un foglio di carta intriso d’acqua che viene poi pressato con un torchio a mano e asciugato all’aria su una superficie piana. Il procedimento richiede una spiccata manualità e non consente ripensamenti in quanto l’incisore dopo aver scavato il supporto non può più tornare indietro. Il risultato del suo lavoro è sorprendente e di grande suggestione: la superficie è tridimensionale e leggibile su entrambi i lati, e anche un non vedente la può percepire e decifrare. Dopo una raffinata apericena a buffet il lions Alberto Regis Milano, del L.C. Valsesia, ha condotto la fase finale con l’estrazione dei numeri della lotteria e l’assegnazione dei relativi premi (10 cataloghi e 10 rilievografie dell’artista dedicate al Lions). Il “falso d’autore” è stato rivelato solo al termine della serata e, tramite sorteggio fra i componenti della squadra che aveva risolto e consegnato per prima il quiz finale, è andato al nostro socio Piero Bellardone. Il ricavato dell’evento (4.000 euro) è stato interamente devoluto alla L.C.I.F.


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