Linee guida Master Plan

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Presentazione

Il territorio del Parco del Delta del Po risulta molto complesso e altresì soggetto ad una continua azione dell’uomo che ne ha determinato, in parte consistente, il paesaggio. La parte emiliano-romagnola si estende per circa 54.000 ettari e si affaccia lungo 90 chilometri sul Mare Adriatico, racchiudendo nei suoi confini alcune fra le più importanti zone di valore naturalistico d’Europa. Ottimi valori, quindi, per rendere credibile e necessaria l’elaborazione e la redazione di un Master Plan del Parco che ne guidi l’attività di programmazione. Si tratta di uno studio integrato e multidisciplinare, che mette insieme e riconduce per la prima volta a una visione unitaria i molteplici aspetti presenti nell’areale del Parco, lasciando intravedere e delineando in alcuni casi in modo chiaro, sia la necessità della ricostruzione di una rete ecologica, sia l’opportunità di una sua armonizzazione con le attività umane in una prospettiva di sviluppo sostenibile. Un eccellente studio che la Comunità Europea ha sostenuto con i suoi programmi, dimostrando lungimirante attenzione ad una delle sue aree naturalistiche più sensibili. Ne è emerso un compendio di studi mirati coordinato da Giovanni Gabbianelli, Ordinario di Geologia presso l’Università di Bologna, per gli aspetti chimicofisici e idrogeologici, e Remigio Rossi, Ordinario di Ecologia presso l’Università di Ferrara, per i temi della biodiversità. Inoltre, le facoltà di Architettura e di Economia dell’Università di Ferrara hanno curato gli studi di settore storico-economico e le componenti di architettura del paesaggio. Un Comitato Scientifico di alto profilo, presieduto da Giovanni Gabbianelli, e composto da Patrizio Bianchi, Marco Bondesan, Roberto Gambino, Lucilla Previati, Attilio Rinaldi, Remigio Rossi e Jordi Serra y Raventos, ha fornito preziosi indirizzi di approfondimento metodologico, individuandone le prospettive strategiche. Il Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna presenta conseguentemente le Linee Guida del Master Plan, scaturite dall’analisi e dalla ricerca condotte sulla base di dati rilevati con metodi innovativi e scientifici, nella sintesi elaborata da Attilio Rinaldi, Direttore della Struttura Oceanografica Daphne, in collaborazione con Michele Fabbri. Tali Linee rappresentano, altresì, un ulteriore arricchimento delle indicazioni regionali GIZC - Gestione Integrata delle Zone Costiere - e si propongono di costituire un utile strumento di lavoro per tutti coloro che operano sul Delta o che hanno responsabilità territoriali. Le Linee Guida non presuppongono nessun obbligo per gli Enti locali, ma tendono a indicare una strada da seguire per mantenere un certo equilibrio e per evitare rischi di ulteriore degrado o, nei casi più drammatici, di perdita dei tratti caratteristici dello straordinario patrimonio naturale e culturale di cui è dotato il grande “Delta”. Per il Parco rappresentano il punto di riferimento per la propria attività istituzionale e per le azioni che dovranno essere intraprese per la difesa e la valorizzazione delle aree e dei territori tutelati. Qualsiasi livello di programmazione in futuro non potrà non tenere conto delle dinamiche ambientali in continua evoluzione e delle ripercussioni possibili sulle attività umane. La lunga fascia di sviluppo costiero del Parco presenta una grande varietà di ambienti naturali: boschi termofili e igorofili, pinete, zone umide d’acqua dolce e salmastra, saline e dune. Nel corso degli studi realizzati per la compila-

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