Storie intorno al Sile

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Come tutte le città del mondo che legano la loro importanza ad un fiume, anche Treviso non sarebbe com'è senza il suo Sile, che entra da ponente nella città antica, ne segna il limite meridionale e ne determina l'impianto e la forma. Sile e Cagnani (nome antichissimo di incerta etimologia, forse deformazione di "canali") hanno caratterizzato il sito e la storia per lo stretto rapporto che c'è fra l'ambiente e le funzioni della città primitiva: difesa dagli uomini e dagli animali feroci in epoca preistorica; acquedotto e fognatura; causa di clima umido ma anche temperato; base di alimentazione (pesci ma anche molluschi e crostacei); forza motrice per la terraferma e Venezia (energia per mulini, folli da panno, macine da ghiande, opifici, concerie, fornaci); infine, via di navigazione dal centro di Treviso alla laguna, a Venezia e al mare.

Altimetria e idrografia naturali hanno condizionato la storia urbanistica di Treviso. Prima dell'intervento degli uomini era questo un arcipelago di isole in acque limpide e un dislivello di almeno 9 metri fra il punto più alto e il punto più basso della città rendeva vorticoso il fluire del Botteniga e dei Cagnani, frenato nel 1500 dalle chiuse di Fra Giocondo. Sono ancora cinque gli sbarramenti: nel Cagnano orientale, al Ponte di Pietra, a monte e a valle della Pescheria, al ponte Dante; ad ogni sbarramento corrisponde un balzo d'acqua, quattro dei quali con ruote di mulino.

Treviso - Primo insediamento anteriore al 1500 a.C.


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