Vivi Consapevole 37 - Lato rivista

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Felice digiuno! Una terapia facile ed economica che ci permette di ritrovare in breve tempo un ottimo stato di salute

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e pensi che digiunare significhi mangiare per qualche giorno solo frutta e verdura, o adottare per breve tempo una dieta liquida esclusivamente a base di succhi, ti stai sbagliando di grosso. Anche se nell’era delle dispense stracolme, dei frigoriferi sempre pieni, dei carrelli della spesa traboccanti parlare di digiuno sembra una vera e propria eresia, questa pratica ha origini antiche ed è contemplata da millenni in molte tradizioni religiose e spirituali. In epoca moderna, la portata terapeutica del digiuno è stata riscoperta dall’igienismo, una pratica di vita e una corrente di pensiero naturopatica che vede nell’alimentazione lo strumento principale per mantenere e ritrovare un ottimale stato di salute, e nel digiuno la via per liberare il corpo dalle tossine e sconfiggere molte patologie. Secondo l’igienismo, quando si digiuna si innesca un meccanismo autolisi: è come se il corpo, non trovando più energia dal cibo introdotto dall’esterno, iniziasse a “mangiare se stesso” a partire da quei tessuti che non risultano essenziali alla sopravvivenza, ovvero dalle parti intossicate e malate. «Un digiuno, ossia un riposo fisiologico di 3 giorni, lo considero un fai-da-te, e va benissimo per tutti – scrive il noto igienista italiano Valdo Vaccaro. Il digiuno viene definito spesso come tavola operatoria della natura, senza bisturi e senza l’uso di alcun prodotto chimico-farmaceutico, e dunque priva di controindicazioni di sorta. Far sparire in pochi giorni lipomi, miomi e tumori al seno, mediante autolisi o auto-scioglimento,

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senza orribili mutilazioni e senza l’uso di farmaci, è cosa normalissima per l’igienismo, anche se medici e medicalizzati rimangono spesso perplessi, sbalorditi e increduli».

Come si digiuna?

Come accennavamo all’inizio, il digiuno consiste nell’assunzione di sola acqua (per cui niente succhi, estratti e altre cose di questo tipo) per un periodo di tempo che può variare da persona a persona. Perché sia terapeutico, il digiuno dovrebbe coincidere anche con un periodo di riposo da qualsiasi tipo di attività: si può digiunare tranquillamente a letto, in una bella stanza luminosa e arieggiata, approfittare del riposo, dormire, leggere, meditare. Ma tutti possono digiunare? «Una persona sotto peso non può certo digiunare - spiega Sebastiano Magnano, medico chirurgo esperto di digiunoterapia in una bella intervista sul tema rilasciata a il Giornale.it. Anche chi assume farmaci è a rischio, perché i principi attivi sono dosati per funzionare in condizioni normali. Un diabetico in cura con l’insulina finirebbe in coma ipogligemico. Un’aspirina, presa a stomaco vuoto, potrebbe provocare un’ulcera». Il digiuno è una scelta salutare, terapeutica ed etica anche secondo il celebre oncologo Umberto Veronesi che nel suo libro La Dieta del Digiuno (Mondadori), racconta come egli stesso sia solito praticare un giorno di digiuno a settimana, esortando tutti ad

La Redazione

adottare questa buona abitudine, un valido strumento per combattere i rischi della sovralimentazione, la malattia del nostro tempo. Come si interrompe il digiuno? Certamente non buttandosi su un piatto di spaghetti alla carbonara, ma reintroducento il cibo in maniera graduale e leggera: si parte con qualche centrifugato, poi con passati e vellutate di verdura.

I benefici del digiuno

Nel libro Il Digiuno per la Propria Salute (Macro Edizioni), Nicole Boudreau elenca i molti benefici della pratica del digiuno. Fra questi: - la perdita di peso sicura e rapida; - il distacco dal cibo; - l a decongestione e la purificazione dei tessuti; - l ’acquisizione di un migliore tono del tessuto connettivo e di un colorito chiaro; - l a prevenzione dell’invecchiamento prematuro; - u na terapia nel caso di malattie individuate a uno stadio precoce; - u na cura delle malattie metaboliche legate all’alimentazione; - u n mezzo per mantenersi sani in un ambiente sempre più alterato chimicamente; - i l mantenimento della salute fisica e mentale, in particolare durante la menopausa per le donne e dopo la quarantina per gli uomini. «Il digiuno – continua la Boudreau – permette la rigenerazione anche dell’intestino. Dopo aver eliminato


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