Lussino 46

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pagina 28 - Quadrimestre 46 - Dicembre 2014

1918, tutti salvi i tre fratelli Zar di Cristina Zar Un destino fortunato fece sì che da Ragusa, il 20 aprile 1918, Nicolò Giacomo Zar potesse scrivere così alla figlia Ida che gli aveva comunicato il ritorno di Ugo, il mediano dei tre figli maschi, dalla lunga prigionia. Anche gli altri due, Arturo e Nico, furono risparmiati dalla guerra.

PS appena giunta cartolina da Arturo 13/4 “Sto bene”! finalmente ... tuo Vater

Il Wien Kriegsarchiv riporta: Hugo Zar appartenente al L.I.R. n.5, 11 Feldkomp., residente in Dalmazia, Ragusa, nato a Lussinpiccolo, 1884, italiano,come “kriegsgef., IrRagusa, 20/4/1918 kutsk, Rußland”, cioè prigioLiebste Ida! niero di guerra in Siberia. Dalla tua lettera apprendiamo Le scarne notizie rimaste la tua grande gioia per il ritorno a ci dicono che Ugo fu arruolato casa di Ugo e puoi ben immaginarti a Pola nel dicembre del 1914, quanto siamo felici e pieni di gioia per quando, trentenne, era ingeil fatto che egli infine sia ritornato. gnere progettista di cementi Io stavo a scuola e Maria mi ha armati, dipendente della Ast & portato la cartolina proveniente da 1920, Pola. Nicolò Giacomo Zar con i figli Nico a Co. Baugesellschaft con sede a Brest L.; sono volato subito a casa per sinistra e Ugo a destra, in braccio Roberto Zar Vienna, Graz e Trieste. portare alla mamma la bella notizia e Il 3 febbraio 1915 fu catturato dai Russi in un’imbolei travolta dalla grande felicità si è messa a piangere. Abbiascata sul fronte meridionale dei Carpazi, al confine con mo subito telegrafato a Nico, purtroppo troppo tardi, perché l’Ungheria, probabilmente nei pressi del Dukla Pass. DeUgo aveva già lasciato Lemberg e loro due non sono riusciti portato in Siberia, rimase prigioniero a Irkutsk per tre anni. a incontrarsi. Ieri abbiamo ricevuto una lettera espresso da Di questo periodo non restano che poche tracce; un Vienna con un telegramma di Ugo in cui ci comunica che è diario puntualmente annotato con i minimi particolari, anin viaggio verso Graz e Voitsberg e che è stato a far visita a che meteorologici, come Ugo usava fare, sarà sicuramente zio Callisto! [nda: zio Callisto, zio anche nell’originale in esistito, ma non tornò insieme all’autore. tedesco, era Callisto Cosulich, cognato di Nicolò Giacomo Alla firma del trattato di Brest-Litovsk nel 1918, incontrato probabilmente a Vienna]. Il telegramma era del all’inizio di marzo, insieme a decine di migliaia di altri pri12/4. Povere Poste in che stati siamo! Oggi ci è arrivata una gionieri, egli intraprese il lungo ed incerto cammino verso lettera da Veitsberg di cui riceverai copia. casa e riuscì a tornare vivo. Ugo è già tre settimane in patria e fino ad ora non ha Durante la prigionia, nel febbraio 1917, il nonno per incontrato ancora nessuno della famiglia. Fino al 14 neanche procura aveva sposato la nonna, Teresa Müllner, quasi dosua moglie! E dopo 3 anni di prigionia riceverà solo 4 settidici anni più giovane, conosciuta a Pola. mane di ferie! Come si può pensare che una persona che ha Ebbero casa dapprima a Pola, dove nacque nostro sopportato tanto possa essere in condizione di fare qualcosa? papà Roberto nel 1919, poi a Monfalcone dove nel Io credo che sarà difficile. Quando lo potremo vedere non so, 1922 nacque Ernesto ed infine a Trieste dove nacque spero solo che sia presto. Carla nel 1926. Nico ci ha raccontato una storia molto spiacevole e cioè Il nonno Ugo non usava soffermarsi a raccontare delche la sua Divisione è destinata in Albania! Un luogo in cui è la guerra e della prigionia. Quando però qualcuno si lagnadifficile rimanere sani a lungo, così altre preoccupazioni e semva per freddo o fame, le lamentele venivano messe a tacere pre a causa di questa maledetta guerra! senza tante storie. Da Arturo, come al solito, nessun segno di vita, anche se Così come, senza tante storie, lui stesso, tornato libeè già da tre settimane di nuovo im Feld! Neanche il tempo per ro e recuperate le forze, tornò con entusiasmo ai suoi prospedire una cartolina “son vivo”!