Quadrimestre 45 - pagina 27
Disegni e cartoline di Elsa Bragato di Livia Martinoli Santini Elsa Bragato e mio padre Giuseppe (Bepi) Martinoli furono entrambi molto legati all’isola di Lussino. Avevano circa la stessa età, dato che Elsa era nata l’8 novembre 1908, Bepi il 12 marzo del 1911. Insegnarono poi nel medesimo periodo al glorioso Istituto Nautico di Lussinpiccolo, dove Elsa fu professoressa di inglese dal 1943 al 1945, mentre Bepi insegnò fisica e chimica dal 1943 al 1944. Il destino fu crudele per tutti e due, poiché entrambi, a causa degli avvenimenti della seconda guerra mondiale, dovettero lasciare l’amata Lussino e affrontare il triste esilio. Elsa infatti, dopo aver subito varie vessazioni, tra cui l’arresto alla fine del 1945, andò profuga a Trieste, dove visse fino al 13 dicembre 2004. Scrisse vari libri e articoli ricordando nel suo stile scorrevole e chiaro vita, aneddoti e personaggi di Lussino, aggiungendo illustrazioni di fiori e di profili dell’isola. Elsa infatti dipingeva molto bene ed era stata anche insegnante di disegno a Lussino, dove ebbe come allievi anche i compianti Eugenio Martinoli e sua moglie Elena (Elly) Niccoli. Bepi invece lasciò per sempre la sua Lussino dopo una pericolosa “fuga” in barca la notte del 28 maggio 1945. Una volta in Italia, mantenendo vivi i contatti con gli esuli giuliani e dalmati, riprese la sua vita universitaria come professore di botanica a Cagliari, a Pisa e poi a Roma, dove morì il 13 marzo 1970. In occasione del matrimonio di Bepi avvenuto Elsa BRAGATO, disegno acquerellato il 4 gennaio 1947 dell’isola di Lussino, 1947. a Trieste con Luigia (Luisella) Budini, di famiglia lussingrandese, Elsa donò per le nozze un suo disegno acquerellato con la rappresentazione dell’isola stilizzata di Lussino. L’opera, arricchita da varie raffigurazioni come fiori, agavi, vele, gabbiani e chiese (da notare l’Annunziata di Cigale, il Duomo di Lussinpiccolo e di Lussingrande), venne incorniciata a perenne ricordo di un’antica amicizia e di un luogo avito ormai perso. Scarsa però fu la loro corrispondenza: di questa restano solo due cartoline inviate da Elsa da Lussino a Bepi a
Cagliari. In una, senza data, Elsa scrisse tra l’altro: La mia pittura bene grazie. Dipingo leggo dormo e faccio dolci. Gli zii mi desiderano ma né Lussino né la Bricina hanno rotelle e io non li abbandono, perché la vita primitiva che godo qui non la troverò altrove. L’altra fu inviata nel 1947: Caro Bepi, lei si sposa, ha prole e sarà forse nonno che io sarò ancora qui. Non ho risposto alla sua penultima cartolina sempre pensando che lo avrei fatto quando sarei arrivata di là. Dipingo sempre, perché tra l’altro questo è il mio mestiere ma è molto più simpatico quello fittizio di venditrice di strazzarie. Ho però un difetto: vendute le mie mi punge vaghezza di comperar quelle degli altri. Nel 1965 invece Elsa inviò da Trieste a Roma un bel biglietto con gli auguri di Natale e di Buon Anno. Sul retro della stampa della Natività, dove è aggiunto a penna Buon Natale e Anno Nuovo, la pittrice disegnò nel suo inconfondibile stile uno dei suoi amati gatti alla finestra, completando la frase augurano Elsa e Malin.
Elsa BRAGATO a Giuseppe MARTINOLI, cartolina, 1947 (ritaglio). Elsa BRAGATO a Giuseppe MARTINOLI, biglietto di auguri con disegno di gatto, 1965.a FONTI: Alfeo MARTINOLI, Al Tecnico-nautico a Lussinpiccolo: insegnanti negli anni miei, “L’arena di Pola”, 4 aprile 1998; 2005: ristampa in un unico volume delle due pubblicazioni: 1855-1905 nel cinquantesimo anniversario dell’istituzione della I.R. Scuola Nautica di Lussinpiccolo e 1855-1955 nel centenario dell’Istituto Nautico di Lussinpiccolo, Trieste, Comunità di Lussinpiccolo, 2005, p. 137; Rita CRAMER GIOVANNINI, A Elsa Bragato: per sempre nella ‘nostra’ Lussin, “Foglio di Lussino”, 25 (2007), pp. 13-14; Elsa BRAGATO, Una volta, a Lussin... : gli scritti di Elsa Bragato, Trieste, Comunità di Lussinpiccolo, 2007.