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Borsa di Studio Giuseppe Favrini Sta ormai per concludersi la quarta edizione della Borsa di Studio dedicata a Giuseppe Favrini, il cofondatore più attivo e anima della Comunità di Lussinpiccolo fino alla sua scomparsa avvenuta il 2 dicembre 2005. Il suo ricordo rivive in ogni nostro incontro anche grazie al premio biennale che viene assegnato a studenti universitari, discendenti di esuli che abbiano conseguito la laurea triennale con ottima votazione e siano iscritti al biennio di specializzazione. Giuliana Tumia e Andrea Tamaro, attuali assegnatari, stanno per completare il loro ciclo di studi e riceveranno la quarta e ultima tranche della Borsa di studio il 16 novembre a Trieste, durante il nostro convegno per festeggiare il patrono San Martino. Ci aggiornano sui loro risultati accademici: Andrea Tamaro Con la sessione di luglio ho concluso gli esami previsti nel piano di studi e ho cominciato immediatamente uno stage nello Studio Attuariale Visintin & Associati di via San Lazzaro 2, a Trieste. In questi giorni sto ancora svolgendo lo stage che si concluderà alla fine del mese di ottobre e parallelamente sto scrivendo la tesi che è nelle fasi conclusive. La tesi è in ambito attuariale/finanziario in cui sviluppo un software personalizzato per la previsione di grandezze economiche ai fini della gestione di portafogli di imprese di assicurazione. La media finale dei voti è 29, parto quindi da un voto di laurea di 106, oltre ai quali devono essere assegnati i punti per la tesi che vanno da 1 a 8. Quindi...speriamo bene!! Giuliana Tumia Ho terminato tutti gli esami a fine maggio e nel prossimo trimestre sarò impegnata a seguire un progetto culturaleteatrale sull’umiliazione di genere ideato dalla regista e attrice Marcela Serli, con lo scopo di sviscerare la tematica attraverso laboratori e incontri con associazioni femminili del territorio. Il percorso si completerà il 4 dicembre con la rappresentazione “Dell’umiliazione e della vendetta” presso il Teatro Stabile La Contrada, spettacolo che sarà frutto di un iter drammaturgico e formativo sull’argomento. Questo progetto sarà oggetto e spunto per la mia tesi che discuterò nella sessione di febbraio 2014. Nel frattempo ho proseguito l’impegno teatrale con la compagnia Tét con cui concorrerò per il premio Mascherini in quel di Azzano Decimo, venerdì 18 ottobre. Inoltre ho modo di coniugare la mia passione per il teatro e per la scrittura anche nella gestione del blog “La casa dello spettatore triestino”, fondato con il mio amico e socio Omar

Scala, che mi vedrà impegnata a recensire gli spettacoli della prossima stagione teatrale cittadina. In precedenza venerdì 12 aprile 2013 al teatro Silvio Pellico di Trieste la compagnia teatrale Tét (Teatro Ètoile Trieste) ha portato in scena lo spettacolo “Ambasciator non porta pena”, commedia liberamente ispirata a “Don’t drink the water” di Woody Allen. La compagnia Tét, tra i cui fondatori ci sono io Giuliana Tumia, covincitrice della borsa di studio Giuseppe Favrini, è composta da 10 studenti universitari che da sempre coltivano la passione per il teatro con entusiasmo e impegno. Le nostre strade si unirono 4 anni fa quando Ètoile, centro teatrale europeo di Reggio Emilia, decise di farne un dipartimento distaccato e di avviare un processo di formazione teatrale, seguendoci nella realizzazione di spettacoli ed eventi. “Ambasciator non porta pena” è il nostro quarto lavoro assieme, una commedia che marcia su un ritmo incalzante e brioso, sulla caratterizzazione dei singoli personaggi e su un’energia che rivela l’affiatamento consolidato del gruppo e la profonda passione e serietà con cui si dedica al teatro. La vicenda racconta la spassosa avventura degli Hollander, bizzarra famiglia statunitense, in vacanza in un paesino presso la cortina di ferro. Il simpatico trio piomba nell’ambasciata americana, inseguito dalla polizia sovietica. Ad accoglierlo c’è l’inesperto Axel Magee che fa le veci della madre ambasciatrice temporaneamente assente. Magee si trova a dover fronteggiare un vero e proprio caso diplomatico: tra le stranezze esilaranti della famiglia americana, gli equivoci creati dallo sprovveduto Axel e i tentativi di fuga, gli Hollander alla fine riusciranno a scappare? Tra colpi di scena e divertenti gag, ci sono tutti gli ingredienti per non farsi scappare uno spettacolo tutto da ridere! La prossima rappresentazione si terrà venerdì 18 ottobre alle ore 21 al teatro G. Mascherini di Azzano Decimo all’interno del IV festival itinerante del teatro amatoriale, manifestazione in cui concorreremo per l’assegnazione del premio Mascherini.

Giuliana Tumia sulla scena di “Ambasciator non porta pena”