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Lettere
Giuliano Premus – Blauvelt -U.S.A., 7 maggio 2013
Mi sono piaciuti molto i sei volumi “Ricordando Lussino” che ho comperato due anni fa. Anche molti miei compaesani li hanno letti con grande amore. Anch’io quando sfoglio le pagine mi sembra di essere a Chiusi. Nel V volume a pag. 81 c’è una foto di giovani in barca, uno di questi si chiama Premus. Mi farebbe piacere sapere chi sia e se per caso è mio parente. Ho ricevuto anche il calendario, l’ho mostrato a mio fratello che l’ha voluto soprattutto per la foto di Studienci. Tante grazie.
Nadia Delise – Australia, 2 febbraio 2013
Con molto piacere ho ricevuto l’ultimo Foglio e il calendario. Desidero ringraziarvi tanto per la vostra dedizione e redazione di tanti eventi. Quando li leggo mi prende una forte nostalgia della nostra bella isola di Lussino dove sono nata. Purtroppo sono passati ormai 50 anni da quando l’abbiamo lasciata. In questo periodo siamo tornati tre volte, io, mio marito e la figlia più giovane, ma ormai è difficile affrontare quel lungo viaggio. A noi rimangono i nostri ricordi di gioventù, belli prima e brutti dopo, quando la guerra ci ha sparpagliato nel mondo. Leggendo il Foglio trovo diverse persone che ho conosciuto e che devono avere circa la mia età, io sono nata nel 1935. Abbiamo frequentato assieme la scuola elementare e abbiamo giocato tra la strada nuova e la vecchia, davanti la Dumiza del pane, a palla pallina, magari “de straza” e poi a S. Martino e a Prico si faceva il bagno e ...quanti piombini! Che bei ricordi!
Nadia Castellan dal Canada
Così scrive la Signora Nadia Castellan alla sua amica Tinzetta: correggi se ho fatto degli sbagli, ma non cambiare niente. Questa era la vita, è bello ricordare anche le cose semplici, a me ogni piccolezza dà gioia e ringrazio per tutto quello che ho, ti ricordo e ti voglio bene perché anche tu sei così. Riguardo a quello che ho scritto di Marchetto (visionario), non so se è la parola giusta, ma lui era così perché prevedeva tante cose e noi lo ascoltavamo e dicevamo: “ Ma cosa questo parla…” invece tutto si avverò! CROCIATA (Clanaz) Un circolo rotondo con cinque strade che portano in diverse direzioni; quella verso Calvario era la mia, dove sono cresciuta. Lì ci conoscevamo tutti. In Crociata la Matietta con l’osteria, i Smareglia, la Iva con la mamma, i Scrivanich, la Fermina con la sorella Nina, la Orsolina, noi Vidulich con “Spaccio vini”, i Castellan, la Stuparich, la vecchietta sarta che girava i colletti delle camicie per uomini e il Marchetto Martinolich detto da noi el “Marchetto della Zelinda” perché sua mamma si chiamava Zelinda. Di presenza un po’ strana, coi suoi capelli e barba lunghi e il famoso cappello nero. Da lui si andava come andar dall’avvocato, pronto sempre per risolvere questioni legali per chi non sapeva scrivere, senza prender soldi. Leggeva sempre e alla sera se lo sentiva ad alta voce leggere i versi della Divina Commedia. Con quel suo sguardo intenso e voce profonda, fu da noi nella nostra semplice cucina che prognosticò il futuro. Marco disse: “Finita la guerra, la maggioranza della nostra gente se ne andrà e le nostre case verranno nazionalizzate e altra gente di altra nazionalità popolerà Lussino”. Cosa che si avverò! In un esodo brutto tanti se ne sono andati e si sono sistemati bene, ma tanti sono rimasti delusi. Marchetto era un visionario, una persona semplice, ma per noi del vicinato era come di famiglia e io lo ricordo sempre. Ogni volta che ritorno a Lussino vado a vedere la mia casa e il mio Clanaz e ricordo le serate passate fuori di casa, al fresco seduti sui scagneletti o sui scalini ad ascoltar i canti che provenivano dalla Crociata: Antonio Vidulich, Gianni Vidulich, Simeto, Ivo postier… che voci! Ora non c’è più nessuno. CLANAZ DORME... che tristezza, che tristezza!
Annette Corbin, figlia di Riri Gellussich Radoslovich, 28 maggio 2013
La mamma ed io siamo finalmente tornate a casa negli Stati Uniti. Prima di tutto, volevo dire quanto a mia madre e a me è piaciuto essere con il gruppo di Lussinpiccolo a Peschiera. L’incontro ha permesso a mia madre di vedere molti volti noti che non vedeva da quando ha lasciato Lussino alla fine del 1950. Il viaggio di mia madre a Mali Losinj è stato piacevole. Ha lasciato Trieste il lunedì mattina ed è arrivata tranquillamente a Lussino il lunedì sera. Sull’isola ha trascorso del tempo con i suoi amici e i parenti e, nel viaggio di ritorno, a Zagabria ha incontrato altri cugini. Tutto sommato, è stata una bellissima vacanza di tre settimane con tante belle tappe in Italia e in Croazia. Mia madre è ora seduta accanto a me mentre scrivo questa e-mail e sto cercando di convincerla che lei può imparare ad utilizzare un PC Apple. Con un po’ di fortuna, lei avrà a breve la sua casella di posta elettronica! È stato un piacere per me conoscervi e ora capisco perché mamma ama essere con questo gruppo di persone molto speciali. Il vostro amore per l’isola di Lussino e la sua storia ricca e vasta è così evidente. Il vostro lavoro unisce davvero tutti i Lussignani sparsi nel mondo. Il volontariato non è un lavoro facile. Voglio solo dire grazie per tutto quello che fate per mia madre e tutta la nostra famiglia.