Lussino33

Page 16

pagina 16 - Quadrimestre 33

Il nostro viaggio a Lussino

I magnifici 14 più 1 di Marì Rode

Sembrava difficile in un primo tempo la realizzazione della proposta, apparsa sull’ultimo Foglio “Lussino”, e invece il giorno 9 giugno siamo partiti da Trieste in gita culturale alla nostra isola natia. Salita sul pulmino, mi sono guardata attorno: c’era la Licia dei Gloria e della Noretta Strukel; la Bianca Maria Suttora degli Straulino col marito Tonin Peinkhofer; il Paolo Giovannini degli Ivancich, pronipote della mae­ stra Giuseppina, con la moglie Rita, colonna portante della nostra Comunità; poi io e mia sorella Delia, arrivate da Venezia; la Loretta Piccini Mazzaroli dei Iovanizza; la Noretta Cosulich Rossetti della Saturnia e Vulcania; la Paoletta Vidoli Ratti da Venezia. Completavano il gruppo dei 14 quattro persone: due signore e una coppia che respiravano bene quell’aria lussignana, che alitava fin dal primo momento dell’incontro. Curiosa, ho concluso: devono essere figli della nostra gente, trasferitasi in Italia con l’esodo. Figli, cresciuti in una famiglia che ha saputo trasmettere l’esistenza di

un saldo rapporto con le proprie origini, poiché la memoria e i ricordi di vita si abbeverano alle fonti dei primi anni della nostra esistenza. La signora Rita Savani Giadrossi risultò nuora del Claudio Giadrossi, che ritornava a passare l’estate a Lussino con le sorelle Alcea e Rina. Seduta dietro a lei stava Roberta Francisco Gerbelli… Mi sono detta: di quali Francisco? Mi disse che il padre si chiamava Aldo, che abitava in Brizina con la famiglia. Aveva una sorella, Wilma, che abita tuttora a Trieste. Sono bastati questi cenni per capire che era la figlia del bell’Aldo, che chiamavamo “Conte Vaialo” perché discendente dalle Vaiualche. La coppia, lui Carlo Alberto, lei una dolce Anna Pao­ la, veniva da Anzio e aveva cognome Radovani, già Radoslovich. Ma quello che mi metteva fuori strada era che il padre di Alberto era nato a Lussino e si chiamava Ulisse. Per me, l’Ulisse mi porta solo a Itaca, e Itaca non è Lussino. Poi mi aggiunse che suo padre aveva fatto la carriera

Il gruppo a San Giuseppe dopo la messa