pagina 10 - Quadrimestre 33
Nina Antoni Acerboni dalla sorella Maria Nives Antoncich Nina è deceduta cristianamente il 2 aprile 2010 all’ospedale di Mirano in provincia di Venezia. Era nata a Lussingrande il 24 giugno 1927 e nel 1945 fuggì, poco più che ragazzina, dal paesello natio all’arrivo dei titini, per riparare in Toscana dove conseguì dapprima il diploma magistrale e successivamente la maturità classica, per potersi poi iscrivere all’Università di Padova al corso di laurea in Medicina e chirurgia. Per mantenersi agli studi universitari insegnava alle scuole elementari di un paesino della bassa padovana: quante pedalate per raggiungerlo! Dopo il conseguimento della laurea in Medicina, iniziò a lavorare come pediatra nel brefotrofio di Padova dove per anni si è dedicata alla cura degli orfani accolti in quella struttura. Successivamente prese servizio all’ospedale di Mirano, dove conobbe il futuro marito, anche lui medico nello stesso nosocomio. Da lì si trasferì all’Ospedale di Mestre dove lavorò fino alla pensione come medico laboratorista. Rimasta vedova da 4 anni, Nina trasferì la sua residenza a Spinea per potersi avvicinare alla sorella Maria Nives Antoncich e alla nipote Laura, che amorosamente
l’hanno assistita nella malattia che in breve l’ha portata a morte. Numerosi lussingrandesi sparsi nel mondo sicuramente, anche dopo tanti anni e le notevoli distanze che poi li separarono, si ricorderanno di Nina quando, tutti quanti ancora giovani, vivevano insieme e serenamente in Lussino italiana.
Meri Morin Nicolich dai figli Gianni e Sergio Nel terzo anniversario della scomparsa avvenuta il 1 maggio del 2007, della lussignana Maria (Meri) Morin ved. Nicolich nata a Lussinpiccolo il 5 agosto 1910, i figli, Gianni da Corgemont (Svizzera) e Sergio da Albisola Capo (Savona), ricordano la mamma con immutato affetto. Era ritornata nel mese di settembre del 1989 per rivedere la sua Lussino e sarebbe stata l’ultima volta. Qui è ritratta “sentada sulle masiere” della stradina che porta a Cigale in prima valletta verso la chiesa della Madonna Annunziata.
Cerimonia in ricordo dell’eccidio del 22 aprile 1945 a Ossero
di Federico Scopinich
Il giorno 19 luglio 2010 alle ore 17.00 è stata posta poi il parroco ha proceduto alla benedizione della Croce e la Croce in marmo sotto la lapide che ricorda il massacro all’ascolto del “Silenzio” in onore dei caduti. perpetrato dai titini di 28 tra marò e miLa “preghiera del Marinaio”, incisa liti che si erano arresi a Neresine, dopo su una targa in bronzo donata dal figlio aver terminato le munizioni. del G.M. Foti, è stata inserita accanto Il mio ringraziamento va a tutti i alla lapide. presenti. In particolar modo al Vescovo Con quest’ultima cerimonia abdi Veglia, Sua Eccellenza Walter Zuppan, biamo esaurito tutto quello che era che ha concesso l’assenso, al Parroco di possibile fare per ricordare quest’orrenOssero, che ha benedetto la Croce, alle do episodio; ora la “palla” passa ai due signore Silvia Zorovich per il contributo governi interessati di Italia e di Croazia, alla conoscenza dell’episodio e ad Erneche dal 2006 non sono riusciti a dare sta Berna Topic per l’assistenza. ancora una risposta definitiva e positiva Come due anni fa, è stata letta la alla nostra richiesta di esumazione, no“preghiera del Marinaio”, questa volta nostante gli incontri dei Presidenti e le dalla dott. Licia Giadrossi, della Comubelle parole di circostanza. nità dei non residenti a Lussinpiccolo, L’Europa attende e con lei i familiache ha realizzato la Croce, e di seguito ri dei Caduti. nel mio breve discorso ho ricordato i Onore ai caduti dal Cap. Federico dati salienti di quel tragico avvenimento; Scopinich affiancato dal parroco di Ossero