Lussino29

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Conoscere Cherso attraverso i suoi personaggi di Carmen Palazzolo Debianchi

LUISA MORATTO, educatrice e patriota Buie d’Istria, 27 marzo 1861 – Cherso, 31 luglio 1932 Anche se nata a Buie d’Istria da padre buiese, Luisa Moratto può essere considerata chersina perché trascorse a Cherso e vi operò per quasi tutta la sua vita e perché la madre era una Scalamera di Cherso, sorella del canonico don Giorgio, uomo intelli-

gente e di vasta cultura. Fu questo zio che incoraggiò a studiare la nipote, che così si diplomò col massimo dei voti all’Istituto Magistrale di Gorizia. Dopo il diploma, Luisa trascorse alcuni anni a Trieste come istitutrice in case signorili, e poi fu nominata inse-

Ritratto di Luisa Moratto da cui fu tratto il busto di marmo

gnante presso la scuola popolare femminile di Cherso - allora sotto il dominio austriaco - e dopo cinque anni direttrice della stessa. E nella scuola Luisa Moratto profuse tutte le sue energie e competenze intellettuali e psichiche, che erano notevoli benché racchiuse in un corpo fragile, divenendo un mito che i chersini hanno trasmesso da una generazione all’altra. Non si creò mai una sua famiglia e perciò poté dedicarsi completamente alla scuola, oltre che a diverse e varie attività previdenziali, benefiche e culturali dell’isola di Cherso, rivolte a tutti ma in particolare alle classi sociali più disagiate. Nella didattica - con la valida collaborazione di insegnanti d’ambo i sessi, tutti diplomati a Gorizia o a Capodistria - applicò il metodo di Maria Montessori, che consiste in un insegnamento centrato sui bambini e sui personali ritmi di apprendimento di ciascuno di essi, in un ambiente creato apposta per loro, e dove dunque anche gli arredi devono essere a misura di bambino. Durante la Prima Guerra Mondiale fu internata a Wagna, in Austria, perché sospetta di irredentismo ma, dopo breve tempo, a causa della sua salute malferma, ottenne la “grazia” del domicilio “coatto” nella sua abitazione di Cherso, salva l’uscita domenicale per assistere alla S. Messa. E subito aperse le porte della propria casa per preparare privatamente e gratuitamente i ragazzi del paese alle scuole medie e superiori.