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Una domenica a Fano di Adriana Martinoli
L’incontro, dopo circa sessant’anni, tra Luigi (Gigi) Budinis e Luisella Budini Martinoli è stato un momento di grande emozione e di intensi ricordi. In seguito ad alcune ricerche ero riuscita a contattare Fabio, nipote di Gigi, e organizzare una gita a Fano, dove appunto vive Gigi. Così domenica 11 gennaio 2009 mia madre Luisella, le mie sorelle Lucia e Livia ed io da Roma siamo andate a Fano. La storia, arricchita anche dai ricordi di mia madre, risale al 1945, anno in cui Gigi e mio padre, Giuseppe (Bepi) Martinoli, hanno condiviso la stessa casa a Padova, nei pressi della Basilica di S. Antonio, dopo aver lasciato drammaticamente l’isola di Lussino (mio padre in maggio, Gigi nel giugno del 1945) attraversando di notte l’Adriatico.
La stessa sofferenza e preoccupazione per le vicende personali e per le conseguenze tragiche della guerra sono alla base della grande amicizia e solidarietà che già allora li legava e li univa, nella volontà e nella convinzione di far valere l’italianità dell’area del Quarnero nell’ambito delle trattative internazionali che si svolgevano a Londra, dove si decidevano le sorti dell’Istria e della Dalmazia. Alla fine di ottobre del 1945 i loro destini si dividono in quanto mio padre ritorna a Cagliari per riprendere l’incarico di botanica e Gigi resta a Padova con un impiego al Comune, in ansiosa attesa di essere raggiunto dalla moglie e dal figlio. Da allora inizia tra di loro una fitta corrispondenza, di cui oggi però restano solo le lettere inviate da Gigi a
Da sinistra: Livia, Adriana, Luisella, Lucia, Gigi e Olga
mio padre. Dalla loro lettura emergono tra le righe situazioni vissute e riferimenti che fanno rivivere quei momenti di angoscia e di incertezza per il loro futuro, per i familiari lontani, per le case lasciate. Nella accogliente casa a Fano abbiamo trascorso una bellissima domenica arricchita da un ottimo pranzo in lieta compagnia di: Gigi e Olga, Nevio e Paola (1° figlio di Gigi), Mirella e Franco (2° figlia e marito), Giuliana e Massimo (3° figlia e marito), Alessandra (in dolce attesa, figlia di Giuliana), Fabio (figlio di Nevio), Michela (moglie di Fabio) e Riccardo (figlio di Fabio e Michela), con il prezioso aiuto di Alina. Un’atmosfera di intensa emozione ed empatia ha pervaso le ore trascorse insieme! A momenti di commozione e rimpianto, anche per Giuseppe (Bepi) che da anni purtroppo non c’è più, se ne sono alternati altri di allegria e soddisfazione per questo piacevole evento d’incontro e di partecipazione. Ci siamo salutati cantando tra l’altro La mula de Parenzo, con la promessa di rivederci presto. Intanto abbiamo inviato a una delle figlie di Gigi, che canta nel Coro Malatestiano, la partitura musicale dell’Inno di Lussino, che, come ricordava mia madre, è stato suonato in occasione del suo matrimonio con Giuseppe (Bepi) Martinoli, celebrato il 4 gennaio 1947 nella chiesa di S. Antonio Nuovo a Trieste.