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Parole e detti dialettali a Lussino di Doretta Martinoli

Il nostro simpatico dialetto lussignano purtroppo sta perdendo molte espressioni di uso comune. Abbiamo pensato di ricordare alcune parole caratteristiche perché possano venir tramandate. Lo faremo in ordine alfabetico e, qualora ve ne venissero in mente delle altre, saranno molto gradite le vostre segnalazioni.

Dizionario lussignano-italiano di Sergio de Luyk

Alessandro (Nino) Comandini, cugino di mio papà, mi ha consegnato il suo lavoro, raccolto con passione nel corso della sua vita, del lessico lussignano “doc”, che oramai soltanto i vecchi lussignani conoscono. Raccogliere, in una sorta di dizionario “Lussignano-Italiano” le voci del nostro antico dialetto mi sembra un’opportunità straordinaria. Pubblicare, con eventuali illustrazioni fotografiche, il “nostro” dizionario, credo potrebbe avere un certo successo editoriale, anche a livello cittadino, non solamente nell’ambito della comunità dei lussignani. Si potrebbe ovviamente integrare con i contributi di vari esperti del nostro, ormai estinto, vernacolo, riconoscendo comunque al Comandini l’originalità del lavoro, chiedendogli eventuali “approfondimenti”. Sono a disposizione per la redazione dell’eventuale pubblicazione. Allego un brevissimo “excerpt” del suo lavoro (dalla lettera “C”): quanti di questi lemmi (caligher a parte) sono ancora conosciuti? C CÁGARIZA Gabinetto CAGLIUGA Fanghiglia CALEBINA Gabbiano (cocal) CALIGHER Pesce nero; anche “zaranzuol”(diavoletti); calzolaio. CÁLINA Zona confinante con Clanaz CÁLIZA Sentierino CALÍZA Gioco infantile con bottoni

Alcune di queste parole sono di origine veneziana, altre di derivazione slava, austriaca o ancora spagnola, francese, e perfino araba (vedi “Naranze”). Ala movite Amburàta Andar in cìmula Arciuàs

orsù sbrigati paguro sfiorire retina su telaio per la pesca dei gavunici Armenta mucca Articioco carciofo Arvàt mettersi in mostra La se fa arvat col capelin novo! Aspetime un poco zolfanello Aze filo da cucire Azarin pietra per affilare Avarùnzina avaro – parsimonioso pesante Ala, prima che vado in cimula, regalime un arciuas che go voia de gavunici. No sta far l’avarunzina! Bababiènca Bàbiza Bagulìna Bagunàt

coccinella granchio femmina verga di canna vogare con un remo solo a scia e voga Balatùriza ballatoio Bambùia pesce bruttino che si vede attorno ai moli (bavosa) Barcàviza raganella di legno Bàrdina scalinata con scalini bassi e larghi (come quella che porta al Duomo) Batocio battaglio Baticùlo piccolo gambero Batùda pietrisco Bavìlo sciocco La bambuia la ga proprio muso de bavilo! Bazilar Bevanda

Bic’ Blata Blìsgnak Blitva Bobici

darsi da fare – prendersela acqua e vino mescolati (più acqua che vin! Anche con vino pregiatissimo. Diversa dallo spritz, fatto con acqua frizzante pezzettino sporcizia erba silvestre commestibile (uno degli ingredienti assolutamente necessari per le Verze na po frih) blede – coste mais