Lussino28

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Quadrimestre 28 - pagina 15

ALLA ESIMIA GENTILDONNA SIGNORA DORA MARTINOLI DI LUSSINPICCOLO IN OCCASIONE DELLA NASCITA DI DORETTA Nella baia di Cigale c’è una grande animazion. Quale evento eccezionale provocò tanta emozion?

“Su fuggiam, fuggiamo!” grida il branzino pien d’orror; accasciata la marida già s’immagina in savor.

Nicolò, cui tanto piace con la canna in mano star, dovrà un po’lasciarci in pace e la piccola cullar.

Da Crivizza a val d’Argento da Val D’Oro a Velopin va la nuova come il vento fino a Ciunschi e San Martin

Ma la vecchia e furba orada vista tale situazion, balza in piè sulla palada e improvvisa un’orazion:

Salve a te, tre volte padre, salve o buon zio Nicolò! E a te Dora, egregia madre, l’avvenire io predirò.

e nel sonno lor riscossi tutti i pesci son del mar, pesciolini, pesci grossi tutti vanno a curiosar.

“Dal timor sgombrate i cuori e mi state ad ascoltar: quelle luci, quei rumori son cagione d’esultar.

Quanti ha sassi la collina quanti ha pesci il vasto mar, tante gioie alla piccina l’avvenir dovrà serbar”.

Spari, orade, scarpunici, salpe, folpi, granzi, asià, chirinquoische e gavunici tutti a galla eccoli qua.

La zia Dora, che sovente qui vedeste galleggiar, sposa fida ed obbediente madre buona ed esemplar,

Detto ciò la degna orada nel profondo si tuffò poco a poco nella rada il silenzio ritornò.

Ma ognun preso è dal terrore quando grida un bel barbon: “siam perduti! Ecco il rumore del sinistro tombaron!”

messo al mondo ha in quest’istante una bimba ch’è un amor. Presso a lei sta trepidante il marito pescator.

Poesia scritta da Piero (Pierpaolo) Luzzatto Fegiz, a Lussinpiccolo, il 25 ottobre 1936

Foto scattata in occasione del matrimonio di Nicolò Martinolich e Dora Hreglich. Sul cartello che si vede in basso a destra è scritto: Alle cinque si metemo in coleto Evviva el Nicoleto Speriamo di viver ancora Evviva la sposa Dora. (Archivio Fides Sincich)