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Lussino

Quadrimestre 27 - pagina 27

Fuga e coraggio di Silvana de Lombardo di Maura Lonzari

Foto di Dante Lussin restaurata dal nipote Mario Pfeiffer

Alla fine del 1946 Anna Franciscovi, ved. de Lombardo, decide di lasciare Lussinpiccolo e la casa di Brizina, per riparare a Trieste coi figli più piccoli, Claudio e Nirvana, ripromettendosi di ritornare sull’Isola per mettere in salvo anche la figlia più grande, la quattordicenne Silvana, momentaneamente affidata alle cure di due anziani zii. Giunta a Trieste, Anna viene a sapere che i confini sono stati chiusi e le è impossibile ritornare a Lussino. Il cuore della madre sembra spezzarsi al pensiero di non potere aiutare la figlia sola laggiù, senza la sua famiglia e i suoi fratelli, di non poterla forse stringere a sé per un lungo periodo, ma Silvana non dispera e quotidianamente riflette come potere ricongiungersi ai suoi familiari. Una sera, buia e senza luna, del 1947 entra, con grande circospezione e cautela, nella casa degli zii una famiglia, madre e padre e due figli all’incirca di diecidodici anni, per salutare chi rimaneva, come allora gar-

batamente si usava. Il padre e la madre bisbigliano e sussurrano, per non farsi sentire da orecchie indiscrete, di avere ottenuto il permesso di salpare per Fiume e, quindi, per dirigersi a Trieste. Silvana ascolta attonita, dilata le sue pupille, sgrana gli occhi, sogna una partenza per Trieste. Finalmente, dopo tanto ansioso attendere una buona notizia, intravede una possibilità di riabbracciare la madre e i fratelli. Le viene offerta dal padre di quella famigliola, sgomenta per l’incertezza del loro futuro, l’opportunità di unirsi a loro l’indomani mattina, presto di buon’ora, imbarcandosi su un bragozzo, il Vesa, assieme a molte altre persone. Nel silenzio della notte e, cheta cheta, la famiglia, senza fare rumore, infila la porta di casa e scende lungo le tanto amate, anche se scivolose “calete”. All’interno della casa non fervono i preparativi per la partenza della ragazzina Silvana. C’è poco da portare con sé: solo un cappotto per proteggersi dal freddo; un