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Lussino

Quadrimestre 25 - pagina 3

Vagando... di Mons. Nevio ……in giro per il mondo, quante cose veramente belle vedo che vorrei tornare in seguito a rivisitare! La natura, soprattutto, è una meraviglia del creato. Solo l’uomo può rovinare tutto quello che il Padreterno ci ha donato. Ho visto montagne, colline ben coltivate, vigneti, risaie, campi di grano, di mais, di girasoli, e metteteci tutto quello che più vi piace…. Non parliamo poi dei fiori!!! Durante questi miei giorni di ritiro spirituale – lo faccio presso il Centro Nazareth- FAC di Roma – sento notte e giorno il rumore continuo, per fortuna molto attenuato, del traffico: automobili, camion e chi più ne ha più ne metta, comprese le sirene dei pompieri, delle ambulanze, delle vetture dei medici e penso alla pace che si può trovare in tanti luoghi, soprattutto nelle nostre amate isole da ottobre ad aprile, oppure in montagna là dove andiamo al campo con i Lupetti. Qui troviamo rifugio per le nostre orecchie e possiamo aprire gli occhi per osservare le bellezze! Quando vado al campo estivo con i miei Lupetti e le mie Lupette, godo veramente ad ascoltare il silenzio… Di giorno, no, perché potete immaginare una quarantina di bambini tra gli otto e i dodici anni che ridono, corrono, giocano, cantano, gridano…Addio silenzio! Alla sera, invece, dopo il fuoco, che pace, che tranquillità da immagazzinare nella mente, così il cervello si riposa. Certamente, però, durante il giorno, sono gli occhi che accontentano il cervello, tanti ricordi affiorano, soprattutto quando ripenso alle bellezze della mia infanzia che allora non ho saputo valutare fino in fondo. Ora, da vecchietto, ricordo quante volte il nostro buon Ottavio Caracci ce le faceva notare. I foresti - diceva - che arrivano con la nave entrano nel porto de Lussin dala Boca Vera….. La nave poi svolta a destra e punta verso el paese. Quando poi al mattino si trovano in Piazza, non riescono a capire da dove sono potuti entrare e ammirano ancor di più le bellezze del “lago” su cui si affaccia Lussinpiccolo. E’ proprio giusto l’inno del Craglietto: Come un lago el suo porto xe quieto... Penso a volte quante sono le valli, piccole e grandi, che si affacciano sia verso l’Adriatico, sia verso il Velebit. Rammento che spesso, nei nostri incontri a Trieste, per S. Martin o per l’Annunziata, l’amico Corrado Ballarin ci ha fatto vedere tante di queste meravigliose valli! Se mi metto a enumerare quelle che ho “vissuto” nella mia adolescenza, si riducono a poche: S. Martin, Buoici, Cigale, Vallescura, Valdarche, Crivizza, Val di Sole, Val d’Argento, Podloquiza, Zatanchin, Lucizza e ancora altre che rivedo con la mente, ma addio ai nomi…. La mia, naturalmente, Lucizza. La Valle della Luce! Che meraviglia, al mattino presto, star seduto sul muricciolo del moletto davanti alla nostra casa Martinoli ad attendere il sorgere del giorno con il primo rag-

gio del sole che nasceva dai Velebit! Poche le casette, ma belle e ben tenute. La Casa dei ghiri…., quelle a sinistra entrando nella valle, dei Gelussi e dei Giadrossi con un po’ de zaloni e el picolo moleto……. Poi la casa degli Haglich… in fondo, sempre da quella parte, la nostra e il molo dove si poteva fare manutenzione alle barche e durante tutto l’anno si poteva trovare riparo da repentina bora. D’estate gli ormeggi erano preda delle imbarcazioni degli abitanti stagionali. A destra, entrando, la casa del Scrittor, poi quella dei tedeschi. Còcola quella del Fante Giusto, anche quella con un piccolo molo. Lucizza, rifugio in tempo di guerra, quando Tonin Campanela volava di notte sopra di noi a Lussino e sganciava “giocattoli” esplosivi…. Quante belle serate passate tutti assieme davanti alla nostra casa con chiacchiere, canti e scenette improvvisate! Tutto in amicizia, cordialità e senza tante distinzioni di età e di condizione. Tutti in comune, per dimenticare che eravamo in guerra e lì di notte si poteva dormire tranquilli. Scusatemi! Mi sono soffermato su quello che mi ha dato tanto, tanto, sia da piccolo che da grande….. sino al mio passaggio a Genova. E quest’estate, nei quattro giorni di vacanza a Lussin – ahimè, troppo poco! – con l’aiuto di mio cugino, son riuscito a fare una breve tociada con le ociade che me pasava tra le gambe e che xe durada una oreta. Approfitto dell’occasione per rinnovare i miei auguri Bon Nadal, viva le fritole e bon 2008!

Per la Madonna Annunziata e per festeggiare i 60 anni di sacerdozio di Mons. Nevio ci incontreremo: a Trieste sabato 29 marzo 2008 alle ore 16 per la S. Messa nella Chiesa di S. Rita in via Locchi e alle ore 17 nella sala dell’Associazione delle Comunità Istriane in via Belpoggio 29/1. a Genova martedì 1 aprile alle ore 12 per la S. Messa nella Chiesa di S. Eusebio e pranzo sociale al ristorante “da Gesino”. Per le prenotazioni telefonare a Mariella Quaglia 010 383720 o a Vera Bracco 0101 8363629