Lussino
Quadrimestre 25 - pagina 35
Marì Rode, allieva dell’Istituto Tecnico N. Sauro a cura di Marì Rode Sul foglio n° 22 ho trovato la grande e chiara fotografia dei professori e degli studenti dell’Istituto Tecnico e Nautico che formavano rispettivamente il corpo insegnante e quello discente nell’anno 1938. Dall’ottobre del 1934 al giugno 1938 ho frequentato quell’Istituto intitolato a “Nazario Sauro”, che sorgeva tra la Piazza e l’inizio della riva di Prico: la Scuola non si presentava con un portale imponente, l’entrata era semplice, come la porta di una casa civile. Dopo l’ingresso, l’atrio era un po’ buio, ma si arrivavano a distinguere bene i risultati di fine anno, scritti con l’inchiostro sui fogli bianchi appesi alla parete di sinistra. Al piano terreno c’erano le sale con gli strumenti nautici e sul lato esterno dell’edificio dal lato della piazza, si apriva una vetrina, dove il passante poteva rilevare, da un preciso orologio l’ora esatta, dal barometro la pressione atmosferica e dall’igrometro l’umidità dell’aria. Non mancava il termometro, proprio vicino alla porta d’entrata…. …..xè bora fresca, el termometro della Nautica segna appena 8° sovra… In fondo all’atrio, per una breve scala, si saliva al primo piano. Nel lungo corridoio si susseguivano le quattro aule delle classi inferiori, i servizi e c’era anche l’immancabile signora Anna, custode al femminile, perché in quel piano le classi avevano anche alunne. Dalla parte opposta c’era la presidenza, nella quale non si entrava volentieri, perché c’era il rischio di un appunto, e magari tale appunto comprovava che lo studente era stato visto in Riva, a passeggiare verso l’imbrunire, invece di starsene a casa a studiare. Ricordano qualcosa gli studenti di allora, che, scorgendo il preside o qualche insegnante, si rifugiavano di corsa “SA CANTUNI”. Io ho avuto come signori Presidi prima il prof. Anteo Stupar, e poi il prof. Marco Pogliacco… ed erano SIGNORI PRESIDI. Di fronte alla presidenza c’era lo spogliatoio femminile, dove le alunne passavano l’intervallo della ricreazione quando pioveva o faceva freddo: si trattava di un breve tempo di svago, ma ci si comportava come….in Chiesa…e chi avrebbe osato alzare la voce a un passo dalla presidenza!! Nel primo piano c’era anche l’aula dei professori, che collaboravano con impegno alla buona riuscita dell’insegnamento, trasmettendo agli alunni, attraverso le varie attività scolastiche quelle regole di apprendimento richieste dell’etica e dalla cultura. Le materie letterarie erano affidate ai professori Giovanni Siercovich e Oliviero Policky, ai quali dobbiamo essere tutti grati, per averci allenato la mente facendoci studiare a memoria poesie e passi di autori italiani e latini. Per le materie scientifiche c’erano i professori Carlo Hofmann, Oscar Gayer e Carlo Turretta. Il prof. Hofmann era tanto bravo quanto comprensivo. Ricordo che il prof.Turretta classificava i compiti
esatti con l’8, poiché, diceva: il 10 è per il Signor Iddio e il 9 è per me. Indimenticabili le lezioni del prof. Gayer, con lui non servivano libri, bastava seguire le sue chiare lezioni e prendere qualche appunto. La scuola vantava ancora altri professori bravi e impegnati, ma rimanevano a Lussino solo pochi anni scolastici, poiché si sentivano lontani dal Continente. Con il bel tempo noi alunne potevamo uscire dalla scuola durante la ricreazione, ma…come femmine dovevamo andare verso Prico, i ragazzi verso la Piazza. “Femmine da una parte e maschi dall’altra”. Anche durante le poche passeggiate scolastiche avveniva la netta divisione: se i maschi andavano verso Chiusi, le femmine prendevano la strada per Lussingrande. Nell’Istituto c’era anche un secondo piano. Due piccole rampe portavano su, ma io quelle scale le ho viste solamente dal basso, perché portavano alla parte della Scuola, al Sancta Santorum , dove venivano preparati i capitani di lungo corso, Capitani noti nel mondo, perché usciti dalla NAUTICA LUSSIGNANA.
1946, ultimo anno di vita della Nautica
Archivio Pina Sincich