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Lussino

Quadrimestre 24 - pagina 13

La famiglia Cosulich di Venezia un piede in mare e un piede in terra di Antonio Luigi Cosulich L’archivio della parrocchia di Lussino, come tutti gli archivi del comprensorio delle isole vicine, manteneva la memoria storica dei suoi abitanti: venivano iscritti nascite, matrimoni, morti,ecc. con date ed elementi accertati e precisi. Nel 1600 fu disposto dalle autorità dell’epoca di trasferire tutti questi dati all’archivio di stato di Fiume, fatto che ha reso ben difficile il consultarli, dopo vari secoli. Il riferimento più antico risalente ai nostri progenitori parte da Martino nato nel 1570, da cui discende Francesco del 1600, Carlo “Grubessa”del 1644, e Simone del 1705 di cui possediamo il testamento, che ha due figli Marco (1744-1816) e Luca. Da Marco nascono cinque figli fra cui il secondogenito Marco Junior (1779-1842) e Giovanni Antonio deceduto nel 1858. Di questi, nel nostro archivio familiare, abbiamo qualche dato personale: il capitano Marco vara nel 1814 il brigantino “Il tribuno” ed è, nel 1818, al comando del brigantino “Il saggio”, mentre il fratello Giovanni Antonio è armatore interessato (caratista) in ben nove velieri. Non si hanno notizie della sua

Marco Giovanni Cosulich 1806-1864 da un quadro dipinto a Marsilia nel 1846

discendenza, egli è tuttavia il più antico armatore ”in grande” della famiglia. Da questo avo Marco junior ”Grubessa” e da Antonia Ivancich nascono otto figli, tra cui Marco Giovanni, terzogenito e primo dei maschi (1806-1864) e Antonio Felice (1816-1884), settimogenito. Gli altri sono Margherita, Antonia, Caterina, Giuseppe, detto “Bepi Belo” Giovanni-Simone e Gaspare. Da Lussinpiccolo Marco Giovanni nel 1856 si trasferisce a Venezia, Antonio Felice nel 1890 a Trieste. Di Marco Giovanni sappiamo che la sua vita è stata interamente dedicata alla navigazione in veste di armatore e di capitano: suoi sono il “Romeo”, costruito a Martinsizza (Fiume) nel 1838, la “Elena C.” di cui è caratista con altri familiari, il “Marco Antonio” dedicato ai due figli: Marco Ottavio (1842-1916) e Antonio Augusto (1845-1918), e altri velieri.