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La Marina austriaca degli Uscocchi 1537-1618 di Friedrich Prasky, 2011 traduzione di Paola Schulze, 2012

Nella nostra letteratura marinara è stato finora poco considerato il tentativo di creare una marina da guerra austriaca, fallito per l’incapacità di disciplinare gli Uscocchi, o perlomeno la parte che si era stabilita so­ prattutto nel­l’ambito della città di Segna-Zengg-Senj. La penetrazione dei Turchi in Europa portò la po­ polazione locale in grandi difficoltà. Solo qua e là fortez­ ze particolarmente ben costruite poterono ancora svi­ lupparsi come focolai di resistenza e servire come rifugio alle popolazioni cacciate dalle loro terre Una di queste fortezze era il castello di Clissa (Klis) nelle vicinanze di Spalato, che si trovava sotto il coman­ do del Giovannita (cavaliere di Malta) Peter von Crus­ sich (Petar Cruzic). Questa gente venne chiamata Uscoc­chi (in slavo profughi) e “Venturini” (in italiano disertori). Nell’anno 1537 ci fu la battaglia di Clissa. Il castello fu assediato da un esercito turco sotto il coman­ do di Murad Beg. Crussich si rivolse al re Ferdinando e al Papa Paolo III per avere aiuto. Il re costituì un esercito di riserva al comando del capitano dei lanzichenecchi Katzianer, il Papa inviò un esercito al comando del lega­ to Luca d’Ancona. L’assedio era già durato 13 mesi quando arrivarono gli eserciti ausiliari, quello papale su galere dalla parte del mare. La fortuna della guerra non assisteva gli assediati. Crussich fece una sortita e cadde nella mischia. Anche le due altre armate di riserve furono battute e fuggirono disordinatamente. Poiché non ci si poteva aspettare una soluzione immediata, la guarnigione del castello capito­ lò pur di aver via libera. Circa 600 uomini percorsero la costa alla ricerca di un luogo dove rifugiarsi e lo trovaro­ no nella città portuale di Segna-Zengg-Senj, scarsamen­ te popolata, che apparteneva al conte Francesco Frangi­ pani. Così in questa città si formò una specie di repubblica di pirati con una certa indipendenza politica. Nel 1539 Georg Ivan von Lenkovic divenne capita­ no di Zengg e fece rapporto alla corte imperiale sulle condizioni delle fortificazioni della regione. L’arciduca Ferdinando, fratello dell’imperatore Carlo V, il 21 luglio 1540 divenne il legittimo re di tutta l’Ungheria e annesse la libera città regale di Zengg ai ter­ ritori sottoposti alla corona ungherese. La cittadinanza si articolava in classi sociali. Al di sopra stavano i Casali­ ni, proprietari di case e terre e commercianti, la classe successiva era formata dagli stipendiati o soldati, ad essi

seguivano i Venturini, i disertori e i profughi, e sullo strato sociale più basso della scala stavano i banditi, per lo più detenuti fuggiti dalle prigioni dei Turchi e dei Ve­ neziani. Nel 1556 il re Ferdinando unificò il territorio di di­ fesa croato dall’Adriatico fino alla Drava e lo sottopose al comando del suo capitano di Zengg, l’allora generale Ivan Lenkovic. Questi, generale e capitano generale rea­ le di Zengg, stipulò un accordo con gli Uscocchi. Per 20.000 ducati gli Uscocchi dovevano proteggere il terri­ torio sottoposto alla corona ungherese e far quanto più danno possibile ai Turchi. Così Lenkovic divenne anche comandante degli Uscocchi e della loro marina Il Papa ratificò l’accordo e donò addirittura una chiesa agli Uscocchi. Lenkovic fece ampliare il confine militare median­ te nuove fortezze, fra cui anche la poderosa fortezza di Nehaj (Non temer nulla), costruita su una roccia vicino a Zengg. PIRATERIA Poiché nella guerra per terra non si poteva fare un ricco bottino, gli Uscocchi spostarono le loro attività principali sulla pirateria e inseguirono le navi turche fino all’Albania. Per i loro atti di pirateria usavano come imbarcazio­ ni barche piatte a vela o a remi, dette “ciaiche”. Se i Tur­ chi erano in numero superiore, allora gli Uscocchi pote­ vano fuggire nell’acqua bassa, o tirare le barche a terra, dove potevano aspettare la partenza dei loro nemici in nascondigli sicuri. I pirati così si arricchirono e più tardi attaccarono anche navi veneziane per confiscare merci turche o de­ naro e così provocarono una lunga guerra contro Vene­ zia. La ricchezza permise loro di fondare a Buccari, Bri­ gne e Moschenizza delle colonie satelliti e di far costruire a Fiume navi che potevano portare 50 uomini di equipaggio ed erano più adatte alla lotta contro le navi da guerra. Per un certo periodo all’arciduca Carlo II dell’Au­ stria Interna, che risiedeva a Graz ed era figlio del re Fer­ dinando, riuscì di sottomettere gli Uscocchi a una certa disciplina. Zengg e il suo territorio appartenevano in realtà al regno d’Ungheria ed erano stati ceduti all’arci­ duca Carlo per l’amministrazione. Carlo nominò il baro­ ne Josef von Thurn capitano generale.