Lungarno n. 74 - giugno 2019

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Nuove aperture

N

di RAFFAELLA GALAMINI

el cuore di Firenze ha aperto una Food Court che, a dispetto del nome dal sapore dantesco e la sede all’interno di un palazzo storico, è perfettamente in linea con la moda del momento di unire più stelle del food sotto lo stesso tetto. Godi Fiorenza, questo il nome del locale, è una delle novità più interessanti tra le nuove aperture di primavera in città. Da segnalare inoltre l’apertura del lounge cocktail bar Habitat, sul modello di quello già presente a Montecatini Terme e di un ristorante stilosissimo in Oltrarno, Gunè, dove la cucina toscana e quella lucana vanno a braccetto. Ma partiamo per ordine e vediamo quale è la proposta di Godi Fiorenza. L’idea è di portare a Firenze le eccellenze del food: ecco quindi la pasta di Domenico Gatto, la pizza di Antonino Esposito, i crudi di Edoardo Tilli, la griglia della Macelleria Parti e la caffetteria Pascucci. Punta di diamante del nuovo locale la presenza del pizzaiolo Esposito, inventore della “Frusta Sorrentina”. La Food Court si trova in via Cavour 26R, alla base di un palazzo storico. L’ambiente è ampio e arredato in stile shabby chic. Le alte volte sono rischiarate da luci di design mentre gli arredi sono nel segno del mix&match come d’altro canto la proposta culinaria. Il menu si compone in base alla scelta del cliente. All’ingresso si trova la caffetteria, si prosegue all’interno del locale per ammirare la preparazione di pizze e fruste, dei crudi di carne e pesce, dei primi piatti e dei secondi alla griglia. Una proposta che, anche per la posizione centralissima, sta piacendo soprattutto ai turisti e a chi lavora in zona. In Oltrarno, in una traversa di Borgo San Frediano, ha aperto Gunè (via del Drago d'Oro 1R, www.gunesanfrediano.it), parola che in greco significa Donna. In questo ristorante elegantissimo si ritrovano i sapori di una volta sia della cucina toscana che di quella lucana. Pane e pasta fatti a mano, piatti che ricordano la cucina mediterranea e altri che rendono omaggio alla toscanità in un ambiente raffinato dove spiccano alle pareti i ritratti di Andrea Pomini, in parte Pomo: una galleria di donne protagoniste di ieri e di oggi come Maria Callas e Marilyn Monroe, Amy Winehouse e Margherita Hack. A completare la proposta il cocktail bar dove abbinare il piatto al drink o optare per un aperitivo o un dopocena. Infine, gli amanti della mixology possono esultare per l’arrivo di Habitat in San Lorenzo: qui il bere miscelato è nel suo elemento anche se tutti i giorni viene proposto anche il brunch. Habitat è un lounge-cocktail bar tutto italiano ma dal sapore cosmopolita. A Firenze si trova in via del Giglio 59 (www.habitatdrinkandmore.com). La proposta spazia: dalla colazione al brunch dall’orario XXXL (dalle 9 alle 16) passando infine al cocktail bar. Si beve italiano ma non mancano gli influssi dal mondo della miscelazione internazionale, così come le specialità toscane incontrano prodotti salutari ed healthy. Un piacevole equilibrio tra global/glocal che piace a tutti.

DUIT

DISTILLERIA URBANA ITALIA C’è una distilleria a due passi dal Museo del Calcio a Coverciano. Si chiama Duit, dove l’acronimo sta per Distilleria Urbana Italia. Dietro questo progetto che compirà a settembre un anno ci sono tre fiorentini che da sempre hanno una grande passione per la mixology e vantano una lunga esperienza nei bar. I loro nomi sono Tommaso Pieri, Matteo Bonechi e Tommaso Capecchi. Del gruppo Pieri è il distillatore: a lui si devono amari, liquori e distillati destinati ai bar. Le sue ricette sono il frutto di anni di prove ed esperienze nei locali più diversi. L’opificio di Coverciano (per la distillazione vera e propria Duit si avvale al momento del supporto di un laboratorio nel Chianti) sforna prodotti già di culto come l’Amaro Fiorentino, infuso naturale di spezie in cui spicca la presenza dell’iris di Firenze, e la Love Kamikaze, la vodka al caramello salato. Altre etichette si stanno facendo conoscere e apprezzare come Mizzica (vino chinato a base di arance) e il Vermouth del Chianti, toscanaccio, prodotto con base Chianti Docg. Non manca un ricettario per i cocktail a marchio Duit dove spicca al primo posto il Negroni del centenario per festeggiare il primo secolo di vita della bevanda ideata dal conte Camillo. Duit al momento si trova solo in alcuni selezionati bar e ristoranti di Firenze e, a macchia di leopardo, in locali in giro per l’Italia. L’obiettivo, da qui a settembre, è di arrivare a produrre circa 6mila bottiglie e toccare quota 10mila nel 2020. R.G.

Per informazioni: www.distilleriaurbana.it 32


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