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Cartoline dall’estate pag

universitari e di cominciare questa nuova parte della mia vita, cercando di viverla al meglio; dall’altro so che un po’

mi mancheranno questi anni e che mi capiterà di ripensare ai tempi trascorsi con un po’

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di nostalgia. Rimar r anno sempre dentro di me i ricordi legati a questo luogo e a questo periodo, alle emozioni provate e alle persone incontrate, con le quali ho condiviso la mia esperienza. Vorrei concludere con un augurio per tutti gli studenti che ancora stanno affrontando il loro percorso: cercate di godervi questi anni e di non sprecare nessun istante. Un particolare

“in bocca al lupo” per coloro che l’anno venturo affronteranno l’esame di stato! Cercate di dare il vostro meglio, dimostrando che persone sie-

te. Se posso dar vi un consiglio, l’agitazione va bene, poiché è quella che vi fornisce la giusta carica e l’adrenalina necessaria per affrontare la prova, ma non esagerate. Se supera la soglia limite rischia di diventare panico, e risulta controproducente. Sappiate che prima dell’esame avrete già costruito un percorso ed esso verrà comunque valorizzato. Caro Lunardi, le emozioni che ho provato grazie a te non le dimenticherò mai, nel bene e nel male. Anche se è giunto il momento di salutarti, cercherò di portare con me tutto ciò che ho imparato e acquisito tra le tue mura. Per questi intensi cinque anni, grazie!

Letizia Bino 5^CL a.s. 20212022

Cartoline dall’Estate Vi racconto le mie vacanze

Queste vacanze estive sono state le migliori che io abbia mai trascorso in vita mia. Ho superato me stesso e ammetto che all’inizio ciò è stato sorprendente anche per me. Parlare in inglese con persone di diverse nazionalità, per esempio, mi ha fatto capire realmente chi sono e per cosa effettivamente sono portato. È iniziato tutto circa un anno fa, tra il 29 e il 31 agosto 2021, quando conobbi a distanza coloro che poi sarebbero diventati i miei migliori amici: una ragazza ungherese, Otília Molnár, di cui sono anche follemente innamorato e un ragazzo slovacco M ichal’ Pavlovic’; lui inizialmente non si fidava molto di me, ma quando abbiamo iniziato a aprirci, raccontandoci a vicenda i nostri hobby preferiti l’amicizia è diventata sempre più forte.

Passato dicembre è stato proprio Michal a scrivermi su Whatsapp: “Forse mi incontrerò con un mio amico che vive a Bari quest’estate, ma se lui non

si presenta, allora incontriamoci noi due insieme a Brescia, se ti va” e io gli ho risposto che andava bene, purché mi comunicasse il prima possibile la data del suo arrivo in Italia. E così è stato: vedendolo all’Aeroporto di Orio al Serio, rimasi sciocca-

to: pur avendo solo 18 anni (due più di me) era alto quasi due metri. Lui e mio padre si esprimevano rispettivamente in slovacco e in ucraino e Michal commentava ironicamente “Mentre Nazar solamente po Mad’arsky (solamente in ungherese)?”. Effettivamente non

aereo per visitare la capitale B ratislava, Trnava, Podunajske Biskupice, Nitra e Dunajska S’treda con lui, forse con la sua nuova au-

to. In estate speravo di rivedere soprattutto la mia amica ungherese, Otília, ma in inverno alla mia richiesta di incontrarci avevo ricevuto questo messaggio: “Probabilmente sì, sarò in

aveva torto visto che ogni tanto scherzavo con lui, dicendo che la Slovacchia è terra ungherese per vedere la sua reazione. Insieme ci siamo divertiti così tanto che lui avrebbe voluto fer- Italia, ma lontano: alla stessa

marsi ancora un’altra settimana in Italia, ma doveva ritornare a casa sua a Bratislava per lavoro. Il primo giorno abbiamo fatto un giro turistico della mia città: dal Liceo Lunardi (il mio Liceo) per poi camminare fino al Castello e poi fino al centro di Brescia. Qui, in una pasticceria, il mio amico ha provato per la prima volta il cannolo siciliano. Nei giorni seguenti siamo stati al Lago di Garda, a Sirmione, Peschiera del Garda, Verona, poi a Milano, Torino, Cremona e Bergamo. Forse quest’inverno ricambierò la visita e andrò da solo in Slovacchia in

distanza di Budapest da Brescia”. Ed effettivamente non aveva torto visto che lei alla fine trascorse le vacanze nella Costa Amalfitana con la sua famiglia. Fortunatamente, però, siamo riusciti lo stesso ad accordarci per incontrarci a Budapest il 10 di agosto. Il mio viaggio in Ungheria, in realtà, è durato di più, quattro giorni ed è stato davvero bello: alloggiavo con la mia famiglia in una cittadina vicina a Budapest, Szentendre (Sant’Andrea) e per me si è rivelata un’occasione preziosa per parlare in tedesco e in ungherese. Il momento più bello è stato, ovviamente, l’incontro con Otília, avvenuto nella stazione vicina di Szentendre (Pannoniatelep): per l’emozione ci siamo abbracciati fortissimo e poi lei mi ha regalato un sacco di dolciumi ungheresi, una boccia di Grappa anche abbastanza pesante (Palinka) e dei biglietti per Budapest per me e i miei genitori. Io ho ricambiato con prodotti italiani come l’Olio d’oliva extravergine (quello più costoso del lago di Garda), pasta Barilla, biscotti Ringo e, ovviamente, souvenir dall’Italia. Alla fine abbiamo visitato solamente una parte di Budapest per poi cenare insieme. In quest’occasione, da vero gentleman, ho offerto tutto io e lei ha gradito anche se mi spiace molto che la nostra uscita sia durata nel complesso solamente 5 ore perché per i giorni successivi lei aveva già

preso altri impegni con la sua famiglia. Io e i miei genitori, in seguito, ci siamo dedicati alla scoperta di Budapest, visitando il Bazar Grande e i luoghi sacri come il Castello di Buda, la Chiesa ortodossa della via serba nella

zona di Pest e camminando a lungo dalla piazza di Calvin fino al quartiere di Jozsef Vàros. È stata una bella esperienza anche provare anche qualcosa della cucina ungherese come Langos o Kürtőskalacs. Infine il viaggio si è concluso nel lago Balaton dove abbiamo nuotato nella località di Keszthely e mangiato tanto a poco prezzo Schnitzel austriaco e Gulyas. Quest’estate, inoltre, ho trascorso anche una settimana di vacanza, sempre con i miei genitori, in Francia, in Costa Azzurra; insieme abbiamo visitato numerose località come Nizza, Cannes, Le Cannet, Antibes, Grasse, Menton, Castilion, Castellar… ed è stato talmente bello che ancora adesso provo nostalgia. L’unica cosa forse meno divertente è che non ho potuto trovare degli amici lì in spiaggia, ma forse sarà per la prossima volta. Infine non posso dimenticare i viaggi indimenticabili da casa mia fino a Lumezzane in compagnia “del mio best compagno di classe” Christian Foresti (ormai ti considero come mio fratello) e le giornate con i miei a Milano. In generale queste vacanze sono state le migliori per ora mai provate e sono anche molto contento di aver utilizzato finalmente e per la mia prima volta le lingue che studio a scuola per comunicare con gli amici e con persone del posto. Sono costretto ad ammettere che devo anco-

ra migliorare di molto il mio tedesco base, ma ovviamente lo farò anche perché poi mi servirà moltissimo in futuro e voglio sperare di non deludere più nessuno con il mio modo di esprimermi. Approfitto dell’occasione per augurare a tutti voi un buon inizio d’anno scolastico e nel caso

in cui anche i miei amici leggessero questo giornale (ma ne dubito) Good luck to ya two!

Nazar Vodopyan, 3°FL