Ottobre 2001

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Anno 10 Numero 2

Ci sono epoche in cui la persona si sente “ a casa sua”; sa inquadrare il mondo, sa offrire significato alle cose, sa rispondere ai vari problemi esistenziali. Vi sono invece periodi in cui emerge una insicurezza collettiva che crea un clima di smarrimento dove l’uomo è sommerso dalle domande più radicali e dal dubbio. Oggi siamo in questa situazione: siamo atterriti dal terrorismo, dalla guerra, dalla velocità dei cambiamenti e dalla mutevolezza dei valori oltre che da stili di vita divergenti e spesso contrastanti, dove è difficile individuare e credere in ciò che è vero e valido. In questa situazione ci sentiamo un po’ “senza casa” e fatichiamo a trovare reali motivazioni capaci di sostenere le nostre scelte. Siamo dunque in un’epoca caratterizzata dall’incertezza e dall’insicurezza, talvolta (spesso?) perfino dalla paura. Abbiamo paura per il futuro biologico dell’umanità, per la mancanza di riferimenti di fronte a problemi morali sempre più gravi e urgenti: “abbiamo” di più, ma “siamo” di meno; l’avere ci sta uccidendo l’essere. L’uomo “senza casa”, è insod-

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disfatto, eternamente scontento, sempre con rimpianti, travolto dalle angosce della solitudine e dalle paure per il domani. Riemerge allora l’importanza di rispondere all’interrogativo

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sul senso della vita e, conseguentemente, di evidenziare quali valori sono essenziali per la propria esistenza. La non risposta e l’incertezza rischiano infatti di ucciderci. La Redazione


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REDAZIONE ALOISI VALERIA 3N BATTAGLIO 1E BAZOLI SARA 4B BEDUSSI FRANC. 1E BETTINI CHIARA 4D BIANCHI IRENE 4H BUBBA LAURA 4F COELLI FEDERICA 4L CUCCHI MANUELA 4F FRANZONI FABIO 3B GALATI ALESS. 2B GANDINI ELENA 4B GRECO RAMONA 3B GUERRESCHI SARA 3B MAESTRELLI A. 4F MARIANI ANDREA 4D MARTINAZZOLI LINO MATTEI GIUSEPPE MEREGHETTI C. 4F MINO LARA 4F NOVENTA R. 4F OLIVA FABIANA 4D PASINETTI ELENA 3L PASOLINI ELENA 4L POSSENTI FRANC. 1E RUMI CLAUDIA 4F SANDRINI MARIKA 2B STABILE SILVIA 1E TARANTINO LUCA 4B TIRABOSCHI VALE. 4F VANTADORI VALE 3B ZANARDELLI K. 4F ZEGGAI MIRIAM 3H ZUBINI SARA 4B

Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIC dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL ciclun@master.cci.unibs.it

Quale scuola, dopo l'ibernazione del progetto di riforma dei cicli, possiamo attenderci? E' questa la domanda che forze sociali, docenti, genitori, studenti e quanti, in qualche modo sono coinvolti nel processo formativo si pongono. La risposta, però, non appare dietro l'angolo: c'è, ora, una nuova commissione che ha ripreso gli studi per la costruzione di un nuovo modello. Tuttavia, per chi crede che la storia possa dare utili indicazioni per orientarci, pur in situazioni chiaramente diverse, è forse possibile rintracciare almeno qualche punto di riferimento già nel passato non ancora molto remoto. Sarà allora opportuno ricordare che, nel dopo guerra, e fino ai primi anni 60, vi era una scuola a doppio binario: la scuola di avviamento (per le famiglie meno abbienti) che proiettava immediatamente nel mondo del lavoro, e la scuola media (per quanti potevano investire nello studio) che lasciava accedere agli Istituti superiori e all'università. Si marcava, dunque, una separatezza evidente tra le classi sociali. Con l'avvento del primo governo di centro-sinistra (1962/63) si giunse alla Scuola media unica obbligatoria per tutti avviando, almeno formalmente, un processo di uguaglianza sociale: dico formalmente perché nel 1968 sarà pubblicata la famosa "Lettera ad una professoressa" di Don Milani e i ragazzi di Barbiana che denunciava la forte selezione di classe anco-

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ra presente. Oggi, questo, lo abbiamo tutti dimenticato. Sappiamo però, che scuola e società camminano parallelamente e che chi detiene il potere politico, anche in democrazia, di fatto orienta il modello di istruzione e cerca di costruirlo rispondente ai valori a cui si richiama. Se questo è vero sarebbe facile, oggi, prevedere di nuovo una scuola a doppio binario: l'uno che porta immediatamente, e senza tante storie, al lavoro, l'altro che forma le classi dirigenti. Prevedere una svolta del genere, però, potrebbe assumere il significato di scarsa fiducia nelle intelligenze, presenti in tutti i gruppi politici e sociali: anche in quanti, quindi, hanno, oggi, conquistato il consenso della maggioranza del paese e si accingono a costruire un nuovo modello di scuola. Chiunque governi, infatti, sa bene che progettare la scuola del futuro sulla base di parametri di lettura della società del passato significherebbe compiere un grave errore metodologico. Ed io mi auguro che ciò non succeda. D'altra parte, però, se è vero che la Riforma dei cicli è stata "bloccata" perché prevedeva la "liceizzazione" di tutte le scuole superiori e rinviava a corsi postdiploma la preparazione più specialistica, favorendo, così, la crescita di uno studente prima come cittadino, poi come lavoratore e, su questo non c'è condivisione, non posso immaginare che il cambiamento sarà solo di struttura. A mio modo di vedere, la Riforma <<bocciata>> presentava certo dei problemi applicativi su cui


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occorrevano ulteriori riflessioni, ma la filosofia non era da buttare. Ad esempio, l'idea che portava a ritardare, dopo un biennio con molte materie comuni, il momento della scelta dell'indirizzo, non era peregrina. Non lo era, soprattutto se si pensa che, in età evolutiva, e in presenza di una cultura di massa e consumistica più accattivante di quella che può fornire la scuola, sarebbe forse stato possibile recuperare ad un contesto di formazioneistruzione (in grado di far apprezzare maggiormente i valori della cittadinanza, della dignità umana, e della democrazia) quanti, invece, fino ad oggi ne ri m anevano esclusi solo perché non avevano individuato subito il percorso formativo confacente con le proprie propensioniaspirazioni. Sempre a mio parere la scuola dovrebbe orientare i comportamenti dello studente-cittadino sulla base di valori-competenze universali: le società si trasformeranno, le mode si rincorreranno, ma il valore della persona dovrà essere riconosciuto in qualsiasi contesto, come pure dovrebbero essere riconosciute le competenze profes-

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sionali che la scuola ha consentito di sviluppare. Una riforma della scuola dovrebbe, perciò, favorire la ricerca, darsi strutture e obiettivi in grado di porre ogni studente davanti ad un terreno da dissodare in proporzione alle proprie forze. A questo fine sarebbe utile che si desse strumenti idonei ad orientare tenendo conto delle

motivazioni, degli interessi, delle aspirazioni certo, ma anche delle possibilità reali che ogni studente ha di raggiungere le competenze previste dal profilo professionale verso il quale si è incamminato. Occorrerebbe, allora, ripensare anche il rapporto scuola-

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famiglia e indagare quali siano i veri opinion leaders che orientano con facilità ma non si assumono la responsabilità del costo sociale del mancato successo. Ancora: sarebbe fuorviante immaginare nella “società della conoscenza” l’esistenza solo di un problema cognitivo e sottacere, come da tempo è prassi corrente, quello educativo. La separatezza non paga: le d i v e r s e “Educazioni”, tra cui quella alla cittadinanza, devono essere incardinate nella pratica didattica. La scuola secondaria con un monoennio o biennio in cui continua lo sviluppo dei percorsi orientativi (che segue ad una primaria in cui le conoscenze sono solo strumentali allo sviluppo di capacità) deve collaborare alla formazione di giovani capaci di autonomia nelle scelte e di importanti competenze professionali di base trasferibili nei vari settori in cui si articola l’attività sociale. Una scuola, insomma, che, pur diversa nella struttura, rimanga centrata sulla persona, sull''uomo: lo sarà? Rinaldi


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Ormai, al giorno d’oggi, è quasi una moda essere anoressiche. Si è talmente prese dal fatto di voler piacere che per essere perfette si arriva anche ad odiare il cibo. La parola “odio” è una parola molto grossa ma si addice perfettamente allo stato d’animo delle ragazze. Si comincia con una semplice dieta, pensando che dopo aver perso quei pochi chili finalmente il più bello della scuola ti guarderà. Purtroppo non ci si accontenta mai e più si dimagrisce più ci si vede grasse. La maggior parte delle ragazze che cade nell'’anoressia non se ne rende conto, continuando così a rifiutare il cibo. Per loro mangiare diventa un incubo, ci pensano sempre, e la bilancia diventa una gr a n d e amica quando segna chili in meno e una grande nemica quando ne segna qualcuno in più. Dopo un normale pasto, che è sempre più striminzito, di corsa al bagno per cercare di rigettare tutto, oppure si prendono lassativi e medicinali per non assimilare altre calorie. Ormai si è nel pieno della malattia, si assume l’aspetto di scheletri, gli zigomi sono molto ac-

centuati, le gambe sembrano due grissini, ma la cosa peggiore è che loro si vedono ancora grasse. Naturalmente le persone vicine a loro se ne rendono conto e cercano di aiutarle, ma senza grandi risultai. Il brutto di questa malattia è che finché non se ne accorgono non riusciranno mai ad uscirne. Non è facile per nessuno cercare di sostenere una persona quando questa rifiuta continuamente il tuo aiuto. Così molte ragazze perdono amicizie, amori e affetto, ritrovandosi sole con i lo-

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ro problemi. Forse a questo punto comprendono di essere davvero malate, ma la strada per la guarigione è ancora lontana. Quando si “guarisce” si continua comunque a vedersi sempre grasse, ma la paura di ricadere nell’incubo impedisce di dimagrire ancora. Purtroppo non sempre finisce cosi bene, capita che alcuni ragazzi non riescano a riprendersi e ci lascino. In realtà ci hanno lasciato molto prima, perché sono morti psicologicamente. Dietro questa malattia si nascondono vari problemi: il bisogno di attirare l’attenzione, l’invidia verso l’amica più magra e più bella e spesso il fatto che la televisione mostra persone perfettamente in linea e belle. La voglia di assomigliare a loro è tanta e porta così a malattie, mentali e fisiche. Così l’anoressia, iniz i at a quas i per “gioco”, diventa una tragedia. Anche noi abbiamo delle amiche che purtroppo risentono del problema, vederle spegnersi lentamente è davvero demoralizzante, viene voglia di abolire le diete…non è giusto cambiare per piacere agl’altri perché la vera bellezza è ESSERE SE STESSI!!!! Baby&Stefy 3^f


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Barbara ha vissuto tutta la trafila dell’anoressia, ha perfino sfiorato la morte. Ha accettatto di parlare della sua terribile esperienza. La ringraziamo per il suo grande coraggio e per la sua lealtà. Brava Barbara, dacci sotto che ce la fai.

Cara amica anoressia, ne abbiamo passate tante insieme! Quante giornate intere ho passato a pensare a te, a come ho fatto ad attirare la tua attenzione e “comprensione”! Mi sono sentita, spesso, una ragazza privilegiata ad averti come amica, come un punto di riferimento per risolvere ogni mio tipo di problema, di difficoltà e tu hai saputo sempre darmi la risposta e la soluzione giusta per me! Abbiamo camminato anche per le strade più dissestate insieme, mano nella mano e cuore nel cuore. Mi hai saputo dare tutto! Con il tuo modo di fare mi hai fatto spesso sentire super-potente; carica a tal punto da svolgere anche cose che io non pensavo nemmeno di esserne capace e, invece, mi sono dovuta ricredere. Mi hai saputo regalare tante capacità come la tenacia, la convinzione in ciò che facevo, senza lasciarmi condizionare da chi mi “consigliava”, ma grazie a te sono andata diritta per la mia strada.

Ma non so come mai, un giorno ti sei allontanata e mi hai lasciata sola con me stessa; anzi, non con me stessa, perché ormai mi ero spenta, ero solo la tua ombra. Un’ombra nera che non ha fatto che portare tanta rabbia, tensione e sconforto a chi intorno a me voleva aiutarmi, voleva farmi reagire, ma io no!, sono forte perché con me ci sarà sempre la mia cara amica. Sì, lei che ora mi lascia e mi fa vedere che tante cose le ho perse, le ho allontanate per paura di affrontarle come una persona normale, di non riuscire al cento per cento, deludendo così le aspettative che gli altri hanno nei miei confronti. Non parliamo poi delle preoccupazioni che ho causato a chi mi vuole belle; sei riuscita a farmi dire tante cose che non ti immagineresti mai di sentire. La paura di un genitore nel vedere la propria figlia lasciarsi andare per crollare nelle braccia della cara amica anoressia; vedere che il

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tuo ragazzo cerca un qualcosa, una luce nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, ma non vede altro che “l’egoismo” e un buio “tetro”. Allora mi sentivo forte, una grande persona con tantissima forza di volontà e mi piacevo, ma ora mi vedo come un mostro che è rimasto in vita succhiando tutto l’amore che chi mi sta accanto mi trasmette (e mi ha trasmesso) senza però alcun riscontro positivo. Oggi mi chiedo: che cosa spinge queste persone a starmi ancora vicino, ad amarmi, perché per ciò che io ho fatto, meriterei solo di starmene per conto mio a raccogliere i frutti marci che IO, solo io ho seminato. Ma questo mi fa anche capire che le persone che ti vogliono bene non ti abbandoneranno mai perché vali per loro più di quanto tu possa pensare per te stessa, perciò, cara amica mia, come sei arrivata voglio che tu te ne vada, perché ora voglio vivere la mia vita in pieno senza troppe maschere e barriere che fino ad ora mi hanno incatenata a te, privandomi di vivere, di apprezzare le cose più semplici, più belle e più significative della vita, della gente che mi circonda e che mi sostiene. Perciò “addio!”, cara amica anoressia, e “ben arrivata!”, NEMICA anoressia. Barbara


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Mi è stato chiesto di scrivere un pezzo sulle mie vacanze-studio a Bournemouth, una graziosa città sulla costa meridionale dell'isola britannica, una fetta di paradiso a sole 2 ore di pullman dalle attrazioni londinesi e a 20 minuti di battello dalla famosa isola di Wight… … 3 settimane a base di lezioni al pomeriggio (ma esiste la possibilità di frequentare la scuola nella mattinata) e per il resto del giorno, sole a volontà in spiaggia (non scherzo!!) e incursioni serali nei pub in vero british style. La scuola che ho frequentato, la "Anglo European School of English", si trova a soli 20 minuti di passeggiata dal ricchissimo town centre, fornito di negozi per ogni gusto e di locali notturni per divertimenti insonni. I corsi proposti variano in base all'esito di un test iniziale, con un'ampia scelta a seconda delle capacità individuali: "beginner", "pre-intermediate", "intermediate", "upperintermediate" e infine "advanced" per chi ha già una buona conoscenza della lingua. Le classi, ovviamente cosmopolite, offrono infinite occasioni di conoscere gente davvero interessante; io, ad esempio, sono rimasta in contatto con molti dei miei compagni di "studio" e stiamo già organizzandoci per tornare nello stesso periodo l'anno prossimo, in modo da incontrarci ancora. Nei corsi non intensivi le 4 lezioni sono tenute da 2 diversi professori (posso garantire per la validità, la bravura e soprattutto

la simpatia di ognuno di loro.. e vi anticipo che le doti fisiche di alcuni sono tutt'altro che indifferenti!!!), con un intervallo di 5 minuti ogni 45 di spiegazione e uno di 15 minuti per permettere il cambio del docente e assicurare qualche minuto di riposo nella lingua d'origine agli studenti. L'argomento delle lezioni è disposto secondo il grado di conoscenze, ma ogni corso di studio prevede una parte di grammatica (insegnata per mezzo di giochi di società, organizzando gare a squadre all'interno della classe, ecc, tutti metodi per imparare divertendosi) e un'altra, più sostanziosa, di conversazione: non importa a che livello ci si trova, l'importante è impegnarsi.. così dicono almeno!!! La cosa che preoccupa maggiormente gli aspiranti è la host family: posso immaginare i vostri timori, ma la mia esperienza mi ha insegnato a non avere assolutamente preconcetti. Scordatevi quindi le illazioni che vorrebbero tutti gli inglesi come freddi e antipatici altezzosi: sono persone gentili e disponibilissime e, ancora più importante, cucinano divinamente.!! io che credevo erroneamente di fare 3 settimane di dieta forzata, ho dovuto ricredermi dopo essere salita sulla bilancia.. sono ingrassata!! Non a causa di dolcetti e biscotti di cui peraltro l'Inghilterra è fornitissima, ma per le succulente cene con specialità provenienti da ogni parte del mondo che la "mamma" e spesso anche il

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"papà" preparava a me ed agli altri inquilini. È molto frequente, infatti, il caso in cui i soggiornanti ospitati dalla stessa famiglia siano più d'uno.. altre occasioni di far conoscenza e credetemi quando vi dico che le relazioni di amicizia che nascono lì sono sincere e ben lungi dal finire col termine della vostra vacanza!! Ad esempio, con la ragazza taiwanese che abitava nella mia stessa casa ho instaurato un'amicizia profonda: quando eravamo là uscivamo sempre insieme, in compagnia del gruppo di musicisti che abbiamo conosciuto in un locale una delle nostre prime sere inglesi e a gennaio farà tappa a Brescia durante il suo tour europeo per venire a trovarmi, prima di tornare definitivamente nel suo paese. Non avete ancora preparato la valigia?! Chiara Mor


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Vivere italiano è lo stile di

vita preferito dalla maggioranza degli stranieri. Questa riflessione , forse, ci aiuta a capire meglio lo straniero che è tra di noi. «Sono entrato in Italia come turista. Che cosa mi ha spinto a venire in questo paese? L’avventura, forse. L’Italia come tutti sanno bene, è un paese turistico, un paese bello, che attira tutte le genti delle altre parti del mondo. L’italiano… quando si parla dell’italiano si parla di parecchie cose, non si parla soltanto della terra dell’Italia, ma anche dell’arte, della sua storia, della sua libertà, della sua cucina, delle sue donne che la televisione ci fa sempre vedere…», è quanto dice Iamal, un ragazzo del Marocco, uno di quelli che noi chiamiamo clandestini, o, meglio, extracomunitari. Mi sono sembrate interessanti queste parole per iniziare una mia riflessione sul “perché gli stranieri siano tanto affascinati dal nostro modo di vivere”. Credo ci siano almeno due modi per entrare in un paese diverso dal mio. Uno è per potermi divertire lontano dalla gente che conosco, senza essere giudicata, incontrare nuove persone e confondermi con esse per vedere che cosa si prova. Visitare anche il loro mondo: città, negozi, musei…, mangiare come loro, muovermi come loro, vivere e quasi esse-

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re una di loro. Appunto, come diceva Iamal, “vivere un’avventura”. L’altro modo, potrebbe appunto essere la ricerca di una nuova patria, di una nuova terra che mi sappia ospitare e mi possa, soprattutto, dare un lavoro, E questo potrebbe essere la necessità di trovare un modo per sopravvivere, per dare un avvenire più sicuro alla mia famiglia, visto che nella mia terra natale la siccità, la grande povertà, la mancanza di libertà, la paura, la guerra… mi hanno tolto ogni speranza. Ma perché venire in Italia? L’Europa è fatta anche di tante altre nazioni! E il mondo è tanto grande! Per il turista la risposta è chiara: l’Italia è una miniera di storia e di arte, in ogni metro del suo suolo sono seminate delle bellezze che narrano la vita del suo popolo, anzi, dei suoi numerosi popoli. La loro varietà costituisce una ricchezza sotto ogni aspetto: la lingua propria, le

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particolarità gastronomiche, le coltivazioni differenziate, gli animali (volatili, pesci, greggi o allevamenti…), l’abbigliamento, le tradizioni, le città, i castelli… la cultura in genere. Tutto è per il turista un’occasione di meraviglia, di curiosità. Eppure tutto questo, a mio avviso, fa nascere nell’animo di chi viene in Italia un senso di “confusione”, di piacevole “disordine” che mette allegria e che provoca come un desiderio di trasgressione nei confronti delle regole del proprio paese. Mi sembra sia questo che vedo nelle orge dei tedeschi, nel chiasso degli scandinavi e nel ridere degli orientali che si muovono dappertutto come se danzassero. Credo sia questo il nostro comportamento di italiani che ci portiamo dietro dovunque andiamo! E ho l’impressione che piaccia molto agli stranieri, almeno fino a un certo punto, fino a che, forse, non diviene manifestazione di superficialità, di non saper prendere le cose con sufficiente serietà. Ci sono dei momenti nella mia giornata in cui mi piace mettermi davanti al televisore alla ricerca di qualcosa di interessante da vedere. E gioco con il telecomando saltando da un programma all’altro. E’ un continuo susseguirsi di messaggi affascinanti: milioni che vengono donati con generosità se solo sai indovinare un quiz,


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programmi in cui si fa una gran bella mostra del nostro corpo femminile, promesse di benessere se solo si sceglie questo o quel prodotto, questa o quella carta, persone che sperano di risolvere i loro problemi raccontandoli in televisione…. E mi metto nei panni di Iamal che nel bar della sua città in Marocco vede questi stessi programmi. Ai suoi occhi, l’Italia deve proprio apparire il paese della facile ricchezza, dove tutti si arricchiscono senza troppa fatica, dove si viaggia con le migliori vetture, dove si mangia bene, dove nessuno si interessa di quello che fanno gli altri, dove le donne si possono vedere e anche avere facilmente… E Iamal viene in Italia, prima come turista, per avventura, e poi, per vivere, cerca di trovare un lavoro. Ed è qui che vive la grande delusione. I suoi occhi si devono aprire sulla realtà. L’Italia gli appare come un paese delle apparenze: gli italiani, almeno molti italiani, vivono i suoi stessi problemi che viveva nel Marocco. Ma uno gli appare più evidente: lui si è preoccupato di imparare l’italiano per comunicare con tutti, dalla Sicilia. dove è sbarcato, alla Lombardia, dove sperava di trovare lavoro. Si accorge che non tutti parlano l’italiano, non tutti vivono allo stesso modo. Quella varietà che costituisce la ricchezza dell’Italia, diventa per lui incapacità di farsi capire e, ben presto, si sentirà isolato, solo e desideroso di tornare a casa sua. E gli italiani non tarderanno a fargli capire che questa è

proprio una buona scelta. Di fronte a questa lezione, noi italiani abbiamo certo molto da imparare. Anzitutto: l’accoglienza dello straniero non deve essere circoscritta al tempo e al modo in cui ci fa guadagnare dei soldi. Questo dovrebbe essere solo in cambio di un servizio. Ma è importante far sentire lo straniero a suo agio sforzandoci di capirlo e farci capire. Comunicare non solo attraverso le nostre opere d’arte, la nostra cucina, ma soprattutto con la cordialità che dovrebbe esserci propria. L’incontro tra persone dovrebbe diventare anche per noi una ricchezza e un segno di maturità, senza perdere quelle caratteristiche di spensieratezza e di poesia che sono nostre: un buon bicchiere di vino deve servire a donare gioia e non a rubargli il portafoglio. E se poi qualcuno ci chiede un lavoro… basterebbe guardarci intorno e sapremmo individuare quante cose abbiamo lasciato da parte perché non c’è più nessuno che se ne cura! Barbara Premio letterario Fondazione “Dante Alighieri”, BS, 2000

LUNARFOLLIE Egregio signor Preside, con la presente la informo che in questo anno scolastico, per decisione del nuovo Ministro della P.I., godrò del cosiddetto distacco allargato, in quanto sono stato incaricato ogni mese nei giorni dall’1 al 10 di recarmi nel parco nazionale di Yellowstone (USA) per analizzare i cestini delle merende sequestrati all’orso Yogi e al suo amico Bubu in virtù degli accordi intrapresi con il ranger Roger; nei giorni dall’11 al 20 di controllare a bordo di un satellite lo stato della media stratosfera con lo strumento da me brevettato denominato bucometro, già impiegato con successo nella stesura dell’orario degli insegnanti; nei giorni dal 21 al 30si stabilirmi a Parigi per 1. portare alla Biblioteca Nazionale di Francia i contributi della Commissione Biblioteca del Lunardi; 2. verificare che non sia stato trafugato dall’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure di Sèvres il prezioso campione di platino – iridio universalmente noto come metro; 3. che i palloni con collo di cigno giacenti da più di un secolo nei laboratori dell’Istituto Pasteur non siano affetti da artrosi cervicale. Pertanto, sarò disponibile per l’insegnamento soltanto il trentunesimo giorno dei mesi di ottobre, gennaio, marzo e maggio, purchè quest’ultimo non cada di domenica o in altro giorno festivo.

Professor Laborio De’ Didacticis (alias Ida Tagliabue)


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Diventa sempre più urgente conoscere l’Islam perché con questa religione dovremo sempre più confrontarci. Noi proviamo a farlo con questo dossier che speriamo semplice e quindi utile a tutti LA STORIA Maometto e l’umma islamica Maometto, o Muhamad “il glorificato”, è il sommo Profeta dei musulmani e fece parte della stirpe dei Kinana. Suo padre morì prima della sua nascita e così fu allevato per sei anni dalla madre e dopo la sua morte si occuparono di lui il nonno paterno prima e lo zio paterno poi. All’età di 25 anni si sposò con Khadigia una bella e ricca donna da cui ebbe molti figli. A quarant’anni cominciò ad avvertire una crescente tensione spirituale

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e si ritirò per meditare sul destino dell’uomo. Durante la sua meditazione gli apparve l’arcangelo Gabriele con i primi versetti del corano. Così cominciò a predicare la fede in un Dio unico; questo generò inquietudine fra i capi dei clan della Mecca che costrinsero Maometto e i suoi seguaci a trasferirsi. Così si formò la prima comunità dei credenti. Dopo la sua morte, una comunità di beduini, precedentemente assoggettati, cercò di recuperare la propria autonomia, non essendo lecito rinnegare la fede dell’Islam, l’umma (la comunità dei credenti) aveva repentinamente scelto un califfo come successore di Maometto, e con il suo aiuto riuscirono a sedare l’insurrezione. Con i califfi che si succedettero l’umma ebbe una vasta espansione, migliorando le strutture e iniziando una

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nuova società. L’età dei califfi In genere la designazione del califfo avveniva per opera di un consiglio costituito dai primi fedeli convertiti dal Profeta. Tuttavia con Mu’àwya s’inaugurerà invece un regime ereditario. L’ampliamento del territorio soggetto alla legge islamica comportò la necessità di amministrare nuovi sudditi appartenenti alle più diverse etnie e culture così dette “protette”. Nel susseguirsi dei califfi ci furono molte discordie fra le famiglie più illustri su chi doveva essere il successore; così il baricentro della dinastia abbasside si spostò verso l’Iràn e questo fu l’inizio del disfacimento del centralismo politico islamico. La delusione per la mancata


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attuazione dell’uguaglianza sociale portò ad una progressiva decadenza e si formarono così nuovi movimenti: lo sciismo (fazione di “Ali”, i sostenitori di uno dei primi califfi che succedettero a Maometto) e il sunnismo (gente che si rifà alla tradizione di Maometto). Un importante fattore di trasformazione della società islamica fu la progressiva islamizzazione dell’elemento turco successivamente considerato uno dei pila-

stri su cui poggiava solidamente la cultura islamica. Dopo la dominazione turca si susseguì quella mongola che segnò la fine dell’età califfale lasciando l’umma islamica senza guida politica, economica e spirituale. LE DOTTRINE Il Corano e la tradizione Dopo la morte del Profeta (Maometto), le vicende politiche dell’umma e lo scontro per la successione alla guida politica e spirituale hanno provocato le prime riflessioni sulla natura della fede, sulla qualifica di musulmano e sulla condizione di peccatore. Si seguitò anche a ricercare nella sunna le risposte a tanti casi, dubbi non considerati dal Corano (libro sacro della religione islamica scritto in lingua araba, che raccoglie in 114 sure/ capitoli il complesso della rive-

lazione divina e del suo volere, seguendo il quale l’uomo può sperare nella salvezza eterna) e

nello stesso tempo si approfondivano gli studi grammaticali e lessicali della lingua araba, nella speranza di penetrare i misteri del Verbo Divino. Con l’ampliamento dell’umma si crearono nuove esigenze cui non sempre Corano e sunna poterono offrire chiare e coerenti soluzioni, così si pensò di ricercare il motivato e unanime parere dei dotti. Condurre un’attenta interpretazione del Corano ha contribuito a creare quel pluralismo dottrinale che caratterizza il pensiero islamico. Le scuole di pensiero La lontananza geografica fra i diversi centri della cultura islamica e la pluralità d’opinioni portò alla nascita di diverse scuole giuridiche, che hanno prosperato fino ad oggi: Hanafita, considerata la più “liberale”, perché da ampio spazio al prudente giudizio dei giuristi; Malikita, considerata una fra le più “conservatrici”, perché fa stretto riferimento alla tradizione dei medinesi (ritenuti i migliori conoscitori del primo Islàm). E’ possibile passare con relativa facilità da una scuola all’altra; in una stessa città potevano coesistere mufti esperti dell’una e dell’altra scuola. Sciafeismo e Hanbalismo completano il quadro odierno dell’I-

LUNARFOLLIE slàm sunnita. Durante gli anni però le divergenze dottrinarie non sono rimaste semplicemente pure polemiche, ma talvolta si arrivò al conflitto. Tuttavia il pluralismo giuridico ha comportato, di norma, una sostanziale tolleranza nei confronti delle diverse opinioni. L’estremismo di qualche gruppo sciita non può però essere tollerato dal sunnismo, questo perché il sunnismo ha riconosciuto chiunque nel tempo abbia assunto la carica di califfo, mentre gli sciiti hanno bollato qualsiasi usurpazione che negasse ai discendenti di “Alì” (uno dei primi califfi) il diritto alla guida dell’umma; essi s’identificano nell’imanismo “duodecimano” che riconosce legittima la guida di 12 Imàm. Lo zaydismo ha scelto i suoi Imàm tra i discendenti d’alcuni califfi appartenenti a due diverse dinastie, ma giuridicamente non si è discostato troppo dal sunnismo. L’ismailismo, detto “settimano” perché riconosce come ultima guida il figlio del sesto Imàm duodecimano, è riservato ad una ristretta cerchia d’iniziati e fu portatore di una raffinata cultura. Non legato strutturalmente al sunnismo o allo sciismo è il misticismo o sufismo. Essa portò molti asceti a vestirsi di panni di ruvida lana (suf). L’esperienza mistica era strettamente personale anche se svolse un ruolo sociale e culturale accentuato; sorsero così le confraternite (turuq) attive ancora oggi. La maggioranza di esse è collegata al sunnismo.


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LE ISTITUZIONE Credenze e vita quotidiana Un musulmano è colui che in ragione di un rigido monoteismo crede in un Dio Unico (Allah), e nella missione profetica svolta da Maometto. La “t es t im oni anz a” pubbli ca (shahada è il primo atto da compiere per chi voglia entrare a far parte dell’umma dei credenti.) Ogni musulmano sa che la sua religione poggia anche su altri “pilastri”:  La beneficenza legale (zakàt), fu intesa all’epoca del profeta come mezzo per rendere lecito ai ricchi il godimento della propria ricchezza, chiamandoli ad aiutare i più poveri secondo il principio di solidarietà. Inizialmente si trattava di fare l’elemosina mentre in seguito divenne un’imposta a favore dei poveri riscossa direttamente dagli stati islamici.  La preghiera canonica (salàt), è ancora oggi assiduamente osservata; ha luogo in 5 diversi momenti della giornata: all’alba, a mezzogiorno, nel pomeriggio, di sera, di notte. I momenti della preghiera sono scanditi dal mu’addin, che al momento opportuno lancia un richiamo dall’alto dei minareti; inoltre i fedeli sono tenuti a pregare nelle moschee ogni venerdì a mezzogiorno. La salàt va adempiuta orientando il volto e il corpo verso la Mecca.  Il digiuno nell’intero mese di ramadàn (sawm ramadàn). Durante questo periodo tutti gli adulti sani devono astenersi totalmente dall’ingerire a qualsiasi titolo alimenti so-

lidi e liquidi, dall’entrare in contatto con sostanze gassose e dal compiere qualsiasi atto sessuale. Al termine di esso viene fatta una festa che dura per 3 giorni e viene chiamata “festa dello zucchero” perché è usanza scambiarsi dolciumi.  Il pellegrinaggio alla Mecca costituisce un obbligo da assolvere almeno una volta per tutti coloro che abbiano sufficienti risorse economiche. Si tratta di rendere omaggio durante l’ultimo mese dell’anno lunare.  Alcune scuole sunnite aggiungono anche la ghiàd o sacro impegno. E’ un impegno per il quale ogni credente combatte gli aspetti più passionali e portatori di peccato della propria personalità. In quanto impegno bellico è dovere personale di ciascuno prendere parte alla difesa attiva della Dar al-islàm (il territorio in cui vige l’Islam).

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L’aldilà I defunti, il cui corpo è stato lavato e inumato in uno o più sudari nella pura terra, con il capo rivolto verso la ka’ba, vengono dapprima sottoposti alla cosiddetta “prova della tomba”. Annunciata da varie calamità dall’apparire del Daggiàl e del manifestarsi del Mahdi l’intera umanità è destinata a morire al primo squillo di tromba angelica di Irafil. Il secondo squillo la farà però resuscitare, e quindi dovrà presentarsi al cospetto di Dio per essere sottoposta al giudizio universale. I defunti dovranno poi incamminarsi lungo un ponte, sospeso sull’Inferno, che conduca all’ingresso del Paradiso. Altre prescrizioni L’islàm impone una serie di divieti alimentari che impediscono di ingerire in qualunque modo il sangue; interdetta è l’assunzione di vino e in genere di qualsiasi bevanda alcolica ed è interdetta anche l’usura e il gioco d’azzardo: scacchi, domino e tavola reale.


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I riti di passaggio La morte costituisce per il fedele l’ultimo rito di passaggio. La prima cerimonia liturgicamente rilevante che attende il neonato è il battesimo: la sua importanza è sottolineata da un rito sacrificale nel quale il padre immola una o più vittime in funzione beneaugurante e propiziatoria. Non obbligatoria ma solo “raccomandata” è la circoncisione, che può avvenire precocemente, ma anche quando il maschio ha qualche anno. La nascita è anche legata al matrimonio, per il cui rito si coinvolge l’ampia cerchia di parenti e amici. Da osservare la specificità tutta islamica della dote, che è versata dall’uomo, e di cui la donna ha diritto di fruire senza sottostare ad alcun vincolo. La poligamia è ancora abbastanza praticata, anche perché esplicitamente prevista dal Corano, che però esige un’equità nel comportamento affettivo e sessuale da parte del marito. Del tutto estranee al Corano sono le norme riguardanti il velo muliebre: unica raccomandazione impartita è quella della pudicizia, da attuarsi sia in ambito familiare sia in pubblico. Il debito dell'Occidente Il debito contratto dall'occidente è imponente, e a lungo i nostri antenati dovettero dipendere dalla cultura islamica di altissimo profilo tecnologico e scientifico. Occorre sottolineare come buona parte della saggezza greca sia stata recuperata proprio grazie all'azione di studiosi dell'Oriente islamico. Fu infatti grazie allo stimolo delle autorità omayyadi o di quelle abbasidi che nella cosmopolita corte normanno-sveva, e nella due-

centesca Scuola di Toledo, si tradussero in arabo o in volgare numerose opere greche, d'epoca classica e d'età ellenistica. Si deve agli islamici lo studio dell'algebra, la scoperta della durata dell'anno tropico e l'orbita vera e media solare. Ricordiamo poi il debito contratto in ambito scientifico, nella fisica (idraulica e ottica), nell'alchimia e in molte altre discipline. Molto importante anche l'impatto sulla nostra gastronomia che Maxime Rodinson non esitò ad affermare l'esistenza di una "tendenza generale all'esotismo culinario nell'Europa medievale", secondo un processo di acculturazione che influenzò stabilmente anche il nostro modo di stare e di servire in tavola. Grande di conseguenza fu l'impatto sul lessico di varie lingue europee: formidabile sullo Spagnolo, ma anche sul nostro idioma. Non parliamo solo dei tanti arabismi presenti nel siciliano, bensì delle influenze sulla lingua nazionale, che ospita non pochi termini di origine araba e, in minor misura, persiana o turca.

LUNARFOLLIE Islam, religione per un miliardo di fedeli. 7 risposte per capire. CHE COSA SIGNIFICA ISLAM? Islam significa letteralmente “sottomissione (a Dio)”. Il termine “musulmano” viene dalla stessa radice. Significa “colui che è sottomesso a Dio”: il credente. QUAL E’ LA RELAZIONE TRA L’ISLAM E LE RELIGIONI: EBRAISMO E CRISTIANESIMO? E QUANTI SONO I MUSULMANI NEL MONDO? Sono molto forti le interdipendenze fra l’Islàm e la religione ebraica. Assai meno con il cristianesimo, comunque di tipo orientale, anche se le relazioni sono inevitabili nella misura in cui il cristianesimo deriva dell’ebraismo. L’Islàm riconosce Torah e Nuovo Testamento come testi rivelati. L’Islàm, con un miliardo e duecento milioni di fedeli, è la seconda religione più diffusa nel mondo dopo il cristianesimo. IL CORANO PUO’ ESSERE INTERPRETATO? Deve essere interpretato, perché Dio parla a volte in modo chiaro e a volte “narra parabole agli uomini”. Chiunque può farsene interprete. Nell’Islàm c’è un rapporto diretto tra Dio e credente: non c’è chiesa né sacerdozio. Le guide spirituali sono i dotti che si dedicano allo studio dei testi sacri. CHE COSA DETTA IL CORANO SULL’ASSASINIO E IL SUICIDIO? Il Corano vieta l’uccisione. Tranne che in tre casi: la difesa della vita di un musulmano e di se stessi, l’adulterio conclamato e l’apostasia (l’abiura della religione musulmana). E’ poi consentito in caso di guerra: ma in nessun modo è ammessa l’uccisione di donne, bambini, inermi. Il Corano


LUNARFOLLIE condanna anche il suicidio, la morte come azione volontaria. Altra cosa è il martirio che è la morte “sulla strada di Dio” e che conduce direttamente in paradiso. CHE COS’E’ LA SHARIA? E’ la legge fondata su due corpi: il Corano che prevale su tutto; e i hadith, o tradizioni storico-giuridiche, raccolti in libri detti sunna, “consuetudine”. CHE ORIGINI HA IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO? Nasce nel XIX secolo, ma non nella forma violenta che conosciamo oggi, bensì come dibattito interno, come sforzo di modernizzazione. La prima organizzazione radicale islamica viene fondata nel 1928: i Fratelli Musulmani, in Egitto, che in un primo tempo si dedicano solo all’insegnamento e ad altri impegni di tipo civile. La metastasi fondamentalista (una ridotta minoranza del movimento integralista) comincia con la guerra arabo-israeliana del 1967. Dall’interno della Fratellanza Musulmana si distaccano gruppi radicali che si danno ad azioni clandestine. Il grande exploit degli integralisti avviene con la rivoluzione sciita in Iran (1979) e poi nel mondo sunnita con la guerra civile in Libano e l’uccisione del presidente egiziano Sadat (1981). CHE RAPPORTO C’E’ TRA POLITICA E RELIGIONE NELL’ISLAM? L’Islam non fa differenza tra mondo e fede. L’Islam è dunque anche politica, non distingue tra laico e religioso. Anche il cristianesimo aveva alle origini questa ambizione. Ha dovuto rinunciarvi perché si è inserito nella struttura dell’Impero romano. Uno sviluppo che avrebbe potuto conoscere anche l’Islam, se non avesse trovato nel suo ambiente originario una sostanziale assenza di strutture statali.

A cura di Maria 4 L

www.lunardi.bs.it/giornalino GLOSSARIO 'Abd Schiavo (di). Nell'onomastica precede uno dei 99 epiteti di Dio che si è usi recitare col tesbih, una sorta di rosario (per esempio 'Abd ar-Rahmàn letter a l m e n t e s i gn i f i c h e r e b b e "schiavo del Misericordioso", 'Abd al-Malik "schiavo del Sovrano", ecc.). Abu Padre (di). Patronimico non di rado usato anche in funzione di soprannome (per esempio Abu Murra, lètt. "padre dell'amarezza", per indicare il diavolo). Arkàn Pilastri. Gli arkàn ad-din (pilastri della fede) costituiscono l'insieme esteriore della fede islamica. Banu (abbrev. "B.") Figli (di). Indica per lo più gli appartenenti a una tribù. Bint Figlia (di). Califfo Dall'arabo khalìfa, lett. "successore, vicario, luogotenente". Successore di Maometto alla guida politica e spirituale (ma non profetica) della Comunità islamica. Dimmi Lett. "protetto". In epoca classica qualsiasi suddito fedele di culti monoteistici ammessi (Ebraismo, Cristianesimo, Zoroastrismo, ecc.) che poteva godere dei suoi diritti religiosi e di gran pane dei diritti civili in cambio di un'imposta personale fgizya) e/o fondiaria (kharu~g). Diwàn La struttura centralizzata incaricata di amministrare la cosa pubblica (da essa deriva la parola italiana "dogana"). Il termine può indicare un "canzoniere" poetico. Gihàd Lett. "impegno". La gihàd maggiore è tesa al miglioramento di se stessi; quella minore è l'impegno bellico in funzione difensiva in terra islamica (dar al-Jslàm) o, a determinate condizioni, offensiva in terra d'infedeli (dar al-harb). Hadìth (pì. ahadìth) Racconto, tradizione storica. L'insieme di quelle considerate giuridicamente rilevanti costituisce la sunna. Ibn (abbrev. "b.") Figlio (di). Imàm Lett. "guida". Può indicare tanto il califfo

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sunnita o scuta quanto i fondatori delle maggiori scuole giuridiche o chi suggerisce con il suo esempio i corretti movimenti nella preghiera. Kufra La miscredenza grave che fa decadere dalla condizione di musulmano. Madhab Scuola giuridica. Mahdi Il "ben guidato". Colui che, alla fine dei tempi, comparirà sulla terra per restaurarvi il primo autentico Islàm. Mawali (sing. mawla) Convertiti musulmani di etnia non araba. Muhagirùn (sing. Muhàgir) Emigranti. I Meccani, convertiti della prima ora, che presero parte all'Ègira che li portò a Medina. Mufti Giurisperito chiamato a fornire pareri legalmente fondati su determinate questioni giuridiche astratte (fatwa, pì. fatawa). Murabit Chi abita in un ribàt, sorta di convento-caserma nel quale trovavano ospitalità quei devoti che volevano abbinare a una vita di devozioni un'attività di gihàd, intesa come impegno bellico contro la dar alharb Shahada Testimonianza. Primo articolo della fede islamica in Dio e nel suo Profeta. Sharì'a L'insieme della normativa coranica e delle tradizioni formanti la sunna. Shaykh Lett. "vecchio". Titolo che viene dato a persona di rispetto e, al pari con "savvid", a capi tribù. Sunna Consuetudine. Azioni, parole e silenzi del Profeta ma anche delle prime generazioni dei migliori musulmani assunti come fonti ispiratrici per il buon operare islamico e secondi solo all'esplicito dettato coranico. Tabi'ùn Seguaci. La generazione immediatamente successiva a quella dei Sahaba. Tariqa La "Via" mistico-iniziatica per conseguire un immediato e diretto rapporto con Dio. Dall'XI secolo è la confraternita in cui gli adepti, seguiti e addestrati da un maestro, conseguono per gradi in appositi "ritiri" le necessarie conoscenze atte allo scopo. Umm Madre (di). Umma Comunità dei credenti musulmani.


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Un mese se n’è già andato, ma, la gita turistica verso il pianeta musica continua, quindi aprite bene le orecchie perché anche sta volta le novità sono parecchie… finalmente Britney Spears ha deciso di cambiare look e dare una svolta al suo stile musicale, abbandonate le divise scolastiche e lo stile da ragazza sognatrice, veste ora il ruolo di provocatrice, i suoni sono più duri e coinvolgenti; mi riferisco all’ultimo singolo “I’m a slave for you”, che tradotto significa: “Sono la tua schiava”, che è davvero trascinante e molto sensuale, e anticipa l’uscita dell’album “Britney” prevista per il 4 novembre. Chissà quanti ragazzi vorrebbero sentirsi dire queste parole dalla bella bionda, ma l’unico che veramente può essere accontentato è il fidanzato, nonché promesso sposo, Justin Timberlake degli N*SYNC. Ritorna a far ingresso sulla scena musicale Enrique Iglesias con la sua “Hero”, davvero dolce, orecchiabile e carina, ma che paragonata alla sua bellezza non è niente…caspita è davvero un gran bel f…gnaro…Hanno avuto successo grazie al loro singolo di debutto “Freestyler”, sto parlando dei Bomfunk Mc’s, che escono con “Super Electic”, che è l’esatta copia delle sonori-

tà dei precedenti singoli… niente di nuovo insomma; ritorno anche per Natalie Imbruglia, che anche se non si faceva più sentire non piangeva nessuno, visto che “That day” a mio parere è pessimo, ripetitivo e niente di speciale… I Linkin’ Park invece continuano sulla buona strada, proponendo “In the end”, bella sia sul piano musicale sia sul piano contenutistico, raga sta roba spacca di brutto! “Hunter”invece, è il titolo del nuovo lavoro di Dido, che sta volta si è superata…una nota di lode per la canzone e anche per il video clip che è davvero originale. Reentry anche per i Cramberries con la loro “Analyse”, carina ma niente di più.. Vi ricordate dell’ex fidanzato della bella J.Lo, Puff Daddy? Probabilmente ora non lo riconoscereste più, perché si è ribattezzato P.Diddy…io preferivo il vecchio nome..in ogni caso, contento lui..il suo nuovo singolo si intitola “Bad boy for life” e lo consiglio solo a coloro che amano le sonorità rap, hip hop e R&B. Intanto che Puff fa il cattivo ragazzo per la vita, la bella Jennifer Lopez si sposa con il suo ballerino, che ha l’aria di essere una brava persona…almeno quando gira con lui Jenny può fare a meno di portarsi appresso il porto d’armi…

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E, mentre tutte queste star ritornano, i mitici 5ive si sciolgono, “Closer to me” sarà l’ultimo singolo della boy band che, dopo 4 anni di lavoro insieme, ha deciso di riprendere la strada della vita quotidiana. I 5 ragazzi inglesi nel loro comunicato alla stampa, hanno detto di non essere più in grado di sostenere le aspettative dei fan perciò la cosa migliore da fare era quella di uscire di scena. Erano una boy band come tante altre, ma, ci hanno regalato dei bei singoli.Come dimenticare la grintosa “Everybody get up”, la dolce “Until the time is through”, “If ya gettin’ down” singolo uscito nell’estate 2000, e la recente “Let’s dance” che ha raggiunto la vetta delle hit inglesi ed è molto programmata anche nelle nostre radio. Per quanto riguarda gli artisti nazionali vi segnalo il ritorno dei Negrita con “Bambole” per gli amanti del rock made in Italy, il nuovo bellissimo sin-


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golo del “Blasco” Vasco Rossi intitolato “Stupido hotel”, del nuovo di Irene Grandi “Sconvolto così”, “Alla fermata” simpatico single di Neffa, che, oramai l’hip hop non sa più che roba sia, anche se nessuno potrà mai dimenticare la bellissima “Aspettando il sole”… E… dulcis in fundo le novità nell’ambito della dance music, i dischi più ballati in disco che fanno da colonna sonora ai nostri scatenati sabato sera: Felix Da Housecat con “Silver screen”, Galleon con “So I begin”, Dance Nation con “Sunshine” e per finire Hosheen con “Hide you”. Spero di avervi soddisfatto anche per questa volta, quindi vi invito a slacciare le famose cinture e ascoltarvi tutti quanti i singoli che vi ho segnalato. Mi raccomando, non perdetevi il prossimo numero nel quale parlerò degli Europe Music Awards, che quest’anno si svolgeranno in Germania a Francoforte il prossimo 8 novembre.Tra le nomination Craig David, Blink 182 Destiny’s Child, Robbie Williams e tanti altri..un beso… Chiara 5^D

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Fino a quando la filosofia secondo cui esistono razze superiori ed altre inferiori sarà finalmente e definitivamente distrutta e abbandonata ci sarà guerra dappertutto guerra ho detto. Fino a quando esisteranno cittadini di prima e di seconda classe fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà guerra. Fino a quando il sogno della pace eterna, la cittadinanza mondiale la legge di moralità internazionale rimarranno solo una nera illusione, che non potrà realizzarsi ci sarà guerra ovunque, guerra. E fino a quando regimi ignobili e infelici in cui vivono i nostri fratelli in Angolia, in Mozambico, Sud Africa Fino a quando la schiavitù disumana non sarà abolita, completamente distrutta allora ci sarà guerra ovunque.

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Quante le strade che un uomo farà e quando fermarsi potrà? Quanti mari un gabbiano dovrà attraversare per giungere e per riposare? Quando tutta la gente del mondo riavrà per sempre la sua libertà? Risposta non c'è, o forse, chi lo sa caduta nel vento sarà Quando dal mare un onda verrà che monti lavare potrà quante volte un uomo dovrà litigar, sapendo che è inutile odiare. Quante persone dovranno morire perché siano in troppi a soffrire? Risposta…. Quanti cannoni dovranno sparare e quando la pace verrà? Quanti bimbi innocenti dovranno morire e senza sapere perché! Quanto giovane sangue versato sarà finché un alba nuova verrà? Risposta…. A cura di Mony&Mony 3^f


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X…(6 TROPPO FIGO) … mi sembri 1 angelo caduto dal cielo, venuto giù per darmi 1 sollievo, 1 dovere, 1 dolce sensazione al cuore che riempie il mio vuoto interiore di sogni e di amore. Ogni volta, ogni qualsiasi volta che posso ammirare il tuo splendore mi riempi di gioia ma anche di dolore, perché tu 6 così vicina eppure mi sembri così lontano; il tuo viso risplende come 1 stella nel cielo scuro, le tue labbra appaiono come 1 fuoco rosso, che ogni parola riscalda il mio cuore di ghiaccio, tu 6 la mia luce, la luce della mia vita, che risplende e più risplende e + soffro x amore non corrisposto!!! TVBF4E By xxx’86 PER I MIEI TESORI DI 5^ N Ciao Raga!! Sorpresa!! Volevo dirvi un paio di cose e questo mi pareva un modo carino per farlo. Eccoci, siamo nuovamente tra i banchi, ma questo per me non è una cosa negativa, anzi!!! No, non sono impazzita durante l’estate, il motivo è uno solo; siete Voi! Insieme abbiamo affrontato un lungo percorso, che tra difficoltà e risate, gioie e ingiustizie, giorni stupendi e mattinate no ci ha portato a crescere e maturare, creando tra noi un legame profondo. Questo è l’ultimo anno (almeno spero!).e voglio dirvi che passarlo con voi è una fortuna per me. Si, perché da ognuna di voi ho colto qualcosa che mi ha arricchito e migliorato. Sono le piccole cose di ogni giorno che ti rendono felice e io sento di esserlo grazie alla vostra presenza quotidiana. Un sentito grazie e

spero che, terminato questo tratto di vita insieme, non mi dimenticherete, perché ognuna di voi sarà custodita nel mio cuore. Vi voglio bene, sinceramente. Ora basta con questa sviolinata altrimenti vi viene il diabete da quanto sono dolce!! Vi auguro un buon anno scolastico e un in bocca al lupo per lanatura. Un bacio Nicoletta (la vostra lolita) P.S. Lisa, questo messaggio è anche per te perché sei una di noi e lo sarai sempre… capito?!? TVB X PAM, KIA E BIBY Vi voglio un mondo di bene! Vi adoro siete mitiche! By Samy 1^N X CUCCI Ispiri tenerezza… forse te l'ho

già detto ma è la verità. PS: ringraziami x il mex mi raccomando P P X ANDREA 4^N Bello fx sei un figo assurdo! By una pazza di te X VIVIANA 3^B Non stare a sentire quella gallina! Lo sanno tutti che il "pinguino" vuole solo te! Non ti preoccupare: se le cose si complicano c'è superpsy che ti salverà! P P X LUCA 5^B Anche se cerchi di sembrare un "grande figo" rimani sempre e solo un piccolo puffo!! By Gargamella


LUNARFOLLIE X VIVYSNIF & CAMYSNEF All'airboard mi sono troppo divertita! La proxima volta ci ritroviamo di nuovo tutte insieme ma senza boy.. vi voglio bene da paura!!! By Pisysnef

Lavoro per tutti Un giorno, Dio chiama in Paradiso Putin, Bush e Berlusconi. Dio: “Ascoltatemi bene, se voi non metterete in riga i vostri popoli, passerete il resto dell’eternità a spalar merda…” Ognuno dei tre, dopo esser tornato sulla terra tiene un discorso alla nazione. Putin: “Russi, ho 2 brutte notizie per voi…una è che Dio esiste, l’altra è che se non ci diamo una regolata, passeremo il resto dell’eternità a spalar merda!” Bush: “Americani, ho 2 notizie…una bella e una cattiva! Quella bella è che Dio esiste, quella brutta è che se non ci diamo una regolata, passeremo il resto dell’eternità a spalar merda!” Berlusconi: “Italiani, ho 2 belle notizie per voi…Una è che Dio esiste, l’altra è che ho trovato 50 milioni di posti di lavoro!!!”

www.lunardi.bs.it/giornalino A TUTTI GLI AMICI DEL LUNARDI Buon pomeriggio a tutti, soprattutto al “capo” di Lunarfollie! Beppe Mattei. Sono Stefano Soncina e scrivo da Madrid, dove sto facendo il piano universitario “Erasmus”. Praticamente devo stare qui 10 mesi e fare gli esami in spagnolo… molto interessante. Colgo questa occasione per dirvi, da ex collaboratore del giornalino, che se vi interessa un corrispondente dalla capitale spagnola io sono qui a vostra disposizione. Buon lavoro a tutti. Stefano Cinque minuti Minuto 0: prima di uscire (preferibilmente davanti allo specchio). Ripeti 10 volte "Lo faccio solo IO, sò fico, sò belllo sò fotomodello!!". Controlla il ph dello stomaco (banalmente controllati l'alito) e in caso di fetore si consigliano risciaqui ripetuti e abbondanti Minuto 1: inforca il 126 Abart e dirigiti verso la discoteca più vicina. Entra senza quella scritta in fronte "Ho bisogno di una donna" e scegli la tua vittima. Minuto 2: Bascula il bacino scivolandole dietro e davanti. Lascia che la pelvica parli per te. Minuto 2,35: Lei inevitabilmente ti ha notato. E' il momento di agire, ricordati che "sei fico, sei bello, sei fotomodello". Minuto 3: A seconda della situazione puoi scegliere tra le seguenti frasi di sicuro effetto: - Che ore sono? - Hai da accendere? - Ti piace questa musica? Ascolti Marty Friedman?

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- Ti piacciono le macchine sportive? (lasciando penzolare il portachiavi della 126 Abart) - Hai bisogno di una registratina ai bulloni? (solo se lei è uacca) Minuto 3,5: E' fatta! Lei ormai penzola dalle tue labbra. Ora prova la Mossa del Gitano: scivola col tuo braccio destro dietro la sua nuda schiena fino alla spina dorsale e con una leggera pressione dei polpastrelli tirala a te cercando di porti con la coscia tra le sue gambe. Funzionerà. Minuto 4 ( passo decisivo): Avvicinandole la bocca all'orecchio (occhio al minuto 0) dille con aria da faina: "Non fa un po' caldo qua dentro?". Casualmente la tua 126 Abart è dotata di un climatizzatore che il pinguino gli fa una pippa. Invitala a uscire. Minuto 4,30: Sei fuori e, arrapato come un caimano in amore, apri il bolide col comando a distanza. Occhio al calzino e alle mutande (sconsigliato il mocassino con calza bianca o arcobaleno e sconsigliata la classica sgommata). Minuto 5: Lei è tua. Prendila, ti spetta e mentre la prendi ricordati di web.tiscalinet.it/ raskz che ti ha dato tutto ciò. Minuto 5,1: Se sei un pistola stai fumando una sigaretta.


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I FILM DI OTTOBRE I FILM IN USCITA

CODICE:SWORDFISH Avvincente thriller dove un’ex spia della Cia e un superhaker tentano di forzare il blindatissimo sistema di sicurezza di una banca. Con John Travolta. BOUNCE Una giovane vedova conosce un bel pubblicitario di successo. Scoprirà che non è solo merito del destino. Con Gwyneth Paltrow e Ben Afflek. MOULIN ROUGE Nella Parigi di fine 800 nasce il tormentato amore tra un poeta e la bellissima star del Moulin Rouge. Musicale con buone colonna sonora. Con Nicole Kidman ed Ewan McGregor. BLOW Ascesa e caduta di Gorge Young, narcotrafficante tra Messico e Stati Uniti. Avvincente drammatico tratto da una storia vera. Con Johnny Depp e Penelope Cruz.

PIANETA DELLE SCIMMIE Un astronauta statunitense, caduto in un vortice temporale, deve combattere contro scimmie razziste. Scontato fantascientifico made in Usa. Con Mark Wahlberg. FAST AND FUROUS Un poliziotto s’infiltra in una gang di Los Angeles il cui capobanda ama cimentarsi in rischiose corse automobilistiche.Confuso film d’azione con Paul Walzer e Vin Diesel. SAVE THE LAST DANCE Il difficile rapporto tra una ragazza bianca e un giovene di colore unitit dall’amore per la danza. Musicale poco curato e già visto. Con Julia Stiles e Sean Patrick Thomas.

RAVANELLO PALLIDO Gemma Mirtilli è una donna normale. Ma proprio normale normale. Con un armadio gonfio d’insicurezze, che a 32 anni legge ancore le fiabe e piagnucola. Anche il caro amico Callisto le dice che non crede in sé stessa.Gemma ha un fidanzato “invertebrato”, fissato col biliardo, che gli amici chiamano Mummia per la sua ben nota predisposizione al dialogo, un lavoro da segretaria in un’agenzia di soubrette belle e isteriche e un capo stronzo fino in fondo che la fa sgobbare come un’asina.Ma il suo scontato destino incontra un equivoco, che le cambia la vita. Ora deve rimboccarsi le maniche e trovare la sua strada. Ravanello Pallido è un film italiano con Luciana Littizzetto che è protagonista e sceneggiatrice. SCARY MOVIE 2 Cindy Campbell è una brillante studentessa di un college. Un professore dall’aria folle un giorno recluta la ragazza e un gruppo di compagni di classe per un week-end all’insegna della sperimentazione scientifica. Durante quei due giorni ne accadranno davvero di tutti i colori… Il seguito di Scary Movie, speriamo con lo stesso successo. Con Marlon Wayons e Anna Faris. Rossella 5F


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30 settembre, finale infuocato tra Brescia e Atalanta, eterne rivali fuori e dentro il campo: una manciata di secondi dalla fine e il Rigamonti scoppia, è 3-3. Le Rondinelle sotto di due goal nel corso della gara lottano come dei leoni. Ma come un leone si comporta anche Mazzone. Il tecnico degli azzurri reagisce agli insulti e ai cori oltraggiosi provenenti dalla curva atalantina, una corsa incredibile finita sotto la loro curva, dove Sor Carletto si è sfogato in modo brusco, che tra l’altro gli costa l’espulsione. Non trascriviamo le parole dette dal tecnico, anche perché tutti ormai le conosciamo grazie anche a “Striscia la Notizia”. Secondo il giudice sportivo, che ha analizzato il caso, un allenatore deve tenere un comportamento esemplare, mentre Mazzone ha messo a rischio il finale della gara. E dunque mano pesante: cinque giornate. Ma secondo noi il comportamento di Mazzone è comprensibile, benché vada punito. La tensione è estremamente elevata in campo (specie se contro l’Atalanta) forse da giustificarlo, visto poi che la stessa reazione, non è altro che il frutto della rabbia nata dai cori offensivi indirizzati al tecnico. Ogni singolo tifoso nella stessa situazione si sarebbe comportato così Paola C 3 B.

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Piacenza, 21/10/01 Il brescia si porta a casa una vittoria molto sofferta per 1-0 su un Piacenza che non ha nulla da rimproverarsi e che forse avrebbe meritato il pari. Formazione tipo per il Piacenza, fatta eccezione per il portiere, in campo va Orlandoni al posto dell’infortunato Guardalben; due mezze punte (Ambrosetti e Gautieri) a supporto dell’unica punta Hubner, ex idolo dei tifosi del Brescia. Le “rondinelle” devono rinunciare a Giunti, infortunato; panchina per Luca Toni. Partenza fulminea del Brescia, che schiaccia nella propria metà campo un Piacenza svogliato e un po’ confuso. Azzurri tonici, rapidi e molto concentrati. Un paio di punizioni di poco fuori di Baggio, scaldano i guanti a Orlandoni. Il Piacenza sembra un fanciullo spaventato dal buio, e al 19’ dopo un gran cross di E.Filippini, secondo me il migliore in campo, Baggio ci mette lo zampino e porta avanti i suoi. Ancora Brescia, al 26’ gran tiro dai 25 metri per uno scatenato E.Filippini che centra il sette alla sinistra del portiere di casa, poi Tare, oggi davvero in giornata no, sbaglia un facile tocco. I padroni di casa non riescono a rispondere, Ambrosetti e Hubner non si trovano, forse per il “bisonte” l’emozione è tanta e difficile da combattere, almeno quanto lo è stata per me vederlo in maglia rossa. Il centrocampo azzurro regge, aiutato da un Piacenza irriconoscibile Al 29’ stadio in delirio per un fallo su A.Filippini in piena area, non sanzionato da Cesari. La difesa è in gran giornata al punto che Castel-

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lazzi alla fine del primo tempo si merita un bel “s.v.”(senza voto) in quanto i suoi guanti non sfiorano mai il pallone. Alla fine del primo tempo, un minuto di recupero è sufficiente per spaventare tutti i tifosi bresciani, discesa stranamente solitaria di Cristante e cross sul quale Gautieri di poco non tocca. Ma tutto cambia nel secondo tempo: Baggio toccato duro, lascia il campo dolorante per Toni, la fascia di capitano va a Antonio Filippini, la chiave di volta del centrocampo va a Guardiola. E tragicamente il Brescia si spegne. Il Piacenza domina incontrastato, forte del 4-2-4 creato con l’innesto di Caccia per Di Francesco e Poggi per Ambrosetti, la cui condizione fa inorridire il pubblico. La musica cambia, lo si capisce dai due fuorigioco su Hubner nei primi 5 minuti del 2° tempo. Il forcing dei padroni di casa non viene premiato anche se le occasioni sono tante e il rammarico è ancora di più. Panchina Bresciana in agitazione per sapere le condizioni del “Divin Codino” Baggio, del quale non si sa nulla. Castellazzi si guadagna il numero 1 che porta sulla schiena, in difesa vi è l’innesto di Dainelli al posto di Petruzzi infortunato. 4 i minuti di recupero del secondo tempo, l’unica cosa da segnalare è l’ammonizione di Yllana, subentrato a Guardiola al 27’ st. Per concludere riportiamo solo alcune spiegazioni dei giudizi negativi del Brescia nelle pagelle. Toni 5: non c’è proprio, e quando lo si vede sarebbe meglio essere “ciechi” Tare 4.5: non ne azzecca una, forse dopo aver fatto 4 goal in due partite ha perso grinta e voglia di mettersi in gioco. Al lavoro! Comunque contano i fatti e questi sono che il Brescia ha 10 punti in 7 gare, bene continuiamo così. F*F 4B


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Nello scorso numero per un disguido abCLASSI PRIME biamo pubblicato i dati dello scorso anCL SEZ SP. MAS. FEM. TOT no, ce ne scusiamo. I dati di quest’anno 1 A ERI 5 22 27 sono quelli che trovate qui di seguito. 1 B PNI 2 16 18 1 C ERI 2 23 25 CLASSI SECONDE 1 D PNI 1 17 18 CL SEZ SP. MAS. FEM. TOT 1 E ERI 6 20 26 2 A ERI 19 19 1 F ERI 3 24 27 2 B PNI 5 17 22 1 G LAG 7 20 27 2 C ERI 1 14 15 1 H LAG 5 21 26 2 D PNI 3 18 21 1 I LAG 11 15 26 2 E ERI 5 14 19 1 L ERI 5 23 28 2 F ERI 4 13 17 1 M ERI 1 25 26 2 G LAG 4 13 17 1 N LAG 7 20 27 O LAG 6 22 28 1 2 H LAG 4 18 22 TOT 61 268 329 2 I ERI 3 21 24 2 L ERI 4 16 20 2 M ERI 7 18 25 2 N LAG 5 10 15 2 O ERI 1 15 16 CLASSI TERZE 2 P LAG 6 9 15 CL SEZ SP. MAS. FEM. TOT TOT 52 215 267 3 A ERI 3 17 20 3 B UNI 3 16 19 ISCRITTI 3 C ERI 5 22 27 Classi Sez. Iscritti 3 D UNI 2 14 16 1° 13 329 3 E ERI 2 17 19 2° 14 267 3 F ERI 3 23 26 3° 12 253 3 G UNI 7 10 17 4° 12 260 3 H C.M 7 7 14 5° 10 193 3 I ERI 4 21 25 3 L ERI 1 18 19 3 M ERI 7 19 26 3 N TUR 7 18 25 TOT

51

202 253


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TOTALE CLASSI ERICA LAG-PNI 33

ALUNNI MAS. FEM.

28

236

61

1071 1307

CLASSI QUARTE CL SEZ SP. MAS. FEM. TOT 4 A ERI 3 19 22 4 B UNI 3 14 17 4 C ERI 7 20 27 4 D UNI 1 18 19 4 E ERI 3 17 20 4 F ERI 3 21 24 4 G UNI 3 17 20 4 H CM 4 11 15 4 I ERI 2 18 20 4 L ERI 5 18 23 4 M ERI 4 24 28 4 N TUR 6 19 25 TOT 44 216 260

CLASSI QUINTE CL SEZ SP. MAS. FEM. TOT 5 A ERI 2 14 16 5 B UNI 3 11 14 5 C ERI 6 15 21 5 D UNI 3 19 22 5 E UNI 6 14 20 5 F ERI 25 25 5 H CM 2 15 17 5 L ERI 1 17 18 5 M ERI 4 16 20 5 N TUR 20 20 TOT 27 166 193


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ABATE ABRUZZESE AGOSTINO ANDERBONI ARVATI BELIAEVA BERGAMASCHI BERRACENTURINI BERTAZZOLI BERTONCELLI BESCHI BITONTI BORRACCIA BRIGANDI CAGGIOLI CALAFIORE CALI' CALIGARI CAPRIOLI CATUOGNO CAVALLI CEJUDO CESARI CHIESA CINELLI CINIERI COMINI CONTESSI CONTI CORRADI COSMANO COTRONEO CRISTOFOLO CURCIO DE FRANCESCHI DE RIU DIANA DOLFO DOTTI

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CESARE ANTONELLA EMANUELA GIOVANNA GIUSEPPINA GALINA CAMILLA ADA GIOVANNA MANUELA GIORGIO ANNA CAMILLA MARIA G. PAOLA SALVATORE MATILDE GIUSEPPE MASSIMO GIULIO ROSANNA MARIA ISABEL ANNA VIVIANA ORNELLA ANNA GIACOMO ERMINIA ELIDE ORNELLA PAOLO S. GIOVANNA FRANCA M. PASQUALE LUCIANO GIANNETTO ANTONIO VENANZIO GIANLUIGI

MATEMATICA LETTERE CONVERS. INGL. EDUCAZ.FISICA TEDESCO CONVERS. RUS. LETTERE INGLESE LETTERE FRANCESE MATEMATICA MATEMATICA GEO. LETTERE INGLESE DIRITTO DISC. TECNICHE FRANCESE RELIGIONE MATEMATICA MATEMATICA CONVERS. SPAGN. TEDESCO DISC. TECNICHE TEDESCO DIRITTO LETTERE GEO. ECON. DISC. TECNICHE LETTERE DISC. TECNICHE LETTERE TRATT. TESTI MATEMATICA MATEMATICA LETTERE GEO. LETTERE LETTERE

FAILLA FALSONI FANTONI FAULISI FENAROLI FERITI FERRARESE FERRARI FINAZZI FISCHER FOLGARAIT FOLTMANN FRATTINI FUNK BROCH GAGGIA GALTIERI GANDOLFI GHIZZONI GIACOMELLI GIANGROSSI GIRELLI GOFFI GRASSO GREOTTI GRILLO GUALTIERI GUCCIONE GUERRA GUERRA GUERRINI HUSCHER LACHAUD LAUDATI LAURI LEVI LIPAROTI LODA LODA LONATI

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ANGELA DANILO ADELINA LUCIA FIORELLA MARIA E. MARIA GRAZIA GIULIO PIERANGELO GIUSEPPE JOHANNA MARIA CRISTINA CARLA BRIGITTA MARIA INES ALFREDO TIZIANA PAOLA DANILO AVE MARZIO ETTORE FRANCESCO SERGIO EMANUELA GIOVANNA GREGORIA L. REGINA MARIA SIMONA ANNAMARIA SILVANA SYLVIE CARLA LORENZO LAURA NICOLO S. VALERIO CLAUDIO LOREDANA

TRATT. TESTI LETTERE INGLESE INGLESE EDUCAZ.FISICA INGLESE MATEMATICA LETTERE EDUCAZ.FISICA CONVERS. TED. RUSSO INGLESE DISC. TECNICHE CONVERS. TED. MATEMATICA DISC. TECNICHE TRATT. TESTI DISC. TECNICHE GEO. DISC. TECNICHE STORIA DELL'ARTE SPAGNOLO LETTERE DIRITTO INGLESE DISC. TECNICHE TEDESCO MATEMATICA FRANCESE LETTERE TEDESCO CONVERS. FRANC. LETTERE FISICA FRANCESE DISC. TECNICHE LETTERE LETTERE EDUCAZ.FISICA


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MACCARI MAIOLINO MARIANI MARIOTTINI MARSILLO MARTINAZZI MATTEI MATTONI MAZZOTTA MEDAINA MEROLA MODONESI MONCINI MORENGHI MORONI MOROSI MOU NACCARATO NADAL NAPPI NEGRETTI NICASTRO ONGARO PADERI PAGANI PAOLITTI PARZANI PASSANANTE PASSONI PELLEGRINI PELLEGRINI PERUSCO PIROZZI PIUBENI PIZZICARA PIZZUTO POLCINI POLLINI POLLONI POOK PRETI

PATRIZIA MARIA LUISA ROSANNA PATRIZIA ELIANA PAOLA GIUSEPPE MASSIMO CESIRA PAOLA MICHELE SERGIO PATRIZIA ERMINIO GIANCARLO EDY GABRIELLA RITA ROSALINDA UGO MARIA DONATA LINA LUIGI MARIA SAVERIA MATILDE GIUSEPPE DIEGO ORNELLA ANTONELLA GIOVANNA LUCIA ROSSELLA SALVATORE STEFANO ROBERTA GAETANA ENNIO MARZIA ROSSELLA KATHLEEN DONATELLA

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DIRITTO MATEMATICA INGLESE SPAGNOLO FRANCESE LETTERE RELIGIONE GEO. ECON. MATEMATICA TEDESCO GEO. DISC. TECNICHE LETTERE TEDESCO RELIGIONE TEDESCO GEO. ECON. GEO. ECON. CONVERS. INGL. DISC. TECNICHE DISC. TECNICHE INGLESE LETTERE EDUCAZ.FISICA TECNICHE COM DISC. TECNICHE LETTERE MATEMATICA INGLESE LETTERE DIRITTO TEDESCO INGLESE RELIGIONE STORIA DELL'ARTE GEO. TEDESCO FRANCESE LETTERE CONVERS. INGL. DISC. TECNICHE

QUARTINI RAGGI RANZETTI REFOLO REICH RINALDI RISSO RIZZI ROSSINI ROVERSI RUZZIER SARTORI SCIFO SFRAPPINI SPAGNOLI SPEZIA STURIALE TACCHINI TAGLIABUE TELLAROLI TENCHINI TESTA TOMASONI TOMMASI VALBUSA VECCHI WARREN ZAMARA ZANINI ZAPPELLA

ROSANNA MARINA ROSSANA ANNALISA FABRIZIO GIACINTO PAOLA ORNELLA ALESSANDRA MARIAGRAZIA TULLIO EMANUELA PAOLA MARIA B. GIULIO FRANCO SALVATORE ENNIO IDA ORSOLA MARIA PAOLA RAFFAELLA ANNAMARIA GIUSEPPE MARINA EMANUELA MARGARET EUGENIA ROSSELLA ANNA IDA

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TRATT. TESTI LETTERE EDUCAZ.FISICA TRATT. TESTI GEO. LETTERE INGLESE TEDESCO LETTERE DIRITTO EDUCAZ.FISICA INGLESE INGLESE GEO. TRATT. TESTI DIRITTO GEO. MATEMATICA GEO. GEO. ECON. TEDESCO INGLESE LETTERE DISC. TECNICHE TEDESCO SPAGNOLO CONVERS. INGL. INGLESE FRANCESE TRATT. TESTI


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DALLA BIBLIOTECA E’ a disposizione in Biblioteca una rassegna stampa sui commenti relativi all’attentato delle Twin Towers e sul conflitto America-Afghanistan, apparsi sui quotidiani.

Novità

In previsione di un incontro con il giornalista DARIO GUIDI, autore del testo.”SCORCIATOIA PER IL NIRVANA.”.(diario di un viaggio in Oriente) si invitano gli studenti a far pervenire in Biblioteca entro il 24 novembre fotografie e note di viaggio per un’ esposizione.

E’ pronto il catalogo di Scienze sociali E’ pronto il catalogo di Letteratura spagnola e portoghese


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