10 anni Anno 11 Numero 2
Soli—Subito—Sogni Giovani dalla vita comoda. E’ questa l’immagine che i media danno di noi. Giovani “allevati” nel segno del made in USA e dagli orizzonti tutto sommato limitati. Forte è il desiderio di svago e di uno standard di benessere garantito. Lo sta a dimostrare l’uso generalizzato del cellulare che è ormai diventato il principale strumento relazionale. Sembra ormai impossibile vivere senza telefonino in tasca e ogni comunicazione fa ormai i conti con questo media sempre più piccolo e sempre più sofisticato.
I.T.C. LUNARDI - BS
Novembre 2002
certo interesse culturale, sociale e, seppur in misura minore, quello religioso e politico. Dalle nostre e-mail, dai messaggi messi nei forum su internet spiccano tre S: solitudine, subito, sogni. La solitudine è per noi la paura più grande e la temiamo come l’adulto in genere teme la morte. Anche la dimensione del “carpe diem” del cogliere l’attimo, il “subito” attiene alla nostra spontanea cultura e in questo modo rischiano la superficialità del “mordi e fuggi” perdendo la dimensione ben L’uso di internet è in espansione, è usato nei modi più vari ma il risultato finale è un quadro generale di solitudine. Emerge qui una grande contraddizione: gli strumenti sempre più veloci e potenti di comunicazione producono in noi una sempre più vasta solitudine. Si cerca di colmare questo vuoto affrettando e anticipando le prime esperienze sessuali e accostandoci a droghe più o meno leggere reperibili sempre più facilmente, ma il risultato finale non migliora di molto. Ci sono ovviamente anche dati positivi come la ripresa di un
IN QUESTO NUMERO: Intervista a G. Colosio Eletti i rappresentanti No alla guerra Immigrati Infanzia infelice Poesie Noi Adolescenti Oroscopo Movies Messaggi Escrivà Racconto del mese Eros a Kadmandu Calcio: le milanesi… Crucipuzzle Pianeta Musica
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REDAZIONE ATTOLINI BARBARA BELLI MONICA BERLASSINI BARBARA BEZZI NOEMI CASTILLO KAREN CIOFFI ANGELO FRANZONI FABIO GABUSI FRANCESCA GRECO RAMONA GUERRESCHI SARA MACCARINELLI M. MALONNI MARIANNA MARTINAZZOLI LINO MARTINELLI MARIA MATTEI GIUSEPPE MODONESI SARA MORONI GIANCARLO ORLINI LAURA PASINETTI ELENA PEZZALI GIULIA PRODAN SEENA RAVANI MARITA ROMANI ANNA RONCHI DANIELA SANDRINI MARIKA SAVIOLI DENISE SERRAMONDI LAURA STROFALDI ROBERTA TARANTINO LUCA TESTA ALESSANDRA TONNI STEFANO TRICOMI VALENTINA VALZELLI STEFANIA VANTADORI VALE. VOLTOLINI GIADA ZEGGAI MIRIAM
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Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIC dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL ciclun@master.cci.unibs.it
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più umana e solida del faticare per costruire, del conquistare giorno dopo giorno il risultato solido e stabile. A generare paura è anche l’ipocrisia, la superficialità e la falsità delle relazioni, il disprezzo spesso espresso con linguaggio brutale e pesantemente offensivo. “La felicità è molto di più: la felicità è vita, con le sue angosce, i suoi desideri, i suoi dolori, le sue paure, ma anche con la tua voglia di vivere, la tua voglia di cantare, la tua voglia di credere che la vita è il dono più bello e più grande che ci ha fatto il Signore” Quello che ci dispiace è che veniamo riscoperti dopo fatti tragici e clamorosi cone Novi Ligure e Leno e non veniamo presi in molta considerazione nell’ordinarietà del quotidiano. In questo numero vogliamo dare spazio proprio a noi,adolescenti, vogliamo gridare la nostra presenza, la nostra rabbia ma soprattutto la nostra voglia di vivere. La Redazione
Intervista al Dirigente Prof. Giuseppe Colosio 1. Pensa che l’insegnamento debba rimanere neutrale di fronte ai fatti di Leno, Cogne, Novi ligure o che sia suo compito educare i ragazzi ad interpretare quei fatti? Sono convinto che la scuola debba educare i ragazzi. L’insegnamento non dovrebbe essere prettamente didattico, ma estendersi in ambito civile. 2. In che modo giudica la responsabilita’ della scuola rispetto ai “disagi giovanili” e alle devianze comportamentali sempre piu’ diffuse? La scuola è responsabile del modo in cui interagisce con le famiglie: affiancare queste ultime nel loro progetto educativo per i figli, pur non travalicando i limiti indicati dai familiari, è una scelta indispensabile per la formazione di una persona. 3. Di cosa crede che questo tipo di violenza, “insospettata e imprevedibile”, sia il prodotto? E’ una domanda alla quale preferisco non rispondere. 4. Quali interventi possono essere effettuati, in concreto, per limitare l’insorgere di nuovi fenomeni di “disattenzione sociale *”, come nel caso specifico di Leno? (* ho definito in questi termini la mancanza di sorveglianza nei riguardi delle situazioni intime/personali a noi piu’ vicine). La comunicazione di massa ha il ruolo di amplificare e rendere noti a tutti gli eventi verificatisi, ma non va pensato che prima della diffusione su larga scala delle informazioni questi fatti non avvenissero. Come hai detto, le persone oggi tendono a disinteressarsi di ciò che accade attorno a loro, anche perché non sviluppano l’attenzione necessaria a cogliere i cambiamenti. In realtà, l’arma che ci manca per contrastare questi fenomeni è una maggiore coesione sociale. a cura di S. Dernise 4 D
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Si sono svolte, come ogni anno, le elezioni dei membri del Consiglio d’istituto e della Consulta provinciale degli studenti. Due fatti confortanti sono rappresentati dall’assenza di un elevato numero di prestanome e dalla presenza di tre liste. A memoria storica era da tempo che ciò non avveniva. Passi la lista unica per la Consulta provinciale, i cui compiti per altro e purtroppo non sono mai molto chiari, ma che non ci fosse scelta per l’organo più importante (il Consiglio di Istituto) non era molto bello. Le assemblee d’istituto, svoltesi in orario scolastico come di consueto, hanno proposto interessanti discussioni. Dopo una breve presentazione dei candidati e dei loro programmi il dibattito vero e proprio si è spostato sull’attività del “governo” passato. Buone le conquiste fatte, se pensiamo al tanto sospirato abbattimento delle barriere architettoniche, frutto, è bene ricordarlo, di continue lotte degli ultimi 3-4 anni. Il vero argomento di discussione è stato il pluralismo basato sulla rappresentanza dei due schieramenti maggiori: centrodestra e centrosinistra. Una parte sosteneva che solo i rappresentanti del centrosinistra prendevano parte alle assemblee, altri rispondevano che i membri dell’altra parte non partecipavano perché troppo
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occupati. La verità è che per dieci minuti abbiamo tutti dimenticato il perché ci trovavamo in assemblea ed il perché di determinate discussioni per il bene della scuola. È brutto che il peggio della politica basato sul NON ascolto e sull’indifferenza mostri la sua presenza già nelle scuole. Le proposte presentate dalle varie liste sono apparse molto valide, benché talvolta un po’ utopistiche (io speravo che qualcuno proponesse di venire a scuola solo tre giorni a settimana!). Buona l’idea dei distributori automatici in ogni piano che farebbero evitare le lunghe coda al bar, ma poco pratica e poco realizzabile secondo me. Buona l’idea di una pulizia costante dei bagni e dela loro sistemazione. Il problema bagni deve ricordarci che buona parte della responsabilità è di chi sporca volutamente ed utilizza i servizi igienici in maniera poco educata. Gettare oggetti che otturano è certamente poco intelligente! Idee valide ci sembrano quelle riguardanti l’aumento delle of-
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ferte informative, la creazione di squadre sportive della scuola, di una sala musica, la soluzione del problema dei trasporti. La cosa che più mi è piaciuta è stata l’idea di disponibilità al dialogo ed alla consultazione che certi candidati hanno dimostrato o espresso nel loro programma. Per la cronaca sono stati eletti Patrick Tarozzo e Gianluca Staffoni per la lista 1 con 498 voti (riferiti alla lista e non ai rappresentanti), Daniel Perini per la lista due con 232 voti e Paolo Zanetti per la lista tre con 313 voti. A loro auguriamo che riescano ad appianare le differenti idee politiche per fare il bene della scuola. La volontà non sembra mancare e anche questo è confortante. A loro vogliamo lanciare un’idea e una disponibilità che potrebbe risolvere alcuni aspetti negativi del loro mandato. È un grave problema il fatto che molte volte gli studenti NON siano assolutamente informati di come i fondi a loro destinati siano utilizzati, ma soprattutto dell’effettivo carico di lavoro che i rappresentanti hanno per rappresentare tutti noi. Perché allora non dare vita a una pagina del giornale
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www.lunardi.bs.it/giornalino Lunarfollie dedicata alla loro attività? Personalmente, a nome della redazione, sono disponibile a collaborare per la realizzazione di questa idea. Un augurio va anche ai rappresentanti della Consulta Provinciale (sono stati eletti Angelo Cioffi e Marianna Malonni, unica rappresentante femmina in una scuola di oltre mille rappresentanti del gentil sesso N.d.R.): perseverate nell’informare gli studenti sul vostro lavoro. Molti di noi non sanno né dell’esistenza dell’organo in cui siete stati eletti né dei compiti ad esso affidati. Siate disponibili all’ascolto dei compagni, alle loro idee e proposte e, ripetiamo, fate il bene della scuola. Avete la nostra fiducia, sono certo che la ripagherete nel migliore dei modi. Fabio Franzoni F*F
PER IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Patrick Tarozzo e Gianluca Staffoni per la lista 1 con 498 voti, Daniel Perini per la lista 2 con 232 voti e Paolo Zanetti per la lista 3 con 313 voti. PER LA CONSULTA PROVINCIALE Angelo Cioffi Marianna Malonni
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Pubblichiamo volentieri il comunicato della “Consulta per la pace e la solidarietà tra i popoli” sul tema della guerra perché rispecchia la sensibilità di molti di noi e rappresenta uno stimolo per la riflessione e la discussione E’ una nuova guerra, quella cui assisteremo a breve. Ed è decisa da tempo, si tratta solo di stabilirne l’inizio. Sarà la volta di una dolorosa riedizione: l’America ed i suoi “alleati-partner” contro il pericolo del momento, l’Iraq della sanguinosa prima “guerra del Golfo”, degli embarghi economici e dei bambini che muoiono di fame, con i civili da anni allo stremo. Il Nord del mondo ed i suoi eserciti mossi contro le dittature dei poveri, il Saddam Hussein di turno, l’exalleato ora nemico numero uno da abbattere senza incertezze o ritardi, né esclusione di colpi. L’Occidente in lotta senza quartiere col terrorismo, di fatto identificato, dopo il tragico 11 settembre 2001, nelle popolazioni dei disperati, ritenute pericolose colture del male. Quell’Occidente materialista e ricco che, con scarsa autocritica ma forti ragioni economiche, identifica se stesso con la rappresentazione del bene e si contrappone così frontalmente - alimentando reciproci rancori - all’Islam fondamentalista, ne accresce per contro la coesione, radicalizza il confronto, che non è più solo
ideologico o religioso, ma diviene in prospettiva lo scontro stesso tra due concezioni tra loro alternative ed incompatibili del mondo. L’Occidentale dominante, sotto l’egida della pretesa Libertà, fa oggi dell’uomo un mezzo e del mercato un fine. l’Islami dall’altro canto ha un concetto inadeguato del valore della persona in nome di un’esaltazione di fede integralista e dell’applicazione di rigidi precetti formali. A farne le spese, più di altri, saranno ancora una volta i deboli, gli indifesi ed i già poveri che, se sopravviveranno, si troveranno inevitabilmente ancora più indigenti e conseguentemente indignati. Stupidamente cadranno in gran numero altre bombe definite intelligenti, si testeranno nuovi strumenti d’orrore e di morte - devastanti l’uomo e l’ambiente - distruttivi di popoli e culture, tradizioni e coscienze e ci saranno tragici ed inevitabili effetti collaterali, che avranno il volto dilaniato di tanti innocenti e di troppi civili.
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Una crociata ancora, in nome – praticato anche se non dichiarato - del “dio interesse”. Il resto è propaganda. Disinformazione che non è più di Stato ma è monopolio addirittura mondiale dei media da parte delle superpotenze, che fanno le regole, le controllano, le cambiano quando non più convenienti, stabiliscono il lecito e l’illecito, si ergono a giudici del mondo, hanno la pretesa d’incarnare verità e legalità, anche quando praticano nei fatti l’ingiustizia ed erigono la stortura di un consumismo assunto a sistema. E’ molto probabile che alla guerra parteciperemo anche noi italiani, coi nostri soldati, pronti a combattere, uccidere e se serve morire per garantirci in realtà l’accesso al petrolio, il libero scambio commerciale, la speculazione della finanza, in sintesi la continuità di privilegi per pochi che la maggior parte del mondo paga a caro prezzo ogni giorno. E’ il prezzo delle alleanze fondate sul presupposto economico preminente. Nuovamente dimenticheremo i nostri alti principi costituzionali ispiratori, lo stesso diritto internazionale e ci porremo con disinvoltura al servizio delle potenze del mondo, impotenti tra i potenti. No! No ad una nuova guerra, no ad altre vittime, no all’odio che genera altro odio, no ai morti che ne chiedono altri, no a nuovi torti che non
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riparano i torti subiti, ma ne perpetuano la memoria ed il desiderio di vendetta. Contro questa nuova ondata d’insensata e cieca violenza noi invitiamo chi ha responsabilità politiche o sociali, le persone di fede, gli educatori, gli uomini di buona volontà, i giovani - speranza viva del domani - ad alzarsi coraggiosamente in piedi ed affermare forte il loro netto dissenso, invocando a gran voce la Pace, unica possibilità concreta per ritrovare la strada del dialogo necessario tra gli uomini e gli Stati, condizione irrinunciabile per una pacifica e necessaria convivenza di popoli e culture, via obbligata lungo la costruzione di un mondo più giusto e solidale. Serve una dimostrazione di profetico coraggio: ne occorre infatti di più per perseguire le ragioni della Pace che per scegliere la strada in discesa della guerra. Chiediamo che ci si impegni affinché l’Assemblea delle nazioni sia ispirata e retta da presupposti realmente democratici nell’interesse di tutti, e che non tuteli quindi solo un’élite delle nazioni, ma che realmente garantisca giustizia diffusa ed ordine mondiale imparziale. Per sconfiggere il ter-
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rorismo, combattiamo piuttosto uniti, ogni giorno, la nostra battaglia di giustizia contro la fame e la disuguaglianza nel mondo, la prevaricazione, lo sfruttamento, l’avvilimento dell’uomo e della sua dignità. Solo politiche di equità e giustizia, ridistribuzione delle ricchezze, restituzione di quanto sottratto, rispetto delle diversità e delle minoranze, tutela del diritto uguale per tutti, possono sconfiggere il terrore, da chiunque praticato. Forte si levi pertanto la nostra convinta opposizione ad ogni volontà di guerra, scorciatoia tragica ed irresponsabile, che tutto complica e nulla davvero risolve.
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Sono le 7.45, Paola e Luisa si incontrano nel cortile della scuola prima delle lezioni. P: “Ciao Luisa, come va?” L: “Bene, e tu?” “Bene! Com’è andata ieri? Sei uscita?” “No, ho passato il pomeriggio sul computer a scrivere un tema sull’attualità!” “Di cosa tratta?” “Della guerra “preventiva” che Bush vuole intraprendere contro l’Iraq.” “Infatti, se ne parla molto in questo periodo. È un’azione che può rivelarsi molto pericolosa!” “È vero! Ma bisogna pensare all’arsenale militare che possiede Saddam, e con il quale potrebbe attuare delle distruzioni di massa!” “È un pericolo, ma non credi che anche gli USA ne siamo dotati?” “Certo, ma hai mai pensato alle tragiche conseguenze di un attacco batteriologico o di una bomba atomica?” “Sicuramente sarebbe un disastro, ma queste armi non sono ancora state utilizzate, per cui non sarebbe preferibile seguire una via diplomatica il più a lungo possibile?” “La diplomazia è sempre meglio, ma dobbiamo ricordarci
del popolo iracheno: questa gente vive in una regime dittatoriale e, fino ad ora la diplomazia non è riuscita a cambiare questa situazione.” “Si ma non è l’unica dittatura al mondo!” “Gusto, ma ho letto un articolo di Miriam Mafai, comparso su La Repubblica di mercoledì 25 settembre 2002, in cui sosteneva che nazismo e fascismo sono stati eliminati con la guerra.” “Ho letto anch’io questo articolo, ma il giorno dopo è apparso sullo stesso quotidiano un articolo di Gino Strada, medico di Emergency, dove egli rispondeva dicendo che, al tempo, vi fu un invasione armata di altri Paesi, mentre oggi nessuno è stato attaccato.” “Be’, ma un medico non è certo a favore della guerra!” “Non si può opporre violenza alla violenza, altrimenti si otterranno solo vittime. Certo pacifismo e diplomazia non sono facilmente in grado di far cadere una dittatura, ma non ne hanno mai create.” “Si, ma oggigiorno il pacifismo è per molti un modo per non affrontare un problema difficile che riguarda tutta la collettività, quale è la guerra.” “Sono d’accordo: nella nostra
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società l’interesse per fatti che non ci riguardano da vicino è poco. Ma qui si tratta di capire qual è il vero fine americano: anche se non viene dichiarato, è noto l’interesse americano sul commercio del petrolio, di cui l’Iraq è un grande produttore.” “Come spiega Peter Beinard, direttore della New Republic, in un’intervista di Gino Gullace Raugei e Mauro Suttora comparsa sul settimanale Oggi del 16 ottobre 2002, durante una guerra i prezzi del petrolio (ora stabili sui 10-15 $ al barile) potrebbero arrivare a 50-60 $ al barile creando una crisi nelle maggiori economie mondiali.” “È vero, ma questa guerra potrebbe essere molto breve, ed il petrolio scenderebbe sotto i 10 $ al barile, a vantaggio di tutti i Paesi importatori. Ciao Sara!” S: “Ciao, come va?” “Bene.” “Cosa stavate facendo?” “Discutevamo a proposito di questa guerra “preventiva” che Bush vuole iniziare contro l’Iraq. Ne avrai sentito parlare?” “Certamente.” “Cosa ne pensi?” E tu, cosa risponderesti? Cosa pensi? Scrivici la tua opinione, potrà essere pubblicata e aiutare a riflettere sull’argomento. Grazie! Francesca 3^E
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E’ stato presentato in questi giorni il tradizionale Dossier della Caritas sulla immigrazione. Oltre 400 pagine per fotografare la condizione degli immigrati, la vera incidenza nel mondo del lavoro e non solo. Sono stati 306mila gli ingressi per motivo di soggiorno di extracomunitari nel corso del 2001. E' questa la stima del Dossier statistico sull'immigrazione 2002, presentato da Caritas e Migrantes . Un grosso volume: oltre 400 pagine per fotografare la condizione degli immigrati, la loro vera incidenza nel mondo del lavoro e non solo. E non mancano dati che sfatano i luoghi comuni, i miti e anche le paure. Ed eccoli alcuni dati. Nel mondo del lavoro, per esempio, a fronte di 4.743.650 assunzioni, gli extracomunitari sono stati 467.304, quindi l'incidenza del lavoratore immigrato è del 9,9% sul totale delle assunzioni, dell'8,8 su quello delle cessazioni dei rapporti di lavoro. L'incidenza degli extracomunitari nelle assunzioni e al di sotto del 4% nel Sud e nelle isole, del 10-11% nel Centro e nel Nord-Ovest e sale al 15% nel Nord-Est. Per i numero di assunzioni ai primi posti per nazionalità troviamo Albania e Marocco seguiti da Romania e Svizzera (sono extracomunitari anche loro!). Ma si può andare anche a vedere cosa succede sulla stabilità dell'occupazione, si scopre
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che dei 46.300 marocchini assunti, a fine anno solo 6.400 risultavano ancora occupati e solo 9.600 albanesi su 47mila. Sul fronte disoccupazione i dati del Dossier aiutano, inoltre, a ridimensionare il tasso immaginario che si assegna agli immigrati: a livello nazionale è del 7,4% (calcolato sul numero dei lavoratori soggiornanti senza occupazione sul totale dei permessi di soggiorno per lavoro dipendente o autonomo). Almeno due punti in meno del tasso di disoccupazione generale italiano, con il particolare che nelle regioni a piena occupazione è più alto invece il tasso di disoccupazione degli immigrati. E a chi parla di invasioni basterebbe guardare le cifre: il numero complessivo degli immigrati sfiora (tenendo conto di tutti i minori e dei nuovi nati) il 1milione e 600mila unità con un'incidenza sulla popolazione italiana del 2,8%, in pratica un immigrato ogni 38 italiani. La media europea è di uno ogni venti, per non parlare degli Stati Uniti dove si ha un immigrato ogni dieci statunitensi (stessa media di Germania, Belgio, Austria) per arrivare a uno ogni 5 in Svizzera e Australia. Se nel 1996 c'erano solo 126mila minori stranieri nelle scuole a fine 2000 si era già arrivati a 278mila e, tenendo conto dei nati (oltre 25mila) e dei ricongiungimenti si è superata la soglia delle 300mila presenze: i minori rappresentano un quinto della popolazione
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immigrata. Nelle scuole italiane, nell'anno scolastico 2001-2002 si era arrivati a 147mila bambini e quest'anno a 182mila. Sei su dieci sono iscritti alle materne e alle elementari e rappresentano nel totale il 2% della popolazione scolastica. Viene sottolineato che a volte è improprio parlare di minori stranieri, in quanto i bambini sono spesso nati in Italia e hanno gli stessi gusti e spesso si distinguono solo per i tratti somatici. Il Nord si sta sempre più accreditando come l'epicentro dell'immigrazione tra Nord Ovest (32,7%) e Nord Est (24,1%) si arriva al 56,8% della presenza immigrata in tutto il Paese. La Lombardia da sola accoglie quasi un quarto degli immigrati (313.586). La città di Milano accoglie da sola il 9% dei residenti stranieri registrati. A Brescia che registra nel 2001 179.798 abitanti gli immigrati sono 16.197 corrispondenti a circa ll’8% della popolazione. Ora per quanto riguarda il nostro Istituto la situazione è quella che vedete illustrata nelle tabelle che seguono.
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CLASSE
Cognome
Nome
Nazione
CLASSE
Classe 1^ A
Amores
Jenny
ECUADOR
Divkovic
Dalibor
Khaliss
Nome
Nazione
Classe 3^ A Castillo
Karen
SALVADOR
CROAZIA
Classe 3^ D Singh
Pinki
INDIA
Miriam
MAROCCO
Classe 3^ E Iljazi
Gentian ALBANIA
Poipy
Celine
FRANCIA
Guidi
Martina
JUGOSLAVIA
Li
Chuanyi
CINA
Ramos
Acerina
SPAGNA
Classe 1^ C
Protopop
Diana
MOLDAVA
Classe 1^ D
Prunean
Ana Maria
ROMANIA
Prunean
Mihai
ROMANIA
Amoo
Hannah
Muhic
Classe 1^ B
Cognome
Osei
Sharon
GHANA
Prodan
Seena
ROMANIA
Maja
BOSNIA
Classe 3^ H Cosabic Kadiu
Mirsida ALBANIA
Marnissi
Imen
MAROCCO
Classe 3^ N Bozinovic
Ivan
CROAZIA
GHANA
Classe 4^ D Nezha
Jorinda
ALBANIA
Mirela
BOSNIA
Classe 4^ E Kyeremeh
Sandra
GHANA
Grama
Ioana
ROMANIA
Classe 4^ F Orelj
Irvin
CROAZIA
Peter
Florina
ROMANIA
Classe 4^ G Da Silva
Marisa
PORTOGALLO
Classe 1^ L
Pablo
Aura Jestani FILIPPINE
Classe 2^ A
Carvalho
Aline
BRASILE
Lijin
CINA
Classe 2^ B
Moolchand
Kritee
MAURITIUS
Pascariu
Andreea
ROMANIA
Petrovic
Andrea
JUGOSLAVIA
Pokuaa
Doris
GHANA
Classe 2^ E
Todorova
Zvetomira
BULGARIA
Classe 2^ F
Hoxhara
Valmira
ALBANIA
Nujic
Vesna
CROAZIA
Classe 2^ L
Daif
Ghizlane
MAROCCO
Classe 2^ M
Lapcic'
Martina
CROAZIA
Classe 2^ O
Nemeth
Bianca
ROMANIA
Pavic'
Bojana
CROAZIA
Classe 1^ F Classe 1^ H
Classe 4^ I
Yan
Nel nostro istituto la percentuale di studenti stranieri e' pari al 3,4% A cura di Karen 3 A CONTINENTE AFRICA
AMERICA
ASIA
EUROPA
NAZIONALITA' N째 ALUNNI Ghana 4 Marocco 3 Mauritius 1 1 Brasile El Salvador 1 Ecuador 1 2 Cina popolare Filippine 1 India 1 4 Albania Bosnia Erzegovina 2 Bulgaria 1 Croazia 6 Francia 1 Jugoslavia 2 Rep. Moldava 1 Portogallo 1 Romania 7 Spagna 1
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L’Italia, negli ultimi anni, ha subito una vera e propria ondata d’immigrazione. C’è chi arriva con un passaporto falso, chi con un visto a breve scadenza, chi entra nel nostro paese clandestinamente e c’è chi affronta viaggi via mare a bordo di imbarcazioni del tutto precarie. Il fattore che accomuna questi fenomeni è la disperazione dettata dalla fame, dalla voglia di avere una vita normale e dal bisogno di scappare da una tragica realtà per cercarne una migliore. Questa disperazione è la stessa che, agli inizi del ‘900, ha spinto noi italiani a fare gli stessi tentativi per evadere dalla miseria. “Où vont tous ces enfants dont pas un seule ne rit?” E’ così che il poeta Victor Hugo inizia una sua poesia ed è così che ai primi del ‘900 migliaia di bambini iniziavano la loro giornata. Per loro non c’erano giocattoli, non c’era la spensieratezza, ma solo un lavoro duro da sbrigare al meglio ed una cupa realtà nella fabbrica da affrontare quotidianamente. Grazie alla pubblicazione del nuovo libro di Gian Antonio Stella “L’orda” è riaffiorato un periodo della nostra storia dove la miseria, la fame e le malattie erano le principali antagoniste della vita. Nella “lotta per la sopravvivenza” i genitori vendevano i
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figli a sole 100 lire, essi venivano acquistati come merce dai “negrieri”, venivano marchiati come pecore e fatti lavorare duramente. Lo stipendio era un miraggio e spesso lasciava il posto alla malnutrizione, alla carestia e, in molti casi, alla morte. Il destino di un fanciullo, quindi, non prometteva grandi cose, al contrario la crescita veniva manipolata e strappata al naturale corso della vita. E’ strano pensare a come questa degradante situazione derivi da un progresso economico ed industriale che avrebbe dovuto portare miglioramenti in tutta la società e che, invece, ha favorito solo pochi capitalisti. E’ vero che, come dice Hegel, la realtà è fatta di tante contraddizioni, ma non è giusto che queste contraddizioni debbano essere sempre subite dai più deboli e da coloro che non possono ribellarsi. Il progresso è un elevamento delle potenzialità della ragione, è uno svi-
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luppo della scienza e della tecnica e ciò implica un miglioramento sia materiale, che sociale. Si può dunque dedurre che questo sviluppo ha investito solo svariati settori e, non a caso, quei settori che garantiscono un profitto sicuro ed elevato a chi ha incentivato una mentalità imprenditoriale e una dose di fortuna. La classe operaia, però, anche oggi non sente del tutto propria questa fortuna: il lavoro non è garantito, i turni sono massacranti e vi è una totale assenza di sicurezza. Purtroppo questa triste realtà è ancora presente in alcune società odierne dove il progresso sociale è arrivato insieme a quello economico solo per pochi fortunati…così, mentre io, al caldo e vestita di tutto punto, scrivo le mie idee in questo articolo, in Brasile, Cina o in Indonesia migliaia di bambini lavorano per cucirmi le scarpe, non dormono per produrmi i vestiti e non si godono la vita per costruire i giocattoli che hanno rallegrato la mia infanzia. E’ questa la prova che ci mostra in quale tragica contraddizione noi viviamo (alla faccia della “dialettica storica”!) Chiara Bosio 5^ A
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Ciao a tutti! In risposta all’invito rivolto nel numero precedente incominciano a giungere le vostre poesie. Vi ringraziamo Trovate una poesia che vi dà emozioni particolari o che semplicemente vi piace? Oppure ne avete scritta voi stessi una? Allora fatecela avere tramite la cassetta dei messaggi o datela direttamente a me (Roby S. 3°M), contribuirete ad arricchire la nostra rubrica…per ora buona lettura delle poesie di: Grama Ioana Catalina di I H e di Luisa Linetti 5^ A che ringraziamo. SE SAPESSI PERCHE’… Se sapessi perché la vita è così breve Se sapessi perché l’amore ha sempre una fine Se sapessi perché… perché? Tutto ciò finisce in un giorno In un attimo In un secondo Noi siamo degli organismi viventi Dei libri pieni di parole Con un inizio e una fine… Con delle pratiche e teorie, Con degli esperimenti che c’hanno aiutato a goderci le pagine. però, se sapessi perché…?!? IL BUIO Cos’è il buio per ognuno di noi? Cos’è il buio per un bambino… se non l’ombra abissale che insinua nel suo sguardo infantile quale…si trasformerà drasticamente in timore e paura… Cos’è il buio per quel corpo ancora non sviluppato… se non l’ombra di quel qualcosa di incomprensibile e misterioso che costituisce il comportamento sessuale dell’adulto?
Sarà possibile cancellare uesto buio senza uccidere quel bambino che è in ciascuno di noi??? PERCHE’ ? Perché quando ami qualcuno non lo potrai avere per sempre? Perché la vita ci inganna? Perché tutte queste illusioni, speranza e pensieri finiscono in fretta? Così come la rugiada del mattino si secca in fretta Così in fretta ci secchiamo anche noi Così come i fiori Alla sera si chiudono Così chiudiamo anche noi Gli occhi alla sera Fino al giorno seguente Così tutto questo… ma… Perché? P.S. = questa poesia l’ho scritta per il mio nonno. L’ho amato sempre e tutto l’amore che avevo per lui è ancora dentro di me. Perciò nonnino sappi che no ti ho dimenticato e non ti dimenticherò mai. LE PAROLE La libertà mi sa portare Sull’orlo, di usarmi… e all’improvviso se ne va e mi lascia cadere. Non ti fai male, però dentro ti spacchi La sofferenza che c’è dentro
esce dove non esiste, dove i demoni e gli angeli lottano tra di loro, in quel posto che si chiama abisso, in quel posto dove la vita è un filo in equilibrio dove se fai un passo sbagliato tutto può cadere, e rimangono solo le rovine, Un segno che rimarrà per sempre… e… ti ricorderà che esistevi… Ioana I IH LADRI D’INFANZIA Bambini, esseri dolci, teneri e innocenti. Bambini, esseri pensierosi, con la voglia di sapere. “Perché?” questa è la loro domanda più frequente. Bambini, vittime dello sguardo ricco di speranze che illuminano il loro mondo. Sfruttatori, esseri che fanno cadere il buio sulle loro speranze. Sfruttatori, esseri che hanno spento la luce dei loro occhi, accecando il progresso. Sfruttatori, esseri che nemmeno si accorgono di togliere diritti e negare l’infanzia ai bambini. ‘900: una vita a sole 100 lire. ‘900: una macchina da cucire a sole 200 lire. Luisella 5 A
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Dopo Novi Ligure e Leno si ricomincia a parlare molto di adolescenti, di noi quindi. Il disagio adolescenziale crea situazioni di allarme tali da indurre i genitori e gli educatori a discutere e a confrontarsi. L’adulto si dichiara impotente e incompetente di fronte ai problemi degli adolescenti e arruola sempre più un “mercenario” educativo, lo psicologo, all’interno della famiglia, per fare il punto della situazione. Due adolescenze a confronto: Maschi & Femmine A creare allarme, sono generalmente più i ragazzi di sesso maschile rispetto alle femmine, perché i loro comportamenti si manifestano maggiormente sul versante trasgressivo. La sofferenza maschile infatti viene espressa attraverso azioni, piuttosto che tramite sintomi nascosti. Le ragazze, invece, costruiscono silenziosamente, lentamente nel tempo le forme più insidiose della manifestazione del dolore, della solitudine, della sofferenza e dell’angoscia. Esistono due tipi di adolescenze legate all’identità di genere, maschile e femminile, differenti tra loro. Una differenza radicale che esiste tra maschi e femmine riguarda il processo di elaborazione della generatività, vale a dire nell’acquisizione di competenze materne e paterne, che nelle ragazze sono evidenti,
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Quindi maschi e femmine nella loro adolescenza, seguono due percorsi diversi e producono modalità di espressione della sofferenza e del disagio reagendo appunto in modo differente: le ragazze attaccano il proprio corpo ed i ragazzi la realtà, la società, l’istruzione e la famiglia.
spettacolari, producono pensieri, fantasie e sogni e che nei ragazzi sono assolutamente silenziose perché non pensano in modo così esplicito alla paternità.
Il silenzio degli adolescenti Un rimprovero che la cultura degli adulti muove in modo spesso implacabile nei confronti degli attuali adolescenti, consiste nel fatto di essere sostanzialmente “silenziosi” socialmente, cioè adagiarti nelle situazioni e di non irrompere nel mondo apportando novità, proteste e cambiamenti espressi tramite slogans, comportamenti, scelte, ecc…L’attuale generazione
YOUNG Abbiamo i nostri strani confusi modi di renderci immortali nei cuori degli altri. I nostri strani confusi modi di comunicare un po’ d’amore. Siamo giovani che si scambiano sguardi intensi e frasi insignificanti e girano insieme e si stanno alla larga, e sfiorano le mani, sfiorano le ginocchia, sfiorano i visi, poi si ritraggono scottati dall’incertezza. Eccediamo per scoprire e varcare i nostri limiti. Beviamo, fumiamo fino a stare male. Ridiamo per dimostrare di stare bene. I nostri occhi brillano nel buio, piangono sotto la pioggia, tramontano dietro l’imbarazzo. Siamo uniti fra noi da trame di gesti, carezze sulle nuche, le schiene, le curve, i solchi. Da baci. Ci sfuggono sorrisi e sogni proibiti. Chiudiamo gli occhi, apriamo le braccia e i petti palpitanti, non capiamo niente ma capiamo tutto, progettiamo il futuro rimpiangendo il passato. Ci teniamo per mano, allacciando le dita, ed affrontiamo il mondo che ci attende. Diventeremo adulti… ma non vorremmo. Desideriamo solo essere immortali nei cuori degli altri e comunicare un po’ d’amore… Seena
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di adolescenti, da questo punto di vista, è assolutamente “silenziosa” e la dimensione dell’aspetto politico-sociale, sembra essere lontano effettivamente dagli interessi principali dei teenagers. E’ vero però che gli adulti dovrebbero imparare ad ascoltare e trovare il metodo per decodificare i messaggi “nascosti” che i giovani inviano costantemente, parlando della scena sociale attraverso il modo innovativo di vivere( uso della tecnologia, rapporti amorosi, ecc…). Tutti rimangono in fondo colpiti dalla nuova interpretazione dell’adolescenza, la relazione di appartenenza all’ambito famigliare, il nuovo rapporto con gli adulti ed anche col sapere, con la conoscenza, con l’idea di crescita, con i valori, con la legge e le norme. Quindi le novità sono presenti, ma non sono “rumorose”. L’amore e l’educazione…
una parola: la famiglia E’ appurato che l’adolescenza non presenta più quegli aspetti di contestazione dell’autorità dei genitori, della scuola e dello Stato. Non è più un fenomeno apertamente conflittuale e forse questo non è un dato del tutto positivo. L’adolescente guarda alle istituzioni ed agli adulti come possibili risorse, piuttosto che come avversari da abbattere per poter crescere, per potersi liberare, per poter affermare la propria verità affettiva, sociale, sessuale, ecc… Allora lo sviluppo, la crescita, assumono un carattere diverso e all’interno della famiglia questi aspetti contrattuali, negoziali, non violenti, non contestativi, ma di elaborazione sostanzialmente pacifica, costringono a chiedersi cosa sia cambiato. Se i ragazzi si atteggiano disarmati nei confronti degli adulti, se le loro occupazioni di spazi pubblici sono tendenzialmente pacifiche a parte le frange violente degli ultras del calcio e le bande giovanili, ma come generazione, quale trend generazionale è caratterizzato indubbiamente da una pace maggiore nelle relazioni. Il trasferimento di questa qualità di relazioni sulla scuola e nell’ambito della società, tende a far guardare agli adulti ed alle loro istituzioni non come a degli avversari da cui liberarsi, ma come interlocutori con cui contrattare, negoziare tutto, dal voto, alle norme, alle regole, in questa situazione molto impastata di affetti, emozioni, attese, aspettative, esigenze. La madre che ormai lavora offre al figlio adolescente, che comincia ad interessarsi di come
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si vive in società, anche il proprio modello di impiego, di produrre reddito, di interessarsi alla cosa pubblica. Il modello femminile e maschile di impiego, di lavoro, sono notoriamente differenti, quindi i figli hanno ampie possibilità di scelta, per diventare soggetti sociali, assumendo il modello materno o paterno. Sinteticamente oggi si possono riassumere tutte le esigenze dei giovani in un unico valore: una richiesta di vero ascolto e non la violenza dello scontro! Fragilità nascoste Gli adolescenti, diventati sempre più sentimentali, quando esagerano, risultano il frutto di un processo relazionale maturato nella loro infanzia, che ha portato al centro dell’attenzione la loro preziosità ed unicità, mostrando la loro fragilità narcisistica, cioè l’aspettarsi molto da se stessi e il maturare forti attese rispetto al successo e al riconoscimento del proprio valore, che porta però a frustrazioni. Per esempio la scuola, mortificante e frustrante, che ha un effetto di impreparazione al dolore mentale, al quale i ragazzi reagiscono, separando scuola
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e vita, e ottenendo così insuccessi. Il senso di colpa Secondo i genitori, il castigo, rappresentato dalla classica sgridata, mostra il dispiacere, il dolore, la confusione, lo sgomento, l’indignazione che la trasgressione del figlio ha suscitato in loro, sperando che sia efficace per una correzione. Ma i ragazzi reagiscono manifestando un grande senso di colpa e di vergogna per la rottura della relazione affettiva della comunicazione, il fatto di usare una sgridata fa si che permanga all’interno
del giovane una situazione rischiosa dal punto di vista affettivo e questo potrebbe essere uno degli elementi che rende i ragazzi psicologicamente molto sofisticati, ma con una prospettica etica incerta.
La parola allo scienziato: Il cervello degli adolescenti! Secondo una ricerca americana, firmata da Robert McGirven, un neuroscienziato dell’università di San Diego, la causa degli squilibri umorali dei teenagers sarebbe nel cervello. Dagli 11 anni, infatti, il numero delle sinapsi, le connessioni tra un neurone e l’altro, comincia improvvisamente ad aumentare. Travolti da questa inusitata attività di “rimodellamento” del cervello, spiega McGirven, i ragazzi si troverebbero in difficoltà proprio nella fase della vita in cui il numero e la varietà delle situazioni sociali a cui sono esposti è in aumento. Tra gli 11 e i 12 anni, quindi la soglia della pubertà, la capacità di identificare velocemente l’emozione risulta notevolmente rallentata. Tra i 15 e i 17 anni le ragazze mostrano un tempo di reazione ancora più lungo dei loro coetanei, ma la differenza tra i sessi sparisce quando la velocità di riconoscere le emozioni rientra nella norma. La conclusione di McGirven è che il rallentamento sia legato ad una temporanea riduzione della efficienza dei circuiti cerebrali dalla corteccia prefontale causata dall’eccesso di crescita delle connessioni sinaptiche. Il cervello dei giovani d’oggi, insomma, sarebbe così impegnato ad arricchirsi e riorganizzarsi da avere meno risorse disponibili per la “sapienza sociale”, lasciando i ragazzi confusi e incapaci di comprendere. Sfortunatamente la ricerca e la scienza non indicano rimedi o soluzioni che possono risolvere o alleviare il problema.
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Il tempo che i genitori trascorrono con i propri figli, negli ultimi anni, è notevolmente diminuito, delegando funzioni importanti ad agenzie educative (scuola, associazioni sportive, ecc…). Questo ha indotto a scegliere di tener basso il livello del conflitto, e quindi di escogitare norme che siano facilmente rispettabili. Con norme troppo dure, il conflitto è inevitabile e per risolverlo occorre evitare che lo scontro sia troppo drammatico. Di conseguenza le norme sono ormai diventate rituali che regolano la comunicazione e la vita domestica. Il gruppo, una protezione. La dimensione del gruppo, che sostituisce la nicchia protettiva famigliare, è esperienze cruciale dell’adolescenza, sempre caratterizzata per la grande scoperta della dimensione etica dell’amore e dell’amicizia, e il gruppo serve per ricostruire e risaldare vincoli, società parallele al mondo degli adulti per cui la vita di gruppo è uno strumento per la realizzazione di sé. I ragazzi sono soliti chiedere al gruppo di risolvere il problema “del non saper cosa fare per passare il tempo”. Spesso, come soluzione a noia e tristezza, si propone l’uso di sostanze stupefacenti, e il singolo, preoccupato del pensiero degli altri e della sua dipendenza da loro, non riesce a rifiutare questo “passatempo”.
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Genitori aiutateci! Sono i genitori che hanno i maggiori problemi, che sono in crisi e che trattano sempre i figli come bambini, non riconoscendone i cambiamenti. L’adolescente ama ancora la famiglia, in cui si sente sicuro, anche se la snobba, sbatte la porta, ma poi ritorna a casa. Sarebbe meglio diminuire le prediche, i moralismi inutili, e avere il coraggio delle proposte di valore, anche se non accettate subito. Spesso, i genitori, pur di tenersi i figli vicino, li tengono nell’”ovatta”, protetti e coccolati. E’ un grosso errore: devono permettere al figlio di uscire dal loro sguardo, con coraggio e attenzione. Educativa. Il miglior modo per comunicare è dare l’esempio, perché in ogni situazione i figli colgono insegnamenti e ne fanno tesoro. Ci sono genitori muti o addirittura assenti, tuttavia quando i figli urlano e chiedono aiuto; spesso gli adulti sono immersi nei loro problemi personali e non sanno ascoltare i ragazzi; figli e genitori parlano linguaggi diversi. La crisi adolescenziale di un figlio ha la violenza demolitrice di un terremoto, i genitori devono impegnarsi con pazienza nella ricostruzione. Gli educatori dovrebbero collaborare con fiducia, aiutando il ragazzo ad edificare una nuova immagine di sé. Genitori, occorre grande lealtà e chiarezza. Aiutateci!
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8 minuti al giorno per genitori e figli Prima della guerra erano 25, negli anni sessanta 20, oggi si è scesi a 8 minuti al giorno. Nel nuovo millennio genitori e figli dialogano per un tempo inferiore a quello che ogni italiano spende quotidianamente davanti allo specchio della toilette. Il campione dell’inchiesta fra 150 genitori suddivisi in tre fasce d’età (60-70enni, 45-55enni, 30-40enni) e 100 figli ha trovato un panorama desolante: si parla di meno perché sempre più spesso si naviga in internet (oltre 1 ora al giorno), si ascolta la radio (2 ore facendo anche altro), si pratica sport (22 minuti), si frequentano le amicizie (1 ora e 30 minuti), si guarda di più la televisione e in particolare i talk show “psicologici”. Non stupisce quindi che il programma che ha la maggiore penetrazione sul pubblico giovanile sia “Uomini e Donne” di Maria De Filippi, che fonda il suo successo sulla rappresentazione di situazioni di conflitto e di dialogo tra genitori e figli. Di cosa parlano genitori e figli in questi 8 minuti, e soprattutto, di cosa non parlano? Dai 15 fino ai 18 anni gli argomenti principali sono la scuola e i soldi per il 42% del campione, le discussioni sulle frequentazioni di amichetti e amichette 29% e le negoziazioni sul tempo libero il 15%. A cura di: Daniela, Laura, Marita, Noemi, Stefano e Valentina (4^ D)
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ARIETE: Non è bello star sempre e soltanto a guardare! Potresti essere sgamato! Piuttosto avanti, le stelle sono con te!! Film consigliato: IPOTESI DI REATO Segno compatibile: Capricorno TORO: Evitate di farvi coinvolgere in stupide beghe! Pensate solo agli affari vostri! Incomprensioni tra i banchi di scuola. Film consigliato: MINORITY REPORT Segno compatibile: Leone GEMELLI: Sfodera tutta la tua grinta perchè c’è qualche rivale all’orizzonte! Conquistalo/a con la tua simpatia e la tua dolcezza. Film consigliato: SIGNS Segno compatibile: Toro CANCRO: Apri gli occhi, non ti sei accorto che la tua anima gemella ti ronza intorno! È più vicina di quanto immagini!!! Film consigliato: PINOCCHIO Segno compatibile: Scorpione LEONE: A scuola a gonfie vele, in amore alti e bassi ma puoi benissimo recuperare! Sii sincera con lui/lei, ma soprattutto con te stesso/a.
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Segno compatibile: Bilancia SAGITTARIO: Fatevi belli, una persona sta per farsi avanti, potrebbe essere interessante ma non contateci troppo! A scuola un buon inizio! Film consigliato: POSSESSION Segno compatibile: Gemelli Film consigliato: ABOUT A BOY Segno compatibile: Pesci VERGINE: Hai finito di sbavargli dietro? Qualcuno potrebbe scivolare! Consiglio? Tiretela un pochino di meno e forse ti noterà di più! Film consigliato: RED DRAGON Segno compatibile: Cancro BILANCIA: Evita inutili beghe con i professori! Stringi i denti e cerca di sopportare. Tra poco la cose si risolveranno, scuola compresa. Film consigliato: “O” COME OTELLO Segno compatibile: Ariete SCORPIONE: la persona a cui vuoi più bene in questi giorni si è distccata! Forse ha bisogno del tuo appoggio, cerca di aiutarla. Film consigliato: PEOPLE I KNOW
CAPRICORNO: È giusto divertirsi ma forse ora stai un po’ esagerando! Riduce le serate mondane in discoteca. Film consigliato: LE QUATTRO PIUME Segno compatibile: Vergine ACQUARIO: Meno fai il gasato/a meglio è! Se continui così ci inciampi dentro, e inoltre potresti essere giudicato per quello/a che non sei. Film consigliato: MAN IN BLACK II Segno compatibile: Sagittario PESCI: E Segno compatibile: ntro una decina di giorni scoprirai una cosa che ti lascerà un po’ perplesso/a. Attenta/o non ho detto che sia negativa! Film consigliato: I SUBLIMI SEGRETI DELLE YA – YA SISTERS Segno compatibile: Acquario
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Ciao a tutti…ecco qua la “nuova” rubrica del cinema! Siete o no felici? Credo proprio di si! Con noi, le due nuove redattrici, sarete sempre aggiornati sullo stupendo mondo del cinema! Bando alle ciance…iniziamo… “Il pianista”, narra l’angosciosa fuga durata 5anni di un pianista nella Varsavia devastata dal nazismo, raccontata da un altro sopravvissuto… Poi c’è “The Dreamers”: un enorme potenziale di speranza per i giovani. Siamo alla fine degli anni ’60 a Parigi, dove 3 ragazzi, uniti da un violento amore sconsiderato per il cinema, vivono il loro apprendistato alla vita e all’amore.Ciò rievoca le sfide alle convinzioni, al potere politico, che animarono il ’68. C’è anche l’ultimo Hannibalfilm: “Red Dragon”con l’immancabile Anthony Hopkins. FBI e un serial killer che stermina famiglie lasciando morsi sui corpi delle sue vittime, rendono il film un thriller viscerale con momenti paurosi e intervalli lievi, quasi comici. Se vi piace il sovrannaturale, in particolare la fantascienza degli anni ’50…dovete andare a vedere “Signs” con il mitico Mel Gibson nei panni di un sacerdote che ha perso la fede. In questo film la riflessione di fondo ruota intorno all’idea che la vita e il destino vadano accettati, qualunque cosa portino. È anche un film che si interroga in modo specifico sulla fede (religione). Il registra affronta un tema reale e misterioso, le
presenze aliene sul nostro pianeta legati ai “cerchi nel grano”. Un film ricco di passione, pericolo, adrenalina è… “XXX”: Xander Cage, supermuscoloso, amante degli sport estremi, si guadagna da vivere vendendo le sue gesta su internet: è sempre a caccia del brivido. Nel frattempo, a Praga, un agente segreto della CIA è stato assassinato dalla banda dell’ex comandante Yorgi. Xander è scelto dalla CIA come agente perfetto per sventare il piano criminale di Yorgi. Il suo nome in codice è XXX, ma non ha voglia di fare l’eroe. Quando però conosce Melena, vittima di Yorgi, XXX accetta la missione. Così XXX affronta insieme alla ragazza ogni tipo di pericolo. Riusciranno a salvare il mondo dalla catastrofe organizzata dai terroristi russi? Ultimo, ma non per importanza è un film che molti aspettavano. La storia inizia così: “C’era una volta…un re! – diranno subito i miei lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. Cera una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso,
ma un semplice pezzo di catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze. Quello che accadde dopo, è una storia da non poterci credere, e ve la racconterò in quest’altri capitoli…” avete capito che film è?!? È il mitico film con Roberto Benigni: “Pinocchio”, in parte segue il testo di Collodi alla lettera anche se gli sceneggiatori hanno introdotto una variazione al finale che sconcerterà i puristi. Ci sono vari personaggi: Franco Javatore interpreta Mangiafuoco, il bel Kim Rossi Stuart interpreta Lucignolo, il “cattivo compagno”, i Fichi d’India sono il Gatto e la Volpe, carlo Giuffré è Geppetto, Beppe Barra è il Grillo Parlante, Nicoletta Braschi è la Fata Turchina e il mitico Benigni chi poteva essere se non Pinocchio? Con questo speriamo di aver risposto alle vostre aspettative e di avervi informato a dovere sul mondo del cinema… ciao a tutti… ci rivedremo nel prossimo numero del giornalino… Giada & Ale 4°I
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PER VALLETTI 3° Non c’è bisogno che te la tiri tanto (da qui a Milano passando per la Sicilia) tanto sei una sfigatella che ha bisogno di una regolata: Comunque voglio chiarire, quindi quando esce il giornalino vieni all’entrata del bar Da rivendicatore Cry PER GIULIA 3 A Anche se non mi hai mai rivolto la parola mi basta guardarti per essere sicureo che attraverserei gli oceani del mondo per poterti sfiorare. Sei veramente carina Stefano PER RAZA MARCO 5 A Ciao Marko… Prima di tutto volevo augurarti un buon anno visto ke non hai gli esami… E’ un po ke non ti vedo e mi 6 mancato!!! Kmq ti ho scelto x farti tanti auguri di buon compleanno!!! Bacioni Silvia ALBY 4 C ciao amore mio, qst è la 2à VOLTA KE TI SCRIVO, MA è IMPORTANTE QUINDI… Ti volevo solo ricordare una cosina: le nst vite sn diventate una sola e il mio amore x te va oltre ogni confine immaginabile e sai x’? x’ tu sei troppo infinito e stupendo in tutto ciò ke fai per me! Ti amo da morire ora e per sempre! By Aly
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X VALE, STE, DARIO, DANY Allora, facciamo i conti… direi che sembriamo gli “hamham friends”… gli inseparabili 5!! Vi vorrei dire tante cose, ma me ne viene in mente solo una: Vi voglio un mondo di bene! W gli “Ham ham friends”!! By Stefy PER CORRADO DI 3 B Tutte le mattine ri vedo e ti penso: “+ bella cosa non c’è, + bella cosa di te, unico come sei, immenso quando vuoi. Grazie di esistere”! Comunque premettendo che sei irraggiungibile, volevo dirti che sei bellissimo (davanti e dietro!) By ’87 del II piano PER ANDREA 4 B Ciao, volevo dirti: io ti guardo anke quando tu non mi vedi, ed ogni sguardo rubato aggiunge un giorno alla mia vita… TVBFX By Ste ‘87 PER ALY (TARTARUGHINA) 2 F Caro amore mio, sono più di dieci mesi che sei entrata nella mia vita, portando dentro di me un’ondata enorme di gioia e un’amore infinito. Tu, dopo un periodo bruttissimo, mi hai fatto rinascere e per questo non smetterò mai di ringraziarti! Sei la mia vita! Ti amo alla follia. Tuo per sempre Alby
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PER IRENE 3 F Ciao principessa,1000 parole e dei gesti non possono esprimere quello che i miei occhi lucidi provano quando ti vedo… Sono perso di te. ALLE GNARE DELLA O Sono la Baby…mi mancate fx, ricordatevi di me 4ever io non vi scorderò mai, un bacio a tutte, vi voglio bene. 4ever vostra Baby ALLA MIA CECY 2F Ti ricordi quante ne abbiamo passate insieme con la vivy ora una vita ci separa… ma ricordati ke in ogni momento, in ogni luogo e con kiunque ci sarà una ragazza da qlc parte ke ti vorrà x sempre bene e ti ricorderà 4ever! Quella ragazza sono io, la tua brium! ricordati di me. TVTRTBFX Brium ALLA MIA CUGY 3 L Ciao cucciola… volevo solo dirti che ti voglio bene fx! P.S. Fatti vedere qlq volta che non abito distante Tua cugy baby PER LE 3 TIPE DI 2 B La bionda coi capelli lunghi, quella morettina con gli occhi azzurrifex e la loro amica alta mora. Siete troppo belle… senza di voi il Lunardi farebbe schifo! Vorremmo almeno sapere come vi chiamate By M&E di 3A
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Alle 10.24 Giovanni Paolo II ha letto la formula latina iscrivendo nell’albo dei santi Josemaria Escrivà de Balaguer il sacerdote spagnolo morto nel 1973 e proclamato beato nel 1992, in piazza San Pietro. Un’incontenibile e spontanea manifestazione di gioia da parte dei membri e dei simpatizzanti dell’Opera per sottolineare il traguardo raggiunto dal fondatore che ottiene l’aureola nel centenario, della sua nascita e viene d’ora in poi presentato come modello per tutta la Chiesa. Escrivà, il santo moderno dalla religiosità antica, il persecutore del Concilio Vaticano II nel responsabilizzare i laici, ma decisamente conservatore in tema di liturgia di spiritualità, e di morale. “La vita abituale di un cristiano che ha fede, era solito affermare Escrivà, quando lavora o riposa, quando prega o quando dorme, in ogni momento, è una vita nella quale Dio è presente.” “Questa visione soprannaturale dell’esistenza, ha aggiunto il Papa, apre un orizzonte straordinariamente ricco di prospettive di salvezza”. In trecentomila per
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una cerimonia composta. Molti vip e tutti fedeli eleganti. Non c’erano bandiere né striscioni perché gli organizzatori avevano raccomandato di non dare “un’ immagine di provincialismo”. Nulla a che vedere con la popolare scompostezza dei devoti di Padre Pio accorsi lo scorso giugno a Roma. Tutto era perfettamente organizzato, compresa la traduzione nell’alfabeto manuale per i pellegrini sordi. Il miracolato “ Manuel Nevado Rey” si sente commosso fino alle lacrime. Non riesce a parlare . Il chirurgo tiene le mani dietro la schiena, ma tutti cercano di posare lo sguardo su “quelle mani” al centro del prodigio, con la guarigione “ scientificamente inspiegabile” da un carcinoma causato dalle esposizioni dai raggi X che doveva provocarne l’amputazione. Chicco
A partire da questo numero troverete una appassionante lovestory. In questa storia troverete tradimenti e amori clandestini di due adolescenti alle prime prese con l'amore e la passione. Vi invitiamo a seguire tutte le puntate della nostra storia . Se poi anche voi avete nel cassetto qualche storia interessante da proporre portatela in redazione. Noi la pubblicheremo Baby & Vale Era stata una bella festa e ci stavamo ancora divertendo, nonostante fossero passate le due di notte e anche se alcuni nostri amici se ne erano già andati. Stavo chiacchierando con una coppia di amici, quando mi capitò di notare che il mio ragazzo, Nicola, era in un angolo, dalla parte opposta della sala. Stava parlando con Deborah, una sua ex molto graziosa e simpatica. A dire il vero era lei che parlava, lui ascoltava con lo sguardo perso nei suoi occhi. La ragazza sembrava un po' agitata. La scena fece scattare in me una strana inquietudine. Il mio buonumore sparì istantaneamente e fissai quei due con più attenzione, avvertendo un profondo disagio. Poi Nico distolse lo sguardo, i nostri occhi si incontrarono e lui si irrigidì. La ragazza si era accorta di non essere più ascoltata, così smise di parlare e guardò nella stessa direzione di Nico. Quando vide che li stavo guardando sembrò turbata anche lei. Il suo sorriso forzato tradiva una certa tensione. Di colpo capì tutto e la certezza di non sbagliarmi mi tolse il respiro. La ragazza si allontanò mentre Nico venne verso di me cercando di mostrarsi disinvolto. Mi chiese, sforzandosi di sorridere e con un tono di voce alto, come stava andando la serata e fissandolo gli si spense il sorriso sulle labbra. Da quel momento mi sentì ancora di più a terra. Deborah lasciò la festa con lo sguardo basso e senza dire una parola. Se mi era rimasto ancora qualche dubbio, il suo atteggiamento me lo tolse del tutto. Ci incamminammo verso casa senza rivolgerci la parola. Ad un certo punto presi coraggio e gli domandai: - Da quanto tempo dura questa storia? Discutemmo per ore e lui continuò a proclamarsi totalmente innocente dandomi addirittura della pazza. Dopo una discussione interminabile Nico capitolò… Alla prossima puntata
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Giovedì 26 settembre è partita da Milano diretta a Kathmandu, capitale del Nepal, la Changri Nup Glacier Monitoring Expedition. Per la quinta volta consecutiva i ricercatori della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia si recano a svolgere attività di ricerca glaciologica e topografica sui ghiacciai posti sulle pendici del Monte Everest. Il gruppo di lavoro del 2002, che giova ricordare è stato proclamato «Anno internazionale delle montagne», è coordinato anche questa volta dal prof. Giorgio Vassena, che vanta esperienze di monitoraggio di aree glaciali oltre che in Himalaya e sulla catena alpina anche sui ghiacciai dell’Antartide, con lui anche un ex docente del Lunardi il prof. Eros Pedrini. Il tema principale di questa spedizione scientifica, che ha iniziato ad operare sul campo nei primi giorni di ottobre dopo aver terminato la lunga marcia di avvicinamento, è il monitoraggio della diga-ghiacciaio Imja, una morena di ghiaccio e detriti che forma un lago della lunghezza di un chilometro e mezzo, che presenta una profondità massima di circa 100 metri. Ma cos’è un lago glaciale? È necessario in primo luogo ricordare che un ghiacciaio è una struttura in continua evoluzione. Fasi di espansione e
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di ritiro si alternano ciclicamente all’interno di una dinamica che vede, in generale, delle zone di accumulo poste in alta quota, dalle quali il ghiaccio per gravità discende verso quote inferiori. Una configurazione climatica favorevole, che deriva in particolare dalla quantità di precipitazioni meteoriche e dalle temperature sia del periodo invernale che di quello estivo, può portare ad una estensione della superficie dell’apparato glaciale. Periodi più secchi o più temperati possono portare ad un arretramento delle fronti, ad una diminuzione della superficie glaciale e addirittura alla scomparsa del ghiacciaio stesso. Quando il ghiacciaio avanza porta con sé notevoli quantità di detrito, e nel momento in cui la fase di espansione termina tale detrito si accumula a formare le morene che si possono osservare anche alla base dei nostri ghiacciai alpini. Particolarmente nella fase di scioglimento, può accadere che all’interno del ghiacciaio l’acqua rimanga intrappolata nella mas-
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sa glaciale, formando veri e propri laghi glaciali, un fenomeno frequente in ambito himalayano. Il pericolo temuto è rappresentato dalla possibilità di crollo del lago glaciale che provocherebbe un’inondazione disastrosa nella valle percorsa ogni anno da migliaia di trekkers e di alpinisti in avvicinamento al campo base dell’Everest. Facendo uso di una sofisticata strumentazione Gps (rilevamento satellitare) i ricercatori osserveranno le deformazioni della diga morenica al fine di rendere evidente la presenza di eventuali fenomeni di cedimento, e poter intervenire in tempo utile con opportune azioni di prevenzione. Le loro attività non si limitano al rilevamento di misure glaciologiche, ma per il secondo anno consecutivo proseguono nel progetto di realizzazione del Sistema informativo territoriale del Parco Nazionale dell’Everest. A questo scopo due squadre di rilevatori, per un totale di sei persone tra cui anche il nostro Eros percorreranno tutta la maglia dei sentieri del parco, acquisendo documentazione fotografica, rilevando con il Gps gli itinerari escursionistici e identificando la posizione dei rifugi . Lunarfollie non mancherà di intervistare il prof. Pedrini al suo ritorno. Giuma
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Stare alle strette non piace a nessuno, ma in questo caso le "due milanesi" sono obbligate a condividere l'ambìto primo posto di serie A... Lo faranno apposta?! No, dico io, allora ditelo se vi piace il fatto che continuino ad accostare i vostri nomi come quelli di due fratelli siamesi che si voltano la faccia... No, se è così ditelo... Strano "conflitto" questo: da una parte il Milan che fabbrica goal come un'industria che produce piccoli oggettini in serie, dall'altra l'Inter che col suo triangolo magico (Vieri Crespo - Recoba) fa miracoli... due squadre tanto diverse, eppure con grandi capacità, c'è da ammetterlo!!!... Sarei ipocrita se non ammettessi che l'inter fa proprio lo stretto indispensabile, insom-
ma, vince spesso per il rotto della cuffia (come dice un certo mio professore... vero Mattei?!), ma si sa, il fine giustifica i mezzi e... con un bel tiro di qua e un furtarello di là la prima posizione se la sono accaparrata! Nb: c'è anche da ricordare che i giocatori nerazzurri sono un po sconvolti anche dal comportamento di quel gatto di marmo di Cuper... Tornando a quelle macchine da guerra dei rossoneri, non c'è poi molto da dire a parte il fatto che se un ladro rubasse in una banca svizzera,
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non raggiungerebbe nemmeno un quarto del valore dei giocatori di questa squadra... quanti miliardi buttati via... e pensare che ci sono i bambini che muoiono di fame... certo che il Milan potrebbe fare un atto di beneficenza e donare al Mozambico uno dei suoi giocatori: anche a rivenderlo a "prezzi stracciati" coprirebbe tutti i suoi debiti e gli avanzerebbe anche qualcosa per andare a cena... Chissà in Nord Africa quanti cammelli varrebbe Inzaghi?!?!... Va beh, mentre le due milanesi continuano a prendersi a gomitate, io da bresciana mi chiedo... "ma il Brescia ci tiene proprio a tornare in B?!"... Laura 4 B
Metagiò è il giornale telematico degli studenti bresciani; lo puoi trovare al sito WWW.bresciaonline.it/metagiò il suo intento è quello di riunire nella propria redazione ragazzi provenienti da tutti gli Istituti cittadini. La Redazione si riunisce tutti i mercoled alle 14,30, presso l’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Brescia sito in Piazza Vittoria ,6 Siete attesi numerosi. Tel. 030. 2977659 Fax 030.49508 E-mail metagio@comune.brescia.it
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CRUCIPUZZLE Benvenuti a tutti nella rubrica "CRUCIPUZZLE" che da questo mese vi terrà un po’ di compagnia e vi allieterà per una qualche manciata di minuti. Trovate negli schemi le parole al loro fianco, cancellatele e con le lettere restanti avrete la soluzione! Grek 5^ B
Buon Divertimento!
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Udite udite! A grande richiesta torna Pianeta Musica e, come si suol dire, “anno nuovo, vita nuova” nuove redattrici, che sperano di non farvi rimpiangere chi teneva questa rubrica prima di noi. L’autunno è una stagione notoriamente spoglia ma non preoccupatevi, ci pensiamo noi a riempirvi di novità! Infatti il mercato musicale pullula di nuove uscite. Tanto per cominciare Madonna è tornata a colpire nel segno con il singolo “Die another day”, che fa da colonna sonora alla nuova puntata della saga di 007. Anche questa volta Mrs. Egocentrismo non ha voluto smentirsi e nel suo video combatte addirittura contro il suo alter ego. Dopo il tormentone estivo “Complicated” torna anche Avril Lavigne con il singolo “Sk8ter boy”, chissà se la teenager canadese riuscirà a raddoppiare le vendite del suo album che già sfiora cifre vertiginose. Finalmente è uscita anche la nuova canzone degli U2, “Electrical Storm”, la quale precede l’album Best of 1990 -2000, che prevediamo scalerà le classifiche a partire da novembre, data prevista per l’uscita. A proposito di Greatest Hits vi segnaliamo quello di Bjork che nel suo prossimo video comparirà circondata da vermi e scarafaggi, contenta lei!!! E se proprio vogliamo continuare a parlare di raccolte di grandi successi, non perdetevi quella dei Nirvana, attesissima, in uscita l’8 novembre. E dalla serie chi non muore si rivede è tornato Richard Ashcroft, ex inquietante leader dei Verve: sul singolo “Human Conditions” niente da dire, ma il video è abbastanza spaventoso. All’egregio signor Ashcroft consigliamo vivamente una visita da uno specialista per le sue turbe psichiche, e già che ci siamo ci starebbe bene una puntatina dal chirurgo estetico. Dopo un breve periodo di pausa e dopo i numerosi successi dell’album Singing When You’re Winning, sta per arrivare anche l’ex “Take That” più amato, che ci vuole tenere con il
fiato sospeso fino a metà novembre, periodo previsto per l’uscita del suo nuovo album, “Escapology”. Pensate che dopo averlo realizzato Robbie ha licenziato il suo paroliere dopo che quel pover’uomo l’aveva aiutato a realizzare i nuovi pezzi. Vedete quanto il successo cambia le persone. Ma bando alle cattiverie (per ora), se volete ascoltare della musica rilassante vi consigliamo vivamente il singolo dei Morcheeba, ”Way Beyond”, e la dolcissima canzone dei Coldplay, “In my place”. Preparatevi per una passeggiata sulla luna. Ed ora squillino le trombe, notizie made in Italy!! E’ tornata Syria con il pezzo “Se tu non sei con me” scritto da Jovanotti. Che dire??! E’ una bella canzone orecchiabile. Se siete in crisi affettiva e solo vedere una coppia felice vi fa venir voglia di mettervi un cappio al collo, allora vi sconsigliamo apertamente il cd di Samuele Bersani “Che vita!”.L’intreccio di musica e poesia che lui sa creare arriva dritto al cuore e ci lascia il segno. E per gli appassionati è uscito il nuovo singolo di Carmen Consoli, “L’eccezione” ed eccezionale è stato il fatto che per la prima volta in Italia un’artista abbia presentato il suo album in diretta televisiva. Ma ora fans di 5 e Backstreet Boys tappatevi le orecchie, stiamo per distruggere alcuni dei vostri idoli adolescenziali. C’è qualcuno che passeggia per le reti musicali invocando aiuto è Nick Carter, il
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biondino dei Bsb che nonostante passino gli anni sembra il solito bambino della pubblicità della Kinder. Il singolo “Help Me” è passabile e bisogna ammettere che Nick non se la cava niente male, ma diciamocelo, chi si ricorderà di lui tra qualche annetto? Che dire poi di Abs? Lo stilosissimo componente degli ormai sciolti 5 ha voluto provare a prendere il volo. Peccato che il decollo non sia molto riuscito ed il povero pupo sia rimasto a terra. Avremmo voluto essere molto più cattive, ma neanche il nostro amico Eminem è riuscito ad aiutarci, perchè è troppo intento a dire alla sua odiata mammina,attraverso la canzone “Cleanin’ out my closet”, che con lei ha chiuso, e intanto, per non sfatare il mito continua a riempirla di insulti. Vi lasciamo con gli up&down e per questo mese il viaggio nell’intricato pianeta musicale è finito. Anna & Sara 4I
UP&DOWN 1 She Hates Me– Puddle of Mudd 2 DilemmmaNelly feat Kelly 3 Adrienne –The Calling 1 Like I love y o u – J u s t i n Timberlake 2 DirrtyChristina Aguilera 3 Underneath your clothes-Shakira
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DALLA BIBLIOTECA
PREMIO PAGINA 5° EDIZIONE Il Premio Pagina prevede il coinvolgimento di una vasta giuria di giovani nel ruolo di “critici letterari”, dando loro la possibilità di esprimere il proprio giudizio sui racconti di scrittrici, di scrittori e di giornalisti. La Libreria Rinascita di Brescia pubblica il libro “La realtà delle parole”: 18 racconti di autori e autrici italiani, che verrà distribuito gratuitamente alle classi che—tramite i loro insegnanti—ne faranno richiesta presso la Biblioteca.
LA VASTITA’ DELLA RUSSIA” Le classi 5A e 5C hanno allestito in sala di lettura una mostra di fotografie e di oggetti relativi allo scambio con Tula
ITINERARIO BIBLIOGRAFICO Otto classi del biennio e del triennio, guidate da alcune insegnanti della Commisione Biblioteca, stanno seguendo un corso di orientamento bibliografico secondo le direttive I.F.L.A. e la classificazione decimale Dewey (CDD), comprendente una serie di lezioni teoriche e pratiche.
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Vogliamo anche noi del Lunardi esprimere solidarietà e vicinanza a quanti a San Giuliano di Puglia hanno subito le disastrose conseguenze del terremoto. Il ricavato dei primi numeri di Lunarfollie sarà devoluto per loro. Ulteriori offerte saranno accolte presso il CIMP (2^ piano)
Questa foto è stata scattata nell’aula della prima elementare di S. Giuliano, il 12 settembre 2002, primo giorno di scuola. Riprende i nove alunni, ora tutti morti, con le loro tre maestre.. Da sinistra: Paolo, Maria, Morena, Valentina, davanti a lei, Luca, Michela, Antonella, Raffaele e Valentina.