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Scutari e Tirana

Durante le mie vacanze di Natale sono tornata, per una settimana, nel mio paese d’origine, cioè Scutari, in Albania, a trovare i miei nonni e i miei cugini. Scutari è il centro più grande, economico e culturale del nord del paese ed è una delle città più grandi dopo Tirana, la capitale, e Durazzo, il porto più grande del paese.

É situata lungo il lago più grande nei Balcani (370 km2), che prende il nome della città. Inoltre, è attraversata da molti fiumi, i tre più importanti sono Drin, Buna e Kir; ed è anche circondata dalle montagne come: Maranaj al nord, Cukali e Sheldia all’est e Taraboshi al sud-ovest.

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Gli inverni sono freddi e umidi, invece le estati sono calde e afose. A soli 40 min dal centro si può godere della freschezza del mare e per meno di due ore la bellezza e la natura incontaminata delle Alpi Albanesi.

Negli ultimi anni la città sta vivendo una rinascita economica ed industriale. È da pochi anni che il centro si è trasformato in uno delle attrazioni più apprezzate del paese, posto dove si ritrovano sia il presente che il passato, e dove a tutte le ore del giorno sei circondato da turisti, giovani e residenti.

Il percorso pedonale collega il centro della città con il museo storico (Muzeumi Historik).

Lungo questa strada, oltre ai pittori e ai fotografi, si possono trovare anche molti studi di pittura e fotografia, tra i tanti c’è il museo nazionale della fotografia Marubi (Muzeumi Komëtar të Fotografisë Marubi), il quale contiene la collezione più famosa della fotografia Albanese.

Un’altra cosa che rende la città importante è il castello Rozafa, iniziato a costruire nel IV secolo a.c. e finito durante il Medioevo. Il Castello Rozafa è un monumento millenario costruito su una collina rocciosa all’ingresso della città di Scutari, a sud-est, e costituisce un simbolo della città presente in dipinti, intagli, ecc… Barleti (storico e prete) nel libro “Rrethimi i Shkodrës” afferma che esiste una confessione sulla costruzione e sul nome del castello, a lui furono dati diversi testi scritti che parlavano di una donna chiamata Roza e di sua sorella Fa, che furono le prime fondatrici di Scutari e così il castello venne chiamato Rozafa in loro onore. Circa due giorni dopo siamo ripartiti per una nuova meta, Tirana, la capitale dell’Albania.

Abbiamo pranzato in un ristorante con cibi tradizionali. Assolutamente da provare sono: fërgesë, tavë kosi, qofte, suxhuk, petulla e byrek come cibi salati, invece come dolci tradizionali abbiamo: bakllava, trilece, ballokume e kadaif.

Parlando invece di bevande tradizionali ci sono molti tipi di vini,birre e altre bevande sia alcoliche che analcoliche; come: Sheshi i zi, Kallmet e Sheshi i bardhe (vini), Korca, Kaon, Norga, Stela e Tirana(birre); anche Skanderbeg che è un cognac e la Raki che è la grappa a livello nazionale, ed entrambe sono prodotte all’interno del paese. Verso sera sono andata a dormire da mio cugino e, la mattina dopo, mi ha portata nella fabbrica dei miei zii.

Per finire, sono ritornata a fare shopping in centro a Scutari, ma ho anche ammirato il presepe vivente, dove mia cugina suonava il violino, vestita da angelo.

Il resto dei giorni li ho passati a casa con la mia famiglia e nel weekend siamo partiti per tornare a casa in Italia, nel tragitto del ritorno ci siamo fermati in Bosnia a Međugorje, perché è il posto dove è apparsa la Madonna davanti a sei veggenti dando a loro un messaggio importante “Il mondo può essere salvato soltanto tramite la Pace, ma tutto il mondo avrà Pace soltanto se troverà Dio”.

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