Dicembre 2001

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Anno 10 Numero 4

Il Natale ritorna nonostante tutto. Ritorna nonostante il terrorismo e la guerra, nonostante l’odio e le paure degli uomini. “Industria e mercato si sono impadroniti così irriguardosamente dei simboli tradizionali che quasi – diceva già nei lontani anni 50 Romano Guardini - si è costretti a desiderare che il disordine possa crescere quanto più possibile, così da svelarsi a tutti per quello che è”. Quest’anno allora non c’è spazio per le facili mistificazioni di sempre che lo vogliono festa della famiglia, dei bambini che fa zampillare nell’uomo sorgenti che altrimenti sono interrate e secche. Allora il Natale ritorni ad essere festa della salvezza, salvezza dalla grettezza e dall’angustia del mondo in tutte le sue forme. La salvezza consiste nel fatto che il mistero dell’angustia dell’esistenza risulta nuovamente chiaro grazie alla luce che di nuovo si rafforza e si riscatta dalla tenebra; nella vita del bambino che regala un nuovo inizio a chi sta invecchiando; nella riconciliazione di quanti erano diventati nemici, riconciliazione che rivela la potenza della pace. Ma il Natale significa qualcosa di diverso. Ci dice che Dio, nel Figlio, è entrato nel mondo e lo ha fatto in un senso inaudito.

I.T.C. LUNARDI - BS

Non spiritualmente o psicologicamente nella vita di una qualche persona pia, ma realmente, storicamente. Dio si è fatto uomo, figlio di una madre umana, uno di noi. Di questo parla il Natale. Tutto il resto, vale a dire la gioia per i doni, l’affetto della famiglia, il rinnovarsi della luce ricevono senso da esso. Siamo dunque chiamati a ripartire dalla salvezza offertaci

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da un Dio che si è fatto uomo. Da una salvezza come dono d’amore, come gratuità assoluta, come offerta definitiva di senso e di visione complessiva della vita. Siamo chiamati anche oggi a trasformare le spade in falci, l’egoismo in solidarietà, la tenebra in luce sfolgorante. La Redazione


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REDAZIONE ALOISI VALERIA BAZOLI SARA BELLI MONICA BERLASSINI BARBARA BETTINI CHIARA BIANCHI IRENE CIOFFI ANGELO COELLI FEDERICA CRISTINI PAOLA FOLTMAN CRISTINA FRANZONI FABIO GRECO RAMONA GUERRESCHI SARA MARIANI ANDREA MARTINAZZOLI LINO MARTINELLI MARIA MATTEI GIUSEPPE MACCARINELLI MONI MINO LAURA MORONI GIANCARLO NOVENTA ROSSELLA OLIVA FABIANA ONEDA SIMONE PASOLINI ELENA PASINETTI ELENA PEZZALI GIULIA SALERI M. ANNA SANDRINI MARIKA SANTIN VALENTINA SAVIOLI DENISE STABILE SILVIA TARANTINO LUCA TIRABOSCHI VELE. VALZELLI STEFANIA VANTADORI VALE. ZANARDELLI KATIA ZEGGAI MIRIAM ZUBINI SARA

4N 5B 3F 3F 5D 5H 4F 5L 3B 4B 4B 4B 5D 4L 3F 5F 5F 5D 5C 5L 4L 3F 5C 3B 1O 4D 2E 5B 5F 3F 4B 5F 4H 5B

Lunarfollie viene pensato, prodotto, stampato e distribuito presso il CIC dell’ ITC LUNARDI, via Riccobelli 47 25125 Brescia, Italia. Tel. 030/2009508/9/0 Fax 030/390996 E-MAIL ciclun@master.cci.unibs.it

Il Natale è una delle principali feste dell'anno; possiamo meglio definirlo un periodo di festeggiamenti che partendo dal solstizio d'inverno arrivano fino all'Epifania. Feste che nella tradizione popolare erano legate alla chiusura di un ciclo stagionale ed all‘apertura del nuovo ciclo. La festa appartiene all'anno liturgico cristiano, in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella Cristianità occidentale cade il 25 dicembre, mentre nella Cristianità orientale viene celebrato il 6 gennaio. La nascita di Gesù viene fatta risalire dal 10 al 4 a.C. con molte incertezze. Il Natale non viene introdotto subito come festa Cristiana, ma bisogna aspettare l'arrivo del quarto secolo nell'Impero Romano, e più tardi anche nelle zone dell'Oriente. La tradizione cristiana si intreccia con la tradizione popolare e soprattutto contadina, perché ricordiamo che prima della festa cristiana, in questo periodo c'era una serie di feste e riti legati al mondo rurale. Prima del Natale cristiano c'era la festa del Fuoco e del Sole, la festa della divinità della luce Mitra, perché in questo periodo c'è il solstizio d'inverno, cioè il giorno più corto dell'anno, e da questa data le giornate iniziano ad allungarsi. Nell'antica Roma dal 17 al 24 si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura, ed era un periodo dove si viveva in pace, si scambiavano i doni, venivano abbandonate le divisioni so-

ciali e si facevano sontuosi banchetti. Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio d'inverno. Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si festeggiasse il Sole. E' da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio, ceppo che nelle case doveva bruciare per 12 giorni consecutivi e doveva essere preferibilmente di quercia, un legno propiziatorio, e da come bruciava si presagiva come era l'anno futuro. Il ceppo natalizio nei nostri giorni si è trasformato nelle luci e nelle candele che addobbano case, alberi e strade. Il nostro Natale deriva da tradizioni borghesi del secolo scorso, con simboli e usanze sia di origine pagana che cristiana. Il natale è anticipato dalla vigilia, che dovrebbe essere una giornata di digiuno e di veglia in cui ci si prepara alla festa. Negli anni recenti il Natale ha favorito il consumismo. Il pranzo di natale è abbondante e viene consumato in casa, con i parenti, di solito a base di carne. Abbiamo anche una ricchezza di dolci preziosi e prelibati, che ricordano spesso simboli solari o delle tradizioni rurali; i dolci spesso richiedono molto tempo e la loro lavorazione e preparazione viene fatta diversi giorni prima. Nelle case viene allestito un presepe (o presepio), specie nei paesi meridionali, o un albero di tradizione più nordica. Questa serie di festeggiamenti continua con l'ultimo dell'anno, dove, passata la breve euforia del brindisi, degli auguri, degli abbracci, facciamo una pausa di riflessione in vista del passaggio dell'anno. E' una


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festa periodica di rinnovamento, celebrata in tutte le civiltà e caratterizzata da rituali che simbolicamente chiudono un ciclo annuale e inaugurano quello successivo. Ed infine arriva l'Epifania, una delle principali feste cristiane la cui celebrazione cade il 6 gennaio. Nata in oriente per commemorare il battesimo di Gesù, fu presto introdotta in occidente dove assunse contenuti religiosi in parte diversi, come il ricordo dell'offerta dei doni dei magi nella grotta di Betlemme; quest'ultimo aspetto ha finito per prevalere. I magi sono un

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gruppo di personaggi che, guidati da una stella, arrivano dall'oriente per rendere omaggio a Gesù appena nato a Betlemme, donandogli oro, incenso e mirra. Successivamente vengono indicati come "re" ed il loro numero viene fissato a tre, con i nomi Melchiorre, Gaspare e Baldassarre. Questa festa da un supplemento di regali ai bambini, e fa terminare questo ciclo di festeggiamenti: il giorno dopo si iniziano a spegnere le luci, a disfare gli addobbi, e si prepara ad affrontare il Carnevale e il San Valentino.

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Nel sedicesimo secolo, dopo la Riforma, i santi sono sostituiti con figure laiche. In Inghilterra subentra un allegro vecchio personaggio dei giuochi dei bambini, noto come Babbo Natale. Anche la Francia ha il Babbo Natale, mentre in Germania il buon Gesù, o Gesù Bambino, distribuiva i doni. Negli Stati Uniti il suo nome divenne Kris Kringle. Ma i pionieri olandesi portarono con loro S. Nicola: ne abbreviarono il nome in Class e lo chiamarono Santa Class, che in inglese divenne ben presto Santa Klaus. Egli divenne popolare dovunque e gli scrittori e gli artisti gradualmente trasformarono il vescovo col suo manto e la mitra in una figura che ci è ora familiare, con la barba bianca, il manto e il cappuccio. Nessuno sa come ha fatto il cavallo bianco di S. Nicola a trasformarsi in un gregge di renne. Un libro del XIX secolo mostra una illustrazione in cui egli compare con una sola renna e nel 1882 il Dr. Clement Clarke Moore scrisse una poesia per i suoi figli su Santa Klaus in cui descrisse ben otto renne nominandole tutte. Ma in Svezia è invece ancora rappresentato circondato da caprioli. Il Babbo Natale inglese pian piano assunse aspetti simili alla sua controfigura americana, e oggi, ormai Babbo Natale e Santa Klaus sono diventati in pratica la stessa persona.


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Attualmente nella nostra Società prevale un modello di relazione basato largamente sulla manipolazione dell’individuo al fine di condizionarne le scelte. Le festività natalizie sono ampiamente sfruttate per questo scopo. Sino agli anni 60 in Italia Babbo Natale era un personaggio pressochè sconosciuto. Arrivò in quegli anni, importato dagli USA ove era stato creato nel 1931 come testimonial della Coca Cola ispirandosi a San Nicola (St. Nicholas = Santa Klaus), che in Olanda sbarca ogni anno ad Amsterdam portando doni ai bimbi (ma non a Natale ). Non a caso la nuova figura simbolica (che si sostituiva al Gesù Bambino, e ai Re Magi) giunge sulle ali del Boom economico e della forzata trasformazione del nostro Paese da contadino a industrializzato. Viene subito messa al servizio della produzione e della vendita di prodotti di consumo. Tutta la tradizione nazionale viene sconvolta. Viene imposta la tradizione nordica dell’Abete contrapponendola al Presepe e per questo cominciano a soffrire le nostre foreste alpine. Scompare la calza della Befana (anchè perchè inadeguata a contenere doni sempre più grandi) e arrivano le ingombranti confezioni cellofanate che fanno collassare il sistema di smaltimento dei rifiuti. I tradizionali dolci regionali vengono fatti scomparire sostituendoli con ipercaloriche e tossicissime elaborazioni coperte di cioccolato e farcite di improbabili ripieni. L’aspetto meditati-

vo e spirituale del rito natalizio si trasforma in una corsa disperata all’acquisto e all’ammucchiamento tra le pareti domestiche, divenendo un rito mondano al quale è proibito sottrarsi senza essere accusati di ogni possibile nefandezza. Per ribellarsi a tutto ciò suggeriamo: Non acquistate alberi di Natale, ma orientatevi su scelte alternative e meno costose: ad esempio alberi tipici della vostra regione che potrete piantare a feste finite. Fate il Presepe o le decorazioni dell’Albero da voi stessi coinvolgendo la vostra famiglia e usando materiali di riciclaggio Non comprate porcherie ma scegliete dolci e bevande tipiche della tradizione. Meglio ancora scovare vecchi libri di ricette e provare a farsele da soli in casa, magari in compagnia dei vostri amici. Non fate acquisti inutili o regali costosi. Per quanto possibile rimandate ogni acquisto a dopo le feste e spenderete infinitamente meno. Se ve la sentite di fare un regalo veramente grande ai vostri cari regalate loro un buono per un oggetto e poi compratelo in seguito, quando costa meno. Vi educherete al rispetto per il valore delle cose, insegnerete ad essere meno conformisti e a fare un piccolo sacrificio per una giusta causa. A parte la soddisfazione di avere regali nuovi quando gli altri hanno già esaurito l’entusiasmo

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per quelli acquistati in fretta nei giorni caotici della vigilia. Se proprio non riuscite a resistere non vi precipitate a congestionare il Centro Storico o le aree commerciali. Cercate i vostri regali nei mercati (ce ne sono in diversi quartieri della Città durante la settimana), hanno prezzi ottimi e oggetti originali. Usate l’auto il meno possibile, lo sapete che inquina. Non comprate prodotti con imballaggio eccessivo. Costano di più e vanno a finire in discarica. Se proprio siete costretti a comprare qualcosa con un imballo voluminoso, lasciate l’involucro al negoziante: toccherà a lui pagare per lo smaltimento dei rifiuti e in futuro si orienterà nella distribuzione di prodotti meno inquinanti condizionando le imprese produttrici. Non vi affannate a considerare le festività come riti mondani. Andateci piano con gli inviti e scegliete le persone a voi più care per una cena tranquilla e per parlare di voi stessi o di argomenti che vi stanno a cuore. Evitate i giochi : servono a ridurre la conversazione e generano emozioni negative e stati d’animo aggressivi e competitivi. E poi non crediamo che Giuseppe e Maria conoscessero il Poker o il Baccarat. Se volete fuggire dalla Città, non capitate in luoghi turistici affollati: vi ritrovereste dalla padella nella brace. Preferite località tranquille di interesse spirituale, naturalistico o culturale. L’ Italia ne è piena.


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IL NOSTRO AUGURIO Durante queste feste speriamo che apprezziate il tipo di doni che nessuno può comprare: la buona salute, i buoni amici, le esperienze piacevoli, i buoni insegnamenti, e le splendide opportunità che tutti abbiamo di fronte. Ci auguriamo anche che apprezziate il dono di voi stessi. Il Mondo ha bisogno di persone come voi che sanno conciliare l'inquietudine, l'incertezza e il costante cambiamento con la stabilità, la fiducia in sè stessi e l'ottimismo.

Il mondo, ha bisogno dei giovani Tanti auguri per un intenso Natale e un grandioso 2002

Appello per la vita Sono tanti i fatti di ingiustizia ai giorni nostri e quello che ci ha colpito di più è la storia della povera Safya Husseini Tungar-Tudu, una ragazza nigeriana di trent’anni. Safya ha avuto un bambino e ora che è diventata mamma rischia di poter vivere con suo figlio solo per 144 giorni, perchè non è sposata e questo, per la legge fondamentalista islamica, è punibile con la morte. Fra un mese o poco più sarà posta in una buca, seppellita fino al seno e poi lapidata a morte dalla gente del villaggio. Per ora sta chiusa nella sua capanna e allatta il suo

bambino con affetto nonostante sia consapevole che quella creatura da lei tanto amata sia effettivamente la sua condanna a morte. Spesso ci sentiamo impotenti davanti a questi fatti, ma questa volta abbiamo la possibilità di riscattarci aiutando questa ragazza semplicemente con un appello scritto. Tutti possiamo partecipare scrivendo alla Ambasciata di Nigeria, via Orazio 18, 00193 ROMA, dicendo al Presidente della Repubblica Nigeriana che vogliamo Safya viva e chiedendogli di concederle la grazia. Abbiamo bisogno di tante lettere, ma soprattutto ne ha bisogno Safya che vuole semplicemente difendere l’amore che lega qualsiasi madre al proprio figlio.

TUTTI CON SAFYA


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Non so se avete sentito la mancanza di questa pagina, ma comunque ci sembra opportuno segnalarvi qualcosa, visto che in dicembre non c’è molto da fare a scuola (l’atmosfera natalizia…). Vi ricordiamo che diverse mostre già raccomandate sono ancora aperte – leggete i numeri precedenti, quindi se ancora non le avete visitate… Citiamo altre due mostre interessanti: a Verona, a Palazzo Forti, in vicolo Volto Due Mori 4, fino al 6 gennaio, L’io e gli altri dedicata all’opera di E. Munch – tutti i giorni tranne lunedì dalle 9.30 alle 20, 10.000 lire = 5,16 euro, per informazioni tel. 045 8001903 a Treviso, Casa dei Canavesi, via Palestro 33/35, fino al 10 febbraio, Monet – I luoghi della pittura – lunedìgiovedì dalle 9 alle 20, venerdì-domenica dalle 9 alle

22, il 1° gennaio dalle 15 alle 22, chiuso il 24-25-31 dicembre, per informazioni tel. 0422 513161 o 513162 Andiamo avanti con il cinema. Citiamo Harry Potter e la pietra filosofale. Non sentitevi troppo grandi per queste cose. I libri sono molto belli, un po’ il caso dell’anno, il film ancora non lo so. Personalmente preferisco sempre il libro, ma pare comunque che valga la pena di passare un paio d’ore sognando… Se invece preferite il teatro, non avete che l’imbarazzo della scelta. Da ora fino a gennaio a Brescia potete vedere: dall’11 al 23 dicembre e dall’8 al 27 gennaio, al Teatro S. Chiara, The Country di M. Crimp dal 12 al 16 dicembre, al Teatro Sociale, Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni dal 9 al 13 gennaio, al Teatro Sociale, L’arte della commedia di E. De Filippo

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dal 16 al 20 gennaio, al Teatro Sociale, Possesso di A.B. Yehoshua dal 23 al 27 gennaio, al Teatro Sociale, L’importanza di chiamarsi Ernesto di O. Wilde Segnaliamo anche che è stato bandito un concorso, riservato agli studenti del triennio delle scuole superiori: I mestieri del teatro (terza edizione). Il concorso è legato a tre produzioni: Erano tutti miei figli di A. Miller (che verrà rappresentata in aprile), Giudici di R. Gabrielli (in aprile) e The Country di M. Crimp (vedi sopra). Due le sezioni del concorso: 1. recensione di uno degli spettacoli 2. progetto-studio per la scenografia di uno dei tre spettacoli a partire dalla lettura del testo. Per maggiori informazioni: tel. 030 2928620 o e-mail infoctb@tin.it. Se preferite la musica ecco una scelta di quanto offrono Brescia e provincia in questo periodo: venerdì 11 gennaio alle 20.45, al Teatro Comunale Odeon di Lumezzane, The Italian Trumpet Summit, concerto di 5 tra i migliori trombettisti jazz italiani – per informazioni tel. 030 820162 lunedì 24 dicembre alle 21, all’Auditorium San Fedele in piazza Tamanza a Palazzolo (al centro del paese), per la rassegna Terre Ritmi


LUNARFOLLIE Suoni, da New Orleans Paulette Wright and the Gospel Messengers - costa solo 10.000 lire = 5,16 euro, per informazioni tel. 2531536 tutti i lunedì alla birreria Wührer in viale Bornata, alle 21.45 appuntamenti jazz – prima di Natale Omaggio a Thelonius Monk classica: per la rassegna F. Chopin, genio e malinconia, il 19 dicembre alle 17.30 nel salone Vanvitel liano della Loggia, Le gio vani pianiste della Scuola Speciale del Conservatorio di Stato di Novosibirsk – ingresso libero = gratis il 27 dicembre alla birreria Bierbauch di Cologne e il 28 e 29 dicembre al Teatro oratorio di Iseo, Charlie Cinelli (troppo vecchio per voi?) – per informazioni tel. 347 5627243 o 030 3581638 Se invece volete restare a casa, provate a leggere L’avvocato e lo stregone di Federico Vincenzi. E’ di Milano ma vive a Brescia e collabora presso uno studio legale. Dal suo lavoro ha preso spunto per scrivere storie sul tema degli stranieri in Italia. Potete scrivergli direttamente i vostri commenti all’indirizzo fedevincio@libero.it. Foltman

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Ecco il prrimo articolo del nostro inviato internazionale. Madrid 03-12-2001 ¡HOLA CHICOS! Ciao ragazzi! Come va la vita Lunardiana? Chi vi scrive e’ un ex-alunno del A.Lunardi, mi chiamo Stefano Soncina, e per i piu’ “maturi” il mio nome puo’ suonare non sconosciuto... Ormai e’ gia’ 3 anni che non varco il cancello della scuola alle 7.45, per cui molti di voi non sanno chi sono. Ho collaborato nella Redazione del Giornalino “Lunarfollie”, partecipato all’attivita’ teatrale “Alveare”, e presente nel direttivo studentesco. Dopo il diploma, mi sono iscritto alla facolta’ di Economia all’Universita’ degli studi di Brescia e dopo aver superato discretamente gli esami mi trovo ora immerso in una realta’ totalmente diversa dalla nostra. Infatti, grazie al Progetto Europeo “ERASMUS” eccomi qui a Madrid per proseguire i miei studi. Visto che si avvicina sempre piu’ il Natale vi posso raccontare com’è e come si vive questo particolare periodo dell’anno nella capitale della “movida” spagnola! Immaginate di essere in una citta’ dove quasi ogni giorno c’e’ il sole , ha piovuto solo un paio di giorni,forse 2 o 3(tanto e’ vero che devo ancora comprare l’ombrello), il cielo e’ limpidissimo, come a Brescia nelle giornate estive, con il cielo azzurro, senza nuvole! Qui il periodo di Natale o meglio “Navidad” lo si riconosce solo dalla temperatura che si abbassa notevolmente, e dalle luci

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colorate nelle vie la sera ...infatti per quanto riguarda il resto qualcuno potrebbe non accorgersi che e’ Dicembre, visto che il pandoro e il panettone sono presenti sugli scaffali dei supermercati da 3 mesi!! Potete immaginare l’emozione che ho provato a mangiare il pandoro farcito a settembre!! A parte questi “piccoli” accorgimenti, le strade e i negozi sono gia’ quasi tutti addobbati , anche se non ho ancora capito bene, perche’ invece di appendere le lucine colorate a forma di alberi di Natale, campane o Babbo Natale, hanno messo delle specie di colombe, a dir la verita’ piu’ che colombe sembrano dei Pockemon!! Con questo mio piccolo “sfogo” tradizionalista penso di aver detto tutto, o quasi tutto su come si vive il Natale da queste parti...del resto non si puo’ neanche pretendere di trovare gente vestita di rosso, con la barba che cammina di strada in strada a dare regalini o caramelline, visto che ancora oggi vedo gente in T-shirt! Scusate per la mia scrittura che a volte puo’ sembrare banale, ma non e’ facile parlare e pensare in un altra lingua diversa dalla nostra e di colpo scrivere un articolo in italiano, anche se in certi casi e’ molto simile! P.S-Se qualcuno ha delle domande da farmi riguardante Madrid o piu’ in generale la vita spagnola, questa e’ l’occasione giusta per approfittare della mia presenza qui! Alla prossima- passo e chiudo¡Hasta Luego! Dal vostro inviato a Madrid Stefano Soncina


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Sin da piccoli si comincia a competere con gli altri. A scuola il bambino cerca di essere il migliore della classe, nello sport di fare il meglio dell’altro e poi nella musica, nel disegno e in tante altre discipline, il ragazzo e poi uomo del domani dovrà sempre essere più avanti dell’altro per raggiungere una meritata “promozione” nella vita. La società in cui viviamo, ci induce inesorabilmente ad essere sempre più ambiziosi ed egoisti. Chi non preferisce guadagnare sempre più soldi?! chi non gradisce avere una vita sempre più agiata?!! Tutti rincorrono sempre “il meglio” e “il di più” e una volta raggiunto lo scopo vogliono il “meglio del meglio” e “ancora di più”, e così via..., non ci si accontenta mai. Ma chi negli anni della scuola, ha sempre cercato di primeggiare ha poi ottenuto la giusta ricompensa? E chi pur avendocela messa tutta ha raggiunto risultati mediocri,

ha avuto un ruolo marginale nel futuro? Ho conosciuto tanti “genialoidi” che sfortunatamente hanno dovuto accontentarsi di mansioni più modeste, e tante “teste dure” che hanno raggiunto posizioni dignitose nei campi più svariati. Ognuno di noi è profondamente diverso dall’altro. Essere ambiziosi non è un male, ma non deve essere una esasperazione. Si può arrivare primi in una cosa ed ultimi in un’altra, pazienza. Se la tendenza di oggi basa l’uomo sull’avere e non sull’essere la corsa avrà come unica meta il raggiungimento della fama, del potere, del successo, dei soldi. NON E’ VERO CHE BELLO E’ MEGLIO DI BRUTTO, CHE RICCO E’ MEGLIO DI POVERO, CHE DIRIGENTE E’ MEGLIO CHE OPERAIO. Il ragazzo che impara a riconoscere i propri limiti non è uno sconfitto, i genitori per primi dovrebbero insegnarglielo, anzi uno che riesce ad accettare le proprie carenze sarà in grado di accettare le proprie carenze sarà in grado di accettare e capire anche quelle degli altri, senza giudicare, nella totale umiltà. NON SEMPRE SI PUO’ VINCERE, A VOLTE L’ IMPORTANTE E’… PARTECIPARE. Katterpol 5 F

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In questi giorni, l’avrete certo notato, sono apparsi vistosi cartelloni “pubblicitari” e l’oggetto della pubblicità è la nostra scuola, il Lunardi appunto. Tutti sanno che la pubblicità è l’anima del commercio e quindi… quindi qualcuno ha pensato bene di fare pubblicità alla scuola anche in questo modo. E fin qui, ovviamente, niente di male. Abbiamo però visto il telone posto in auditorium e – se possiamo dirlo (sempre sottovoce) – l’abbiamo trovato bruttino, scuro, illeggibile e… incompleto. Per esempio il giornalino, che si pubblica fedelmente ogni mese, è completamente ignorato. Del resto è stato ignorato anche nella pubblicizzazione del “Lunardi aperto” Banale dimenticanza? Lapsus freudiano? Sarebbe bello che qualcuno ci offrisse una spiegazione o semplicemente una rassicurazione.


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giocare all'aria aperta… queste, nell'ordine, le attività di maggior pericolo durante le quali, per l'intero periodo di attività delle mine, si corre il grave rischio di rimanere mutilati. In questa classifica, l'attività militare trova spazio soltanto all'undicesimo posto. Almeno il 54 % delle vittime colpite da una mina muore prima di poter ricevere assistenza, assistenza spesso inadeguata o tardiva. Quando si viene soccorsi in tempo, gli elevati costi di cura e la mancanza di strutture adeguate aggravano comunque le Cina – Corea – Russia – MAGGIORI Singapore – Stati Uniti – c o n d i z i o n i Il rapporto Hidden Killers della ferita. PRODUTTORI Vietnam ritiene che l'Afghanistan GeneralmenAfghanistan – Angola sia il paese più minato al te le ferite PAESI PIU' COLPITI Cambogia – Ex-jugoslavia causate mondo, con un numero di da Mozambico – Ruanda – mine richiemine inesplose compreso Sudan – Somalia – El Sal- dono amputra i 9 ed i 10 milioni. I vador bambini rappresentano il tazioni e 25 % delle vittime curate negli quindi su ampi territori e in mo- un'attenzione costante a " ciò ospedali della Croce Rossa in do incontrollato, la delimitazio- che rimane dell'arto", per i Afghanistan. ne dei campi minati è imprecisa, bambini le protesi vanno camIn Cambogia, il numero delle approssimativa. Così, viene biate ogni 6 mesi e non a caso mine stimato intorno a 7 milioni, compromesso il soddisfacimento molti dei giovani mutilati vi riè pari al doppio del numero di dei bisogni più elementari, già di nunciano per forza di cose, si bambini. per sé difficoltoso nei paesi più tengono il loro moncherino Gli effetti poveri – ed anche i più colpiti – . perché, semplicemente, non È stato più volte confermato da- 50 anni è il periodo in cui una hanno altra scelta… gli stessi organismi militari, che mina rimane attiva: raccogliere Al termine di una guerra, i la distribuzione delle mine sul legna, portare il bestiame al pa- profughi non possono tornare territorio avviene in maniera in- scolo, coltivare la terra, cammi- alle loro case perché le strade discriminata: le Apm ( Anti Per- nare sui sentieri o ripulire terreni sono minate. Allo stesso mosonnel Mines ) vengono disse- e fossati, pescare o approvvigio- do, il trasporto di generi aliminate con aerei ed elicotteri, narsi d'acqua, raccogliere cibo, mentari e di altri beni essenLe cifre Il numero di mine terrestri inesplose ancora presenti a livello mondiale si aggira, secondo il rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti " Hidden Killers " del 1993, intorno ai 90 milioni, attive in 62 paesi – per lo più in via di sviluppo - , mine che colpiscono in media una persona ogni 20 minuti. Nel 90 % dei casi, secondo le statistiche stilate dal Mines Advisory Group, le vittime sono civili, nel 20 % dei casi bambini. Il numero di persone mutilate od uccise dalle mine ogni anno è ca. 15000. 10000 sono le nuove mine prodotte ogni anno e 200 milioni quelle depositate negli arsenali militari.


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ziali è impedito. Neppure le dighe, le linee ferroviarie, i corsi d'acqua ed i pozzi d'acqua potabile vengono risparmiati…come se l'acqua potabile abbondasse o un pozzo costituisse un punto di grande importanza strategica…è innegabile che, nello studio di un piano di guerra, l'annientamento della popolazione civile rappresenti una forte quota per il successo dell'operazione… Sia nel periodo del bipolarismo, sia nelle attuali guerre etniche, si tratta in larga misura di guerre interne, condotte da regimi oppressivi contro opposizioni armate, non di rado altrettanto spietate, o da fazioni armate sostenute da potenze esterne; nelle quali il territorio abitato e i civili non sono vittime casuali, ma obbiettivi diretti delle parti in conflitto impegnate in una guerra totale. I bambini mutilati molto spesso non sono più in grado di frequentare la scuola, per chi ha questa possibilità, e nemmeno di lavorare, di costruirsi, almeno, una vita autonoma. Alcune Apm, come le mine farfalla o quelle inserite all'interno di una bambola – usate ampiamente in Ex-jugoslavia – sono disegnate specificatamente per attrarre i bambini. Attenzione, però: se accusiamo la volontà di voler colpire deliberatamente i bambini come preciso bersaglio, va ricordato che spesso questi ultimi si trovano coinvolti nelle operazioni di guerra non casualmente in quanto civili, bensì in qualità di veri militari, addestrati ed armati dal loro paese, colpevole in egual misura (vedi Afghanistan, Pakistan, Cina, Vietnam, Giordania solo per citare i maggiori, N.d.A.).

A dieci anni dall'adozione della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, le mine terrestri privano ancora sistematicamente i bambini dei loro diritti fondamentali. LE MINE TI TAGLIANO LE GAMBE. NON METAFORICAMENTE : PER DAVVERO. TAGLIANO LE GAMBE AGLI UOMINI E TAGLIANO LE GAMBE AL LORO FUTURO. Origine e scopi delle mine terrestri Le mine terrestri sono state introdotte nella guerra moderna durante la Prima Guerra Mondiale, quando mine anticarro improvvisate cominciarono ad essere costruite in risposta ad una delle maggiori novità belliche dell'epoca, il carro armato.

Le mine anti-persona furono sviluppate essenzialmente come arma complementare agli ordigni anticarro, per impedirne la rimozione da parte del nemico. Nella dottrina militare standard affermatasi presso gli eserciti occidentali, le mine entrano nella strategia di difesa come mezzo per ostacolare un esercito attaccante. Tra le loro principali

LUNARFOLLIE funzioni, vi è quella di consentire un risparmio di impiego di uomini e quella di limitare la libertà di movimento, nonché di demoralizzare l'esercito opponente. Le regole della guerra convenzionale prevedono quindi che le mine vengano usate in modo controllato e l'uso intenzionale contro obbiettivi civili è considerato illegale. Ma, come tutti sappiamo, questo brillante pensiero non si traduce assolutamente mai in pratica. Secondo l'opinione corrente tra i militari, non esiste nessuna soluzione alternativa che possa svolgere altrettanto efficientemente gli stessi ingrati compiti affidati alle mine, in particolare alle Apm. Queste sono infatti insensibili alle condizioni meteorologiche, una volta in opera non richiedono alcuna manutenzione, rimangono invece " sempre all'erta " ed " il loro morale non è influenzabile ". Alla loro pericolosità nei riguardi della popolazione civile, non viene proposta altro che una modifica tecnologica – la ricerca di mine con meccanismo di auto -distruzione –, non certo una proposizione risolutiva. " La cosa che si avvicina di più ad una vera mina è una mina improvvisata " , sostengono i militari, e, quindi, " la proibizione delle mine prodotte industrialmente porterebbe ad una mina proliferazione di quelle prodotte artigianalmente con un minor controllo complessivo". Un'affermazione che non regge. Potrei ribattere con una frase assai comune, una delle preferite dai professori:


LUNARFOLLIE "QUESTA E' UNA SCUSA, SIGNORE. IN REALTA' LEI HA POCA VOGLIA DI LAVORARE". Non è certo artigianalmente che si seminano milioni di mine. Per farlo è richiesta un'ampia disponibilità di ordigni, dunque un'efficiente produzione industriale in serie, e mezzi per la "semina" su vasta scala. Inoltre, le mine terrestri prodotte industrialmente hanno un modestissimo costo unitario ( da ca. 25 dollari, 55 mila lire, fino ad un minimo di 3 dollari per le più rudimentali), e la loro produzione vede protagonisti, com'è ovvio, le grandi potenze industriali ed i cosiddetti NIC – Paesi di Nuova Industrializzazione – , in primis Singapore. Tipi di mine I tipi di mine prodotti sono circa 360. Il principio di funzionamento è estremamente semplice: una mina comprende un involucro ( di plastica o di metallo ), all'interno del quale viene collocato dell'esplosivo. La spoletta che provoca la detonazione dell'esplosivo può essere attivata per pressione o per trazione. 1. MINE A PRESSIONE. Sono attivate da una pressione esercitata, ad esempio, da un essere umano o da un animale. Provocano in genere l'amputazione di uno o di entrambi gli arti inferiori. Sono diffuse in tutta l'Asia sud-orientale e se ne conoscono 3 modelli, identici esteriormente ( corpo verde

www.lunardi.bs.it/giornalino e sommità verde chiaro) ma con differenti caratteristiche tecniche. Un'Apm di questo tipo estremamente diffusa è la Pmn, in materiale plastico, di fabbricazione russa, presente anche in Africa meridionale dove è conosciuta col nome di "Vedova Nera". Altra mina a pressione molto comune è la VS-50 prodotta dalla ditta bresciana Valsella. La ditta è stata riconvertita…ma la fabbricazione, naturalmente, continua. Lo stesso tipo di mina viene infatti ancora prodotto a Singa-

pore. Va infine ricordata la micidiale Pfm-1, russa, la tristemente famosa " mina a farfalla ", a causa della forma irregolare e delle dimensioni ridotte ( sta nel palmo di una mano ). Contiene una carica di 35- 40 g di esplosivo liquido, esplode automaticamente 24 h dopo la posa. 2. MINE A FRAMMENTAZIONE. Così definite perché contengono un elevato numero di frammenti metallici

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o in materiale vetroso che a causa dell'esplosione vengono lanciati in tutte le direzioni, e risultano quindi letali. 3. MINE A LANCIO VERTICALE. Questo tipo di mina possiede due cariche. La prima ha la funzione di lanciare verticalmente la mina, inizialmente sepolta nel terreno, fino all'altezza di un metro ca., la seconda è la carica esplosiva principale che ha lo scopo di lanciare i frammenti metallici. Tra le più conosciute, la statunitense M 16 – per gli amici Bouncing Betty – e l'italiana Valmara 69, ancora una volta prodotta dalla Valsella e in dotazione agli eserciti italiano ed iracheno. 4. MINE INTELLIGENTI. …E chi ci crede?!? Trattasi di mine anticarro dotate di microchip e sensori acustici e/o sismici in grado di attivare la mina al passaggio del carro armato nemico. Dato il livello di sofisticazione ed i costi elevati per il momento pongono più un problema militare che umanitario.

La rilevazione a. ANIMALI. Cani e maiali sono comunemente utilizzati nelle operazioni di sminamento per la loro abilità a riconoscere, mediante l'olfatto, particolari molecole. Ma, per contro, possono lavorare efficacemente solo per brevi periodi.


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b. M A G N E T O M E T R I GRADIOMETRI. I magnetometri effettuano la lettura del campo magnetico terrestre. Ciascun oggetto che si trovi nel raggio d'azione dello strumento provoca una variazione di campo che viene rilevata e segnalata. I gradiometri misurano invece la variazione del campo magnetico lungo una qualsiasi direzione dello spazio, permettono una migliore identificazione della posizione e delle dimensioni dell'ordigno. La nuova generazione di mine raggira facilmente questi dispositivi, essendo le ultime mine prodotte composte solo in minima parte di metallo e prevalentemente in plastica. c. SENSORI CHIMICI E BIOLOGICI. d. RADAR PENETRANTI NEL TERRENO ( Gpr). Permettono l'identificazione di mine, anche plastiche, nascoste nella vegetazione o poste nel sottosuolo. e. SENSORI ACUSTICI. La produzione degli ordigni anti -uomo viene stimato attorno ai 10 milioni l'anno. Il numero di mine distrutte ogni anno nelle operazioni di sminamento sembra invece essere compreso fra 100 e 200 mila, il che indica un evidente svantaggio nell'attuale competizione tra semina ed eliminazione delle Apm. Le tappe verso l'eliminazione delle mine antiuomo Nel corso del 1996-97, nonostante i numerosi fallimenti delle

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precedenti conferenze, tenutesi allo scopo di modificare la normativa sull'utilizzazione di alcune armi classiche, la Comunità Internazionale sembra essersi posizionata a favore della messa al bando totale delle mine.

Internazionale delle ONG ( Organizzazioni Non Governative ). Siti correlati. www.cri.it www.emergency.it www.stopmine.it

LA CONFERENZA DI OTTAWA. Dal 3 al 5 ottobre 1996 ha avuto luogo ad Ottawa una conferenza internazionale che ha segnato una svolta negli sforzi tesi alla messa al bando delle mine. Alla chiusura, il governo canadese ha infatti invitato i partecipanti a tornarvi nel 97 per firmare un trattato che mettesse fuori legge l'uso, la produzione e il trasferimento delle mine. La Dichiarazione di Ottawa è stata adottata da tutti i 50 stati partecipanti, e contempla, oltre al bando, le attività di sminamento e di assistenza. USA, Russia, Turchia, Egitto, Marocco, Somalia, Cina ed Israele non hanno firmato questa convenzione. Con la Conferenza di Bruxelles del giugno 97, seguito ufficiale della Conferenza di Ottawa, 97 stati acconsentirono anche alla distruzione delle scorte. Dall'1 al 19 settembre dello stesso anno la Convenzione è poi stata tradotta in tutte le lingue ufficiali delle Nazioni Unite ed aperta alla firma degli stati. Quella che era sembrata una buona partenza, di fatto non sta però portando ad un reale miglioramento della situazione. Mentre gli ordigni " stupidi ", inesplosi e disseminati a migliaia nei vari paesi, mantengono inalterato il loro potenziale; le nuove mine intelligenti – le smart mines – rilanciano la costruzione di queste armi, ignorando l'appello della Campagna

A PROPOSITO DI MINE… Qualcuno si sarà chiesto cosa mai ci facesse una canzone come ONE dei Metallica in appendice ad un articolo che parlava di pace (vedi Lunarfollie di Novembre, N.d.A.). Se ve lo siete chiesto, vuol dire che la vostra mente non è ancora del tutto deteriorata e rimbambita dall'eccessivo studio… Ora che le mine non hanno più segreti – tristi segreti – per nessuno di voi, vi sarà facile darvi, da soli, una risposta. Ho anche omesso la traduzione: non tanto perché siamo tutti futuri corrispondenti in lingue estere… - mmmh, spero non tutti, o dovrò cercare un posto per pulire i cessi da subito - …ma piuttosto perché il testo della canzone è di una semplicità spaventosa. Spaventosa nel senso che con poche parole, chiare e concise, dice davvero tutto su cos'è una mina.

La mina Si è presa la mia vista, la mia parola, il mio udito Si è presa le mie braccia, le mie gambe, la mia anima Lasciandomi con una vita all'inferno E, detto tra noi, poco ci importa che fosse a pressione piuttosto che a frammentazione, quella che ha isolato dal mondo Johnny.


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…E JOHNNY PRESE IL FUCILE [ di Dalton Trumbo, 1939. Valevole per la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, nonché per quella del Vietnam ] Johnny è il nome del soldato protagonista di questo libro, lo stesso libro da cui è stato tratto l'omonimo film e la canzone di cui sopra. Johnny è un soldato della Prima Guerra Mondiale. Johnny è, soprattutto, un ragazzo, ed è un ragazzo che ha perso tutto: braccia, gambe, l'intero viso. Soltanto…sa pensare. Ha ancora un cervello. E lo usa, pensate un po’…che cosa interessante, che cosa terribile e pericolosa. LE CASTAGNE AL FUOCO NON SONO LE TUE MA DI QUALCUN ALTRO. TU NON STAI FACENDO UN CONTRATTO ONESTO, FAI IL NOBILE MA QUANDO TI AVRANNO AMMAZZATO QUELLA COSA PER CUI HAI TRADITO LA TUA VITA NON TI SERVIRA' A NIENTE ED E' MOLTO PROBABILE CHE NON SERVIRA' NEMMENO A QUALCUN ALTRO. A cura di Denise 4° D

Il ministro dell’istruzione Letizia Moratti ha presentato a Roma, durante l’incontro con i sindacati e gli otto studenti del liceo Tasso di Roma, rappresentanti di coloro che hanno occupato e avviato uno sciopero della fame al fine di essere coinvolti nelle decisioni di politica scolastica, il piano quinquennale di investimenti per la scuola: diciannovemila miliardi in 5 anni. I tre punti strategici del nuovo piano del ministero sono: Innovazione Qualità dell’istruzione elevata ai livelli Ocse Investimenti sulla riqualificazione degli insegnanti. L’obbiettivo è quello di riportare la scuola italiana a livelli di eccellenza nel confronto internazionale e per la realizzazione del piano quinquennale è prevista una collaborazione tra parti sociali e ministero. Diverse sono state le reazioni tra Cgil, che ha chiesto al governo impegni scritti, Uil, che ha sospeso il suo giudizio e Cisl che ha trovato positivo l’incontro. Per quanto riguarda gli studenti l’incontro è stato inutile e hanno dichiarato che il discorso della Moratti, se pur toccando tutti gli aspetti previsti, è stato vago e generico. COSA CAMBIERA' NELL'ESAME DI STATO? Il vantaggio economico che si otterrà con il nuovo è ESAME DI STATO sarà dato dalla modifica della composizione

della COMMISSIONE D'ESAME, i cui membri saranno tutti interni, mentre il Presidente esterno si curerà di un'intera sede d'esame. L'attuale esame di stato, prevede membri esterni o almeno un Presidente per commissione e dà la possibilità allo studente di avere padronanza degli argomenti in programma di fronte ad essi. Dal punto dei docenti la presenza di una commissione esterna offre due vantaggi: un'occasione di confronto con altri colleghi; un maggiore stimolo a completare il programma Con una commissione interna, invece, gli insegnanti non dovranno sottoporre il proprio metodo e le proprie scelte didattiche ad altri, ciò renderà l'esame simile a quello di licenza media. Questo è quanto scrive la giornalista Valentina Soncini, che giudica in modo negativo il nuovo esame di stato. A mio parere il nuovo esame di stato faciliterà si gli alunni, ma ciò non toglierà il ruolo d’importanza che detiene e le difficoltà che comporta allo studente, perché ciò che conta è la qualità dell’esame e non la commissione che lo valuterà. È necessario quindi che, qualunque sia la commissione, i criteri di valutazione di un esame rimangano invariati, al fine di preservare la qualità dello stesso. Elena 4 L


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05/12/2001 h.9.15- Usciamo dalla scuola per andare a prendere la C, che proprio venerdì non si decideva più a passare! Le signore alla fermata guardavano con occhi dubbiosi e si interrogavano sul motivo del marasma che abbiamo provocato nell’arco di dieci minuti. Finalmente arriva… via, tutti ammassati e compressi come delle sardine in scatola, infatti abbiamo monopolizzato circa 3 o 4 filo, nonostante si sia programmata la famosa partenza scaglionata che a causa dei ritardi non ha avuto molto successo. h. 9.30- Mezzo Lunardi si è trasferito al cinema Moretto, una scena incredibile. Come al solito al bagarino ci sono stati piccoli inconvenienti per i biglietti, il numero degli studenti e i soldi. In attesa della proiezione in sala si è socializzato parecchio, ma questi sono piccoli dettagli… h 10.15- Le luci si spengono… sullo schermo appare l’immagine di un’eclissi (l’ultima del millennio), una palla di luce rapidamente oscurata da un disco di tenebre che, sin dalla prima inquadratura del film, suggerisce la priorità di un approc-

cio simbolico; è proprio l’invito ad un capovolgimento di prospettiva rivolto allo spettatore occidentale: l’Afghanistan come ultimo luogo al buio nel mondo che si appresta ad entrare nel nuovo millennio. L’invito è quello di buttare lo sguardo attraverso quest’occhio oscurato. Siamo nell’estate del 1999. Nafass è un’afghana fuoriuscita dal suo paese insieme a pochi familiari. Ha deciso di ritornarvi dopo aver ricevuto una lettera dalla sorella, la sola parente rimasta nella terra d’origine e andata in sposa che la umilia. La lettera annuncia l’imminente suicidio della donna, che dovrebbe coincidere con l’ultima eclissi del secolo. Nafass decide di entrare in Afghanistan passando dal confine iracheno, là dove inizia lo sterminato deserto afghano. Così prima paga lautamente il passaggio su una scassatissima Ape che viene sequestrata dai predoni del deserto, quindi accetta l’invito di un ragazzino appena espulso da una scuola coranica, che le offre di guidarla, poi viene accompagnata un tratto da un medico che si finge talebano e che in realtà è un nero americano arrivato per combattere i russi e poi trattenutosi in missione di solidarietà, infine, dopo aver fatto sosta in un campo della Croce Rossa, dove molti uomini mutilati dalle mine attendono la distribuzione delle protesi, si mescola ad un corteo di donne col burkha che vanno a piedi a Kandhar per un matrimonio, fingendosi cugine della sposa. La trama è scarsa, il tema del viaggio è solamente un pretesto per offrirci l’opportunità di avere un’immagine dell’Afghanistan e della sua gente, che settimane e settimane di impotenti ritagli televisivi, sempre uguali, ripetuti all’infinito, hanno fatto neutralizzare e privare di ogni

LUNARFOLLIE senso la realtà. Tutti i giorni sempre lo stesso film… Il regista Mohsen Makhmalbaf cerca di agire sul nostro immaginario (oggi ancora più precario); muovendosi al confine tra finzione e realtà, ciò vuol dire che avevamo bisogno di un film di finzione per impedire alle immagini reali di smarrirsi in un delirio di inespressività?… Prima dell’11 settembre, nei paesi occidentali le situazioni e i dettagli contenuti nel film avevano molta poca importanza all’interno del sistema d’informazione. Ma anche quando si veniva a conoscenza del governo talebano, talmente estremo, assurdo, incomprensibile, si aveva la tentazione di non considerarlo reale , di percepirlo piuttosto come un evento inserito all’interno di un piccolo film, un articolo di giornale e basta. Il titolo del film rimanda ad un luogo, Kandhar, la roccaforte dei talebani, che probabilmente manca della sua immagine. Lo spettatore lascia il film, infatti, senza che la protagonista sia riuscita a raggiungere la città dove vive sua sorella, ormai impregnata della concezione della donna che hanno i talebani. Non si arriva ad una conclusione precisa, ben definita, quasi come se il regista volesse spingerci a scoprire un finale, a immaginarcelo, costruircelo da noi; non è il finale l’elemento più importante, bensì il percorso di Nafass, a piedi, nel deserto, su sentieri appena tracciati, un viaggio fra i predoni, i corvi, la sete, la fame, le malattie, dove impera la violenza di regole disumane. Donne coi veli, bambini morti prima dei sei anni di vita. Oggi constatiamo che su questo paese, su questa popolazione, su quella povertà, su quelle donne e su quei bambini e quei malati vengono scaricate bombe e morte, che non fanno differenza fra buoni e cattivi, fra militari e civili, fra ospedali e caserme… Ale 3B


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X ANGELO E RAFFAELE 4F Non abbiamo parole per definirvi…siete stupendi e ci fate morire! By le ragazze del 2° piano PER LA TIPA DI 1 H CON LE TRECCINE Da quando ti ho vista non faccio altro che pensare a te! P.S: Con le treccine sei stupenda. Mi sto innamorando… By anonimo PER VALE 2 B Ciao ciccina non so quando uscirà sto giornalino, ma ti voglio fare gli auguri per il tuo compleanno… il 29/12…se nascevi 3 giorni dopo non ti avrei conosciuta!! Ke kulo eh...? Scherzo! TVUKDBFFF!! =Cochy= PER ELY INTERISTA 3 F Volevamo ringraziarti perché per merito tuo ci siamo fatte una nuova cultura geografica. Ora sappiamo che l’ AQUILA è la regione confinante con le MARCHE, che CHIARI è una provincia lombarda e che UDINE si trova in TOSCANA… Sarà perché abiti a FLERO e non a Brescia? Sarà perché sei INTERISTA?!? Però è proprio per questo e ti vogliamo bene! CIAO

ERICA E SILVIA 3 C P.S: cambia squadra sfigata! FORZA MILAN!!! PER L’ANZIANO VERTUA Che figo con la barba! Ti voglio fes By Maura 86 PER GAVARDO: Caramanti t_ _ ù! By i tuoi soci del post diploma X STEFANIA E ARIANNA 1N Vi voglio un bene dell’anima! Siete unike! Sono felicissima di avere 2 amiche come voi! VVUMDB! Ciao by Francy 1 N PER MARIANI Non sarebbe l’ora di tagliarti i capelli? By la 6^

X TUTTI Ciao, sono una semplice Primina ma volevo dirvi una cosa: Il Lunardi mi fa schifo e penso di non essere l’unica a pensare queste cose! Cmq tiro avanti, come del resto anche voi… Arianna PER CRISTIANO Sono passati quasi 3 anni ma sembra ieri il giorno in cui ci siamo conosciuti…e “innamorati”…TVB -SPER VALENTINA, CINZIA, ALICE, FRANCESCA,ALESSANDRA, ERICA, VALENTINA 2 0 A tutte e a ciascuna l’augurio di buon Natale e buon anno. By Tatiana


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PER ALICE 1 O Ti vedo tutte le mattine e mi piaci tantissimo. Sei troppo bella. Di te mi hanno colpito i tuoi bellissimi occhi e il tuo splendente sorriso. Sei una ragazza semplice. Vorrei conoscerti ma tra tutti i ragazzi che ti corrono dietro non verresti mai a scegliere proprio me! Peccato. By “Un tuo spasimante” di 3^ PER MARCO 3 I Ciao, ti volevo chiedere una cosa: “come mai sei così carino?” Mi piacerebbe tanto conoscerti ma ho tantissima vergogna. Ti dedico questa poesia: Se tu morissi Urlerei a Dio: “tu hai tanti angeli ridammi il mio” By S. (IO)

l’unica persona ke fa dimenticare le mie preoccupazioni, hai un carattere stupendo e un sorriso che mi fa andare alle stelle, tu non ti accorgi ma io ti guardo e ogni giorno sei sempre più stupendo… By una ragazza qualunque W L’UBRI E lo sport cafè vero Simone 5C? By Babbo Bossa PER CRISTIANO 3 E Ciao… questo è un messaggio per rispondere a @86 dello scorso giornalino… Sono pienamen-

PER PACO Anke se non sai che sono io che scrivo, non fa niente, volevo solo dirti che hai aperto un filo di luce nel buio infinito!!! Sei l’ossessione dei miei sogni… Sei

da estate, x tutte le volte che mi hai asciugato le lacrime e per quando mi hai saputo tiraresù il morale… Ti voglio1 bene infinito Simo&Teo 2 M PER LAURA 1 F Grazie per essermi stata vicina quando avevo le tofole!!! TVB Ely PER GNARE 1 E Barby, Eqy, Ail,Mikq, in un momento di malattia (ormai tipico) vi abbiamo pensato.. non cambiate mai. VVBFx Ely e Lau PER VERONICA E SIMO 1N Grazie fx per tutto! Siamo felici di avervi conosciuto. Siete le migliori! By Ary, Francy, e Stefy

PER SILVIA PLOD 1 F Anke se 6 un po mongola ti voglio un casino di bene, non cambiare mai… e smettila di guardare “M” che è bruttissimo!!! Tvtrtbfx la tua compa di banco… PER MATTEO 3 I Volevo dirti che 6 stracarino! Ti prego di non pensare male di me, xò io penso ke tu sia un ragazzo troppo timido e troppo chiuso, magari non lo 6 xò volevo dirti di affrontare la vita sempre con serenità, xchè 6 molto + carino quando sorridi… Tanti saluti… Spero tanto che un giorno ci faccia incontrare e conoscere! By B.I O

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PER FABIO 2 F Lo sai che sei veramente carino? Sei molto meglio quest’anno dell’anno scorso, con quei capelli fuxia stavi benissimo, xrò anche con i capelli scuri! By ‘86 PER LA 2 B Non esiste una classe + mitica di questa! E’ unica! Continuate tutti così xchè siete tutti dei grandi! Lele e Manu te d’accordo con te… ho passato un anno ad andare dietro a un tiracelo… mi sono accorta solo ora che ho perso un anno della mia vita!!! A tutte le primine: “non fate il mio errore, veramente non andategli dietro, perché è veramente uno stronzo” C.86 Per la mia elina 2 b Grazie x tutto: x questa splendi-

PER INSINGA Volevamo solo dirti che sei bellissimo e hai un gran c. Ma soprattutto ti apprezziamo un casino x le tue idee. Sei il migliore. PER COKI 2 B … Che sorpresa!?? Ma va, lo sapevi strabene!! Comunque augurosi per il tuo comple, e


LUNARFOLLIE ricordati che: anche se mi strappi i capelli, mi starnutisci addosso e mi parli sempre di Mossi…Ti voglio un casino di bene!! 6 fusa fex. Valli CIAO A TUTTI Siamo sette ragazze del Gambara (Liceo linguistico)… siamo qui oggi pomeriggio per fare un pallosissimo corso di teatro!! Volevamo salutare tutti per l’ospitalità.. Ciao a tutti. W i giornalini scolastici… Un bacio a Stefania e Barbara di 3 F (Erica). Eleonora, Giulia e Michela PER MATTEO POST DIPLOMA Molla la tua morosa, che sei stupendo! Lalla 84 e Sabry 85 X CLAUDIA 1° N Ciao bella, sei mitica, 6 stra simpa… ti vogliamo un casino di bene… Very e Simo X BRAGA 3° G Ho pensato molto a te qua dentro… ti immaginavo sempre solo, chissà con che diritto poi…! Ti innamorerai forse non di me, starai fermo lì e succederà da sé… Grazie per ora, per esistere ancora… By innamorata 86 X ROCCO 2° H Sei molto carino!!! Perché non mi dai il numero del tuo cell? Ti aspetto, sai chi sono, veloce!!!

www.lunardi.bs.it/giornalino By 1° B PER TASHI, JACOPO E FABIO DI 4° L Siete i migliori e nonostante siate stupendi non ve la tirate! Non cambiate mai! Vogliamo il vostro numero di cell!!! Vi aspettiamo!! By le 4 della 1° B che vi guardano sempre. X BRI Ciao Vecia come va? Risp sul mio TVB Fra X MAURI 3° F complimenti per il tuo tatuaggio è strabello!! E ovviamente anche tu sei steracarino. by Alice e Silvia X L'ANONIMO MATTEO… Chi 6? Sono curiosa fx! Saresti il mio primo ammiratore! RISPONDIMI! by Valentina Scalvini 1° F X LUCA: Grazie per i complimenti, ma chi sei? Visto che la mia classe la conosci, ti aspetto!!! Rispondimi. Silvia Scaroni 1° F X FRANCY se non ci fossi tu, non so proprio come farei! TVTTB Brigida

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Cara Redazione, Sono una ragazza che da due anni soffre di anoressia nervosa e l’articolo uscito nel giornalino di settembre mi ha colpito ma ma soprattutto stupito per l’idea che lasciava trasparire di un problema tutt’altro che banale. Innanzitutto nell’articolo non viene data come premessa che “l’anoressia e la bulimia colpiscono persone, o meglio ragazzi sia maschi che femmine, con problemi psicologici alle spalle e che trasmettono il loro stato d’animo utilizzando come strumento il cibo; a cui sono legati altri comportamenti che portano all’isolamento, alla chiusura in se stessi, ma il CIBO è l’ULTIMO PROBLEMA, la goccia che fa traboccare il vaso! Inoltre nel vostro articolo non si fa riferimento a casi di “maschi anoressici ”,pensate che loro abbiano cominciato con una dieta? Io non credo, per questo penso che abbiate banalizzato il problema: l’ANORESSIA non è sinonimo di dieta e calorie. Penso che la malattia si stia diffondendo sempre più per la sfiducia che i ragazzi hanno in se stessi e per la confusione che spesso abbiamo in testa e non perché si hanno i fianchi larghi, le gambe grosse. C’è chi riesce a manifestare il proprio “io” seguendo ideali, ma purtroppo c’è chi con la testa non sa dove andare, chi seguire, a cosa credere e prendere una via sbagliata senza nemmeno sapere a cosa sta andando incontro… Avrei altro da scrivere ma non mi sento di pubblicare ciò che provo essendo ancora immersa in questo problema.


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“E’ la sua risposta definitiva?”, “la accendiamo”, “la risposta esatta è…dopo la pubblicità”.Questa sono le frasi che tartassano le nostre orecchie quando accendiamo la TV. Abbiamo quiz per tutti i gusti: musicali, su temi storici o d’attualità, tutti scopiazzati tra loro: Canale5 mette in onda “Chi vuol essere MILIARDARO” – tac- gli piazzo “ Q u i z Show”. Ma la nostra televisione ci propone anche fantastici talk show:“Sei timido? Hai problemi di relazione?, Ci pensa ‘Problemi di cuore ’, oppure se ti senti un cane senza padrone e la libertà che hai ti provoca solo noia, vieniti a chiudere in una stupenda casa con tanto di piscina e vasca idromassaggio, in compagna di altri 10 dementi come te, magari trovi anche chi te la dà. Ma chi non si ricorda COCCINELLA? (tornando ai quiz)Lui un uomo straordinario, simpatico quanto quel parassita di Papi, c’ erano più canzoni nella sua testa che negli archivi della SIAE. Forse sono troppo crudele, effettivamente questa televisione ci propone programmi molto interessanti condotti da colta gente come il grande CUCUZZA ma non dimentichiamo il mito PAOLO LIMITI, se mia nonna potesse tornare indietro lo sposerebbe (è una bella donna an-

che se un po’ invecchiata), quando vado a trovarla ascolta più le falsissime risate di quell’omino che le mie affettuose frasi.La lista non è finita potrei continuare parlando del decennale BEAUTIFUL che è nato prima me ma non sembra voler passare a miglior vita, spero soltanto che un giorno o l’altro quella sfigata ditta Forrester fallirà e smetterà di seminare idiozia nelle case della gente, dove trova terreno fertile, ma noi italiani non contenti gli affianchiamo, “un posto al sole” poi “Vivere” p o i

“cento vetrine” e la spirale ci assorbe, sono coloro che si sal-

pochi vano. Ora basta non ho voglia d continuare a rodermi il fegato pensando a ‘ste brutte cose, perciò vi invito a boigottare tutto ciò che insulta la vostra intelligenza, smettiamola di farci prendere in giro da ‘sto pugno di miliardari che ci inculcano feccia( e cito il significato di inculcare:infondere nella mente degli altri con persistente persuasione). Un NO secco a questa televisione e se non ci state capendo più niente “comprate una vocale!”. Luca Insinga 4f

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Se ti regalassi il sole sarebbe inutile, perchè è nel tuo sorriso. Se ti regalassi la luna lo stesso sarebbe inutile, perchè la sua luce splende nei tuoi occhi. Sei un sogno non voglio svegliarmi. Correre,con la paura di cadere... Dormire,con la paura di non svegliarsi... Amarti,con la paura di perderti... La pioggia è il pianto del cielo, le lacrime sono il pianto di un uomo solo, ma il più doloroso è il pianto del cuore, che parla di un amore che muore La luna è splendente, il cielo incantato riluce di bagliori immensi, sono le stelle, ma una sola è più bella, più luminosa:TU! La tua luce guida il mio amore ed io sarò ovunque tu sarai, ma se un giorno mi cercherai e non mi troverai, non dimenticarti di me e guarda nei tuoi occhi, sarà nella loro bellezza che mi sono perso Giacomo Busoni


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Lunedì 10 dicembre è infine scattata nel nostro Istituto l’occupazione: in programma fino a venerdì filmati e dibattiti in teatro – con la presenza di relatori – che verteranno sui temi: la politica dell’attuale governo in ambito scolastico (ed in particolare a proposito del buono scuola), la finanziaria di guerra, la quale viene a toccare anche la scuola pubblica con un taglio da 5mila miliardi, globalizzazione e G8. La nostra iniziativa si inserisce in un quadro di

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protesta che vede protagonisti gli studenti di tutta Italia: non solo il liceo Tasso di Roma, ma la maggioranza delle scuole pubbliche della penisola si sta mobilitando contro la riforma scolastica avanzata dal ministro Letizia Moratti, in particolare nella città di Brescia 9 scuole hanno già dato il via alla mobilitazione ed altre 4 stanno per aggregarsi. I cambiamenti in atto nel mondo dell’istruzione riguarderanno da vicino ciascuno di noi, ed anche chi verrà dopo di noi:

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nessuno può dirsi escluso da questo processo, il nostro interessamento è fondamentale perché davvero si possa affermare di vivere in una società che dà spazio e voce a tutti. Vi invitiamo dunque a riflettere su quanto sta accadendo nel nostro Paese, perché nessun avvenimento che ci riguardi passi sotto silenzio e la nostra libertà di scelta non sia vanificata. Denise 4° D


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Ancora poco è inizieranno le sospirate vacanze di Natale, e ciò che significa?!Che anche quest’anno ci sarà la corsa ai regali natalizi…qualcuno di voi si starà scervellando per trovare una qualche idea, e qui entro in azione io..per questo mese ho raccolto per voi dal pianeta musica le ultime novità discografiche, proprio per aiutarvi a compiere quest’ardua missione… Se il destinatario del regalo ama le sonorità 2-step e se tutte le volte che lo vedete non fa altro che cantarvi “Perdono”, tanto che non ci state più dentro a forza di sentirlo, credo proprio che sia il momento giusto per regalargli “Rosso relativo”, l’album di Tiziano Ferro, che contiene anche la nuova e carinissima “L’olimpiade”, così almeno potrete sperare che cambi canzone prima o poi…se invece gli gustano di più le sonorità elettriche e lo stile del bel Lenny Kravitz, cade proprio a fagiolo “Lenny” e vedrete che ne sarà sicuramente entusiasta… Il nuovo stile musicale della Spears lo ha colpito al punto che tutte le notti se la sogna che le dice “I’m a slave 4 u”?!Per porre fine a quest’atroce sofferenza, compite una buon’azione regalandogli “Britney” il suo ultimo lavoro, e vedrete che non ce ne sarà bisogno di andare dallo strizza-cervelli… La vostra tipa è talmente innamorata dei Westlife, che in tutti gli sms che v’invia non può non evitare di scrivervi “ You are the

King of my heath”? Regalatele il nuovo cd dei cinque ragazzi irlandesi, “World of our own “, così almeno imparerà altre frasi… Vostro zio da quando ha visto il video di Kilye Minogue, sta progettando un bel viaggetto in Australia per poterla vedere dal vivo e farsi cantare “I just can’t get you out of my head”…credo che l’unico modo per trattenerlo, oltre a annunciargli che la panterona è già occupata, è regalargli “Fever” suo ultimo album, che sicuramente consumerà a forza di ascoltarlo… Vorreste dimostrarle quanto le volete bene? E perché nn farlo comprendo “Hero” il nuovo album di quel gran bonazzo di Enrique Iglesias…il successo è assicurato… Se è un fan scatenato di Madonna e la segue da quando ha esordito nella scena musicale, dovete subito comprargli “Greatest Hits vol.2”, raccolta di tutti i suoi grandi successi. Il suo pregio è quello di essere un/a grande romanticone/a? Fa proprio al caso vostro “The best of” di Laura Pausini, ne sarà sicuramente felice; se invece è il

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tipo cui piace la musica dance e non può fare a meno di ascoltarla, vi consiglio “Hit Mania Dance 2002”…se i suoi vicini di casa si lamenteranno per il volume troppo alto, state pure tranquilli, non vi troveranno mai… Un ottimo cd da regalare è anche l’ultimo di Anastacia: “Freak of nature”, da ascoltare in caso mancasse quella marcia in più che lei sa dare, grazie alla sua potente voce; e per finire il nuovo cd dei Nodoubt “Rock steady”, che segna il loro ritorno dopo un lungo periodo d’assenza. Spero di esservi stata utile e di avervi dato una dritta…che posso dirvi BUON NATALE A TUTTI E A RILEGGERMI NEL 2002… Un bacio, Chiara 5^D

Coltiva nel tuo cuore la benevolenza per tutta l'umanità. Poiché siamo tutti viaggiatori, che in uno sconfinato deserto si affannano per raggiungere il mare. Abbiamo bisogno della collaborazione, dell'amicizia e del sostegno l'uno dell'altro, affinché nel fervore del viaggio le nostre forze non vengano meno, lasciandoci soli e stremati sulla sabbia. (J.D.Walters)"Do it Now!"


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PENSIERI Da questo mese inizia una nuova rubrica intitolata "Fighettologia" nella quale si faranno delle classifiche sugli alunni del Lunardi….con questo nuovo argomento verranno coinvolti molti ragazzi, non dimenticate che è la voce degli studenti che vuole farsi sentire! DIVERTITEVI!!!!!!!! Questo primo mese si parlerà dei ragazzi più belli e intriganti della scuola, sia di quest'anno sia degli anni passati! La prima classifica è per i ragazzi presenti… 1. Andrea Sardi 5^E (ha veramente spopolato, cmq, diciamoci la verità, era molto più carino gl'anni passati con i capelli biondi e tagliati in modo decente!!!!!!! Fai un salto dal parrucchiere!) 2. Enrico Rinaldi 4^N (sei molto carino ma devi ancora avere il tuo momento di gloria….grazie a noi hai avuto il trampolino di lancio! Mi raccomando apri il paracadute se no ti schianti a terra!) 3. Corrado Quadri 5^D (hai meritato il terzo posto, ora puoi pagare l'entrata allo Sport a tutte le lunardine che ti hanno votato) 4. Andrea Mariani 5^D (sei stato votato… stendiamo un velo pietoso sui commenti sul tuo stile!!!) 5. Stefano Parigi 5^C (non possiamo mettere in discussione la tua posizione nella nostra classifica, ma la voce e i tuoi atteggiamenti lasciano un po' a desiderare….a buon intenditor poche parole…) 6. Matteo Masserdotti 3^N (ci piace molto il

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modo in cui ti vesti. Un consiglio: TIRATELA DI MENO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) Alessandro Beltrami 4^B (sei come un pupazzo gonfiabile, fuori carino finché vuoi, ma dentro…) Andrea Bellia 2^E (sei alto, sei bello, ma per baciarti ci vuole lo sgabello!!) Matteo Paoletti 3^M (da quando ti sei messo il kilt ci siamo innamorate dei tuoi polpacci…6 UN GRANDE!!!) Fabio Cinque 4^ H (possiamo immaginare chi ti abbia votato…le ultime gaMberine rimaste nel Lunardi)

….e quella degl'anni passati…. 1. Luca Beschi 2. Luca Micheli 3. Cavagnini 4. Michael Janiski 5. Graziano 6. Paolo Locati 7. Manuel Gentili 8. Gabriele Billi 9. Emanuele Peli 10. Fabrizio Grossi Tralasciamo i commenti per questi ragazzi perché non ci sembra giusto parlare di persone assenti. Ci auguriamo che la nuova rubrica vi piaccia…se avete qualche classifica da proporci, qualche richiesta o critica, siete pregati di metterle nel "porta messaggi" del giornalino. Speriamo che nessuno prenda troppo sul serio i nostri commenti….d'altronde siamo le IENE: dentro, fuori e geneticamente!!!!!!!!!!!!!

La vita è un'opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è un sogno, fanne realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è ricchezza, conservala. La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. la vita è lotta, accettala. La vita è un'avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala. La VITA è VITA, difendila. ( D. Lapierre ) Non so quanti di voi conoscono questa dedica, voglio farvela conoscere e far capire a tutti l'importanza della nostra vita e di quanto siamo davvero fortunati ad avere una famiglia, una casa e tante opportunità. Inoltre vi consiglio di regalarvi cinque minuti per analizzare e capire ogni singola voce per poi trarne vantaggio giorno per giorno. Sicuramente non è facile affrontare tutte le difficoltà che si presentano, ma appena possibile bisogna riconoscere la nostra felicità per condividerla e donarla agli altri. Soprattutto in questo periodo natalizio cerchiamo di essere fieri e soddisfatti di noi stessi ed essere in armonia con tutti. Io ho provato e vi assicuro… si sta molto bene. AUGURI A TUTTI ! Katia


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HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE ( J. K. ROWLING ) Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni. Ma solo in occasione dell'undicesimo compleanno, gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo fantastico cui di diritto appartiene. in questo scatenato universo fantastico, popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles, ritratti che scappano, la magia si presenta come la vera vita. UN CUORE IN SILENZIO ( NICHOLAS SPARKS ) Taylor McAden non ha paura. Quante volte si è lanciato tra le fiamme, quante volte ha rischiato la vita. Nella cittadina di Edenton nel North Carolina, do-

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ve presta servizio come vigile del fuoco, tutti lo sanno. Non tutti sanno, però, che c'è un pericolo che non saprebbe affrontare: innamorarsi. Ma anche il cuore più silenzioso ha una voce e Taylor la sente quando incontra Denise Holden. CANT O DELLA PIANURA ( KENT HARUF ) Kent Haruf ci presenta storie semplici di gente comune, che sembrano snodarsi senza scosse lungo binari diversi, e tuttavia legate da un filo invisibile che le intreccia e le rende affini, fatto di angosce, egoismi, drammi, disillusioni, il bagaglio consueto e quotidiano dell'esistenza. E che un gesto d'altruismo e d'amore illumina all'improvviso intessendo insperati legami affettivi, facendo affiorare nuove speranze, schiudendo orizzonti inattesi. STEPHEN KING I suoi personaggi, così simili a tutto il resto del mondo nel loro tragico quotidiano, si amano e si metabolizzano rapidamente. Sono vulnerabili, piangono, muoiono per colpi apoplettici e sono atterriti dall'ignoto. Non sono né superuomini, né superdonne. In Mucchio d'ossa, Mattie è la protagonista principale, fondamentale nel castello narrativo, l'io narrante è Mike Noonan. Maria 4° L


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Poche Lire possono fare tanto per i diritti umani

Non cambiare gli spiccioli in €uro Cambia il mondo in meglio. Con l'avvento della nuova moneta europea, l'Euro, dovremo entro poco tempo disfarci delle Lire: entro il 28 febbraio 2002 cambieremo banconote e monete presso uffici postali e banche. Ma noi possiamo fare di più per aiutare il prossimo, raccogliendo sin da ora gli spiccioli fastidiosi che ci imbottiscono i portafogli o che accantoniamo nei salvadanai. Appositi contenitori verranno messi a disposizione di tutti all'interno dell'Istituto. Il ricavato sarà devoluto all’UNICEF Un'iniziativa per migliorare noi stessi e per colorare la speranza di bambini che hanno una storia ancora da scrivere.


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