Tuscany my Passion ###2

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Isola di Gorgona di Giuseppina Guerriero

Ahi Pisa, vituperio de le genti del bel paese là dove ‘l sì suona poi che i vicini a te punir son lenti, muovasi la Capraia e la Gorgona, e faccian siepe ad Arno in su la foce, sì ch’elli annieghi in te ogne persona!, Ché se ‘l conte Ugolino aveva voce, d’aver tradita te de le castella, non dovei tu i figliuoi porre a tal croce” (Dante Alighieri)

A

nticamente l’isola era chiamata Urgo o Gorgon come testimoniato da Plinio il Vecchio e Rutilio Namaziano. I greci le assegnarono il nome di Egilora ed i cristiani Margarita, infine abitata sporadicamente dagli Etruschi. L’isola di Gorgona è la più piccola dell’Arcipelago toscano, in provincia di Livorno da cui dista 37 km. Nei primi secoli del Cristianesimo l’isola divenne luogo prescelto dai monaci eremiti per vivere in penitenza, lontano dalla lussuria, vizi e vita mondana, al sicuro da persecuzioni di morte e invasioni barbariche. Visitata da Sant’Agostino durante il viaggio di ritorno verso l’Africa, nel tempo Gorgona divenne luogo di venerazione da parte di pellegrini dopo l’arrivo da Nonza in Corsica, delle spoglie di Santa Giulia, patrona di Livorno, martirizzata nel 447. Nel 591, l’abate Orosio fondò un monastero, venerando le reliquie di San Gorgonio, visitato da Santa Caterina da Siena. Il granduca Cosimo I de’ Medici nel 1567 fece risarcire e rafforzare l’antica torre pisana, dopo che nel 1564 l’isola era stata donata ai Basiliani. Vanificata la possibilità di renderla agricola, l’unica industria locale presente fu quella della produzione di acciughe salate, scambiate dai mercanti inglesi con merluzzi secchi di Terranova (stock fish). Gorgona attualmente è abitata da pochissime persone, vista la difficoltà degli attracchi e la mancanza di attività commerciali, rappresentando certamente una delle più belle località che esistono in natura, ricca di sorgenti d’acqua, rimasta lontano da qualsiasi turismo di massa, pur essendo vicinissima a Livorno.

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In ancient times the island was called Urgo or Gorgon, as witnessed by Plinio il Vecchio and Rutilio Namaziano. The Greeks assigned it the name Egilora and Christians called it Margarita, finally it was sporadically inhabited by the Etruscans. Gorgona Island is the smallest of the Tuscan Archipelago, is located in the province of Livorno, which is located 37 km far from it. In the early centuries of Christianity the island became a place chosen by hermit monks to live in penitence, away from lust, vice and worldly life, safe from persecution and death, and barbarian invasions. Visited by St. Augustine during the return trip to Africa, over time, Gorgona became a place of veneration by pilgrims after the arrival of Nonza in Corsica, the remains of Santa Giulia, the patron saint of Livorno, martyred in 447. In 591, the Abbot Orosius founded a monastery, venerating the relics of San Gorgonio, visited by Saint Catherine of Siena. The Grand Duke Cosimo I de ‘Medici in 1567 did indemnify and strengthen to the ancient tower of Pisa, in 1564 after the island was donated to the Basilian. Nullified the possibility of making the agricultural island, the only local industry was that of the production of salted anchovies, by English merchants traded with dried cod of Newfoundland (fish stocks). Gorgona is currently inhabited by very few people, because of the difficulty of the moorings and the lack of commercial activity, is certainly one of the most beautiful places that exist in nature, rich in water sources, remained away from any mass tourism, while being close in Livorno.


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