Onstage Magazine Ottobre 2011

Page 55

WHAT’S NEW Musica

Evanescence

James Morrison

(Emi)

(Universal)

Evanescence

The Awakening

HHH

HHHH

di Marco Rigamonti

Hot List

di Gianni Olfeni

Dieci brani della playlist di Della formazione originaria degli Evanescence (1995) rimane solo lei. Amy Lee, voce e immagine della band dell’Arkansas, è l’unica costante nella storia di un gruppo che ha visto l’avvicendamento di 5 musicisti in 16 anni di attività. Al suo fianco ci sono i due chitarristi Terry Balsamo (che aveva preso il posto di Ben Moody nel secondo disco) e Troy McLawhorn (ex Seether), il bassista Tim McCord e il batterista Will Hunt. Ma nonostante i continui cambiamenti, il suono Evanescence resiste nella sua integrità e riconoscibilità, immune al tempo e alle mode che cambiano: riecco quindi i riff metal epici, il ruolo essenziale svolto dal pianoforte a contrappunto, le perfette orchestrazioni e naturalmente la potentissima voce di Amy, capace di essere grintosa e al contempo melodica come poche altre nella scena rock. Inutile tentare avventati paragoni con un disco miracoloso come Fallen; è d’obbligo invece sottolineare la coerenza e la personalità di una band che si regge sulle proprie gambe indipendentemente da pubblicità e passaggi radiofonici.

James Morrison è un tizio da oltre 4 milioni di copie con due album. Tantissime, ma il risultato vale ancora di più se consideriamo le armi a disposizione del ventisettenne songwriter inglese. Non è bello, non si fa le top model e non si scassa di alcool e droghe. James è il bravo ragazzo della porta accanto, morigerato come un boyscout. Però ha il sacro fuoco della musica dentro e uno straordinario timbro vocale, eredità di una tosse convulsa che l’ha quasi ucciso quando ancora non aveva sei mesi. I primi due album (Undiscovered e Songs For You Truth For Me, 2006 e 2008) ci avevano presentato e confermato il suo grande talento. Il nuovo The Awakening si spinge oltre. Perché mostra un Morrison più maturo, definitivamente indirizzato sulla strada maestra del soul, libero dalle tentazioni della canzone(tta) pop che erano emerse in precedenza. Pezzi solidi, arrangiamenti raffinati, suoni giusti. Le citazioni dei suoi grandi maestri (Otis Redding, Marvin Gaye, etc.) restano tali, al riparo dal rischio-tributo. Quasi perfetto, ma solo perché la perfezione non è cosa umana.

Ritorno al futuro

MAURO & ANDREA Mauro e Andrea, new entry di quest’anno a Deejay, sono on air ogni sera con AM - Una splendida giornata (dalle 20.00), mentre la domenica raccontano lo sport con Deejay Sport Village (dalle 12.00).

1

Harder Better Faster Stronger Daft Punk

Il nuovo disco di Bjork non è solo molto bello. E’ anche innovativo, perchè è composto principalmente con un iPad ed è disponibile come applicazione da scaricare su tablet: ogni canzone è un esperienza multimedale.

Discovery (2001, Virgin)

di Marco Rigamonti

S

e volessimo azzardare una traduzione del termine “biophilia” potremmo provare con “filosofia della biofisica”. Le parole che accompagnano i pezzi del nuovo album di Björk hanno a che fare con solstizi, corpi celesti, cellule e parassiti. Se invece volessimo tradurre in poche parole il valore di un lavoro come Biophilia, allora per forza di cose la definizione sarebbe “il modo migliore per sfruttare da un punto di vista artistico la tecnologia che ci circonda”. La piccola islandese, nonostante una carriera in cui si è sempre protesa verso il futuro e l’innovazione, non finisce mai di stupirci: questa volta ha pensato di comporre parte dei brani utilizzando degli strumenti

controllabili attraverso un iPad. Il disco stesso - se vogliamo essere limitati chiamiamolo così - è in realtà un’applicazione progettata per il vendutissimo tablet di casa Apple: a ogni pezzo (acquistabile singolarmente) è associata un’esperienza multimediale che può consistere in un’improvvisazione visiva, in un gioco, in un karaoke interattivo, in un viaggio attraverso gli argomenti che hanno ispirato la composizione dei pezzi. Sarebbe stupendo se questo originale metodo di fruizione riuscisse a rendere l’ascolto meno indigesto e facesse assaporare l’incanto anche a chi non è mai riuscito a metabolizzare le ostiche sperimentazioni della (bellissima) musica di Björk.

2

Hound Dog

Elvis Presley Hound Dog (1956, RCA)

3

The Passenger Iggy Pop

Lust For Life (1977, RCA)

4

Should I Stay Or Should I Go The Clash

Combat Rock (1982, CBS)

5

Feeling For You Cassius 1999 (1999, Virgin)

6

Boys Don’t Cry The Cure

Boys Don’t Cry (1979, Fiction)

7

With Or Without You U2

The Joshua Tree (1987, Universal Music)

8

Mi sono innamorato di te Luigi Tenco

Mi sono innamorato di te (1962, Ricordi)

Björk

9

Biophilia

(Universal)

Mr. Brightside The Killers Hot Fuss (2004, Island)

HHHHH

10

PRRR

La Famiglia 41° Parallelo (1988, Best Sound)

ONSTAGE

55

OTTOBRE


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.