Report ViaSalaria. Un cammino per ricostruire
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Il progetto Da Adriatico a Tirreno, da San Benedetto del Tronto (AP) a Ostia, ViaSalaria ha portato un gruppo di studenti e giovani ricercatori provenienti da cinque università italiane a camminare lungo il tracciato della strada Salaria, dal 16 agosto all’1 settembre 2017, attraversando le aree colpite dai terremoti di agosto e ottobre 2016. In poco più di 300 km percorsi interamente a piedi, il gruppo ha fondato un laboratorio itinerante di urbanistica, dando vita ad un dibattito sui contenuti delle politiche e sulle traiettorie del processo di ricostruzione. Il progetto è nato nel dicembre 2016 da un’idea di tre studenti universitari, collocandosi nel quadro dell’offerta formativa del Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino rivolta a studenti delle lauree triennali e magistrali in pianificazione urbanistica e architettura della stessa università. Il valore formativo di ViaSalaria risiede nello studio di un territorio (o meglio, dei territori che la strada Salaria attraversa) e di un fenomeno (il terremoto e le conseguenze spaziali e sociali che ha introdotto) attraverso il cammino.
Uno dei caratteri di originalità del progetto è l’aver costruito una partnership fertile tra università, istituzioni e mondo della società civile, portando una molteplicità di soggetti pubblici e privati a collaborare in vario modo, prima, durante e al termine del viaggio, per la buona riuscita dell’esperienza. Lungo il tragitto, una serie di incontri con esperti e ricercatori ha arricchito il valore scientifico del progetto veicolando da un lato un’esplorazione critica dei paesaggi attraversati e delle mutazioni a cui questi sono stati oggetto a seguito delle scosse, dall’altro un’analisi delle forme e dei contenuti delle politiche di cooperazione tra soggetti sociali e istituzionali in atto nel postterremoto. I contributi hanno fatto emergere l’inadeguatezza con la quale il governo del territorio e gli strumenti annessi (o, addirittura l’assenza di questi o delle relative procedure attuative) hanno gestito l’emergenza, nonché la più generale scarsa efficacia dell’urbanistica nel disegnare le politiche di prevenzione e gestione del rischio.
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La sezione di territorio italiano tracciata dal cammino di ViaSalaria
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Alcuni numeri
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giorni di cammino
universitĂ italiane
partners
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partecipanti
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patrocini di Comuni
comuni attraversati
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regioni toccate
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ÂŤ Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi Âť Italo Calvino
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Promotori
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Il gruppo di ViaSalaria in visita al Castel di Luco (Acquasanta Terme)
Il gruppo di ViaSalaria entra nel centro storico di Amatrice
Il gruppo di ViaSalaria incontra le associazioni locali al Corviale di Roma
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L’itinerario
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Il video dell’esperienza
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L’esperienza Durante il tragitto da San Benedetto del Tronto a Ostia, il gruppo di ViaSalaria ha toccato luoghi, studiato pratiche e discusso con esperti e comunità locali sulle possibilità di sviluppo di territori diversi. Passo dopo passo, tappa dopo tappa, ViaSalaria ha costruito un laboratorio di riflessione itinerante che ha coinvolto studenti e giovani ricercatori provenienti da 5 università italiane e che diventerà presto un tavolo permanente di discussione e dibattito su temi di natura urbanistica. Di seguito si riportano alcuni dei momenti più significativi del tragitto. A Spinetoli, nel pomeriggio del 17 agosto, Daniele Cinciripini e Serena Marchionni (Ikonemi) hanno guidato i partecipanti a ViaSalaria in un attraversamento a piedi del fondovalle del Tronto, dall’oasi La Valle di Pagliare al centro storico di Spinetoli alla scoperta dei diversi strati del paesaggio della città ordinaria. L’attraversamento si è concluso con una visita alla sede di Ikonemi, dove Serena e Daniele hanno presentato i lavori recenti di Ikonemi e quelli attualmente in corso. Alle 19 lo storico locale Nazzareno
Il gruppo di ViaSalaria durante l’attraversamento del fondovalle del Tronto
Il seminario sulla SGL Carbon presso Il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno
Graziosi ha dialogato con il gruppo sulle radici storiche della via Salaria, provando a mettere in discussione la narrativa dominante che la interpreta come la strada del sale. Ad Ascoli Piceno, il 18 agosto il gruppo ha incontrato Ludovico Romagni (UNICAM), Micaela Girardi (Italia Nostra Ascoli Piceno) e Ugo Galanti (Comune di Ascoli Piceno) in un incontro-dibattito sul futuro della ex SGL Carbon, grande fabbrica oggi dismessa e oggetto di un contestato progetto di riqualificazione. Gli ospiti hanno riflettuto sulle traiettorie del progetto urbano, soffermandosi su quesiti di natura qualitativa e quantitativa e sui contenuti del processo urbanistico alla base della trasformazione dell’area. Attraversando Arquata del Tronto, Accumoli ed Amatrice nelle giornate del 21, 22 e 23 agosto, il gruppo ha incontrato ricercatori che da anni studiano il post terremoto, cercando di comprendere i risvolti politici, sociali e urbanistici della catastrofe e le traiettorie e
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sono entrati in piccoli gruppi dentro la zona rossa di Amatrice con l’autorizzazione del Comune e con il supporto dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito Italiano. Scattando fotografie, riprendendo audio e video, raccogliendo testimonianze, il gruppo ha studiato la gestione dell’emergenza ed in particolare il recupero dei beni culturali, la gestione-cernita delle macerie e le opere di consolidamento delle facciate. Uno dei momenti dell’incontro con i volontari delle Brigate di Solidarietà Attiva presso il complesso SAE di Illica.
i limiti del processo di ricostruzione. Parlando con le comunità locali del cratere, i ragazzi e le ragazze di ViaSalaria hanno dipinto una immagine di coraggio, umiltà, tenacia e voglia di ritornare ad abitare quanto prima i territori messi in ginocchio dal sisma. Ad Illica (Accumoli), zona dell’epicentro del terremoto del 24 agosto 2016, il gruppo ha incontrato Veruska e Francesca, volontarie delle Brigate di Solidarietà Attiva, gruppo attivo nella gestione della prima fase dell’emergenza, e Marta e Arianna, ricercatrici del gruppo di ricerca indipendente Emidio di Treviri che studia il processo di ricostruzione. L’incontro ha avuto luogo in una delle nuove unità abitative SAE, grazie all’affetto e disponibilità di Clementina e Marianna che hanno aperto le porte della loro casa accogliendo i camminatori. Ad Amatrice, il presidente di INU Marche Claudio Centanni ha tenuto una lezione dal titolo «Ricostruzione vs. Pianificazione. Garantire la ricostruzione post sisma tramite le Agende Strategiche dei Comuni alla luce della PdL della Regione Marche n. 156 dell’1 agosto 2017». All’incontro è seguito un dibattito a cui hanno preso parte i partecipanti di ViaSalaria. Nella giornata del 23 agosto, i partecipanti 14
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Il 31 agosto, giornata di sosta del gruppo a Roma, ViaSalaria ha visitato il quartiere “Corviale”, leggendo e interpretando cicli e pratiche d’uso dello spazio pubblico del quartiere. Con l’aiuto di Marco Mareggi (Politecnico di Milano), il gruppo ha studiato qualità e fruibilità dello spazio pubblico e semiprivato di questo grande brano di periferia romana. Nel pomeriggio, i partecipanti hanno incontrato Adriano Sias (associazione Corviale Domani), Paolo Scamponi (Comitato di Quartiere Corviale), Don Gabriele (Fraternità dell’Incarnazione Corviale) e Giulia Pietroletti (ricercatrice dell’Università La Sapienza di Roma) che hanno dialogato con il gruppo cercando di restituire la complessità funzionale e sociale dell’edificio.
ViaSalaria attraverso le zone del terremoto
«Walking along Via Salaria allowed us to investigate social and environmental issues in those regions from alternative points of view. Speeding across the countryside in a car would have deprived us of valuable details and experience». Laszlo Cseke, PhD student at Politecnico di Torino
«Questa esperienza mi ha fatto vivere a 360° la mia interiorità e mi ha resa più forte e consapevole che questa è la vita che mi piace e che voglio continuare a costruire. Avevo perso un po’ me stessa e durante la strada, seppur faticosa, ma bella anche per questo, ho avuto modo di ritrovarmi». Letizia Fierro, studentessa di architettura, Politecnico di Torino
«Il camminare implica una trasformazione del luogo e dei suoi significati. La sola presenza fisica dell’uomo in uno spazio non mappato e il variare della percezione che ne riceve attraversando lo è una forma di trasformazione del paesaggio che seppure non lascia i segni tangibili modifica culturalmente il significato dello spazio e quindi lo spazio in sé, Trasformandole in luogo. Il camminare produce luoghi». Alessandro Mancuso, studente di urbanistica, Politecnico di Torino
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Le restituzioni Giornata di Studi “ViaSalaria si racconta” MARTEDI’ 31 OTTOBRE - ORE 9.30 - CASTELLO DEL VALENTINO, TORINO Gli ospiti della giornata sono stati: Chiara Merlini, docente di progettazione urbanistica del Politecnico di Milano Alfredo Mela, docente di sociologia del Politecnico di Torino Massimo Sargolini, docente di progettazione urbanistica dell’Università degli Studi di Camerino Cristiana Rossignolo, docente di geografia del Politecnico di Torino Patrizia Lombardi, direttore del Dipartimento DIST del Politecnico di Torino Claudio Centanni e Carlo Alberto Barbieri, presidenti delle sezioni Marche e Piemonte/Valle d’Aosta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica INU Ilenia Pierantoni, ricercatrice in pianificazione territoriale dell’Università degli Studi di Camerino Guido Montanari, vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Torino Daniele Cinciripini e Serena Marchionni, fondatori di Ikonemi e curatori della mostra di ViaSalaria.
La Giornata di Studi “ViaSalaria si racconta”, evento conclusivo del cammino, è stata organizzata con il sostegno del Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino, e il patrocinio del Comune di Torino. Hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento il Centro di Fotografia di Paesaggio Ikonemi, le sezioni Marche e Piemonte/Valle d’Aosta dell’INU, Italia Nostra Ascoli Piceno e il Consorzio Universitario Piceno.
pag. 20), ispirato e dedicato all’esperienza di ViaSalaria. La mostra è stata co-finanziata con i fondi raccolti grazie alla campagna di crowdfunding, lanciata in settembre su Fund&Seek.
Alle 16.30, a coronamento del seminario, è stata inaugurata in Sala delle Colonne la mostra di ViaSalaria che ha proposto una rassegna per immagini, testi, appunti e disegni dell’esperienza scientifica e umana del cammino. In tale occasione è stato presentato in anteprima il secondo numero del magazine indipendente di Ikonemi “bab02” (si veda Report ViaSalaria. Un cammino per ricostruire
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La mostra di ViaSalaria nella Sala delle Colonne del Castello del Valentino di Torino
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Alcuni momenti della Giornata di Studi “ViaSalaria si racconta�
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BAB02, magazine indipendente di IKONEMI Bab02 “andare, andare ancora” è ispirata e dedicata al laboratorio itinerante viaSALARIA. Questo numero indaga poeticamente la Valle del Tronto, da Amatrice al mare, dopo quasi un anno dai terremoti di agosto-ottobre 2016. Il titolo è in realtà un’esortazione, rivolta tanto a chi legge quanto a chi scrive, a proseguire il cammino, a non fermarsi di fronte alla tetra banalità del clamore della tragedia e proseguire, mai indifferenti, adoperare lo stesso passo di sempre e guardare ogni cosa, avendone cura. Inoltre andare, andare ancora riecheggia il rumore dei passi e l’incedere, lento e ripetitivo, del camminare essenziale alla fotografia, che ha caratterizzato il venire alle luce di questi materiali. Il numero di compone come un flusso d’immagini e parole che, come passi, scandiscono il ritmo breve e incessante dell’andare che ha caratterizzato la ricerca sul campo. Tale flusso è interrotto e arricchito da approfondimenti e riflessioni di diversa natura, che rallentano l’incedere, come tappe o soste di questo andare. INDICE 1-32 Daniele Cinciripini, Entroterra, testi di Serena Marchionni 6 Serena Marchionni, Di fronte al tempo 16 Federico Molino, La strada dentro 20 Luca Lazzarini e Guido Benigni, Spazi di enunciazione lungo la Salaria 24 László Cseke, Imparare dal paesaggio lungo la Via Salaria 26 Flavio Stimilli, Polvere di sale
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NEWDIST, il giornale di Ateneo L’articolo “A study-walk across Italy: the ViaSalaria project” presenta una restituzione del valore formativo dell’esperienza di ViaSalaria. Segue un estratto: “With a total of over 300km of distance walked, the group partook in a training and research experience, entirely self-financed, focused on the issue of the post-earthquake recovery. During the 16 days of the walk, the participants have studied the ongoing process of reconstruction by meeting local administrators and communities, visiting the damaged villages, and discussing with local experts and researchers about the many layers of the problem”.
URBANISTICA INFORMAZIONI Il paper “Ricostruire camminando: il progetto ViaSalaria” pubblicato nel numero 272 di Urbanistica Informazioni (INU Edizioni) presenta i più rilevanti risultati del progetto, facendone emergere gli aspetti di innovazione che abbracciano da un lato il piano della formazione e della didattica rivolta ai futuri urbanisti ed esperti di territorio, e dall’altro l’esplorazione e lo sviluppo di temi di ricerca volti a dare nuova linfa ai metodi e agli strumenti dell’urbanistica nel post-terremoto. Il contributo, scritto da Luca Lazzarini e Guido Benigni, è stato presentato nella sessione ‘post terremoto e post catastrofe’ nella X Giornata di Studio INU “Crisi e rinascita delle città” tenutasi il 15-16 dicembre 2017 a Napoli.
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“FRAMMENTARIO”
Il Calendario 2018 di ITALIA NOSTRA ASCOLI PICENO E VIASALARIA
presentazione di Gaetano Rinaldi, presidente della sezione di Ascoli Piceno di Italia Nostra.
Un’immersione nel Mito: dai Monti e dalle Colline della Sabina, nella notte dei tempi, giovani esuberanti si avviarono verso oriente per andare incontro ai caldi raggi del sole nascente. E’ la mitica “Primavera Sacra”, che secondo la leggenda diede origine alla civiltà del Piceno. Oltre le favolose memorie, sedimentate nel profondo sentire delle comunità, rimane il fascino di borghi fatati, di antiche foreste, di montagne misteriose, di paesaggi incantevoli, di cime innevate, di sorgenti iridescenti, di luoghi ancora intatti, pur dopo i profondi stravolgimenti dei ripetuti eventi sismici. Coordinati da tre studenti e dottorandi di architettura, paesaggio ed urbanistica, numerosi giovani provenienti da tutta l’Italia, quest’estate hanno voluto ripercorrere gli stessi sentieri della “ Primavera Sacra”, partendo dai luminosi lidi del mare Adriatico per giungere all ‘origine dell’itinerario, sino alle porte della Città Eterna. Un viaggio iniziatico di scoperta e di meditazione, per scoprire volti, luoghi, paesaggi, memorie, storie: tutto questo ha il nome di viaSalaria, un laboratorio itinerante che si è proposto di ripercorrere il tracciato dell’omonima via per riflettere sul post-terremto e le potenzialità nascoste o poco valorizzate per cui il territorio potrà risollevarsi. In luogo della pubblicazione cartacea del programmato Calendario dedicato al Parco Culturale ed Ambientale dei Sentieri e delle Oasi Naturalistiche del Sistema Montano Piceno, si è deciso, per il 2018, di optare per una pausa di riflessione, pubblicando, 22
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via internet, le foto realizzate dai giovani esploratori, come una sommessa carezza ad un mondo che non deve scomparire, deve tornare a vivere per riallacciare le trame di una civiltà che si perde nella notte dei tempi. Per ricordare anche, con commossa discrezione, il dramma della distruzione, delle macerie, della privazione. Per chiedere con una preghiera e un caldo appello che il sole della Primavera della speranza torni a splendere in questi luoghi che rappresentano il cuore antico dell’Italia. La diffusione per via telematica delle immagini, preziosamente assemblate da Guido Benigni, coordinatore e promotore del viaggio iniziatico, speriamo possa contribuire a tenere ancora viva la speranza della rinascita e che possa sorgere un Sole che porti serenità, sviluppo e nuova vita.
FOTO Alessandro Mancuso
FOTO Gabriele Vecchioni
FOTO Guido Benigni
Luca Barrovecchio FOTO Roberta Narcisi
MARZO 2018 1
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VENERDÌ Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico e Naturale della Nazione Sezione di Ascoli Piceno
Un estratto del Calendario del 2018 di Italia Nostra Ascoli Piceno e ViaSalaria
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Sotto i riflettori GIORNALI NAZIONALI E LOCALI
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TELEVISIONI E RADIO
Il gruppo entra ad Amatrice ripreso dalle telecamere del TGR Lazio.
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Nasce il Laboratorio del cammino About_ Il Laboratorio del Cammino (LdC) è un network di studenti e ricercatori motivati ad utilizzare il cammino per innovare metodi, strumenti e contenuti dell’urbanistica. L’obiettivo è dare linfa a modalità diverse per studiare le città e i territori di oggi e per progettare quelli di domani. LdC interpreta il cammino come un generatore continuo di stimoli in grado di comprendere le molteplici interazioni tra la dimensione fisica e sociale dei luoghi. Il pedone è un osservatore privilegiato dei fenomeni urbani, attraversa, guarda e ascolta la città “dal basso”, osserva le modalità quotidiane secondo cui le persone frequentano, abitano, e producono spazio. Genera una forma di conoscenza in grado di orientare e guidare la costruzione del progetto urbano e territoriale orientato a migliorare l’abitabilità delle nostre città e dei nostri territori. L’idea del LdC nasce nel 2017 nel quadro dell’attività di didattica e ricerca promossa dal Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino. Il Laboratorio aspira ad avere una dimensione inter-universitaria che favorisce lo scambio di conoscenze tra studenti e ricercatori di diversa provenienza geografica e disciplinare. Il networking è dunque vera e propria raison d’être del laboratorio. Carattere distintivo del LdC è l’interazione con le comunità locali nelle sue attività di ricerca e didattica. Originando arene di
scambio reciproco tra persone, l’obiettivo è di scardinare pregiudizi, analizzare conflitti e contraddizioni, e studiare esiti efficaci tra pianificazione e vita quotidiana. LdC coopera con le istituzioni a tutti i livelli, per stimolarle ad attivare progettualità che rispondano alle mutate condizioni sociali ed economiche del dopo-crisi e a consolidare forme di cura per quel palinsesto, spesso fragile, di risorse e morfologie che connota il paesaggio odierno. L’attenzione ai processi decisionali, ai contenuti delle politiche e alla loro costruzione, e alle reti multiple e ibride di attori che modellano gli spazi di governance è dunque un elemento cruciale che il LdC si impegna a esplorare e approfondire nella sua attività.
Il logo del Laboratorio del Cammino
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Network_ Il network del Laboratorio del Cammino è in fase di costruzione. Tra i primi sostenitori del LdC vi sono coloro i quali avevano contribuito in vario modo all’esperienza di ViaSalaria, cammino che nell’estate 2017 aveva portato un gruppo di studenti e giovani ricercatori provenienti da cinque università italiane (Polito, Unicam, Iuav, Polimi e Università di Pescara) a camminare attraverso l’Italia, da Adriatico e Tirreno, seguendo l’antico tracciato della Salaria e attraversando le aree colpite dal sisma del 2016 per studiare gli impatti sociali e spaziali della catastrofe, le traiettorie della ricostruzione e i contributi ad essa dell’urbanistica. I sostenitori del progetto crescono giorno dopo giorno, e il network si amplia progressivamente, radicandosi in diverse realtà universitarie italiane. Attualmente contribuiscono al LdC: Luca Lazzarini (dottorando), Giuseppe Cinà (docente di progettazione urbanistica) e Cristiana Rossignolo (docente di geografia) del Politecnico di Torino; Guido Benigni (studente), Flavio Stimilli (dottorando) e Massimo Sargolini (docente di progettazione urbanistica) dell’Università degli Studi di Camerino; Francesco Pes (dottorando) e Anna Maria Colavitti (docente di progettazione urbanistica) dell’Università degli Studi di Cagliari; Marco Mareggi e Chiara Merlini (docenti di progettazione urbanistica) del Politecnico di Milano; Giuseppe Trombino (docente di progettazione urbanistica) e Manfredi Leone (docente di architettura del paesaggio) dell’Università degli Studi di Palermo. Al di là delle università, una costellazione di attori locali sostiene e coopera con il LdC. Tra questi: 30
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- Ikonemi Centro di Fotografia (www.ikonemi. org); - le sezioni Marche e Piemonte dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU); - la sezione Ascoli Piceno di Italia Nostra; - l’Associazione Studentesca “Atelier_1” di Università degli Studi di Camerino; - il Collettivo Studentesco “Spunto Collettivo” di Politecnico di Torino.
Sicilia 2018 A piedi da Mazara a Palermo Nel 2018 il Laboratorio del Cammino traccerà una nuova sezione del territorio italiano in Sicilia, da Mazara del Vallo a Palermo, da mare a mare, passando per Castelvetrano, Salemi, Calatafimi, Alcamo e Monreale. Il cammino si svolgerà per una durata complessiva di dieci giorni, dal 19 agosto al 29 agosto 2018 (date ancora da confermare). Il gruppo sarà costituito da un numero di 30 persone circa, che includerà studenti universitari provenienti dai corsi di laurea triennale e magistrale in Pianificazione, Geografia e Scienze Territoriali e Architettura, e dottorandi in Studi Urbani. In particolare si prevede che le provenienze siano le seguenti: 10-15 studenti da Politecnico di Torino; 5-7 studenti da Politecnico di Milano; 5-7 studenti da Università degli Studi di Palermo; 5-7 studenti da Università di Camerino; 5-7 studenti da Università di Cagliari. Altri partecipanti potranno essere accolti da altri profili di studi (da definire e valutare) e sedi
universitarie. In caso di numero eccedente, sarà effettuata una selezione in relazione a curricula e lettera motivazionale (proposta da valutare tra i pionieri del LdC e le università partner). Mentre il post-terremoto era il tema chiave del cammino di ViaSalaria, in Sicilia si continuerà ad affrontare il tema delle catastrofi, qui declinato come incendio, tema ignorato dalla ricerca urbanistica e dalla pianificazione ordinaria, ma estremamente attuale nel contesto siciliano e in molti altri territori italiani. Diversamente dal terremoto, l’incendio è spesso di origine dolosa e dunque antropica, differenza fondamentale rispetto alla catastrofe naturale. Questo sarà studiato secondo una duplice prospettiva: - guardando alla prevenzione e gestione del rischio, studiando quello che succede o che dovrebbe succedere prima del rogo e cercando di rispondere a domande quali: Come viene fatta la prevenzione dei roghi? Che cosa significa concretamente fare prevenzione? C’è una politica di prevenzione? Se si, quali attori se ne occupano? Ci sono intoppi nel processo?
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Qual è il ruolo delle comunità nelle politiche di prevenzione? - guardando al post-incendio e alle sue conseguenze spaziali e sociali, indagando quello che succede una volta che l’incendio è spento. In questo caso i quesiti a cui si vuole dare una risposta sono: Quali sono le conseguenze materiali e immateriali della catastrofe? Quali in particolare gli impatti nella morfologia del territorio, nell’assetto vegetazionale, nelle produzioni agricole, nel rapporto tra insediamenti e spazi aperti? Quali le conseguenze nelle comunità locali interessate dalla catastrofe? In urbanistica parlare di incendio significa studiare le politiche di prevenzione e gestione dell’emergenza, comprendere i processi di ripristino delle condizioni di naturalità nei territori colpiti dall’incendio, ma anche individuare quali strumenti urbanistici siano in grado di abbattere il rischio incendi. Peraltro l’incendio interroga l’efficacia dell’urbanistica nel contenere le conseguenze spaziali della catastrofe, ridurre gli impatti nei paesaggi, e veicolare una progettualità in grado di affermare forme positive di presidio del territorio da parte delle comunità locali. L’incendio non sarà l’unico tema esplorato lungo il cammino (così come il terremoto non era l’unico in ViaSalaria). Altre questioni saranno sollevate dai contesti locali attraversati: a Selinunte, i temi dell’abusivismo e dell’informale saranno stimolati dalla presenza nelle immediate vicinanze di uno dei più grandi insediamenti abusivi d’Europa, Triscina; allo ZEN di Palermo il gruppo, in continuità con il cammino del 2017, ragionerà su un grande brano di città pubblica e sui fenomeni di esclusione
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sociale e degrado degli spazi pubblici ad esso connessi; a Salemi, comune toccato dal terremoto del Belice, sarà ripreso il tema del post-terremoto, osservando a cinquant’anni dalla catastrofe l’impatto nel territorio del processo di ricostruzione e l’avvenuta ricostruzione identitaria. Si prevede il coinvolgimento di una serie di attori locali la cui attività si è relazionata nel passato recente alla catastrofe. L’obiettivo è di costruire un dibattito, creare occasioni di confronto e orientare la discussione verso l’esplorazione delle possibili traiettorie di progetto che una corretta prevenzione dell’emergenza richiama. Gli attori di cui si propone il coinvolgimento sono: - comitati attivi in gestione del territorio (ad es. Pioppo Comune di Monreale); - associazioni ambientaliste (sedi locali di Legambiente e WWF); - Sindacato Nazionale Autonomo Forestali SNAF; - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani o Palermo; - Servizio Rischi Protezione Ambientali ed Antropici della Protezione Civile Sicilia; - Assessorato al Territorio della Regione
Il tragitto del Laboratorio del Cammino in Sicilia nell’agosto 2018.
Sicilia; - Servizio ‘Pianificazione e gestione della campagna antincendio’, Corpo Forestale della Regione Sicilia - amministrazioni comunali coinvolte in attività di pianificazione e gestione dell’emergenza incendio - ricercatori dell’Università di Palermo che hanno studiato il tema; - giornalisti che hanno raccontato l’emergenza (ad es. Sergio Lima de ‘Il Fatto Quotidiano’). I partecipanti saranno chiamati ad elaborare una restituzione dell’esperienza di studio e ricerca portata a termine con il cammino. Temi e modi del prodotto finale saranno definiti prima del cammino, unitamente alla base di lavoro su cui dovranno intervenire. Il coinvolgimento delle università consentirà di definire forma e contenuto del prodotto di restituzione dell’esperienza. Tre giornate di formazione verranno organizzate prima dell’inizio del cammino allo scopo di fornire agli studenti gli strumenti necessari per affrontare il tema e istruire le modalità di produzione e restituzione in un prodotto dell’esperienza di didattica e di ricerca condotta. La partecipazione a tali giornate sarà rivolta prioritariamente ai partecipanti al cammino, anche se aperta ad un pubblico più ampio interessato al tema. In particolare, due giornate saranno organizzate a cavallo tra giugno e luglio, e la terza avrà luogo a Mazara del Vallo, durante la giornata che precederà l’avvio del cammino.
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